venerdì 23 maggio 2014

Un voto contro il "grande spazio" nazista


L'euro è la continuazione del nazismo con altri metodi. Senza avere presente questo concetto fondamentale non si può dire di aver capito cosa implichino queste elezioni europee, dal valore più politico di quanto si possa immaginare, altrimenti gli adepti di Bischerology, la grande setta collaborazionista, non si agiterebbero tanto.

Sento già i barriti: "Nazismo???? Ma cosa dici????"
Eppure è così, cari elefanti smemorati e poco effervescenti. "Grande spazio" vi dice niente? Io che sono un po' architetto inside penso subito ad un loft ma leggendo questo articolo stamane mi sono ricordata del Lebensraum, lo spazio vitale nazista, ovvero il progetto di annettere l'Europa al Grande Reich Millenario - dopo averla ripulita dei popoli indegni di appartenervi. Nell'articolo di Gattei è citato un libro: P. Fonzi, "La moneta nel Grande Spazio. La pianificazione nazionalsocialista della integrazione europea 1939-1945", Milano, 2012. 
Cito dalla sua presentazione
"Con l'espressione "grande spazio" si designava negli anni Trenta e Quaranta la struttura che si pensava andasse assumendo l'economia internazionale dopo la crisi del '29: non più un'economia mondiale unitaria ma un sistema di economie regionali comunicanti tra loro. Nell'Europa occupata con le armi dal Terzo Reich questo concetto sembrò divenire realtà. Il libro analizza i piani che la burocrazia e le élite economiche nazionalsocialiste svilupparono a partire dal 1940 per creare una struttura economica centrata sul marco, su cui nel dopoguerra si sarebbe basata l'egemonia politica del Reich sul continente. Il programma di integrazione su cui le maggiori istituzioni si accordarono nel 1940 andò in crisi nel 1941-1943, a causa del caos monetario in cui lo sfruttamento da parte della stessa Germania gettò le economie europee. Infine, con il profilarsi della sconfitta tedesca (1943-1945), le stesse élite pianificarono un dopoguerra in cui la Germania non avrebbe avuto più un ruolo egemone sul continente."
Basta masticare un po' di storia, essere bravi nell'"Aguzzate la vista" della Settimana Enigmistica e saper fare due inferenze finali ed ariecco il deja-vu. Questa storia noi la conosciamo già senza aver mai letto prima questo libro. Come mai?
Non sarà perché, soprattutto la parte sottolineata, sembra descrivere ciò che sta riaccadendo adesso? E non abbiamo forse ritrovato di recente il concetto di Anschluss, che credevamo confinato all'episodio dell'annessione al Reich3 dell'Austria natìa del Fuhrer Adolf Hitler, in quella dei parenti poveri della DDR a seguito della dissoluzione dell'impero sovietico, così ben descritta, nei termini reali di feroce sfruttamento e non di elegia della riunificazione, da Vladimiro Giacchè in "Anschluss"?
E' solo la legge dei corsi e ricorsi storici o la coazione a ripetere e la piromania annessa alla psicosi latente dei tedeschi che li spinge ad appiccare l'incendio all'Europa almeno tre volte in un secolo? Non per essere razzisti e lombrosiani, ma che sia veramente nella loro natura? 

Confesso che, nonostante uno studio accademico approfondito a suo tempo del periodo nazista, la sua componente economica mercantilistica, espressa nei piani Funk e similari, mi era sempre sfuggita, forse perché, parlando di nazionalsocialismo, si preferisce concentrarsi sulle semplificazioni predigerite tipo follia collettiva, "un pazzo che è riuscito a trascinare non si sa come un popolo", "non succederà mai più perché ora hanno capito cos'è stato Auschwitz e ci piangono su tutto il giorno per cui per favore non ricordateglielo". Insomma la mitologia da graphic novel con i cattivi di qua e i buoni di là tipica della riscrittura americana della storia nella variante Marvel Comics, mentre sotto sotto si mettevano in atto le Operazioni Paperclip e chi aveva lucrato sul lavoro schiavistico nei lager e lucrato sui bottini di guerra rimaneva a capo delle maggiori industrie tedesche. Si, sulle prime nell'aftermath volevano pastoralizzarli, ma poi li salvarono perché sarebbero serviti in funzione antisovietica e perché capitalista non mangia capitalista. Non ci aveva visto però così male, diavolo d'un Morgenthau!

Se poi pensiamo a questo articolo di Bazaar pubblicato su Orizzonte48 che scova e riassume egregiamente le radici paneuropeiste del fogno europeo, ovvero il delirio del conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi - il meticcio austrogiapponese - su un mondo di meticci denazionalizzati  e lumpenproletarizzati necessario ad instaurare la dittatura della neoaristocrazia (così lui non si sentirà più Calimero) e uniamo ancora qualche puntino, abbiamo un quadro completo di ciò che nasconde il progetto europeo che siamo chiamati a vidimare domenica. Un progetto esoterico che troppi indizi e recenti accadimenti stanno facendo diventare svergognatamente essoterico e che se ha nella neoaristocrazia dell'1% il vertice di comando, ha nei partiti di sinistra, compresi quelli più di sinistra, come abbiamo visto, il proprio esercito di volonterosi carnefici, per parafrasare Daniel Goldhagen.
Esercito che, per colmo di ironia, candida come suo rappresentante sindacale colui che fu definito kapo da un noto ex statista italiano, nel megacompound di Bruxelles. Fu vera chiaroveggenza, squisita e misconosciuta intuizione politica o la voce dell'idiozia che inconsapevolmente a volte grida le più grandi verità?

Senza la sinistra collaborazionista, che porta in dote al conte Kalergi tre doni preziosi: l'odio post-sessantottino per la borghesia, il ripudio della sua coscienza infelice e l'internazionalismo come lotta a tutti i nazionalismi, la vita del paneuropeismo sarebbe stata molto difficile. Invece è bastato trovare qualche interesse in comune, come la fregola da melting pot e del "semo tutti froci daa globalizzazione", e si è creata una relazione felicissima, seppure contro natura, che va avanti da decenni.

Cito un pensiero di Diego Fusaro: 
"La retorica dell'immigrazione, l'elogio a priori dell'immigrazione ecco un altro punto in cui emerge l'oscena complicità di sinistra e capitale. Non si tratta qui del problema dell'accoglienza dei singoli migranti, che è opera in sé umana e giusta. Si tratta, invece, del macrofenomeno dell'immigrazione che è promossa strutturalmente dal capitale e difesa sovrastrutturalmente dalle sinistre. Il capitale ha bisogno dell'immigrazione per distruggere i diritti sociali e la residua forza organizzativa dei lavoratori. Il capitale mira a renderci tutti come migranti, senza diritti, senza lingua, senza coscienza oppositiva. L'immigrazione è uno strumento della lotta di classe, è lo strumento con cui il capitale uccide diritti sociali e abbassa il costo del lavoro. Chi critica il capitale senza criticare il fenomeno dell'immigrazione è un fesso; proprio come chi critica il fenomeno dell'immigrazione senza criticare il capitale." 
Che differenza c'è tra Licio Gelli che elogia la sofferenza del popolo italiano e la buonanima del compagno della compagna candidata Spinelli che auspicava la shock economy reazionaria perché avrebbe fatto riscoprire la durezza del vivere agli italiani e la suddetta che si candida con Tsipras per difendere l'euro che ne è il piede di porco? "Ma la Spinelli è di sinistra", risponderebbe l'elefante.

Se volete invecchiare in un mondo ingiusto, polarizzato all'estremo tra ricchissimi e poverissimi, dominato dal nazismo senza le svastiche ma con le stelle gialle (a proposito, che orrore il David di Bruxelles che ci si ammanta gridando "Grazie Europa!") e il Quarto Reich affidato alla donnetta con il complesso della parente povera (come il piccolo Adolf) cresciuta nella DDR a pane (poco) e sfruttamento (tanto), potete:

1) Votare la sinistra, ovvero il kapo Schultz attraverso il santone di Bischerology, oppure farvi il bidé rituale votando Tsipras, così potrete dire che non avete vinto perché il mondo è cattivo, reazionario e fascista e potete sempre ritentare;

2) Illudervi di votare un partito di destra liberale scegliendo l'idiota sapiente, il suo Cassio o i Chicago Boys de noantri;

3) Credere di poter cambiare le cose votando un partito rivoluzionario che deve ancora chiedere alla rete se Casaleggio ritenga che sia il caso che un referendum possa, interrogando i meetup e stampandosi la domanda sotto forma di cetriolone Schwanstuck in 3D, decidere se sia il caso di aprire un confronto online sull'uscita dall'euro. (Case study #1 "L'uomo byobblu").

Personalmente ritengo si debbano assolutamente votare gli unici partiti che si oppongono alla distruzione dell'Europa attraverso l'arma dell'euro ed alla sua trasformazione in Lebensraum e in Italia la scelta obbligata, oltre a Fratelli d'Italia, è solo la Lega Nord, candidati Claudio Borghi e Francesca Donato.
La creazione di una forte opposizione in Europa che difenda la storia, lo spirito, la tradizione e la cultura di libertà di questo continente, attraverso il rispetto dei suoi popoli con le loro diversità, che conservi il benessere accumulato in decenni di lavoro e ci renda cittadini veramente liberi e sovrani, è la nostra unica speranza di resistenza. Una resistenza ancora una volta antinazista.


E per chi dice che dai trattati non si può uscire perché....

66 commenti:

  1. Non ricordo da quale libro provenga questa citazione (direi questo "Interrogations: The Nazi Elite in Allied Hands" però non ne sono sicuro) ma quando dissero ad un alto funzionario della IG Farben (quella dello Zyklon B) che avrebbe dovuto rispondere dei suoi atti davanti all'umanità, la risposta del tizio fu questa:
    "io rispondo solo ai soci del consiglio di amministrazione".

    Gela il sangue, eh? Beh, loro son fatti così...

    ChinaCat

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  2. Anonimo17:32

    leggete:

    http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2014/05/23/chi-ha-paura-del-referendum-sulleuro/#comment-19687



    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=71195

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    1. Non si demonizza nessun referendum, mi dici solo come si fa a fare un referendum con l'informazione che passa tutti i giorni, ti rendi conto che il martellamento è continuo, non solo sui tg, ma sui talk show, sulla pubblicità, ogni momento è buono per lanciare il messaggio che l'Europa è buona e bella. L'hai vista mai la pubblicità sulla rai riferita all'Europa, guardala se ti capita poi ne riparliamo. Come faresti a fare un'informazione corretta dando spazio in modo equo alle due posizioni, mi sai dire? Sai benissimo che chi detiene il potere ha fatto e fa di tutto per non far trapelare nulla e in questa situazione si vuole un referendum sull'euro? Ma poi chi lancia quest'idea del referendum quale posizione ha rispetto al tema. L'ho scritto cento volte non è che lanci un referendum e poi all'interno del tuo movimento ci sono mille posizioni diverse in merito, una linea chiara dovrai tenerla se pensi che il referendum sia una strumento democratico altrimenti fai solo un piacere a chi vuole tenerci in gabbia.

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    2. Giuseppe03:49

      ...peccato che per fare un "referendum consultivo di natura extra costituzionale" sia necessario approvare prima un'apposita legge costituzionale, che deve ottenere la maggioranza dei 2/3, in doppia lettura, in entrambi i rami del Parlamento. Questo il sito citato si dimentica, che strano!, di dirlo.

      In pratica ha perfettamente ragione Fiore: come dei democristiani consumati, i leader cinque stelle cercano di tenere il piede in due scarpe, "perché questa è la natura del movimento", "perché devono decidere tutti gli italiani" etc. (vedi storify dedicato a Messora citato da Lameduck nel post), sperando che i noeuro non si accorgano della truffa. Perché proporre un referendum vuol dire, nei fatti, schierarsi a favore dello status quo.

      (Naturalmente Casaleggio e Grillo non dicono "ci schieriamo contro l'Euro se un elefante bianco si mette a volare sopra al Quirinale", perché altrimenti qualche militante - non tutti - potrebbe sospettare che si tratti di una bufala; ma parlano di referendum, che nei fatti ha la stessa probabilità di realizzarsi, ma almeno suona meglio...)

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    3. Anonimo11:50

      l'uscita unilaterale dall'euro lo sa anche Salvini che è dannosa stupida ed irrealizzabile. Il referendum è qualcosa che richiederebbe un pò di tempo ma assolutamente fattibile,nel frattempo che si ridiscutono i trattati. Dall'euro non puoi uscire da solo e senza consenso.
      Tuno

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    4. Anonimo13:07

      Ridiscutere i trattati??? Ahahahahahaha....


      Dio mio!! Ci sono ancora persone che vivono in un perenne stato onirico. Chissà quando vi sveglierete!


      Zugzwuang

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    5. @Tuno scusa ma riprendo il mio commento più sotto, quando'è che si ridiscutono i trattati quando tutti gli italiani saranno morti? Quando tutti i giovani se ne saranno andati? Quando il Vesuvio erutterà di nuovo dopo migliaia di anni? Quando di grazia spiegacelo, anzi spiegatecelo voi che ancora credete alle fate turchine. Ti sei chiesto come mai dal 2008 inizio della crisi solo ora si parla di ridiscutere i trattati, perchè non si è fatto prima? Per il semplice fatto che non fregava a nessuno tanto chi stava ai posti di comando o lavorava, si fa per dire, nei giornali o nelle tv, non risentiva della crisi quindi era bello analizzare il niente tanto per imbrogliare il popolo e riuscire a tenere la poltrona tanto agognata. Ora che hanno capito che gli italiani piano piano si stanno svegliando allora corrono ai ripari e dicono andiamo a ridiscutere i trattati, facciamo la voce grossa. Il bello è che loro lo fanno per stare a galla e voi perchè gli credete pensate veramente, come hanno detto oggi al giro d'Italia, tanto per non smentirsi, che il mondo è la nostra patria, che non esistono confini e che l'amore regna sovrano ? (questa ultima frase l'ho aggiunta io).

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    6. Anonimo20:13

      e vuoi uscire unilateralmente da solo con questa classe politica? negli anni 80 forse, non in un mondo globalizzato. O ti allei con qualche nazione mediterranea e ridiscuti i trattati (certo, perchè pensare di uscire unilateralmente è fantapolitica), se poi vi basta la presenza di Borghezio al parlamento contenti voi.
      Tuno

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    7. E tu invece ci vuoi ridiscutere i trattati? Purtroppo può essere che si esca dall'euro con questa classe politica, se il responso delle elezioni sarà come speriamo comunque questa classe politica dovrà porsi delle domande e dovrà prendere atto che delle scelte degli italiani, a quel punto può essere che si torni alle urne per le politiche, allora lì finalmente potremmo mandare a casa tutti i traditori e scegliere rappresentanti migliori per traghettarci fuori dall'incubo. Mi spieghi che centra Borghezio in tutto questo? Perchè è della lega? Ma qui abbiamo spiegato mi sembra molto dettagliatamente perchè votiamo Borghi senza "ezio" e per quale motivo, poi se vuoi travisare fai come credi, ma i 5s quando fanno così mi ricordano tanto gli iscritti degli altri partiti, prendere lucciole per lanterne tanto per buttarla in caciara.

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    8. "prendere atto delle scelte degli italiani" senza "che". Scusate l'errore

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    9. Anonimo01:17

      al parlamento ci porti pure Borghezio, non esiste solo Borghi, in questo momento è più rivoluzionario mettere in Europa o in Italia parlamentari non carrieristi, con due mandati, semplici cittadini ed onesti che persone che politici che cavalcano semplicemente l'onda del dissenso! Con la lega, mio parere, non cambia niente perchè è sempre stato parte di questo sistema, ci ha marciato e ha rubato come altri. Penso che ci vogliano buoni politici (almeno onesti) per una buona politica economica.
      Tuno
      ps. il referendum consultivo magari non potere, ma si può fare anche in pochi mesi, basta raccogliere le firme, non serve nessuna modifica costituzionale, semmai diventa una presa d'atto (nel caso i no euro sono la maggioranza) e porterebbe il governo a cambiare.

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    10. Giuseppe05:59

      No Tuno, il referendum consultivo NON ESISTE nell'ordinamento italiano se non per questioni che interessano solo gli enti locali (comuni); per farlo è quindi necessario approvare una legge costituzionale che DEVE avere la maggioranza dei due terzi in doppia lettura in entrambi i rami del Parlamento, altrimenti essa stessa può essere sottoposta a referendum.

      Tempo stimato, in caso di Parlamento con 2/3 di cinque stelle (un po' improbabile...): 2 anni.
      Se invece i cinque stelle avessero "solo" la maggioranza semplice: 3 anni.

      Chi dice il contrario, chi blatera di referendum consultivi nazionali per cui basta raccogliere le firme, senza aggiungere che la Corte Costituzionale lo boccerebbe in un minuto perché palesemente illegale, STA SOLO PRENDENDO IN GIRO GLI ELETTORI.

      Fatevene una ragione e informatevi (c'è per caso Quarantotto da queste parti??), senza prendere per oro colato tutto ciò che viene dal blog di Grillo...

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    11. Tuno vorrei che mi ripondessi solo su un punto. Volete fare il referendum, dite che è possibile anche se come ha spiegato Giuseppe non lo è. Facciamo il caso che lo sia, voglio sapere voi da che parte state, mi dici per piacere il M5S quale tesi sposerà e porterà avanti? Vuoi fare il referendum allora decidi quale tesi sia giusta e combatti per quella, che fai lanci l'idea del referendum e poi quando ti chiameranno per discutere tu non sia quale linea seguire. Lo scritto fino alla nausea i radicali al tempo del divorzio scelsero di essere favorevole a questo istituto e combatterono affinchè il divorzio si affermasse, voi oggi come vi collocate siete favorevoli o no alla moneta unica? Se non fate chiarezza tra di voi mi dici di che rafarendum blaterate? Vorrei che mi i rispondesse in merito.

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    12. Anonimo10:36

      Fiore,

      coloro che propugnano il referendum sull'euro, sono euristi fino al midollo e non lo dicono perché vogliono semplicemente accaparrarsi i voti degli anti-euro. Tutto qui.

      Zugzwuang

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    13. Anonimo14:11

      certo lo ha detto Giuseppe!
      Il referendum è possibile, basta una piccola modifica costituzionale. Nel 1989, si svolse in Italia per richiedere ai cittadini di pronunciarsi sull’affidamento, al Parlamento europeo, del mandato di redigere un progetto di Costituzione europea, Non avrebbe potere ma sarebbe un passo importante per informare i cittadini. Ci dovrebbe essere una riforma, ma è l'unica ipotesi reale, non esci unilateralmente (disastro, non abbiamo potere politico ed internazionale per farlo, saremmo sommersi dalla merda circostante, siamo nella globalizzazione, non bastano i libri per garantirci un euro exit senza disastri) o senza consenso. Dall’euro, infatti, l’Italia non potrebbe certo uscire tramite un “normale” referendum abrogativo, per questo l'm5s si richiama al referendum dell'89.
      Dall'euro si esce attualmente (facendo i realisti), solo tramite dei disastri esterni o interni, perchè se non c'è consenso uscire unilateralmente è un suicidio: attualmente si esce o se lo fa una grande nazione (Francia e Germania cosa improbabile attualmente) e in quel caso la prenderemmo in quel posto, o se finiamo in un tale disastro economico ed emergenza da portarci ad agire in quel modo. Il modo più sensato per guadagnare tempo ed intanto migliorare le condizioni è informare i cittadini, ridiscutere i trattati e proporre un'euroexit se come è chiaro, l'Europa non cambierà rotta diventando più sussidiaria. Le ipotesi della lega sono fantapolitica e slogan. Non puoi forzare l'uscita e farla da solo, ma devi ottenere potere, consenso ed alleati.
      Tuno

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    14. Tuno non mi hai risposto, il M5S in caso di referendum quale posizione sposa, pro o contro l'euro? Non mi sembra una domanda tanto difficile, vuoi rispondere in modo molto semplice. Che significa poi "se non c'è consenso" consenso da parte di chi? Di tutte le altre nazioni facenti parte dell'eurozona o consenso dei cittadini? "Migliorare le condizioni" in che modo, le condizioni sono giorno dopo giorno sempre più disastrose se continuiamo a non volere vedere il problema, "informare i cittadini" come, se il M5S non sa cosa vuole rispetto all'euro, che fai un giorno ne parli a favore, un altro no? Domanda inutile state già facendo così.

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    15. Anonimo19:40

      Fiore l'm5s non è per un'uscita unilaterale per l'euro,lo ha sempre detto, non sono no-euro senza se e senza ma, sono semplicemente consci che queste politiche europee sono sbagliate e devono cambiare e se avranno milioni di voti avranno il potere di cacciare Renzi o comunque di proporre l'abolizione del fiscal compact e di altre politiche dannose. Poi come è stato fatto per ogni proposta, si chiederà dapprima alla base se è per l'uscita o meno dell'euro (se le politiche europee non cambiano) ed in caso affermativo si propone l'uscita, cercando anche un'alleanza tra i paesi del mediterraneo. Francamente mi sembra una proposta più realistica di un'uscita di cui politicamente non ci sono i presupposti. Con chi esci dall'eruo con Renzi e Napolitano? Con i pochi voti della lega? e soprattutto come esci, per il resto tutto ciò che hanno detto Valdo e rossoalrosso mi trova d'accordo al 100%
      Tuno

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  3. Anonimo17:45

    Capisco che per lo meno la lega ha nel programma l'uscita dall'euro etc, ma negli ultimi anni, al governo con Berlusconi, ha sempre votato per tutte le varie fasi dell'entrata nella trappola.
    Non sarà come fidarsi del berlusca, che ora abbaia contro i tedeschi ?
    Marco

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  4. Anonimo18:07

    ah... per dire, la mitica Lega, che pero mio malgrado voterò anch'io, turandomi il naos, quale partito meno peggio (per davvero :( :? ? ), è quella che ha votato ( se non erro...) il pareggio di bilancio, inderogabile in Costituzione, in periodo di depressione economica, nel nome dell' austerity effettivamente prociclica, ma sbadieranta surrettiziamente dalla propaganda come "espansiva" ed ha votato al mitico governatore ( o capo del governo di allora??) Monty (Python??) ??

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    1. Anonimo18:11

      "ed ha votato al mitico governatore ( o capo del governo di allora??) Monty (Python??) ??"


      ed ha votato assieme al mitico "governatore" ... intedevo dire...

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  5. Tutto vero, conosciamo tutti l'escursus politico della lega, va però dato merito a Salvini, che se non erro è venuto a conoscenza delle cose non molto tempo fa, di aver capito ed aver iniziato una battaglia in buona fede, anche solo per proteggere le industrie del nord che fanno parte del suo bacino elettorale. E poi, come più volte sottolineato, le europee non sono le politiche. Se una forza politica di destra decide di affrontare una battaglia che va a favore dei lavoratori, cosa che non fa la sinistra democristianizzata, con chi ve la volete prendere ? Avanti così e sia quel che sia.
    Saluti

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  6. Anonimo19:05

    Barbara non riesco ad usare un aggettivo adeguato abbastanza elogiativo per le sacrosante verità scritte in questo post.L'intervento di Gattei mi aveva immediatamente colpito per la ricostruzione storica precisa(ad usum smemorati), e per l'accostamento fatto di quel programma del Terzo Reich ,con la criminale volontà di assoggettamento dei popoli "inefficienti e improduttivi"del sud Europa di questa "moderna"e "avanzata"architettura eurista a dominanza tedesca.Similitudini troppo palesi che solo un soggetto sotto ipnosi piddina,poteva non vedere,troppo concentrato com'era a dar la caccia al "caimano",a rassegnarsi al "meno peggio",disposto in modo imperituro a credere di vivere nel migliore dei mondi possibili,perchè:" i visionari che credono ancora alla sciagurata(sic) fuoriscita dall'euro,devono comprendere(come,a pedate?),che l'Europa è il regno dove la giustizia sociale può trovar posto"(sic,sic). Così ha funzionato e funziona ancora la forma mentis piddina,ancora troppo,troppo lontana da una razionale e cosciente presa d'atto dell'obbrobrio perpetrato e pianificato ANCHE CONTRO DI LORO,Sarà necessaria davvero una palingenesi,per riavviare in modo corretto delle menti i cui neuroni vanno ricostruiti ex novo, e quando questo avverrà,noi saremo lì,ieratici come sempre,ad indicargli la strada perduta,quella per intenderci,lastricata non delle lacrime e del sangue dei popoli,ma quella suggerita da tante persone di buona volontà lontane anni luce dal nazismo rivisitato in salsa eurocratica.Luciano

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  7. https://www.youtube.com/watch?v=sRplZ8-XXzY
    Più europa può essere solo un impero vedi anche http://www.aldogiannuli.it/2012/06/unita-europea/

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  8. ...ma poi li salvarono perché sarebbero serviti in funzione antisovietica e perché capitalista non mangia capitalista e perchè, mi permetto di aggiungere, sapevano che per i loro progetti di assoggettamento completo dell'Europa sarebbero serviti i tedeschi. Comunque il David di Bruxelles fa veramente pena anzi ribrezzo, devo dire che la Le Pen è una veramente tosta, ma questa gente che si agita tanto per l'Europa e tutti quei politici che oggi ci dicono che sbatteranno i pugni sul tavolo, sai che belle ammostature, dov'erano in tutti questi anni di crisi quando è stato chiaro a tutti che un'intera generazione di giovani sarebbe stata sacrificata, i loro ideali, la loro vita, le loro aspettative sull'altare del sogno europeo? dov'erano quando si moltiplicavano i suicidi, quando è stata approvata la riforma delle pensioni, neanche voglio scriverlo il nome della STRONZA che ha fatto si che lo scempio avvenisse, con tutto quello che ne deriva compreso il fatto che veniva reso ancora più difficile l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, dov'erano quando con le loro scelte scellerate veniva piano piano smantellato lo stato sociale, basta chiedere alle famiglie che hanno disabili ed anziani a casa per farsi un'idea del danno arrecato, le bell'anime adesso vogliono sbattere i pugni perchè hanno capito che gli italiani cominciano a capire e si sentono tremare la terra sotto i piedi e gli italiani hanno capito grazie al lavoro instancabile di poche persone che hanno fatto della guerra all'euro il loro lavoro principale, Borghi e Bagnai in primis, grazie ad essi il problema è stato posto all'attenzione di sempre più italiani che altrimenti sarebbero stati lasciati all'oscuro da un'informazione asservita al pensiero dominante. Bagnai e Borghi non so se hanno ragione su tutto, ma il loro merito incontestabile è stato quello di obbligare la discussione sulla moneta unica e sul metodo di governo che la stessa si porta dietro ed è per questo che hanno la riconoscenza da parte di tanta gente che ha capito che il loro spendersi è stato utile a smascherare tante menzogne e tanti luoghi comuni, questo non significa che siano esenti da critiche, significa solo riconoscere il coraggio delle loro posizioni. Detto questo ragazzi AUGURI per domenica, da parte mia spero che il fronte euroscettico si ingrossi sempre di più e che in questo fronte ci siano anche i grillini nonostante tutto e che il PD faccia un tonfo memorabile e che il nostro ggiovane Matteo sia asfaltato dal rullo compressore della verità.

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  9. storia che gia conoscevo da adolescente è tutto vero ma manca un pezzo ,un enorme pezzo di storia,un enorme rosso baffuto pezzo di storia,e che è la quadra di tutto l'insieme senza quel pezzo fai un torto alla realtà storica e a venti milioni di morti.soprattutto porta ad una visione distorta di cio che è il comunismo

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    1. Si, hai ragione. Manca il Patto Von Ribbentrop-Molotov.

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    2. Cara amica Lameduck,

      "Si, hai ragione. Manca il Patto Von Ribbentrop-Molotov."

      Brava anzi bravissima. I sovietici all'inizio della guerra erano alleati dei nazisti preche Hitler e Stalin erano fratelli di sangue.

      Ciao Davide

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    3. E' indubbio che i russi ci abbiano messo venti milioni di morti per fermare Hitler. Ma questo quando il presuntuoso austriaco ha fatto la fanfaronata di andare a svegliare l'orso russo. Prima, c'era il patto. Comunque, a parziale giustificazione di Stalin, alla bontà della Germania ci credono tutti sulle prime. Guarda noi con l'euro.

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    4. Anonimo12:56

      Il progetto "Lebensraum Ost" fu progettato molto prima del patto ribbentrop/molotov.
      Ci sono accenni nel "Mein Kampf" di Hitler, scritto nel 1926 o giù di lì.
      Hitler non mentenne nessun patto, nè con l'austria, ne con la tschecoslovachia, ne con molotov.
      l'unico objetivo di Hitler era la Guerra totale e la grande Germania, che doveva estendersi dal atlantico fina dietro gli urali e questo ancora prima che andò al potere.
      e in Europa l'unico pirla che li corse dietro come un cagnolino, chi era ? naturalmente un italiano di nome Mussolini, e non è che in i regimi fascisti mancarono in europa, come in grecia, spagna, norvegia, ma non erano così deficenti ad allearsi ad un pazzoide come hitler.
      forse Mussolini credette di ricevere qualche briciolina della grande vittora finale tedesca, fregandosene altamente del popolo italiano, l'esercito italiano in quei tempi non era assolutamente in grado di svolgere una querra d'attacco.
      in grecia Mussolini mandò 3 divisioni, che dopo 3 settimane rimasero senza munizioni, non restò altro che ritirarsi in fretta in albania. sugli altri fronti piu o meno sucesse la stessa cosa, un unico disastro.
      Vedo certe assomiglianze tra Mussolini e i politici al italiani di oggi, PD in primis.
      la storia per Mussolini finì a Piazza loreto, vedremo come finirà la storia per i deficienti al potere oggi.

      Paolo

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    5. meglio lasciar perdere mi sovvengono parole che non voglio scrivere mi chiedo solo che cazzo insegnano nelle università, naturalmente tutte comuniste e la bocconi è la piu comunista di tutte.

      ho fatto riferiferimento alla realtà storica per evitare di commettere il medesimo errore (se cosi si può definire) di berlusconi che col suo anticomunismo nascondendoci il vero bersaglio ha portato milioni di italiani a votare PD

      domanda da incompentente,perchè in GB avanza il partito no euro se loro l'euro non ce l'hanno e una presunta adesione verrebbe ratificata solo con un refendum programmato mi pare fra un paio di anni?

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    6. Caro amico Rossoalloso,

      "domanda da incompentente,perchè in GB avanza il partito no euro se loro l'euro non ce l'hanno e una presunta adesione verrebbe ratificata solo con un refendum programmato mi pare fra un paio di anni?"

      In GB i partiti che sono avanzati chiedono l'uscita dall'Unione europea: ci sono stati che non hanno l'euro ma che sono nell'Unione europea.

      Invence vorrei io farti una domanda e vorrei che mi rispondessi con un sì o un no: è vero o no che Stalin ha eliminato (nella maggior parte deportandoli in Siberia) milioni di oppositori interni?

      Ciao Davide

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    7. 1957 il pci vota contro alla adesione al MEC

      Nel suo intervento Pajetta rimarca il giudizio del PCI con toni molto forti e netti. «L'esame della situazione e la stessa storia ci autorizzano quindi a porre queste domande: a che cosa servirà questo strumento, il Mercato comune? Chi lo impugnerà? Contro chi verrà impugnato? Noi il fascino di questo europeismo lo respingiamo e non possiamo allinearci dietro la stessa barricata per difendere gli interessi della Confindustria nel nostro paese. Sbaglia profondamente chi pensa che un'economia diretta da forze imperialiste possa essere un elemento di progresso nell'avvenire.

      http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1957_07/19570728_0008.pdf&query=m.v.

      Come noto la posizione del PCI mutò negli anni seguenti durante la segreteria Berlinguer e il progressivo distacco da Mosca. Allora il PCI abbracciò insieme al PCE e al PCF – quest'ultimo non senza contraddizioni e ripensamenti allora – la politica dell'eurocomunismo con un avvicinamento alla socialdemocrazia europea e in generale al processo di integrazione comunitaria.

      @davide

      tu mi consigli sempre il mal di Pansa io ti consiglio Grover Furr

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    8. Caro amico Rossoalloso,

      ti ricordo che negli anni '50 non solo il partito comunista, ma anche quello socialista erano contrari all'ingresso dell'Italia nella CEE.

      Come al solito i comunisti non ne hanno mai azzeccata una nella loro vita e l'Europa fu per l'Italia una grandissima occasione di benessere e prosperità: negli anno '60 l'Italia era lo stato del mondo che cresceva più velocemente.

      Tu confondi il disastro dell'Euro con l'Unione Europea che all'Italia ha complessivamente portato più vantaggi che svantaggi prima che entrassimo nella trappola dell'Euro.

      "tu mi consigli sempre il mal di Pansa io ti consiglio Grover Furr"

      Io invece ti consiglio di rispondere alla domanda che ti ho fatto sopra.

      Ciao Davide



      Elimina
    9. Caro amico Rossoalloso,

      "io ti consiglio Grover Furr"

      Solo tu potevi tirare in ballo un balordo del calibro Grover Furr. Non ti bastavano già i Giulietto Chiesa

      nostrani?

      Se non fosse che ti voglio tanto bene, ti prenderei a sculacciate.

      Ciao Davide

      Elimina
    10. già son tutti balordi così come sono dei comunisti le colpe dei disastri della terra,come vuoi che prenda in considerazione le tue domande se accetti solo risposte a te compiacenti,leggi informati e poi semmai se ne discute
      per esempio in merito al Mec il PSI si astenne e da lì derivò la frattura mai ricomposta PCI-PSI,questa è storia come è storia l'origine del patto VR-M, se ti interessa studia che se te lo spiego io non ci credi

      Elimina
    11. Caro amico Rossoalloso,

      "già son tutti balordi così come sono dei comunisti le colpe dei disastri della terra,come vuoi che prenda in considerazione le tue domande se accetti solo risposte a te compiacenti,leggi informati e poi semmai se ne discute"

      Io non ho detto che tutti i mali derivano dai comunisti, ma solo che le esperienze storiche dove hanno governato i comunisti sono state fallimentari.

      Quanto alla posizione dei comunisti italiani sul MEC ho solo evidenziato che la loro posizione è risultata errata: loro temevano che la debole industria italiana sarebbe stata sopraffatta in un libero mercato europeo dalle potenti industrie nord europee. Invece è avvenuto l'opposto: l'industria italiana grazie alla sua flessibilità e alla genialita italica negli anni '60 ha sfondato su tutti i mercati europei.

      Ciao Davide

      Elimina
  10. Anonimo03:08

    molte cose ed intendo intenti sono da alcuni per necessita solo accennati volutamente in modo grossolano casereccio eppur si vedono e si sentono come si vedono e necessariamente non si possono che accettare modi volutamente caciaroni/cazzeggiantemente popolari nel quale ripeto non si puo non vedere e o sentire con la risultanza che la ics non possono che meritarsela quelli dell'm5s

    RispondiElimina
  11. Anonimo03:11

    il precedente era il mio : yuki

    RispondiElimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. Qui si tratta semplicemente di scegliere di votare qualcuno che ci aiuti a uscire dal questa trappola mortale. L'unico che lo dichiara senza se e senza ma è Borghi. Gli altri, mentre il cappio al nostro collo si stringe, si trastullano sulla nostra pelle. L'ex-sinistra con immaginari sogni europei falsi e POPULISTI (questi sì che lo sono); i vertici M5S con immaginari appelli alla rete, nascondendo il fatto che la loro base si è già chiaramente pronunciata a favore dell'euroexit. L'immaginario referendum di Grillo non è altro che la foglia di fico per l'eurista Casaleggio, mettetevelo bene in testa e aprite gli occhi! Io oggi mi fido esclusivamente di chi mi dice senza ambiguità BASTA EURO.

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  14. Anonimo14:29

    leggete attentamente :

    http://www.emilianobrancaccio.it/2014/05/19/uscire-o-no-dalleuro-gli-effetti-sui-salari/

    RispondiElimina
  15. Anonimo15:00

    guardate :


    https://www.youtube.com/watch?v=RmP2l4K6i9w&feature=c4-overview&list=UUIUS1ZTwPg7TQNl8-sNzT8Q

    RispondiElimina
  16. Mi sembra molto semplice: l'euro è parte integrante del disegno dell'UE. Di conseguenza, non soltanto è criminale chi sostiene l'euro, ma è contro il popolo anche chi si illude di emendare questa Europa dominata dai banchieri tedeschi.
    Una bella pietra tombale su un sogno europeo nato su basi ipocrite e reazionarie e divenuto un orribile incubo.
    Gli scenari descritti da Brancaccio sono peggiori di quelli dipinti dai più accaniti euroscettici.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo18:48

      @Doctor Manhattan:perdona l'impertinenza,ma sai, noi vecchi "sognatori" abbiamo diversi sassolini da togliere dalle nostre oramai consunte scarpe,e tu fai parte di quella schiera di persone con cui mi sono più scontrato in passato, anche ora per la verità,ma quelli di adesso li ritengo irrecuperabili alla causa antieurista,non è quindi direttamente il tuo caso, visto che ti sei ravveduto,ma una domanda irriverente la conservo sempre per chi è uscito dal tunnel piddino e si è redento.Cosa pensavate di quell'infima minoranza che già negli '90 contestava l'impianto generale di quel Trattato,evidenziandone il carattere autoritario,reazionario e antipopolare,grimaldello per quella "resa dei conti"tanto agognata e finalmente realizzata dalle classi dominanti contro i ceti subalterni e non solo?Ma soprattutto cosa vi passava per la mente e perchè voi, che tutto sommato vi dichiaravate ancora(per poco),progressisti,consideravate illustri economisti "eterodossi" e abbastanza noti in Italia,come Samir Amin che si era speso,assieme al compianto Costanzo Preve,in convegni quasi clandestini,per illustrare e diffondere la pericolosità di quel Trattato che,va ricordato, costituisce e racchiude l'architettura eurocratica,dei vetusti e antistorici,nonchè folcloristici personaggi?Perchè è questo che ho ascoltato in uno di quei preveggenti convegni ,sputato come sentenza dalla allora nomenklatura pidiessina,già in fregola "europeista".Quando discutevo,anzi mi scontravo, con elettori e militanti ex pci, l'accusa più ricorrente che ci veniva rivolta riguardava la nostra presunta avversione per il "corso della Storia"(sic) e che quindi eravamo, tout court, nemici della "modernità",perchè il mondo stava cambiando,per cui fossilizzarsi e attardarsi(sic) a denunciare la trappola europea era da considerarsi contraria alle leggi dell'evoluzione delle società fin qui conosciute.IIn quale misterioso paese stavate trascorrendo le vostre giornate?I migliori interlocutori (devo dirlo e me ne duole),con la mente più aperta e disposta a capire erano invece,ma non mi ha mai stupito, elettori e simpatizzanti della cosiddetta destra,più sensibili e ricettivi,anche nelle lotte intraprese sui luoghi di lavoro.Ma,per la miseria,come è stato possibile che persone dotate di un certo acume critico siano finite, e rimaste fino a ieri,intrappolate in un una simile mistificazione politica,non era chiarissimo fin d'allora quali erano gli interessi che quella pseudo sinistra veicolava e che la sua base,fra le più fideiste al mondo,ciecamente difendeva?Sono domande che,mi rendo conto, andrebbero rivolte più a quella generazione di militanti ed elettori che hanno vissuto in prima persona quelle vicende,ma ogni qualvolta leggo di ex piddini folgorati sulla via di Damasco,mi assale una rabbia,ma una rabbia.....,comunque saluti,e buon voto "contro".Luciano

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    2. Carissimo Luciano, confido nell'infinita misericordia divina per i peccatori ravveduti.
      Non sono mai stato né un attivista né un esperto di economia, tuttavia sono laureato in Filosofia, dunque la mia ignoranza non è scusabile, se non dall'Altissimo. Da te mi non mi aspetto che si ammazzi il vitello grasso. Vedi, se hanno fregato anche gente non del tutto ignorante, questo ci fa capire quanto sia insidiosa la narcosi esercitata dai media di regime, la tristemente nota "manipolazione delle masse" (ricordo la denuncia contro il gruppo Springer negli anni 70). Poiché da tanti anni non ero impegnato politicamente, per riscuotermi mi è occorso uno sforzo, la ferma volontà di ricominciare a leggere, studiare, informarmi. Ammiro e rispetto il tuo percorso: è stato per merito di persone come te se i "risvegliati" come me ora si allontanano dal baratro.
      Una cosa l'ho imparata: a rispettare la mia nazione e i miei compatrioti. Non disprezzerò mai più l'Italia, e d'ora in poi sarò un attento difensore della nostra Costituzione e dei suoi ordinamenti democratici.
      Probabilmente negli anni 90 non ci saremmo scontrati come dici tu, probabilmente ti avrei ascoltato: chi si risveglia dal torpore, spesso è semplicemente stato distratto e colpevolmente abbindolato. Pareva che bastasse essere contro Berlusconi per essere di sinistra; l'Europa sembrava una bella idea. Non era così. Sembrava che la sinistra si avvicinasse a governare, e invece si stava mutando in destra, ma noi non eravamo attenti e non ce ne accorgevamo. Abbiamo creduto alle melliflue menzogne di Scalfari, e abbiamo preso a disprezzare noi stessi e i nostri concittadini. C'erano tante cose da capire, c'era da decidere che... non fummo fatti a viver come bruti, mar per seguir virtute e conoscenza.
      Buon voto "contro" anche a te, con simpatia.
      Marco

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    3. La questione del perche’ non si e’ capito prima credo che meriti di essere oggetto di analisi psicologica, antropologica, politica per i prossimi trent’anni: non e’ la prima volta che succede e purtroppo non sara’ l’ultima; evidentemente questi progetti sfruttano alcune caratteristiche debolezze umane in modo estremamente efficace. Per quel che mi riguarda, in questa circostanza io credo di aver fallito come cittadino e come intellettuale essenzialmente perche’ mi sono sempre rifiutato di apprendere le basi dell’economia. In mancanza di queste non sono stato capace di cogliere ovvi collegamenti. Agli inizi dei ’90 mi era ben chiaro che la battaglia “no-global” contro lo spostamento delle decisioni in un’area sovranazionale e a-democratica (NAFTA) era la piu’ importante delle battaglie, e che la UE si stava schiacciando sulla medesima strategia e che questa era anti-popolare e anti-democratica. Ma non riuscivo assolutamente a collocare l’Euro in questa strategia e, sul fronte nazionale, ero totalmente assorbito dal concreto “pericolo berlusconi”. Anche qui mi era ben chiaro - a fine anni 90 - che le odiosissime privatizzazioni le faceva il PD (e il PDS-DS prima di lui) e che non c’era alcuna differenza sostanziale nelle politiche delle due “fazioni”, ma c’era da fronteggiare “il peggio del peggio” e mi mancava lo schema interpretativo generale. Mettici un po’ di wishful thinking, mettici un po’ di pigrizia intellettuale e mettici anche la difficolta’ di orientarsi quando maggioranza e opposizione a reti unificate ripetono tutte le medesime menzogne (incluso Bertinotti!). L’obiezione, che sento ancora oggi. “ma e’ possibile che siano tutti venduti e malfattori?” ha una discreta potenza. Hanno costruito una rete con le maglie della dimensione giusta, l’hanno stesa sull’intero universo e noi ci siamo impigliati, chi piu’ e chi meno. Si poteva evitare di impigliarsi? Evidentemente si: onore a chi non s’e’ impigliato e biasimo a chi si e’ impigliato, me per primo. Diciamo che se viene data l’occasione di non pensare e’ difficile che l’umano medio non la colga, e’ un’attrazione irresistibile. Tutti necessitiamo di un paradigma per interpretare la realta’ - ne abbiamo bisogno come dell’aria per respirare: uno semplice che si adatti alle nostre credenze precedenti e’ perfetto; hanno trovato che con due paradigmi appena diversi si copriva la maggior parte della popolazione, destra (e’ colpa dei comunisti, dei sindacati, dei fannulloni) e sinistra (e ‘ colpa di berlusconi, dei bottegai, degli evasori). Solo l’emergere di un paradigma alternativo puo’ permettere un cambiamento. Scusate se sono stato un po’ confuso, ma la materia e’ vasta.

      Elimina
    4. Dopo avere fatto un'onesta autocritica, è il momento di guardare avanti. Con serenità, nonostante il momento drammatico, e con pari determinazione.
      Abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone che ci hanno illuminato il cammino, così come abbiamo avuto il merito e l'umiltà di starle ad ascoltare. Abbiamo imparato la dura lezione della Storia.
      Ora abbiamo le conoscenze necessarie, gli impostori sono smascherati. Ci sono spazi di incontro e di riflessione come questo ed altri.
      Bene, ora è il momento di continuare, insieme, con maggiore consapevolezza. Il sentiero è ancora lungo e scosceso.

      Elimina
    5. Giuseppe13:47

      Sottoscrivo integralmente il commento di Zanzi Barra (che, da quel che scrive, credo che sia un ex prc come me); potrei averlo scritto io, parola per parola, virgola per virgola.

      Elimina
    6. Mi associo alla sottoscrizione del pensiero di Zanzi Barra.

      Elimina
    7. già però se lo scrivo io che l'anticomunismo di B. ha portato voti al PD devo cambiare bandiera, quando invece la bandiera che sostengo è quella che mi ha permesso di tirarmi fuori prima dal tricarne .tanti saluti ci sentiamo al prossimo pentimento

      Elimina
  17. Carissima Lameduck, prima di entrare nel merito del mio modesto intervento, ti dico chi è Branca Doria: è nato quando
    ancora non c'era la televisione nelle case ed è rientrato a Genova dopo la fine della guerra; da allora non ha più
    lasciato questa magnifica Città. Solo con questa premessa autobiografica è omologabile la mia ingerenza nel tuo
    blog; solo con il disincanto di un veterano è comprensibile il mio pensiero: alludo alle tue parole " comunque, a
    parziale giustificazione di Stalin,alla bontà della Germania ci credono tutti sulle prime.Guarda noi con l' euro."
    E qui dico la mia: noi Italiani abbiamo un tremendo difetto: quello di essere troppo furbi.
    Sul carro dell'euro ci siamo saltati di corsa con il preciso scopo di fottere i nostri soci ( scaricando su di loro la
    nostra malsana economia ) così come-molto furbescamente- il Sig. Mussolini pensò di sedersi in quattro e
    quattr'otto al tavolo dei vincitori entrando in guerra.
    Tutte e due le volte i furbissimi Italiani sono rimasti fregati. Morale?
    Essere meno armeggioni, meno cialtroni, meno magliari. Purtroppo nella mia lunga vita ho incontrato solo
    dei gran furboni con il risultato che vediamo. Con stima GFC

    RispondiElimina
  18. Invece io sono nata proprio nell'anno della televisione, infatti ho compiuto 60 anni da poco. Può essere che noi italiani siamo furbi, forse dato dal fatto che nella nostra storia siamo stati sempre sottomessi a qualcuno, divisi in tanti staterelli e quindi per tirare a campare abbiamo dovuto inventarci metodi che ci hanno permesso di vivacchiare un pò meglio di quello che i nostri padroni avrebbero voluto. Detto questo ognuno in questa Europa ha avuto le sue "ragioni" per saltare sul carro dell'euro convinti tutti di fottere gli altri, in primis la Germania che avendo a disposizione un cambio fisso lo ha utilizzato per tenere a bada l'Italia. La malsana economia non è solo quella che non cresce o che utilizza la corruzione per andare avanti, è anche quella che fottendosi altemente di quanto scritto sui trattati europei ha attuato, con le varie riforme Hartz, la deflazione salariale per essere più competitiva sul mercato europeo, senza coordinarsi minimamente con gli altri paesi facenti parte dell'eurozona. Tutte e tre le volte i tedeschi hanno cercato di mettere a ferro e fuoco, con vari metodi a secondo gli anni in cui avvenivano le varie vicende, il continente europeo, perchè se non ce ne fossimo accorti questa è una guerra combattuta con altri mezzi. Noi non abbiamo scusanti perchè i nostri politici sono dei collaborazionisti, ma i tedeschi devono curare l'aggressività insita nei loro geni visto che poi ultimamente sono stati anche selezionati come razza superiore.
    Cerchiamo di seguire il suggerimento del dottor Manhattan non disprezziamo l'Italia ma obblighiamo il nostro cervello a non accettare senza un minimo di critica tutto quello che i poteri vogliono inculcarci. Si fa più fatica ma dopo ci si cente liberi e questo è quello che conta.

    RispondiElimina
  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  20. Quando cerco di spiegare a compagni assuefatti che il problema non sono i 4 gatti di casa pound da museo delle cere, ma l'eurofascismo internazionale che non adopera come arma bombe e proiettili ma gli strumenti "tecnici" dell'economia e della finanza non capiscono o si rifiutano di capire.
    L'immaginazione è una facoltà distrutta dalla propaganda. Non si riesce a immaginare che i fascisti o nazisti dell'oggi non sono così stupidi da riproporre le stesse modalità repressive che li hanno visti soccombere e condannare alla pubblica gogna della storia.
    Vorrei qui proporre la lettura di una romanzo italiano spesso ignorato o snobbato, ma che è una riflessioni su come le classi dominanti siano in grado di adattarsi perfettamente alle mutate condizioni storiche: i Viceré di De Roberto.

    RispondiElimina
  21. Anonimo01:47

    Complimenti, per i post dell'Autrice ed i commenti della NetCompany, sempre molto acuti.
    Buon voto a tutti.

    Or_Well.

    RispondiElimina
  22. Valdo15:35

    Buona fortuna a Borghi e alla Donato (che probabilmente saranno eletti) e alla Lega Nord (che certamente supererà il 4%). Pur votando M5S, mi auguro che tutte le forze euroscettiche ottengano buoni risultati. Vedo invece, in chi vota Lega e Borghi o Donato, una forte avversione per il M5S: evidentemente, a forza di leggere i "prof", per loro Renzi e Di Battista pari sono. Me ne dispiace.

    Le possibilità che Borghi e Donato vadano a Bruxelles sono altissime; quelle che, con i loro bei discorsi in un Parlamento privo di poteri e in un gruppo parlamentare che comunque sarà di minoranza, influenzino anche solo lontanamente l'Europa, sono pari a zero, tranne che per qualche illuso. Le possibilità, poi, che un buon risultato leghista (e per buon risultato si può ipotizzare un comunque irrilevante 7-8% al massimo, mica il 30% del M5S) influenzi il quadro politico italiano, è ovviamente escluso. Quante possibilità ci sono invece che il M5S vincendo le elezioni metta in crisi il sistema eurocratico basato su Pdl e soprattutto Pd e, pur confusamente, pur con strategie sbagliate, faccia esplodere la questione della moneta unica nel nostro Paese? No, perché un governo guidato dal M5S potrebbe avere un approccio confuso sul tema euro, e alla fine comportarsi da collaborazionista, ma si tratta appunto di un "potrebbe"; ma se il M5S perde - magari perché un 1% di euroscettici (trattasi comunque di una ristretta minoranza elitaria, i suoi voti la Lega li piglierà dal consueto zoccolo duro di caproni) ha preferito votare Salvini - non ci sono "potrebbe" che tengano. Sappiamo già cosa significherà: rafforzamento della linea pro-euro. Speriamo che questo 1% dei voti (di pura testimonianza) non sia determinante per sancire la vittoria del Pd.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Lega andrà nel gruppo "Alleanza Europea per la Libertà" con a capo Marine Le Pen. Il Movimento cinque stelle non si è ancora capito in quale gruppo andrà. Se andasse nel gruppo misto dove c'è di tutto per quanto possa ottenere grandi consensi si troverà solo, con pochi deputati. In che modo mai potrebbe mettere in crisi l'Europa? Queste sono sciocchezze da campagna elettorale gridate da Grillo. IL Movimento cinque stelle, che non ha una linea chiara e diviso tra eurofili ed euroscettici, all'europarlamento conterà come il 2 di picche. Tutte queste dichiarazioni incendiarie della vigilia sono ridicole.

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    2. Valdo19:31

      Matteo V, hai letto quello che ho scritto? Se non lo hai letto, perché mandi un messaggio in risposta a me? Se invece lo hai letto, perché replichi con un argomento incosistente che ho già smontato? Ti dovrei ignorare ma per educazione ricapitolo per l'ennesima volta: io per primo ho detto che il M5S al Parlamento europeo non conterà nulla, solo che, quello che tu non capisci e neanche ascolti (perché l'unica cosa che ti interessa è dare addosso al M5S con foga che faresti meglio a dedicare al Pd), il fatto è che anche i due gatti della Lega non conteranno un bel niente. E questo per la semplice ragione che il Parlamento europeo NON HA POTERI, a meno che tu abbia la maggioranza qualificata dei due terzi, qualcosa che Lega, Le Pen e Farage otterranno forse in un universo parallelo ma non in questa vita. Indi, l'unica utilità di queste elezioni europee, come è sempre stato, non consiste in chi mandare a Strasburgo ma nel fatto che esse servono da test per gli equilibri politici interni, equilibri politici che la Lega non ha alcun potere di influenzare, il M5S - se vincesse - certamente si. Pensavo che il fanatismo e l'ottusità fossero diffusi solo tra i piddini, berluschini e grillini. Vedo invece che alberga anche tra i fan dei "prof" euroscettici. Attaccare senza rispondere nel merito, contestare senza aver manco letto o capito quel che dice l'interlocutore, bravo Matteo V, ti stai dimostrando ottuso come il peggior piddiota eurofanatico.

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    3. Questa "aggressione" verbale è sintomo di un nervosismo. Quali equilibri politici pensi che possano spostare le elezioni EUROPEE? Pensi che se Grillo avesse il 40% la politica di Renzi cambierebbe? E anche se fosse finché non si esce dall'euro non cambierà nulla perché un governo in queste condizioni non è in grado di operare scelte alternative. Bisognerebbe saper distinguere tra elezioni EUROPEE e POLITICHE. Ma purtroppo in Italia vige il malcostume di dividersi tra guelfi e ghibellini, e sostenere fino alla morte una delle fazioni, a qualunque condizione. E chi non si allinea viene insultato, come stai facendo tu. Continua pure, ti lascerò l'ultima parola, non mi interessa continuare questo gioco all'insulto. Buona crociata.

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  23. Giuseppe20:19

    I cinque stelle non sono contro l'Euro senza se e senza ma, sono le politiche europee a essere sbagliate. Bisogna cambiare i trattati.
    L'uscita unilaterale (che si può fare, legalmente, con il 50% + 1 dei voti in Parlamento, in pochi giorni) è un disastro, mentre il Referendum (per il quale, cito Tuno, serve una "piccola modifica Costituzionale", per la quale, ricordo, servono 2-3 anni) è la salvezza.
    L'unico voto utile è quello per il movimento cinque stelle, anche se non lo approvate, perché bisogna sconfiggere il cattivo Renzi a ogni costo (come un tempo si diceva: dovete votare PD e alleati altrimenti vince Berlusconi. Stesso discorso ricordato da Zanzi Barra...).

    Forse è meglio rendersene conto: Valdo, qui sopra, con i suoi insulti a MatteoV, con la sua arroganza, con la sua maleducazione, lo mostra bene: non è vero che Casaleggio e, forse, Grillo, tengano in ostaggio l'intero movimento per le loro tattiche di potere, ma semplicemente esprimono l'essenza dell'elettore medio. Ci saranno anche delle eccezioni, per carità: ma in media, non c'è nessuna differenza tra un piddino e un grillino; usando l'ottima espressione di Zanzi Barra, condividono lo stesso paradigma.

    Sul referendum, le parole di Zugzwuang sono, ovviamente, le uniche possibili: "Coloro che propugnano il referendum sull'euro, sono euristi fino al midollo e non lo dicono perché vogliono semplicemente accaparrarsi i voti degli anti-euro. Tutto qui."

    Punto. Non facciamoci nessuna illusione su di loro. Sono interlocutori come possono esserlo Monti o Renzi (l'ho detto? Sì, l'ho detto, Valdo. Se condividono lo stesso paradigma, Di Battista, Renzi e Monti pari sono. E, al momento, non c'è nessuna ragione per cui si possa pensare che il paradigma sia differente - a meno di "avere fede" ma, spiacente, sono agnostico, e se sono dubbioso su Dio, figuriamoci su Casaleggio).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come ho già detto nel commento precedente, finché non si uscirà dalla logica delle fazioni, delle corporazioni, delle sette, delle tifoserie che tanto hanno rovinato l'Italia non ci sarà spazio per una vera rivolta popolare e continueranno a tenerci per la collottola.

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    2. Giuseppe23:02

      Matteo, lei è saggio... molto più di me, probabilmente.

      (a proposito: mi associo al suo consiglio precedente: chi non l'ha ancora fatto, legga "i Viceré" di De Roberto, capolavoro assoluto del romanzo italiano)

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  24. IN TUTTA EUROPA I FASCISTI VINCONO, NON TROVANO OSTACOLI,PURE I ITALIA I FASCISTI VINCONO PD,FORZA ITALIA,TSIPRAS,SEL,LEGA,SCELTA CIVICA,UDC TUTTI ALLEATI CONTRO GRILLO ORA FINALMENTE AD AGOSTO ANDREMO AL MARE CON LA LIRA,
    CAPITA O NO L'ANTIFONA?

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