I simpatici amici ucraini di Merkel e Hollande, espressione dei valori antifascisti della resistenza e, sopra, la pacata obiettività della gazzetta salmonata. |
Ieri sera, tra una bagattella sanremese e l'altra, ho avuto modo di scambiare qualche tweet vivace con alcuni esemplari di negazionista a sua insaputa ultimo modello. Non cioè di quelli standard che negano le camere a gas di Auschwitz, che saranno prossimamente sbattuti in galera grazie ad un'apposita legge - sperando che i giudici non confondano il negazionismo becero e gratuito di costoro con il revisionismo storico, che è tutt'altra cosa, ma di quelli che, peccando di ignoranza colpevole, negano che la loro parte politica di riferimento sia coinvolta attualmente in crimini contro l'umanità.
Per essere chiari sulla differenza tra revisionismo e negazionismo e sull'importanza della conservazione e difesa del primo. Il revisionismo a volte serve, attraverso la scoperta di nuovi documenti ritrovati dagli storici in archivi desecretati, a confutare la verità del vincitore, ovviamente portatrice di conflitto di interessi del medesimo. Come quando si scopre, ad esempio, che un certo proditorio attacco era ampiamente previsto e lo si lasciò accadere per avere il pretesto dell'entrata in guerra, oppure che gli italiani non furono affatto "brava gente".
Il revisionismo inteso come rigorosa ricerca storica in grado, all'occorrenza, di ribaltare la versione ufficiale dei fatti, può aiutare inoltre a neutralizzare la propaganda di guerra che permane in tempo di pace e che spesso si nutre di vere e proprie alterazioni lisergiche della realtà. Come, giusto per fare un paio di esempi, quando si dice che la Palestina prima del 1948 era una landa desolata invece che uno dei principali esportatori di frutta del Medio Oriente o che le bombe atomiche sul Giappone furono sganciate a fin di bene, fino a sconfinare in nuovi territori del negazionismo, quando si suggerisce subdolamente - grazie all'ausilio di tamburini mediatici compiacenti - che anche i lager nazisti furono liberati dagli americani, invece che dai russi.
Tornando ai nostri negazionisti inconsapevoli, la discussione era partita da alcune considerazioni sul fenomeno della migrazione, dagli ormai sempre più evidenti contorni di vera e propria deportazione di massa allo scopo di destabilizzare interi continenti sotto l'egida dei demografi delle Nazioni Unite, preoccupati della decrescita infelice della natalità europea ma incapaci di suggerire, come unica soluzione ad essa, altro che l'aggravamento delle cause che l'hanno prodotta. Se non vi sembra un crimine condannare all'estinzione intere culture europee ed importare nel primo mondo masse di giovani da sfruttare a cura di questo ipercapitalismo neoplastico, strappandoli ai loro paesi che potrebbero invece aiutare ad evolversi da terzo ad almeno secondo mondo.
Ho già scritto dei piani ONU di ripopolamento e forse bisognerebbe che essi fossero tradotti in italiano per i diversamente poliglotti che allignano tra i piddini e in genere tra i misericordiosi carnefici di fatto collusi con i trafficanti che non mancano mai di "vergognarsi di essere italiani" se l'Italia prova a difendersi dall'estinzione. Altri Stati Uniti furono costruiti su un immenso cimitero indigeno e questi d'Europa sembrano seguire i medesimi presupposti genocidari.
Ovvio che, di fronte a deportati costretti con la forza ad imbarcarsi - come ammettono perfino le gazzette di regime, e forse altrettanto con la forza reclutati da chi si occupa della logistica del ripopolamento, sarebbe necessaria una diversa fermezza nei confronti dei paesi che offrono gli scali di partenza. Luttwak manderebbe l'aviazione a bombardare i porti della Libia, ma lasciamo perdere. Lui può permettersi certi discorsi, e noi invece non siamo un cazzo.
Occorrerebbe denunciare il crimine di chi è disposto a caricare in pieno inverno su barconi fatiscenti mandati alla deriva e a condannare alla morte sicura centinaia di persone che non hanno da perdere che le proprie catene, ma anche denunciare la criminale correità di chi, cedendo al ricatto che punta sulla inevitabile compassione, continua a divulgare a mezzo stampa la propaganda di sostegno al piano criminale. Mi riferisco a coloro che, come invocano "più Europa e più austerity" in tempo di crisi economica, invocano "più migranti e più accoglienza". Non solo, ma auspicando per giunta l'appoggio di una fantomatica Europa che se ne fotte bellamente di accogliere i "migranti" ed anzi, fa di tutto per sbolognarli ai famosi "neighbours" dei paesi di confine, soprattutto agli italiani brava gente, in questo caso fessa gente.
Per non parlare di coloro che sentono la propaganda, la ingurgitano senza masticare e la approvano in pieno, trattandosi di propaganda di appartenenza, aggiungendosi dal basso al coretto del "più accoglienza e più migranti", da bravi piddini.
La giustificazione allo scempio degli annegati a migliaia - povere anime disgraziate - è che "i migranti fuggono da guerre e miseria". Tutti, generalizzando, non solo pensando a coloro che effettivamente provengono da paesi in emergenza e che rappresentano invero la minoranza all'interno del fenomeno migratorio, mentre la maggioranza viene probabilmente reclutata ad hoc in tutta l'Africa, continente dichiarato senza speranza di autonomia e senza futuro per editto dell'Impero Globale, bisognoso di sempre nuove transumanze di schiavi.
Occorrerebbe denunciare il crimine di chi è disposto a caricare in pieno inverno su barconi fatiscenti mandati alla deriva e a condannare alla morte sicura centinaia di persone che non hanno da perdere che le proprie catene, ma anche denunciare la criminale correità di chi, cedendo al ricatto che punta sulla inevitabile compassione, continua a divulgare a mezzo stampa la propaganda di sostegno al piano criminale. Mi riferisco a coloro che, come invocano "più Europa e più austerity" in tempo di crisi economica, invocano "più migranti e più accoglienza". Non solo, ma auspicando per giunta l'appoggio di una fantomatica Europa che se ne fotte bellamente di accogliere i "migranti" ed anzi, fa di tutto per sbolognarli ai famosi "neighbours" dei paesi di confine, soprattutto agli italiani brava gente, in questo caso fessa gente.
Per non parlare di coloro che sentono la propaganda, la ingurgitano senza masticare e la approvano in pieno, trattandosi di propaganda di appartenenza, aggiungendosi dal basso al coretto del "più accoglienza e più migranti", da bravi piddini.
La giustificazione allo scempio degli annegati a migliaia - povere anime disgraziate - è che "i migranti fuggono da guerre e miseria". Tutti, generalizzando, non solo pensando a coloro che effettivamente provengono da paesi in emergenza e che rappresentano invero la minoranza all'interno del fenomeno migratorio, mentre la maggioranza viene probabilmente reclutata ad hoc in tutta l'Africa, continente dichiarato senza speranza di autonomia e senza futuro per editto dell'Impero Globale, bisognoso di sempre nuove transumanze di schiavi.
Dialogando quindi con gli interlocutori twittaroli, ieri sera, dopo essermi sentita ripetere appunto che non si può fermare la piena dei migranti perché fuggono da guerre e miseria, mi è venuto fatto di chiedere come mai allora, tra i fuggitivi da guerra e fame, non vi fossero, ad esempio, anche Ucraini e Greci.
La risposta è stata sorprendente ma solo per chi non conosce i piddini e tutta la fauna annessa di portatori sani di buonismo a prescindere con voto rigorosamente a sinistra.
Negazionista 1: "ai greci non serve il barcone e dall'ucraina vanno in Russia mi pare."
Negazionista 2: "Per dire in Grecia non ci sono guerre e non credo vivano in miseria."
Interessanti la successive risposte di Negazionista 2 a coloro che facevano notare l'ormai notoria situazione tragica dell'economia greca, invitandola ad informarsi se non lo sapeva ancora:
"Di sicuro non vivono come i bambini in Siria o in Nigeria..."
"Euro sempre e comunque ."
"La lira vale come carta straccia. Non siamo Inglesi."
Voi credete che una tale sequenza sia il prodotto casuale di un cervello monofase ed invece è il frutto di decenni di lavoro, di una lunga opera di lavaggio del cervello. Dentro vi sono concentrati tutti i grandi pensatori del Novecento elitario e reazionario: da Von Hayek a Kalergi, da Huntington a Fukuyama, fino alla Signora TINA.
Eppure sono i cosiddetti progressisti, i liberals, i jedi buoni, quelli che mivergognodiessereitaliano perché l'italiano medio avrebbe delle remore verso il bacio in bocca al malato di Ebola.
Sono quelli che odiano i greci perché a scuola prendevano 3 in greco e filosofia.
Quelli che gli ucraini sono una specie di russi che lottano contro il cattivo Putin, cattivo perché amico di Berlusconi. (Sono stata anch'io così, volete che non lo sappia?)
Quelli che si sentono obbligati e si sforzano di non essere razzisti verso i neri e le altre categorie protette e in premio si permettono il razzismo verso tutti gli altri, a cominciare dai propri simili. Lo sanno che in questo sono identici alla Lagarde?
E' curioso perché, negli intenti della famosa legge bipartisan contro il negazionismo, non si intende solo quello verso la Shoah (anche se ne è la motivazione principale) ma verso tutti i crimini di guerra e contro l'umanità. Un bel pasticcio, perché in Ucraina i battaglioni Azov neonazisti in combutta con il governo Der Poro Shenko e con l'approvazione della Sciura Merkel e di Cicciobello Bua Hollande in nome e per conto di questo schifo di simulacro d'Europa che l'Italia partitodemocratica sostiene con tutte le proprie forze, stanno commettendo crimini di guerra; perché in Grecia la stessa Europa sta commettendo crimini contro il popolo greco e infine i piani di ripopolamento europeo ottenuti con la deportazione di migranti risulteranno in un crimine contro l'umanità di dimensioni continentali. (Senza contare ciò che giornalmente subiscono i palestinesi, i cui carnefici sionisti resteranno comunque al riparo sotto l'ombrello della minaccia di accusa di antisemitismo e negazionismo rivolta ai loro critici.)
Lo sanno quindi i nostri antiraz ed antifa con l'obbligo della dolenza per il migrante che, se negano le sofferenze di greci ed ucraini per giunta sbeffeggiandoli e trattandoli di fatto da essere inferiori, non sono altro che dei biechi negazionisti assimilabili a coloro che pisciano sulle camere a gas? Ma già, loro non sanno mai niente.
"La crisi in Grecia come nel 1930", ottobre 2014. Dal blog Greek Crisis |
Ma non erano i cattivi ultraliberisti (se il liberismo esiste ancora) ad essere imperialisti e reazionari?
RispondiEliminahttp://www.movimentolibertario.com/2015/02/rozeff-rothbard-decomposizione-integrita-territoriale-ucraina/
il punto non è la leggitimità delle azioni ma volere far passare gli attori di tutta la vicenda per quello che non sono e cioè rurutiani (secondo la distinzione dell'articolo citato) =aggressori mentre fredoni+tutti gli altri (merkelioti,hollandiani, americosti, eurolesi)=vittime+portatori di democrazia e sani valori... Cose Da Troll
EliminaSicchè io posto un articolo in cui un grande pensatore libertario (meglio in assoluto di tutto il ciofecame statalista e para-statalista vedi Friedman e Krugman) che fedele ai suoi principi e alla ragione enuncia in maniera esemplare il diritto all'autodeterminazione di qualunque popolo, e sarei un troll? Mah, chi ci capisce è bravo.
Elimina...Friedman statalista? Cose da troll(ma per davvero).
Elimina@Quello di sopra
EliminaStatalista no, ma para-statalista sì.
Saluti
@quello di sopra
Eliminaah beh, allora questo cambia tutto.
@ all'autore del primo commento, in arte Cose da Pazzi : non mi sono scagliato contro l'autore dell'articolo (condivisibile) nè contro di te ma contro la teoria che ho illustrato nel mio commento e che si vuole far passare per la maggiore (ne converrai). La chiosa "Cose da troll" voleva ironizzare sui quei figuri che distorcono la realtà dei fatti tacendo del reale "colore" degli attori : rileggendola è venuta proprio male e l'equivoco (per il quel ti chiedo scusa) ti dà ragione.
Ti confermo che non mi trovi d'accordo su Friedman parastatalista ma forse io ho in mente il Friedman reaganiano e thatcheriano più dichiaratamente "liberista".
Saluti
Gianbenedetti S.
RispondiEliminaSiamo come quelle stupide pecore che vengono condotte al macello e continuano a non capire.La storia è la stessa del grande eccidio di massa dei nativi americani. Essi avevano la propria cultura, civiltà, spiritualità, organizzazione sociale, religione ed in base a questi valori hanno accolto con misericordia coloro che provenivano dal mare. Ad esempio la festa del Ringraziamento, ufficialmente istituita molto tempo dopo, si rifà ad un episodio effettivamente accaduto. L' inverno del 1620 fu molto duro per gli emigranti: la piccola comunità potè sopravvivere solo grazie all' ospitalità ed all' aiuto degli indiani, i quali, nonostante fossero stati decimati dai soldati inglesi, si prese cura di quei civili e insegnò loro a cacciare, pescare, coltivare il mais e li sfamò con i prodotti delle proprie terre. Conosciamo tutti il seguito......palate su palate di nuovi schiavi (più o meno dichiarati)......
E contininua continua, cammina cammina ......
La gente che dalla Libia viene in italia dovrebbe essere spedita immediatamente dai maggiori responsabili della tragedia libica cioè francesi è inglesi. Specialmente i francesi è quel testa di cazzo di sarcozy.
RispondiEliminaL'occidente con i suoi talebani del mercato libbbbbbbbbbero sta andando completamente fuori controllo.
Cinesi è Russi se la ridono, di questo sono sicuro al 100%. Ricordare che la cina ha dazzi doganali altissimi, in occidente è tutto libero o quasi, possono entrare merci da paesi dove un ora di lavoro costa 1$, questo non puo reggere a lungo. O l'occidente abbassa i salari a quel livello o si mettono dei dazzi doganali.
Se l'occidente non riesce a madare al diavolo i talebani del mercato andrà incontro ad un futuro nero.
RispondiElimina"L'avete sentita Christine la macchina da soldi infernale, Lagarde, la maitresse del FMI"
Ha Ha Ha ...questa me l'ero persa. sei un artista ! Delle volte penso a Mars Attack dove i cattivissimi marziani si travestono da buoni per poi fregare l'umanità: e la figura del piddino la fa il Presidente.
Nel mio periodo "(Sono stata anch'io così, volete che non lo sappia?) " mi stava persino simpatica e ,fantozziamnamente, mi sembrava umana,lei...
cara Barbara, il mio rispetto e la mia ammirazione per la lucidità e chiarezza con cui dici come stanno davvero le cose !!!
RispondiEliminaalla faccia delle falsità che il putrido sistema di indottrinamento di massa ci propina da mattina a sera....
ed alla faccia della stupida ipocrisia decerebrata dei coglioni che si fanno indottrinare.....
stai bene
davidhume
Parlare di negazionismo settariamente (!!) è peggio che il negazionismo stesso.
RispondiEliminaMolti popoli nella storia anche recente hanno subito l'onta della meticolosa opera di sterminio. Solo qualche anno fa 1 milioni di tootsi furono massacrati e nessuno mosse miserevoli fiaccolate per quegli esseri umani. Oggi in Ucraina, stando ad alcune agenzie, i civili coinvolti nelle rappresaglie delle bande nazi-sioniste sono oltre 40 mila, in Palestina le epurazioni democratiche di sione hanno tranquillamente superato le 20 mila persone. Agli inizi del 900 1,5 milioni di armeni furono sterminati dai giovani turchi, tra la fine del 900 e la prima metà nel sud est asiatico alcuni milioni di persone sono state deliberatamente massacrate da Cina, Usa, Francia e USSR. Prima ancora con la guerra dell'oppio compiuta e voluta da sua Maestà Britannica. Lo sterminio continua ancora nelle terra d'oriente (India, Cylon), così come in quelle terre di mezzo (Afghanistan, Iraq, Libano, Egitto, Palestina, Siria, Libia) create artificialmente. Senza dimenticare le decine di milioni sistematicamente eliminate in Unione Sovietica.
Ma in totale quanti saranno? Difficile fare una conta e anche ufficialmente i numeri non appaiono affidabili, ma di una cosa siamo certi: loro sono milioni di esseri dimenticati nel nulla.