Il ganascino. Come si faceva ai bimbi. |
1. Stanno diligentemente eliminando il ceto medio.
2. Perseguono la proletarizzazione forzata del popolo attraverso il Grande Balzo all'Indietro della deindustrializzazione.
3. Sono nemici della cultura e di tutto ciò che è identitario a meno che non sia di sinistra.
4. Idolatrano la globalizzazione perché in essa non vedono altro che l'Internazionalismo.
5. Odiano la patria, il concetto di nazione ed i loro concittadini.
6. Perseguono il genocidio culturale del proprio popolo e la sua sostituzione con popolazioni straniere anche ostili.
7. Applicano una leva fiscale insostenibile che serve scientificamente ad assolvere ai punti numero 1, 2 e 7 e non escludono di poter fare anche di peggio.
8. Sognano di abolire, limitare, correggere, estendere, caso per caso la proprietà privata, come sta scritto in uno dei loro testi sacri di riferimento.
9. Applicano la dittatura delle minoranze piagnone che impongono le loro devianze come modello comportamentale ed educativo e che loro poi tramutano in leggi dello Stato.
10. La patrimoniale è il loro reagente specifico.
11. Sono mossi unicamente dall'ortodossia ideologica ed i loro seguaci si sentono obbligati a votare per appartenenza.
12. Sono per l'economia di mercato ma dove detengono un potere locale monopolistico attraverso le loro società cooperative, esse possono agire in regime di abuso di posizione dominante ed in spregio alle leggi della concorrenza proprie dell'economia di mercato.
13. Tutti i mezzi di comunicazione sono asserviti alla loro ideologia e l'uso della propaganda è sfacciato, continuo e sempre più pervasivo
14. Celebrano il culto della personalità del proprio leader.
15. Promuovono l'adesione incondizionata al buonismo totalitario globale.
16. Con i neocon condividono le origini trotzkiste.
17. Quando si va alle elezioni minacciano che se non si vota per loro vincono le destre.
18. I governanti che soddisfano tutti i punti precedenti si autodefiniscono di sinistra.
19. La loro canzone preferita è "Bella Ciao" ed hanno sempre il partigiano in canna.
20. Si comportano da governo di occupazione, perseguendo gli interessi degli occupanti a detrimento di quelli del loro popolo.
21. Si adoperano continuamente per limitare la democrazia del proprio paese.
22. Il loro modello di governo è quello dirigista-tecnicista.
23. Chi non è con loro è fascista.
24. Mario Monti si è definito di sinistra.
Ora ditemi, quindi. Cosa intendete esattamente voi quando dite: "Eh, ma questa non è (più) (vera) sinistra?"
Che cazzo di problemi avete?
25. Parlano di "ventennio" Berlusconiano. "Ventennio" che ha tuttavia visto 8 governi di centro-sinistra o da loro appoggiati (AmatoI,Ciampi,Dini,Prodi I,D'Alema I,D'Alema II,Amato II,Prodi II), governare per un totale di quasi 10 anni.
RispondiElimina26. Odiano visceralmente il presidenzialismo,disquisiscono dottamente dello statuto delle opposizioni,si ritengono gli unici depositari dello spirito della costituzione repubblicana,ed impongono a colpi di maggioranza,una riforma para-fascista che fa rivoltare i costituenti nella tomba,accompagnata da una legge elettorale "di mussoliniana memoria" (Parole di Eugenio Scalfari,editoriale del 12 agosto 2015).
E tanto ancora si potrebbe dire.......
ma vah, e ve ne siete accorti ora! Ma prima dov'eravate alle manifestazioni del popolo viola-salviamosaviano-buttalapasta ecc...ecc...?
EliminaChe dire...ormai abbiamo capito la direzione in cui ci stanno portando e lo stanno facendo con molta (troppa) facilità.
RispondiEliminaE non mi riferisco solo alle tristi vicende nostrane, sono cose in via di dispiegamento in tutto il mondo occidentale.
Apparentemente sembra abbiano tutti gli assi, ma forse non è del tutto vero.
Solo una cosa vorrei dire, Barbara:
Il male finisce sempre per spararsi in un piede (cit. Visible)
Grazie per quello che scrivi, un saluto
Stef
Un post centratissimo, come sempre ... osservo solo che i punti da 1 a 8 sono il programma di base del neocapitalismo finanziario globale; sicuro, anche l'8 è compreso, perchè nel capitalismo la proprietà "sacra" è quella "grande" , la loro, mentre la proprietà dei poveracci è malamente tollerata (un esempio , i recenti strali di Monti contro la prima casa) e tassata in attesa di completa abolizione. Ma molti altri punti rientrerebbero a pieno titolo, ad es. il 13.
RispondiEliminaLa questione per gli storici (politici e del pensiero) potrebbe essere se quello della "sinistra" sia stato un cambio di campo (dettato da ragioni eminentemente pratiche, tipo il terrore di doversi trovare un lavoro vero dopo l'89) o se invece si sia trattato della caduta di una maschera , ossia che il marxismo del 900 fosse già abbondantemente imbevuto di economicismo, produttivismo, cosmopolitismo, elitismo sotto mentite spoglie etc. ... le due ipotesi, peraltro, non si escludono a vicenda.
Con molta stima
Massimo Manassero
Ciao a tutti, forse è la seconda volta che scrivo su questo blog. Ne approfitto per commentare ora poiché l'argomento mi sta particolarmente a cuore. La mia famiglia, in un modo o nell'altro, è stata sempre perseguitata dall'opposizione destra-sinistra. Il mio bisnonno perseguitato perché non repubblichino, ucciso perché non comunista; mio nonno dopo aver combattuto in Eritrea e essere stato in prigione in Galles tornò in Italia e fu minacciato di morte dai suoi amici di un tempo, che tempo prima erano tutti fascisti e dopo la guerra tutti comunisti. I miei genitori, dopo aver passato gli anni '70 col pugno sinistro alzato portano ancora nel cuore senso di vergogna per la loro idiozia e di tristezza per i 'compagni' sterminati dall'eroina. Io ho passato le superiori (maturità nel 2012) circondato da poveri idioti ai quali avevo paura di sentirmi superiore (non potevano davvero essere tutti coglioni mentre io no!!), per i quali tutta la colpa era di Berlusconi, gli italiani tutti delle merde, e il resto del mondo tutto migliore di noi; io dovevo contenere i miei istinti, quando non mi riusciva leggevo il disprezzo contenuto a mala pena per i miei argomenti: ero Berlusconiano, per loro. Io che non ci prenderei neanche un caffè con Lui (però, quando c'era Lui...).
EliminaIl punto, caro Massimo, è che questa È la sinistra, è ancora lo scorpione che non può far null'altro che ciò che gli impone la sua natura, e secondo me la colpa è del marxismo di Marx, non di quello del '900. Non ho letto la Critica al programma di Gotha come Saverio, ma Il Capitale sì, il Manifesto pure ovviamente: non penso vadano discussi i contenuti, almeno non qui; va compresa la pedagogia che implicitamente diffondono, per capire cos'è la sinistra. I due testi sacri che ho menzionato hanno il 'pregio' di non entrare mai in contatto diretto con il lettore, di non emozionare mai intenzionalmente, col risultato di apparire come un'esposizione di idee le quali non hanno bisogno di alcuna 'conversione' interiore del lettore. Essi piuttosto sembrano reggere il rapporto con il pubblico su questo piano: "questa è la realtà, tu ora la conosci perché hai studiato: scegli da che parte stare". Il pubblico a quel punto si divide in chi ci sta e chi non ci sta a questo gioco. Chi ci sta, siccome "conosce la realtà perché l'ha studiata", allora si sente autorizzato a fare qualunque cosa. L'esito di tutto ciò è che prima o poi arriva chi crede, e fa credere, che "siccome io so, perché ho studiato, allora il capitalismo, tutto sommato, se lo gestisco io non dovrebbe neanche venire male!". QUESTA È LA SINISTRA: il bacino intellettuale nato dagli eventi del 1848 formatosi su testi inducenti l'elitismo. È ovvio che se poi ti senti il capo ogni freno al tuo potere è un'ostacolo. E via gli scioperi, via i salari, via la casa, via i risparmi, via la libertà...
Ci tengo a precisare che ognuno scrive come gli riesce, ma a posteriori tutti siamo responsabili di ciò che facciamo. Bisogna secondo me riconoscere che per come si è inserito nella cultura Marx ha fatto più danni che altro. Ciò nulla toglie all'importanza del suo pensiero.
PS: si vede che la mia famiglia è cattolica da secoli? Anche quello è un bel peso!
Ciao Fabio, potrei osservare che l'elitismo deriva più da Lenin (teoria del partito) che da Marx ... ma non voglio che questa chiacchierata diventi un seminario per il quale manca lo spazio e la competenza (soprattutto da parte mia). Il senso del mio intervento era semplicemente quello di un'esortazione a non perdere di vista qual'è il vero avversario, nel "qui ed ora "storico: il liberismo globalista/finanziario. Sbertucciamo pure la sinistra - "la" sinistra, non "questa" o "quell'altra" - ma alla fine di cosa parliamo: di un ufficio Propaganda del liberalcapitalismo, di un gruppo di professionisti politici assunti (con lauti stipendi) dal capitale per rivestire il suo volto grifagno con le maschere sorridenti del multiculturalismo, del giovanilismo pop e trasgressivo e chi più ne ha più ne metta. Con risultati, purtroppo per noi, di eccezionale efficacia.
EliminaQuesti signori le idee le hanno, oltre a mezzi mediatici e finanziari illimitati per farle prevalere. Se vogliamo ricreare un minimo di critica sociale avremo bisogno di idee di almeno pari forza, e da questo punto di vista mi pare che la diagnosi marxiana (diversamente dalla terapia, sulla quale vi è in effetti molto da discutere) abbia ancora un suo ruolo. Buona serata
Massimo
Sono d'accordissimo con te su tutto, grazie per avermi risposto. Vorrei chiarirti alcuni aspetti e conseguenze pratiche del mio commento, visto che sei stato così cortese da chiarirmi le tue. In sostanza sostengo che:
Eliminavogliamo combattere questo sistema? Vale quanto dici te.
vogliamo che tutto ciò si ripeta? Bisogna porsi il problema anche della comunicazione.
Vedi, mi piace parlare di me, anche se ci sono diverse cose di me che cambierei, a cominciare dallo stile espressivo quando scrivo, parlo e in generale comunico. Avendo dovuto convivere con molta gente diversa e avendoci dovuto lavorare a stretto contatto per molto tempo, ho capito che lo stile, nei rapporti umani, conta troppo per essere ignorato, e spesso è stato il modo di pormi che mi ha isolato in alcuni ambienti, in altri aiutato. Purtroppo anche nel rapporto che si instaura fra noi che "vogliamo ricreare un minimo di critica sociale" credo si debba fare molta attenzione, come molta ne va fatta fra noi e gli altri.
In fondo io e te non ci parliamo tanto per parlare, nemmeno quando chiacchieriamo. Io, come credo tutti, conversando con un mio amico per esempio sulla costituzione o sulla deindustrializzazione dell'Italia, sotto sotto se non avessi intenzione di convincerlo dei miei argomenti non ci parlerei molto; quanto meno mi rivolgo lui aspettandomi delle reazioni che posso voler indurre. Il punto è esattamente questo: Marx dai suoi uditori e lettori si aspettava una rivoluzione proletaria; ne ha avute un paio quando era in vita e diverse dopo che il Signore lo ha avuto nella Sua santa e giusta guardia, spesso con ben poco di proletario; ha avuto però anche dei complici dei massacri liberisti dei secoli venti e ventuno. Massacri, sottolineo, liberisti.
(A proposito; ho visto girare in internet una maglietta con scritto sulla parte posteriore "IMF Poverty and Destruction World Tour" e sotto le date di diverse operazioni del FMI che hanno fatto abbastanza danni. Ne sapete qualcosa? Sapete come rimediarla?). In questo risultato lo stile conta.
Ora, per carità, non dico che Marx avrebbe mai voluto ciò per cui lo "accuso", lungi da me asserirlo. Siamo gettati sulla Terra senza sapere perché e per fare in fondo cosa, a priori nessuno è colpevole di ciò che fa, ma tutti a posteriori siamo responsabili; non c'è ragione di avercela con Marx per le conseguenze del suo stile o del suo messaggio, che va studiato con tutta l'attenzione che si deve. Qui però le conseguenze di quanto dico sono, come le ho preannunciate, pratiche:
vogliamo combattere questo sistema? Vale quanto dici te.
vogliamo che tutto ciò si ripeta? Bisogna porsi il problema anche della comunicazione.
Abbiamo tanta storia a cui far riferimento, e tanti documenti per renderci dotti nella storia delle idee; spero solo che non vadano sprecati. Tutto ciò ribadendo: ce ne fosse di gente che la pensa come te!
Cara Barbara, hai descritto il PD (ed i suoi equivalenti europei, Syriza inclusa) ed i poveracci radical chic che infestano come parassiti la c.d. sinistra radicale.
RispondiEliminaNon voglio citare Costanzo Preve perchè qui è fin troppo ovvio, ma una lettura della Critica al programma di Gotha può essere un punto di partenza
Saverio
Quello che mi lascia perplesso con i sinistri, ( ma pure i francescani ) è che adorano le bellezze artistiche d'Italia.
RispondiEliminaIl cupolone di Roma è stato eretto con i soldi delle persone che non volevano andare all'inferno.
Firenze è bella perchè nel'400 i fiorentini erano ricchi.
Venezia è unica perchè i veneziani erano sfacciatamente ricchi con il commercio.
I palazzoni rumeni non sono belli, come le abitazioni cubane!
Cara Barbara, ti leggo sempre volentieri ma .... definire trozckisti gruppi come Servire il Popolo, Potere Operaio e Lotta Continua come fa l'Intellettuale Dissidente non fornisce grande autorevolezza alla fonte linkata.
RispondiEliminaMassimo
Mi permetto di intervenire anche se, credo, non ve ne sia bisogno. La frase "con i Neocon condividono le radici trotzkiste" e' corretta. Forse il testo linkato non e' il piu' esaustivo, ma che il fondatore e tutti i primi aderenti al gruppo fossero trotzkisti e' stradocumentato. Questo e' un vecchio testo di j. Laughland riportato su Termometropolitico:
Eliminahttps://forum.termometropolitico.it/423047-trotzskij-governa-gli-stati-uniti.html
Io lo lessi ai tempi della presidenza Bush jr e mi provoco' una specie di conversione politica.
G.Stallman
Trovo che la questione sia molto più semplice rispondendo a questa domanda
RispondiEliminaCome fa una oligarchia a darsi una parvenza di "democrazia ?( che si definisca di destra o di sinistra è irrilevante) inventandosi una opposizione interna
Ciao Barbara,ti trovo in forma smagliante
Ma appunto destra e sinistra europea sono facce della stessa medaglia: dirigismo, tecnicismo, menate varie piacevano tanto al nazismo (destra) quanto comunismo (sinistra). Hitler era di destra? Sì, a destra di Stalin, ovviamente.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=fe5HsMEZzCU
https://www.youtube.com/watch?v=m41Tdl5mvdg
https://en.wikipedia.org/wiki/Liberal_Fascism
http://www.movimentolibertario.com/2015/05/thompson-neoconservatorismo-ideologia-totalitaria-smascherata/
Non capisco quindi perchè prendersela col capitalismo di libero mercato, che è esattamente agli antipodi di queste follie.
Ormai io ho una certezza, il pensiero anarca-libertario è l'unica ideologia rivoluzionaria del terzo millennio.
http://francescosimoncelli.blogspot.it/search?updated-min=2014-01-01T00:00:00%2B01:00&updated-max=2015-01-01T00:00:00%2B01:00&max-results=50