No, non sei nazista. Purtroppo credi che il tradimento della classe dirigente di sinistra (e, sì, troppi elettori non sono riusciti a vedere l'elefante nella stanza) invalidi tutto ciò che di buono l'ideologia di sinistra porta con sè. o forse mi sbaglio...
Anch'io ho percepito questo "buttar il bambino con l'acqua sporca". Per combattere il paternalismo globale non vorrei ritrovarmi col paternalismo locale. Senza una destrutturazione globale delle multinazionali, il ritorno alla sovranita' nazionale mi sembra una chimera. Le migliori menti che scrivono su questi blog sono convinte che non esista un modello alternativo al capitalismo, il che e' probabilmente vero. Ergo altre guerre in un circolo senza fine, inutile perfino discuterne.
Capitalismo senza regole è come se si attaccasse 4 cavalli selvaggi ad una carrozza cha andrà logicamente a sbattersi o a capovolgersi. Il capitalismo bisogna domarlo come un cavallo selvaggio se si vuole avere dei benefici.
Il neoliberismo occidentale durerà ancora meno del comunismo del unione sovietica è produrrà danni ancora maggiori.
L'attuale sistema occidentale non ha più niente a che fare con capitalismo, qui si tratta di nient'altro che socialismo per l'1% è socialdarwinismo per il rimanente 99%.
Gentile Paolo, non ho abbastanza strumenti culturali per rispondere nel merito. Comunque, per imporre regole ad entita' potentissime sovranazionali, use ad allevare i migliori cervelli del pianeta, forse ci vogliono i Vulcaniani...
Caro G, magari fosse così. Purtroppo temo che 99 anni di storia ci stiano dimostrando che "il ciò che di buono porta con sé la sinistra" sia ancora da venire e comunque sia stato applicato poco o male. Non sarà tutto miseria, morte e distruzione, come affermano gli anticomunisti, ma è come se, alla fine, i comunisti abbiano deciso di conformarsi all'idea di comunismo degli anticomunisti. Insomma, una bella identificazione con l'aggressore. La guerra fredda ha combattuto strenuamente "ciò che di buono porta con sé la sinistra", poi l'élite ha avuto l'intuizione: visto che apprezzano anche loro i beni materiali, perché non cooptarli e utilizzare "ciò che di cattivo porta con sé la sinistra" a nostro vantaggio? Non è stato nemmeno tradimento, guarda, ma devoluzione e, allo stesso tempo, svelamento di un bluff.
Sottoscrivo totalmente il commento di Paolo Corrado.
"Il capitalismo bisogna domarlo come un cavallo selvaggio se si vuole avere dei benefici." Una forza immensa non si doma, al massimo si autodistrugge (e noi con lui). L'unica opzione - il pueblo conta sempre zero - e' che un cartello di multinazionali unito, potente ed illuminato obblighi il resto del mondo a redistribuire plusvalore. Credere che basti qualche piccola Nazione a riportare equilibrio e' naif, a meno che non siano USA, Russia e Cina in concerto.
Trump può essere un bluff, ma può anche significare un radicale cambiamento della politica americana, sia economica sia estera.
dare in mano il potere a delle multinazionali ed alla finanza speculativa porta direttamente al autodistruzione di una nazione. È io non credo che gli USA sia una nazione che abbia molto interesse o voglia ad autodistruggersi. Se c'è una nazione che è capace di cambiare rotta radicalmente è molto in fretta, questa nazione si chiama USA, al contrario della Germania che una volta preso una strada non è più capace di invertire la rotta. La scelta di Trump secondo mè non era un caso, ma è stata una scelta voluta da una parte del Èlite degli USA.
Se Trump farà sul serio, l'euro-zona si trasformerà in un pollaio con dentro 18 galli è 1 gallina. che fine faranno i Galli dovrebbe essere chiaro, si scanneranno l'uno contro l'altro. I 18 galli rapresentano le nazioni del euro-zona. In più mi aspetto che i tedeschi andranno a confrontarsi frontalmente contro gli USA è qui ci sarà da ridire.
Will see.
Spero di non sbagliarmi. L'agressivo accanimento contro Trump del intero establishment neoliberale sia degli USA sia del Europa è qui Germania in primis è un buon segno che fa sperare.
E' inutile, Barbara, non hanno coraggio, Sono dei codardi! Vi racconto un episosodio fresco fresco: stasera sono andata ad una riunione di lavoro informale, un 'Christamas party' dove ho incontrato dei colleghi che lavorano come me per un'agenzia di lavoro temporaneo, una piccolo business che si ritrova a dover competere con una grande multinazionale che gioca al ribasso dei salari, dopo che il nostro servizio (lavoriamo in un settore specialistico dell'istruzione universitaria) e' stato privatizzato - non entro nel merito perche' non e' rilevante nel contesto anche se ci sarebbe molto da dire perche' qui sto combattendo la mia piccola battaglia personale.
La conversazione ad un certo punto vira verso Brexit: mi complimento con i miei colleghi britannici (tra i quali un irlandese e due di origine nigeriana - sono l'unica 'straniera' nel senso che non ho passaporto britannico sebbene dalle facce attorno e' ovvio che molti hanno antenati come me: questa e' la societa' in cui vivo e mi piace) per aver fatto la scelta giusta. L'impressione e' che alcuni (non tutti, ma abbastanza, sono d'accordo con me, anche se si guardano bene dal dirlo apertamente) mentre uno di loro mi tira fuori dalla sua cartella di materiale didattico una foto di Berlino durante il Terzo Reich. Io gli dico che non fa testo perche' ne ho abbastanza della censura e della disinformazione che gia' vedo in ambito universitario e lui mi guarda con un'aria feroce e mi dice: "Non capisci cosa stiamo rischiando". Io rispondo: "Si', mi rendo conto, ma ti sei chiesto di chi e' la colpa? Sono le politiche europee che stanno creando frizioni tra le nazioni europee: la guerra fini' nel 1945 e abbiamo avuto 50 anni di pace senza che l'Europa politica si intromettesse". Il tipo a quel punto prende la borsa, saluta tutti tranne me e si congeda. Io rimango basita e commento agli altri, dopo che lui se n'e' andato, che non mi aspettavo quella reazione. Mi spiegano poi che lui e' molto coinvolto emotivamente in questa storia della Brexit perche' la sua famiglia e' originaria di Gibilterra... Capito l'inghippo?
E' evidente la malafede ma piuttosto che ammetterla danno agli atri del fascsta, praticamente. Io me ne fotto (scusate il francesismo)...
Io fare distinzione tra colpa e causa. Euro, UE, neoliberismo sono mezzi non fini. Euro, UE sono le cause. La colpa è delle persone che le portano avanti, delle persone che usano i trattati per fini ormai noti, dei governanti che hanno tradito i loro popoli.
Poi magari mi sbaglio e sarei lieto se qualcuno facesse ulteriore chiarezza.
Gentile Alessandra, lo sconforto e' totale nell'assistere alla scomparsa del dialogo - proprio perche' da decenni indottrinati al culto di chi "ha ragione per definizione". In un mondo meno imperfetto, il tuo collega si sarebbe potuto esprimere semplicemente evidenziando i SUOI LECITI interessi, anziche' buttarla sempre in un vacuo ideologismo.
@The Max: non sono tanto brava a ragionare in astratto ma mi pare che nel caso dell'UE e l'euro fini e mezzi coincidono: la centralizzazione del potere cosi' da togliergli responsabilita' (non e' la parola adatta - volevo usare 'accountability' ma non so tradurla). In parole povere, se il processo decisionale viene attuato da un'entita' astratta (l'UE) i cui membri non sono eletti (nel caso della Commissione Europea, che ha il potere legislativo ed esecutivo insieme) o comunque non facilmente identificabili, si toglie potere al voto - e infatti la gente non va a votare perche' "e' inutile". La colpa e' dei soliti noti ed e' abbastanza facile individuarli: cui prodest? Io penso che bisognerebbe andare nella direzione contraria, cioe' dare sempre piu' potere alle amministrazioni locali per devolvere il decision making alle comunita', quindi ai soggetti che le compongono.
@a perfect world: io non sono poi cosi' sicura di quanto sia lecito accampare diritti su un pezzo di territorio che non appartiene geograficamente - la contraddizione sta poi nel fatto che la Spagna ha due enclavi a Ceuta e Mellila, in Marocco... Se ne potrebbe discutere, appunto.
La malafede nel ragionamento pero' e' evidente, mi sembra: usare l'UE per mettersi al riparo da ripercussioni che potrebbero scaturire se la Spagna reclamasse qualche diritto su quel pezzo di terra. Nella mia esperienza e' quello che succede piu' spesso: l'interlocutore non e' disposto a cambiare idea (ammesso che sia disposto a dialogare) perche' non vuole vedersi smascherato. E non sto necessariamente parlando di 'conflitto d'interesse' come in questo caso - spesso si vive l'ammettere di aver torto come una minaccia al proprio ego (e qui ci vorrebbe Barbara che' questo non e' il mio campo).
male fai ad entrare in questi psico-gineprai in cui, nessun "attore" e' meritevole di essere considerato "rispettabile". E poiche' da certe diatribe non c' e' speranza di veder emergere una qualche "verita' condivisa" atteniamoci ai soli fatti, e i fatti di soros ci dicono semplicemente che e' un criminale ( o più proba bilmente il frontman di una cabala criminale ) e quindi chi lo difende e'un suo complice o un suo beneficiato. ws
Per chi crede che l'Italia sia l'unico paese di evasori fiscali consiglio questo libro di Markus Meinzer. Markus Meinzer lavora come esperto fiscale è di finanza nel Tax Justice Network. Purtroppo in tedesco.
Il bello è che parli di "burn-out" del pupaMazzetto (ahahahah, non ridevo così dai tempi di "papiminkia"!), ed intanto non ti accorgi che la figuretta della frustrata ce la fai tu. Quanto siete impediti.
Dario , si , potrebbe sembrare ...ma ne sei coinvolto in modo identico. quasi 2017 e sei ancora all'etichetta ? sul web ? alla brutta figura su di un monitor ? con tutto quello che c'é pensi ancora all'immagine ?all'immagine sul web ? darioooooooo......scommetterei le palle che da qualche parte avrai fatto una raccolta di quanto c'é di bello ed intelligente e furbo e raffinato al mondo e che tu hai messo in ordine manco fosse roba tua , messi li a rappresentanti e magari ngopp a facebuc , e darioooooooo ? p.s. darioooooooo ...ho scritto per evitare il 17 e questo é il 18 , niente di più darioooo ...la figuretta ...sul web ...roba da matti . ciao luigi
No, non sei nazista. Purtroppo credi che il tradimento della classe dirigente di sinistra (e, sì, troppi elettori non sono riusciti a vedere l'elefante nella stanza) invalidi tutto ciò che di buono l'ideologia di sinistra porta con sè.
RispondiEliminao forse mi sbaglio...
G
Anch'io ho percepito questo "buttar il bambino con l'acqua sporca". Per combattere il paternalismo globale non vorrei ritrovarmi col paternalismo locale. Senza una destrutturazione globale delle multinazionali, il ritorno alla sovranita' nazionale mi sembra una chimera. Le migliori menti che scrivono su questi blog sono convinte che non esista un modello alternativo al capitalismo, il che e' probabilmente vero. Ergo altre guerre in un circolo senza fine, inutile perfino discuterne.
EliminaCapitalismo senza regole è come se si attaccasse 4 cavalli selvaggi ad una carrozza cha andrà logicamente a sbattersi o a capovolgersi.
EliminaIl capitalismo bisogna domarlo come un cavallo selvaggio se si vuole avere dei benefici.
Il neoliberismo occidentale durerà ancora meno del comunismo del unione sovietica è produrrà danni ancora maggiori.
L'attuale sistema occidentale non ha più niente a che fare con capitalismo, qui si tratta di nient'altro che socialismo per l'1% è socialdarwinismo per il rimanente 99%.
Gentile Paolo, non ho abbastanza strumenti culturali per rispondere nel merito. Comunque, per imporre regole ad entita' potentissime sovranazionali, use ad allevare i migliori cervelli del pianeta, forse ci vogliono i Vulcaniani...
EliminaCaro G, magari fosse così. Purtroppo temo che 99 anni di storia ci stiano dimostrando che "il ciò che di buono porta con sé la sinistra" sia ancora da venire e comunque sia stato applicato poco o male. Non sarà tutto miseria, morte e distruzione, come affermano gli anticomunisti, ma è come se, alla fine, i comunisti abbiano deciso di conformarsi all'idea di comunismo degli anticomunisti. Insomma, una bella identificazione con l'aggressore. La guerra fredda ha combattuto strenuamente "ciò che di buono porta con sé la sinistra", poi l'élite ha avuto l'intuizione: visto che apprezzano anche loro i beni materiali, perché non cooptarli e utilizzare "ciò che di cattivo porta con sé la sinistra" a nostro vantaggio? Non è stato nemmeno tradimento, guarda, ma devoluzione e, allo stesso tempo, svelamento di un bluff.
EliminaSottoscrivo totalmente il commento di Paolo Corrado.
"Il capitalismo bisogna domarlo come un cavallo selvaggio se si vuole avere dei benefici." Una forza immensa non si doma, al massimo si autodistrugge (e noi con lui). L'unica opzione - il pueblo conta sempre zero - e' che un cartello di multinazionali unito, potente ed illuminato obblighi il resto del mondo a redistribuire plusvalore. Credere che basti qualche piccola Nazione a riportare equilibrio e' naif, a meno che non siano USA, Russia e Cina in concerto.
Elimina@ a perfect world
EliminaNon sottovalutare mai gli USA.
Trump può essere un bluff, ma può anche significare un radicale cambiamento della politica americana, sia economica sia estera.
dare in mano il potere a delle multinazionali ed alla finanza speculativa porta direttamente al autodistruzione di una nazione. È io non credo che gli USA sia una nazione che abbia molto interesse o voglia ad autodistruggersi. Se c'è una nazione che è capace di cambiare rotta radicalmente è molto in fretta, questa nazione si chiama USA, al contrario della Germania che una volta preso una strada non è più capace di invertire la rotta. La scelta di Trump secondo mè non era un caso, ma è stata una scelta voluta da una parte del Èlite degli USA.
Se Trump farà sul serio, l'euro-zona si trasformerà in un pollaio con dentro 18 galli è 1 gallina. che fine faranno i Galli dovrebbe essere chiaro, si scanneranno l'uno contro l'altro. I 18 galli rapresentano le nazioni del euro-zona. In più mi aspetto che i tedeschi andranno a confrontarsi frontalmente contro gli USA è qui ci sarà da ridire.
Will see.
Spero di non sbagliarmi. L'agressivo accanimento contro Trump del intero establishment neoliberale sia degli USA sia del Europa è qui Germania in primis è un buon segno che fa sperare.
@ Paolo Corrado
EliminaMakes sense. Speriamo davvero.
E' inutile, Barbara, non hanno coraggio, Sono dei codardi!
RispondiEliminaVi racconto un episosodio fresco fresco: stasera sono andata ad una riunione di lavoro informale, un 'Christamas party' dove ho incontrato dei colleghi che lavorano come me per un'agenzia di lavoro temporaneo, una piccolo business che si ritrova a dover competere con una grande multinazionale che gioca al ribasso dei salari, dopo che il nostro servizio (lavoriamo in un settore specialistico dell'istruzione universitaria) e' stato privatizzato - non entro nel merito perche' non e' rilevante nel contesto anche se ci sarebbe molto da dire perche' qui sto combattendo la mia piccola battaglia personale.
La conversazione ad un certo punto vira verso Brexit: mi complimento con i miei colleghi britannici (tra i quali un irlandese e due di origine nigeriana - sono l'unica 'straniera' nel senso che non ho passaporto britannico sebbene dalle facce attorno e' ovvio che molti hanno antenati come me: questa e' la societa' in cui vivo e mi piace) per aver fatto la scelta giusta. L'impressione e' che alcuni (non tutti, ma abbastanza, sono d'accordo con me, anche se si guardano bene dal dirlo apertamente) mentre uno di loro mi tira fuori dalla sua cartella di materiale didattico una foto di Berlino durante il Terzo Reich. Io gli dico che non fa testo perche' ne ho abbastanza della censura e della disinformazione che gia' vedo in ambito universitario e lui mi guarda con un'aria feroce e mi dice: "Non capisci cosa stiamo rischiando". Io rispondo: "Si', mi rendo conto, ma ti sei chiesto di chi e' la colpa? Sono le politiche europee che stanno creando frizioni tra le nazioni europee: la guerra fini' nel 1945 e abbiamo avuto 50 anni di pace senza che l'Europa politica si intromettesse". Il tipo a quel punto prende la borsa, saluta tutti tranne me e si congeda. Io rimango basita e commento agli altri, dopo che lui se n'e' andato, che non mi aspettavo quella reazione. Mi spiegano poi che lui e' molto coinvolto emotivamente in questa storia della Brexit perche' la sua famiglia e' originaria di Gibilterra... Capito l'inghippo?
E' evidente la malafede ma piuttosto che ammetterla danno agli atri del fascsta, praticamente. Io me ne fotto (scusate il francesismo)...
Io fare distinzione tra colpa e causa.
EliminaEuro, UE, neoliberismo sono mezzi non fini.
Euro, UE sono le cause. La colpa è delle persone che le portano avanti, delle persone che usano i trattati per fini ormai noti, dei governanti che hanno tradito i loro popoli.
Poi magari mi sbaglio e sarei lieto se qualcuno facesse ulteriore chiarezza.
Gentile Alessandra, lo sconforto e' totale nell'assistere alla scomparsa del dialogo - proprio perche' da decenni indottrinati al culto di chi "ha ragione per definizione". In un mondo meno imperfetto, il tuo collega si sarebbe potuto esprimere semplicemente evidenziando i SUOI LECITI interessi, anziche' buttarla sempre in un vacuo ideologismo.
EliminaGrazie delle repliche.
Elimina@The Max: non sono tanto brava a ragionare in astratto ma mi pare che nel caso dell'UE e l'euro fini e mezzi coincidono: la centralizzazione del potere cosi' da togliergli responsabilita' (non e' la parola adatta - volevo usare 'accountability' ma non so tradurla). In parole povere, se il processo decisionale viene attuato da un'entita' astratta (l'UE) i cui membri non sono eletti (nel caso della Commissione Europea, che ha il potere legislativo ed esecutivo insieme) o comunque non facilmente identificabili, si toglie potere al voto - e infatti la gente non va a votare perche' "e' inutile". La colpa e' dei soliti noti ed e' abbastanza facile individuarli: cui prodest? Io penso che bisognerebbe andare nella direzione contraria, cioe' dare sempre piu' potere alle amministrazioni locali per devolvere il decision making alle comunita', quindi ai soggetti che le compongono.
@a perfect world: io non sono poi cosi' sicura di quanto sia lecito accampare diritti su un pezzo di territorio che non appartiene geograficamente - la contraddizione sta poi nel fatto che la Spagna ha due enclavi a Ceuta e Mellila, in Marocco... Se ne potrebbe discutere, appunto.
La malafede nel ragionamento pero' e' evidente, mi sembra: usare l'UE per mettersi al riparo da ripercussioni che potrebbero scaturire se la Spagna reclamasse qualche diritto su quel pezzo di terra. Nella mia esperienza e' quello che succede piu' spesso: l'interlocutore non e' disposto a cambiare idea (ammesso che sia disposto a dialogare) perche' non vuole vedersi smascherato. E non sto necessariamente parlando di 'conflitto d'interesse' come in questo caso - spesso si vive l'ammettere di aver torto come una minaccia al proprio ego (e qui ci vorrebbe Barbara che' questo non e' il mio campo).
male fai ad entrare in questi psico-gineprai in cui, nessun "attore" e' meritevole di essere considerato "rispettabile". E poiche' da certe diatribe non c' e' speranza di veder emergere una qualche "verita' condivisa" atteniamoci ai soli fatti, e i fatti di soros ci dicono semplicemente che e' un criminale ( o più proba bilmente il frontman di una cabala criminale ) e quindi chi lo difende e'un suo complice o un suo beneficiato.
RispondiEliminaws
Condivido assolutamente. Però è stato troppo divertente assistere in diretta all'agieren da burn-out (trad. la sbroccata) del pupamazzetto.
EliminaPer chi crede che l'Italia sia l'unico paese di evasori fiscali consiglio questo libro di Markus Meinzer. Markus Meinzer lavora come esperto fiscale è di finanza nel Tax Justice Network. Purtroppo in tedesco.
RispondiEliminaSteueroase Deutschland: Warum bei uns viele Reiche keine Steuern zahlen
Paradiso fiscale Germania: Perchè i ricchi tedeschi non pagano tasse.
Che impediti che siete, nelle vostre rispettive narrazioni.
RispondiEliminaIn che mani siamo.
Il bello è che parli di "burn-out" del pupaMazzetto (ahahahah, non ridevo così dai tempi di "papiminkia"!), ed intanto non ti accorgi che la figuretta della frustrata ce la fai tu.
RispondiEliminaQuanto siete impediti.
Dario , si , potrebbe sembrare ...ma ne sei coinvolto in modo identico.
RispondiEliminaquasi 2017 e sei ancora all'etichetta ? sul web ? alla brutta figura su di un monitor ? con tutto quello che c'é pensi ancora all'immagine ?all'immagine sul web ? darioooooooo......scommetterei le palle che da qualche parte avrai fatto una raccolta di quanto c'é di bello ed intelligente e furbo e raffinato al mondo e che tu hai messo in ordine manco fosse roba tua , messi li a rappresentanti e magari ngopp a facebuc , e darioooooooo ?
p.s. darioooooooo ...ho scritto per evitare il 17 e questo é il 18 , niente di più darioooo ...la figuretta ...sul web ...roba da matti .
ciao
luigi