domenica 20 aprile 2025

"IL MESSAGGIO E' TRONCATO", TANTO GLI ORBI NON SE NE ACCORGERANNO


L'intelligenza artificiale ha forse preso oggi il controllo del Vaticano imponendo le regole dell'informatica che prevedono la troncatura dei messaggi troppo lunghi, per limiti di caratteri e di capienza, come avviene ad esempio nel caso delle caselle di posta elettronica? 
Interessante ipotesi perché, se non ve ne siete accorti, oggi il testo della benedizione Urbi et Orbi è stato troncato ed è mancata tutta la prima parte del testo ufficiale. 
Con un colpo di scena degno di Agatha Christie, dopo l'annuncio dell'indulgenza plenaria fatto dal cardinal Mamberti, la benedizione si è limitata infatti alla pronuncia dell'ultima frase del testo da parte di Bergoglio.




Eppure l'anno scorso a casa la sapeva. 

Ora, io non sono canonista e non mi permetto, ma mi chiedo solamente se sia regolare tutto ciò. 

Senza l'invocazione a Dio e all'intercessione da parte dei Santi, dell'Arcangelo Michele e della Santa Vergine, che si legge nella parte omessa, a cosa è stata ridotta, a una sorta di benedizione personale di Bergoglio?  E' lui solo che ci concede l'indulgenza, per caso, e non l'Altissimo? Invito chi di dovere a indagare su questo fatto perché a me pare inquietante. 
Dal punto di vista di quelli del piano di sotto, depotenziare le formule liturgiche equivale ad un biglietto omaggio alla sagra delle anime. Se passa il messaggio che si può stravolgere la liturgia per un borborigmo di mezzogiorno, dal punto di vista spirituale può diventare un macello. 
Ripeto, non sum digna ma indagate voi che lo siete e sarò felice di essere smentita e tranquillizzata in merito.

Nei giorni scorsi tra l'altro si era ipotizzato che, visto il problema di affaticamento di Francesco, il cardinale Parolin avrebbe letto il testo della benedizione, immagino il testo completo, lasciando a Francesco l'ultima frase.
Perché questo cambio di programma? Bergoglio non ha voluto che il Segretario di Stato leggesse la formula, che del resto è prerogativa del Santo Padre? Se lui ha la legittimità chiacchierata, hanno rabberciato la cosa troncando la formula ma creando un pasticcio liturgico-lisergico?

Bergoglio è parso molto più rabbuiato del solito, non certo del buon umore che gli viene di solito a Regina Coeli o a Rebibbia. Inoltre ha indossato nuovamente la fascia e la stola dopo che l'altro giorno si era presentato in San Pietro in poncho. Sembra tutto un lungo e snervante scambio di reciproci segnali e ripicche nell'ambito di un'unica prova di forza.  Immaginare che nelle sacre stanze stiano volando i coltelli non è difficile né improbabile.

Ovviamente, siccome stanno girando i video riassuntivi della messa di oggi e i tagli sapienti di regia non fanno accorgere della mancanza del testo completo, con  i media che hanno detto "il Papa ha impartito la benedizione Urbi et Orbi" come se l'avesse fatto davvero, nessuno si accorgerà di nulla e spereranno di far passare tutto in fanteria. 
Voglio proprio vedere se domani i vaticanisti scriveranno una pezzuola su questa deroga dalla liturgia e se i talebani della cappamagna commenteranno il colpo di mannaia sul testo della più importante benedizione che un pontefice possa impartire ai fedeli. La cosa diventa appassionante e vi aspetto paziente al varco, come i bravi con don Abbondio.

1 commento:

  1. Siamo passati da "Don Camillo, Monsignore ma non troppo" a "Don Bergoglio, Pontefice ma non troppo"

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