domenica 15 giugno 2008

Tornate indietro appena potete

Confermando la loro indole di terroni del Nord, gli irlandesi hanno bocciato il Trattato di Lisbona, la versione reloaded dei principali trattati dell'Unione, ed hanno così causato grave nocumento agli altri paesi europei che non vedevano l'ora di aderire all'unanimità a questa meravigliosa iniziativa, in alcuni casi senza nemmeno averne letto i contenuti. Oltretutto gli irlandesi mangiapatate si sono avvalsi, per esprimere la loro opinione, di un vetusto strumento democratico come il referendum, ohibò. Urge inserire al più presto la verde isola nel novero degli stati canaglia.

Questa è l'idea che uno si è fatto nei giorni scorsi ascoltando la notizia della bocciatura del Trattato di Lisbona da parte dell'Irlanda, riportata dai telegiornali, leggendo le gazzette cartacee, sentendo gli alti lai che provenivano dal Quirinale ("un solo paese non può decidere per gli altri"), dal Popolo delle Libertà con l'esclusione di Calderoli e dei fratelli padani, dalla sinistra o sedicente tale con l'esclusione dell'ala radicale.
Siccome io, come penso molti altri milioni di cittadini europei, non avevo la più pallida idea di cosa fosse il Trattato di Lisbona, ho pensato che forse, a questo punto, avrei dovuto informarmi. Quando ho sentito anche Walter Veltroni accodarsi al coro delle prefiche e dire che gli irlandesi avevano sbagliato, pacatamente e serenamente, mi sono svaniti anche gli ultimi dubbi.

Il Trattato di Lisbona, che qui trovate in versione italiana, non è di facile lettura per i profani, come tutti i testi esoterici ufficiali. Bisogna farsi aiutare da chi è in grado di interpretarne il significato e non è facile perchè ognuno, a seconda dei propri interessi ed opinioni politiche, ne dà una propria esegesi positiva o negativa.
In sintesi telegrafica: gli estremismi sia di destra che di sinistra sono contrari alle politiche economiche comuni e al centralismo finanziario. I partiti moderati di governo, invece, sono favorevoli al Trattato.

A parte l'Irlanda, che ha dato ai suoi cittadini la possibilità di esprimersi direttamente, gli altri paesi hanno aderito per via parlamentare o si accingono a farlo. Per completezza di informazione bisogna dire che la versione precedente del trattato, quello che istituiva la "Costituzione europea" e che si differenzia poco o nulla da questo, fu bocciato da olandesi e francesi in due precedenti referendum.
Sarkozy dovrebbe forse distrarsi un attimo dalle grazie di Carlà e pensare a questo antefatto, prima di dire che la Francia ha accettato senza riserve il trattato.
La Gran Bretagna, che deve ancora superare l'iter parlamentare, ha detto si ma a patto che nessun provvedimento europeo mettesse in discussione la Common Law. Allo stesso modo, la Gran Bretagna continua a poter rimanere fuori dall'Euro. Insomma, la legge è uguale per tutti ma per qualcuno è più uguale.
Oltre alla perfida Albione, devono ancora ratificare il trattato: Spagna, Repubblica Ceca, Cipro, Svezia e Italia. E qui ci sarà da ridere.
Non perchè vedremo l'opposizione ectoplasmica del fantasmino Uolter materializzarsi nel si a strascico del governo ma perchè, se i leghisti hanno una sola parola e sapevano ciò che dicevano quando hanno mandato Calderoli a dire che gli irlandesi avevano fatto bene a respingere il trattato, coerenza vorrebbe che usassero la loro forza elettorale per premere sul governo Berlusconi affinchè l'Italia dica no. Insomma, Berlusconi deve approvare il trattato nonostante la Lega. Voglio proprio vedere, cantava Vasco.

Cercando di mettere da parte le impuntature ideologiche e di principio, questo trattato di Lisbona contiene effettivamente norme dannose per i popoli che vi aderissero? Sono solo paturnie e paranoie oppure l'opposizione si basa su preoccupazioni reali?
I principali punti del trattato che ho identificato come controversi sono i seguenti:

1) Tutte le politiche monetarie dovranno fare capo ad un'unica entità: la Banca Centrale Europea. Con vantaggi e svantaggi. L'euro diventerà definitivamente moneta unica su scala continentale (ma anche per Londra?);

2) Si teme che l'idea di un mercato unico porti con sè anche unicità di regole sul welfare e sul lavoro, in senso svantaggioso per i lavoratori ma favorevole agli interessi di banche e capitale;

3) La sovranità nazionale potrà essere messa in discussione da decisioni a livello europeo in determinati settori. Leggi approvate in Europa ma non da singoli paesi membri potrebbero essere imposte da Bruxelles ai recalcitranti;

4) Le istanze di autonomia regionale sarebbero definitivamente contrastate;

5) Verrebbe abolito il diritto alla neutralità per alcuni paesi: Austria, Finlandia, Malta, Svezia;

6) In caso di attacco (terroristico, bellico, alieno) ad uno dei paesi membri, gli altri saranno obbligati a fornire aiuto militare al paese colpito, anche se nelle proprie costituzioni ripudiano la guerra;

7) Sarebbero introdotte misure antiterrorismo e antisommossa che metterebbero in discussione la libertà dei cittadini e potrebbero persino rendere ammissibile la pena di morte. Una sorta di estensione del famigerato Patriot Act americano.

Per fare un esempio al punto 3, si è detto che l'Irlanda ha votato no perchè, approvando Lisbona, sarebbe stata costretta a rendere legale l'aborto. Allo stesso modo in Polonia, altro paese ultracattolico, si teme che l'Europa possa imporre un domani il matrimonio gay e, di nuovo, leggi "contro la vita". Ritengo più probabile la grande invasione aliena del 2012, ma andiamo avanti.

E' sugli ultimi punti di controversia che non c'è proprio niente da ridere. Qualcuno dei burocrati che hanno scritto il trattato e dei politici che vanno in sollucchero all'idea di approvarlo, ci spieghi che significano le seguenti parole:
"La morte, cioè l'uccisione nella pubblica via, "non viola" i principi se "è il risultato di un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario". Quando si stia reprimendo "in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione". O per "eseguire un arresto regolare o per impedire l'evasione di una persona regolarmente detenuta". (art. 2, paragrafo 2 della Carta dei Diritti Fondamentali).
"Uno Stato può prevedere nella propria legislazione la pena di morte per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra". (articolo 2 del protocollo n.6 della Carta dei Diritti Fondamentali). (fonte: Megachip)
Questo è il Patriot Act esportato in Europa. Una legge, lo ricordo, che i deputati americani furono costretti ad approvare senza nemmeno averlo letto, sotto la minaccia delle lettere all'antrace, nelle settimane appena successive all'11 settembre.
Abbiamo già l'esercito per le strade, non sono cose belle da pensare per il nostro futuro. Chi decide che è il caso assolutamente necessario di sparare? Pericolo imminente di guerra? Che vuol dire?
Questo trattato di Lisbona diventa sempre più improbabile e cacofonico, come il rap in portoghese. Ascoltare la clip sonora in calce al post, per credere.

Forse è il caso veramente di chiedere spiegazioni e pretendere rassicurazioni ai nostri governi che saremo ancora in grado di difendere l'autonomia, la libertà e la democrazia nei nostri paesi. E forse è il caso di dare retta alla signorina del TomTom: tornare indietro appena possiamo.

sabato 14 giugno 2008

E venne l'estate

Immagini di altri tempi? A leggere le previsioni meteorologiche e relative temperature per il fine settimana del nostro mare romagnolo c'è da stropicciarsi forte gli occhi e chiedersi che brutto acido ci abbiano versato nel caffè. Milano Marittima: pioggia fino a martedì. Temperature tra 10° e 22° per domani.
Ah, faccio notare che teoricamente il 16 di giugno sarebbe appunto domenica da mare, con bagni, alberghi e affini pronti a ricevere orde di umani in costume.
Invece non avete idea del senso di straniamento che questo tempo di emme sta dando a noi romagnoli dell'entroterra. "Vai al mare, domani?" è una domanda da non rivolgere in questi giorni a chi è più alto e grosso di voi. Ed è inutile citare l'antico detto cinese: "C'è una cosa peggiore del trascorrere un giorno di maltempo d'estate al mare: trascorrerlo in montagna".

Se continua così non vorrei che si ripetessero da noi le scene dell'ultimo film di Shyamalan. Il mistero delle corpulente turiste spiaggiate. Pedalò che si lanciano a tutta velocità l'uno contro l'altro. Turisti tedeschi che si lanciano dai tetti delle cabine e bagnini che si fanno seppellire vivi nella sabbia.

Oltre al danno per l'economia, se nel weekend d'estate non vai al mare, che cazzo fai la domenica? Meno male che ci sono gli Europei. Grazie no, ricorda troppo un'estate di tanti anni fa quando nella stessa sera Baggio sbagliò il rigore che valeva un Mondiale e io mi presi la salmonella.
Il cinema, appunto, ma è comunque un andare contronatura. I Gran Premi? Meglio la doppia canalizzazione di un molare.

Se il 15 di giugno in Romagna non puoi andare al mare perchè diluvia puoi solo metterti ad ammazzare parole transgeniche.
Mi spiego. Ci sono parole che una volta avevano un significato preciso ed erano usate solo in certi ambiti ma da un certo giorno in poi te le sei ritrovate inflazionate in ogni tipo di discorso. Diventate di facili costumi, si infilano nelle bocche di tutti, specie di coloro che credono che usando termini difficili riusciranno a fregarti meglio. I TG e i giornali ne vanno pazzi.
Non se ne può più, io quando le sento metterei mano alla 44 magnum.
Ne ho individuate quattro, le mie più odiate in assoluto, che strapperò una ad una dallo Zingarelli e farò sparire silenziosamente in giardino tre metri sotto un ciliegio, affinchè non si sentano più nominare:

GOVERNANCE
SISTEMA PAESE
FILIERA
BENCHMARKING

Non ditemi che non siete stufi anche voi di sentirle ogni momento. Magari ne avete altre in mente.
Per consolarci da questa estate inglese che ci fotte i weekend, vi offro, come momento musicale, una chicca assoluta di Elio e le Storie Tese, con Mondo Marcio e, pirsonalmente di pirsona, il grande Stefano Bollani.



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venerdì 13 giugno 2008

Oh extraterrestre, portali via!

Oggi pomeriggio apro il sito di Repubblica e, come lancio principale di agenzia compare il seguente titolo in rosso: "Il Discovery ha appena avvistato un UFO".
Capperi, quale notizia clamorosa devono coprire per tirare fuori questa vecchia ferraglia propagandistica? Oppure Roberto Giacobbo, con un abile colpo di mano, è diventato direttore di Repubblica e io non lo sapevo.
Poi la notizia dal sapore vintage si sgonfia come una bambola gonfiabile trascurata.
A quest'ora della sera ormai fanno i seriosi e hanno già cambiato tono: "Era un pezzo dello Shuttle, nessun UFO".
Diciamo che giocando sul termine "oggetto volante non identificato" che può voler dire qualunque cosa, ci hanno provato.
Una volta d'estate i giornali ci campavano con gli UFO e noi rimanevamo suggestionati e la notte scrutavamo il cielo. Poi Finardi ci fece una canzone e, visto che mi è tornata in mente grazie all'"avvistamento" odierno, vi propongo un giochino.
Chi vi augurereste stasera che venisse rapito dagli alieni affinchè possa rifarsi una verginità in un altro pianeta, se non è troppo disturbo anche in un altra galassia magari dall'altro capo dell'universo?

L'arbitro norvegese che ci ha negato un gol valido?
Donadoni, possibilimente con il blocco del Milan appresso?
Angelino Alfano che ci ha spiegato oggi quanto dobbiamo essere contenti per non avere più le intercettazioni così inopportune per i traffici della Casta? (Apro una parente: non era sufficiente proibirne la divulgazione non autorizzata visto che non si vuol far sapere al contadino quanto sono buone le veline con le puppe a pere? Impedire ai magistrati di ordinare le intercettazioni sa di coscienza sporca.)
Padre Georg, solo per vedere che faccia farebbe Ratzinger?
Guido Rossi che ha messo Donadoni alla Nazionale?
Calderoli che ha plaudito al NO dell'Irlanda al trattato di Lisbona, solo perchè essendo del Nord e amanti del verde, devono avere per forza ragione?
I telecronisti Guido Meda (motociclismo, Italia1) e Carlo Vanzini (F1, Sky) le cui voci rendono i gran premi un momento di grave inquinamento acustico?

Si accettano ulteriori candidature.

P.S. Finardi non l'ho trovato. In sostituzione accattatevi David Bowie, che è pure meglio.



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giovedì 12 giugno 2008

Premiato Istituto Clinico San Supplizio

"Ora ha inizio il gioco. (Jigsaw)
"A una ragazzina di 18 anni, Domenica De Siena, che aveva un semplice fibroadenoma al seno - patologia benigna per la quale è sufficiente un piccolo intervento in anestesia locale -, è stata fatta un'ampia resezione mammaria. E' stata eseguita una quadrantectomia come se avesse avuto un tumore maligno.
Anche Simona Zito, 28 anni, aveva una fibrosi al seno destro: anche a lei è stato asportato un quadrante della mammella.
Altre diagnosi di cancro al seno, altre storie d'angoscia, altre mutilazioni. Maria Grillo, 44 anni, fu operata, senza «alcuna considerazione delle condizioni e della storia clinica della paziente», al seno pur avendo solo una «mastopatia fibrocistica»; stesso inutile e invasivo intervento ha subito Addolorata Di Nicola, 47 anni. La povera vita, il povero corpo di Giuseppina Bellini già martoriati da una gravissima forma di carcinoma al pancreas con metastasi polmonari per le quali Giuseppina, 61 anni, si era dovuta sottoporre a cicli di chemioterapia e radioterapia, sono stati ulteriormente massacrati: quadrantectomia al seno destro più radicalizzazioni, ovvero asportazione di ulteriore tessuto mammario". (Chiara Beria d'Argentine, La Stampa)
Consegnare questi medici all'Enigmista Jigsaw per farli divertire un pò in un bagno con seghe e trapani sarebbe una giusta punizione ma non risolverebbe il problema. Il vero criminale è il sistema che permette il gioco perverso "più operi, più soldi ti mando (io Stato)". Una concezione della produttività veramente abominevole, pronta a sconciare i corpi dei pazienti per lo strafottutissimo profitto. Un sistema che aveva attecchito pericolosamente nella Lombardia invasa da fantascientifici Formigoni che avevano equiparato la sanità pubblica a quella privata.
A scanso di equivoci non è solo Rosy Bindi che denuncia il marcio che alligna nel settore medico privato milanese ma anche l'ex assessore alla sanità lombarda (nonché ex leghista), dottor Alessandro Cè.

A parte il fatto che io non capisco questi liberisti all'amatriciana. Vogliono privilegiare il privato ma fremono tutti in attesa del rimborso dal Servizio Sanitario Nazionale, cioè della poppata alla gonfia mammella statale.

Perchè una clinica, se è privata, deve usufruire dei contributi pubblici? Che si faccia pagare dai pazienti e basta. C'è gente contenta di farsi curare a pagamento perchè è convinta che i medici, quando sentono l'odore dei soldi, diventino più bravi e perfino in grado di fare una diagnosi. Benissimo. Che una clinica campi solo con il contributo di capitali privati e con le rette e parcelle pagate dai pazienti. Solo in questo modo si vedrà emergere la qualità, perchè nessuno vorrà pagare profumatamente delle bestie ma solo dei bravi professionisti.

Per chi non vuole pagare per farsi curare, come è sacrosanto diritto, c'è sempre la Sanità Pubblica che deve sovvenzionare solo ed unicamente le strutture pubbliche. Forse, evitando di regalare soldi a dei delinquenti profittatori, come in questo ultimo caso di Milano, potrebbe anche migliorare la qualità del settore pubblico e la qualità dei controlli sull'intero settore sanitario. Lo stato vigili su entrambi pubblico e privato per evitare abusi e sia ristabilita una distinzione netta tra i due tipi di servizio.
Invece i Marabunta del Pirellone hanno deregolamentato un settore delicatissimo e si sono di fatto messi a pasturare in una vasca infestata dagli squali.

Per carità, a questo punto bisogna dire per forza che ci saranno anche strutture private serie e competenti. Peccato che io non ne abbia mai trovata una in vita mia.
Solo per fare un paio di esempi, perchè non voglio annoiare con aneddotica personale.
A me fecero una risonanza magnetica al cranio senza bloccarmi la testa. Quando portai il referto al medico mi disse che era inservibile perchè completamente fuori asse.
L'ultima volta che mio padre ha dovuto fare ricorso ad una clinica privata convenzionata (solo perchè non c'era posto in ospedale e dopo mie forti proteste), una banale infezione urinaria si è trasformata in un incubo. Cateterismi non necessari che hanno aggravato la situazione, somministrazione abusiva di psicofarmaci che me lo avevano rincoglionito completamente. Risomministrazione arbitraria di un farmaco che gli era stato precedentemente tolto perchè aveva indotto un ipotiroidismo iatrogeno, curato poi con grande fatica. Assistenza zero, menefreghismo e prescrizione di un sacco di esami inutili.
Spiegatemi che cazzo c'entra una TAC cerebrale con una cistite. Eppure fu prescritta e ovviamente il SSN rimborsò alla clinica un esame oltre che inutile, costoso. La scusa forse l'avranno trovata nel fatto che, sotto Serenase, mio padre, normalmente persona lucidissima e per niente incontinente nonostante la veneranda età, era divenuto in pochi giorni un vecchio semidemente che a malapena mi riconosceva e si faceva tutto addosso.

Questo ultimo scandalo del Santa Rita di Milano dimostra che anche la malasanità può essere privatizzata e che le cliniche non sono luoghi dove va sempre tutto bene, soprattutto al Nord. Pareva strano, infatti, che certe cose succedessero solo negli ospedali e solo al Cotugno di Napoli.
Ora mi auguro una bella class action contro i responsabili delle lesioni e delle morti, alla quale partecipino magari anche i dipendenti incolpevoli della clinica.
Ci vorrebbero delle condanne esemplari. Se non proprio Jigsaw, la cancellazione della laurea, del diploma di maturità e magari della licenza media. Una ramazza e via a spazzare la monnezza. A vita.


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martedì 10 giugno 2008

La ratacaponata

Sto cucinando una ratatouille che in itinere si è trasformata in una caponata, grazie al tocco di aceto balsamico insegnatomi dall'amico Salvo. E' bello rimescolare tante verdure diverse nel wok, sentirne gli odori che ne emanano. Cucinare rilassa e mentre rimescoli il cibo, tanti pensieri ti corrono nel cervello sui pattini, alcuni silenziosamente, sul ghiaccio, altri sbatacchiando come quei maledetti skateboard.

Oggi la UE ha deciso che, per certi tipi di contratto come quelli a chiamata, si potrà lavorare fino ad un massimo di 65 ore settimanali. Sarà indispensabile a questo punto dotare i lavoratori di catetere, così si eviteranno anche le fastidiose soste per la pisciatina. Per altre necessità: un semplice ed economico tappo.
65 ore in una settimana vuol dire vivere solo per il lavoro. Non avere più una vita. Addormentarsi mentre si conduce un autobus. Vabbè, tanto avremo un'eternità per dormire.

Ieri ho sentito la Fiamma Nirenstein a Radio Radicale annunciare, tutta eccitata, che gli USA finalmente sganceranno gli agognati aerei Stealth ad Israele. Sono gli aerei invisibili, rapidi ed infallibili, che arrivano, fanno danno ma nessuno li ha visti sul radar. "Chi ti ha bombardato Ahmed?" "Nessuno mi ha bombardato, Nessuno!"
Comunque c'è un qualcosa di leggermente osceno in una donna che gioisce per nuovi ninnoli da guerra da regalare al marito.

Sono quarant'anni dal 1968 e tutto ciò che ne consegue ma nessuno ne parla. Né tv, né giornali, nemmeno History Channel. L'altro giorno ho visto, giusto per stare in tema "The Dreamers" di Bertolucci. La trama è ficcante: uno studentello dai labbroni a canotto viene adescato da una coppia perversa di fratelli e scopre che, come gli diceva sempre sua madre, le più troie sono le vergini. Che c'entra il '68? Me lo sono chiesta anch'io. Citofonare Bernardo.

La nazionale di calcio ha avuto il suo primo Vietnam europeo ieri sera. Come da copione. I grandi eserciti imperiali perdono sempre contro la guerriglia. Solo noi come campioni del mondo potevamo perdere la partita con tre pappine implacabili.
Avete visto Marco Van Basten alla fine? Aveva lo sguardo di Ali Agca quando diceva "Io no sparato a Pappa". Per Donadoni stanno già preparando la croce. Gattuso è stato sentito dire "io a quello non lo conosco" (riferendosi al suo mister).

Com'è stato possibile che tra una montagna di monnezza televisiva la RAI ci abbia potuto dare "Il commissario Montalbano"? Mi sto riguardando gli episodi in dvd. Mi piace tutto di quella serie ma soprattuto le location, i luoghi. Quando la Sicilia ti si presenta di fronte mostrando senza pudore Scicli e Marina di Ragusa, le perdoni anche Schifani. Riuscite ad ottenere lo stesso risultato con Trezzano sul Naviglio?

Il primario della clinica privata si difende: "Era per il bene dei pazienti". Anche i pedofili sono convinti di insegnare educazione sessuale ai bambini che si fottono.

Domani, 11 giugno, arriva Bush. La scelta del numero del giorno è puramente casuale.





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