giovedì 19 maggio 2016

Il Porro vaccinato. Ovvero, i virus non perdonano


"Virus - Il coraggio delle idee", l'unico talk show trasmesso sulla RAI che potevamo definire "di opposizione" al Conducător di Rignano, chiuderà il 2 giugno: non per mancanza di ascolti ma perché sgradito al regime. Nicola Porro è stato epurato.
Non chiamatelo editto bulgaro 2.0, però. Casomai ukase piddino di Piddinia, capirete nel prosieguo perché. Non attendetevi nemmeno la solidarietà delle presstitutes che si stracciarono le vesti di fronte al rogo di Santoro, della Guzzanti, di Biagi e di Luttazzi sotto il regno di Silvio I. 
Porro non è un compagnuccio della parrocchietta, quindi "che si fotta". Infatti il silenzio è assordante. Anzi, rispetto ad allora si sentono piuttosto le urla del popolaccio infame che, brandendo i forconi, inveisce contro l'epurato e il suo programma: "Hanno fatto bene a chiuderlo! Perché ha fatto disinformazione!" 
Quest'accusa che ho sentito rivolgere a Porro sui soccial mi ha incuriosito da morire. In effetti il retrogusto di questa storia, ad approfondirla, è succulento.

La puntata del programma andata in onda lo scorso 12 maggio pare abbia fatto scandalo.
Non l'ho vista perché non mi faccio più di talk show, sono pulita ormai da mesi, ma ne ho recuperato qualche brano a titolo di documentazione per questo post.  
Tra gli argomenti si discuteva di vaccini. Capisco. Come dire: parliamo della verginità della Madonna o della sposa bambina di Maometto. Roba insomma da guerra di religione, da accusa di eresia e del suo odore di rogo, di crociata contro gli Albigesi, di ordalia ed Inquisizione spagnola.
Lo scandalo è scaturito dal fatto che, prendendo spunto dall'ideuzza della Regione Emilio-Sovietica di obbligare i bimbi che frequentano i nidi emilio-sovietici a sottoporsi alle vaccinazioni già obbligatorie (un obbligo al quadrato, in pratica), nella solita messa in scena guelfo-ghibellina che crea l'illusione della par condicio e della libertà d'espressione, a parlare di vaccini contro il professorone del San Raffae' erano stati invitati Red Ronnie - colui che rischiò di perdersi nello spazio come Major Tom ai Tre Ponti alle Bassette ed Eleonora Brigliadori. Praticamente due scudi umani.

Quando si parla di vaccini, ovvero di un affare globale da miliardi, la terra trema. Sia che si pensi siano la salvezza della nostra salute, sia che il loro scopo, uso ed efficacia vengano messi in alcuni casi in discussione. 
Il vaccino sarebbe in teoria e lo era in origine un oggetto scientifico, un prodotto della razionalità, ma se diventa un affare di miliardi non può più, per definizione, esserlo. Nel mondo dove l'Uno è il Mercato, il suo prodotto, l'oggetto di consumo, diventa oggetto di culto, totem, incarnazione del sacro.
Nel mondo dove, per dirla con Costanzo Preve:
"La Scienza è concepita non come una legittima ideazione umana per la conoscenza della Natura (e solo della Natura, intellettualisticamente pensata come esterna e precedente la Comunità umana), ma come unica forma conoscitiva valida del mondo, tribunale supremo ed inappellabile di qualsiasi pretesa di valutazione sociale delle cose." 
In un mondo dominato dalla Scienza votata alla conoscenza della Natura il dubbio sarebbe la regola, verrebbe accettato e stimolato. 
La nostra invece è una realtà che, definendosi continuamente scientifica, di fatto sostituisce il metodo scientifico (che non stabilisce infallibilità ma probabilità e mai certezza e le cui leggi sono vere fintanto che non vengono smentite da altre in grado di falsificarle) con l'infallibilità del dogma ideologico-religioso.
Per cui la descrizione del totem, dell'oggetto di culto, non può permettersi di essere scientifica, comprendendone il calcolo dei costi e benefici, ma deve diventare pronunciamento di verità dogmatica. Verità infallibile, pronunciata sull'altare mediatico dal sommo sacerdote che appartiene, altra metafora previana, al "clero universitario".

A questo punto il vaccino, come del resto tanti farmaci moderni, assolutamente inutili e potenzialmente dannosi ma venduti come "indispensabili", viene svuotato del suo significato primigenio e diventa solo un mezzo per riaffermare, con un atto di imperio, il primato del profitto sull'Uomo. Il vaccino non solo fa bene ma deve essere obbligatorio. Non importa se un giorno diventerà "il marchio sulla mano destra e sulla fronte". La sua bontà e necessità dovrà essere dichiarata e celebrata - contro ogni logica scientifica, è questo il bello - sotto forma di infallibilità, con le stesse armi di persuasione di massa con le quali si vendono altri oggetti di culto come le monete uniche, le unioni continentali, i rimescolamenti etnici. Culti imposti con il guanto di velluto della suggestione e il pugno di ferro della paura. 

Solo il sommo sacerdote del culto è tenuto a nominare l'oggetto o, al limite, potranno farlo qualche altro volonteroso diacono e diacona votati alla causa. Gli altri, che siano essi personaggetti poco qualificati o professionisti al di fuori del mainstream sanitario dominato dall'Uno mercato, che tacciano o verranno esposti al pubblico ludibrio. Infatti, prima dell'epurazione di Porro, questa sera durante la puntata vi sarà un'apposita novena di riparazione, dove il professorone del San Raffae' potrà confutare l'eresia antivaccinale. Immagino senza disturbatori, visto che parla la Verità.
Chiunque potrebbe domandarsi a questo punto perché, se la bontà dei vaccini o di qualunque altro presidio medico è veramente così dimostrata, vi sia bisogno del frame apposito per difenderli? Di utilizzare la minaccia, la paura e la censura nei confronti dei miscredenti per imporne la non discutibilità? 

La reazione sui soccial alla puntata di "Virus" è stata significativa della non serenità di poter affrontare l'argomento personalissimo della propria salute divenendo esso ormai sempre atto collettivo di fede. Gente che ripeteva parola per parola il vangelo del frame come reazione pavloviana alla bestemmia pronunciata dagli eretici (in realtà solo comparse) nel tempio: "Non si scherza con la vita delle persone", "salvano la vita", "gli anziani rischiano di morire se non li fanno", "meglio rischiare che prendersi la malattia", "di morbillo si muore", ecc. ecc.
E' stata meravigliosa la vicepresidenta della regione Emilio-Sovietica, l'impareggiabile Gualmini, intervistata dal programma, quando ha difeso il progetto di obbligo di vaccinazione (quindi che faranno, inoculeranno i bambini a forza?) affermando che, come amministratori pubblici, loro si preoccupano per la comunità. Certo, e che dovrebbero preoccuparsi del diritto del singolo individuo all'autodeterminazione? Si fa per giuridicamente parlare, s'intende. 

Alla domanda su chi siano i dissidenti ribelli che non vaccinano i figli la risposta è entusiasmante:
"Si assiste al paradosso che i figli degli immigrati vengono assolutamente vaccinati e quindi le persone che arrivano nel nostro paese si rivolgono in maniera massiccia presso gli ambulatori per le vaccinazioni sia obbligatorie che raccomandate." 
Il frame nel frame. Il fogno nel fogno, come in "Inception". Vedete come sono bravi i migranti? Non penserete mica che ci (ri)portino le malattie, visto che si vaccinano tutti ubbidienti. 
Io invocherei un lievissimo fact-cheking su queste affermazioni della Gualmini, che mi paiono altrettanto discutibili di quelle del Red Ronnie o della Brigliadori di turno. Qualche cifra, magari. Qualche altro dato sulle quarantene mancate, sulla sottovalutazione, parlando di tutela della collettività, delle tubercolosi, delle meningiti, delle scabbie e delle sieropositività da HIV. Non è razzismo, è epidemiologia.

Poteva mancare, dopo l'adorazione del migrante, la nota di classe? Continua infatti la vicepresidenta nell'intervista: "Notiamo che il calo della tendenza a vaccinare si registra proprio tra le classi medio-alte." 
Eccoli, questi borghesi di merda che sperano di sterminarci con le loro copertine infette dalla difterite e dal vaiolo.
Ho notato, tra parentesi, che i piddini vanno pazzi per i vaccini. Se ne fanno anche tre, quattro, cinque in una volta. Sono quelli del "meglio rischiare che prendere le malattie" nonostante soffrano di menopeggismo, la malattia incurabile, sclerosante e subacuta della sinistra.

Giunti a questo punto sarete convinti che Porro sia stato epurato perché ha osato nominare i vaccini invano. Eppure io non ne sono affatto persuasa. No, quello è stato solo il pretesto. Auto-inflitto, per altro. Riascoltiamo l'ultima frase della Gualmini dall'intervista:

"Se lasciamo correre, i virus poi non perdonano, eh! Si infilano nelle pezze e nei buchi lasciati liberi."

Nicolì, ma che mi hai combinato? Ti sei infilato apposta, dritto dritto, nel trappolone alla vaccinara? Lo sai che aspettavano solo il Red Ronnie e la bevitrice di pipì per fartela pagare?
Tempo fa, durante un'altra puntata, in febbraio, ( guardatevi il video), emerse questo fatterello:



Potenzialmente un'atomica nel tempio delle vacche sacre di Piddinia. Io pensai: "Alé, ora gli chiudono il programma". Raramente mi sbaglio.
Porro debellato dal vaccino quindi? Niet, il "Virus" è stato sconfitto da un altro virus. Quello che non tollera il contagio delle idee ma non solo. Quello che, appunto, "non perdona".


62 commenti:

  1. Premessa:
    ogni voce discordante andrebbe ascoltata, e quella di Nicola Porro, talora è stata utile.
    Certo è, che chi la mette a tacere, vuole diminuire il livello di informazione. Questo è un fatto.

    Ho seguito il suo discorso sui farmaci, e mi creda, mi sono trovato a combaciare spesso le sue convinzioni, in particolare quello che parlava degli antidepressivi, che fu il primo che lessi, di lei, anni fa.

    Detto questo, il vaccino, per essere efficace nel DEBELLARE, e non nel limitare (storicamente i vaccini vengono "implementati" quando la curva dei contagi è già nella fase discendente, ovvero se ne conoscono le cause e i modi di trasmissione; questa è una cosa evidente: si presenta la malattia, la studio, provo, e poi riesco a rendermi immune. Attiene quasi al filosofico), deve essere universale.
    Non ha esternalità di rete, come Internet, dove ogni persona che si aggiunge è un mercato e un'occasione di lavoro per qualcuno. Semmai, vale il contrario: basta una sola persona ancora portatrice del virus (o vibrione o il diavolo che ne so) per scatenare una nuova pandemìa.

    Quindi, l'interesse industriale, se si possiede un brevetto, sta nel NON RISOLVERE IL PROBLEMA, non, altresì, nel risolverlo.
    Ma ragiono da profano: non ho figli.


    Bless Emilio Pica

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    1. La pandemia vera non è economicamente vantaggiosa perché, se particolarmente letale, stermina i pazienti cronici ai quali si devono vendere la pillola per la pressione, la pillola per il diabete, la pillola per il colesterolo, il Coumadin e il Kitemmuort 500. Invece la pandemia annunciata (di solito inesistente) serve per vendere il vaccino che "salva la vita".
      La salute come business. La Bayer (ex I.G.Farben durante il nazismo, quella che forniva lo Zyklon B per le camere a gas) ha fatto un offerta di acquisto alla Monsanto. Non so se mi spiego.

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    2. @ Emilio Pica,
      Io invece ho figli, una ragazza di 15 e un ragazzo di 13,5 e ho anche una nipote di 14,5 e una di 5 anni, tutti assolutamente non vaccinati, ma poichè mia figlia è stata la prima siamo stati io e mia moglie ad aprire la nuova via in famiglia e tra i conoscenti.
      La responsabilità è dei genitori sia se vaccini o rifiuti di farlo.
      Ci siamo informati con 7-8 libri sull'argomento e partecipato ad alcune conferenze e alla fine abbiamo deciso di non fare nessun vaccino, nè gli obbligatori nè i facoltativi.
      Dopo 15 anni posso dire che i mie figli hanno un buon sistema immunitario, rarissimamente si ammalano e mancano da scuola, al contrario di molti vaccinati.
      Per me è solo business basato sulla paura.
      Poi fate quello che vi pare.

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    3. Anonimo09:11

      Assolutamente d'accordo
      T.

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    4. @lameduck
      lei che è persona scaltra, conosce di sicuro meglio di me il luogo comune:
      "allora smettiamo di vendere le macchine, perché investono le persone".
      Le macchine non investono le persone, chi le guida può farlo. Vaccinare un bambino immunodepresso non è un modo per dire "ogni bambino vaccinato in futuro sarà a rischio vaccino, perché esiste un bambino su diecimila immunodepresso" (ragionamento negativo).
      Monitoriamo ogni bambino perché non sia possibile sbagliare con i vaccini (ragionamento positivo).

      Dubito che per uno 0,001 percento di vaccini in più Big Pharma si esponga a secchiate di merda, falsando le analisi del vostro bambino. In tutta franchezza, ci sono molte più possibilità (almeno moltiplicate per tutti i suoi compagni di scuola che vede in classe e a ricreazione) che la malattia che lo stesso bimbo contrae per caso dal cane del vicino, possa essere trasmessa a TUTTI (ve ricordate i pidocchi? Il vaccino non c'era, e infatti se li prendevano TUTTI).
      Magari, "Ess muss sein", ma magari no.
      Vale lo stesso discorso per i Worm informatici, se nessuno apre il primo, l'infezione muore; ma se tu c'hai l'auto-open, diventa un problema PER TUTTO IL MONDO.

      @logatech

      Mi scuso se intervengo in ritardo ma ho passato il weekend in vacanza, du giorni di sole, me li sono meritati dopo tre anni.
      Lei in che ambiente vive? Una disamina (pure non scientifica, dell'argomento) meriterebbe infinite precisazioni: ambiente sociale, regione, luogo di nascita, allattamento, clima, persistenza di insetti, cultura medica dei genitori, religione (se sei un testimone di Geova non puoi subire trasfusioni, quindi magari devi essere salvaguardato meglio da uno Stato con la ESSE).
      Altrimenti stiamo parlando della patata degli angeli (micuggino mi ha detto che da piccolo aveva le ali piumate).

      QUESTO NON VA CONFUSO CON I COGLIONI CHE PRENDONO L'ANTIBIOTICO AL PRIMO COLPO DI TOSSE, CHE SONO DEI CRIMINALI, OLTRE A CREPARSI IL FEGATO E LA FLORA BATTERICA DEL TRATTO INTESTINALE.

      Io continuerò a fare atenzione alle semplificazioni (e ai sempliciotti).

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    5. Aggiungo (scusandomi per il flood, e poi tornerò nel mio silenzio), che il comportamento di chi non vaccina i propri figli è ben definito da questa tipizzazione.

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    6. Egregio Pica, le malattie che si trasmettono dall'animale all'uomo (zoonosi) sono per fortuna rare. Ma non mi dica, davvero esiste un vaccino contro i pidocchi? E perché non ne ero al corrente?

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  2. Anonimo08:32

    Siccome anch'io mi sono disintossicato da tempo, non ho mai visto una sola puntata. Per quello che leggo giungerei alle stesse tue conclusioni. Non trattandosi di santori ed altra varia zoologia, immagino che la cosa sara' ignorata sia di qua che di la. Se proprio ci fosse una reazione di parte, ne potrei prevedere una alla Peppone e Don Camillo, quindi, inutile.

    Quanto ai vaccini, la cosa e' molto piu' preoccupante di quanto venga posta. Gia' e' legittimo sospettare qualcosa circa le coperte infette, ma cosa c'e' realmente dentro ? E' possibile per un laboratorio indipendente escludere con certezza che vi possano essere contenute chiavi per la modifica del DNA umano ? Perche' l'intenzione di farlo e' ormai manifesta, manca (sperem) solo la tecnologia. E' stato un conoscente che si occupa proprio di queste cose a mettermi la pulce nell'orecchio, io non ho alcuna competenza in materia. Se cosi' fosse, il virus che ti levano dal video te lo reimmettono per via sottocutanea, o sublinguale. E, di fronte ad una tale enormita', anche le vacche sacre di piddinia si confonderebbero nella notte buia di Hegel. Gradirei avere informazioni autorevoli al proposito.

    Da ultima, la questione della Scienza e le considerazioni di Preve. In un regime totalitario pretesamente progressista l'unica fonte del diritto non potrebbe essere altro che quella scientifica. Ma la Scienza intesa come instrumentum regni che ha di tanto diverso dalla Religione ? Infatti, tra gli innumerevoli proclami e liste di proscrizione dell'OMS ci sono sentenze (mi sembra il termine esatto), che fanno a pugni con tutte le acquisizioni scientifiche da Galeno in poi. So per certo che questioni inerenti la biologia umana vengono affrontate dagli scienziati in un modo, mentre vengono raccontate al volgo in un altro opposto. Come sempre capita in questi casi, come fai a fidarti di organismi cosi' potenti e cosi' inclini alla menzogna ?

    G.Stallman

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    1. L'ibridazione del DNA è un vecchio problema. In effetti le caratteristiche dei virus, in particolare la loro proprietà di penetrare la cellula e utilizzarne il DNA per riprodursi li rendono interessanti dal punto dell'ingegneria genetica. C'è un filone di ricerca che attribuisce l'origine dell'AIDS a contaminazione di virus animali (scimmie) nei vaccini. Ovviamente tesi eretiche ma sostenute da Duesberg, Mullis e altri. Leggete come Wikipedia descrive le tesi di Duesberg. Terrorismo puro.

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    2. Anonimo16:22

      Conoscevo la questione, anche se non ho i mezzi per valutarla, cio' che emerge e' la solita tendenza a criminalizzare la controparte. Significa che gli argomenti sono molto pochi e gli interessi molto grandi. Cio' vale anche per il cancro a proposito del quale ho sperimentato personalmente alcune tesi poco ortodosse (senza alcuna cura farmacologica), essendone guarito totalmente. Con il che non significa necessariamente che cio' che non e' scientifico sia metafisico. Quindi, se ho capito bene, chi volesse modificare il DNA umano userebbe qualche virus per assicurarsi maggiore successo. Se le cose stanno cosi' mi sono fatta la mia opinione.

      G.Stallman

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    3. Non so se si userebbero veramente i virus per apportare modifiche al DNA umano, ho fatto solo un'ipotesi. Per fortuna la barriera intraspecie stabilita dalla Natura funziona piuttosto bene e gli ibridi sono più che altro figure metaforiche e ideali; tuttavia se trovassero il modo di bypassarla, credo che la suddetta Natura avrebbe tutto il diritto di sterminarci come specie.

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    4. Riguardo alle tesi poco ortodosse sul cancro penso che chiedere all'oncologo se la chemio è buona equivale alla domanda che di solito si fa all'oste.

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    5. Anonimo21:05

      Un amico biologo mi aveva accennato la questione. Avendo solo sommarie conoscenze della materia non mi azzardo a fare ipotesi assurde. L'unica cosa che so (e che riprendo pari pari da Venter) e' che di come funziona il DNA non ci ha ancora capito un cazzo nessuno. Natura reparat figuras lo diceva gia' Ovidio... l'unico problema e' che questi corrono molto, mentre la natura ci da di mollo.

      Ti premetto che per la mia filosofia personale un po' fascistoide, preferirei tirarmi un sano colpo di rivoltella piuttosto che i calvari che ho visto fare ad altri. E' solo per puro caso che avevo letto del dr. Hamer, quindi ho semplicemente ignorato la malattia e ho continuato a fare quello che facevo. Eppure ho familiari che si adoperano in Fondi Tumori vari a cui nemmeno ho parlato del mio problema. Mi e' andata bene, ma sono convinto che con la chemio non sarebbe stato altrettanto o, nel migliore dei casi sarei sotto terapia ancora oggi. E psicologicamente devastato come quasi tutti quelli che ho conosciuto. Diciamo che l'oste di oggi ha piu' da guadagnare rispetto a quello di ieri. Meglio farsi il vino in casa.

      G.Stallman

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  3. Anonimo09:25

    Sulle modalità di intervento "repressivo" messo in atto nei confronti di Porro, sono sostanzialmente d'accordo. Per quanto riguarda la questione "vaccini", la reazione di molti, piddino o meno, mi ha fatto molto pensare a quella sorta di delirio collettivo in cui siami immersi quando si parla di questioni economiche, e che invece fa intravedere un barlume di raziocinio quando l'argomento è diverso. Voglio dire che, al netto della probabile ma non provabile "trappolona" architettata nei confronti di Porro, molti benpensanti, colti e dotti, nei loro illuminati e definitivi post su facebook hanno argomentato ritenendo, giustamente, che non fosse corretto, bello, e non rispondesse ai criteri di una puntuale informazione, ascoltare contemporaneamente, e con la stessa concessione di tempi, dando quindi pari dignità divulgativa, un luminare della medicina da una parte, e due cittadini inesperti nella materia dall'altra, noti un tempo al grande pubblico per l'appartenenza allo showbiz.I suddetti bempensanti d'altra parte, sono gli stessi che invece trovano delm tutto normale che quando si parla di crisi, debito pubblico, moneta e altri simili banalità l'opinione dei loro eroi, i fognatori jovanottiani e post-spinelliana, infarcite di luoghi comuni ma prive di alcuna base scientifica, sia messa sullo stesso piano, quando non nettamente al di sopra, dei dati scientifici che con fatica vengono snocciolati da chi invece quegli argomenti li conosce e li vive (ovviamente il riferimento principe è al prof. Bagnai, ma ormai per fortuna non è più solo). Come spiegare questa schizofrenia? Davvero le categorie pre-morali del sacrificio, della colpa, dell'autoflagellazione sono così forti nella costituzione identitaria del nostro paese da non dare adito nemmeno ad un principio di dubbio in chi, invece, se messo davanti ad un qualsiasi altro problema, alle volte, non sempre, lo affronta con la dovuta circospezione? lascio la domanda senza risposta, ma ho oramai ben poche speranze. Un saluto e conmplimenti per quanto fa con il blog. Salvino Muscarello

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    1. Giustissima e acuta osservazione. Grazie.

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    2. Anonimo01:32

      Accidenti.
      Che megadiscorsone. Non ci mancano anche "i centri sociali" in mezzo?
      Neanche un "quel drogato di Pannella"?

      Deve essere per questo che quando voglio saperne di più sui vaccini dò retta a Roberto Burioni (E NOMINALO, MALATA MENTALE!) e quando voglio comprendere la politica monetaria e l'economia politica mi leggo Alberto Bagnai.

      Ma ultimamente, ne sto dubitando fortemente.
      Non riesco a comprendere come una persona che si ostina a rappresentarsi come colta ed erudita possa farsi rappresentare dai Fusaro e dalle Tampieri.

      Ah, dimenticavo: tu quindi per capire come funzionano i vaccini di fai imboccare da una "psicoterapeuta"???
      Guarda che questa, di "psico", c'ha solo la caratteristica manipolazione emotiva degli psicopatici.

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    3. Ma chi è 'sto stronzo?

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  4. Anonimo09:36

    Sulla modifica del DNA umano tramite vaccini non so: quello che è certo è che, come Barbara dice benissimo, la scienza è diventata una religione, di più, la LAUREA o il DOTTORATO in qualsiasi materia scientifica è una specie di pass partout di fronte alla quale chiunque dovrebbe inchinarsi. Italietta della peggior specie. Ma passi questo, sui social in merito ai vaccini ho smesso di esprimermi perchè l'assenza di dubbio è totale. E chi non vaccina è un dannato untore. Testimonianze, che ormai sono dovunque, di casi di reazioni avverse ai vaccini, di DOTTORI altrettanti che sono critici sull'ultizzo di massa dei vaccini non vengono presi in considerazione. E' questa totale assenza di dubbio che mi lascia perplessa: e che prefigura nei vaccini un mezzo per poter, effettivamente, inoculare qualcosa d'altro. Tutte le cazzate sull'obbligatorietà sono anticostituzionali, al momento inattuabili. Dovessero attuarle, emigro con la famiglia. Ma purtroppo non sono molti, gli stati senza obbligatorietà vaccinale.
    Teresa

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    1. Anonimo10:32

      Sono laureato a pieni voti in una di quelle cose che oggi vengono definite "hard science" (perché se non si una un inglesismo ogni 10 parole non si è nessuno), ma io tutta questa subalternità alla scienza non la vedo.
      Anzi, direi che ha perfettamente ragione Zichichi: siamo un'epoca totalmente prescientifica ed antiscientifica.
      Basti guardare la cagnara sul nucleare o sugli OGM o persino sui vaccini.
      Anziché entrare nel merito delle questioni, si sceglie SEMPRE il tifo di parte.


      Matteo

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    2. Anonimo12:51

      C'è subalternità nel momento in cui la scienza è presa a pretesto come verità rivelata su temi verso cui si vuole direzionare l'opinione pubblica. "L'emergenza vaccini" è uno di questi casi.

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    3. Anonimo15:53

      L'ambiguita' e' dovuta al fatto che si usa la Scienza come pretesto, non essendovene rimasti altri una volta eliminate religione e politica. E questa e' la ragione per cui anche l'Economia viene considerata una scienza invece che una tecnica. Credo sia questo il punto. A che servirebbero altrimenti le strombazzate delle entita' onusiane ammannite a gente che non ha alcuna base scientifica per valutarle ? Equivalgono al libro chiuso che le autorita' ecclesiastiche mostravano al volgo in alcuni periodi del Medio Evo, e stanno a significare che siccome tu non sai leggere e io si', allora ti devi adeguare. Il dire: faccio cosi' perche Dio lo vuole, o perche' cio' e' scientifico, assumono la stessa valenza. Io me la spiegherei cosi'. Rimetti la Politica al suo posto e anche tutto il resto trovera' la sua collocazione armonica. gli scienziati faranno gli scienziati, cosi' gli economisti, i preti e tutto il resto. In sintesi, la Scienza e' solo l'alibi di questi lazzaroni. l'ultimo che potevano trovare.

      G.Stallman

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    4. Anonimo16:47

      Sono abbastanza d'accordo, ma la questione è a monte: può non piacere, ma la scienza è la cosa meno democratica del mondo (magari è per questo che mi piace, chi lo sa).
      L'analfabetismo scientifico consente alle grandi frodi di ammantarsi di alone sacrale, come il marginalismo e l'ambientalismo, fino a toccare le recenti truffe sul riscaldamento globale o sul depennamento dell'inversione dal novero delle malattie mentali.
      Non esiste in realtà una soluzione, se non forse una riforma radicale del sistema scolastico.
      Tornare ai classici sarebbe già un progresso enorme, perchè come diceva una mia prof "se conosci il latino vuol dire che quantomeno la logica la sai usare"


      Matteo

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    5. Anonimo19:08

      Con me sfondi una porta aperta: e' una vita che lo dico. Pero' quando cerchi le cause (o i pretesti) ti accorgi che stanno tutti quanti nello scientismo illuminista. Non facevano gia' lo stesso con la Dea Ragione ? Posso capire che il potere ecclesiastico fosse molto piu' pervasivo, quindi motivasse la nascente borghesia (che era ancora il III° Stato senza privilegi) a liberarsene in qualche modo, ma storicamente i legami tra Francia rivoluzionaria e nascenti USA c'erano gia'. Miss Liberty sta ancora li' a dimostrarlo. E tu sai benissimo quale e' il significato profondo della statuona. E' per questo motivo che ho sempre considerato con favore la massima mussoliniana sugli "immortali principi del 1789", non certo per avversione alla Scienza o al Progresso, quindi, ma all'uso che queste consorterie ne hanno saputo fare e ne fanno ancora oggi. Quando parlano di Stati Uniti d'Europa non fanno altro che riprendere quella mitologia che Napoleone aveva gia' cercato di concretizzare. Con il che non significa che disprezzi tutto cio' che e' napoleonico, nondimeno, le radici sono quelle e i risultati sono questi.

      G.Stallman

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    6. Anonimo19:30

      Vero, ma i partigiani venivano definiti, nella progaganda della RSI, VANDEANI.
      Non a caso, e non per una scelta di parole casuale. Semplicemente all'epoca era chiarissimo che la questione non è opporsi alla modernità ma crearne una nuova che "suona antico, eppure così moderno".



      Matteo

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    7. Anonimo20:36

      Confesso che non me lo ricordavo. Me lo spiegherei con il cambiamento avvenuto dopo il 8 settembre, e la frattura con il Re e il Papa che ha rimesso M sulle posizioni laiche da cui era partito. Infatti era Presidente e rimaneva Duce solo per mantenere una sorta di continuita', ma si trattava gia' di Repubblica. Eppero', anche in casa Savoia i mangiapreti non mancavano... era una partita parecchio complicata nella quale tutti i contendenti si disputavano il ruolo di patriota; la squadra che ha vinto ha infine criminalizzato tutte le altre, monarchici compresi. C'e' una logica in tutto questo. Cio' non toglie che se i vecchi contendenti avessero potuto vedere cio' che accade oggi... In un paesino di montagna dove vado ogni tanto ad arrampicare c'era un vecchio parroco che aveva combattuto nella Resistenza (nelle Garibaldi, si e' fatto prete dopo) con il quale mi fermavo a parlare al ritorno. Usava dire che se avesse saputo che saremmo finiti cosi' avrebbe combattuto con i fascisti. E non e' stato l'unico che ho sentito dire cose simili. Addirittura, vecchi compagni si proclamano oggi "razzisti" e fanno affermazioni incredibili anche solo vent'anni fa. E' un casino assoluto.

      Archeofuturismo di Faye l'avevi letto ?

      G.Stallman

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    8. Anonimo20:47

      L'avevo letto.
      Non ho una grande stima della nuova destra, in particolare di Benoist che non è altro che Hayek con altri mezzi.
      Nemmeno di Faye, che peraltro oramai è diventato una macchietta sionista.
      Però devo ammettere che il testo in questione ha delle intuizioni non da poco, oltre che una sorta di preveggenza oserei dire luciferina.


      Matteo

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    9. Anonimo21:21

      Sono le mie stesse impressioni. C'e' qualcosa di interessante, ma il retrogusto e' sgradevole. Pero' bisogna ammettere che in Francia c'e' sempre stato un fermento quasi sconosciuto da noi. Nella mia personale e ormai storica guerra personale contro l'Antifascismo, trovo in Francia grandi soddisfazioni soprattutto a sinistra. La schiuma che ne sta emergendo e' gia' oltre gli stereotipi democratici e decenni avanti a noi in termini di consapevolezza. Non e' solo un transitorio frontismo come in passato. Se passeremo indenni le prove che verranno tra un po' vedremo quali frutti produrranno.

      G.Stallman

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  5. Anonimo16:18

    Prendendo spunto dalla vicenda Porro, vorrei andare parzialmente fuori tema.
    Ho come la sensazione che lorsignori grandi manovratori di governo stiano passando al piano B, cioè quello di iniziare a reprimere a suon di leggi e violenza, anche fisica, ogni forma di dissenso o comunque di, anche parziale, non allineamento al pensiero unico infarcito di “amore”.
    Sembra che le consolidate tecniche di sodomizzazione con il sorriso ( il famoso cane di mustafà..), di abbindolarci chiamando le cose con nome diverso, in poche parole il caro vecchio lavaggio del cervello per impedire ogni tipo di reazione, non bastino più. Si sta lentamente passando ad una nuova fase.
    In pochi giorni abbiamo assistito nell’ordine:
    El Papa che ci ordina di lascià perdere gli animali e di dedicarci anima e core ai nuovi eroi della nostra epoca: i migranti.
    Ad una serie di pestaggi da parte dei cani fedeli al padrone ( centri sociali) ai danni di esponenti di casa pound, colpevoli di raccogliere alimenti per le famiglie italiane in difficoltà e non per i “fratelli migranti”. Ora a me frega assai poco di casa pound ( che comunque ha tutto il diritto di fare politica) ma tali azioni non andavano sempre e comunque condannate come infami e violente? No, evidentemente dipende da chi ne è l’autore…
    Proposta di legge, sponsorizzata dal solito velo piangente che occupa lo scranno più alto della camera, contro l’odio, con tanto di cuoricino petaloso con la scritta “no hate” ( na botta di inglese ci sta sempre bene). Della serie, vi stiamo riducendo in mutande, vi riempiamo di africani sin sotto l’uscio di casa, stiamo eliminando il “vecchio concetto di famiglia che da stabilità e certezze” (cit.), ma non osate ribellarvi ed odiare che vi carceriamo!
    Un paio di sentenze politiche della Cassazione ( possono mai mancare i magistrati?) atte a reprimere uno dei più grandi problemi che affliggono il paese: il temibile saluto romano! Il tutto in contemporanea al rilascio di un povero migrante accusato di terrorismo. Il Gip di Bari, infatti, ha ritenuto che non fosse stata fornita in alcun modo ( in alcun modo!) la prova della sussistenza di attività dimostrative dell’operatività della cellula e della funzionalità di essa al perseguimento della finalità di terrorismo internazionale. Bravo Giudice! In fondo chi di noi non ha sul proprio telefonino delle belle fotografie con una batteria di mitragliatrici ed armi varie?
    Chiusura di pagine facebook scomode ed inneggianti all’odio (aridaje), sino alla cancellazione del programma di Porro. Dove sono i vari bellaciaoisti, girotondini e difensori della democrazia e della libertà di stampa? Che fine hanno fatto i vari Benigni, Moretti, Santoro, i fratelli e sorelle Guzzanti? Fateci almeno una telefonata che ce stiamo a preoccupà..!
    Chiedo scusa per il parziale o.t. ma inizia a soffiare un’aria più fetida del solito.

    Costantino

    RispondiElimina
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    1. Anonimo19:24

      Quando la repressione aumenta (e aumentera' molto piu' di oggi) si vuole chiudere i ranghi. Quando saremo in guerra con la Russia (Dio non voglia) la chiusura sara' totale. Noi in quanto "democrazie" non abbiamo modo di opporci a queste dinamiche, ma avremmo potuto vigilare quando avveniva la preparazione. Invece abbiamo continuato a guardare indietro e ad incolpare chi queste cose le aveva gia' capite per tempo. E' evidente che oggi non ci siano ne' Mussolini, ne' Hitler, ne' Stalin; e i tentativi di reductio ad hitlerum di Putin non sembrano avere molto successo. Pero', quando le cose saranno fatte ci ritroveremo come quando e' scoppiata la IIa GM che nessuno voleva combattere. La differenza la fara' la tecnologia odierna associata ad una propaganda senza alcun freno. Io consiglierei di mettersi l'abito piu' adeguato perche' il ballo sta per iniziare.

      G.Stallman

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    2. Ti sottoscrivo, Costantino. Dopo l'antifascismo in assenza di fascismo assistiamo alla democrazia in assenza di democrazia.

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    3. Anonimo23:43

      Sotto il fascismo un Berto Ricci poteva tranquillamente scrivere che il Concordato era una puttanata e le leggi razziali antifasciste.
      Nella democrazia, Guareschi va al gabbio senza aver nemmeno potuto presentare le prove della sua accusa a quell'infame figlio di puttana di De Gasperi.
      Come sempre, la storia è un pochino più complicata.


      Matteo

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    4. Anonimo08:47

      Perche' alla fin fine anche il Fascismo aveva una sua democrazia interna. Io non credo che fossero una puttanata ne' l'uno ne' le altre, anche se capisco che chi veniva dalla visione mazziniana pura non poteva pensarla diversamente. Infatti gli effetti nefasti del Concordato si sono visti una volta finita la parabola mussoliniana, non prima: era fatto per il Fascismo, non per la Democrazia, come tutto cio' che gli e' sopravvissuto ed oggi non funziona piu'. La questione delle leggi razziali, invece, e' sempre stata male intesa. Essendo come tutte le leggi erga omnes, colpiva anche ebrei che potevano vantare la loro partecipazione alla costruzione dell'Unita' d'Italia, e fino alla Marcia su Roma, il che era profondamente ingiusto, ma di cio' veniva comunque tenuto conto quasi sempre. Si sa cosa pensasse Mazzini della questione e si sa pure che Mussolini la pensava allo stesso modo. E non e' stato nemmeno a causa dell'alleanza con la Germania. Io ricordo di aver letto una lettera di M rivolta a non so quale importante associazione sionista. Ho letto frasi come "ma perche', non vi piace l'Italia, non vi sentite italiani ?" Una delle ragioni e' questa. L'altra, che viene di conseguenza, aveva comunque a che vedere con l'eguaglianza di tutti i cittadini in uno Stato di Diritto con spiccate caratteristiche socialiste nel quale non e' buona cosa che una sedicente classe cosi' numericamente esigua occupi cosi' tante cariche e posizioni rilevanti ad altissimo livello. Nel Soviet il problema veniva risolto formalmente con il primo provvedimento di Lenin che liberalizzava la posizione dei procuratori ebrei in Russia (avevano bisogno di una nuova classe dirigente), ma in Italia non c'era nulla da liberalizzare: essendo gia' in gran parte classe dirigente fino dall'Unita' d'Italia. E nella Germania di Weimar gli ebrei erano praticamente l'elite dominante. Nessuno accetterebbe una situazione simile, a maggior ragione chi ha una visione socialista. Le altre questioni cosmetiche e simil-antropologiche erano sicuramente una forzatura perfino nella stessa Germania, ma le motivazioni erano comunque del carattere illustrato sopra (sommate all'annosa questione del Trattato di Versailles), tanto e' vero che fino un Goebbels ardiva dire: "chi e' ebreo e chi non lo e' lo decidiamo noi"; con il che significava che se si trattava di persona utile al Reich veniva immediatamente dichiarato ariano. Come nel caso di H.Schacht. Tutto il resto delle deportazioni e dei massacri aveva a che fare con il contesto bellico oltre che razziale, ma la parte ancora nascosta della questione riguarda il progetto sionista che prevedeva la dura selezione dei coloni. Basta leggere Ben Gurion per capire che significava. Quindi, la questione ebraica e' tutta qui: la separazione tra "razze" faceva comodo ad entrambe le parti in gioco, non solo ai nazisti, e per motivi del tutto diversi: socialista per gli uni e nazionalista per gli altri. In ogni caso, l'Italia non si e' certo particolarmente distinta nella persecuzione degli ebrei, altrimenti non ne sarebbero arrivati cosi' tanti da tutta Europa quando gia' erano vigenti le leggi razziali.

      G.Stallman

      Elimina
    5. Anonimo08:55

      @ stallman
      ma avremmo potuto vigilare quando avveniva la preparazione

      Certo con una vita da "cassandra" ; personalmente , oltre le ovvie irrisioni e amarezze ,ci ho pure perso di salute .
      Perche', manipolando "l'equazione di scarnavacca" con il primo postulato ortottero ," uno meno N vale nessuno"
      ws

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    6. Anonimo08:58

      Tralascio le leggi razziali, su cui ho una visione radicalmente divergente non riuscendo ad adattarmi al complottismo, di qualunque forma e sostanza, sorry.
      Sul Concordato però sei in errore: la vera opposizione interna al fascismo la fece la Chiesa, in particolare l'azione cattolica, indi i danni spaventosi di questa sciagurata politica si videro fin da subito.
      Come un danno mostruoso per le labili menti dei giovani fu la religione insegnata anche oltre le elementari (alle elementari persino un laico di ferro come Gentile sapeva che poteva avere una sua funzione), abituando gli studenti alla abbietta mentalità levantina che ben conoaciamo.


      Matteo

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    7. Anonimo10:05

      Si possono avere diverse opinioni, ma il "complottismo" e' uno scatolone nel quale si puo' mettere di tutto. Ci sono argomenti che si riferiscono a fatti verificabili, una volta verificati (o falsificati, o comparati, a seconda del metodo scientifico che scegli) ci si fa la propria opinione. Io non la pensavo affatto cosi' fino a non molto tempo fa, ma solo perche' non conoscevo alcuni fatti. Di questi tempi, e in queste fattispecie, la via complottista e' la piu' rischiosa, ma a me piace vivere pericolosamente. Rifiuto comunque di pensare che all'epoca fossero tutti cosi' cretini e superficiali da accettare abomini del genere se non ci fossero state serie ragioni. Sarebbe una posizione troppo pigra per la mia indole.

      Per il Concordato, invece, ti riconosco qualche ragione, ma secondo me l'entusiasmo del clero per aver intravisto la fine dell'assedio era tale che era piu' incline ad accettare anche la politica fascista piuttosto che non ad opporvisi. Infatti, cosi' e' stato giustamente interpretato dai nemici del F: i socialisti/comunisti/liberali e gli anglo-sassoni protestanti che avevano entrambi una posizione storicamente anti-cattolica. Non dimenticare la Guerra di Spagna che, da un punto di vista cattolico aveva una valenza ben precisa. Che un ateo dichiarato come Mussolini e un neo-pagano come Hitler inviassero truppe a sostenere il cattolicissimo Caudillo, non poteva certo essere interpretato come un'adesione alla visione religiosa cattolica, ma era certo un fatto tangibile di una politica ben precisa. Io continuo a credere che la degenerazione sia avvenuta dopo.

      G.Stallman

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    8. Anonimo11:08

      Hitler non era un neopagano, era un ateo dichiarato e si espresse più volte, e duramente, contro coloro che sognavano un ritorno al culto degli dei germanici. Tollerò le buffonate pseudoreligiose di Himmler soltanto perché il "fido Heini" era un esecutore efficiente, ma con altri occultisti o pagani non fu altrettanto indulgente.
      Nemmeno il micidiame polpettone di Alfred Rosenberg, che Hitler nemmeno lesse tutto tanto lo trovava indigeribile, può definirsi pagano. Il fatto che Hitler abbia usato, sputtanandoli, simboli pagani come la svastica non fa di lui un pagano: era ateo e lo ribadì più volte.

      Gianluca P.
      (Mandaniresaka, Madagascar)

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    9. Anonimo12:30

      Puo' darsi che io mi sbagli, ma come ho letto i discorsi di Lenin, mi sono letto pure quelli di Hitler e gli accenni a Dio li ho trovati tutti i momenti. In quelli di Lenin, invece, non c'erano mai e quando c'erano avevano sempre un tono derisorio. La Festa della derisione de Natale l'hanno istituita in Russia, non in Germania. Forse che Hitler era un cripto-ateo e Lenin un ateo manifesto ? La scelta dei simboli del Regime fu voluta da H stesso e questo mi basta per farmi la mia opinione. Come ho scritto sopra, l'intervento di Italia e Germania a favore di un regime cattolico pericolante si puo' ridurre ad una mera questione di fronte, ma l'argomento riguardava come la Chiesa cattolica vedeva i rispettivi regimi e non viceversa.

      G.Stallman

      Elimina
    10. Anonimo13:15

      Chiedo scusa, ma un pensiero mi frulla per la testa da un po' di tempo. E premetto di non essere soggetto a passioni neo-pagane, cristiane o religiose in particolare, ne' di nutrire sentimenti anti-semiti pregiudiziali. Non sara' che, dopo tutto il resto, anche il neo-paganesimo venga epurato dalla sua componente anti-semitica e diretto solo contro cio' che rimane del Cristianesimo ? Non per altro, ma per osservare questo fenomeno non c'e' alcun bisogno di recitare il rosario tutti i giorni. basta averci un minimo di cervello moderatamente funzionante.

      G.Stallman

      Elimina
    11. Anonimo13:24

      Nel neopaganesimo germanico, quello che tu temi è sostanzialmente già avvenuto.
      Il tradizionalismo romano-italico viceversa mi sembra immune da certe tentazioni, per quanto ovviamente si tratti di un movimento che definire minoritario è dire poco.
      Però la differenza salta subito agli occhi: il paganesimo italiano è solare, mediterraneo, imperiale, inclusivo, sapienziale, quello germanico è cupo, europide, tribale, razzista, volkish.
      Non c'è nulla da fare: siamo due schiatte completamente diverse praticamente in tutto, e dal mio punto di vista (che non amo molto l'omologazione) va bene così.
      L'incognita per me viene dalle contaminazioni massoniche di determinati rami del paganesimo.


      Matteo

      Elimina
    12. Anonimo15:28

      Il paganesimo che si fonda sulla humanitas di Terenzio, Cicerone, Virgilio non ha niente a che vedere con la demonologia della razza di Rosenberg e Hitler, né con il neopaganesimo che irradia dall'anglosfera, il quale è tutto un fiorire di femminismo radicale, radicalismo gay, relativismo e political correctness, il tutto all'insegna del "fa' ciò che vuoi" e "non c'è altro dio che l'uomo" di crowleyana memoria...
      A proposito del regime nazista, esso condivide con il comunismo e con altri sistemi totalitari (deep ecology, gender feminism ecc...) l'idea di fine della storia e di paradiso in terra, una cosa del tutto estranea al paganesimo classico. Vero è che, come è già stato rilevato dalla dottoressa Tampieri, nei tedeschi esiste anche una componente (auto)distruttiva, una sorta di fascinazione per il ragnarök (descritto per esempio nella Völuspá, ma anche nella Gylfaginning di Snorri e "ruminato" cupamente nel Götterdämmerung wagneriano). Mi fermo perché temo di essere off-topic.
      Gianluca
      (dal Madagascar)

      Elimina
    13. Anonimo15:59

      Hai ragione ma non bisogna pensare che il ragnarock abbia qualcosa di escatologico.
      L'escatologia è roba abramitica, e con il paganesimo indoeuropeo (qualunque) non ha nulla a che vedere.
      Il paganesimo presuppone una visione ciclica dell'esistenza, anche il ragnarock (si legga Dumezil a questo proposito) non si sottrae a quella che non è altro che la fine di un'era e l'inizio della sucessiva. Il nazionalsocialismo aveva tanti difetti, ma non era ne cristiano, ne liberale, ne comunista.


      Matteo

      Elimina
    14. Anonimo16:12

      Grazie Matteo e Gianluca mi sento sollevato. Questo e' un aspetto che intendo approfondire.

      G.Stallman

      Elimina
  6. Anonimo00:06

    Recenti studi dimostrano che le persone sono capaci di bersi qualsiasi puttanata se la introduci dicendo “Recenti studi dimostrano…” Basta un camice bianco.

    Del resto l'analfabetismo funzionale - poi c'è quello totale - che sa leggere e scrivere, non sa peraltro comprendere il senso di un semplice testo o costruire analisi vagamente articolate. Perciò di fronte a
    temi particolarmente complessi oggi come genetica, medicina in generale, energia ecc. siamo/sono facili ostaggi di questi delinquenti.

    @Matteo [...] tornare ai classici....
    Bisogna tornare alle aste e alle poesie a memoria.

    lr

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo09:37

      Purtroppo e' vero, prima di riprendere i classici bisogna reimparare a tenere la penna in mano.

      G.Stallman

      Elimina
  7. Anonimo01:16

    Ok, Lame. Un post sui vaccini.
    L'ultimo su cui ti giudicherò veramente, prima di cestinarti per sempre come malata mentale complottista destrorsa.

    ""Virus - Il coraggio delle idee", l'unico talk show trasmesso sulla RAI che potevamo definire "di opposizione" al Conducător di Rignano, chiuderà il 2 giugno: non per mancanza di ascolti ma perché sgradito al regime."

    Già cominci malissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E io dovrei rispondere ad un chicazzosei che non ha nemmeno le palle di firmarsi? Sgomma.

      Elimina
  8. Anonimo01:22

    Ecco, lo sapevo.

    Mi chiedo perché continuo ad umiliarmi leggendoti.

    Addio, Barbara.
    Magari un giorno rinsavirai.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sto già a piagne.
      Torna a scrivere le tue supercazzole, va.

      Elimina
  9. Anonimo07:56

    Lui giudica, cestina, sa, si umilia leggendo. Un Ego mica male il ragazzo. Dammi retta, i fascisti mi sembrano gente molto piu' equilibrata di questi megalomani.

    G.Stallman

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo09:19

      Vedi che dicevo? La questione vaccini eccita gli animi in un modo che neanche l'insulto a mammà. Molto interessante come fenomeno. T.

      Elimina
    2. Anonimo09:46

      Lo volevo proprio scrivere. Il mio virus e' meglio del tuo (e piu efficace). Dio me l'ha dato...

      G.Stallman

      Elimina
  10. Anonimo10:00

    Mi scuso per il OT, ma penso che siano interessanti le esternazioni fuori onda di una regina novantenne.

    http://www.maurizioblondet.it/anche-elisabetta-vede-la-guerra-mondiale/

    E per non offendere la sensibilita' di Matteo:

    http://yournewswire.com/queen-elizabeth-reveals-she-is-ready-to-flee-britain/

    G.Stallman

    RispondiElimina
  11. Anonimo17:47

    Credo nell'efficacia di vaccini e della chemioterapia.
    Ho due figli che ho fatto regolarmente vaccinare.
    Se in classe i bimbi non vaccinati fossero la minoranza non ne sarei per nulla felice.

    Detto questo sono disposto anche a ricredermi nel merito delle varie profilassi, un po' come ho fatto riguardo l'EU. Ma in quel caso ho incontrato un professionista coma Bagnai, che tra le altre cose si liberò degli avventori del bar di guerre stellari in tempi in cui gli avrebbero fatto comodo perché facevano volume (ma poi capii che aveva ragione).

    Mi spiace ma Rerronni, il poro Porro e la Brigliadori, che reputo fari di conoscenza all'interno dei loro rispettivi ambiti, non riescono a smuovere le mie convinzioni di un millimetro.

    Saluti,
    Michele da BG

    RispondiElimina
  12. Anonimo20:22

    Io preferisco riservare la Fede a qualcosa di meglio come l'eternita'. Il problema non e' il vaccino in se e per se, mentre per quanto riguarda la chemio, e questo tipo di terapie il discorso e' molto piu' complicato. E parlo da profano, ma ho avuto qualche piccola esperienza personale. I vaccini infantili li ho fatti tutti dall'anti-polio in poi (erano obbligatori), inoltre ne ho fatti altri necessari per l'espatrio. Ne' mai mi sognerei di pensare che fossero inutili, ma se siano geneticamente dannosi non lo so io e non lo sanno nemmeno molti esperti. Quindi non ne facciamo una questione religiosa. L'argomento va contestualizzato all'oggi, cioe' ad un momento storico nel quale tanti avvenimenti apparentemente incongruenti si accavallano simultaneamente. Ed e' questa simultaneita' a creare preoccupazione. Una preoccupazione piu' che legittima e nient'affatto confinata ad individui border-line inclini a credere ad ogni cosa. Inoltre, e' dallo stesso ambiente scientifico che filtrano notizie circa un uso quantomeno improprio che ne sarebbe fatto. Il che e' difficilmente configurabile in uno scenario solo economico-finanziario o, almeno, non solo in questo. Capisco che senza preoccupazioni si vive meglio, ma quanto si vive ? E' questo il punto.

    G.Stallman

    RispondiElimina
  13. Anonimo09:55

    Querido Stallman,

    La vida non es la fiesta que habiamos imaginado,pero ya que estamos a qui, bailemos.

    Hasta.

    gg (ramera)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo12:32

      Ho capito, Ramera, anche se conosco poco lo spagnolo. Io non mi sono mai fatto eccessive illusioni, ma altri pensano di poterselo ancora permettere.

      Elimina
    2. Anonimo13:33

      Sono ancora giovani.

      Trad. : "La vita non è la festa che abbiamo immaginato, però siamo qui, BALLIAMO "
      Però se il pensiero va a coloro i quali hanno gravi problemi di salute o parenti (vedi sotto) o figli in condizioni perennemente precarie...... tutto allora appare in una diversa prospettiva : dovremmo ricordarcelo più spesso.
      Sursum corda.

      gg

      Elimina
  14. Io sto attraversando, ora, il problema della chemioterapia: Non per me stesso ma per la consorte. Ne ho fatto un elemento di studio. Ho molto tempo a disposizione (pensionato) ed esiste la rete. Sono in aperto contrasto con la nuora (Oncologa). Ad oggi è al terzo ciclo, senza nessun miglioramento e la PET è una catastrofe. La radioterapia? Come se non l'avesse fatta.
    Io avrei preferito che portasse avanti la sua malattia con le proprie forze e con un aiuto esterno di "contenimento", ma sono risultato minoritario in una votazione "democratica" con i figli e la moglie stessa, 3 a 1 e mi sono arreso.Tutte le letture che ho fatto finora raccolgono il tutto in statistiche e percentuali di sopravvivenza, con valori che si eguagliano a quelli che si rifiutano di sottoporsi alla chemio accettandone le conclusioni. Prima o poi tocca a tutti. Già da tempo i medici che la seguono hanno stabilito di entrare nella fase del contenimento del dolore ed è passata sotto le amorevoli cure di una ONG della mia zona.Tanto per capirsi la drogano per contenere il dolore; la tengono "sospesa" aspettandone il decadimento fino alla conclusione. Spostano l'inevitabile finale solo di qualche tempo. Ma intanto danno lavoro (paga la sanità pubblica) ad una dottoressa per la terapia del dolore, ad una infermiera che ogni due giorni viene per la flebo. La puntura giornaliera antivomito (condizione collaterale alla chemio)la facciamo in casa. Le medicine le andiamo a prendere noi. Insomma c'è un "giro" sospetto intorno a questo tipo di malattia. Intanto il soggetto è praticamente confinato in un letto, del tipo ospedaliero, dalla poltrona definita "comoda" per i bisognini, quando è i grado di muoversi, solo appena dopo aver preso la droga e da una caterva di pillole, media 15 al giorno, forniti amorevolmente dalla ONG.
    Per la cronaca. Una conoscente che seguiva la stessa terapia di mia moglie, ma con un grado di consapevolezza superiore, quando ha capito che "la tiravano alla lunga" ha bloccato il primario e lo ha costretto a parlare. Tutto inutile quando le metastasi iniziano a diffondersi. Statistica; l'85% dei cancerosi muoiono per le metastasi e non per il tumore primario. A questo punto ha smesso tutte le false cure, ha accettato la terapia del dolore fino alla conclusione. Non voleva essere di peso alla famiglia.
    La metodica istituita e seguita dal sistema sanitario nazionale, in genere, non è diretta ai soggetti ma ha sostenere il "business" intorno. I vaccini ne sono parte integrante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo12:59

      Hai la mia solidarieta' per quello che puo' valere. Se sei solo puoi decidere piu' liberamente, altrimenti, le cose si complicano. Le tue conclusioni le condivido in pieno, anche se sarei molto piu' drastico.

      G.Stallman

      Elimina
  15. Grazie. Volevo solo portare un esempio concreto.

    RispondiElimina
  16. Credo che questo aumento di "rigidità" da parte del regime potrebbe anche significare che qualcosa si sta muovendo, che magari iniziano a temere di perdere quello che hanno avuto fino ad oggi. Io personalmente ho notato che rispetto a magari un anno fa c'è più gente informata o che si informa o che anche più banalmente è stufa della situazione italiana per tutte le cause e i motivi che abbiamo sotto gli occhi. Questo potrebbe significare che forse in futuro le cose cambieranno (forse) in meglio per noi o che peggioreranno ulteriormente.
    Riguardo il discroso dei vaccini, io ho 24 anni e da piccolo ne ho fatti diversi, negli ultimi anni che io ricordi non ne ho fatti (più che altro e lo dico, perchè non mi è stato detto o non ce n'era necessità),
    ma dico solo una cosa, anzi due.
    Tempo fa ho letto che i medici (tanti dei quali sono ben "studiati" non fanno vaccinare i loro figli, e solo questo dovrebbe far riflettere e secondo, che sicuramente tutto quello che è il giro dei farmaci e vaccini e co è solo ed esclusivamente al 99% un metodo per fare soldi.
    Ieri per caso e per noia ho visto l ultima puntata di report di domenica scorsa credo, parlavano dei medicinali per l'epatice c e dei brevetti. Beh in poche parole una pasticca costa 1000 euro (mille euro) e noi come stato spendiamo 15 miliardi perchè un americanotto (figlio di immigrati, il caso! e figlio di italiani, ancora il caso!)) ha deciso che quello è il prezzo, e a fronte di un investimento di 1 miliardo, che è tanto, ha guadagnato decine di miliardi. Beh fate voi, per il discorso del brevetto dico una cazzata ma dovrebbero fare che se il costo è eccessivo e assolutamente speculativo, io mene frego del brevetto e mi faccio il farmaco o quello che mi serve.
    ciao

    RispondiElimina
  17. Conosco il lavoro di Montanari. Vero è anche che a livello di nanoparticelle è ormai difficile trovare qualcosa di incontaminato nell'ambiente.

    RispondiElimina

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