Il quasi gol della "peggior cattiva online"



Nel 2016, dopo dieci anni di blog, successe una cosa abbastanza sorprendente. Dopo questo post, dove per gioco annunciavo la discesa in campo come "Peggior cattiva online" ai premi fighetti del web modaiolo, un bel po' di buontemponi tra coloro che graziosamente hanno la bontà di seguirmi mi nominarono e furono evidentemente così tanti che entrai nella rosa dei finalisti dei Macchianera Internet Awards.

Andò a finire così:



Arrivai settima nella categoria "Peggior Cattivo Online", vinta da Matteo Salvini (!) Riuscii comunque a battere Andrea Scanzi - che davo per favorito e che, secondo me, è sicuramente più "cattivo" di Salvini - e rastrellai ben 5.972 voti popolari, pari all' 8,7% di categoria, per i quali ringrazierò sempre con un abbraccio tutti coloro che vollero graziosamente assegnarmeli.
Come prima partecipazione, fu un trionfo. Presi più voti popolari del Corsera, Stampa e Manifesto; di Paolo Attivissimo e più della Nutella (e io non contengo olio di palma). E poi, gli altri vincitori furono nientepopodimeno che:
  1. Miglior sito: Lercio 1°
  2. Miglior community online: Feudalesimo e Libertà 1°
  3. Miglior sito di Economia: Goofynomics 1°
  4. Miglior sito Politico - d'Opinione: Il Pedante - un fantastico 2° posto
  5. Miglior battuta: "Prete appassionato di anagrammi rifiuta il trasferimento a Codroipo". 2° classificato.
  6. Miglior articolo: "Brexit, qualche cifra" di Alberto Bagnai - 4° classificato
  7. Miglior pagina Facebook: "Le + belle frasi di Osho" - 4° classificato
  8. Miglior Testata giornalistica online: Dagospia - 6° classificato

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