lunedì 22 dicembre 2008

Geni della mòsica

Dato che siamo sotto Natale e dobbiamo essere tutti più buoni, come direbbe il Dr. Lecter, mi dedicherò a qualche tiro di doppietta sul pianista, nella prima parte di un post bivalve dedicato alla musica.
Di solito non scrivo molto di note, bemolli e si-la-do, nonostante otto anni di Conservatorio in gioventù. Con la musica ho un rapporto molto conflittuale e post-traumatico e sono attualmente in una fase di culto del silenzio come bene supremo, tuttavia un paio di notizie di cronaca mi hanno ispirato questi commenti.
Questa sera si ride e si scherza, domani l'argomento sarà decisamento più serio, visto che si parlerà di musica come tortura.

Ho letto dello scandalo riguardo al commento di Filippo Facci al concerto di Natale affidato al capellone fuori tempo massimo e neo idolo della new age Giovanni Allevi. Una stroncatura come non se ne leggevano da tempo e, in questa epoca di grandi lavori di lingua per tutti, dove una medaglia di genio non si nega a nessuno, mi compiaccio che qualcuno abbia avuto il coraggio di dire ad alta voce "a me 'o presepe nun me piace".
Molti si sono risentiti ed hanno accusato Filippero di aver voluto preparare la cassa a questo assoluto genio della mòsica.

Ho ascoltato diversi pezzi di Allevi per farmi una cultura, visto che non lo conoscevo ancora e, se posso esprimere la mia opinione di ex musicista e pianista, se può contare qualcosa, Facci è stato fin troppo morbido.
Se fossi crudele direi "sotto la criniera, niente" ma non lo sono e mi limiterò a dire che se io, che sono un'assoluta e riconosciuta nullità in fatto di composizione, perchè non basta avere l'orecchio assoluto ed aver studiato al conservatorio per essere compositori, mi metto al pianoforte e butto giù degli accordi e uno straccio di melodia inserendo il pianista automatico, ne viene fuori una cosa molto simile a ciò che scrive abitualmente Allevi.

Non c'è niente da fare, Beethoven da sordo spaccato ed incazzato con il mondo e Mozart agonizzante sotto l'effetto tossico del mercurio sono riusciti a scrivere cose disumane, celestiali, molto vicine all'idea che avremmo di un Dio che vi fosse dedicato solo al mestiere di compositore.
Nel caso del foltocrinito amadeus de noantri, a parte la scopiazzatura innegabile di Michael Nyman, uno dei musicisti più ripetitivi e pallosi che si conoscano (anche se per fighetteria si definisce il suo stile "minimalista" e c'è gente che va in orgasmo multiplo ascoltando le sue colonne sonore piri-piri-piri-piri), c'è appunto lo stile di chi si mette al piano in un pomeriggio piovoso a, dico l'orrenda parola, strimpellare. Accordi messi lì senza un guizzo, un'intuizione, un cambio armonico che ti stupisce perchè non te lo aspettavi e perchè pensavi che la melodia continuasse sul solco tracciato dall'aratro della banalità. Pensiamo alle progressioni armoniche di Tristan und Isolde di Wagner, assoluta anticipazione della rivoluzione dodecafonica del novecento e ci rendiamo conto che per i "geni" attuali si può parlare solo di dodecafonaggine.

Se vogliamo dare un giudizio sull'Allevi pianista, dovrebbe ormai essere noto a tutti che non basta toccare la tastiera con la fronte durante l'esecuzione per essere Glenn Gould e nemmeno il più modesto David Helfgott toccato dalla follia, sorella deforme del genio. Per non parlare dell'abilità di Arturo Benedetti Michelangeli di far diventare sublime una cosa terribile come la marcia funebre (Chopin).

Ahimé, sentire suonare Allevi e pensare ai macchinari dello stabilimento di una linea della Iveco è abbastanza automatico.
Il pianoforte, come tutti gli strumenti, se suonato non a livelli divini può diventare molesto come una fresa meccanica a pieno regime.
Il tocco pesante, il "pestare" è la morte del pianoforte, la sua riduzione a vile strumento a percussione qual'è geneticamente. Pensiamo ad un pezzo come Jeux d'Eau di Maurice Ravel, dove la tastiera di legno ed avorio si scioglie in acqua zampillante e, dopo averne ascoltato l'interpretazione di Martha Argerich, sarà più chiaro cosa intendo con livello divino.

Non è colpa di Allevi se il livello musicale dei nostri tempi fa si che lui sembri un genio. La gente vuole roba facile da far masticare alle orecchie, possibilmente già mezza digerita. Musichine che si ascoltano, come dice Facci, in aeroporto e nello spot della carta igienica.
Fate ascoltare in una sala d'attesa la Sinfonia Concertante di Mozart, una delle composizioni uscite direttamente dall'emisfero destro di Dio e potrete palpare l'inadeguatezza di tale bellezza in un mondo brutto come il nostro. Che parla a fare Dio con chi eleva i Salieri agli onori degli altari?

26 commenti:

  1. Non è colpa di Allevi se il livello musicale dei nostri tempi fa si che lui sembri un genio

    Sono ignorante in materia. Diciamo pure che i miei gusti musicali sono terra terra... praticamente a livello infimo. Per cui non mi pronuncio.

    Posso solo dire che un altro genio musicale dei nostri tempi (parola del Signore) e' Apicella.

    Su Facci ho le mie opinioni e non credo che lui sia nella posizione di poter criticare alcunchi'. :-)

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  2. Anonimo01:00

    Lame,cheffai,cerchi grane?
    Difendi Facci e critichi Allevi?
    Eehehhe...mò allora ti vuoi proprio guastare con mezz'italia blogghettara!
    Ce vò 'n coraccio nero com'er tuo,pe' mmenaje in quer modo,poverello!

    Vabbè,io l'ho sempre pensato ch'era nà lagna,e mi ascolto Zappa,Bach e progressive d'epoca,ciao;-)

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  3. Anonimo08:54

    Ti auguro e mi auguro un 2009 decisamente migliore del 2008.
    Ciao a presto.

    Paolo Borrello
    www.paoloborrello.ilcannocchiale.it

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  4. Anonimo10:03

    Concordo su Allevi, anche se sono una fan di Salieri (e amo parimenti Mozart)...in realtà non era così male come lo hanno dipinto:)
    Chiara

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  5. "...dovrebbe sapere che Allevi sta alla musica classica come Adriano Celentano sta alla filosofia teoretica..."

    :-) fantastico il Facci.

    Allevi, va bene per chi vuole darsi un tono ma senza troppe complicazioni.

    La cosa triste è che in realtà il livello musicale dei nostri tempi è altissimo, come forse non è mai stato. Se penso solo a due o tre pianisti a caso tipo: Bollani - Moroni - Pozza - Gaslini - Pieranunzi - Holzer - Rea - Venier e mi fermo qui per non annoiarvi, e soprattutto perchè la mia enciclopedica ignoranza non mi permette di andare oltre,

    Mi stupisco ancora di più del successo di questo caro ma inspido ragazzo.
    Anzi non mi dovrei stupire. Oggi, ahimé, non è la capacità che genera successo, ma il marketing.
    Le Kessler erano gnocche ma anche brave.
    Le letterine di oggi sono solo ed esclusivamente gnocche.

    mi fermo qua.

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  6. Anonimo10:33

    Non mi considero un addetto ai lavori, anche se ho studiato pianoforte (ma poiché me l'han fatto studiare per obbligo appena ho potuto ho smesso - e ora mi mangio le mani). E considero Filippo Facci uno dei peggiori giornalisti mai esistiti, arrogante, per nulla obiettivo... beh lo conosciamo...
    Però io tutto 'sto amore sfegatato per Allevi proprio non lo capisco... come dici tu, è banale. E se senti il tocco di Gould, quello di Allevi è atroce. Sembra che stia picchiando il pianoforte.

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  7. Grande Lame!
    io invece da brava ggiovane avevo all'epoca ascoltato Allevi, c'è un pezzo che si chiama jazzmatic e infatti sembra uscito da un jukebox o da una tastiera automatica vecchia...
    Sono d'accordo con Facci, incredibbile! Peccato che poi tutto il discorso sulle cose facilone che arrivano subito al pubblico detto da lui incarni una leggera contraddizione, però limitiamoci a questo soggetto che è Allevi-Madagascar. Ho ascoltato più volte le variazioni di Golberg suonate da Glenn Gould, e devo dire che non c'è paragone, sembrano due strumenti diversi. Però alla fine Allevi è la parte pop-chart della musica classica, basta considerarli pezzi pop e il gioco è fatto!
    Invece sono andata a esplorare tutti i link (Jeux d'eau è veramente sublime), e questo "Sinfonia Concertante di Mozart"
    non funziona!...
    Scusa ma che ha imparato a fare il direttore d'orchestra su youtube? Ma come...E' tipico di quelli che non hanno mai preso in mano uno strumento dire "tanto il direttore d'orchestra deve solo muovere la bacchetta", non di uno che ha fatto il conservatorio. Adesso cerco sto video del concerto al senato.

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  8. Anonimo11:12

    "...riduzione a vile strumento a percussione...": non fosse per questo imperdonabile svarione (e per il dover ammettere che per una volta quella faccia da facci ha ragione) stamperei il tuo post e ne farei volantinaggio.
    Parola di percussionista (ex pianista).

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  9. Oh mio dio, ho ascoltato sto concerto, Allevi non andava neanche a tempo. Troppo bravi i musicisti a eseguire comunque andando insieme, l'arte dell'arrangiarsi praticamente. Fortuna che non lo guardavano troppo. C'è un punto nel secondo brano in cui si vede che il giovi-leone di madagascar si diverte e sembra me quando a 6 anni facevo finta di dirigere un'orchestra con uno stuzzicadenti in mano.
    Invece questo concerto ha segnato un momento storico: è la prima volta che al Senato non ci sono i pianisti!

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  10. @ dimanga
    il pianoforte è esattamente un cordofono a corde percosse. Anch'io mi sono stupita allora eppure al conservatorio lo definivano strumento a percussione.
    O forse i miei insegnanti seguivano un midrash non riconosciuto? ;-)

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  11. Anonimo12:12

    Oh no Lame, non mi riferivo alla (esatta) definizione di cordofono a percussione.
    A me è sembrato che nella foga della scrittura tu avessi declassato i "semplici" tamburi in strumenti di seconda categoria.
    Probabile che sia stata una mia frettolosa interpretazione.
    Un strumento a percussione può parlare allo spirito come quasiasi altro strumento armonico/melodico.
    Lo fa con altri linguaggi e altre dinamiche.

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  12. @ dimanga
    per carità, non mi permetterei mai. Ho una vera passione per la batteria e le percussioni etniche. Un po' meno per i timpani, avendo trascorso tre anni di scuola media nell'aula a fianco dell'aula di timpano al Conservatorio... ;-)

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  13. @ chiara di notte
    ebbene si, a volte anche un Facci può dire una cosa giusta.

    @ segni di tempesta
    basterebbe pensare ad un Emerson Lake & Palmer per vederlo scomparire in una nuvoletta.

    @ Paolo
    grazie Paolo, cominciamo pure a farci gli auguri. Ne abbiamo bisogno.

    @ Chiara
    sai, è un po' la sindrome di Amadeus (la piéce e il film)...

    @ Mr Braun
    sono assolutamente d'accordo.
    Bollani è straordinario. Gli ho sentito fare un'improvvisazione dove, tra accordi di purissimo jazz, è riuscito a infilare "il ballo del qua qua", rendendolo sublime.

    @ Mattia
    ma no, non dirmi, anche tu un ex prigioniero della Guantanamo pianistica!? A differenza tua io non mi mangio le mani. Metto su un disco di chi sa suonare veramente e lascio fare a lui la fatica.
    Straquoto l'ultima frase, è l'esatta impressione che ho avuto io, una violenza aggravata e continuata nei confronti della tastiera.
    Ho dato una scorsa al tuo blog, che non conoscevo, mi piace tantissimo! Anzi, ti amo già.

    @ sar@
    ho aggiustato il link a Mozart. E' un pezzo che amo tantissimo. Per me è qualcosa di sublime che ti fa far pace con il mondo.
    Mah, spero che la storia che ha imparato a dirigere su YouTube sia una fregnaccia. Non è stramegadiplomato al Conservatorio?

    @ sar@
    se penso che ci fu nel 1910 un esecuzione del Rach3 con Rachmaninov al pianoforte e Gustav Mahler sul podio e vado a sentire il concerto di Natale mi viene la depressione...

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  14. Ho rimasto è proprio tipicamente ravennate (lo so perché ho abitato a Ravenna per due anni)! :-)
    Quanto ad Allevi: a me non dispiace come sottofondo in un supermercato, ecco. è meno insopportabile dell'ultimo Ligabue... :-) Però è la versione senza parole di Bocelli.

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  15. Anonimo20:09

    Banalmente, mi unisco allo stupore di precedenti commentatori: incredibile, sono d'accordo con Facci.

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  16. Ma... "si-la-do" cela reminiscenze lubriche di conservatorio?
    ;-)

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  17. Anonimo12:49

    Uau, sono onorato Lameduck :)

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  18. Allevi e Puccini al Senato non voglio crederci! Ne ho ascoltato un pezzettino alla radio,ma chi l'ha messo lì?

    Ti lascio in compagnia di KEITH JARRETT The Köln Concert (Part 1) January 24, 1975
    BUON NATALE!

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  19. Anonimo14:14

    Sì capisco la sindrome Amadeus :)(bel film cmq )Per chi volesse approfondire c'è un bel libro (anche se temo di essere l'unica ad averne comprata una copia!)intitolato "Il caso Salieri"
    Buone feste e complimenti!
    Chiara

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  20. Ciao. Ho letto con molto interesse questo post. Della musica sono una profana, quindi un parere così articolato e soprattutto indicazioni di opere geniali/divine lo apprezzo molto.
    Inoltre, tempo fa un pianista/compositore mi disse di apprezzare Allevi, e proprio non ero in grado di tararne il giudizio.
    Ora ho le idee un po' più chiare. Merci.
    DC

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  21. Su facebook esiste un gruppo:
    "Allevi non è classica, Moccia non è letteratura, Bocelli non è opera"
    al quale mi sono prontamente iscritto.
    http://it.youtube.com/watch?v=Eg6oCRypE6s Laura Betti
    http://it.youtube.com/watch?v=iJKkqC8JVXk Lotte Lenya

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  22. @ Galatea
    So che mi tireranno le scarpe i fans di Allevi ma era meglio Richard Clayderman.

    @ Weissbach
    macché, i tempi del Conservatorio sono i più casti che ricordi.

    @ Mattia
    de nada, mon cher ami.

    @ nike
    ottima scelta.

    @ Chiara
    buone feste anche a te!

    @ donna cannone
    sempre opinioni personali, s'intende, ma posso dire competenti.

    @ fridolin
    belli!

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  23. @ Lameduck: ebbene si, a volte anche un Facci può dire una cosa giusta.

    E' l'anno bisestile. Fra pochi giorni tutto tornera' alla normalita'.

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  24. Anonimo14:31

    Mi dispiace cara Lame
    dite quel che volete, ma il cognome "Allevi" suona benissimo.
    Quando suona, non somiglia ad un bombardamento ?

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  25. @Pensatoio
    E quando cammina fa Uzi, Uzi, Uzi.

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SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).


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