venerdì 14 giugno 2013

Cosa mi racconta l'economia - parte III. La guerra di classe della zia ricca

La parte di ricchezza prevista per noi classi medie

Le prime due parti del post le trovate qui e qui.

Shock economy in tredici righe
Riassumendo i concetti principali di questo piccolo corso di economia per eurotartassati, abbiamo scoperto che il pensiero unico neoclassico è un insieme di regole pratiche per arricchire illimitatamente chi era già ricco ed impoverire (anche qui potenzialmente in modo illimitato) chi era riuscito, con una vita di lavoro, a farsi una certa posizione nella classe media. 
Gli strumenti principali di questa strategia, che altro non è che guerra di classe dichiarata dai ricchi contro i poveri e le classi medie e che è giunta allo scontro finale all'ultimo sangue, sono la deregulation finanziaria e il controllo antidemocratico sulla moneta, ottenuto mediante l'eliminazione della sovranità monetaria e l'aggancio a monete troppo forti (Argentina/dollaro, Eurozona/euro). Classi politiche collaborazioniste, vendute e traditrici, sono incaricate in ciascun paese di attuare la legislazione pro-ciclica che favorisce la caduta, una dopo l'altra, di ogni roccaforte di resistenza in ambito di mercato del lavoro, di welfare e di partecipazione democratica. E' il più grande attacco alla democrazia dall'invasione della Polonia nel 1939 ma la cosa non è ancora chiara alla maggioranza della popolazione europea.

Birra al Malthus
Del resto, che i ricchi, avendone la possibilità (nessuna grande potenza comunista del cazzo più in giro) ci avrebbero provato a papparsi tutto, portando via perfino i panni lerci agli straccioni, era più che prevedibile. Ora che hanno scoperto il vero potere della pietra filosofale, cioè il poter moltiplicare i fantastiliardi con un click del mouse, la sfida a Dio è lanciata. Ora che possono giocare con i destini di interi paesi con tre lettere, CDS, non li ferma più nessuno. Si sentono onnipotenti.
Non importa quanti moriranno, se spariranno culture, tradizioni, intere classi sociali. Per battere ogni record di ricchezza si può pagare qualunque prezzo, soprattutto se a pagare saranno coloro che si frappongono tra noi e il record.
Mettiamoci nei loro panni, nei panni dei ricchi. C'è veramente da perdere la testa, non trovate? La migliore roba nazi mai lanciata sul mercato. Meglio di qualunque metamfetamina.
E poi i ricchi hanno la mentalità, il frame of mind giusto per mettere da parte qualunque sentimentalismo piagnone e passare allegramente con il caterpillar sopra i cadaveri dei poveri.
Li si può battere solo con la forza dei numeri, perché la loro psicologia è elementare, essenziale, perfettamente orientata alla conservazione ed alla sopravvivenza. Sono predatori e praticano la pseudospeciazione, nel senso che:


La psicologia dei ricchi. 

Noi siamo noi e voi non siete un cazzo.


Teoria della Zia Ricca, o del relativismo dei cento euro e della conservazione della separazione tra ricchi e poveri.
Sto parlando con mia zia ricca del mio stipendio di 1100 euro, più o meno quello che lei spende in tre giorni di vacanza nell'albergo del mare con la guardia armata all'ingresso, e lei fa questa osservazione: "Eh, ma PER TE è una bella cifra."
No, non pensate che mia zia sia stupida, il suo ragionamento è corretto, è un concetto di alta finanza. E' relativismo economico. Quello che recita: "Se per me cento euro sono una messa in piega da Evandro, per mio nipote sono fin troppi e gli devono comunque bastare per almeno un mese."

Nel mondo dei ricchi, il povero, o il non-ricco, se preferite l'ipocrisia del politically correct, DEVE ACCONTENTARSI. Implicitamente viene enunciato il principio che il povero non ha bisogni se non quelli più elementari: respirare, bere, mangiare, pisciare, cagare, scopare ma con moderazione se no si riproduce. Per cui al povero (ovvero al non ricco) bastano pochi sghei. Per lui 1100 euro devono bastare e avanzare. Se non gli bastano è perché vorrebbe le stesse cose che hanno i ricchi e NON SI PUO'. Avete mai sentito parlare del "vivere al di sopra dei propri mezzi"?


Non siete convinti? Pensate che siano i vecchi discorsi sulla lotta di classe? Roba deprimente suggerita a Carlo Marx dall'atmosfera plumbea degli slum della Londra ottocentesca?

Vi farò un altro esempio. Avete presente il ragionamento sulla precarietà del lavoro, e qui torniamo ai nostri economisti neoclassici ed ai loro kapo' politici? Li avrete senz'altro sentiti mille volte dire:
"E' meglio avere un lavoro da 200 euro al mese che niente".
(E' il principio sul quale si fonda il meccanismo del minijob in Germania. Piuttosto che essere disoccupato, accontentati di 450 euro al mese, che il resto te lo paga lo Stato, ovvero altri poveracci come te.)
Questo ragionamento presuppone che esista una parte di popolazione che possa campare con duecento euro al mese; gli stessi duecento euro che, per uno strano fenomeno, ad un'altra parte di popolazione servono unicamente per una cenetta pre-scopata per due.
Ecco, qui cominciamo a capire cos'è il relativismo economico e, concetto ancora più importante, la necessità del mantenimento della separazione tra ricco e povero.

Il povero e il ricco, visti dalla parte del ricco, non sono uguali. Il ricco non si accontenterebbe mai di 1100 euro al mese e tanto meno di 200. Non riuscirebbe nemmeno a sopravviverci. I suoi bisogni sono tanti e costosi, compresi quelli base di cui sopra, tranne forse pisciare e cagare, forse gli atti più egualitari che esistano.  E, cosa fondamentale, nemmeno i suoi figli potrebbero adattarsi alle regole che invece vengono imposte ai poveri.
I ricchi vi dicono: "Bisogna mettersi in testa che il posto fisso è finito". Per voi, non per loro e per i loro figli.
Se un povero è capace di dividere il panino con il salame con un altro, il ricco non lo fa, perché se lo facesse finirebbe il suo mondo, sarebbe come premere il pulsante di autodistruzione dell'astronave. Il ricco insomma è consapevole del fatto che la sua sopravvivenza e il suo prosperare sempre di più dipendono esclusivamente dall'impedire a troppi altri di arricchirsi.

Ecco perché, quando la zia ricca va al potere, oltre a subire la sua incapacità di ragionare con 1100 euro in tasca di stipendio, abbiamo l'impressione di diventare tutti suoi nipoti da rieducare.

La corruzione è un ottimo investimento
Pensate a coloro che manovrano migliaia di miliardi e che hanno bisogno di comperarsi gli alzamanos, i parlamentari con il braccino alzato a comando per votare le politiche pro-cicliche, le manovre lacrime e sangue, l'austerità carpiata con triplo avvitamento nella recessione. Tutta gente che fai felice,  in fondo sono dei non ricchi, con 100-200 mila euro. Se proprio sono esosi o nipoti di Mubarak si può arrivare a qualche milione di euro. Bazzecole. Mance per fattorini. Poca spesa ma molta resa.

Ed ora la favola della buona notte.

Il Reich milionario e il condominio di Montecarlo


C'era una volta una ricca signora tedesca, Frau Braun,  che un giorno decise di trasferirsi a Montecarlo nel lussuoso condominio per miliardari "EUROPA" portandosi dietro la sua servitù: la donna delle pulizie greca, il  segretario portoghese, la cuoca spagnola e l'autista italiano. Li convinse a prendere in affitto un bell'appartamentino ciascuno proprio al piano di sotto al suo attico, e di trasferirvi le loro famiglie. "Staremo tutti insieme, felici e contenti", sorrideva la Frau.
Così, nel frattempo, poteva dividere le spese condominiali, che erano altissime, con i suoi dipendenti che, dal canto loro, consideravano una fortuna vivere in un ambiente così signorile. Per un po' le cose andarono avanti discretamente, anche perché Frau Braun, quando qualcuno si lamentava della vita troppo cara e delle spese condominiali eccessive, gli prestava del denaro. "Me li ridarai quando puoi, non preoccuparti."

Frau Braun aveva enormi disponibilità di denaro perché apparteneva ad una famiglia di industriali e banchieri ma il suo passatempo preferito era giocare al Casinò. Spesso vinceva ma da un po' di tempo e sempre più di frequente perdeva ingenti somme in alcune bische clandestine che frequentava di nascosto nei pressi delle curve delle piscine.

Un giorno arrivò la grande crisi finanziaria e si scoprì per giunta che Frau Braun aveva perso una fortuna incalcolabile nelle famigerate bische utilizzando i fondi della banca di famiglia. La signora pensò allora, per rifarsi, di chiedere ai suoi dipendenti la restituzione dei debiti pregressi ma essi risposero che, con la crisi, il loro potere di acquisto si era ulteriormente ridotto e  con degli stipendi così bassi (avevano contratti minijob) non riuscivano più ad andare avanti. "Ma come è possibile? Avrete sicuramente vissuto al di sopra delle vostre possibilità. Non siete stati virtuosi." 
Furibonda, Frau Braun cercò di far loro capire che avrebbero dovuto consumare di meno per non spendere e permettersi di pagare le spese di gestione del palazzo. Oltre a ripagare il loro debito, naturalmente. Niente più consumi a volontà di elettricità, gas e acqua ma razionati. Ad un certo punto disse chiaramente ai domestici che, per poter continuare a vivere nei loro lussuosi appartamenti potevano sempre limitarsi nel mangiare fino magari a smettere del tutto. 

C'era del malcontento tra i dipendenti, ma c'erano pur sempre anche i mariti e le mogli che dicevano: "Ma sei pazzo, vuoi che torniamo nel nostro misero quartiere? Qui è un sogno, facciamo parte dell'élite. E poi non si torna indietro. La situazione è irreversibile." Già. Incredibilmente, e nonostante il malcontento e le privazioni, a nessuno venne in mente che forse la padrona avrebbe dovuto giocare di meno al Casino e non frequentare le bische. E che i domestici, visto che non potevano permettersi di vivere nel lusso, per giunta finanziando i vizi della padrona, avrebbero dovuto lasciarla al suo destino e traslocare in un quartiere più economico del "Condominio Europa". Meglio ancora, tornando ciascuno al proprio paese. 

(Io questa storia l'ho già sentita. Non ricorda qualcosa anche a voi?)

14 commenti:

  1. Adetrax22:55

    "E' il più grande attacco alla democrazia ..."

    Già, perchè ci sono tutte queste Costituzioni (che in fin dei conti sono solo dei stramaledetti pezzi di carta) anti-fasciste ?

    E' un'ossessione questa dell'anti-fascismo, un vero ostacolo alla libertà d'impresa e dei commerci in genere che si basano sulle "tratte" (non sempre delle sole merci). :-)

    "Sto parlando con mia zia ricca del mio stipendio di 1100 euro, più o meno quello che lei spende in tre giorni di vacanza nell'albergo del mare ..."

    Questo concetto è stato chiarito alcuni mesi fa in una puntata di Servizio Pubblico, con rif. ai 5000 Euro (circa) per una cenetta di 4-5 persone con un po' di vini pregiati, ovvero:

    "la vera ricchezza non è per tutti" ...

    no, veramente, questa idea che tutti possano vivere nel benessere è sbagliata (verità tautologica) ed ancora:

    "dicesi povero colui che vive con non più di un Dollaro / Euro al giorno" ...

    ... e dato che con quella somma, salvo casi particolari, non si sopravvive a lungo, il fenomeno si autoregola ed il risultato è che i poveri NON esistono !

    Al massimo esistono le classi sociali, quelle superiori e quelle inferiori, fino ai paria sub-umani.

    In effetti, ricordando le "opinioni" della signorina "Terry" e di molti altri personaggi che gravitano attorno a certi ambienti, si capisce anche che sotto sotto c'è una specie di ideologia che scende dall'alto e che non di rado si presenta alle masse nei panni apparentemente "dimessi" della zia ricca che fa la morale riciclando le seguenti frasi topiche:

    "Eh, mia cara, i soldi non crescono sugli alberi, bisogna guadagnarseli / meritarseli."

    "Soldi, soldi e ancora soldi ma per voi poveri sono proprio un'ossessione ! Ci vuole proprio una curetta per liberarvi da questo chiodo fisso."

    "E se poi i soldi vi fanno male ?"

    "E se poi con i soldi in più vi corrompete ?"

    "E se poi li usate male e danneggiate Gaia ?"

    Eccetera, eccetera.

    --

    Circa la favoletta finale, forse la "frittatona" l'hanno preparata anche per tanti altri motivi, fra cui: alzare le strutture del potere europeo, verificare il mantra della "cooperazione" (gli USA hanno preparato la bolla speculativa per poi rigirare i titoli tossici all'Europa), sondare la tenuta del sistema di controllo e potere, diminuire drasticamente il costo del lavoro in Europa, acquisire proprietà ed imprese decotte, ecc. ... il tutto seguendo il detto: "chi disprezza e deprezza poi compra" (per poco).

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  2. Cara amica Lameduck,

    tutto vero quello che hai detto. Il problema è come uscirne dato che la trappola dell'euro in cui ci siamo ficcati ci ha tolto ogni possibilità di decidere le nostre sorti.

    Se Monti quando è andato al governo avesse detto ai tedeschi: o si cambia o l'Italia non finanzia la Grecia e gli altri paesi in difficoltà, i tedeschi avrebbero dovuto piegarsi perchè le loro banche erano piene di titoli tossici greci e di altri stati.

    Invece Monti ci ha massacrati di tasse che sono finite nelle banche tedesche.

    Ora Letta e gli altri braccobaldi aspettano le elezioni tedesche, mentre tutti gli indicatori economici italiani peggiorano ogni giorno di più.

    Non so cosa sarebbe successo se Grillo avesse proposto al PD, io appoggio dall'esterno un governo che vada in Europa e rinegozi i trattati. Se la Germania non accetta si esce immediatamente dall'euro.

    Non so se il PD avrebbe accettato (non si fa la storia con i se), ma non perdonerò mai a Grillo di non averci almeno provato.

    Ciao Davide

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    1. Davide, il PD (e le sue precedenti mutazioni maligne PDS, DS) sono i RESPONSABILI della trappola dell'euro. Sono le sinistre che ci hanno venduto alla globalizzazione. Quindi come vuoi che vadano a trattare in Europa? In cambio hanno avuto le banche, l'impunità per i loro affarucci, e il finanziamento pubblico alle loro banche piene di merda derivata.
      Grillo ha fatto STRABENE a mandarli in culo. Fin troppo poco, bisognerebbe impalarli.

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    2. Cara amica Lameduck,

      "Davide, il PD (e le sue precedenti mutazioni maligne PDS, DS) sono i RESPONSABILI della trappola dell'euro. Sono le sinistre che ci hanno venduto alla globalizzazione. Quindi come vuoi che vadano a trattare in Europa? In cambio hanno avuto le banche, l'impunità per i loro affarucci, e il finanziamento pubblico alle loro banche piene di merda derivata.
      Grillo ha fatto STRABENE a mandarli in culo. Fin troppo poco, bisognerebbe impalarli."

      Sul fatto che il PD sia un cesso, siamo tutti daccordo: ormai è come sparare sulla Croce rossa.

      Ma questo nulla toglie alle colpe di Grillo.

      Grillo per un insieme di circostanze poteva fare qualcosa di buono. Non so se ci sarebbe riuscito, ma doveva provarci.

      Ritengo la politica di Grillo (tanto peggio tanto meglio) miope.

      Se le cose in Italia continueranno a peggiorare, Grillo e tutti gli altri saranno spazzati via. A prendere il potere saranno le albe dorate guidate da qualche generale nonello Videla.

      Ciao Davide

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    3. Davide, non puoi leggere Polanyi e poi ragionare come quel giucco di Bersani. Andiamo! Non farmi incazzare. Perché Grillo avrebbe dovuto governare con dei collaborazionisti di merda della globalizzazione? Doveva fargli pure la cortesia? Ti dirò di più, se penso che il PDL possa avere qualche speranza di redimersi riguardo all'Europa, del PD sono sicura che piuttosto che ammettere di avere creato il casino manderebbe il paese in rovina.
      Lo sai che fine avrebbe fatto Grillo con il PD, uno che ha scoperchiato il putridume di MPS? Allora non hai ancora capito chi sono i piddini.

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    4. Cara amica Lameduck,

      "Perché Grillo avrebbe dovuto governare con dei collaborazionisti di merda della globalizzazione?"

      Non ho mai detto governare, ma solo un appoggio esterno condizionato ad un unico punto: l'euro.

      Poi una volta liberati dalla trappola dell'euro, Grillo potema mandare tutti a quel paese.

      Torno a ripetere che non so come sarebbe andata, ma non perdonerò mai a Grillo di non averci almeno provato.

      Ciao Davide

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    5. @Barbara

      Le tue parole sono musica per le mie orecchie. Non avrei saputo dire di meglio.

      Esatto, su tutto ciò che riguarda l'eurogarrota e le banche padrone il PD è invischiato fino al collo e oltre. Vero, da anni una chance può giusto venire dal PDL.
      Eppure sarebbe semplice non avere dubbi: aver seguito le loro mosse nel tempo ed unire i puntini. E' tutto di una trasparenza disarmante.

      Ti ricordi quando in previsione delle politiche del 1996 l'arcigno camerierino con i baffi (PDS) si precipitò a Londra per "consultarsi" (avere la benedizione) con i padroni della City?
      All'epoca, prendendo le distanze da RC (gioco delle parti) disse "Voglio una rivoluzione liberale...". Quello, oltre ai precedenti come la svendita dell'Italia per un piatto di lenticchie sul Britannia, era un ulteriore segnale inequivocabile.

      Chi non ha seguito gli eventi, non se li ricorda o non li ha decodificati per tempo non può capire... Inutile discutere, il redde rationem temo sia vicino. Nell'eventualità saranno i fatti a sturare le orecchie dei "diversamente udenti". Attendere prego. ;)

      Nell'attesa, godiamoci un Mozart assoluto e il suo sublime adagio. Per ritemprarsi e passare oltre...


      p.s. "InOnda" La7, dopo Luttwak abbiamo un nuovo "eroe" anti Pude in campo: Vittorio Feltri. Stasera ha superato se stesso, semplicemente great! Giannino riottolino porello fa tenerezza. E poi dicono che il Lombroso non aveva ragione... :D

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    6. M5S, rischio scissione se esce la Gambaro. E il Pd “vede” la maggioranza al Senato

      Altro che violenza verbale di Grillo e mancanza di democrazia o inciucio col Partito Demente. Per gli eletti ci voleva prima un corso accelerato in un Fort Bragg ad hoc e il più cattivo sergente Hartman politico sulla piazza alle costole e ora non assisteremmo a questa ignominiosa pagina di storia italiana. E' proprio vero "l'ingenuità in politica è un crimine"...

      ___
      Hai visto caro Davide? Hai tutti i motivi per essere contento. Se lo scouting del PD tra le quinte colonne e i miserabili arrivisti del 5 stelle nei prossimi giorni avrà successo il tuo desiderio di "inciucio buono e giusto" sarà esaudito in extremis. Vedrai come il PD, pungolato dai suddetti cuor di "lenone", sarà miracolosamente folgorato sulla via di Damasco e rinnegherà 20 anni di genuflessione ai suoi padroni abbandonando la creaturina Eurotagliola!

      Comunque sia, per uscire dall'Euro è tardi e, mi duole dirlo, il paese per ora è spacciato. Eventuale new piano Marshall della FED a parte.

      Da settembre in poi si balla. La prossima vera mossa per recuperare ulteriori "risorse" sarà finalmente lo Stato light tanto agognato dai turbo liberal con tutte le conseguenze e i tagli del caso. Hai visto mai che finalmente un po' di italioti capiscano "per chi suona la campana"?!

      Il film Euro-horror entrerà finalmente nel vivo (letteralmente). Io ho fatto scorta di pop corn. :D

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    7. Vedi Davide, tu commetti un errore. Credi che il PD, alleandosi con Grillo, avrebbe fatto uscire dall'euro l'Italia. Primo: Grillo non è affatto convinto dell'uscita dall'euro, e qui bisogna lavorare molto su di lui e sulla base per fargli capire che è indispensabile. Magari anche l'amico amerikano potrebbe catechizzarlo sull'argomento.
      Secondo: il PD dipende dall'euro, che è stato creato dalla sinistra e quindi, se uscisse, sarebbe solo per un ordine proveniente dall'Europa. Un otto settembre dall'alto. Sono una razza di servi, fanno le cose solo se glielo chiede il padrone. E hanno tutta la prosopopea dei servi che si sono arricchiti (vedi Bersani e il suo patrimonio immobiliare da 1 miliardo€ che, se fosse vero, sarebbe l'ennesimo sganassone in faccia agli operai).

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    8. Cara amica Lameduck,


      "Vedi Davide, tu commetti un errore. Credi che il PD, alleandosi con Grillo, avrebbe fatto uscire dall'euro l'Italia. Primo: Grillo non è affatto convinto dell'uscita dall'euro, e qui bisogna lavorare molto su di lui e sulla base per fargli capire che è indispensabile. Magari anche l'amico amerikano potrebbe catechizzarlo sull'argomento."

      Sul blog di Grillo ho letto spesso post dove si spiegavano gli effetti nocivi dell'euro sull'economia italiana.

      Per il resto io non voglio certo fare il difensore del PD. Quando votavo (adesso è un po' di tenpo che non lo faccio) votavo centrodestra (pur sapendo che erano dei coglioni) solo perchè detestavo PD e soci.

      "p.s. "InOnda" La7, dopo Luttwak abbiamo un nuovo "eroe" anti Pude in campo: Vittorio Feltri. Stasera ha superato se stesso, semplicemente great! Giannino riottolino porello fa tenerezza. E poi dicono che il Lombroso non aveva ragione... :D"

      Quello che ha detto Feltri sull'euro era puro buon senso e ho trovato ridicole le obiezioni di Boccia.

      Ciao Davide



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  3. Cara Barbara,
    mi permetto sommessamente di richiamare, a complemento della tua brillante esposizione, la confutazione organica, sul piano storico-economico e della teoria generale dello Stato, del delirio di JPM
    http://orizzonte48.blogspot.it/2013/06/popper-e-minsky-vsqui-quo-qua-i.html

    L'ottimo Giorgio DM ha persino :-)consigliato la lettura del detto post come "antidoto" (v. infine) per i segni di intossicazione velenosa conseguenti anche alla sola visione del "comunicato" JPM.
    http://gondrano.blogspot.it/2013/06/la-costituzione-italiana-e-leuro-non.html

    Ovviamente quello che dici tu ricalca l'essenza dell'esposizione di detto post, ma per operazioni di neutralizzazione piddo-puddina è meglio essere equipaggiati con i mezzi più sofisticati. Ci si diverte di più a vederli dibattersi nella rete delle loro stesse "paralogiche" :-)

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  4. Provo a sintetizzare per la mia piccola mente.

    Siccome le teorie neoclassiche ultraliberiste non generano lavoro (anzi spostano la ricchezza dal lavoro alla finanza) sono contrarie ai principi della nostra costituzione. La logica prevederebbe di bandire queste teorie, invece si ribalta la questione dicendo che le costituzioni non sono moderne e vanno cambiate. Questo è diabolico!
    Spero solo si generi una massa critica consapevole per contrastare tutto questo, altrimenti siamo fritti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In un prossimo post cercherò di spiegare la difficoltà nel creare la massa critica che tu giustamente auspichi. Anzi, ti ringrazio perché mi hai dato lo spunto necessario.

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  5. Adetrax10:37

    Circa l'economia, bisognerebbe sempre tenere presente che quella italiana è stata definita (magari anche in maniera non del tutto disinteressata): "a dangerous economy".

    Da questo punto di vista la "strettina" economica che sta subendo l'Italia (assieme ad altri paesi) è quasi NULLA rispetto a quello che la stessa meriterebbe per aver consentito che certe cose accadessero per decenni senza fare alcunché di veramente efficace per contenerle.

    Il fatto di non averlo fatto (e questo vale anche per altri paesi nel mondo) per questioni trasversali a varie classi sociali e gruppi di appartenenza, con varie motivazioni più o meno ideologiche legate al guadagno, ovvero ai soldi, al potere, ecc. ed indirettamente all'obiettivo NWO), sarà uno dei tanti punti che alla lunga faranno fallire il castello di paranoie che si è imbastito e che si sta continuando a costruire.

    In questi termini, può dispiacere la sorte che una parte della popolazione sta subendo in maniera abbastanza incisiva, ma questa empatia è limitata solo a quelli che non lo meriterebbero e quindi ad una percentuale molto ristretta (parecchio sotto il 30%) rispetto al totale; si badi bene poi che l'empatia non è assolutamente riservata ai cosiddetti poveri (anzi), perchè non è il censo, nella maniera più assoluta, l'unico criterio di giudizio.

    In buona sostanza, è vero che lo scenario economico delinea un quadro abbastanza chiaro di quello che sta succedendo, ma, sempre ricordando gli scopi multipli di alto livello, quello economico non è affatto l'unico scenario su cui bisognerebbe porre l'ATTENZIONE; ce ne sono infatti altri (es. geopolitici, ambientali, di società, ecc.) che sono parimenti importanti e che sono reciprocamente funzionali fra loro, ovvero ognuno di loro concorre, nel lungo periodo, a favorire obiettivi concorrenti appartenenti ad altri settori (e questo è ampiamente sfruttato dalla "shock economy").

    In breve, nel contesto generale, l'economia è uno strumento che è usato per raggiungere degli obiettivi che non sono unicamente economici e questo risulta in tutta evidenza quando gli stessi economisti (quelli veri, non quelli con vari altri scopi ed interessi) finiscono sempre con il ricordare che non esistono problematiche tecniche che impediscano delle soluzioni concrete ma che la cosa dipende da volontà politiche (ed ovviamente per politiche sotto-intendono questioni ed entità che sono molto al di sopra delle politiche da pollaio di cui spesso si dibatte sui media).

    Concludendo, per rispondere indirettamente a precedenti commenti di altri, che ci azzecca l'economia con la psicologia ?

    Molto, perchè la psicologia è usata dal "soft-power" per instradare le masse verso le direzioni volute nei vari campi (economia inclusa) e dato che molte cose avvengono con l'implicito consenso delle stesse, l'empatia, alla lunga, tende asintoticamente allo zero.

    RispondiElimina

SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).


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