mercoledì 29 marzo 2017

Festeggiare l'euroReich millenario? Parte I - Bandiere azzurre da Roma


Non si sa bene che cosa abbiano festeggiato in quel di Roma, ideale capitale del Califfato secondo i proclami dello stato islamico (vedi sotto), i nostri euroburosauri, guidati dalla Führerona in giacca bianca - prima scelta cromatica dei tedeschi per le grandi occasioni - e da tutto il suo circo equestre; con il premier eurogaio accompagnato dal marito, l'euroembriacone che ormai vede gli scarrafoni populisti camminare sui muri e i soliti eurovalletti nostrani a far da dozzinale eurotappezzeria.
Si vedeva che "La Signora Germania" (it's alive!!) si sentiva in visita dai parenti poveri. Anzi, impoveriti, di scarto, come l'uranio da trasformare in proiettili. Ha skafoneggiato allegramente durante la cerimonia ufficiale, allontanandosi per i kazzi suoi mentre parlava il pur sempre sindaco Raggi (forse per leggere l'SMS con la notifica della cartella di EquiUSA per le spese NATO) e ha mantenuto sempre quell'odioso atteggiamento di uberallismo politico-economico che qualche ingenuo si era illuso che i tedeschi avessero accantonato per sempre e che invece, non avendo ahimè ricevuto il trattamento "alla giapponese", sono stati messi in condizione di poter risfoderare al momento opportuno, ovvero fin dal primissimo dopoguerra. La volontà da parte delle potenze vincitrici di mantenere un certo core nazista in Europa in funzione solo apparentemente antisovietica, in realtà puramente antidemocratica nel senso più pieno del termine, lo stiamo pagando caro.

Ma dove l'avevo già vista la giacca bianca? Ah, ecco.
Giacca bianca e pantalone nero. Come sei cattiva - diranno - che c'entrano i nazisti? Che oltraggio! Leuropa ci ha salvato dai NAZI-onalismi e grazie ad essa abbiamo avuto ben 70 anni di pace!
I nazi c'entrano, c'entrano eccome. E per colpa loro non siamo in pace ma in guerra; lo dimostra il senso di umanità che stiamo perdendo ogni giorno di più e che sarà difficile se non impossibile recuperare, come dice il mio amico Federico. Questa sensazione di stare di nuovo nel grande esperimento "come si diventa nazisti" lo si deve al fatto che il grande progettone europeo pare proprio la continuazione del Reich Millenario solo temporaneamente accantonato sotto le bombe alleate e poi di nuovo affidato alle sapienti mani che lo avevano gestito negli anni 30-40. Forse nel 1957 ci sarebbe stato bene un cartello: "Riprendiamo le trasmissioni scusandoci per l'interruzione." 

I britannici, con tutti i loro difetti e doppiezze, hanno un fiuto particolare per riconoscere le derive nazistoidi e ci offrono sempre ottimi spunti di riflessione sul valore della democrazia. Quella liberaldemocratica, lo so, ma è l'unica e la migliore che abbiamo potuto trovare.
La Brexit, firmata da Elisabetta e Theresa, viene venduta dal ministero dell'europropaganda come un atto di mera insubordinazione, mentre invece si tratta del tentativo di salvare la sovranità nazionale e la democrazia rappresentativa, in un momento in cui il "tireremo diritto" dei tedeschi ci fa sperare di risentire le note di "In the Mood" e, soprattutto, "Kalinka". Solo che, questa volta, potrebbe essere sushi per tutti, invasori compresi.

Rodney Atkinson è il fratello maggiore di Rowan, il celebre Mr. Bean. Non lo conoscete perché è considerato un eretico che parla male de Leuropa e perciò lo si può incontrare solo nelle dark room dei media alternativi. Mi è immediatamente divenuto simpatico dopo averne letto la character assassination sul "Guardian"il solito giornale bigotto desinistra che usa il mezzuccio del razzismo per denigrare chi non la pensa nell'unico modo accettato. Tra parentesi, Mandela firmò veramente il patto con il diavolo, accettando di mantenere e concentrare il potere economico nelle mani dell'1% di ultra-elite bianca in cambio del potere assoluto per l'ANC e la licenza di vendetta razziale sulle classi medie bianche sudafricane. Lo ha scritto anche Naomi Klein, che non è certo populista. In pratica qualcosa di assai simile a ciò che hanno fatto tutte le sinistre post-ottantanoviste del mondo per sopravvivere in regime di shock economy e ultraliberismo hardcore. Ovvero vendere le rispettive classi operaie e classi medie ex operaie evolutesi grazie al capitalismo keynesiano per ottenere la gestione del Potere in subappalto e praticamente in esclusiva. Si è sempre i piddini di qualcuno.
Chiusa la parentesi, Atkinson fu esponente dello UKIP prima di litigare con Nigel Farage, è un ex consigliere politico ministeriale ed è autore di libri assai critici sull'Unione Europea. Citò per omissione di denuncia di tradimento i ministri Francis Maude e Douglas Hurd che firmarono il Trattato di Maastricht. Un bel tipetto agguerrito, insomma.
Nel 2008 pronunciò, nel corso di un incontro pubblico alla Camera dei Lords, il seguente discorso, nel quale si possono trovare spunti interessanti.
"C'è stato un golpe contro il popolo britannico e quelli degli stati-nazione d'Europa che furono liberati dal fascismo nel 1945 e dal comunismo nel 1989, ed è stato un golpe contro la sovranità degli elettori, ovvero contro la pura definizione di democrazia. Coloro che si prefissero di distruggere la sovranità democratica sapevano che non vi sarebbero riusciti se avessero svelato le loro vere intenzioni e sapevano anche che non avrebbero potuto attuarle utilizzando il normale sistema democratico. Agirono quindi nel back office e attraverso organismi sovranazionali, instaurando nell'Unione Europea uno stato corporativo burocratico talmente monolitico e gigantesco da intimidire, silenziare e ridurre all'impotenza le istituzioni periferiche che avrebbero dovuto essere inglobate nel progetto.
I piani per questo processo essenzialmente reazionario furono delineati, tra gli altri, da molte personalità nazi-fasciste sopravvissute alla seconda guerra mondiale, e realizzati nell'odierna Unione Europea. Il fatto che molti costruttori dell'Europa abbiano agito in buona fede e con ottime intenzioni non toglie il fatto che essi abbiano tratto ispirazione dagli odiati regimi del passato fascista ed abbiano creato le loro strutture sulle ceneri della democrazia degli stati nazionali, esattamente in assonanza con i piani fascisti che credevano di avere sconfitto.
Ora che il completamento del loro progetto segreto di trasformare gli stati-nazione europei in un gigantesco impero corporativistico è imminente, i nuovi dittatori si sono fatti più audaci. Ora possono agire come se i votanti non esistessero, visto che sanno che i votanti non hanno più potere. Sebbene la Costituzione Europea sia stata comprensibilmente rigettata dai popoli di Francia e Olanda, essa è stata reintrodotta nella forma del cosiddetto "Trattato di Lisbona" e i governi della UE sono stati intimiditi al fine di non tener conto dei risultati dei referenda votati dai loro popoli. Dopo aver bloccato i referenda, la Commissione Europea si permette la spudoratezza di lanciare una nuova iniziativa chiamata "Dibattere l'Europa: Dare voce ai cittadini".  E ciò dopo che il 95% degli stati membri dell'Unione Europea negò ai suoi cittadini il diritto di votare sulla perdita massiva di diritti democratici insita nel Trattato di Lisbona. Non ci dobbiamo meravigliare del fatto che, secondo i sondaggi dell'Eurobarometro, solo il 50% dei popoli della UE approvi l'istituzione.
Ancora più disgraziatamente, gli irlandesi potrebbero aver cambiato idea sul trattato di Lisbona a causa dei timori circa il collasso della propria economia, a causa dello sfruttamento finanzario delle loro banche da parte della Germania e dell'appartenenza all'euro, che impedisce all'Irlanda di poter controllare, in caso di recessione, il proprio tasso di cambio e di interessi.
Il Trattato di Lisbona ha creato una nuova entità nazionale alla quale gli stati membri sono sottomessi. Ciò rende le modifiche costituzionali possibili perfino senza la loro consultazione.  Esso elimina il principio fondante del libero mercato e della libera concorrenza.  Allo stesso tempo bandisce e reintroduce la pena di morte per rivolte e tumulti, permette la restrizione di diritti e libertà al fine di servire gli interessi dell'Unione Europea e permette alle forze armate UE di occupare qualunque paese membro.
Gli irlandesi, distrutti dall'euro e sottoposti a pressioni intollerabili, hanno votato "si"a tutto ciò. L'unione Europea ora sa che tutto ciò che deve fare per cancellare le costituzioni degli stati membri, è distruggere prima di tutto le loro economie. Gli elettori, allora, spaventati, capitoleranno."
Secondo Atkinson, ma è il parere condiviso da altri studiosi e storici liberali come John Laughland, che ne parla nel suo inspiegabilmente mai tradotto in italiano "The Tainted Source. The Undemocratic Origins of the European Idea", il meccanismo di funzionamento dell'Unione Europea è basato sui piani nazisti di "unione economica europea" del 1941 e pubblicati nel 1942. Il fatto che in quell'anno sia stata anche, dagli stessi soggetti, delineata la Endlosung, ovvero la "soluzione finale", costituisce una coincidenza agghiacciante.

Gli indizi sulla matrice nazista della UE si possono ritrovare periodicamente, secondo Atkinson, nel comportamento tenuto da Leuropa durante alcune crisi regionali. Ad esempio durante la guerra nella ex-Yugoslavia, ed io aggiungerei anche nel modo in cui è stata liquidata, con una vera "soluzione finale" politico-economica, la DDR. Come nel 1940, scrive l'autore, abbiamo assistito alla dissoluzione della Yugoslavia e della Cecoslovacchia, sostituite dalla riproposizione dei vecchi stati della Slovacchia, Croazia, Bosnia e Kosovo. Questi stati negli anni '40 erano tutti alleati del nazismo e ciascuno di essi fornì al Terzo Reich la propria divisione di SS. Una coincidenza, I suppose.
"L'Unione europea ha promosso e finanziato nei Balcani la pulizia etnica di un milione di europei, per lo più serbi, ebrei e zingari da Croazia, Kosovo e Bosnia, realizzando le antiche ambizioni di organizzazioni fasciste in quei paesi. Naturalmente è l'Unione europea, sia laburista che liberaldemocratica e conservatrice, che ha resuscitato la Croazia, un paese con le più evidenti tradizioni fasciste in Europa. La Croazia, con la cacciata di circa 300.000 serbi dalla loro patria storica nella Krajina nel 1995 si è resa colpevole della più grande pulizia etnica in Europa da decenni. I legami tra fascisti croati e nazisti tedeschi ai nostri giorni è ben documentata. L'esercito e il governo tedeschi furono i principali sostenitori del presidente Tudjman e i primi a riconoscere lo stato creato illegalmente della Croazia nel 1991."
Come non pensare subito inoltre alle recentissime imprese - silenziate dal ministero dell'europropaganda - del regime filo-UE dell'Ucraina, dove il Battaglione Azov si fregia apertamente di simboli inequivocabilmente nazisti (e NATO).


Atkinson passa in rassegna le biografie di alcune personalità di spicco del parco fondatori UE in forte odore di passato nazista, a cominciare da Walter Hallstein, ministro degli esteri della RFT e padre della omonima "Dottrina" che negava il riconoscimento diplomatico a quegli stati che avessero riconosciuto la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), poi eradicata nel 1990 da personaggi come Kohl e Schauble. Firmatario del Trattato di Roma, Hallstein fu il primo presidente della Commissione Europea, eletto nel 1958.
Poi Paul Henri Spaak, il ministro degli esteri belga che aveva rifiutato l'aiuto al governo repubblicano spagnolo durante la guerra civile, che divenne uno dei padri fondatori della UE e segretario generale della NATO.
Hans Josef Globke. Segretario di stato con Adenauer, soprattutto per le questioni legate alla creazione della comunità europea, durante il nazismo aveva formulato la legislazione d'emergenza che aveva permesso a Hitler di conquistare il potere assoluto nel 1933 e aveva stilato le leggi razziali di Norimberga, che revocavano la cittadinanza tedesca agli ebrei. Cazzabubbole, insomma.
Nel dopoguerra, Globke divenne capo, per il decennio 53-63, della cancelleria federale della Germania Occidentale. Nel 1960 la CIA fece pressioni su Life Magazine affinché cancellasse i riferimenti a Globke contenuti nelle memorie appena ritrovate di Adolf Eichman. (Che la UE sia anche, tra le tante cose che è, una creazione della CIA ultraoscura di Allen Dulles, non vi sono dubbi).
Kurt Georg Kiesinger. Nazista della prima ora, ex SA, nel 1940 divenne capo del dipartimento per la propaganda radio del regime, soprattutto quella riservata ai territori occupati dal Reich, come Francia, Belgio e Grecia. Nonostante queste credenziali, nel 1966, come capo del partito cristiano democratico, fu eletto cancelliere.

Il più interessante, però, resta sempre Walter Funk, personaggio noto a chiunque voglia riscontrare le sconcertanti attinenze tra le politiche economiche di austerità "europee" e la politica economica predatoria nazista di pre-guerra seguita agli anni espansivi prociclici di Hjalmar Schacht, promossa proprio da Funk.
Funk - scrive Atkinson - aderì al Partito Nazionalsocialista nel 1931 e divenne presto non solo il consigliere economico di Hitler ma capo ufficio stampa del ministero della propaganda di Joseph Goebbels. Nel 1938 fu nominato ministro dell'economia, divenendo il trait d'union tra il partito e il complesso industriale tedesco dal quale otteneva appoggio economico e politico per Hitler. Il 3 dicembre 1938 Funk firmò un decreto che imponeva agli imprenditori ebrei di vendere o liquidare le proprie imprese e vietava agli stessi di acquisire proprietà immobiliari. Gli ebrei furono costretti a depositare azioni, titoli ed altri beni in banche speciali dove i loro conti erano contrassegnati come "ebrei". Un bail-in, diremmo oggi.
Funk fu imputato al processo di Norimberga ma, al suo rilascio nel 1957, ottenne un impiego al ministero dell'educazione della Bassa Sassonia, dove si adoperò nella promozione della nuova comunità europea presso scuole e università. 

Interessante, no? Ah, secondo voi di chi è questa citazione?
"La Germania dovrebbe, visto che è divenuta pacifica e ragionevole, prendersi tutto ciò che l'Europa e il mondo intero le ha negato in due grandi guerre, una sorta di egemonia soft sull'Europa".
Nessun nazistone D.O.P. stavolta, ma solo Joschka Fischer, ex ministro degli esteri tedesco; verde, spinelliano, sessantottino. Il mistero di come il progettone nazista del 1942 sia diventato il "tessoro" della mejo sinistra antifa, si trova sulla faccia nascosta dell'Euroluna.
P.S. Volendo, nella foto seguente, sempre del maledetto 1942, vi sarebbero anche le origini di Eurabia, nome discusso che però altro non è che il nome di un bollettino pubblicato negli anni '70 dal "Comitato Europeo di Coordinamento delle Associazioni per l'Amicizia con il mondo arabo" (nel link il numero 2, in francese). A proposito di patti con il diavolo, eccone un altro degno di nota, che chiameremo "Oil for migration". Gli europei, terrorizzati dal poter rimanere senza benzina durante la crisi petrolifera, al primo chiudersi di rubinetto dell'OPEC accettano di aprire le porte all'immigrazione islamica in Europa. L'Unione Europea è da allora in poi entusiasta all'idea di fornire, come richiesto, tecnologia avanzata ai paesi arabi in cambio dell'afflusso di lavoratori arabi in Europa, ai quali dovranno essere concessi, lo si pretende, gli stessi diritti dei lavoratori autoctoni. 

Non si capisce quali sarebbero stati i vantaggi di questa amicizia, voluta da Francia e Germania, per i popoli europei, a parte la garanzia del rifornimento di petrolio e lo sfruttamento da parte del complesso industriale tedesco e francese di manovalanza immigrata. Infatti non vi sono.  Un'altra delle richieste degli arabi nell'ambito dell'Oil for migration era l'appoggio incondizionato alla causa palestinese in funzione anti-americana ed anti-israeliana, e sappiamo quanto ci sia costato il voler barcamenarsi e tenere il piede in due staffe in termini di terrorismo e strategia della tensione.
Oggi l'obiettivo dell'amicizia euro-araba, alla luce degli ultimi avvenimenti, acquista una sfumatura tendente al nero più cupo. Traggo dal noto opuscolo "Black Flags from Rome" della sedicente ISIS, questo inquietante ritaglio.

E, a pagina 85, questa agghiacciante premonizione. 
"Quando lo Stato Islamico avrà vinto l'Armageddon in Siria, i combattenti libici, marocchini e tunisini raggiungeranno l'Europa via mare o per via aerea. Saranno supportati e guidati dai musulmani che avranno preso il controllo delle coste strategiche e perfino da quei non musulmani  che saranno disposti ad accettare i Musulmani come loro nuovi padroni. Per allora, l'armata crociata sarà sconfitta e lo stato islamico sarà la forza più potente sia in Europa che nel Medio Oriente. I musulmani in Europa saranno collegati grazie all'eliminazione delle frontiere e otterranno tutto l'appoggio da parte del Medio Oriente.
L'Italia sarà per allora stata conquistata da musulmani armati provenienti da più direzioni: bande musulmane del Nord e dell'Ovest, combattenti islamici dai Balcani e missili e navi dal sud.
Senza nessuno che possa eguagliarne potenza e unità, i musulmani avranno catturato Roma, la capitale d'Europa."
Chiunque l'abbia scritta, dei veri musulmani o qualcuno che si spaccia per essi allo scopo di terrorizzarci e spingerci, dopo essere divenuti nazisti (scacco matto) a farne polpette, magari con contorno di funghi nucleari, lo scenario che vi viene prefigurato non sembra così lontano da antichi proponimenti islamici di conquista e, ciò che è peggio, chi sta mettendo a ferro e fuoco le città europee con tattiche da guerriglia urbana, nella conquista di Roma e nel dominio islamico del mondo ci crede veramente. E ne conosciamo tanti di non musulmani ansiosi di farsi governare dall'Islam e disposti a tutto affinché ciò avvenga, senza chiederci se saremmo eventualmente d'accordo.  E qui si ritorna ai britannici ed alla loro preoccupazione per la deriva antidemocratica e "nazista" dell'Europa, che sarà oggetto della prossima puntata.

Vedete, noi non saremmo crociati. E' che ci dipingono così.

50 commenti:

  1. Anonimo18:39

    E hai partorito questo pippone apocalittico solo perché ti rode per i sessant’anni dei Trattati di Roma?
    Comunque consolati Barbara, una soluzione per te ce l’ho!
    Ho saputo che Theresa May affitta una camera della sua magione.
    Potresti trasferirti armi e bagagli da lei.
    Ricordati però di mettere dei sacchi di sabbia alle finestre.
    Nel quartiere dove abita la May almeno il 50% degli abitanti è costituito da musulmani.

    (dubitans)

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    1. Problemi di lingua non ne avrei. Sai che non è una cattiva idea?

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    2. quanto me stanno in quel posto gli anonimi che postano

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    3. @ Hydroptere
      Sapessi a me...

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  2. Sono sinceramente costernato.
    Buffagni ha parlato invano, evidentemente l'antifascismo è e rimane una malattia incurabile.
    Mi spiace molto.


    Matteo

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    1. Qui però si parla di nazismo, se non mi sbaglio.

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    2. C'è una bella differenza. I fascisti proteggerono gli ebrei in Italia, in modo ambiguo ma pare efficace. Non siamo mai stati fanatici, bianchi rossi o neri, i millenni di storia qualcosa contano.

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    3. Per un'antifascista la differenza (che esiste) è irrilevante.
      Facciamola semplice perché sono molto stanco, e purtroppo devo dare ragione a Buffagni sull'inutilità di questa conversazione (purtroppo): la Ue non ha radici (ideologiche, politiche, economiche) naziste, fasciste, peroniste, baathiste, franchiste, rexiste, banderiste, metastaxiste...
      Più semplice di così non lo riesco a scrivere.
      Fa lo stesso, buona serata a te e Barra Caracciolo.

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    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    5. Le linee fondamentali del progetto di unificazione europea della Germania nazista non sono "naziste", sono "tedesche". "Nazista" al 100% è il modo in cui fu perseguito, nazista al 100% l'idea "egemonia tedesca sui popoli europei" = "egemonia razziale ariana su popoli razzialmente inferiori secondo una gerarchia stabilita da appositi uffici in base a criteri 'scientifici' ".
      Tutto il resto è "tedesco", e non perchè i tedeschi siano più cattivi degli altri popoli, ma perchè quando la posizione geografica della Germania al centro d'Europa si trasforma nell'unità politica centralizzata in forma statale di 80 MLN di tedeschi, con le ben note risorse industriali, scientifiche, di disciplina e coesione sociale, per necessità geopolitica la strategia fondamentale della Germania è questa, chiunque governi la Germania.
      Questa strategia fondamentale può essere interpretata in centomila modi e in settantatremilamilioni di mosse tattiche, a seconda di quel che fanno gli altri e di chi governa la Germania (in senso lato: a seconda degli interessi, della cultura e della consapevolezza della sua classe dirigente) ma resta quella PER SEMPRE, finchè i dati fondamentali non cambiano.
      Ora, poichè il dato fondamentale geografico cambia solo se l'Europa sprofonda nel mare, l'unico dato che può cambiare è l'unità politica della Germania. E infatti, non appena la Germania ha ritrovato l'unità politica si è messa a seguire la sua grande strategia, con i mezzi e nei limiti che vediamo.
      Un paese che NON segue la sua grande strategia fondamentale, cioè che disubbidisce ai dati geopolitici di fondo, o viene ricondotto sulla retta via dalla lezione dei fatti, o smette di essere un'unità politica coesa: viene o direttamente conquistato, o indirettamente colonizzato, o reso strutturalmente subalterno ad altra/e potenza/e (ogni riferimento alla condizione attuale dell'Italia NON è puramente casuale).

      [segue]

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    6. [segue dal post precedente]

      Allo stesso modo gli Stati Uniti, che sono la principale potenza marittima del mondo e in termini geopolitici un'isola (perchè controllano l'intero continente del quale fanno parte) non rinunceranno MAI al dominio dei mari, chiunque li governi; come, prima di loro, non vi rinunciava l'Impero Britannico. Tant'è vero che le due principali "globalizzazioni", l'Ottocentesca e l'odierna, spiegate ed esaltate o condannate in millemilioni di chilometri di scaffali di biblioteca,si possono definire in modo esauriente in mezza riga: "egemonia mondiale USA/UK".

      Nel 1920, Jacques Bainville, critico letterario, storico e giornalista nazionalista dell'Action Francaise, accademico di Francia, pubblicò "Les consèquences politiques de la paix" (130 paginette molto interessanti, scaricabili gratis qui: http://classiques.uqac.ca/classiques/bainville_jacques/consequences_pol_paix/consequences_pol_paix.html) nel quale come constaterà chi legge prevedeva con precisione millimetrica non solo che nel giro di venti-trent'anni sarebbe scoppiata un'altra guerra europea, ma DOVE, COME e PERCHE' sarebbe scoppiata. Per indovinarci non fece ricorso alle sedute spiritiche come Prodi, ma si limitò a leggere i punti fondamentali del Trattato di Versailles e a cogliervi le faglie di conflitto scavate dall'adozione del principio di nazionalità per ridisegnare la carta d'Europa dopo la sconfitta delle Potenze Centrali. Adozione del principio di nazionalità = ricostituzione di una Germania politicamente unita al centro d'Europa. Come ciliegina su questa torta esplosiva, le potenze riunite a Versailles misero l'indebitamento punitivo della suddetta Germania unita, garantendosi l'accumulo di un risentimento termonucleare e la destabilizzazione preventiva della classe dirigente tedesca incaricata di servire il suddetto debito. Mancava insomma solo la personalità imprevedibile dello zio Adolfo per cucinare la IIGM con le sue delizie. Bainville aveva raccomandato, a vuoto, di fare due cose: dividere la Germania rimettendo sul trono le maggiori Case tradizionali, e NON esigere debiti di guerra punitivi. Le cose, come si sa, andarono diversamente. Se ci sia stato il dolo (se dietro al benintenzionato dirittoumanista Presidente Wilson ci sia stato non solo il col. House, ma la Round Table britannica intenzionata a preparare un altro conflitto continentale europeo) non si può sapere con certezza; fatto sta che le cose sono andate come sono andate.
      [segue]

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    7. [segue dal post precedente]

      Da quanto precede concludo sottolineando che il progetto egemonico della Germania 2017 ca. somiglia al progetto egemonico della Germania 1937 ca. e al progetto egemonico della Germania 1890 ca. perchè è il progetto egemonico della Germania, non della Germania eterna che non esiste ma della Germania politicamente unita, che esiste dal 1870, ha smesso di esistere nel 1946, ed ha ricominciato ad esistere nel 1989. Meglio la signora Merkel di zio Adolfo, meglio il Kaiser Guglielmo della signora Merkel, ma il dato fondamentale è che tutti e tre sono o furono uomini o donne di Stato tedeschi consapevolmente o inconsapevolmente interpretanti la strategia fondamentale tedesca, che resta identica nel tempo quando i tedeschi se la possono e devono permettere, cioè quando sono politicamente uniti.
      Per finire: il problema essenziale d'Europa, ieri l'altro, ieri, oggi e domani, è la presenza della Germania unita al centro del continente. Lo ha per così dire disattivato la subalternità dell'intera Europa all'egemone statunitense, ma il problema resta, seppure non si presenti in forma acuta. Ed è molto difficile risolverlo per due ragioni essenziali: 1) l'altra direttrice fondamentale della grande strategia tedesca è l'Est Russo (=Germania conquista la Russia/Russia conquista la Germania, oppure alleanza, almeno provvisoria, russo-tedesca), il che mette l'Europa intera, se egemonizzata dalla Germania, in rotta di collisione immediata con l'Anglosfera 2) il carattere nazionale tedesco, per come si è storicamente presentato sinora, è capacissimo di imperialismo ma non è capace di imperium (forza+autorità); i tedeschi sanno debellare superbos ma non sanno parcere subjectis, e su queste basi non si edifica nessun Reich millenario, neanche centenario o sessantenario.

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    8. La Germania avrebbe un progetto egemonico?
      Curioso.

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    9. Ce l'ha sempre avuto, Matteo, da quando è unita; come è normale che sia per uno Stato con quella forza e quella posizione. Poi non è mai riuscita a realizzarlo, per tanti motivi tra i quali 1) la politica di equilibrio di potenza degli anglo 2) i limiti delle sue proprie capacità 3) nel continente, il contrappeso della volontà egemonica francese.

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    10. Aggiungo che la Germania attuale persegue il suo programma egemonico nei limiti, incapacitanti, della UE: che ha un egemone politico numero 1, gli USA. Il progetto egemonico tedesco, dunque, è oggi un progetto di egemonia subalterna; ma da un canto la Brexit, dall'altro il violento conflitto interno agli USA dopo l'elezione di Trump, nel quale la fazione globalista antiTrump si appoggia alla Germania e alla UE per impastoiarlo e sconfiggerlo, probabilmente mette alcuni grilli per il capo ai tedeschi, e li fa sognare un futuro radioso.

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    11. Copertina der Spiegel, 1990.
      Nach der Einheit, Weltmacht Deutschland

      Dopo l'unità delle 2 Germania, Germania potenza mondiale.
      Tra l'altro l'ex ministro degli esteri tedesco pochi mesi fà ha autodefinito la Germania nuova potenza mondiale.

      Tipica megalomania tedesca, ma io penso che i tedeschi non hanno fatto i conti con l'oste. L'economia tedesca dipende più del 50% dal Export. 30/40% dei posti di lavoro in Germania dipendono direttamente o indirettamente dal Export, cioè dal UE, cioè dal €, cioè dai pagliacci tradittori francesi è italiani.
      Basta che uno di questi 2 abbandoni il carro euro è l'economia tedesca si sgonfia.

      Russia non potrà mai sostituire USA è UE commercialmente.
      La Germania con la Russia o anche con la Cina non si potrà mai comportare come fà attualmente con l'UE.

      La Germania secondo mè si andra a scontrare violentemente con UK/USA, poi vedremo cosa succederà. La May ha già fatto sapere che in caso di Brexit "duro" attiverà il MI6 contro la Germania.

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    12. Caro Buffagni, essere degli insopportabili bottegai, come i Tedeschi sono sempre stati, non basta per definire un progetto egemonico, o addirittura imperiale.
      Fanno quel che possono fare, e cioè "mangiare una patata al giorno per vendere le altre" (mercantilismo) ma il giochetto finirebbe immediatamente appena riavuto il Marco.
      Potrebbero diventare preoccupanti se si riarmassero, e non parlo della atomica (che serve per difendersi e che sarebbe doveroso anche noi adottassimo se volessimo veramente uscire dalla Nato dall'Ue) ma di un esercito serio stile anno 30.
      Ma non avverrà fino a che avranno governi che pompano sul loro senso di colpa collettivo per le note vicende del passato. Barbara dice che questi sono governanti nazisti. Nazisti che sognano l'estinzione del proprio popolo.
      Mah, che avesse ragione Nietzsche (l'unica cosa interessante insieme a Beethoven che la Germania abbia partorito)?

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    13. Caro Matteo,
      penso anche io, giudicando dal passato (1870 sgg.), che la Germania non abbia le carte in regola per egemonizzare l'Europa (non la UE, l'Europa) e condurla da qualche parte tranne il più vicino burrone. La voglia o la mezza voglia però ce l'ha, perchè chiunque si trovi a passare per la Cancelleria di Berlino non può non avercela. Anche questa situazione della mezza voglia non è nuova. Il cancelliere von Bethmann-Hollweg, che avrebbe presieduto il governo del 1914, disse pochi anni prima che "la Germania non era culturalmente in grado di pensare il dominio mondiale". La diagnosi era esatta, ma un insieme di circostanze + la mezza voglia di provarci ha condotto al noto incidente.
      In tutta questa vicenda della UE, della Germania, della globalizzazione, etc.una cosa brilla per la sua totale assenza: il nazismo (e per fortuna, ci mancherebbe solo quello). Mi correggo: ci sono alcune migliaia di pazzoidi e crudeli neonazisti in Ucraina, sponsorizzati da USA e Germania in funzione antirussa; e con la rassegna stampa del nazismo abbiamo finito.
      Forse aveva ragione Nietzsche. Beethoven piace anche a me, però Goethe non lo butterei via.

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  3. Anonimo20:09

    Purtroppo, per ragioni anagrafiche, non mi potrò godere il risultato della finale Christians Vs. Muslims, refereeing: Zionism... :D Tuttavia, dal Bar Sport di Lassù (o di Laggiù) mi avrebbe fatto piacere scoprire se, alla fine, andrà a finire come aveva sperimentato il ricercatore John B. Calhoun ed il suo imperdibile "Universo 25" http://leganerd.com/2013/09/06/universe-25-morte-utopia/
    Comunque vada sarà uno spasso: si accettano scommesse sulla vittoria. Compresa quella dell' arbitro... :D Un caro saluto, Capitan_Findus

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  4. Qui del pippone apocalittico non c'è proprio nulla. Niente. Nothing. Rien.
    E, a dispetto della bravura di Barbara in uno dei suoi pezzi migliori, non c'era alcun bisogno di questo post per conoscere la natura infame di un progetto nazistoid€.
    Chi fa lo spiritoso senza firmarsi, prima che miserabile, è più ignorante di una capra.

    RispondiElimina
  5. Anonimo23:34

    "Quando lo Stato Islamico avrà vinto l'Armageddon in Siria, i combattenti libici, marocchini e tunisini raggiungeranno l'Europa via mare o per via aerea.
    e il ruolo di U$rael in tutto questo dove l' hai lasciato ? i tuoi nazisti , sinistrati ( ma anche islamisti ) non sono "agenti primari" ma sono strumenti , volontari complici VINTI & SELEZIONATI di un "mammona" da cui sono stati "graziati" allevati e protetti affinché operassero per LUI .
    Purtroppo ,cara "papera zoppa" , LUI occupa sempre tutte le parti nella (sua) commedia e "le cose" sono sempre molto più complesse ed intricate di come sembrano; quindi attenzione a non diventare una "fallaci" qualsiasi e dicendo pure delle "scempiaggini "( Ad esempio attenzione a predatare la colonizzazione islamica dell' italia al Moro "palestinese" del 1973 e non al crollo "libbberista" del muro di berlino del 1989 )
    ws
    PS: sia chiaro a me stanno sul c.... tutti gli "ismi" in una classifica in cui l' islamismo è sempre stato nelle prime posizioni e adesso concorrerebbe pure per la vetta in cui però troneggia da 100 anni un altro "ismo" da cui IO non mi faccio manipolare.

    RispondiElimina
  6. Davide09:26

    Signora Tampieri prima di tutto mi congratulo con lei per gli articoli molto elucubrativi. Io la leggo spesso e mi capita anche di riprendere alcune delle sue idee in alcune discussioni reali o su Facebook sulla bontà o meno di quest'unione europea, anche perchè lei è una giornalista davvero ben informata e intelligente. Posso avere qualche fonte che parli dell'accordo oil for migration???


    Davide

    RispondiElimina
  7. 1) Sull'ISIS.

    A) Secret Pentagon Report Reveals US "Created" ISIS As A "Tool" To Overthrow Syria's President Assad

    http://www.zerohedge.com/news/2015-05-23/secret-pentagon-report-reveals-us-created-isis-tool-overthrow-syrias-president-assad

    B) "Shadow Wars: The Secret Struggle for the Middle East"

    by Dr Christopher Davidson

    http://oxfordliteraryfestival.org/literature-events/2017/april-02/shadow-wars-the-secret-struggle-for-the-middle-east

    2)Sulla Germania.


    A) Europa, prima del piano Marshall
    di Andrej Fomin

    I media hanno in gran parte dimenticato un’iniziativa sovietica, proposta nel 1950, di ritirarsi dalla DDR e di riunificare una neutrale, non allineata, smilitarizzata Germania entro un anno dalla conclusione di un trattato di pace. È un dato di fatto, la risoluzione adottata nel corso della riunione di Praga dei Ministri degli Esteri del blocco sovietico il 21 Ottobre 1950 ha proposto l’istituzione di un Consiglio Costituente tutto tedesco, con pari rappresentanza da GermaniaEst e Germania Ovest per preparare la formazione di un "unico governo provvisorio, sovrano, democratico e amante della pace"in una Germania unita. Inutile dire,che il governo degli Stati Uniti e l’amministrazione della Germania Ovest in Bohn si oppose con forza alll’iniziativa [4]. Mentre un plebiscito sul tema "Sei contro la rimilitarizzazione della Germania e in favore della conclusione di un trattato di pace nel 1951?" È stato annunciato in entrambe le metà dello stato diviso, che il referendum si è svolto e ufficialmente riconosciuto solo in Germania orientale ( con il 96% dei voti "sì"). Le autorità della Germania occidentale controllata dagli Stati Uniti non sono riusciti a rispondere in modo veramente democratico. Hanno rifiutato di riconoscere i risultati preliminari del referendum che si erano otttenuti nel febbraio 1951 (dei 6,2 milioni di cittadini federali che avevano preso parte entro giugno 1951, 94,4 % ha anche votato "sì") e ha introdotto la draconiana cauto Criminal Law Amendment Act (del 1951 Blitzgesetz) il 11 luglio in base a tale normativa, chiunque colpevole di importazione di letteratura proibita, criticare il governo, o avere contatti non dichiarata con i rappresentanti della DDR , ecc doveva essere perseguito per "alto tradimento", che era punibile con 5 a 15 anni di carcere......

    http://www.voltairenet.org/article190240.html

    4) Sulle guerre nei Balcani.

    A) "Il Tpi: Milosevic innocente, estraneo alle stragi in Bosnia"

    http://www.libreidee.org/2016/08/il-tpi-milosevic-innocente-estraneo-alle-stragi-in-bosnia/

    ps ovviamente silenzio assoluto su tv e giornaloni italiani che invece per anni sostenevano ( in mala fede: per ordine USA!! ) il contrario!!

    In conclusione, in pochissime parole: l'abito non fa il monaco!!!

    Ma come mai è difficile smascherarlo? Ecco uno dei motivi principali:

    “Uno dei lacci con cui l’America ha imbrigliato il mondo è quella della “cultura” popolare. Sebbene la tecnologia dei social network sia controllata e completamente monitorata dai governi, viene usata principalmente per scambiare informazioni sulle cose più insignificanti che si possono immaginare – cantanti e band pop, sport, fesserie consumistiche. Se i banchieri tireranno troppo la corda con la gente fino al punto di innescare una reazione aggressiva, qualcuno probabilmente inventerà un’app Molotov capace di colpire virtualmente il bersaglio.” by Wayne Madsen

    Fonte: http://www.ilnodogordiano.it/?p=525

    Cordiali saluti.

    Fabrice

    PS sia ben chiaro, non sono neanche lontanamente un sinistroide inconcludente utopista che dice che bisogna accoglierli tutti, dipendesse da me, farei una legge sull'immigrazione identica a quella che c'è in Australia ( quindi molto seria e restrittiva!! ), dotazione ottimale di uomini e mezzi, con l'aggiunta però che darei preferenza assoluta agli immigrati la cui religione abbia radici cristiane!!
    Insomma, applicherei il logos naturale: simile attrae simile!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo05:55

      riguardo alla cultura : credo sia impossibile combattere l'eccellenza con la mediocrità .

      possono sperare di vincere solo escludendola dallo scontro , devono eliminarla fisicamente, impadronendosi del tempo , lo riempiono di semplicità ,e con gli anni ne cancellano la memoria.
      ma il compito é imposiibile ,l'eccellenza ha un profumo irrinunciabile, sa di divino.
      non vinceranno mai , e lo sanno.


      Don Diego

      Elimina
    2. @Don Diego

      Finora hanno vinto loro e il motivo è semplice:

      a) I politicanti italiani ( e non solo ovviamente!! ) sono dei venduti agli USA in tutti i sensi e quindi ad esempio importare trash tv americana ( soap operas, reality shows, ecc... ) persino su canali tv ( Rai ) che dovrebbero fare invece servzio pubblico è solo una conseguenza!!

      2) "L'uomo comune cerca il piacere, l'uomo superiore cerca le virtù", Confucio

      Saluti.

      Fabrice

      PS ovviamente non dico neanche lontanamente che i politicanti occidentali siano uomini superiori devoti ricercatori della pratica delle virtù, tutt’altro!!

      E nè lo dico per le elites ( big men della finanza, mega massoni, ecc.. ) che dominano le società occidentali, anzi al contrario esempi di gente virtuosa sono moooolto più comuni fra gente ordinaria totalmente sconosciuta sulla quale ovviamente fanno tutto il possibile e il necessario per non dargli alcuna visibilità!!

      Elimina
  8. Due Integrazioni Finali al mio primo post!

    Prima Integrazione.

    Nel punto 1) del mio primo post, ecco un terzo spunto:


    C) "Distruggere Daesh?" di Thierry Meyssan

    Alla domanda degli europei su quel che Washington avrebbe fatto di Raqqa una volta liberata, Rex Tillerson ha stranamente risposto che vi avrebbe fatto tornare la popolazione sfollata o rifugiata. Gli europei hanno concluso che essendo questa popolazione straordinariamente favorevole a Damasco, Washington intendesse restituire questo territorio alla Repubblica araba siriana.

    Nel prendere la parola, il ministro degli esteri portoghese, Augusto Santos Silva, ha sottolineato che la proposta andava in direzione contraria rispetto a quanto era stato deciso in precedenza. Gli europei hanno il dovere morale, ha sottolineato, di proseguire i loro sforzi per la protezione nei confronti dei profughi fuggiti dalla "dittatura sanguinaria".

    La scelta fatta dagli europei di affidare questo intervento al Portogallo non è neutra. L’ex primo ministro portoghese, di cui Santos Silva è stato ministro, António Guterres, è l’ex Alto Commissario per i rifugiati e l’attuale Segretario generale dell’ONU.....

    http://www.voltairenet.org/article195814.html

    Seconda Integrazione.

    Mi era dimenticato nella fretta ( pardon! ) il terzo punto, eccolo:

    3)Nazisti.

    A) CIA and FBI used 'over 1,000 ex-Nazis and collaborators' as spies during Cold War

    https://www.rt.com/news/199775-usa-nazi-intelligence-spy/

    B) "Pseudo-rivelazioni del New York Times, i nazisti si erano rifugiati negli Stati Uniti"

    il New York Times ha appena pubblicato "una" relazione del Dipartimento di Giustizia USA, tenuta segreto per quattro anni, realtiva ai criminali di guerra nazisti rifugiatisi negli Stati Uniti.

    Il rapporto prende in esame decine di casi e fornisce su di loro dettagli capaci di turbare gli spiriti, come la conservazione di un scalpo di Joseph Mengele che ha consentito l’identificazione del DNA.

    Nel merito, la pubblicità data a questo rapporto è destinato, principalmente, a presentare come una serie di singoli casi, ciò che è stata una politica sistematica, come hanno dimostrato da tempo molti storici......

    http://www.voltairenet.org/article167607.html

    Cordiali saluti.

    Fabrice

    PS di nuovo: l'abito non fa il monaco!!!

    Ma come mai è difficile smascherarlo? Già spiegato, anche se ci sarebbero altre cose da dire ma il discorso diventa troppo lungo e non è questa la sede adatta!!

    RispondiElimina
  9. Scusate, ma questo non è un blog di storia, né di scienze politiche.

    Proprio perché sono state scritte millemilamilionidimiliardi di pagine sul nazismo (e qui, vivaddio, almeno a spanne le conosciamo tutti), perché riparlarne per precisare ciò che è abbastanza ovvio?

    Di che cosa sia stato il regime nazista m'importa (qui) quanto il risultato dell'ultima partita di pallone Ponzilovo-Papozze e, se comprendo bene, importa ancor meno a Barbara (sempre qui).
    Mi interessa chi l'abbia voluto, sostenuto, finanziato, e per quali fini: su questo il quadro è spaventosamente sovrapponibile con quello attuale - e così pure gli effetti (vi prego, non tirate fuori la Shoah o i tratti del regime, non confondete le cause finali con quelle strumentali, gli obiettivi perseguiti da un sistema... probiotico al nazismo con i side effect - pure primari, ok, nella logica interna del regime).
    La barbarie più atroce può rimanere silente se qualcuno non intervenga ad innescarla.

    Mi disturba poi, non poco, che rimanga in ombra il conflitto distributivo (se lo chiamo così nessuno si offende o si schifa, vero?).

    Il nazismo è chi lo ha voluto.
    Il resto è Hitler (ovvero un caso psichiatrico) e il consenso che ha ottenuto (ovvero un caso di scuola per le scienze storica e politica) - vedi sopra, Ponzilovo-Papozze.

    Luca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Solo una precisazione. l'Adolf Hitler "caso psichiatrico" è una balla fabbricata dall'OSS, ovvero l'antesignano della CIA. E' molto comodo attribuire al nemico una malattia mentale, dopo che si è litigato con lui. E' un vizio che il deep state ha sempre avuto. Da Hitler a Saddam Hussein. Hitler sapeva bene cosa stesse facendo. Se negli ultimi anni gli scese vistosamente la catena, ciò è compatibile con la normale psicosi da eccesso di potere che colpisce qualunque capo di stato che sia lasciato libero di spadroneggiare senza controllo e valvole di sicurezza. E qui, mi creda, non si salva NESSUNO. Guardi gli euroburocrati, ad esempio... Quindi l'Hitler spiegato come un pazzo che ha contagiato un paese intero con la sua follia è una cazzata.

      Elimina
  10. Appunto.
    La mia boutade riduzionistica era funzionale alla logica del commento.
    Quoto senza riserve la controreplica.
    E insisto, persuaso che stiamo dicendo la stessa cosa: Hitler è il nome della cosa che il suo post (ma ci diamo del lei, qui?) mette perfettamente a fuoco.
    Io replicavo a Buffagni, giudicando (si licet) piuttosto inutili le sue precisazioni.

    A me interessa il cui prodest di qualsiasi fenomeno. Il resto mi annoia.

    In questo senso, anche a prendere per vangelo il report dell'OSS, che conosco bene, non si sposta di un millimetro la questione.
    Non lo prendo per vangelo, ma è irrilevante.

    Ancora più brutalmente: se gli USA sostengono una formazione neonazista ucraina, gli USA SONO nazismo. Che i neonazisti ucraini sappiano cosa stanno facendo non me ne fotte niente. D'altra parte, par di capire scorrendo il thread, la Germania per ragioni geopolitiche non può non fare la Germania. Beh, e allora?

    Come storico non potrei esprimermi in questi termini, ma con un approccio fenomenologico posso eccome.
    E vedo quello che vede Lameduck - più o meno.

    RispondiElimina
  11. Caro Pasello,
    e il prodest del suo riduzionismo, secondo il quale capitalismo, Usa, nazismo, Ue, e tutto sostanzialmente uguale quale sarebbe? Serve a capire, organizzare politicamente, persuadere? Secondo me no.

    RispondiElimina
  12. Macché uguale... Mai detto.
    Non so, vedi alla voce millemila post di Orizzonte 48.
    Oppure ci si decida a non escludere, nemmeno qui, i fattori economici.
    Non so, era stanchezza la mia, per tutta 'sta roba sovrastrutturale.

    Due cose.

    Non volevo che si piccasse nessuno, ma qua tra post bellissimi (vero), e commenti dottissimi, come il suo (ho capito, qui ci si dà del lei), trovo manchi sempre qualcosa. Sempre la stessa.

    Poi, riduzionistico è parola scivolata via dal tastierino del Phone. Volevo dire riduttivo, in rif. a Hitler psicopatico. La riduceva a quella macchietta ritratta dall'OSS per toglierlo dal mezzo della discussione.
    Fosse stato anche il più lucido genio della storia umana, era funzionale.

    Funzionale a cosa? La risposta è tutt'altro che riduzioniatica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Orizzonte48 che tu citi è un povero pirla di cui si è lungamente parlato che, nella smania di rifarsi una verginità desinistra dopo essere stato un lacchè di Berlusconi, si è inventato una teoria dal valore storico pari a ZERO sul fascismo/nazionalsocialismo come forma di ordoliberalismo.
      Ovvero, una supercazzola che manco antani con scappellamento a destra.
      Comunque continuate così, il problema dell'Ue è che è un regime fascista. Il problema degli Usa è che sono fascisti.
      La Cina non ne parliamo è fascistissima.
      L'Isis è la prova perfetta dell'islamofascismo applicato.
      Anche il buon Pasello però mi sembra un po fascista.

      Elimina
    2. Non "forma di", Matteo, ma "funzionale a" - in questo, ad esempio, mi discosto da LBC.

      Questo stesso post evidenziava continuità invarianze e analogie, in una prospettiva un po' diversa dalla mia, ma che mi sento di condividere.

      D'altra parte, mi pare di aver dimostrato a sufficienza nei commenti quanto poco io sia ossessionato da fascismo e nazismo (tra l'altro, guardo il calendario, e noto che siamo nel 2017).

      Ma tu, perché tiri in ballo il fascismo per la seconda volta? Qua nessuno ne parlava. A mio parere, per rispetto verso la tua cultura politica, dovresti evitare di schiacciarla sull'altra. Capisco d'altra parte che stai reagendo a una vulgata storiografica grossolana che da tempo impera come cliché.

      Fascista io? Può darsi.
      Ma credo non importi a nessuno.
      D'altra parte, sto cercando di capire perché solo a discutere con te, qua dentro, io non provi alcun disagio (oh, adesso non chiamarmi camerata però!).

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    3. Non "forma di", Matteo, ma "funzionale a" - in questo, ad esempio, mi discosto da LBC.

      Questo stesso post evidenziava continuità invarianze e analogie, in una prospettiva un po' diversa dalla mia, ma che mi sento di condividere.

      D'altra parte, mi pare di aver dimostrato a sufficienza nei commenti quanto poco io sia ossessionato da fascismo e nazismo (tra l'altro, guardo il calendario, e noto che siamo nel 2017).

      Ma tu, perché tiri in ballo il fascismo per la seconda volta? Qua nessuno ne parlava. A mio parere, per rispetto verso la tua cultura politica, dovresti evitare di schiacciarla sull'altra. Capisco d'altra parte che stai reagendo a una vulgata storiografica grossolana che da tempo impera come cliché.

      Fascista io? Può darsi.
      Ma credo non importi a nessuno.
      D'altra parte, sto cercando di capire perché solo a discutere con te, qua dentro, io non provi alcun disagio (oh, adesso non chiamarmi camerata però!).

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    4. Caro Pasello,
      se vuole un po' di roba strutturale gliela fornisco subito. Il conflitto distributivo di del quale lei lamenta l'assenza nella discussione manca purtroppo anche nella realtà, perchè da un venti anni a questa parte il campo Lavoro passa di sconfitta devastante in sconfitta devastante, e i suoi dirigenti sindacali e politici hanno siglato un patto di alleanza e subalternità, queste sì strutturali, col campo avverso (Capitale). Non era evidentemente esatto quanto affermato da Marx nel suo celebre Manifesto, che i proletari hanno da perdere soltanto le loro catene: avevano da perdere anzitutto il monopolio dell'unica merce che possono vendere,la forza lavoro, e l'hanno persa in seguito alla globalizzazione, perchè ora il Capitale se la compra dove vuole e alle sue condizioni, e punto. Morale, ora come ora il conflitto distributivo NON c'è, c'è una grande pace tra Capitale e Lavoro, tipo la pace che s'inaugura dopo una guerra di sterminio ben riuscita.
      Se il Lavoro non si allea con le forze nazionalistiche non riprenderà MAI il monopolio della forza-lavoro, che può esistere solo su base nazionale, e sarà SEMPRE taillable et corvéable à merci dal Capitale, che - non so se lo ha notato - ha già inaugurato l'epoca in cui è giuridicamente lecito vendere la merce-bambini e la merce-capacità riproduttive (anche qui, battistrada ideologici di questa bella svolta del mondo sono le direzioni sindacali e politiche dei Lavoratori, che la presentano come una conquista della libertà e dell'amore).
      Dove le forza nazionalistiche ci sono, per es. Francia, con un po' di ritardo buona parte del proletariato lo ha capito e vota Le Pen; dove le forza nazionalistiche non ci sono o sono debolissime come in Italia (e in Italia sono debolissime proprio perchè il nazionalismo è stato gettato nella pattumiera della Storia insieme al fascismo dalle forze e dalla cultura antifascista) bisogna a) ricostruire con i mezzi di bordo, patetici, una forza nazionalista, ricavandola da un partito secessionista (!) b) convincere il Lavoro di quanto illustrato sopra, nonostante tutte, ripeto tutte le direzioni sindacali e politiche del Lavoro facciano del loro meglio per persuaderlo che nazionalismo antiUE = fascismo, e quando quest'ultima sciocchezza non bastasse, per i palati più difficili indicano come prossimo Paradiso del Lavoratore l'Altra UE Futura e Possibile: perchè invece la UE Presente e Reale che cos'è? Ma è fascista, naturalmente: è fascista perchè fa l'Austerità.
      Non so se da questo si evince perchè la questione del fascismo, delle analogie tra fascismo e UE, fascismo e globalizzazione, fascismo e ordoliberismo e così via è importante OGGI.
      Se non si evince a prima vista le faccio lo spelling: perchè è un'arma ideologica di potenza disinformativa devastante, e il bersaglio indifeso di quest' arma ideologica disinformativa devastante sono proprio i Lavoratori, gli avversari (virtuali e teorici) del Capitale.

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    5. Caro Buffagni,
      grazie due volte: perché ciò che mi mancava era il suo ultimo commento, e perché ho chiarito le ragioni del mio disagio.
      Sono anch'esse due: a) di commenti come il suo ultimo qua non se ne trovano tanti (cioè latita lo sforzo di contemperare linguaggi e prospettive diverse, alla faccia del fronte variegato che s'intenderebbe creare: mai sentito fuori posto come in questo blog, eppure stiamo dalla stessa parte); b) perché, dopo aver scritto commenti come quello rivolto a Matteo, Buffagni deve farmi lo spelling, peraltro dopo avermi implicitamente attribuito (lo si comprende da ciò che scrive) cose che non mi sognerei di pensare neanche da ubriaco?

      Esempio: "Se il Lavoro non si allea con le forze nazionalistiche non riprenderà MAI il monopolio della forza-lavoro, che può esistere solo su base nazionale, e sarà SEMPRE taillable et corvéable à merci dal Capitale". Perché dovrei dissentire? Dove ho scritto cose diverse?

      A novembre mia madre ha esperito, ricoverata per un cancro al cervello, la ben nota "durezza del vivere" (leggi politiche di tagli €urpdirette). Bene: nella sua (e mia) sofferenza era in corso per così dire la lotta di classe (dichiarata unilateralmente dalla parte avversa alla mia). In quei momenti avrei potuto uccidere, credo, se fosse stato utile. Non lo era.

      Sono certo che non ha bisogno dello spelling per comprendere cosa intendo dire.

      Elimina
    6. Ancora corrige, ancora sorry:
      ...perchè, dopo CHE HO SCRITTO commenti come quello a Matteo, Buffagni eccetera.

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    7. Ancora corrige, ancora sorry:
      ...perchè, dopo CHE HO SCRITTO commenti come quello a Matteo, Buffagni eccetera.

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    8. Caro Luca Pasello, io sono ben conscio delle differenze fa fascismo e nazismo, che poi si possono riassumere in una sola: il fascismo è un'idea etica dello Stato sita nella tradizione roussoviana della "libertà positiva", il nazionalsocialismo una visione spiritualistica romantica del Volk organicamente inteso.
      Ma se si inizia a pensare che la Germania di adesso sia nazista, che l'UE sia nazista, si finisce esattamente come dice Buffagni, che ha quasi sempre ragione (salvo la sua fobia per lo gnosticismo, movimento oltretutto estinto).
      Non sono l'avvocato difensore del nazismo, non mi piace ne lo amo, non lo considero il male assoluto (che non esiste) e non ne auspico un ritorno.
      L'unica cosa che mi interessa del medesimo sono alcuni pensatori ad esso legati in qualche misura come Schmitt ed Heidegger.
      Quello che mi preme è smetterla di usarlo come idolo polemico, come se quello che ha fatto Hitler fosse diverso da quello che hanno fatto Churchill, Stalin e Roosvelt.
      No, ha fatto le stesse porcate oscene che nessuno sano di mente può negare, ma avendo perso la guerra è diventato il demonio.

      Elimina
    9. Caro Pasello,
      mi dispiace molto per la malattia e le difficoltà di curarla incontrate da sua madre.
      Mi dispiace anche che il tono dei miei interventi l'abbia messa a disagio. Devo dire a mia parziale scusante che m'ero un po' seccato per il commento sciocco dell'Anonimo qui sotto (non ne posso più degli sciocchi maleducati, che sembrano essere un'inesauribile legione).
      Per tornare nel merito della questione:
      a) io del conflitto distributivo e in generale di economia non parlo perchè non ne so abbastanza, e non perchè non me ne freghi niente di chi sta dalla parte sbagliata del PIL.
      b) cerco di parlare invece di quel che so. Tra le cose che so, o almeno so abbastanza per parlarne, c'è la dinamica storica del rapporti di forza internazionali, e c'è anche, purtroppo, il monumentale problema ideologico-politico che rappresenta, nella circostanza presente, la cultura antifascista.
      c) Per mia disgrazia io non sono nè fascista nè antifascista, sono un nazionalista e un cattolico (vecchio modello). Da questo punto di vista minoritario credo di aver capito una cosa: che fino a quando non sarà finito, ripeto FINITO l'antifascismo nella testa delle persone, come è finito, ripeto FINITO il fascismo nella Storia, gli individui, i popoli, i ceti sociali, etc., che ritengono avversa ai loro interessi e alle loro idee l'Unione Europea PERDERANNO SEMPRE.
      d) Purtroppo l'antifascismo, inteso non come opposizione reale al fascismo reale, ma come arma ideologica produttiva di disinformazione e confusione inesauribile, NON è finito. E' così poco finito che persino gente stimabilissima ed esplicitamente avversa alla UE come Alberto Bagnai e Luciano Barra Caracciolo et alii si sentono in dovere di accusare l'Unione Europea di "fascismo", o tanto per variare di "nazismo".
      e) E siccome io so o credo di sapere che fare confusione su questo punto è terribilmente controproducente, se non altro perchè così facendo si adottano il linguaggio e i valori del nemico politico (più altre ragioni che qui ometto), quando incontro un esempio della suddetta confusione reagisco, a seconda dell'umore, in uno di questi due modi: 1) mi cadono le braccia, lascio perdere 2) mi irrito profondamente.
      Stavolta mi sono irritato. Le mie scuse se l'ho infastidita, e cordiali saluti.

      Elimina
    10. Ma per carità, non è successo niente, mi adeguavo un po' al tono e devo esserle sembrato più risentito di quanto non fossi.

      Grazie di nuovo per la precisazione, ho compreso e... disagio dissipato (che poi non è che qui dobbiate prendervi cura di me, beninteso).

      Saluti a lei, buona serata.

      Elimina
    11. Caro Matteo, posso solo confermare la mia sensazione di agio e persino di aria di famiglia nello scambiare opinioni con lei.

      Sarà per via di mio nonno, o della comune ascendenza roussoviana.

      Al contrario, non parliamo di romanticismo tedesco: Scheiße!

      Elimina
    12. Il lei lo eviterei, internet di positivo ha che rende obsolete determinati formalismi piccolo borghesi (sono un piccolo borghese anche io, a scanso di equivoci).
      Personalmente il mio riferimento filosofico principale è Gentile, Rousseau l'ho conosciuto all'inizio perché ne parlavano male i liberali, i comunisti e gli anarchici tutti insieme appassionatamente.
      Io sono da quando ero al liceo un bastian contrario abbastanza feroce, indi mi sono detto: "se i miei nemici ne parlano male mentre Mussolini e Gentile ne parlano bene, non sarà il caso di leggere DIRETTAMENTE quello che ha scritto?"
      A parte alcune sciocchezze come il mito del buon selvaggio (che comunque era figli della mentalità dell'epoca) era un protofacista, e De Felice in questo aveva ragione.

      Elimina
  13. Errori, sorry...
    La riducevo (io) ecc.
    Tutt'altro che riduzionistica.

    RispondiElimina
  14. Anonimo08:16

    Barbara, ti prego, preservaci il Buffagni!
    Grazie a lui ho risolto definitivamente i miei problemi di insonnia postprandiale.
    Bastano due righe di un suo post e la mia pennichella è assicurata.
    Con osservanza e sonnolenza.
    E buona pennichella a tutti!

    P.S.: Buffagni for ever and ever!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Anonimo,
      mi prendi in un momento di malumore, e quindi ti invito a) a presentarti con il tuo nome e cognome b) se hai qualcosa da obiettare a quel che scrivo, ad articolarlo invece di fare battute che non fanno ridere nessuno c) se invece vuoi soltanto farmi saltare la mosca al naso, a provarci di persona, a tu per tu. Sono vecchio ma non così vecchio: mi scrivi, mi dici chi sei, prendiamo appuntamento e vediamo chi spedisce l'altro a fare la pennichella.

      Elimina
    2. Anonimo14:26

      Ogni tanto è opportuno fissare qualche paletto del vivere civile.
      Sono convito che questa sia la base sulla quale affrontare un confronto tra persone 'civili'. Principio valido da sempre anche e soprattutto ora per il web.
      Però è altrettanto vero che passare da opinioni da bar Sport a convinzioni articolate non è cosa facile. Non so quali risultati abbia ottenuto nel tempo la scuola media obbligatoria, ai miei tempi c'era una dignitosissima 'Commerciale', nelle medie invece dalla prima c'era in funzione il latino. Un pò selezionava. Mi scuso per la disgressione geriatrica.
      PS Quando ben ha assestato quattro papagne la situazione neuronale non si risolve.

      leoross

      Elimina
  15. Anonimo17:56

    zzzzzzzz...zzzzzzz....zzzz

    RispondiElimina
  16. Ciao! mi è piaciuto molto il post. potresti publicare la fonte della frase di Joschka Fischer? sto cercando ovunque il discorso ma non lo trovo.
    Grazie
    Jean

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  17. Anonimo00:19

    Grazie per le prospettive e le riflessioni che fornisci (sono un pelo in ritardo con gli articoli ma con tutti i blog che ho conosciuto tramite le persone che seguo su tw...è quasi un lavoro)
    Ale Ale

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