lunedì 26 agosto 2019

Il fuoco di Prometeo e l'antifuturismo




E se fossero solo beneamati fattacci del Brasile, paese che ha giurisdizione sulla maggior parte dell'Amazzonia, come ha ricordato l'innominabile, l'intollerabilmente intollerabile presidente Bolsonaro? E, siccome la foresta amazzonica si estende anche in altri paesi sudamericani come la Colombia e il Perù, fossero cazzi anche di queste nazioni e non del solito consesso impiccione globalista che tratta ogni paese sovrano come fosse il suo ripostiglio e i popoli come "masse" che se non rispondono ai comandi meritano di essere distrutte?

In effetti la non originalissima storia dell'Amazzonia come "polmone del mondo" (uno dei due, e l'altro dove sarebbe?) frame che io conosco da quando ero bimba, quindi da parecchio tempo, fa intuire che dietro al sanguinar dei cuori grondanti pietas per i poveri indios (pietas che non veniva a nessuno quando governavano i companheros da parroquinha e gli incendi avvenivano lo stesso), non vi sia altro che la brama di mettere in discussione la territorialità e i soliti confini. L'imporre questa atrocità del sovragoverno, dell'essere comandati dai maggiordomi e sottocuochi trotzkisti dei banchieri.
C'è un interessante pezzo del Guardian del 2007 che allora parlava della deforestazione amazzonica che prosegue da 40 anni.

A proposito di emergenze mondiali, vi sarete chiesti, per pura curiosità, come mai la salvatrice della casa che brucia indugi in mollezze velistiche a bordo del "Mascalzone monegasco" e non si sia ancora fatta aviotrasportare eroicamente da un Canadair sulle verzure fumanti. Forse perché il Brasile non è una delle province petalose dell'Europa affidate alle massaie alla difesa e in quel frangente la tirerebbe giù la contraerea?
In Amazzonia c'è un unico grande incendio appiccato da Nerone. I dati ufficiali dicono che nel 2019, da gennaio ad oggi, sono stati registrati in tutto il Brasile 71.497 focolai d'incendio, il maggior numero, relativamente al periodo, degli ultimi sette anni, ma nulla di inedito.
Secondo l' INPE, i focolai registrati nell'ultima settimana in tutto il paese hanno riguardato 68 zone protette, per la maggior parte in Amazzonia. 
L'Amazzonia continua a bruciare come ha sempre fatto anche in passato mentre tutti dormivano perché il grande occhio di Sauron era distratto altrove.


L'attuale accelerazione nel delirio ambientalista con le sue fosche previsioni, affidate alle trecciute Cassandre, di innalzamento degli oceani, di deforestazione, di riscaldamento globale, di migranti economici,  come tutti i fenomeni che servono da paravento e da ballon d'essai, non è altro, assieme ai rimescolamenti coatti di popolazioni e agli inviti a cibarsi di insetti, l'ennesima evocazione di quel Futuro distopico e disperante che tanto piace ai rimestatori nel pentolone e che essi stanno facendo di tutto per far avverare, avendo sbirciato nel libro degli incantesimi del Mago alla ricerca della magia perfetta. Volevano la società ideale, l'hanno fatto per il nostro bene.

Il pensiero quotidiano dell'uomo è occupato al 98% dal passato e dal presente. Il passato perché rappresenta ciò che l'individuo è per come è stato plasmato dal tempo trascorso. I suoi ricordi, i rimpianti, le gioie, i dolori, i momenti esaltanti e quelli da dimenticare. Le cose che ci hanno fatto crescere e maturare.
Il presente perché preoccuparsene significa sopravvivere e trovare il modo per farlo. "Vivere alla giornata" si dice non a caso. L'uomo non pensa quasi mai al futuro remoto, soprattutto più invecchia perché, come diceva Keynes, nel lungo periodo saremo tutti morti e non si vuole pensare a quando non ci saremo più. Addirittura non si vuole pensare nemmeno a ciò che saremo tra sei mesi, figuriamoci se può importarci di cose che avverranno nel 2080. I giovani sono più propensi a fare voli pindarici sul futuro ma è più per la curiosità di chi è alla scoperta del mondo. Il fatto che possano adottare comportamenti non solo rischiosi ma sciagurati dimostra che pensano di essere immortali proprio perché situati troppo lontano dal fuoco del futuro per scottarvisi.

Per millenni, gente che campava al massimo trent'anni, era costretta a concentrarsi sul presente e quindi aveva tempo di pensare solo al bene dei propri cari non ai posteri cinquant'anni avanti a loro. 
La preoccupazione del futuro, soprattutto quella relativa alla sua modellazione secondo uno schema prestabilito da applicare passo passo, mi sembra una paturnia tutta moderna che nasce dall'ossessione del suo controllo, quindi dal delirio di preveggenza che è uno dei sintomi della follia del Prometeo che sta sfidando Dio sul suo campo, illudendosi di poterlo battere. Se non riesci a prevedere il Futuro, il che ti è insopportabile perché ti distingue invariabilmente da Dio, perché non costruirselo su misura? 
Il vivere troppo a lungo, inoltre, spinge alcuni a desiderare di portarsi tutto con sé nella tomba, come gli antichi faraoni, facendo in modo che nessuno ci sopravviva perché sepolto assieme a noi nella piramide. Mi sembra l'atteggiamento tipico soprattutto degli uomini del Potere Assoluto. 

Per far avverare il Futuro magico, devi costringere l'Uomo a pensare solo al Futuro, ad un futuro che arriverà quando lui nemmeno ci sarà più. Per crearne l'ossessione devi attivamente distruggere il presente e l'arma per farlo è la demonizzazione del passato, che ti rende impersonale e vuoto. 
La fantascienza, a questo proposito, è servita come mezzo per indurci a credere che il divenire sarebbe stato sicuramente migliore del passato. Peccato che tutti i film di fantascienza, incapaci di trattenere la verità, in realtà dipingano società mostruose, totalitarie o post-catastrofiche. Nel momento in cui hanno fatto sparire gli alieni dalle cronache si è capito anche che nessuno, in questo futuro meraviglioso illuminato dal sole dell'avvenire (il più grande racconto di fantascienza) verrà ad illuminarci con la saggezza. Perché siamo soli e possiamo salvarci solo con le nostre forze.

Ognuna delle depravazioni politiche dell'Otto-Novecento nasce dall'ossessione del controllo del futuro e dalla negazione del passato. Le marce verso, i grandi balzi in avanti, gli stati uniti d'Europa, il multiculturalismo, il Socialismo, Il Nazionalsocialismo, l'Internazionalismo, la pace nel mondo, ecc. 
Il progressismo in primis è un'idea maligna perché non vuole migliorare la vita dell'Uomo del qui ed ora; l'Uomo attuale è sacrificabile in funzione dell'Uomo che verrà, che nessuno conosce e verso il quale è innaturale provare qualsiasi tipo di affinità. Addirittura chi vive oggi e che è stato convinto a non riprodursi dovrebbe preoccuparsi di chi verrà tra trent'anni e che non sarà nemmeno un suo discendente. E' una promessa assolutamente aleatoria di benessere x in un tempo y . E' il prodotto derivato della scienza politica.

Quest'ossessione progressista ha tolto ogni spontaneità al processo storico, che oramai scorre in un susseguirsi di catastrofi annunciate, senza sorprese che non siano colpi di scena attentamente pianificati. Per incatenarci, essa ha utilizzato gli ideali dell'Uomo Nuovo, della società ideale,  ma non è riuscita a creare altro che l'angoscia per ciò che verrà o addirittura la visione depressiva del muro nero oltre il quale non c'è nulla se non il Nulla. 
Però il passato non si lascia cancellare e il presente ti agguanta per il collo scrollandoti le fantasie di dosso, per cui, resisi conto che il controllo del futuro non è possibile, ora i rimestatori sono disposti a distruggere il mondo che a loro resiste. 
Sono entrati in quel curioso corto circuito mentale che spinge chi riceve una diagnosi infausta a suicidarsi, al morire per paura di morire. Facendo saltare l'intero condominio con il gas, ovviamente.

Il risultato di decenni di tentativo di costruire il Futuro ideale è che ormai viviamo in uno stato di precarietà esistenziale caratterizzata da una quasi intollerabile angoscia per il domani. Un Uomo privo di passato e, incatenato alle necessità del presente e orribilmente angosciato per il futuro è il meraviglioso risultato degli esperimenti degli apprendisti stregoni. Se cerchi di controllare il futuro eliminando l'imprevisto, la deviazione dalla norma, e soprattutto il passato, il futuro semplicemente sparirà, ti si negherà; se guardi troppo nel suo abisso entrerai nel buco nero della depressione. E' la sua vendetta. O è quella di Dio.


5 commenti:

  1. Intanto la supercoppia compra casa da 15 milioni di dollaroni in riva al mare.La rivendono prima dell'innalzamento?

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  2. Commento con un articolo che ho trovato in rete https://www.italia.org.br/l/la-verita-sui-polmoni-del-mondo/#

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  3. Dearest Esteems,

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  4. Ottima come sempre.
    P. S. :
    Ho deciso di mollare fb, è davvero diabolico quan
    to inutile.
    Rey

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