Conosco bene gli psicologi sperimentali. Lo sono anch'io, se si deve dar retta a ciò che c'è scritto sul mio diploma di laurea, ma a questo punto sono lieta che la vita mi abbia condotto a guadagnarmi da vivere con tutt'altra merce, perché oggi sinceramente non potrei mescolarmi nemmeno in effigie con la vecchia Psichiatria Totalitaria spacciata per nuova e portatrice insana di ricerca all'avanguardia, con l'aggravante della complicità tecnologica modello dark room. Entri al buio e non sai chi e come ti fotterà ma sarà qualcosa di tecnologicamente avanzato. Che bello!
Conosco bene gli psicologi sperimentali. Mi vergognai come una ladra la prima volta che vidi "Arancia Meccanica" riconoscendomi nei dottori in camice bianco della cura Ludovico alle prese con la "rieducazione" del monello istituzionale Alex e soprattutto riconoscendone l'assoluta indifferenza nei confronti della variabilità individuale, abituati a considerare Ilsoggetto come un'entità astratta. La famigerata e mitologica Tabula Rasa del dott. Cameron.
Li conosceva anche Stanley, ma lui conosceva ancor meglio chi si era sempre masturbato con il catalogo Postal Market dell'Uomo e Donna Nuovi e perfettamente manipolati per servire il grande ideale del progresso. "E' per il suo bene, Alex", ricorda il dottore maschio al misero, mentre gli induce il disgusto per il male commesso con immagini violente (il banale contrappasso) e sostanze allucinogene e la dottora femmina gli fa la ramanzina sul fare il male che è cosa molto molto brutta, come un'assistente sociale qualunque. Il moralismo della scienza, la pretesa di essere depositari del Bene, di poter raddrizzare gli individui che la Natura, questa impudente, ha creato storti. Oh, si, bastardo d'uno Stanley, tu li conoscevi bene, difatti tra loro si chiamano compagno sir, birbaccione.
E meno male che, quando mi laureai, nei remoti anni novanta, vigeva ancora il principio che la psicologia - che non può essere definita scienza, come la medicina, non essendo gli esseri umani, capaci di rispondere, corpo e mente, allo stesso identico modo di un altro, come invece si pretenderebbe fosse possibile, per far prima - era un metodo per interpretare la mente e possibilmente decifrarne i codici. C'era ancora un certo rispetto, almeno alle nostre latitudini, verso l'inconoscibile e il non generalizzabile. Il nostro mantra era "c'è una massima parte del cervello che non riusciamo a comprendere, su certi meccanismi possiamo solo fare ipotesi."
Oggi sono state sfondate tutte le paratie tra possibile ed impossibile, tra volere e potere. Il pensiero magick che ha sostituito il metodo scientifico, impone che qualunque desiderio (del Potere) possa essere soddisfatto con l'apposita terapia o apparecchiatura applicata ai sottomessi. Ai miei tempi c'era già la fregola della PET (Tomografia ed emissione di positroni). Noi sperimentali si andava in estasi di fronte agli schermi dove il cervello del soggetto si colorava di rosso mentre ascoltava Mozart. Grande, ma cosa hai dimostrato? Che puoi dire di avere la certezza che il mio non si accenderebbe di viola o magari non si accenderebbe per nulla?
Oggi, se hai ad esempio un trauma, la EMDR, per dirne una tra le terapie tapioche ganze, te lo estirpa come il pelo superfluo il laser, in poche sedute. Si, certo, qualche cialtrone può usarla per indurre invece il trauma su degli innocenti, e allora meglio dissociarsene, se no si rischia di diventare quelli delle scosse elettriche ai bambini. Chi di elettroshock ferì, di scosse elettriche potrebbe perire.
Se si ha lo stomaco di leggere una delle ricerche-marchette di questi psicocosi sperimentali, scopri che il cervello è stato da essi spoilerato fino al colpo di scena finale, che tutti reagiamo allo stesso modo, che alcuni set di pensiero possono essere smontati e sostituiti come il filtro dell'olio e che il pregiudizio (ovvero il Pensiero Dissidente) è una malattia e può, anzi deve essere guarita. Sulla stessa falsariga era anche la recente fregnaccia tedesca sull'ossitocina. L'ultima, invece, è questa.
Se volete farvi quattro risate leggete questo articolo apologetico.
Quello di "Arancia Meccanica" era il vecchio cadavere del condizionamento operante. Pavlov ma soprattutto gli americani, che ci andavano matti e che hanno torturato gente per decenni prima di capire che se una cosa funzionava sui cani (per un biscottino i cani fanno qualsiasi cosa) non era detto funzionasse sulla mente umana. Il comunismo si è amminchiato per decenni sul fatto di voler modificare la mente espungendo il pensiero borghese e la materialità dal grande e dal piccino. I nazisti, da quel punto di vista, erano più pratici. Se non eri marchiato nel modo giusto, o servivi come schiavo, oppure, sceso dal treno, potevi accomodarti direttamente in doccia. Non ha senso chiamare questi nazisti perché i nazisti rischiano di diventare più pietosi di questi, che la vita te la vogliono rovinare da vivo.
Oggi, gli stessi che non dormendo di notte studiano come rovinare il sonno agli altri, sono tutti agitati per sconfiggere il pregiudizio e, udite udite, annunciano di essere in grado di eliminarlo con pochi colpi di spazzola, come la forfora, con un metodo non invasivo (uhm, se sono gli stessi che invertono il senso per metodo, tra un po' ci toccherà una bella transorbitale vecchia maniera).
Contro il pregiudizio (inconsapevole, per giunta, perché questi ti regolarizzano anche il microbiota inconscio), c'è la cura Ludovica dell'estetista cerebrale che ti ridisegna il sopracciglio in modo che tu non lo possa aggrottare in maniera inappropriata.
Anch'ella è andata, sparsa le trecce morbide, a parlarne al TED, lo stesso curioso luogo più lisergico di Woodstock dove ti può capitare di ascoltare Renzi fare l'elogio del Fiesoli e una criceta di satana® concionare di pedofilia che dev'essere accettata perché è un orientamento non modificabile. La patologia quantistica. Il DSM che entra ed esce dalla scatola assieme al gatto.
Non vi sembri una dissonanza cognitiva, perché la scienza atonale di oggi pretende di definire la malattia secondo l'ideologia, non più secondo la semeiotica o la patologia.
I pedofili non sono malati, chi non riesce ad essere progressista dovrà essere curato. Non escludo che questo motto venga presto scolpito sui muri dei palazzi istituzionali. E' il baratro che traccia il solco, ed è la criceta che lo difende.
Grazie Barbara, un ottimo pezzo ricco di stimoli per successivi approfondimenti.
RispondiEliminaQuando si dice che la realtà supera la più fervida (e distopica) immaginazione.
Marco
Grazie a te.
EliminaFinalmente. Bene il canale YouTube, ma i post mi mancavano da matti.
RispondiEliminaGrazie, mi fa piacere.
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