Sono reduce esausta dalla visione delle immagini riportate dai telegiornali della riapertura, a cinque anni dall'incendio che la devastò, della cattedrale di Notre-Dame de Paris letteralmente ritinteggiata a biacca e illuminata come un centro commerciale per le anime. Mancavano solo le tende panna e un bistrò interno con le piante finte e le fontanelle.
La cerimonia, alla quale persino Bergoglio ha evitato di presenziare, cosa una volta tanto apprezzabile da parte sua, è sembrata una strana processione di ex acerrimi nemici tutti all'improvviso esageratamente ossequiosi nei confronti di Donald Trump, tanto che sembrava proprio una festa di compleanno a sorpresa in suo onore che si è svolta con il solito sfoggio di simbolismi più o meno smaccati che caratterizza da anni tutte queste cerimonie d'apertura di qualcosa. Qui in particolare il Gotha ha sostituito il gotico.
L'arcivescovo di Parigi e gli altri prelati indossavano paramenti a cinque colori sulla cui foggia si è subito scatenata la ridda di libere associazioni simboliche: un omaggio a Piet Mondrian, pittore teosofo, oppure al gioco musicale "Simon" il quale, a sua volta, ricorda i cinque toni e relativi colori con i quali gli alieni comunicano con i terrestri nel film parareligioso ufologico "Incontri ravvicinati del terzo tipo" di Spielberg, che alla fine degli anni settanta sdoganò gli alieni buoni con i quali bisogna dialogare e praticare l'accoglienza. Ricordo che, secondo l'ipotesi parafisica sugli UFO, gli alieni non sarebbero altro che entità sottili, demoni.
Se vogliamo essere proprio malfidati, i cinque colori dominanti tutta l'inaugurazione della ex cattedrale cattolica, ora riconvertita a loggia macronica, sono quelli che compaiono sullo stemma dell'Ordine della Stella d'Oriente, organizzazione massonica sorta nel 1876 negli Stati Uniti. la quale ha una forte componente femminile. Ai cinque colori ed alle cinque punte del pentacolo rovesciato che la simboleggia, corrispondono cinque figure femminili che rappresentano i gradi di iniziazione: Ada la figlia, Rut la vedova, Ester la sposa, Marta la sorella ed Eletta la madre. La madre è la Grande Custode che ha completato il percorso iniziatico. Una Grande Madre, insomma. L'assenza di Bergoglio risulta sempre più incomprensibile.
Ad un certo punto della cerimonia l'arcivescovo ha letteralmente "evocato" il suono dell'organo a cinque manuali silente da cinque anni, facendone scaturire una musica d'oltretomba che ha visibilmente gelato la platea. Non so se, nella cacofonia contemporanea suonata da una specie di epigono del famoso gobbo ma uscito dal DAMS totalmente fumato, vi fosse anche una melodia al contrario ma l'effetto complessivo era già inquietante abbastanza.
Dopo lo stupro dell'organo, ecco la chitarra elettrica con la quale offrire l'ennesima versione, per giunta in francese, di
"Halleluja" di Leonard Cohen e, a seguire, come grande momento topico di musica sacra uno dei brani più celebrati nel cinema americano: "Amazing Grace".
E la nostra meravigliosa musica classica sacra: il gregoriano, Bach, il divino Mozart delle Messe, ad esempio, apparentemente ignorati in favore del modernismo di tipo imperiale? In realtà, ma l'ho scoperto solo in seguito, recuperando la versione integrale della cerimonia, la musica sacra classica è stata eseguita, compreso il Mozart del Laudate Domine, nel grande concerto che era compreso nel novero delle celebrazioni della riapertura della cattedrale. Evidentemente si è preferito mostrare, da parte dei media incaricati di dare alle pecore ciò che è per le pecore, solo il lato musicale più pop della cerimonia.
La S. Messa infine è stata celebrata da un manipolo di prelati altrettanto pentacolorati a formare uno strano semicerchio magico attorno all'altare, la solita semisfera priva di qualsiasi rifermento alla religione cristiana. Insomma, in definitiva l'ennesimo scempio controiniziatico e, temo, una sorta di trailer di cosa sarebbe il pontificato di Giovanni XXIV, in confronto al quale Bergoglio sembrerebbe un tranquillo prete di campagna conservatore alla don Camillo.
Qualcuno su X commentava oggi che, dopo questa riconsacrazione, Notre-Dame dovrà essere riconsacrata.
Se queste sono le prospettive del futuro prossimo della nostra religione, mostrate in chiaro in mondovisione, i cattolici come pensano di reagire? State tranquilli. Ai campioni del cattotradizionalismo salvavite la cerimonia è perfino sembrata un consacrazione a "Mariam, la ragazza di Nazareth". Impegnati h24 nelle prove del coro a bocche cucite sull'antipapato di Bergoglio, si animano di sdegno solo nei giorni di festa quando si dedicano allo sport più praticato, che è il tiro al papa precedente.
II cattolicesimo romano è ormai una Babele abitata da para-gnostici, dove ognuno si sente ormai libero di esprimere la propria carica eretica e creatività scismatica. I cattolici stanno subendo trasformazioni ontologiche in tempo reale delle quali nemmeno si rendono conto.
Come coloro i quali riconoscono Bergoglio come papa, che siano bergogliani o meno, ma non apprezzano come si comporta o cosa dice. Lungi dal sospettare che forse forse se pronuncia eresie potrebbe non essere il Papa, ritengono di non dovergli più obbedienza e nemmeno si accorgono così di essere diventati luterani. E la disobbedienza al Papa è il prerequisito per una gigantesca transizione di genere verso la gnosi, comprendente sempre l'individuazione di un "demiurgo malvagio" che, nel caso dei tradizionalisti, è sempre il papa precedente.
Se ci fate caso, più Bergoglio si svela nei suoi intenti dissolutori e più Ratzinger, Woityla, Montini diventano nel mondo tradizionalista la trimurti del Male, i nuovi Savi di Sion. Non c'è una sola cosa buona che essi abbiano fatto. A loro viene imputata ogni deriva e ogni stortura attuali della dottrina come risultato della loro perfida volontà: la perdita della fede e le malefatte dei modernisti e massoni, ai quali vengono associati d'ufficio senza alcuna prova che lo siano stati veramente. Si scatena una furia da guardie rosse animate da una forma di pregiudizio totalmente irrazionale che sembra la proiezione desiderabile di altri ormai considerati socialmente inaccettabili e oggetto di tabu.
Ciò che forse non è proprio irrazionale è il risultato che il dissenso contro l'antipapa viene deviato sui papi veri, regolarmente eletti, così da rendere legittimo il sospetto che si tratti di un'operazione di controllo del dissenso.
Il ritorno di mons. Viganò in video con il supercattivo modernista interpretato da Joseph Ratzinger, era quindi solo una delle portate di questo banchetto sempre più indigesto e perverso sul cadavere dell'ultimo vero papa; un ultimo cenone blasfemo da far invidia a quello inscenato sempre a Parigi per le Olimpiadi della scorsa estate, dove alla fine il piatto forte, il Demiurgo per accettazione ostile universale, è Benedetto XVI.
Ecco, ciò che è ancora più disturbante delle numerologie e delle massonaggini elitarie di Notre-Dame è la vera e propria operazione di attacco a tenaglia e ad alzo zero a Benedetto XVI ad opera di una comunità che, per intransigenza, ottusa militanza e aggressività ne ricorda un'altra ben nota, e che chiamerò comunità LCVTQS (Lefebvriani, Cassiciacum, Viganiani, Tradizionalisti, Qanonisti, Sedevacantisti). Comunità che pratica una vera e propria benedettofobia e che non si capisce dove voglia andare a parare. Oppure lo si è capito benissimo.
** In realtà, le news hanno divulgato solo i momenti più pop della cerimonia, e ho scoperto con sollievo che il Laudate Dominum di Mozart è stato eseguito.
Impressionante, bellissimo articolo.
RispondiEliminaBravissima dott.ssa Tampieri. Come sempre lei fa centro!
RispondiEliminaBravissima dott.ssaTampieri.Come sempre lei fa centro.
EliminaBeh, probabilmente il maggiore e più sicuro appartenente alla triade è proprio Papa Montini, sul quale ci sarebbero molte cose da dire.
RispondiEliminaComplimenti Dottoressa ha fatto centro grazie sempre della sua importante e sempre grande testimonianza per la verità . Massima stima e rispetto per il suo lavoro straordinario che Dio la benedica 🙏🙏💖💖 Manfredi Francesca
RispondiEliminaMagistrale
RispondiEliminaComplimenti dottoressa Tampieri, come sempre la sua analisi trasuda logica e lucidità intellettuale (la qual cosa sarebbe già, di per sé, un grande merito) e inquadra verosimilmente la situazione attuale della Chiesa di Roma. Grazie per il suo prezioso e costante contributo.
RispondiEliminaPaolo Tomesani (Bologna)
Della serie pochi, anzi pochissimi, ma buoni: che penna e che piglio, da fare invidia a Chesterton e Guareschi! Lunga vita al suo luminoso orizzonte.
RispondiEliminaDella serie pochi, anzi, pochissimi, ma buoni: che penna e che piglio, da fare invidia a Chesterton e Guareschi! Per un sempre più luminoso orizzonte!
RispondiEliminaGrazie, sono onorata e confusa dagli illustrissimi paragoni. Non merito tanto.
EliminaBravissima, tutto condivisibile!!
RispondiEliminaanch'io penso che Vigano' è l'opposizione controllata che interviene non per caso dopo l'omelia di Padre Faré, per i paramenti liturgici sono anche i colori di google...., Lina
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