Dite che è un problema parlare di Sanremo senza averlo visto? Pensate che si debba procedere, in questi casi, come un gorilla nella nebbia solo con l'aiuto degli occhi di gatto, andando per tentativi? No, perchè Sanremo è talmente ripetitivo e nei secoli fedele a se stesso che si può benissimo parlarne senza averne seguito neppure un nanosecondo della sigla iniziale o degli ultimi fatali minuti con la proclamazione del famigerato vincitore.
Indovinare come è andata, visto lo schema fisso, è più facile che portare via il ciuccio ad un poppante. Come la cartomante che ti dice: "In questo periodo hai avuto delle preoccupazioni" e tu fai "si, si, è vero, ma comme fa?"
Sicuramente è successo questo e quello, hanno partecipato tizio, caio e sempronio and the winner is... con il solito corollario di polemiche. Tutto falso come l'ottone.
Sicuramente è successo questo e quello, hanno partecipato tizio, caio e sempronio and the winner is... con il solito corollario di polemiche. Tutto falso come l'ottone.
E' dai tempi di Claudio Villa in calzoni corti che gli italiani si appassionano ad una colossale combine, dove chi vince è stato designato con mesi d'anticipo dalle case discografiche. In pratica, l'utile idiota viene selezionato come un topo di laboratorio, vestito come un deficiente e lanciato sul mercato sottostante. Il talento non c'entra. Altrimenti in questi anni avrebbero sempre vinto Mia Martini e Antonella Ruggiero.
Però, misteri del cosmo, gli italiani continuano a guardarlo in tv ed a torturarsi le orecchie per un'intera settimana, rovinandosi anche quell'ultimo residuo di gusto per la bella musica che è rimasto loro nel DNA. Tanto varrebbe tagliarsele di netto.
Ha vinto quindi l'ennesima puttanella canora della Domina De Filippi, il marito di Costanzo, che si spera non farà alle ragazzine bimbominkia i danni che ha fatto Marco Carta, altrimenti SuperBertolaso avrà un'altra emergenza da affrontare al più presto.
Al secondo posto il Principe dei Sottaceti, quello che parla come un Lapo Elkann un po' meno fatto ma di poco, assieme a Pupo, quello dei pacchi, autore dell'immortale melodia.
C'è stato, mi dicono, un po' di rumore con gli orchestrali che hanno stracciato gli spartiti durante la serata finale. Visto il livello della mòsica vomitata dagli strumenti non mi pare un delitto ma anzi, un'opera meritoria.
La Clerici è stata sicuramente sublime nella sua abbondanza felliniana. Finalmente, vivaddio, una donnona come se ne vedono tante in giro, altro che le top(e) masticacoca. Una bella taglia forte come siamo noi signore alle quali piace mangiare e non farsi mancare nulla della vita e che pure ci consola perchè, guardandola, ci fa sentire tutte magrissime. Un'immagine magari non in tono con la crisi economica ma chissenefrega. Basta portare un po' di desperate workers (operai della Fiat) sul palco e il pupo Bersani ad interpretare "quello dell'opposizione" e la coscienza è a posto.
Gli ospiti. Dopo il principe, la regina. Mancavano solo il fante di cuori e il due di picche. Un messaggio subliminale per Pupo, noto giocatore?
Dita Von Teese è deliziosa come al solito ma se potesse cambiare il numero della coppa di champagne gliene saremmo grati, visto che ormai ci esce da tutti i buchi. Che ne so, usi un pokkale da birra, magari di quelli fatti a stivale.
Dicevamo del principe. Si, è più vacuo dell'Azzurro di Shrek ma la trovata della giacca tricolore, disciamolo, è stata grande, così originale, mioddio. Perchè dargli del coglione? Lui è un personaggio dello spettacolo. Casomai Bersani, arridaje, che cazzo ci faceva li? Non a caso si è preso anche lui la fischiata.
Dite che quest'anno abbiamo superato i confini del trash? Voglio spingermi oltre fino a preconizzare l'edizione del prossimo anno ed i suoi conduttori. Io vedo, nella sfera di cristallo, come unica possibilità, nient'altro che un bel trio formato da Antonella Clerici, Azzurro di Shrek e Brüno.
No? Dite che Brüno sarebbe troppo raffinato per la televisione italiana? Si, forse avete ragione. La vita tenta di imitare l'arte ma riesce sempre a fare di peggio.
Nemmeno la buon'alma di Mino Reitano, quando andava a cantare
RispondiEliminaper i minatori a Lovanio, avrebbe osato interpretare una simile
schifezza.
Uno schifo totale.
Un inno per questo paese di puttanieri ipocriti,perfetto per il partito del nano e i gonzi che lo votano.
Da re d'Italia a giullare di corte!!! Bravo savoiardo, facci ridere.
Ok, neanche io ho visto neppure un nanosecondo di festival. Dici che mi esiliano alle Bahamas?
RispondiEliminaNo, eh???
Mitica citazione di Cochi e Renato!
RispondiEliminaL'abbiamo capita io e un paio di altri vecchi babbioni (tra cui forse la Clerici).
:D
Ho apprezzato la tua citazione alla Canzone Intelligente ;)
RispondiEliminaIo ho visto su youtube il trio delle meraviglie.
DIO CHE SCHIFO.
Neanche io l'ho visto (non posseggo televisose da 10 anni!) ma un commento l'ho dato lo stess...
RispondiEliminahttp://fisarmusica.blogspot.com/2010/02/ambrogio-sparagna-un-vero-mago.html
Ciao lame!!!
"il Principe dei Sottaceti, più vacuo dell'azzurro di Shrek"
RispondiEliminaah ah ah!
Complimenti Lame sei grande, non posso più a fare a meno del tuo blog.
PS: Nemmeno io ho visto Sanremo, e non sono certo pentito.
Picco di massimo ascolto nei cinque giorni di Sanremo 12 milioni di spettatori, al netto del taroccamento dell'auditel e con una controprogrammazione (ah, ah,ah..) micidiale sulle altre reti in chiaro. Vuol dire che almeno 50 milioni di abitanti di questo triste paese avevano sempre altro da fare.
RispondiEliminaUn milione di televoti. Considerando che i tre quarti se li saranno mandati i discografici anche quello zoccolo duro (moolto duro...) di 7-8 milioni di trashdipendenti dimostra il suo disinteresse. Mi chiedo ad esempio quanti fossero addormentati con la tv accesa. Ecco, qualcuno dovrebbe inventare il televisore che cambia il pannolone, così la RAI potrebbe a ragione vantare il suo ruolo di servizio di pubblica utilità: la TV badante. è un po' lo stesso discorso che si può fare sulla politica, dove il nano vince per strapotere mediatico e mancanza di alternativa credibile.
Che disdetta non aver colto la citazione cochirenatiana, eppure gli anni ci stanno tutti.
RispondiEliminaMeno male che google c'è.
Quel santarello di Antonio Ricci parla di sanremo come evento divisibile in due ere: ante Jalisse e post Jalisse.
Dice che prima dei Jalisse era tutta una combine, e dopo che i cavalieri della moralità di striscialanotizia scombinarono le carte svelando i trucchi (classifiche finali prefabbricate e puntualmente avveratesi) sanremo hanno cominciato a vincerlo gli sconosciuti, perchè, dice sempre il candido ricci, la vittoria non contava più niente ai fini del mercato.
Sarà, ma a me pare che questi mediasettiani abbiano la faccia come il culo.
Gramigna.
@Gianni: non è che fosse fuoriposto Sparagna (l'organettista della Regione Lazio, ci siamo capiti...) ma è la musica che è fuoriposto in quella cloaca di sanremo.
E comunque Nino D'Angelo poteva risparmiarsi di copiare mezza tarantella del gargano.
International Doc Club di Arbore: quello era un programma musicale!
Io neanche su youtube sono andata a vedere lo schifo italico di cui parlate.
RispondiEliminaPerdonatemi ma a tutto c'e' un limite!
Lame ma sei una veggente, è andata veramente così! : D
RispondiEliminaSe ti do 5 centesimi mi dici cosa mi accadrà nel futuro??? : DDD
Comunque quest'anno l'ho un pò guardato e mi sono accorta che sono stata contagiata dalla frase "però almeno questa è orecchiabile" come se fosse un pregio e non un requisito minimo per partecipare ad un qualsiasi concorso canoro. Secondo me ce n'è una che è bella (è stata la più votata dall'orchestra), e cioè quella di Cristicchi, che ha testo, musica, ritornello-tormentone e arrangiamento! Infatti non è andato nella super finale a tre.
Eravamo riusciti a toglierci di torno Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro Savoia, razzista e fascista che, con grande coraggio e sprezzo del pericolo era scappato in Egitto e aveva mollato figlio, nipoti e nuora nel caos del dopoguerra.
RispondiEliminaEra proprio necessario abrogare la la XIII norma della costituzione per ritrovarci in casa sommi esemplari come Vittorio Emanuele Alberto Carlo Teodoro Umberto Umberto Bonifacio Amedeo Damiano Bernardino Gennaro Maria Savoia, assassino e puttaniere? e Emanuele Umberto Umberto Reza Ciro Renè Maria Filiberto Savoia, ballerino, cantante e sottaceto?
Ho sempre detto io che bisogna stare attenti a modificare la Costituzione, che poi te ne penti amaramente.
I padri costituzionali, sì, che avevano capito con che gente avevano e avremmo dovuto aver a che fare.
Segnalo la stupenda cover di Elio e le Storie Tese della canzone di Re Sottaceto.
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