domenica 7 novembre 2010

Andare in piazza

Una giornata qualsiasi a sinistra. Un Bersani descamisado e definito, da chi c'era, finalmente deciso ed aggressivo (mah!) dal palco annuncia che ci sarà una grande manifestazione l'11 dicembre. Per chiedere le dimissioni di Berlusconi, il quale si prenderà paura e se ne andrà immediatamente, suppongo. Visto che Fini non si sacrifica per il piddì e non stacca la spina al nano depassée, ci tocca smuovere i torpedoni. Le grandi manifestazioni non hanno mai spostato un voto negli ultimi quindici anni ma va bene lo stesso. Era aggressivo, il Bersani piazzista, e questo ai piddini basta. Sono persone semplici. Li accontenti con poco. E poi in fondo cosa pretendi, è un segretario economico, l'hanno pagato solo un euro. 
Addirittura Bersani, nella concitazione, si lancia nella profezia, preconizzando un PD prossimo PRIMO PARTITO D'ITALIA. Qualcuno faccia qualcosa.

Quale pensate sia stata la risposta alla mobilitazione invocata dal maggiore partito d'opposizione? A sinistra risponde a Bersani uno squillo, il trombettiere Nichi Vendola che dice "No, io alla manifestazione di un altro partito non ci vengo". Figuriamoci, un partito di sinistra che va ad una manifestazione di sinistra. Ma quando mai.

In riva all'Arno, i rottamatori, gli sfascisti, quelli che mettono in serio pericolo la granitica solidità del PARTITO, al quale, che cazzo, bisogna riservare RISPETTO, dicono: "Ma si, in fondo noi una merenda la si potrebbe venire a fare con voi". Disposti a passeggiare a fianco di quella dirigenza che, con ragione sacrosanta, vorrebbero buttare nel cesso.

Eccoli lì. Patetico il primo nella sua illusione di essere ancora segretario di un partito di sinistra, neanche fosse il Berlinguer del PCI. Sarà anche l'unico partito a radicamento nazionale, economico Bersani, ma è un albero che non dà frutti. 
Ottuso il secondo, il Nichi, che continua a credere di poter vincere qualcosa scavalcando l'apparato, il partito, il segretario da un euro, da sinistra.
Infine i ragazzini bellini, quelli che rappresentano il nuovo, i Giamburrasca che mettono i petardi nella tasca della giacchetta di Bersani, con Paravendola che li redarguisce e bacchetta come la Signora Geltrude: "Seguo Renzi a Firenze e dintorni ma vorrei dirgli che bisogna che tutti insieme costruiamo una alternativa al centrodestra anche nel linguaggio, si rottamano i sistemi non le persone che sono ecosistemi preziosi anche se pezzi da novanta della nomenclatura”. Bersani è un ecosistema, che vi credevate? 
Ai bellini dico, state attenti figlioli, perchè quando si incazza veramente, il segretario, potrebbe anche diventare cattivo. Pensate che ieri, in preda all'aggressività, ha perfino gridato: "A noi Berlusconi e la Lega ci fanno un baffo." Si è confuso, poverino. Voleva dire culo.

Unità a sinistra, alternativa? Solo se si fa come dico io, pensa ognuno dei contendenti. Il finale lo conoscete già. Sono vent'anni che la destra più cialtrona di Al Pappone & Le Sue Mignotte ci governa. Tanto anche se per caso tra un Berlusconi  e l'altro governa, la sinistra non tocca nulla, non sposta, non abbaia e non sporca. La sinistra è il miglior amico di Berlusconi.

30 commenti:

  1. Cara amica Lameduck,

    condivido quanto hai detto. Secondo me la maggioranza di chi vota Berlusconi non lo fa perchè crede in lui, ma perchè non si fida delle sinistre.

    Quindi per battere Berlusconi è necessario presentare agli elettori un'alternativa seria e non le solite armate brancaleone.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  2. @ Davide
    E allora loo vedi che il papiminkia è stupido? Perchè ha paura di queste sinistre.

    RispondiElimina
  3. Cara amica Lameduck,


    "E allora lo vedi che il papiminkia è stupido? Perchè ha paura di queste sinistre."

    Più che paura non si fida (l'elettore) di queste sinistre.

    Berlusconi sarà un pagliaccio, ma riconosco che il suo governo (grazie a Tremonti) ha tenuto sotto controllo la spesa pubblica.

    Con il debito pubblico colossale che ha l'Italia il rischio di bancarotta è sempre dietro l'angolo.

    Il problema è che se l'Italia va in bancarotta è difficile che gli altri stati l'aiutino, perchè non si tratta di un paese piccolo come la Grecia.

    Ora io sento Vendola che sempre attacca Tremonti per il suo rigore finanziario, come se l'Italia avesse altre alternative.

    Il mio timore è che se un domani vincesse un Vendola, le poche industrie che sono rimaste in Italia, scaperebbero immediatamente in Romania, in Polonia, in Cina ecc.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  4. Cara amica Lameduck,

    poichè mi avevi detto che potevo postare un contributo di pansa al mese, ne riporto uno utile a vivacizzare la discussione.

    Ciao Davide


    Orecchini
    sondaggi e rottami

    di Giampaolo Pansa

    Mi ero un po’ distratto, seguendo il suicidio al rallentatore del cavalier Berlusconi, escort dopo escort. Ma adesso voglio tornare a occuparmi del versante opposto: quello del caro Partito democratico

    Mi ero un po’ distratto, seguendo il suicidio al rallentatore del cavalier Berlusconi, escort dopo escort. Ma adesso voglio tornare a occuparmi del versante opposto: quello del caro Partito democratico, un vero pozzo di sorprese. Sfogliando i giornali, mi sono imbattuto in una vecchia conoscenza, il Castoro. L’avevo incontrato all’inizio degli anni Settanta, quando ero andato a Firenze per scrivere un reportage sul potente Pci della città.
    Il Castoro, ossia Michele Ventura, nato a Sesto Fiorentino nel dicembre 1943, era uno dei giovani funzionari della federazione comunista. Aveva soltanto la licenza elementare, però mi sembrò proprio in gamba. I compagni gli avevano affibbiato quel soprannome per via dei dentoni che sporgevano dalle labbra. Ma lui non se la prendeva. Anzi sorrideva sempre, con occhiate allegre, per mettere a proprio agio il cronista borghese, per di più del giornale di Agnelli.
    Oggi scopro che Ventura, arrivato alla soglia dei 67 anni, è uno dei soggetti da rottamare, in quanto deputato da troppe legislature. I rottamatori sono una banda di giovanotti democratici, guidati dal sindaco pidì di Firenze, Matteo Renzi. Vogliono tagliare la testa ai vecchi capi del partito, in sella dall’epoca della Falce e Martello. Lo sconquasso minaccia di diventare drammatico, dopo la Convention di Renzi & C., che si sta svolgendo con gran seguito di folla. Per questo il segretario del partito, Pigi Bersani, si è rifiutato di andarci. In compenso, le repliche dei suoi fedeli sono state davvero toste.

    Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha avvertito i compagni: «Quello di Renzi è un colpo al partito». Poi si è coperto con una citazione classica: «Prima o poi i rottamatori magari ci massacreranno. Ma nell’Eneide non c’è un capitolo sulla rottamazione del padre di Enea, Anchise». L’Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, fedele alla propria fama di signora che non le manda a dire, è stata ben più spiccia: «Renzi è giovane, ma è già populista e demagogico: sembra un vecchio centenario».

    Tra finti giovani e anziani ben collaudati, il Pidì è ripiombato nel marasma. Proprio quando il Caimano di Arcore sembrava sull’orlo di un inferno affollato di belle diavolesse minorenni. Per di più, il disordine che minaccia il povero Bersani giova al suo competitor, Nichi Vendola. Il governatore della Puglia si è guadagnato addirittura una copertina dell’Espresso, di profilo e con l’orecchio sinistro bene in vista, ornato di orecchino con brillantini.

    A corto di idee, il vecchio rotocalco si è inventato “La forza dell’orecchino” e ha mandato a Bari la più smagliante dei suoi inviati, Denise Pardo. Lei ha raccolto la seguente esternazione politica del cattivissimo Vendola: «L’orecchino è un simbolo che attraversa culture ed ere epocali. Il ciclo semantico legato all’orecchino ha evoluzioni storiche paradossali, zigzaganti. In un’epoca diventa simbolo di effeminatezza, benché nell’epoca immediatamente precedente fosse un simbolo di virilità. È l’immagine degli zingari, quindi di un machismo anarchico e vitale. I pirati portavano l’orecchino…».


    continua

    RispondiElimina
  5. Fantasie? Mica tanto. Proprio in quei giorni, il Pidì si trova fra le mani la prova che il pirata Vendola gli sta rubando voti su voti. È un sondaggio che il magico Pagnoncelli dell’Ipsos, il vero mattatore del noioso Ballarò, offre gratis alla Ditta Bersani. Il Partito democratico è in forte ribasso e sta appena al 24,2 per cento. I suoi presunti alleati, invece, mostrano i muscoli.

    Quel capitan Fracassa di Tonino Di Pietro vale l’8,3 per cento. Mentre Nichi Orecchino, con il suo nuovo partito, “Sinistra ecologia e libertà”, raggiunge il 6,1, una decimale in più dell’Udc di Casini, fermo al 6 per cento. Bersani rifiuta le stime del Pagnoncelli: «Il sondaggio vero è soltanto quello che si fa al momento del voto. A me interessa, prima di tutto, mandare a casa Berlusconi».

    In realtà, Pigi è disperato. Nel suo Pidì le correnti si moltiplicano. Qualcuno, a cominciare da Walter Veltroni e dagli ex democristiani, minaccia di andarsene. I rottamatori vogliono spaccare tutto e ci sono già riusciti con i santissimi del segretario. A quel punto, Bersani escogita due trovate. La prima è di formare un unico gruppo parlamentare, chiamato Nuovo Ulivo, che tenga insieme democratici, dipietristi e vendoliani. Ma la proposta viene accolta da fischi unanimi.

    La seconda trovata è di portare in piazza il popolo del Pidì. Quando? Non si sa. Le variabili sono troppe. Gianfranco Fini staccherà o no la spina a Berlusconi? Il Caimano si ribellerà al governo tecnico? Bossi spingerà alla rivolta le guardie padane? «Se non succederà nulla di positivo» dice Bersani al superpartito di riferimento, Repubblica, «toccherà a noi far ballare l’orso».

    Ma la piazza che doveva accoppare Silvio l’Orso l’abbiamo già vista troppe volte e invano. Per ora a ballare, anzi a traballare, è proprio il povero Pidì. Mi ha colpito, sulla Stampa del 5 novembre, una notiziola da Alessandria, ex capoluogo rosso. Il congresso cittadino del Pidì è saltato perché non c’è accordo sul numero dei circoli, sul loro valore politico, sul meccanismo per eleggere il coordinatore democratico.

    Quando il demonio fa capolino dai dettagli, il segnale è brutto. E ci consegna una verità. Il rottamatore Renzi si dà un gran da fare per nulla. Il Pdì, accidenti a lui!, si sta sfasciando da solo. Ecco un guaio per tutti. Poiché danneggia l’odierna Repubblica italiana, un edificio in rovina che ci fa piangere di rabbia.

    RispondiElimina
  6. Cara Lameduck,
    mai avuto il sospetto che il vero problema della sinistra in Italia sono i liberi "pensatori" della domenica come questo blog? Che in vita loro non hanno, forse, mai amministrato neanche il bilancio di un conto in pizzeria e che scrivono 4 cagate qualunquiste su di una tastiera?

    Tutta l'attuale maggioranza è improponibile. L'attuale dirigenza del PD meno che mai. I vendoliani idem. Chi cerca di innovare nel PD sono solo dei fighetti. La sinistra dura e pura immagino sia altrettanto screditata.

    Ecco, ma come conquistiamo la maggioranza per governare con Paperino e QuiQuoQua?

    Possibile che cotanto senno non riesca a capire una banalità da corriere dei piccoli? Che a tirare sempre nella propria porta bene che vada riuscirai a pareggiare (se si è scarsi anche in quello) e che non riuscirai mai a vincere?

    E' un po' il senso del "rispetto" che è diventato il mantra di Bersani: se il PD (vale lo stesso per qualsiasi altro partito) non viene rispettato dai propri militanti e/o simpatizzanti perchè dovrebbe avere consenso da chi non lo è?

    In particolare, ma hai idea del dibatitto che è in corso da mesi nel tentativo di rinnovare il PD? Del culo che si stanno facendo decine di migliai di militanti sparsi su tutta Italia? Hai mai mosso il culo per convincere, non il pubblico del tuo palchetto in Hyde Park che è già convinto di suo, ma un tuo vicino, un tuo collega, un tuo concittadino che magari neanche conosci, della bontà di certi amministratori rispetto ad altri?

    Il vero problema della sinistra è sempre stato che è più facile scannare il vicino di sedia piuttosto che gli avversari dell'altra sponda.

    Ed il tuo blog non fa eccezione. Come puoi inveire contro la divisione della sinistra quando ti iscrivi a pieno titolo in questa divisione?

    Dopodichè spero che il lettore Davide sia uno sfegatato di destra. Altrimenti rappresenta il plastico risultato di questo "fuoco amico": è in piena preda della propaganda di destra. Tremonti ministro del rigore? Tremonti che ha retto bene la barca italia durante la crisi? E' come credere agli asini che volano.

    Vabbe', come non detto...

    RispondiElimina
  7. Caro amico Chartitalia,

    "Dopodichè spero che il lettore Davide sia uno sfegatato di destra."

    Sfegatato no, ma un pochino lo sono.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  8. Cara Lame,

    E' bello e giusto ospitare opinioni diverse dalle nostre. E' invece brutto e sbagliato lasciare che gli avversari ci strumentalizzino per propalare balle a beneficio della propria causa. E' quanto fa qui a ripetizione il tuo amico Davide. Costui non solo ci propina le ribollite invenzioni storiche dell'Inacidito Piemontese, ma subdolamente cerca di far passare una plateale falsità. Scrive infatti l'amico tuo: "Berlusconi sarà un pagliaccio, ma riconosco che il suo governo (grazie a Tremonti) ha tenuto sotto controllo la spesa pubblica".

    Non è vero: è una balla. Anzitutto il tuo amico fa finta di ignorare che Tremonti è intervenuto sulla spesa pubblica con tagli lineari (ossia indiscriminati) che incidono non tanto sugli sprechi quanto sui servizi da rendere ai cittadini: in sostanza la sua manovra viene fatta a spese dei contribuenti (quelli cioè che pagano le tasse) colpendoli in misura inversamente proporzionale al redditpo.

    Ma soprattutto non è vero che la spesa pubblica "è stata tenuta sotto controllo". Lo dicono i più recenti dati Istat in materia e ripresi da epistemes.org (non certo sospettabile di sinistrismo) che scrive: "Nel 2009 la spesa pubblica complessiva (in Italia), calcolata al netto della produzione dei servizi vendibili e al lordo degli ammortamenti, ha registrato una crescita del 3,1 per cento, evidenziando una decelerazione rispetto al 2008 (+3,6 per cento). La sua incidenza sul Pil è però aumentata, passando dal 49,4 per cento nel 2008 al 52,5 per cento. Nel confronto con gli altri paesi europei, la spesa complessiva dell’Italia in rapporto al Pil, al lordo delle vendite di beni e servizi e al netto degli ammortamenti, è stata più alta di 1,3 punti percentuali rispetto alla media dei sedici paesi dell’area dell’euro e di 1,2 punti percentuali rispetto alla media complessiva dei paesi dell’Ue."

    L'informazione partecipativa (tipo Wikipedia) è una risorsa SE documentata. Perciò qui aggiungo il link che consente di verificare quanto scrivo: http://epistemes.org/2010/06/29/i-conti-istat-confermano-italia-paese-a-rischio/. Sarebbe bello se questa usanza (consentire la verifica) fosse assunta come condizione di pubblicabilità non certo delle opinioni ma di asserzioni riferite a fatti ("ha tenuto sotto controllo la spesa pubblica").

    Difendiamoci dal botulino nell'informazione!

    RispondiElimina
  9. Caro amico Ottodixit,

    la spesa pubblica Tremonti l'ha tenuta sotto controllo per quel poco che era possibile fare in uno stato sgangherato come il nostro.


    Ciao Davide

    RispondiElimina
  10. @-> Davide

    Caro amico un cazzo.

    Non ti conosco né voglio conoscerti. Sei un contaballe e tanto mi basta.

    RispondiElimina
  11. Caro amico Ottodixit,

    "Non ti conosco né voglio conoscerti"

    Mi conosci, mi conosci. Ci vediamo quasi tutti i giorni. Un giorno ti dirò chi sono.

    Certo della tua comprensione, ti invio cordiali saluti.

    Un bacio Davide

    RispondiElimina
  12. Caro chartitalia,
    complimenti. Non sei d'accordo con quanto leggi in un post e quindi il blog non vale un cazzo e per inciso nemmeno chi lo tiene. Bene, prima di tutto io non scrivo solo di domenica. Tenere un blog non è una cosa da ridere, è un impegno quotidiano da ritagliarsi nel tempo libero. Non ci guadagno nulla e, anzi, spesso mi ritrovo gli insulti di qualche gentiluomo di passaggio.
    Però lo faccio perchè ritengo di avere qualcosa da dire. Che io piaccia o meno ad un chartitalia qualunque. Detto questo, e detto che di amministrazione ho una certa esperienza, lavorando nell'amministrazione di un'impresa, dico che la tua critica avrebbe senso se io fossi una militante di sinistra che non si impegna abbastanza. Il problema è che non so nemmeno più se sto a sinistra o meno. Con questa sinistra no di sicuro. Se permetti me ne sbatto del dibattito a sinistra. Io guardo i fatti e i fatti dicono che quando la sinistra ha governato non ha mosso un dito contro lo strapotere di Berlusconi. Siete vecchi, obsoleti. State perdendo consensi anche tra coloro che mai al mondo avrebbero pensato di non schierarsi con la sinistra.
    Io il culo non lo muovo perchè mi aspetto che lo muovano coloro che ho votato in passato e che adesso il mio voto se lo sognano. Avevano promesso tante cose, la legge sul conflitto di interessi... Sono quindici anni che reggono il moccolo a Berlusconi. La tua reazione piccata mi fa capire che comunque ho toccato il nervo. Lo considero un bene.

    RispondiElimina
  13. Cara amica Lameduck,

    "dico che la tua critica avrebbe senso se io fossi una militante di sinistra che non si impegna abbastanza."

    Devo dire che è stato interessante oggi leggere l'amico Chartitalia che ci spiegava che, alla fine, è colpa tua se Berlusconi vince le elezioni.

    Non sarà mica che dietro l'anatra zoppa, anzichè una donna, si nasconda quel biricchino di Capezzone???

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  14. Anonimo18:36

    e' singolare come ci trovi,noi di sinistra,perlomeno io lo sono, ancora,dopo ventanni di berlusconismo e di antipolitica achiederci se dobbiamo votare pd o meno.
    la prima domanda che mi pongo e' questa,e' un partito di sinistra il pd?,io dico di no e l'ha riprtutamente evidenziato sia quando si e' trovato al governo sia all'opposizione.
    devo fare un elenco,delle malefatte piddine?ne ricordo una sola e tanto dovrebbe bastare,sdoganemento legge "biagi" e conseguente precariato.
    detto questo dovremmo fare come i berluscones e turarci il naso votando un partito che fa solo gli interessi di una classe dirigente inetta sia politicamente che economicamente e che lo fa solo per mantenere i privilegi di cui dispone?
    io dico no.
    devo votare un partito che a capo del maggior sindacato in italia ha messo, si una donna, ma ex craxiana?
    forse per trovare compromessi che alla lunga risulteranno essere contropoducenti non solo per il sindacato stesso ma per tutto il tessuto sociale di questo paese gia' molto compromesso?
    io dico no
    devo votare un partito che ha abbandonato gli abruzzesi al loro destino quando tutti sapevano cio' che stava succedendo?
    vorrei aggiungere altro ma il tempo e' poco ,ricordo solo a davide che dal 2011 a decidere le finanziarie degli stati membri sara il parlamento europeo.
    anche quello covo di comunisti verso quali pansa ha gia' pronto un nuovo libro "alla mi nonna cianno magnato la pensione"

    RispondiElimina
  15. Caro amico Rossoalloso,

    "ricordo solo a davide che dal 2011 a decidere le finanziarie degli stati membri sara il parlamento europeo."

    Siamo nell'euro e se non faremo finanziarie rigorose, ci cacceranno a calci dall'Europa.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  16. Anonimo22:53

    ”Guardare in faccia la realtà, non cercare la linea di minor resistenza, chiamare le cose con il loro nome, dire la verità alle masse per quanto amara sia, non aver paura degli ostacoli, essere fedeli nelle piccole cose come nelle grandi, osare quando giunge l’ora dell’azione queste sono le regole. (Lev Trotsky)

    RispondiElimina
  17. Anonimo01:22

    @davide
    forse tu dovrai fare sacrifici,oppure quei puttanieri pedofili che siedono la',devono fare sacrifici,i marchionne,i montezemolo,dalema,bersani,portaborse e portamignotte, le succhiacazzi che fanno le veline,i bertolaso di turno,i giornalisti strapagati senza anima e dignita',stravenduti per un pezzo di figa per raccontarci panzane, devono fare sacrifici,io no,ho gia' dato e ti garantisco che di sacrifici ne ho fatti,di merda ne ho ingoiata, e cosi' tanti come me che dopo aver lavorato una vita si ritrovano col nulla nel presente e tantomeno in prospettiva.
    vorrei vedere tutta questa brava gente rimboccarsi le maniche e andare negli ospedali a pulire il culo agli anziani e dopo sarebbe interessante sapere che ne pensano dei sacrifici.
    scusa lame lo sfogo,ma non ne posso piu' di leggere stronzate da bar dello sport

    RispondiElimina
  18. Condivido in pieno. Bravo, chiaro e diretto.

    RispondiElimina
  19. Caro amico Rossoalloso,

    "io no,ho gia' dato"

    Si può dare di più.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  20. Anonimo18:47

    @davide

    un'affermazione del genere ti qualifica per cio' che sei,
    una persona vuota e povera di spirito.
    anche se stiamo su sponde diverse mi aspettavo un minimo di solidarita'o perlomeno di analisi costruttiva.
    sei inutile in questa vita,suicidati

    RispondiElimina
  21. Caro amico Rossoalloso,

    "un'affermazione del genere ti qualifica per cio' che sei"

    Naturalmente stavo scherzando. Lo sai benissimo che ti voglio bene.

    Quando parlo di sacrifici, intendo che dobbiamo farli tutti: naturalmente chi ha di più deve dare di più.


    Ciao Davide

    RispondiElimina
  22. @Lameduck:
    Cara, non è che ho letto un solo post; il tuo blog era finito (non ricordo neanche più come) nel mio feed reader e post di questo tenore da "duri e puri" ce ne sono continuamente.

    Il tema che ponevo, e che vorrei rievidenziare tentando di non urtare la suscettibitlità di nessuno, è questo: dando per scontato che aborri questa destra, e che questa sinistra ti fa schifo, in un sistema bipolare come quello in cui abbiamo la sciagura di vivere, come si conquista la maggioranza?

    Ed in un sistema bipolare, è scontato che occorre mediare e convivere con altri che non la pensano esattamente come te, e che occorre che tutti rinuncino ad un pezzettino della propria identità, puntanto al risultato migliore possibile per quel dato frangente storico.

    La mia domanda finale era "come puoi inveire contro le divisione della sinistra" e non contro le divisioni del PD. Rispondere che tu non sei una militante del PD non c'entra un cazzo.

    L'atteggiamento di tanta blogosfera "dura e pura" di dare addosso a tutti quelli che ci provano mi ha francamente stufato e nauseato.

    Vendola ci sta provando: ha tanti limiti e tanti pregi. I dissidenti nel PD della Leopolda ci stanno provando: hanno tanti pregi e qualche limite. Anche Fini ci sta provando: ha tantissimi limiti ma qualche pregio.

    Ma sopratutto, ci sono centinaia di milgiaia di persone che si stanno facendo il culo nei partiti e nella società civile, mettendoci la faccia e rimettendoci di tasca propria, a cercare di cambiare questo paese di merda. Ed una buona parte di questi hanno come riferimento il PD.

    Morale della favola: una alternativa a questo governo ciatrone senza il PD non è possibile e prima o poi occorre farci i conti. Continuare a gettare merda sul PD in modo differenziato è piuttosto infantile e da irresponsabili. Comprendo perfettamente tutte le critiche che si possono muovere all'attuale dirigenza (che poi è la stessa di 15 anni fa) ed augurarsi che si tolga dai coglioni, o meglio, che si li costringa a. Ma mettere quella cosa organica nel ventilatore dell'intero centro-sinistra equivale nè più nè meno ad unirsi al coro dei papiminkia.

    IMHO, ovviamente.

    RispondiElimina
  23. oops... errore di stampa: "in modo differenziato" è da correggersi in "n modo INdifferenziato", altrimenti veniva un po' travisato il tutto, chiedo scusa del mistyping

    RispondiElimina
  24. Caro chartitalia,
    io del PD me ne sbatto. Come me ne sbatto del bipolarismo. Penso che la nostra disgrazia sia proprio la divisione in tifoserie pronte a scannarsi le une con le altre, utilizzata da 15 anni da chi voleva solo distrarre i tifosi mentre si comprava la partita. Divide et impera.
    Io penso che dobbiamo andare oltre la destra e oltre la sinistra. Il passato è stato bello ma bisogna avere il coraggio di rompere con esso. Dobbiamo ragionare solo sui programmi. Dobbiamo riuscire a mettere insieme realtà politiche apparentemente inconciliabili per tentare di ricostruire la democrazia su alcuni punti fermi: democrazia, partecipazione, opportunità e laicità. Dobbiamo liberarci del malaffare, puntare sulla legalità. Ma se sento ancora dire Bersani o a Di Pietro che tocca a Fini rompere o Vendola dire che non va alle manifestazioni del PD, mi prudono le mani.
    Ti dirò di più, il PD non ha ancora avuto una bella sbadilata elettorale come meriterebbe. Una punizione che costringesse questa dirigenza indecente ad andare a zappare. Dai D'Alema ai Fassino ai Bersani.
    Io getto merda sul PD perchè il PD l'ha gettata su di me elettrice. Mi ha presa per il culo promettendomi la legge sul conflitto di interessi e tante altre cose. Mi dispiace ma non si può campare una vita sul "votateci se no vince Berlusconi". Ogni volta che lo abbiamo fatto Berlusconi ha vinto lo stesso.

    RispondiElimina
  25. Lame,
    perdonami, ma nel leggerti vedo riflessi tanti e tali di quei luoghi comuni da cui sono circondato quotidianamente e che sono parte della trappola in cui ci ha costretto il berlusconismo.

    Per chiarire: condivido perfettamente che combattere il vecchietto branzolo equivale a combattere i dalemaveltronibersani e che combattere questi ultimi equivale a combattere il vecchietto di cui sopra.

    Quello che trovo infantile, pardon, apolitico o prepolitico nel migliore dei casi, è che tu estendi questo tuo astio da determinate persone ad un'intera organizzazione. Cosa che è idiota. Da tutte le altre parti, gli uomini cambiano ed i partiti restano. In Italia, i partiti cambiano ma le facce sono sempre le stesse.

    E' quello che è stato detto a Firenze. Ma a te non interessa neanche sapere cosa è stato detto a Firenze. Buona parte delle critiche che rivolgi al PD sono quelle che sono state rivolte dai "rottamatori" di Firenze, dove ci sono stati 150 interventi di gente che ci mette la faccia quotidianamente, non i tromboni dei latorreturcofassinopenatidalemagentiloniveltronifioroni e dei tanti altri cogli oni che infestano la politica italiana.

    "Dobbiamo riuscire a mettere insieme realtà inconcialiabili" dici. E come? Insultando quelli che sono i compagni di strada più naturali, più ovvi? Tu hai una strana idea del PD, dipingendolo come un moloch in mano al satrapo di turno. Guarda che quello si chiama PdL e prima FI, o si chiama IdV o si chiama FLI o si chiama 5 stelle: tutti partiti che hanno il nome del loro satrapo direttamente nel simbolo.

    Il PD è l'unico partito in cui si cerca di esercitare la democrazia di cui ti riempi la bocca: nel proprio statuto c'è scritto nero su bianco che le cariche istituzionali vengono scelte con le primarie e che al massimo ci possono essere tre mandati. Certo, l'attuale dirigenza cerca di svicolare da quanto scritto nelllo statuto e la riunione alla Leopolda è stata fatta per rivendicare l'applicazione dello statuto. E si sta battendo affincheè, porcellum o non porcellum, i candidati alle prossime politiche vengano scelte tramite primarie. Ancora: se anzichè leggere la stampa mainstream che più che la dichiarazione di Bersani non pubblica, ti vai a cercare le notizie magari scopri che Renzi si sta battendo contro il cinghialum, che è la legge elettorale della regione toscana che adotta esattamente lo stesso meccanismo del porcellum.

    Tra tanti nella blogosfera che schiamazzano dal loro speaker's corner ed altri che stanno cercando di cambiare questa merda di paese su cose concrete e precise cosa credi che sia meglio?

    Guarda che gli errori e l'impotenza del centro sinistra deriva sì dagli errori commessi, ma è infantile ridurre il tutto a questo: la forza della destra in Italia si perde nella notte dei tempi. La sinistra è sempre stata minoritaria. Nell'ultimo governo Prodi guarda che non ha risolto il conflitto d'interessi e nè la legge elettorale perchè c'erano componenti che non l'avrebbero mai permesso (vedi i Mastella, Dini e dintorni). Perchè la maggioranza uscita dalle urne era troppo debole. (ah, piccolo particolare, tutte le volte che si è riusciti ad unire, scegliendo il meno peggio, 1996 e 2006, il centro-sinistra ha vinto).

    Scusami per la foga e la brutalità ma, davvero, sono sgomento per tutta questa rabbia (sacrosanta) che viene incanalata in direzione sbagliata e che poi premierà i più turpi. Nè più nè meno di quanto è successo negli States, dove i morsi della crisi hanno morso Obama piuttosto che coloro che questa crisi l'hanno causata. Certo che Obama qualche errore l'ha commesso, ma asserire che gettando il paese in mano ai più turpi quelli miglioreranno è la cosa più idiota politicamente che si possa asserire.

    Ok, chiedo scusa anche per la lunghezza. Ma era per evitare un ping pong infinito. La chiudo qui.
    Ciao.

    RispondiElimina
  26. Caro chartitalia,
    poi mi spiegherai perchè tanta aggressività nei miei confronti.

    Allora. Temo che tu abbia un'idea un po' logora della partecipazione. Secondo te bisogna muovere il culo e andare in piazza, nelle sezioni e basta. Non pensi che anche su una agorà virtuale come questa si possa fare politica? Nell'era della teleconferenza?
    Sai, mi dà un poco sui nervi questo continuo rinfacciare "perchè scrivi e non partecipi alle riunioni". E' roba vecchia, anche un blogger può fare politica, semplicemente (scusa se è poco) scrivendo tutti i giorni a titolo totalmente gratuito.
    Renzi, dici. Ok. Ma qual'è stata la reazione di Bersani? Che devono portare rispetto al partito. Rispetto, come il picciotto verso Don Corleone.
    Le primarie. Ma veramente credi che siano qualcosa di genuino e non assomiglino al televoto di Sanremo?

    Ah, se non hanno fatto il conflitto di interessi è colpa di Mastella. Questo si che è infantile. E allora perchè CAZZO lo hanno promesso in campagna elettorale??

    Guarda, io non voglio dire che il PD non potrà diventare un partito serio e non colluso con il regime del nano. Lo voglio credere. Ma finchè non cambieranno TUTTA la dirigenza (auguri se riuscirete a fare a meno di D'Alema) io non mi riconosco nel PD.

    RispondiElimina
  27. chartitalia
    io sono uno che non vota,non per protesta, perché sono nato anarchico o se preferisci utopista.Siccome vivo in italia,se permetti e se non permetti me ne sbatto le palle,sono costretto a subire le imposizioni dettate dalle varie istituzioni.Critico aspramente questo governo padronale e ancor più aspramente la non-opposizione da parte del maggior partito:il pd.Parli di militanti che si fanno il culo per migliorare un partito preposto per opporsi che non si oppone che non si unisce a quanti scendono in piazza a manifestare contro quelli a cui il pd dovrebbe dare dura battaglia,che cosa gli racconti al cassinterato a 800€ al mese:rimbocchiamoci le maniche?,al metalmeccanico della fiom:che non vanno tirati i petardi a bonanni e che a marchionne bisogna ubbidire?e a quelli che di sinistra lo sono veramente che bisogna,come ha già fatto,annientarla in quanto bolsevica?
    E i voti?voi grandi pensatori(non quelli della domenica) da chi li prendete:da chi trova la faccia di berlusconi antipatica o perché è puttaniere? cioè dai "bepini"che non votano pdl e lega!
    Pensatori lo siete,eccome,del nulla!
    Ti ricordo che con i blog criticoni di tutto e tutti è nato e si è sviluppato un movimento che si chiama:popolo viola,già ma voi,che siete per la mediazione ed il rispetto dell'altrui pensiero non badate a simili sciocchezze.

    RispondiElimina
  28. @Lameduck:
    Il fatto è che non sopporto più buona parte della blogosfera con la puzza al naso verso i vicini di sedia mentre si tappano il naso verso coloro che ci hanno messo in questo merdaio (fuori di metafora: sbraitare più verso chi non ha fatto la legge sul conflitto d'interessi che verso chi il conflitto d'interessi lo causa). Ma capisco che è un problema mio, non tuo. Niente di personale. Ti chiedo scusa per i toni piuttosto aggressivi. Un saluto.

    @lele:
    Estendo anche a te le considerazioni di cui sopra. Aggiungo che è ingiusto quello che dici sulla faccenda del popolo viola: alla manifestazione non c'erano gli attuali reggenti del PD (quelli che vogliamo rottamare) ma c'erano tantissimi militanti di base, oltre ad una parte minoritaria della dirigenza che hanno appoggiato dasubito la manifestazione (Scalfarotto, Civati, Marino, ecc. ecc.).
    Ecco non trovo utile questa critica indifferenziata che non aiuta a raggiungere obiettivi comuni.

    RispondiElimina
  29. @ chartitalia
    se leggi il mio blog scoprirai che sono cattiva sia con chi possiede il conflitto di interessi sia con chi ha lasciato che il suddetto se lo comperasse.
    Però, vedi. Io non biasimo Berlusconi per aver fatto il suo porco interesse. Lui è il villain, il cattivo, cosa doveva fare?
    Non biasimerei nemmeno l'opposizione se non ci avesse fatto due scatole così in campagna elettorale con il "risolveremo il conflitto di interessi" per poi non fare nulla. E' questa presa per il culo che non riesco a perdonare.

    RispondiElimina
  30. Lameduck,
    riguardo al conflitto d'interesse in realtà le cose stanno forse anche peggio rispetto all'idea che ti sei fatta.

    La cosa poteva essere liquidata già nel 1996. Non c'era bisogno di alcuna nuova legge, c'è già una legge dello stato che dice che chi è titolare di concessioni governative (quale le frequenze televisive) non può avere incarichi pubblici. Sai qual è il problema, che su questa cosa non è competente la magistratura ma il parlamento, per il principio della separazione dei poteri. E deve quindi essere l'apposita commissione parlamentare a proclamare o meno gli eletti.

    Ed all'epoca cosa successe? Che il baffetto dalemiano preferì non ricorrere a tale legge asserendo che il vecchietto brianzolo doveva essere battuto politicamente (in realtà, lui si che è diabolico, pensando che sinchè c'era B. come capo dell'opposizione, gli italiani non avrebbero mai avuto lo stomaco di dargli la maggioranza: una volpe, davvero).

    Quindi è solo una questione di pura incapacità politica di quel pirla di D'Alema, che in tanti anni ha accumulato una caterva di errori. E quindi ripeto il mio mantra: non è questione di prendersela con l'intera area o, peggio, con l'intera sinistra, ma di individuare delle precise responsabilità di chi ha fatto certe scelte. E di rottamarli. Appunto.

    Ora davvero basta. Se ne hai voglia, scrivimi direttamente al mio indirizzo. Non vorrei tediare all'inverosimile gli altri lettori.

    RispondiElimina

SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).


LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...