mercoledì 3 maggio 2017

La parola di Catrambronne


Quella vestita da marinaretta è Regina Catrambone, la Carontessa (o Caronta) che, non per il vile interesse ma per arricchire noialtri, ci porta tanti nuovi modelli di stile di vita da indossare, uno per ogni occasione. Ne abbiamo già cabine armadio piene ma lei insiste. E' tanto bbuona e bbrava, pronta ad agguantarci con la sua ineffabile carità telescopica (come la definiva Dickens, grazie Buffagni). 

Un giorno gli storici si chiederanno come mai, all'inizio di questo nuovo sciagurato millennio, le donne furono le più attive ed entusiaste nell'opera di distruzione della civiltà occidentale che pur diede loro l'emancipazione. Oppure l'emancipazione consisteva solamente nel permettere alle donne dell'élite di essere altrettanto nefaste dei loro uomini? 
Diciamo meglio: entusiaste nel tentativo di distruzione, perché i criminali verranno fermati dai loro stessi parigrado appena questi, interrotti nel contare i soldi dalle prime sciabolate a tranciaorecchie, capiranno che non possono tirare ancora a lungo la corda dell'autodistruzione senza finire impiccati e, come diceva Marx, lasceranno che questa si avviluppi attorno ai colli dei loro volonterosi carnefici. 
E, per citare anche Lenin (sono i loro preferiti, dopo tutto) le dirigenze occidentali sono utilissime per la rivoluzione proletaria ma saranno le prime ad essere fucilate una volta conseguita la vittoria. Ciò varrà stavolta e soprattutto in caso di sconfitta. Insomma, per dirvi che la riesumazione delle spoglie mortali di Renzi, di quelle di Tony Blair e l'offerta in sacrificio per loro di Lolito' Macron mi puzza parecchio di capretti inviati al macello. Offerti a Mammona come estremo tentativo di blandirla e rimandare il Big Crash. "Guardate signo' quant'è bello stu guaglione". Zang!

Le donne. Le portatrici di vita che dispensano morte e distruzione come i generosi filantropi che pianificano genocidi con numeri da far impallidire quelli ai quali parteciparono da giovani come apprendisti praticanti. Le difensore e difensori dei proletari che godono nel moltiplicarli e nel renderli sempre più disperati. Il destino di milioni di concittadini nelle mani graziose ed inanellate di leggiadre damigelle del Palio. Eserciti affidati alle amorevoli cure di professoresse, donnencinta, donne&mamme, mestruate o menopausiche, comunque donne, puro DNA mitocondriale e gameti tipo X. Eppure, a parte Jean d'Arc, che finì male, non si conoscono grandi Napoleonesse oltre la Pulzella. Ovviamente solo gli eserciti previsti dal Risiko come perdenti sono guidati da femmine. I vincitori del gioco si affidano ancora allle gonadi maschili e al testosterone.
E poi statiste, madri coraggio, Marie Braun, cape abili ed esperte, vere statiste dal cuore di Mutti che in silenzio, mentre i pupi biondi dormono, preparano loro zuppe avvelenate. Ricordate mamma Goebbels e i sei bimbi chiamati con l'acca di "Hitler".


Lo so, il nazismo non c'entra (sicuri sicuri, proprio sicuri?) ma ormai esso è inconscio collettivo e si fatica a ricacciarlo nel pozzo di tenebra se tutt'attorno le attuali infamie ce lo rimembrano di continuo.

Si può dire che un altro segno del senso profondamente satanico del presente è rivelato dall'anomalo affollarsi di streghe in ogni luogo adatto ad indire un sabba party. Davvero, non se ne erano mai viste tante, tutte assieme e con tale spregiudicata voglia di celebrare il bafometto e la sua visione del mondo.

Ed eccoci al punto. Se sono tempi sulfurei non è perché Satana esista ma perché non vi è mai stata tanta gente convinta della sua esistenza e che agisce in modo satanico accomodata nei centri del potere. In fondo perché qualcosa esista basta che sia creduta esistente da qualcuno. Satana in questo caso non è che la metafora di comodo, capibile da tutti perché archetipo potente, per identificare l'inversione del senso e del significato verso il male, che è il modo in cui oggi va forzatamente il mondo. Tutto è rovesciato ed è antitesi, antimateria e polarità negativa. Soprattutto negazione. Negazione del senso comune, del buon senso, delle leggi della natura, del moto rotatorio universale che fanno parte di un sistema che non può essere rinnegato senza provocare catastrofi.
Un povero disabitato si è sposato da solo, domani qualcuno sposerà una pecora o la propria scrivania. E' il trionfo di Aleister Crowley e del suo "fa ciò che vuoi" e ciò è inequivocabilmente satanico.

Per capire i messaggi del potere alle plebaglie, non quelli fin troppo espliciti contenuti nei libri dei loro sacerdoti ("a settant'anni dovrete bervi la bibita dei bimbi Goebbels") come dice Attali, che è anagramma di Attila, ma quelli irrorati attraverso i media, bisogna interpretarli al contrario per difendersene. E ciò perché, nel mondo dell'inversione del senso, l'esoterico (il libro destinato a pochi), è essoterico, ovvero esplicito, mentre il messaggio esplicito, il messaggio destinato a molti dell'essoterico telegiornale, è esoterico. Non abbiate paura, quel senso di lieve vertigine è perfettamente normale.

Una volta che avrete preso coscienza che il senso di questa realtà distorta va interpretato utilizzando la stele di Attesor, ovvero al contrario, imparerete a diffidare, ascoltando la loro propaganda, dei buoni, dei generosi, degli altruisti, dei sensibili, di coloro che usano belle parole, soprattutto quella più letale, l'Amore, e saccheggiano tutto il repertorio cristiano della tolleranza, accoglienza e amore per gli altri, tanto andrete a leggere la verità: "i vecchi vanno sterminati in quanto improduttivi", nei loro libracci satanici a disposizione in tutte le biblioteche. Non temerete nemmeno di riconoscere il sulfureo perfino in chi si presenta come messaggero del Dio ma non a caso evita accuratamente di inginocchiarvisi davanti. E non verrete toccati dall'accusa di essere spietati, senza cuore, malvagi o, peggio ancora, fascisti, che gli indemoniati vi vomiteranno addosso perché la vera bontà saprete sempre distinguerla dalla sua immagine falsa. Vivere in questo millennio in fondo è divertente. Si diventa nostro malgrado esorcisti per caso e forse si ritornerà anche credenti per forza.

Qualcuno tra i più pessimisti pensa che il mostruoso Novecento non sia stato che il secolo propedeutico a questo trailer di Armageddon che stiamo vivendo. In effetti verrebbe da pensarlo ma vuoi proprio che alla fine trionfi il Male? Che la sceneggiatura sia stata scritta fin dall'inizio da un Dio depresso, anzi melanconico che alla fine si suicida assieme alla sua creazione?
Ritorno ai miei amici che si incazzano se parliamo di radici naziste dell'attualità. E' che ragionate in termini materialisti, vedete l'economia dappertutto, ma noi siamo fatti di carne, acqua e banconote ma pure di spirito. Riscoprite quell'illuminante saggio che fu "Hitler e il nazismo magico" di Giorgio Galli, soprattutto nel suo sottotitolo: "Le componenti esoteriche del Reich millenario".
E' una visione alternativa, un punto di vista insolito che potrebbe fornirvi qualche spunto di riflessione come lo fornì a me.

Se in questioni che dovrebbero attenere alla logica ed al problem solving si agisce in termini illogici e superstiziosi è probabile che sia in gioco un tipo di pensiero che attiene più all'occulto che al pensiero razionale. 
Direste dunque ad esempio che ciò che governa l'economia attuale o, come si dice con un odioso neologismo, la governance, sia la ragione o il pensiero magico? Chiedo ausilio all'impareggiabile fogliaccio per un titolo esemplificativo.


Quale perentoria affermazione del "ciò che si vorrebbe che fosse" piuttosto del ciò che è. Volere, fortissimamente volere che l'euro e tutta l'architettura che lo sostiene resista a qualunque costo e alle scosse telluriche sulle sue fondamenta di sabbia è pensiero magico. La storia dice il contrario, con una quarantina di unione monetarie fallite con sofferenza, certo, ma non con la disintegrazione del globo, ma loro vogliono invertire il senso della storia, negarla, capovolgerla. Rendere l'impossibile possibile. Ancora una volta: rendere possibile la magia. Il pensiero magico è dei bambini innocenti, porelli, dei maghi e di coloro che credono di poter fare tutto ciò che vogliono, ovvero i satanisti. Chi scrive questi titoli perentori li riceve medianicamente dal suo spirito guida grazie alla sua tavola Ouija, non se li inventa di certo. In fondo è il trucco delle Sibille. Far credere al popolo che quella sia la volontà degli dei. E questi , gli spiriti guida, dei lo si credono veramente.

Non è nazismo. Vediamo. Chi siete portati ad odiare in questi tempi dalla propaganda? Ovvero da tutto ciò che viaggia nell'etere, Rete compresa? Con il bombardamento buonista e sensodicolpista a tappeto voi stessi in quanto occidentali facenti parte dell'odiata civiltà occidentale da eradicare in favore della "naturalità della migrazione" (copyright Cecilia Strada) ma in cuor vostro state cominciando ad odiare profondamente ebrei, zingari, omosessuali. Casualmente le categorie sterminate dal nazismo, più gli islamici e neri che sono stati scelti, per l'elemento xenofobia, tra le categorie degli stranieri come quelli più aggressivi e le donne, perché se odi il femminino odi la Madre e quindi te stesso.  
Orbene, sembra che tutto stia giocando a favore del pronunciamento della più grande ed odiosa delle bestemmie, ovvero "Hitler aveva ragione". E chi può volere una riabilitazione post hoc per revisione processuale di Hitler, grazie all'acquisizione di nuove prove, se non dei fottuti nazisti? Per nazisti intendo quei personaggi che Erich Fromm iscriverebbe nella categoria di coloro che perseguono attivamente l'etero ed autodistruttività umana e che nel secolo scorso si radunarono sotto le insegne della svastica ma non solo, anche sotto la falce ed il martello e ultimamente attorno al vitello d'oro della Finanza. 

Il vero incantesimo, il prestigio, il fenomeno quasi inspiegabile razionalmente, consiste nell'essere riusciti da parte loro a convincere donne, ebrei, zingari, neri, islamici, omosessuali ecc. ad interpretare sul palcoscenico con zelo e passione e incarnandolo perfettamente, in un grottesco gioco di ruolo, il reciproco stereotipo su una sceneggiatura concepita da uno scrittore razzista e sotto bad trip da acido. 
Le donne sono spietatamente stupide e irragionevolmente cattive soprattutto se viene loro concesso quel potere che avevano da sempre rivendicato; gli ebrei tramano per governare il mondo assieme ai massoni ed ai plutocrati, gli zingari rubano e sporcano, i neri si comportano come se li immagina il Gran Dragone del KKK, gli islamici retrocessi al saracino da crociata tagliano gole e stuprano donne, gli omosessuali, ritornati a pieno titolo pervertiti si dedicano alla demolizione di tutto ciò che una volta si sarebbe chiamato "il privato", dalle relazioni sessuali a quelle famigliari, senza disdegnare la manipolazione di ciò che vi è di più sacro, l'innocenza dei bambini. Non posso credere che li abbiano comprati solo con la promessa di poter fare "ciò che vogliono" piuttosto che con la caramella dei "diritti civili" ma anche le vie del satanico sono infinite.

E' questa amici miei la Matrix, la realtà virtuale nella quale siamo immersi, il gioco che i media ci mostrano e che ci tortura quotidianamente. Serve tanta razionalità e sangue freddo per fermarsi, prendere il respiro, guardarsi attorno stropicciandosi gli occhi, prendersi a schiaffi e ricordare che quelli non sono "Le donne", "Gli ebrei", "Gli zingari", "I neri", "Gli islamici", "Gli omosessuali" "Gli stranieri" ma i loro ologrammi, scatenatici contro affinché noi odiamo loro, loro odino noi (dall'altra parte c'è anche il Gran Circo Barnum del "White Privilege" che fa il pienone di plebaglie colorate tutte le sere) e alla fine qualcuno prema il famigerato bottone nucleare.

Ai caproni, alle  loro streghe au bon coeur, agli architetti piccoli e grandi di questa mostruosità, di questo satanico esperimento di ingegneria sociale al massacro io rivolgo la celebre parola di Ca(tra)mbronne che, come tutti sanno, è assai liberatoria e, chissà, potrebbe funzionare anche come esorcismo.

88 commenti:

  1. Sono stata per più di 50 anni una donna che ha conosciuto solo hn tipo d odio, quello contro le ingiustizie. Adesso odio tanta diversa gente anche se cerco di nn perdere di vista la diversità dei ruoli e responsabilità nell' averci devastato la vita. Mi faccio paura ogni volta che mi dico: oggi odio ma posso smettere quando voglio....proprio come dicono certi tossici...

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  2. Brava. Hai dato una possibile spiegazione razionale alla irrazionalita che ci circonda.

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  3. Quindi la Boldrini (non come persona ma come archetipo) è nazista?
    Ovvero fa il contrario del nazismo per indurre il popolo al nazismo? Indi, lo scopo finale dell'oligarchia finanziaria cosmopolita che ben conosciamo è il Reich millenario?
    Evidentemente sono io che sono rincoglionito, perché se il senso fosse quello mi sfugge.

    Ps: citi Crowley. Bene, legittimo. Durante la guerra da che parte stava?

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    1. Caro Matteo,
      io confido in Cristoforo Colombo, che partì per scoprire le Indie e scoprì l'America. Dopo se ne è accorto.

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    2. Peraltro Barbara scrisse un articolo molto sagace intitolato "non è Francesca" come la nota canzone.
      Beh, direi che si adatta a pennello.
      PS: mi è venuta in mente un'altra cosa ora che ci penso. Bene il nazismo esoterico e quelle immense stronzate lì. Che fine ha fatto la società di Thule?

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    3. Non ho notizie, tu?

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    4. Stroncata per ordine del Fuhrer.
      Ma guarda te che caso...

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  4. Anonimo20:13

    In attesa di poter rileggerlo a mente fredda, la prima considerazione è che le donne, che da poco hanno cacciato la testa fuori dal sacco, con il loro proverbiale sesto senso, hanno capito che devono darsi da fare a picconare quel che resta del mondo prima che vada tutto a puttane :D LOL Fondamentalmente credo che oltre che essere "razionali&freddi", per decodificare questa Bedda Matrix serva essere cinici e manco poco :D Se vuoi agguantare la tua preda, senti, vedi, pensa, annusa, respira come lei. Prova a guardare il mondo dalla sua prospettiva. Il cinismo serve a questo: è un crivello che permette di setacciare i rumori di fondo, di capire esattamente come stanno agendo. Ed io mi sto attrezzando... :D Un caro saluto, C_F

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  5. Anonimo01:58

    nell'essere riusciti da parte loro a convincere donne, ebrei, zingari, neri, islamici, omosessuali ecc. ad interpretare sul palcoscenico con zelo e passione e incarnandolo perfettamente,

    sarà mica perchè ci erano "molto portati" e che "la parte" gli piaceva ?😎
    ws

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  6. Anonimo10:40

    "In effetti verrebbe da pensarlo, ma vuoi proprio che alla fine trionfi il Male?"

    Certo. Trionfasse il Bene, non ci sarebbe bisogno della redenzione.

    Fartzilla

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  7. Non c'entra ma c'entra, e quindi vi propongo questa letterina pastorale.
    Ieri sera ho visto il dibattito Le Pen - Macron, e ho assistito a uno dei suicidi tattici più esemplari della storia moderna, all'altezza dell'attacco frontale deciso da Lee a Gettysburgh nonostante il gen. Longstreet lo avesse implorato in ginocchio di eseguire una manovra di aggiramento sulla destra. L'ho seguito soffrendo come un cane e incazzandomi come una pantera, l'avrei presa a sberle, Marine. Marine ha sbagliato tutto. Ha attaccato frontalmente Macron, con l'intento di destabilizzarlo e farlo sbroccare, e non ci è riuscita perchè l'attacco è stato eseguito, appunto, frontalmente. Marine ha proposto una versione anabolizzata di se stessa: la pasionaria, l'estremista, la provocatrice, la sarcastica. Era la versione prevedibile della Marine figlia di suo padre, leader del Front National rinchiuso nel suo ghetto e interprete (sterile) dei risentiti e degli esclusi. Versione prevedibile, e quindi prevista da Macron e dai suoi consulenti, che senz'altro lo avevano ben preparato (come tutti i narcisisti terminali è un buon attore, sin da quando la moglie/mamma incestuosa gli teneva il corso di tecnica teatrale). Macron non si è destabilizzato per niente, ha ribattuto pan per focaccia, sulle questioni di meccanica istituzionale ed economica ha risposto con più precisione e miglior preparazione di Marine, e ci ha fatto, in confronto, una discreta se non buona figura. Sintesi ha vinto lui, Marine ha fatto il capolavoro di danneggiare seriamente la sua reputazione, di sembrare poco equilibrata mentre invece è psicologicamente ben centrata, e di regalare una patente non dirò presidenziale, ma almeno di serietà, a Macron che è invece uno psicopatico fatto e finito (vedere questa diagnosi al volo del prof. A. Segatori, sommaria ma equilibrata: https://youtu.be/sWMuwfwjI_c )
    Insomma, tale e quale a Gettysburgh: invece di fare la manovra aggirante sulla destra come certo la implorava di fare Dupont-D'Aignan/Longstreet (per parlare agli elettori di Fillon, pensionati nazionalisti moderati dei quali doveva cercare i voti) Marine/Lee ha attaccato al centro su terreno in lieve salita contro un nemico solidamente trincerato a difesa e si è ritirata con gravi perdite.
    [segue]

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    1. [segue dal post precedente]

      L'errore più grave e gravido di conseguenze non è la sconfitta nel dibattito e i suoi effetti sulle presidenziali. Tanto Marine avrebbe perso comunque, alla peggio questa figuraccia le sarà costata qualche punto percentuale. Il vero problema è questo: Marine non ha capito che oggi, e soprattutto domani,si tratta di rifondare la destra francese, dunque di conquistare elettori e militanti moderati nel vasto bacino del gaullismo, e il punto sarà: chi riesce a spaccare chi? I Républicains spaccheranno il FN o il FN spaccherà i Républicains? Nella decisione finale, il leader federatore della nuova alleanza/partito conterà moltissimo, e oggi Marine si è squalificata ad esserlo. Potrà forse recuperare, ma è una strada in salita quasi verticale.
      Preciso: questa cosa, Marine l'avrà senz'altro capita con l'intelligenza, visto che è una donna intelligente e una politica esperta; ma non è riuscita a capirlo con tutta se stessa. Un dibattito come questo è come uno scontro corpo a corpo, dove si impegna la personalità intera, e dove non si può riflettere alle mosse da compiere e ai colpi da portare. Si agisce d'istinto, e l'istinto di Marine è ancora l'istinto di una persona che è nata dentro un partito-ghetto, estremista e rivendicante il proprio estremismo, un po' come il neofascismo italiano (MARINE NON è FASCISTA, FACCIO SOLO UNA ANALOGIA CHE POTREBBE VALERE ANCHE PER UN PARTITO ESTREMISTA DI SINISTRA).
      E qui veniamo alla lezione che chi non gradisce mondialismo, UE, euro, etc, dovrebbe trarre da questa battaglia perduta. E' ora di darsi una regolata, e smetterla con l'estremismo. Smetterla con l'estremismo verbale, politico, ideologico e soprattutto psicologico. Se si vuole vincere, bisogna presentarsi agli altri, e se possibile anche essere, affidabili e ragionevoli. In caso di dubbi, riferirsi al modello del "buon padre di famiglia" un tempo caro al Codice civile. Il popolo ha tanti difetti, e spesso capisce l'otto per il diciotto, scambia fischi per fiaschi, lucciole per lanterne, etc. In una cosa non sbaglia quasi mai: nell'individuare chi è in grado di risolvere e chi no. Poi magari chi risolve risolve in un modo che al popolo lo frega, ma intanto ha risolto. Gli estremisti NON risolvono, e il popolo lo vede. Grida, piange,protesta e bestemmia con loro, ma quando gli si deve affidare, NON lo fa: e ha ragione.

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    2. Triste ma verissimo.
      Da fascista mai pentito, ho sempre supplicato i miei camerati di piantarla con le parole d'ordine dei vari Adinolfi e compagnia cantante, ma temo di essere messo peggio di un Giovanni Battista.
      E non si vedono messia all'orizzonte.

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    3. E per dare un'idea di quanto sia importante la moderazione e il mettersi nei panni delle persone a cui ci si rivolge, un esempio istantaneo in cui faccio la figura del coglione io (meritatamente). Ho pubblicato questo intervento su FB, e un giovane conoscente che lavora da Gallimard mi ha chiesto il permesso di metterlo sul suo blog. Settemila commenti in cui si parla più che altro di a) confederazione sudista b) vero/falso incesto, passione di Macron per le granny c) Lacan, cialtrone o genio?

      Quelli sono tutti desinistra, e vabbè, ma resta che ci dovevo pensare e che insomma sono stato un coglione.

      Chi vuole vedere, cerca su FB "Eschaton".

      https://www.facebook.com/eschatonit/posts/1415920088431200?comment_id=1415923085097567&reply_comment_id=1416114298411779&notif_t=feed_comment_reply&notif_id=1493919059318015
      Gurdare per credere.

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    4. Aggiungo, Matteo, che il segreto è: smetterla di aspettare dei messia. E' da lì che viene l'estremismo.

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    5. Anonimo20:49

      caro Buffagni i tempi del "furbo" moderatismo sono finiti. Un buon politico oggi ha solo il dovere di sciorinare bene tutta la sua mercanzia , poi sarà "il cliente" a decidere di che morte morire ..(perché di "moderatismo" certamente morirà)
      In questo nostro "circo" adesso stanno entrando "le belve" il che significa che è finito lo spettacolo dei "pagliacci".
      ws

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    6. @ roberto buffagni
      anch'io ieri sera ho assistito al dibattito Macron-Le Pen, ma non sono rimasto così indignato e non mi sono sentito "sconfitto" come te. Certo, Macron è un automa ben addestrato dai suoi padroni, ma l'"umana" mi è parsa la Le Pen, con la sua legittima incazzatura contro i burattini della UE e della finanza. La Le Pen che si riferiva a ogni pie' sospinto ai "salariés" ed ha perfino pronunciato la parola "imperialismo" a proposito di Germania e Usa. La Le Pen che ha incalzato Macron sulle privatizzazioni, e che, a parte la stupidaggine berlusconiana della doppia moneta, ha ribadito le negatività dell'euro e dell'Europa a trazione germanico-mercantilista. Certo, non so quanti francesi abbiamo capito che, elogiando le presunte virtù dell'euro, Macron ha detto una serie di bufale, come ad esempio che senza l'euro si perderebbe potere d'acquisto e capacità di competizione (bufale che sono state smontate di sana pianta in questo come nei blog di Bagnai o di Barra Caracciolo ecc.), mentre invece l'euro ci protegge. Insomma, credo che, come i giornalai francesi intervenuti a commentare dopo il dibattito, ciascuno ha voluto vederci nel confronto ciò che ci voleva vedere a priori, e su questo non c'è niente da fare. Certo, anch'io penso che la Le Pen perderà, ma non credo a causa del débat di ieri sera, ma a causa della "unité républicaine" messa in piedi dall'accozzaglia di traditori cui la Francia si consegnerà nei prossimi anni.

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    7. Grazie delle repliche, rispondo con un paio di noterelle.
      Si parla di Francia, esordiamo con due citazioni (a memoria, non garantisco l'esattezza al millimetro) di uomini politici francesi che qualcosetta hanno combinato, Richelieu e Danton.
      Il cardinale: "Per il solo fatto d' esser tale, il ribelle perde metà della sua forza, di fronte alle autorità costituite". Il rivoluzionario: "Si distrugge qualcosa solo quando la si rimpiazza."
      Ecco perchè raccomando di rifuggire l'estremismo. Non raccomando di sotituirgli "il moderatismo furbo", come dice ws, perchè il moderatismo furbo si è già piazzato comodamente con gli avversari, e vorrei anche vedere, se uno è furbo sta sempre dalla parte del più forte. Se poi la prognosi di ws è che a breve si andrà incontro alla fusione del nocciolo Italia con anarchia endemica, guerra civile a bassa o alta intensità, o addirittura a conflitti armati tra potenze che coinvolgeranno anche il nostro paese, sono del tutto inutili e fuori tema i discorsi che si stanno facendo qui. L'unica cosa seria da fare è organizzare milizie politiche e prepararsi allo scontro armato (e/o munirsi di rifugio antiatomico). I metodi sono noti, i laghetti in cui pescare pure: buon lavoro. Personalmente NON condivido questa prognosi, che ritengo non solo sbagliata ma anche gravemente dannosa, e dettata da un estremismo verbale e psicologico che serve solo a compensare l'impotenza politica e a sfogarsi un po'. Ritengo invece che il conflitto politico oggi in corso possa e debba restare nei limiti della legalità, che il terreno privilegiato dello scontro sia elettorale e culturale, e che per vincere su questi terreni (io vorrei vincere, non so voi) sia decisivo abbandonare l'estremismo.
      Chiarisco. Si possono e a volte si debbono sostenere contenuti politici nient'affatto moderati e annacquati. Si può e a volte si deve essere radicali. Nel nostro caso, visto che si vuole uscire da un sistema istituzionale, politico e culturale vasto, consolidato e tuttora molto forte benchè in crisi, si deve proporre contenuti politici radicali, per il semplice fatto che non se ne può fare a meno: è già radicale avversare il suddetto sistema, quindi.
      Però non siamo più al punto in cui si deve far capolino con le prime critiche al sistema mondialista, e per farsi notare si alza la voce. Che ci sia qualcosa che non va nel mondialismo, se ne accorgono tutti, compresi i suoi gerenti e sostenitori. Adesso siamo a un passo di distanza dal punto di Danton: il punto in cui si deve dimostrare che in un prossimo futuro saremo in grado di "rimpiazzare quel che [vogliamo] distruggere".
      [segue]

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    8. [segue dal post precedente]
      Ora, cosa bisogna fare per provare a vincere? In termini militari, bisogna mostrare che si è in grado di prendere un territorio E DI TENERLO, sottolineo alcune centinaia di volte "e di tenerlo".
      In termini politici. Nell'intervento di ieri dicevo che per persuadere il popolo a darti fiducia, devi convincerlo che sai risolvere. Risolvere può significare molte cose, e non sempre chi risolve risolve per il meglio. Ha risolto Mussolini, ha risolto Hitler, ha risolto Lenin, ha risolto Stalin, hanno risolto i nostri avversari, hanno risolto tanti che poi hanno mandato a sbattere contro durissime muraglie i loro popoli. Però hanno risolto, cioè hanno saputo conquistare il potere E TENERLO. Il potere non si conquista con la sola forza (delle armi, dei voti), si conquista con la forza e con il consenso. Le percentuali reciproche di forza e consenso sono variabili, ma ci vogliono entrambi. Per ottenere consenso (e il consenso è anche forza, specie sul terreno elettorale) si devono fare alleanze. Non solo alleanze partitiche o parlamentari, ma anzitutto alleanze sociali e culturali. Le alleanze si possono stringere individuando gli interessi comuni, e sapendo parlare CON AUTOREVOLEZZA anche a chi non ci è vicino. L'autorevolezza e l'estremismo non sono compatibili. Non sono compatibili perchè l'atteggiamento tipico dell'estremista - la minaccia a vuoto, il fare la faccia feroce quando sei debole, il romanticismo politico con annessa ola per tutte le cause perse, l'autoreferenzialità del discorso tipo "due chiacchiere tra noi marginali che però siamo meglio di tutti quei traditori", l'individuazione di marginali ancora più sfigati dell'estremista come capri espiatori e sfogatoi della propria impotenza - sulle prime sono assai graditi dai più marginali e dai più incazzati, ma poi, quando si tratta di arrivare al dunque, ti disegnano sulla schiena un bersaglio con su scritto "Coglione inaffidabile e parolaio pericoloso", e ciaone. Per tornare al linguaggio militare, quando a un reparto in zona di guerra capita un ufficiale sbruffone e novellino, con la fissa della medaglia e dell'impresa leggendaria, una forte tendenza alla sottovalutazione dei rischi operativi e della forza del nemico, che resta sul vago se gli chiedi "se poi va male che facciamo? C'è un piano B?", i suoi subordinati capiscono al volo di avere un serio problema e, se le cose si fanno veramente difficili, non è improbabile che una pallottola vagante o una granata orfana di genitori lo faccia fuori.
      L'analogia non mi pare di ardua comprensione, e dunque non mi ci dilungo. A me, caro roberto b, non dà sollievo che Marine, nel dibattito di ieri, le abbia cantate chiare a Macron, che lo abbia trattato per quel che è, un burattino etc.; nè che abbia pronunciato parole come imperialismo, salariati, etc. Tutto giusto, come no, solo che i salariati Marine ce li ha già, e qui si trattava di prendersi i voti di altri che salariati non sono (sono pensionati); ma soprattutto, come ho scritto ieri, si trattava di candidarsi come federatore della nuova destra francese, l'unica forza (a malincuore, credo che dalla sinistra comunque riassemblata non ci sia da aspettarsi niente) per mezzo della quale c'è una minima speranza di far saltare per davvero il baraccone UE: e questo obiettivo Marine lo ha spadellato di decine di chilometri. Non avrebbe vinto egualmente, e quindi l'errore non cambia il risultato elettorale di domenica, al massimo lo peggiora di qualche punto %. Cambia invece qualcosa di molto più importante, cioè la sua capacità di assolvere il compito politico essenziale per il dopo elezioni; e non vedo chi possa sostituirla, perchè nel campo FN sua nipote è troppo giovane, e nel campo dei Républicains Fillon è bruciato.

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    9. "Ora, cosa bisogna fare per provare a vincere? In termini militari, bisogna mostrare che si è in grado di prendere un territorio E DI TENERLO"
      "Il potere non si conquista con la sola forza (delle armi, dei voti), si conquista con la forza e con il consenso. Le percentuali reciproche di forza e consenso sono variabili, ma ci vogliono entrambi".
      Caro Roberto, forse a tua insaputa ma hai delineato perfettamente il percorso politico-militare compiuto dagli zapatisti, dalla loro insurrezione armata del 1994 fino alle attuali "Giunte di Buon Governo". Certo, queste cose sono successe in un buco di culo del mondo, qui in EU le cose sono un po' (tanto) diverse, ma la strategia, mutatis mutandis, è quella da te delineata.
      MLP: "Non avrebbe vinto egualmente, e quindi l'errore non cambia il risultato elettorale di domenica, al massimo lo peggiora di qualche punto %". Concordo. Hic Rhodus. Ma Marine contro l'unité républicaine non può fare molto, purtroppo.

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    10. E bravi zapatisti. Però guarda che l'unité republicaine è già incrinata, e non poco. Da un canto dall'alleanza con il FN di "Débout la France", dall'altro dal naufragio di PS e, soprattutto, Rèpublicains. E' lì che si gioca la partita.

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    11. Anonimo14:57

      Mi dispiace ma non condivido sul passo falso della Le Pen. A quei livelli non si scherza e i canditati politici, per essere tali, oltre ad essere ottimi oratori, hanno per forza di cose delle ottime conoscenze in comunicazione, ergo in PNL (come del resto sa molto bene anche la padrona di casa), oltre che essere sostenuti moralmente e psicologicamente da esperti. Io non so chi vincerà, certo, il mainstream come anche la rete danno quasi per scontata la vittoria del "gaio", ma io non ci metterei la mano sul fuoco, dato che già sono tre volte che si sono sbagliati in questi ultimi tempi.
      Per tornare alla Le Pen, lei attua la strategia che le viene dettata e se avesse scelto "l'autogol" come tu sostieni, evidentemente chi dirige i fili ha ritenuto opportuno che la Francia e quindi di rimbalzo "Leuropa" hanno bisogno di altra austerità per convincere i rispettivi popoli della necessità di deviare a "destra". Quindi condivido anch'io il pensiero di roberto b, in Francia hanno bisogno di screditare l"unité républicaine" prima di consegnare il paese alla Le Pen o a chi per lei.
      Gianpaolo

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    12. Gentile Buffagni, quante volte nella storia si e' cambiato qualcosa senza brusche rotture e sanguinari conflitti, ma solo grazie all'attivita' politica nei binari delle regole democratiche? Ovviamente come lavoratore dipendente mi auguro che si formino forze politiche in grado 1) di difendere un cicinino i miei interessi ergo 2) di prendere il potere a discapito di forze immense e spietate - in giacca e cravatta, ma scaltre, delinquenti e con mezzi senza limiti. Nella mia ignoranza, sembra piu' fisicamente probabile che gli scaltri vedano la mal parata pure per loro, e ci buttino qualche osso in piu' sotto il tavolo. Che va bene, per carita', ma non sposta troppo l'ago della bilancia.

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    13. Però pure Trump aveva fatto schifo nei dibattiti con la strega.

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    14. @ giampaolo

      Ci sono anche gli errori e i fallimenti, nella vita di tutti politici compresi. Comunque, se mi sbaglio e Marine vince le elezioni + federa la destra francese ne sarò più che lieto e le offrirò volentieri da bere.

      @ a perfect world

      Dipende da che cosa si intende per cambiamento. Se si intende una rivoluzione politica e sociale tipo rivoluzione francese, russa, etc., allora i "sanguinari conflitti" ci vogliono eccome. Oggi io mi accontento di qualcosa di molto più modesto. Il succo di pomodoro non è indispensabile.

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    15. @ Barbara

      In una elezione come la francese, Trump avrebbe perso. Se Marine perde con il distacco di voti Trump/Strega, è un miracolo e stappo lo champagne.

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    16. Anonimo22:31

      Ritengo invece che il conflitto politico oggi in corso possa e debba restare nei limiti della legalità

      diceva così anche gandhi, ma se non scoppiava un conflitto in europa e le armate sovietiche non arrivavano all' elba ci sarebbe ancora un vicerè inglese in india.😈

      Perchè deve essere comunque chiaro che nessun conflitto interno può essere vinto con la ribellione contro l' "ordine costituito" finchè costui continua ad essere forte dei suoi appoggi esterni. Daltra parte però giocare con le regole di chi "tiene il banco" significa sempre perdere e certi "pareggi socialdemocratici" a cui noi siamo affezionati furono solo possibili per motivi geopolitici "esterni" .Ad esempio bismarck creò lo "stato sociale" solo per avere le masse e il consenso utile a perseguire l' imperialismo tedesco, e solo la pressione del comunismo ci ha dato cinquanta anni di "socialdemocrazia" in europa.


      Quindi io non ho alcuna ricetta se non almeno evitare di farsi prendere per il fondelli perché ormai il conflitto non si può ricomporre " democraticamente" e la "soluzione" verrà dalla geopolitica e sarà OVVIAMENTE molto traumatica . Scordiamoci di vedere collassare il sistema BAO nel modo "indolore" con cui collassò l URSS.

      Quindi è inutile strapparsi i capelli sulla "tattica" della MLP che al massimo potrebbe spostare qualche spicciolo. L' unica cosa che deve fare il FN ( o la LN e chiunque altro movimento genuinamente "antisistema ) è PARLAR CHIARO giusto per non farsi scippare "il copyright" dai soliti "inaffondabili" st....i per quando il collasso verrà.
      ws

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    17. @ BUFFAGNI

      Mr. Buffagni, confidando sul fatto che non freghi nulla a nessuno, va precisato che Longstreet voleva passare a sinistra, non a destra.
      Quanto a Lee, si sono sparsi fiumi di inchiostro ma non fu affatto un "suicidio".
      "Come è stato giustamente osservato, vi era un precedente immediato che pareva garantire a Lee buone probabilità di vittoria: Solferino"
      (Raimondo Luraghi, Storia della guerra civile americana, pag. 856)
      La miglior opera in circolazione per capire cosa avvenne il 3 luglio è
      "Pickett's Charge" di G.R. Stewart, del 1963.

      Chinacat

      PS

      "il segreto è: smetterla di aspettare dei messia"

      L'ultimo messia italiano fu beccato travestito da tedesco mentre cercava di "emigrare" illegalmente in Svizzera, dove nel frattempo aveva spostato i soldi incassati dalla vendita del Popolo d'Italia.
      Non essendoci ancora l'euro ma essendo il messia in questione abbastanza furbo, si era fatto pagare in franchi svizzeri.
      Sic semper tyrannis.

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    18. E infatti Lee non era uno sciocco ma un grande soldato. Ha solo commesso un errore, come ha commesso un errore Marine, che anche lei è tutt altro che sciocca. L errore di Lee è stato sottovalutare le perdite in rapporto alle riserve disponibili, dopo l attacco al centro, che aveva avuto un parziale successo, gli mancarono le riserve per tenere la posizione. Longstreet, caso raro all epoca, era un matematico , e aveva calcolato con buona approssimazione il rapporto perdite /riserve disponibili. Poi in poltrona e più facile, eh? Grazie della correzione sulla direttrice della manovra, si vede che l analogia con quel che avrebbe dovuto fare Marine, aggirare a DESTRA, mi ha fatto rammentare male.

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    19. @ ws

      Più che d'accordo che "nessun conflitto interno può essere vinto con la ribellione contro l' 'ordine costituito' finchè costui continua ad essere forte dei suoi appoggi esterni".
      Proprio perchè la chiave di tutto è la geopolitica è importante andare al governo (ed essere in grado di governare, non basta vincere le elezioni). Dimostrazione: il candidato francese con il quale i russi avevano stabilito un rapporto di solida collaborazione NON è Marine Le Pen, è Fillon: perchè Fillon aveva ottime probabilità di vincere (gli bastava arrivare al secondo turno, e ci è mancato un pelo nonostante la trappola giudiziaria); Marine non aveva nessuna possibilità di vincere salvo intervento diretto della Madonna di Fatima. Poi le posizioni e i valori di MLP possono essere più vicini alle posizioni e ai valori di Putin, ma come diceva Kissinger, gli alleati si scelgono in base agli interessi, se ci sono i valori meglio, se non ci sono pace.

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    20. Anonimo13:10

      @ roberto buffagni

      . Allora
      1) MLP NON puo' e non POTEVA vincere a QUESTO turno , "natura non facit saltum ", occorre tempo perché la "durezza del vivere" sedimenti nella testa di un popolo imbesuito dal sistema massmerdiaico.Noi qui stiamo discutendo solo di quanto MLP perderà. Ma la cosa più importante per me resta che i "Nazionalisti" non annacquino i loro programmi per un pugno di voti perché ho visto quanto TEMPO & CREDIBILITA' siano costati alla lega "identitaria" bastonata dal suo poco intelligente elettorato nel 1999 tre lustri di "cene ad arcore".

      2)Se tra "gollisti" e "nazionalisti" ci siano realmente "interessi comuni" lo vedremo alle elezioni parlamentari. Ma in merito alla classe politica gollista lasciami "pensare male " visto che hanno tranquillamente digerito tutto fino ad oggi.
      ws

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    21. @ ws

      Su 1), d'accordo, con la chiosa: a me non preme tanto di quanto perderà MLP, anche se una dura sconfitta sarebbe negativa. A me preme anzitutto, come ho illustrato sopra, chi e come federerà la destra francese, che così com'è non reggerà molto, perchè la manovra dell'avversario ha ridisegnato il vero clivage politico francese ed europeo, e quindi ha reso obsoleti il PS e i Républicains. Mi è dispiaciuto l'errore di Marine perchè la handicapperà molto nello svolgere quel ruolo, e non vedo sostituti.

      Su 2), per fortuna anche dentro al vasto bacino del gaullismo e del nazionalismo c'è chi "pensa male" degli ex gaullisti ed ex nazionalisti che oggi vedi a reggere lo strascico di Macron. Ne pensa male la corrente "gaullista sociale", v. il Giovanni Battista Dupont-Aignan che tenta di farsi garante della nuova federazione; e ne pensa male la corrente nazionalista di destra cattolica, che ha una base elettorale così così, ma anche un nocciolo duro nelle FFAA e nello Stato. Da quel che vedo e quel che mi riferisce qualche amico, il punto della questione è chiaro da parecchio tempo, in entrambi quei settori, e ci si muove. Però è difficile.

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    22. Anonimo19:08

      @ roberto buffagni
      su questo siamo daccordo, credo che la differenza tra noi stia sostanzialmente nella diversa prospettiva.
      Io ad esempio ho perso ogni fiducia che le cose politiche possano essere cambiate dentro " regole" già ampiamente violate da chi ora detiene il potere politico e quindi gli "inciampi" di MLP non mi turbano molto
      ws

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    23. @ BUFFAGNI

      Si ricorda quel che scriveva sullo "sradicamento"? Ecco, questa è una prospettiva interessante e preoccupante. L'autore è J. Sapir, sulla cui attendibilità non ho dubbi:

      "Ma c’è una quarta secessione, silenziosa, che si verifica nello stesso momento. Sempre più giovani francesi figli di immigrati e di religione musulmana rifiutano i principi di uguaglianza che stanno alla base della Repubblica. Anche qui ci troviamo di fronte ad un processo di secessione, tanto più grave in quanto viene tollerato, per clientelismo elettorale o per volontà di mantenere la quiete, dai politici di tutti gli schieramenti. Questa secessione si manifesta nella esclusione sempre maggiore delle donne dalla sfera pubblica, nella descolarizzazione dei bambini e nella creazione di reti alternative di insegnamento al di fuori di ogni controllo.

      Ora, questo è estremamente grave, di una gravità che supera il pericolo diretto del terrorismo e del salafismo. L’erosione lenta e silenziosa della laicità da parte delle organizzazioni vicine ai Fratelli musulmani pone un terribile problema alla politica francese. E’ stato pubblicato solo poche settimane fa il testo di Jérôme Maucourant su questo tema. Il problema è molto più grave rispetto all’isteria cosiddetta “anti-fascista” che ha preso possesso di una parte delle menti e della quasi totalità della stampa in occasione delle elezioni presidenziali. Qui siamo di fronte ad un’altra forma di secessione, e questa c’è da temere che sia ancora più inconciliabile rispetto alle altre tre."

      Chinacat

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    24. Purtroppo a Sapir sfugge che l'Islam non ha nulla a che vedere con il Fascismo ma ha sicuramente molti più punti in comune con il "fascismo" che con la democrazia.

      Chinacat

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    25. Diceva Maxime Rodinson che l Islam e il comunismo più Dio. Scherzava ma non poi tanto.

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  8. "Un giorno gli storici si chiederanno come mai, all'inizio di questo nuovo sciagurato millennio, le donne furono le più attive ed entusiaste nell'opera di distruzione della civiltà occidentale che pur diede loro l'emancipazione." (cit.)

    Non saranno un giorno gli storici. Saranno gli ANTROPOLOGI...

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  9. Con tanta delusione e sconforto, vedo in Europa e in Italia, europei e italiani che non vogliono difendere le loro tradizioni, culture e conquiste secolari.

    Ci siamo rammolliti o ci hanno rammollito?

    No so cosa pensare, mi dispiace tanto per tutti gli italiani che amano la loro patria.
    Vedere i centri città trasformati in una nuova babilonia, sono traumi da post guerra.
    Forse sono antico io, ma non penso di essere peggiore di Renzilioni e Company.

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  10. Grazie, come sempre metti ordine nel guazzabuglio dei miei pensieri, elimini il rumore di fondo per far emergere quello che l'istinto e l'intuizione mi dice.

    I puntini li avevo notati:
    - Hitler non aveva tutti i torti;
    - gli immgigrati sono dei mezzi non dei fini;
    - ci constringono ad odiarci a vicenda;
    - ecc


    ma non li avevo mai uniti così, facendo apparire un disegno che abbia un senso.

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  11. Ho seguito tutto il dibattito l'altra sera, pure annoiandomi a morte ma stupendomi ancora del fatto di riuscire a capire il francese nonostante non l'abbia mai studiato, a differenza dell'inglese. Va beh, mi capita anche con lo spagnolo, del resto. X-Files.
    Detto che la cosa della doppia moneta è una cazzata ma avrà avuto i suoi buoni motivi tattici per dirla, l'avvocato Le Pen ha giustamente esasperato il pupattolo che, puntualmente, è apparso assai nervosetto e a tratti piccato, con punte di assoluta sociopatia quando si è bullato di una inesistente credibilità. Ho postato oggi su Twitter un videomontaggio dove lui praticamente si smentisce di continuo. Un buffone di dimensioni cosmiche, forse perfino peggiore di Renzi, che è tutto dire.
    Intendiamoci, con quei manichini parlanti addestrati più dei pitbull da mandare nell'arena, ci vorrebbe altro che Hannibal Lecter per reggere bene il confronto. Ad ogni modo, a parer mio vi è stato un momento "You'd be in jail (perché saresti in galera)" come quello tra Trump e Hillary ed è stato quando Marine ha detto, come battuta finale, "comunque vada vincerà una donna". Non è escluso che si riferisse a Brigitte. Non sarà come il "vi toglierà l'ICI" di Berlusconi al 94° ma insomma...

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    1. Si riferiva alla Merkel.

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    2. Anonimo10:29

      cosi , giusto per fare il ...., nelle arene ci scendevano gli antenati dell'attuale "corso" . cane magnifico , una delle pochissime "cose" lucane.
      saluti.
      luigi

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    3. Anonimo14:23

      E se invece con "comunque vada vincerà una donna" non alludesse proprio a Macron, dato che in rete circolano anche queste indiscrezioni?

      Gianpaolo

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    4. Con tutti i suoi immensi difetti, MLP non è così volgare e stupida da farsi mettere al palo per una battutaccia sui froci.

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    5. Mi sono accorto stamattina che Marine ha sì toppato al dibattito per le ragioni suesposte, ma è anche cascata in una trappola prelibata (giù il cappello, di là c'è un maestro) che le ha teso il campo Macron.
      Mi sono ricordato che nei giorni immediatamente precedenti il dibattito, Macron ha detto pubblicamente che "temeva che MLP trascendesse e lo aggredisse"; e Marine naturalmente ha risposto a distanza "Vuole che venga Hollande a tenergli la manina?". Morale: nel campo di Marine hanno creduto che Macron se la facesse sotto, hanno ghignato sotto i baffi e Marine lo ha attaccato come lo ha attaccato, tipo pescivendola, sicura che il poverino si mettesse a piangere. Invece era un trappolone del campo avverso per farle fare lo sbaglio che poi ha effettivamente fatto, l'hanno preparata con le banderillas per la spada del matador. La Madonna che bravi! Ammirazione e invidia!
      Aggiungo una notazione tecnica. Marine ha sbagliato a tentare la via dell'aggressività brutale anche perchè è una donna. In una donna (che può benissimo essere perfida e malvagia) il registro "brutalità" stride sempre, svirgola nell'isteria e nella volgarità. Coniugare brutalità e autorevolezza è cosa da uomini (non tutti). Esempio: senza cercare tanto in là, sul registro "autorevole e brutale" Craxi l'avrebbe polverizzato, Macron.

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  12. Anonimo16:33

    Riprendo la parola per segnalare, a chi non l' avesse ancora visto, un bell' intervento del Dr. Adriano Segatori, psichiatra-psicoterapeuta, membro della sezione scientifica “Psicologia Giuridica e Psichiatria Forense” dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi, https://www.youtube.com/watch?v=NNDgsw39m9s
    nel quale traccia un profilo psicologico senza via di scampo di Micron.
    A questo punto che vinca MLP è, oltre che auspicabile, praticamente un' impresa salvifica. (non nel senso di Salvini, però, eh?!:D )
    Per coadiuvare questa eventualità direi di coordinarci in un rosarione di massa, per i credenti, o in un eggregora, per i più esoterici... Comunque sia, avere Micron seduto sopra 300 testate nucleari che si cibano degli scarti di quasi 20 centrali nucleari, di cui alcune confinanti con l' Italia, non mi tranquillizza pe' gniente: se frustrato il bimbo s'inca**a e c'è caso che, per rinforzare il suo ego, faccia salire un razzo :D
    Cambiando pagina mi scappa un' altra considerazione: premesso che la fascia di popolazione più ricettiva agli input mediatici e quindi più facilmente manipolabile, sono le donne fra i 15 ed i 35anni (fonte: mio cugggino) e che ogni format tv ogni advertisement che si rispetti è in multicolor e multikulti (Cit.Lameduck), mi domando se, un giorno, questi baldi giovanotti preferiranno tornare al paesello subsahariano o, gira che ti rigira, tireranno ad impalmare un' entusiasta neofita del "Tipo esportazione"? :D Durante la IIWW, quelle che si "accompagnavano" coll' invasore mentre i propri fratelli combattevano sui monti o venivano impiccati ai lati delle strade, si ritrovarono rapate a zero. Oggi, invece, si piastrano felici i capelli, benché corcate di botte o sottoposte alla sharia, e sono contente di poter dire di essersi autodeterminate esaltate dalle femministe di rito boldriniano e dalla "kultura ḥalāl" a reti unificate. LOL
    Speriamo che in un sussulto di dignità e di lealtà verso la propria popolazione, riconoscano che, in virtù dell' ammmmorree, non è proprio tutto, tutto concesso. D'altronde, se a questa determinazione giunse anche Jovanka, insieme alle altre, allora c'è ancora speranza! Un caro saluto, C_F

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    1. Segatori scriveva come me sulla rivista del Centro Studi Polaris e sicuramente è in gamba, ma esagera ed esagerando si espone al ridicolo.
      Definire bambino un maschio di 15 anni, e quindi pedofila la signora in questione, è quantomeno azzardato.

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    2. Anonimo12:12

      Cit. "Definire bambino un maschio di 15 anni, e quindi pedofila la signora in questione, è quantomeno azzardato."

      A meno che il pargolo non avesse uno sviluppo emotivo devastato da maman :D John Bowlby ci ha costruito una carriera sulla Teoria dell' attaccamento... C_F
      P.S.
      A parti inverse, le femministe mondialiste, un' insegnante maskio che avesse anche solo flirtato con una quindicenne, l'avrebbero appeso a testa ingiù per pedofilia. Solo questioni di... punti di vista? :D

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    3. Il profilo sommario a distanza andrebbe anche bene, se fosse meglio fatto, e più chiaramente presentato come tale (ne ordinano tanti istituzioni, aziende, partiti, etc.) ma è frettoloso, pieno di imprecisioni (attribuisce a Macron una frase di Hollande, per es.). La seduzione della prof ha sicuramente provocato importanti risonanze, nessuna positiva, in Macron, che a occhio era un ragazzo molto ingenuo e protetto, non un maschietto sgamato; la professoressa poi agiva in loco parentis non solo per il codice penale, ma anche per il sistema simbolico. Il matrimonio con la seduttrice, poi, è un sintomo inequivocabile che la vicenda è stata MOLTO traumatica, non superata nè integrata nella personalità. Insomma, qui non siamo alla commedia tipo "Grazie zia" con Laura Antonelli o "La supplente" con Edwige Fenech, al ragazzino che vince alla lotteria del sogno erotico scolastico e si scopa la prof bona. Macron a questa vicenda della prima adolescenza è rimasto staffato, ci gira intorno forever come una bestia legata a un piolo, ha persino rinunciato alla possibilità di avere figli propri per stare accanto alla sua seduttrice, della quale evidentemente non può fare a meno. E' proprio questo coronamento del "sogno d'ammmmore" il segno più preoccupante e sintomatico di una faglia permanente nella personalità di qusto poveraccio, che infatti è anche a prima vista fuori come un balcone. Spicca in lui un tratto caratteristico e molto moderno della personalità, il fatto che non riesci mai a capire se ci è o ci fa, se è sincero o se mente, se è spontaneo o artefatto. La menzogna è uno strumento di lavoro del politico, e in generale tutti mentiamo per le più diverse ragioni. Però un conto è mentire sapendo di mentire, e quindi sapendo qual è la verità; un conto è se tu, non sapendo qual è la TUA verità, non fai distinzione tra vero e falso, e sostituisci questa opposizione con l'altra, "funziona/non funziona". Detto per inciso, è un tratto di carattere che lo apparenta a papa Bergoglio.

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    4. Anonimo12:59

      @ Roberto Buffagni
      Sarebbe dirimente sapere quando, o meglio, se arriverà allo step di consapevolezza: "C'è qualcuno nella mia testa, ma non sono io"... :D
      (Cit. David Eagleman che cita i Pink Floyd)
      C_F

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    5. Infatti la cosa preoccupante non è l'essersi scopato una professoressa (personalmente da ragazzo ho fatto di peggio) ma l'essersela sposata.
      QUELLO è un sintomo palese di disagio, per usare un sottile eufemismo.

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    6. Per tacere del sintomo di palese disagio di Mme Macron, e soprattutto del sintomo di palese disagio della popolazione occidentale che NON rileva questo fatterello grande come un grattacielo e si beve qualunque cosa "se c'è l'amore", va bene anche essere cannibali se ti mangi il malcapitato con amore.

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    7. Vi fu un caso epocale in tal senso, in Germania.
      Ne hanno pure tratto un film, che contiene tutte le deviazioni possibili inimmaginabili: ricchioni, cannibalismo, nichilismo.

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    8. Me lo sono perso. Qual è?

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    9. https://it.wikipedia.org/wiki/Armin_Meiwes

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    10. Grazie. Si vede che l'ammore c'era, l'hanno condannato a 8 anni per omicidio preterintenzionale. Anche i cannibali, anche i tedeschi "amano". Forti perplessità sulla successiva conversione al vegetarianesimo, non sarà diventato nazista, il cannibale?

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    11. Anonimo20:27

      ... quindi, ricapitolando: il bel Macron conquista anche l' elettorato femminile, forte del feuilleton con la carampana che, per inciso, ha fatto la prima comunione con Danton :D
      Sarà forse perché le mature ammiratrici del grembiulino incipriato (Cfr. Mentana) http://cdn.flv.kataweb.it/repubblicatv/file/2017/05/07/383028/383028-video-rrtv-650-macrondietrolequinte.mp4
      immedesimandosi, sognano di avere ancora des chances de re-trouver l' amour? LOL
      Eppure durante la campagna elettorale egli affermò:« In questa società (Doux) c’è una maggioranza di donne. E molte di loro sono, per la maggior parte, incolte. » Cosa ne è della dignità delle donne francesi?
      Nel frattempo, nel fuori onda, potete ammirare dal minuto 1.33, uno dei più bei freeze umani involontario, che nemmeno Mr.ZED il robot :D
      Insomma, per dirla alla Marcuse, la desublimazione repressiva, anche per mezzo dell' ammmorre e i suoi derivati, ci ha fatto de-ragliare. Vediamo quanto, questa grande, immensa, sesquipedale dissonanza cognitiva collettiva, potente come la droga che dà al tossico un senso alla sua vita, potrà durare. Prima che la realtà si riprenda quel che le appartiene e con in più gli interessi. Ah, dimenticavo: bella la piramide che fa
      da sfondo a Macron: cosa avrà voluto significare...? Forse un omaggio
      all' Egitto?
      Ne ho vista una simile sul Dollaro con in più un occhio alla sommità: cosa vorrà dire? Credo che siamo giunti al punto in cui non hanno nemmeno più il bisogno di dissimulare per quanto sono convinti di aver vinto sullo scacchiere mondiale, tuttavia nei libri sacri c'è scritto "Non praevalebunt"
      Speriamo che anche Lui non si sia sbagliato... :D C_F

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    12. Caro Buffagni, ho sempre avuto una certa passione per l'Horror e per questo mi ero imbattuto in questo film, scoprendo poi successivamente che era una storia vera.
      Ho pagato da bere ad un mio amico perché avevo scommesso che era una puttanata.

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    13. Caro Capitano,
      Se le fosse sfuggito le segnalo che da qualche annetto a questa parte si erigono statue a divinità infere in capitali europee, si proiettano le filmine satanoidi sulla basilica di S. Pietro, etc. Non fa una piega quasi nessuno, il cristianesimo è in coma e per la maggioranza di noi occidentali credere in qualsiasi aldilà non metaforico e sintomo di arretratezza o squilibrio mentale. Poi invece va bene vendere i bambini o sposarsi tra uomini, ma che ci vuol fare? Va cosi. Quanto al non praevalebunt, vero. Però non deve scordare che a non prevalere sono le portae inferi, e non mi risulta che l Autore della frase le intendesse metaforicamente. Quindi...

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    14. Matteo, il tuo amico era Svart Jugend? Indimenticabili le sue recensioni al cinema horror...

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    15. Non confermo ne smentisco :)

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    16. Caro capitano, il simbolo sul dollaro riguarda poco la massoneria, il satanismo o altro (peraltro non si può essere al contempo massoni e satanisti, ma vallo a spiegare ai clericali...) e molto di più con religioni a quanto pare "antecedenti" rispetto a quella, per così dire, dominante in Occidente.

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  13. Grazie Barbara, dopo i tuoi intelligenti e originali pezzi si aprono dibattiti sempre utili a conoscere qualcosa in più.

    RispondiElimina
  14. Buonasera,

    se possibile vorrei fare una domanda all'utente Matteo. Leggo da un po' il blog, ma non mi sono mai imbattuto in ciò che cerco.
    Mi spiego subito: trovo i suoi contributi sempre molto interessanti, in particolare la sua posizione critica sulla Unione Europea pur specificando di non ritenerla un'organizzazione di stampo fascista.
    Bene, vorrei chiederle, cortesemente, se è presente - su questo blog o in altra sede - una dissertazione sui motivi per cui lei non ritiene l'Unione Europea fascista. Oppure se fosse così gentile di spiegarmelo in risposta a questo mio commento.
    Mi incuriosisce davvero molto, ma se la disturba o la scoccia non si preoccupi.

    Saluti,

    Nicola

    RispondiElimina
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    1. Non è una questione di interpretazioni, molto semplicemente i riferimenti teorici li trovi in Von Hayek, Mundell e (indirettamente) Ropke; i referenti geopolitici li trovi a Washington; gli alfieri ideologici nell'incesto socialdemocratico-cristianopopolare-liberalmassonico che esprime i tre maggiori gruppi del parlamento europeo.
      SE la parola fascismo ha un senso, ed io sono convinto che ce l'abbia, nulla di tutto questo è, neppur indirettamente, neppure per sbaglio, associabile al fascismo.
      SE invece la parola "fascismo" ha il senso che gli attribuiscono gli antifascisti alla Pasolini, ovvero fascismo=tutto quello che a me personalmente sta sulle palle, in particolare se riguarda una mia personale devianza, allora sì, si tratta sicuramente di fascismo.
      Esattamente come...tutto l'Universo e l'intera storia dell'Umanità da Hammurabi (che con quella storia della remissione dei debiti sapeva un po' troppo di antisemita) ai giorni nostri.
      Basta intendersi sul significato semantico.

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  15. La ringrazio per la risposta signor Matteo. Molto gravida di contenuti, quindi necessaria di approfondimenti.
    Se non la scoccio troppo, posso porle altre domande?
    Alcuni dubbi formatisi in maniera estemporanea.
    Chiaramente la semantica è importante; quindi come è possibile definire le politiche economiche e sociali del fascismo?
    Per definire quelle economiche dividerei il Ventennio fascista in due fasi: una prima, dalla presa di potere del '22 fino al 1930 più o meno, ed una seconda, in cui venne istituzionalizzato il corporativismo e fondato l'IRI - per capirci - che durò fino alla caduta del fascismo stesso.
    Al primo periodo da me inquadrato è scorretto attribuire politiche liberiste in linea con quelle impiegate ora dall'UE? Se sì, perché?
    Con la successiva svolta autarchica degli anni '30, complici anche le sanzioni della Società delle Nazioni, si inaugurò invece un massiccio intervento pubblico nell'economia del Paese. Keynesiano, potremmo dire. Questo, sono d'accordo, ancora non si è visto nell'Unione Europea (ne io penso si vedrà mai).
    I primi due economisti che cita erano di stampo liberale, quindi io li ricollegherei al massimo col primo periodo del fascismo. Ma Ropke, per come l'ho studiato io, me lo ricordo come un sostenitore dell'intervento statale, moderato, nell'economia di una Paese, con un'attenzione - seppure non ossessiva - verso lo stato sociale.

    Posso comunque chiederle qual è invece il senso della parola fascismo che lei è convinto abbia?

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    Risposte
    1. Scusi Nicola se mi intrometto, poi Matteo se na ha voglia dirà la sua.

      Il fascismo, e anche il comunismo, sono due risposte alle aporie del liberalismo. L'aporia di fondo del liberalismo è l'economicismo, cioè l'assumere come ordinatore principale della società (e della psiche) l'economia, in specifico l'economia capitalistica. Il comunismo accetta l'economicismo liberale e lo porta anzi alle estreme conseguenze: ritiene che "la struttura" economica determini la "sovrastruttura" cioè tutto il resto, e afferma (sbagliando, ma questo si è visto dopo) che il capitalismo liberale contiene in sè, per necessità storica provvidenziale, il suo rovesciamento nella comunità degli eguali. Il fascismo oppone all'ordinatore economico l'ordinatore politico, e individua come soggetto politico principale la nazione + lo Stato (fascismo) o la nazione + la razza (nazismo). L'atteggiamento del fascismo (qui parlo anzitutto del fascismo italiano) nei riguardi dell'economia è pragmatico, perchè esso non ritiene che l'economia determini tutto. In un primo periodo, il fascismo italiano applica politiche economiche liberali perchè a) è indispensabile il compromesso con la classe dirigente in carica b) Mussolini personalmente di economia capisce molto poco c) non hanno ancora voce organizzata le correnti fasciste (sindacalismo rivoluzionario, corporativismo, etc.) che sono più favorevoli al dirigismo statale e alla politica "sociale". Dopo, una volta cambiati i rapporti di forza nel paese, consolidato il regime, organizzatasi la corrente corporativista, il fascismo fa la politica dirigista e sociale che sappiamo.
      Qualunque cosa si pensi del fascismo, è del tutto fuorviante denominare "fasciste" le politiche economiche liberali, anche se il fascismo ha potuto implementarle (parzialmente). Il liberalismo economico puro e duro è pensare, dire e fare quanto segue: "tutto può essere venduto e comprato". Questa è certo una posizione estremistica che non tutti i liberali condividono (Hayek sì) ma è anche una posizione che NESSUN fascista condividerà MAI o ha MAI condiviso, perchè è antitetica a qualsiasi accezione di "fascismo" sia reperibile nella storia umana, tranne l'accezione fantasy di "fascismo" inventata dagli antifascisti (post fine fascismo) che denominano "fascismo" tutto quel che non gli piace e in particolare tutte le politiche economiche che non si basino su un welfare ottimo e abbondante, sulla piena occupazione fino all'ultimo lavoratore, etc.

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    2. Buffagni ha detto molto e non trovo moltissimo da aggiungere in tal senso.
      Il facismo di per se è un'idea etica dello Stato (il nazionalsocialismo no, ma non vorrei allargare troppo il discorso) volta al superamento in senso organicistico dell'atomismo liberale, del livellamento comunista e dell'impotenza anarchica.
      In altre parole, il fascismo si pone AL DI FUORI delle moderne ideologie progressiste, sorte dalla secolarizzazione del millenarismo cristiano, che identificano libertà e natura e che quindi rifiutano lo Stato inteso come mediazione politica del conflitto.
      Anche il nazionalsocialismo se ne pone al di fuori, ma in un modo diverso ed a mio personale giudizio, "tedesco, troppo tedesco".
      Questa è la mia definizione di fascismo e sono abbastanza sicuro che nessuno studioso serio (indi non Furio Jesi o merde simili) potrà contestarla.
      Si può viceversa dare un giudizio di valore diverso al fascismo STORICAMENTE INTESO.
      Il mio è largamente positivo, come non ho mai nascosto, almeno fino a che non si è allontanato troppo dal socialismo patriottico risorgimentale (indi, i Patti Lateranensi e le Leggi Razziali sono un abominio).
      Altri potranno dire che è stata tutta fuffa, e ci mancherebbe altro.
      Quello che nessuno, nemmeno quel pirla di Barra Caracciolo potrà dire, è che in esso si trovano elementi propri del neoliberalismo mondialista ed escatologico.

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    3. Innanzitutto grazie a chi contribuisce con commenti costruttivi ed interessantissimi ad arricchire questo blog. E' un piacere leggervi. Grazie veramente.

      Detto questo, credo che gli ultimi commenti di Roberto e Matteo siano molto importanti per capire il senso dell'assoluto condizionamento culturale monodirezionale al quale siamo stati sottoposti negli ultimi cinquant'anni, al quale dedicherò un post per rispondervi.

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    4. Anonimo09:37

      è del tutto fuorviante denominare "fasciste" le politiche economiche liberali,
      "Tecnicamente" quelli che danno del "fascismo" alla UE si riferiscono al primo fascismo (1922-1930) che cerco' di chiudere il "conflitto di classe" negandolo e applicando politiche liberali nel SOLO campo economico ( la famosa quota 90 una per tutte).
      Ma "il fascismo" diabolizzato nella mente del "poppolo" è quello successivo, quello "sociale" che proprio per risolvere positivamente il "conflitto di classe" impose la mordacchia alla finanza e creo'l' industria e la finanza di stato e gli strumenti dello "stato sociale" che adesso vengono sistematicamente distrutti dalle politiche "europee".
      Quindi hanno ragione tutti dal loro punto di vista, ma sostanzialmente dare del fascismo alla UE è fuorviante perché nelle zucche vuote del poppolo il fascismo è solo quello della guerra e perché il paragone vi attechisca bisognerà quindi che la UE ci porti in guerra ( ma senza lo "stato sociale " ovviamente )
      ws

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    5. @ BUFFAGNI

      Mr. Buffagni, questa non l'ho capita:

      "L'atteggiamento del fascismo (qui parlo anzitutto del fascismo italiano) nei riguardi dell'economia è pragmatico, perchè esso non ritiene che l'economia determini tutto."

      C'è un aspetto del Fascismo storico italiano al quale nessuno accenna minimamente, un dato di fatto OGGETTIVO che contrasta con la parola "pragmatico":

      in quasi 20 anni, dal 1922 al 1939, l'Italia accumula quasi 20 anni di ritardo rispetto alle altre nazioni europee in tutti i settori dell'economia. Il ritardo TECNOLOGICO durante il Fascismo è qualcosa di spaventoso e meriterebbe da solo un capitolo a parte.
      Il ritardo SOCIALE (istruzione, cultura e altro) va di pari passo con quello economico e ben pochi sanno che durante il Fascismo la piaga dell'analfabetismo RICOMINCIA, non finisce affatto, soprattutto nel Mezzogiorno.

      A giudicare dai risultati concreti ottenuti, non lo definirei molto "pragmatico".
      A mio avviso qualunque lettura delle politiche ecomiche e sociali del Fascismo non può prescindere dai risultati, altrimenti diventa tutto "opinione".

      Chinacat

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    6. @ NICOLA

      La parola "fascismo" può significare tutto o nulla, a seconda di chi scrive. Il dibattito tra gli storici è arrivato al punto che qualcuno ha proposto l'abolizione del termine stesso e altri hanno preso l'abitudine di riferirsi al "Fascismo" italiano con la F maiuscola e usare la parola "fascismo" per tutti gli altri movimenti, europei e non.

      Questa singolarità permette a chi usa la parola "fascismo" di leggervi ciò che più gli aggrada, a seconda del punto di vista politico di chi scrive, INDIPENDENTEMENTE sia dall'ideologia sia dalla storia.

      Una persona di sinistra usaerà il termine in senso dispregiativo, una persona di destra userà il termine in senso apologetico; ciò che li accomuna è l'ignoranza sia dell'ideologia Fascista e dei suoi capisaldi (pochi ma ci sono) sia del Fascismo storico.

      Il problema maggiore lo crea il Fascismo stesso, nella persona di Mussolini che il 20 settembre 1921 a Udine dice testuali parole:

      "NOI VOGLIAMO SPOGLIARE LO STATO DI TUTTI I SUOI ATTRIBUTI ECONOMICI. BASTA CON LO STATO FERROVIARIO, BASTA CON LO STATO POSTINO, CON LO STATO ASSICURATORE. BASTA CON LO STATO ESERCENTE A SPESE DI TUTTI I CONTRIBUENTI ITALIANI."

      Nondimeno, una delle frasi più citate ed usata da Mussolini nei libri di dotttrina Fascista è questa:

      "TUTTO NELLO STATO, NIENTE AL DI FUORI DELLO STATO, NULLA CONTRO LO STATO"
      (28 ottobre 1925)

      Ancora una volta, o si afferre il nesso tra l'ideologia del Fascismo e le sue politiche sociali ed economiche che rientrano all'interno dell'ideologia e spiegano il perché di certe scelte, oppure togliamo di mezzo l'ideologia e ognuno può scrivere quello che vuole: che è stato liberista e statalista, che ha fatto politche sociali o non le ha fatte, che ha aiutato la grande finanza oppure che è riuscito ad imbrigliarla, e via di seguito.

      Personalmente la penso come Emilio Gentile: il Fascismo aveva un suo corpus ideologico completo e tutte le sue decisioni avvengono all'interno di questa ideologia.

      "il fascismo è un fenomeno politico moderno, nazionalista e rivoluzionario, antiliberale e antimarxista, organizzato in un “partito milizia”, con una concezione totalitaria della politica e dello Stato, con una ideologia a fondamento mitico, virilistica e antiedonistica, sacralizzata come religione laica, che afferma il primato assoluto della nazione, intesa come comunità organica etnicamente omogenea, gerarchicamente organizzata in uno Stato corporativo, con una vocazione bellicosa alla politica di grandezza, di potenza e di conquista, mirante alla creazione di un nuovo ordine e di una nuova civiltà"
      (Emilio Gentile, Il fascismo in tre capitoli)

      Chinacat

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    7. @ ws

      "e gli strumenti dello "stato sociale" che adesso vengono sistematicamente distrutti dalle politiche "europee".

      Se per strumenti dello stato sociale ti riferisci a tutte quelle forme di assistenza da parte dello Stato nei confronti del cittadino, nel caso del Fascismo italiano la cosa non è così semplice come la metti giù. Le riforme "sociali" del Fascismo vanno inquadrate in un duplice contesto: intanto il peggioramento delle condizioni di vita di buona parte dei lavoratori italiani a seguito del calo dei salari.
      In Emilia-Romagna, i braccianti hanno subito riduzioni salariali che arrivano al 30% e questo fenomeno inizia PRIMA della Marcia su Roma, tra il 1921 ed il 1922.
      E' naturale che una volta arrivato al potere debba dare qualcosa indietro, il classico "contentino" per per le masse e che nella propaganda fascista diventa "Stato sociale".
      Se vuoi tiro fuori il libro con le statistiche ma il consumo di alcuni almimenti base (carne e latte, per esempio) durante il Ventennio diminuisce, non aumenta.
      Nel 1938 il consumo di carne pro capite in Italia è 11 kg all'anno.
      Inghilterra 63 kg, Germania 51 kg, Francia 39 kg.
      Lo stesso vale per la frutta e per le verdure, sempre in diminuzione e molto lontane dalle medie europee.
      Per il Mezzogiorno italiano è una catastrofe ma d'altronde la scelta del Fascismo di "paralizzare" il Mezzogiorno ed usarlo come riserva di uomini, come bestiame insomma, lo afferma lo stesso Mussolini:
      "riserva demografica della nazione. Quindi riserva di braccia, quindi una riserva INESAURIBILE DI SOLDATI".

      Chinacat

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    8. Hai dimenticato di scrivere che il fascismo ha messo al rogo Giordano Bruno, affondato Atlantide e posto l'Universo in uno stato di entropia crescente.

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    9. @ MATTEO

      Vediamo di capirci.
      Tu sostieni che gli africani ed altri popoli siano ESSERI INFERIORI ai quali il bianco intelligente ha insegnato tutto, incluso l'uso della ruota.
      La domanda è: con un razzista ignorante come te, come ci si relaziona?
      Il primo istinto sarebbe quello di sbatterti a calci fuori dalla mia nazione o prenderti a manganellate ma così facendo diventerei come te (e non ci tengo affatto).
      Quindi se da un lato ti è consentito di usare tutte le libertà che la democrazia ti concede (e che tu toglieresti volentieri agli "altri"), dall'altro ti debbo per forza di cose insultare e/o ignorare.
      Sai perchè?
      Per via di una foto che ritrae dei nazisti che fanno pulire il marciapiede a degli ebrei con lo spazzolino da denti.
      Alle spalle dei nazisti in divisa ci sono delle persone che osservano la scena e una di quelle sorride.
      Tu sei il discendente del tizio nella foto. Rappresenti, ai miei occhi, la parte peggiore dell'essere umano: l'indifferenza davanti al dolore ed alla sofferenza inflitte per divertimento.
      Molto probabilmente sei uno di quelli che sostiene che le camere a gas non sono mai esistite.

      Quanto al merito, è evidente che per te il Fascismo è stata una cosa bella e piacevole, anzi da riprovare.
      E quindi se ne deduce facilmente una cosa: non ne sai un cazzo.
      Di come vivessero, mangiassero, lavorassero gli italiani durante il Regime non sai assolutamente NULLA.
      Della violenza utilizzata dallo squadrismo prima e dalla guerra dopo, tu non sai assolutamente nulla.
      E ti conviene restare ignorante. Perchè se tu sapessi in quali condizioni di pura miseria sono stati ridotti gli italiani durante il Ventennio, dovresti cambiare idea ma è ovvio che quelli come te non cambiano MAI idea, nemmeno davanti all'evidenza.

      Quindi, fa una cosa: continua ad accendere ceri alla memoria del Duce, continua a pensare agli esseri umani come "INFERIORI" (a parte te, ovviamente) e ringrazia il tuo dio di vivere in Italia.

      Chinacat

      PS

      Personalmente ti metterei in un quartiere di Chicago con al collo un cartello con la scritta "NEGRI SIETE INFERIORI" ma l'hanno già fatto in un film e poi detesto la vista del sangue.

      Elimina
    10. @ MATTEO

      Archivio Centrale dello Stato, PNF, relazione sulla situazione politica nelle province, busta Genova, 6 APRILE 1837

      "La situazione economica in cui versano le masse lavoratrici preoccupa gli stessi industriali i quali si guardano bene, però, dal prendere qualche iniziativa per rendere meno critica la vita ai loro dipendenti. Non è simpatico che questi industriali vogliano addirittura addossare a Roma, che qualcuno potrebbe anche interpretare governo, LA RESPONSABILITA' DI SALARI INSUFFICIENTI, DI SPEREQUAZIONI SALARIALI A DANNO DELLA CLASSI LAVORATRICI, GIA' ESASPERATE PER IL CRESCENTE CAROVITA E MORALMENTE DEPRESSE NEL VEDERSI ABBANDONATE DAGLI ORGANI SINDACALI DEL PARTITO."

      Eccolo descritto, il tuo meraviglioso Fascismo, e descritto dagli stessi fascisti. Ce ne sono a migliaia di relazioni del genere, di solito vengono citate nei libri sul Fascismo che tu non leggerai mai.
      Ma come ho già detto, ti conviene non sapere.
      Be ignorant, ne happy.

      Chinacat

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    11. E dopo il mental breakdown strappalacrime (ci mancavano solo un urlo isterico Simpson style del tipo: "i bambini, chi pensa ai bambini???") penso che questa giornata meravigliosa (per me, ovviamente non per Helen Schwartzbaum in incognito sotto le mentite spoglie del lettore di 500 libri sul fascismo) è tempo di coricarmi con una buona lettura.
      Personalmente questa sera mi dedico ad una vecchia passione della gioventù che ho riscoperto di recente:

      https://en.wikipedia.org/wiki/After_the_Banquet

      Lo consiglio in particolare agli ipocriti, intesi nel modo evangelicamente corretto: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume."
      Lo consiglio a tutti quelli che sono soliti manifestare buoni sentimenti per pascersi dell'ammirazione pubblica.
      I bambini, chi pensa ai bambini?
      Non bambini bianchi, è ovvio, i "minorenni che fuggono dalla guerra".

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    12. @ MATTEO

      "Lo consiglio a tutti quelli che sono soliti manifestare buoni sentimenti per pascersi dell'ammirazione pubblica.
      I bambini, chi pensa ai bambini?"

      Dell'ammirazione pubblica, per usare una sipatica espressione a te nota, ME NE FREGO. Ma è singolare il riferimento ai "BAMBINI BIANCHI".

      Secondo te, i bambini pugliesi o calabresi o romagnoli, che hanno fatto la fame o che non hanno avuto accesso all'istruzione o alle cure mediche, erano INFERIORI anche loro?
      Tu ovviamente non lo sai (perché sei ciò che sei) ma nel Veneto, nella meravigliosa e fascista Italia, si crepava di pellagra.
      A Roma, per una intera estate, ci fu una strage di bambini BIANCHI dovuta ad una edpidemia di tifo.
      Ad ammazzarli però non fu il tifo ma il divieto imposto ai giornali di scrivere che c'era una epidemia di tifo.
      Dal tuo punto di vista, quello fascista, la cosa ha una sua logica: se il Duce dice che non c'è l'epidemia di tifo, allora l'epidemia di tifo non c'è.

      Se è vero che la memoria è coscienza, tu sei salvo: zero = zero.

      Chinacat

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    13. Mi dispiace, non volevo innescare una discussione litigiosa. Vorrei solo capire meglio alcune sfaccettature che fino ad oggi mi sono rimaste oscure.

      Barbara Tampieri (Lameduck) – Padrona di casa:
      Veramente sono io a doverla ringraziare. Anzi, se gli altri utenti mi sopportano, mi piacerebbe continuare a provare a capire meglio, giacché mi interessa molto…

      Roberto Buffagni:
      Nessuna scusa per l’intromissione, anzi, ringrazio anche lei per l’interessantissimo contributo.
      Non ho capito bene cosa intende con: “Il comunismo…omissis…afferma (sbagliando, ma questo si è visto dopo) che il capitalismo liberale contiene in sè, per necessità storica provvidenziale, il suo rovesciamento nella comunità degli eguali.”.
      Il capitalismo liberale conterebbe in sé il proprio rovesciamento nella comunità degli eguali nel senso che dare campo al capitalismo liberale vuol dire dimostrarne l’inefficacia e quindi che il comunismo è l’unica via per accedere all’El Dorado?
      Mi scusi, ma ho da sempre problemi di comprensione coi testi.
      Come lei stesso ammette, il fascismo, in un primo momento, attuò politiche liberali, prima di divenire dirigista e corporativista. Quindi si intende che quello non era il “vero” fascismo, o non ancora il “vero” fascismo? O era fascismo – allo stato gassoso, potremmo dire – la cui linea economica e sociale ancora non era formata?

      Matteo:
      ti ringrazio per la pazienza ed accolgo volentieri l’invito a darci del “tu”, tanto fatto che i bottegai ormai nemmeno più esistono.
      “Il facismo di per se è un'idea etica dello Stato (il nazionalsocialismo no, ma non vorrei allargare troppo il discorso) volta al superamento in senso organicistico dell'atomismo liberale, del livellamento comunista e dell'impotenza anarchica.”
      Inteso come applicazione sociale del corporativismo, intendi?
      Mi potresti dare dei riferimenti al socialismo patriottico risorgimentale, che sarei curioso di approfondire?
      Secondo te le analisi di Lelio Basso, che critica sia la visione mondialista-cosmopolita del Mondo, tanto quella fascista – a cui comunque attribuisce politiche economiche liberali - può essere un buono spunto di riflessione e di studio? Perché le sue tesi dovrebbero essere considerate fallaci in tema economico?
      Inoltre, tu come vedresti una socialdemocrazia reale, ambientata ai giorni nostri, applicata in Stati sovrani? Nel commento precedente mi pare dessi un giudizio negativo sulla forma che tale ideologia ha preso e sta prendendo nella nostra società. Ma l’idea di fondo ti pare balzana e così in contrasto con i capisaldi del pensiero fascista a cui fai riferimento?

      Grazie e saluti,

      Nicola

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    14. Purtroppo devo prendere un treno fra mezz'ora indi rimando magari a commenti al post che Barbara ci ha promesso su questa questione ulteriori approfondimenti.
      Solo una questione mi preme: Basso era un massone ed un nemico di Craxi, indi non va preso molto sul serio.
      In effetti, persino in costituente si ammetteva tranquillamente (se hai voglia cerca i riferimenti precisi che ora non posso cercare) che il modello economico costituzionale era...antecedente alla Costituzione medesima.
      Basso faceva solo il suo lavoro di loggia, non gli va dato molto peso.
      è potuto diventare famoso solo perché se lui era un fesso tutti gli altri o quasi erano peggio di lui.

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    15. Caro Nicola,
      in pillola e molto grossolanamente: Marx ritiene che il passaggio dal capitalismo al comunismo sia necessitato dalla logica intrinseca del capitalismo stesso, in seguito allo "sviluppo delle forze produttive" che produce un mondo nel quale a una minima percentuale di proprietari dei mezzi di produzione parassitari, corrisponde una immensa maggioranza di lavoratori (dal dirigente all'ultimo operaio) accomunati dalla condizione oggettiva di salariati costretti a vendere la propria forza lavoro. Per questa ragione, Marx riteneva che il comunismo sarebbe nato "nei punti più alti" dello sviluppo capitalistico; ecco che invece avviene il contrario, per iniziativa di Lenin, che riesce a far vincere la rivoluzione in un paese capitalisticamente arretrato come la Russia. Poi succedono tante altre cose. Devi però scusare se non mi dilungo, ma le questioni di cui parli sono davvero grandi, e non è possibile illustrarle in modo non dirò esauriente, ma almeno comprensibile, nei limiti di questi scambi. Per capire meglio, forse è più utile la lettura di un manuale, anche scolastico, di buon livello.

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    16. @ Chinacat.
      Mi scuso, ma io di questa discussione sul fascismo, sul fascismo liberale sì/no, non ne posso veramente più. Diciamo che ognuno la pensa come crede meglio, e poi la storia futura, a babbo morto, si incaricherà di darci la soluzione del quiz.

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    17. Gentile Roberto Buffagni,

      la ringrazio per la risposta e prendo sul serio il suo consiglio relativo allo studio, sono qui apposta per imparare ed approfondire.

      Secondo voi, in una nuova ideologia che verrebbe a crearsi per battere l'attualmente dominante liberismo, potrebbe trovare posto una dottrina sociale molto simile - se non ricalcante - il corporativismo di fascista memoria? Mi pare che l'individualismo portatoci in dono dal liberismo abbia disgregato ulteriormente le classi sociali. È ancora possibile ricompattarle ed impiegarvi lo Stato come moderatore?

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  16. Magari, il Lei lasciamolo ai bottegai...

    RispondiElimina
  17. Anonimo05:16

    Sono nuovo del forum pur leggendovi con continuità.Negli ultimi post dell'anno trascorso in cui i primi temerari internauti/argonauti cercatori di incongruenze che consultavano Vesselfinder, dove constatavi lo strategico posizionamento delle navi ONG, che per giorni facevano diporto con i motori quasi spenti, nell'anelante attesa di scorgere e caricare il primo degli altri giungenti di lì a poco: i meravigliosi gommoni cinesi pronti al carico di carne proveniente da Sabrata ancora in visibile in lontananza. Le povere Golfo Azzurro, Aquarius ecc, non possono accontentarsi di un solo trasbordo di 100 esemplari per ammortizzare il viaggio e devono aspettare, quasi ferme anche tutta una notte e un giorno prima di decidere che il numero è vantaggioso e congruo per la traversata. Allora accendono i motori e a 10kn tirano una linea dritta che quasi ti meraviglia che non ci sia neanche una leggera curva o un'esitazione verso la strada di casa. Linee dritte che dirigono al millimetro Catania, Reggio, Augusta, Pozzallo e... qualche volta tocca anche Cagliari. Gli indefessi scrutatori (sicuramente erano degli heaters) intanto collazionavano sul foglio excel nomi e matricola navi, osservavano i movimenti e la navigazione di scopo. Tanto da sapere in ora esatta già da prima dove ci sarebbe stato il solenne sbarco,con passerella immortalata da solerti troupes tv. Il peggio sta cominciando a venire già dall' ultimo weekend; il polverone è passato, sono stati certificati "buoni e giusti" da stampa,talk show, fior di giornalisti e dal 70% del popolino. La filiera è del tutto inattaccabile:anche senza far vedere troppe bare bianche o parti in acquarius. Pensate solo ad un governo vacante (non che questo...) o ad un vuoto di 3/4mesi nella legislatura — d'estate poi! i mari calmi come olio. Loro mirano a molto di più dei famosi preventivati 250.000, secondo me bisogna salvarne dal canale di sicilia almeno 500.000. Sennò chi ci pensa alle nostre pensioni?

    Bob

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cosa che mi rende più triste e vedere, sentire e quasi toccare con la pelle che quasi più nessun italiano vuole bene all'Italia e al popolo italiano. Siamo noi italiani diventati autorazzisti.
      Questa è la cosa più brutta.
      Chissà un giorno il Duomo di Firenze sarà un albergo 5 stelle dei cinesi o un bazar indiano...
      Siamo rimasti a volere bene all' Italia quattro gatti,senza un minimo di organizzazione compatta.
      Buona giornata a tutti.

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    2. Anonimo13:09

      Acc!! Ho trasformato gli "odiatori" in "calorosi" (anche se il lapsus... ci può stare ☺)

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