mercoledì 10 maggio 2017

Mamma Ebola



Quando la propaganda genocidaria attalista incontra Focus. La sci-enza ridotta a megafono delle ubbie di questa insopportabile cricca di globalisti sadici con obbligo di negrofilia. La ricerca piegata a pecora per subire i colpi della ristrutturazione abusiva del pensiero comune e dei principi della medicina ad usum piddini. E' "la Stampa" oggi a fornirci questo ineffabile compendio di fregnacce eugenetiche a cominciare dal titolo:

"Sempre più allergici e malati. Ma a rafforzare i nostri bimbi saranno i microbi africani.
Succede anche con il clima: i batteri subsahariani arricchiscono l’ecosistema".

Non avete idea. Leggete.
"È in atto una migrazione sotterranea, impercettibile, ma tumultuosa e inarrestabile. Valica le frontiere, si muove a cavallo delle persone o degli eventi atmosferici. Sta scaricando sull’Europa - e sull’Italia che ne è l’avamposto - milioni di microbi, funghi, batteri provenienti dall’Africa. Non sembrano destinati a distruggerci. Anzi, rischiano di aiutarci a combattere uno dei nostri peggiori - e trascurati - mali: la perdita di biodiversità, nell’ambiente ma soprattutto nel nostro organismo. "
Che incipit! Non è sembrato anche a voi di udire l'alta prosa della marxiana "talpa che scava nella Storia"? Il poareto non lo sa, ma questo inizio è preciso, nel suo potere evocativo, a quello di un filmaccio nazista intitolato "Der Ewige Jude", che inizia con immagini poco rassicuranti di brulicanti ratti neri ("rattus norvegicus", portatore della peste) che poi sfumano nell'immagine di una strada dell'Est Europa affollata di ebrei ortodossi. Il messaggio è chiaro: ratto-peste-ebreo. Brutale nella sua semplicità, pavloviano nel voler indurre terrore e disgusto per l'Ebreo, attraverso l'accostamento con l'archetipo della bestia immonda. 
Oggi invece la propaganda neogoebbelsiana si colloca ad un livello superiore di sofisticazione. Il terrore atavico nei confronti delle malattie viene qui evocato e la mente pensa subito in automatico non già agli invisibili batteri ma piuttosto ai loro portatori di 90 chili che sbarcano ogni giorno. Il sentimento verso questi microboni non è affatto fraterno ma ecco la trovata: "l'infezione per il nostro bene." 
Non siete entusiasti all'idea di milioni di brulicanti microbi africani in arrivo sul continente? Ebbene, se non lo siete, siete dei fascisti. E razzisti, ovviamente. 
Proseguiamo a raccogliere perle.
Ci stiamo impoverendo. Sempre meno batteri, sempre meno vari. A Firenze, un team di ricercatori studia da anni i microrganismi del nostro corpo basandosi sui big data ricavati da sequenze di Dna. «L’industria alimentare e i suoi processi, la sanificazione, l’utilizzo massiccio di antibiotici negli allevamenti hanno contribuito a debellare molti agenti nocivi, ma hanno finito per estirparne anche di essenziali», rivela Duccio Cavalieri, professore al dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze. «Un esempio sono i probiotici, che acquistiamo per reintrodurre nel nostro corpo elementi un tempo naturalmente presenti».
Aver eliminato funghi, batteri, microbi sta contribuendo all’esplosione di malattie auto immuni, infiammazioni, allergie. «Il sistema immunitario fin dalla nascita si abitua a riconoscere i microrganismi buoni da quelli che non lo sono», spiega Carlotta De Filippo, microbiologa all’Istituto di Biologia e biotecnologie agrarie del Cnr di Pisa. «Tuttavia, poiché la varietà microbica con cui entra in contatto è sempre minore, reagisce a ogni novità come se fosse patogena. E sviluppa infiammazioni».
Si spiega così il boom dei malanni del nuovo millennio. E perché molti - che fino a vent’anni fa insorgevano in persone adulte - attacchino sempre prima. Il numero di bambini soggetti ad allergie alimentari è schizzato del 20% in dieci anni: in Italia uno su venti - secondo l’Organizzazione mondiale dell’allergia - ne soffre. Tra 6 e 12 anni, il 7% ha dermatite atopica, il 15% di rinite allergica e il 9% di asma. Stesso discorso per le malattie auto immuni, come il morbo di Chron: il 25% dei nuovi casi ha meno di vent’anni. La diffusione delle infiammazioni croniche intestinali è raddoppiata nell’ultimo decennio, con 8 bimbi su 100 mila colpiti e un’età di insorgenza scesa a 10 anni. E ancora: artriti reumatoidi, coliti ulcerose, sclerosi multipla, diabete di tipo 1. «La correlazione tra la diffusione e precocità di questi mali e la riduzione della varietà microbica è assodata», assicura De Filippo.
Chissà come mai non viene nominato da questo Pasteurino l'inquinamento chimico, come corresponsabile di questo quadro terrificante di immunodeficienza acquisita, secondo il quale i batteri che ci difendono sembrano sparire per colpa solo del destino cinico e baro. Scommettiamo che tutte queste celiachie hanno a che fare con l'utilizzo di prodotti chimici che finiscono nel ciclo alimentare attraverso la contaminazione del grano?  E che, ohibò, l'iperstimolazione del sistema immunitario attraverso i vaccini somministrati in insensata e folle ammucchiata potrebbe anch'essa contribuire ad indebolirlo, annullando le difese naturali? 
Macchè inquinamento da metalli pesanti, macchè glifosati, pesticidi e parabeni, la colpa è che scarseggiamo di vibrione africano.
Siamo diventati fragili. Meno ricchi. Una ricchezza di cui l’Africa, da cui moltitudini cercano di fuggire, abbonda. La grande migrazione, tra i tanti effetti, potrebbe celarne uno finora poco indagato: milioni di batteri stanno invadendo l’Italia. Nelle popolazioni africane si annida una grande quantità (e varietà) di microrganismi che il nostro mondo ha perso. I ricercatori fiorentini l’hanno scoperto mettendo a confronto alcuni bambini toscani con coetanei del villaggio Boulpon, nel Burkina Faso. «Hanno il triplo di acidi grassi a catena corta, antinfiammatori naturali», racconta Cavalieri. E soprattutto hanno concentrazioni di patogeni inferiori: l’Escherichia (responsabile di cistiti, infiammazioni alle vie urinarie) è presente in misura quattro volte superiore nei bambini italiani, la Salmonella otto volte tanto, la Shigella (dannosa per l’intestino) sette volte, la Klebsiella (agente delle infiammazioni alla vie aeree, come la polmonite) quasi quindici. La differenza sta nei nutrimenti: fibre, amido non raffinato e altre fonti vegetali, pochi grassi animali, ma soprattutto niente industria alimentare. «I bambini africani vivono in un ambiente fortemente contaminato», ragiona il professor Cavalieri. «Eppure i principali patogeni umani si ritrovano in quantità decisamente minori, perché hanno una ricchezza microbica che li difende. Noi non ce l’abbiamo più».
Le popolazioni africane potrebbero aiutarci a recuperarne una parte. Nell’ecosistema sta già accadendo qualcosa di simile. Nel 2014 una nevicata ha riversato sulle Dolomiti grandi quantità di sabbia del Sahara. Non era la prima volta ma quell’anno il gelo ha cristallizzato per mesi l’ambiente. La sabbia conteneva milioni di funghi e batteri: intere famiglie si sono trasferite, oltrepassando il deserto e il Mediterraneo, per colonizzare le Alpi. Il disgelo le ha riversate nell’arco di poche ore. Poteva essere una catastrofe. Invece no. Un gruppo di ricercatori (Cnr, Fondazione Edmund Mach, atenei di Firenze, Innsbruck e Venezia) ha prelevato campioni dal suolo dolomitico e li ha analizzati per tre anni. Per scoprirne l’origine, hanno ricostruito le traiettorie atmosferiche e il Dna dei microrganismi ritrovati, confrontandoli con dati campionati in tutto il mondo.Il risultato è sorprendente: i microrganismi sub-sahariani si sono adattati all’ambiente alpino e, anziché stravolgerlo, lo stanno arricchendo. «Questi eventi sono la diretta conseguenza dei cambiamenti climatici, saranno sempre più frequenti», spiegano i coordinatori del team, Cavalieri, Tobias Weil e Franco Miglietta. «Andranno monitorati nel tempo ma per ora possiamo dire che gli effetti positivi sono prevalenti rispetto a quelli problematici». 
Saremmo anche diventati fragili (questo lo dice lui o meglio il suo suggeritore psicopatico) ma nonostante ciò abbiamo debellato, grazie alla civiltà, all'igiene ed al progresso della medicina, per non parlare dell'abbandono di pratiche incestuose tra consanguinei, dozzine di malattie. Il vaiolo, ad esempio, o la peste che nei secoli passati ci sterminava a milioni. Purtroppo bisognerebbe specificare "avevamo" debellato, perché gli attalisti stanno provvedendo a consegnarci le coperte infette con tubercolosi, meningiti, morbillo ed altre fentenzie d'importazione. 

Dove vogliono arrivare, si chiedeva un amico su Twitter. Semplice. A dichiarare, come farebbe il Presidente Lolito', che "non è mai esistita una cosa chiamata progresso igienico sanitario occidentale". 
Non fosse abbastanza fantastica l'ascientificità di paragonare bambini toscani e fasoburkini, come dire mele e pere in quanto a differenze ambientali, la truffa ideologica è subito congegnata, grazie al ricatto del politicamente corretto e al contagio con il morbo, questo si, letale, dell'autorazzismo.
Qualcuno può spiegare a Pasteur che un conto sono i batteri intestinali, gli actiregularis e i milioni di fermenti lattici vivi che ci aiutano a svolgere le funzioni digestive e un conto è Ebola o Yersinia Pestis o Salmonella Typhi?
Io ho avuto la Salmonella, caro il mio Pasteurello e, oltre ad essere finita all'ospedale, il mio intestino, come direbbero Aldo, Giovanni e Giacomo, è rimasto offeso.
Secondo il genio della medicina dovremmo gioire del contagio ed offrire i propri fluidi al bacio con HIV che, secondo la sci-enza ufficiale, ebbe origine, ohibò, in Africa e da lì si sparse per il mondo?
I morti di AIDS sentitamente ringraziano e ti ci mandano in coro.
Paradossalmente, infine, a leggere l'infografica, risulta che gli europei non scarseggiano affatto come gli africani (per entrambi si intende quelli del campione, non in generale) di faecalibacterium, la cui insufficienza questa ricerca lega a diverse malattie, incluso il disturbo bipolare. Del resto, dove sono finiti i poveri bambini africani che muoiono perché troppo deboli e senza difese? Pasteur sembra che descriva una super-razza o una serie superaccessoriata di super-soldati.

Suggestiva la nube batteriologica che incombe sullo Strudel e sulla malga, evocatrice delle "risorse che si stanno sostituendo felicemente agli autoctoni". Potevano infine mancare le due botte d'ordinanza al cambiamento climatico - che lui ignora essere spesso indotto dall'uomo e da decenni oramai  - ma che servono per sdoganare pure il migrante climatico oltre a quello batteriologico? In una parola: arrendetevi.

Non perdetevi la chiosa del delirio di Pasteur:
In fondo anche noi siamo un ecosistema: in una persona di 70 chili, i microrganismi ne valgono almeno 2. I nostri sono sempre più standard. 
"Siamo fatti al 3% di microbi." Memorabile. Augurargli un incontro ravvicinato con Marburg, cugino stronzissimo di Ebola sarebbe forse troppo crudele ma magari uno con Esubero, collaterale di Euro. 

26 commenti:

  1. Anonimo00:26

    Aver eliminato funghi, batteri, microbi sta contribuendo all’esplosione di malattie auto immuni, infiammazioni, allergie.
    ma se era questo il problema , invece di importare d mantenere affricani a milioni bastava rimanere sudici come una volta quando non avevamo ne l' acqua corrente ne il riscaldamento e nemmeno il soldi per il sapone.
    Adesso quindi è chiaro, i ricchi, questi "filantropi", ci impoveriscono per la nostra salute!
    ws

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  2. Anonimo00:33

    Cara Barbara, c'è da rabbrividire e insieme da ribollire di furore nell'osservare a cosa si spingano per farci ingoiare tali mostruosità. Bisogna agire, agire, agire, con la massima lucidità possibile, con freddezza, calcolo, astuzia; non c'è più un solo secondo da perdere.
    E GRAZIE sempre per il tuo sempre immenso lavoro.
    Frederick

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  3. Anonimo09:44

    Quando sono rimpatriato dall'Etiopia con i miei genitori e fratelli , nel 1963 , il consolato italiano di Massawa ci ha sottoposto ad una serie di visite e vaccini incredibili , ora invece questi chi li controlla ???
    Luigi Vigliotta

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  4. Un altro "vincolo esterno" utile e per questi parassiti italiani che hanno vissuto sopra le proprie possibilità, indebolendosi.

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  5. Già già...ci terrei a ricordare che la nostra arma più letale, in special modo nelle Americhe, furono le malattie endemiche.
    Uccisero milioni di nativi e furono di gran lunga la prima causa di morte.
    Due consigli spassionati; il primo è di leggere ARMI ACCIAIO E MALATTIE di Jared Diamond, toglie interi cosciotti di prosciutto dagli occhi.
    Il secondo è; nutritevi bene, anzi, meglio. E' l'unica possibilità per avere un organismo forte e pronto verso "lo straniero".

    (...non capisco perché Laggente si perde sempre dietro alle questioni culturali e si dimentica di cosa è fatta...boh...)

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    1. https://nowxhere.files.wordpress.com/2014/09/jared-diamond-armi-acciao-e-malattie-prologo.pdf

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  6. Anonimo13:10

    Riducono all'osso il sistema pensionistico ma gli immigrati pagheranno le nostre pensioni.
    Smantellano il sistema sanitario nazionale ma gli immigrati ci daranno la salute.
    Ma quanto ci odiano?
    Giuseppe

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  7. Anonimo15:46

    Sarà opportuno constatare se l'espressione "milioni di batteri stanno invadendo l’Italia" sarà sufficiente a contestualizzare tutto il resto del propinato di Cnr, Fondazione Mach etc. con l'aiuto di tutto il prodotto detergente e disinfettante che casalinghe di Voghera e signori in camice bianco con il quale ci bombardano quotidianamente. Stiamo combattendo con tenacia i microbi nei wc ,nelle lavatrici,lavastovigle e le micosi degli alluci, pertanto non sentiamo la necessità di integrare con Ebola e tutto il resto.
    Sarà opportuno che i suddetti ricercatori si scambino qualche informazione con quelle piccole truppe di medici nostrani che nel corso dell'anno rinunciano alle proprie vacanze per curare adulti e bambini in Africa e altrove (nessuno di questi peraltro appartiene ad Organizzazioni di sorta, sono volontari autoconvocati). Molto utile sarebbe anche il confronto con i medici delle varie società italiane che operano e hanno migliaia di propri dipendenti in Africa e altrove.

    Una chiosa: per quanto mi riferiscono gli addetti ai lavori, le condizioni delle sale chirurgiche dei nostri ospedali non sono di certo ottimali (salmonella e compagnia), per la situazione nel sud stendiamo un velo pietoso; quindi farei eufemisticamente il punto sulla situazione del nostro attuale sistema sanitario
    generale in attesa che la microbiologia estera ci dia una mano.

    Dove vada la cultura gastronomica - almeno nei grossi centri - lo constatiamo osservando ciò che molte persone mettono nel carrello della spesa, per quella di profilassi igienico-sanitaria faremo un sondaggio, ma pensare che il volgo si beva anche questa dell'Organizzazione batterica extraeuropea al momento mi sembra azzardato.

    lr

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  8. Prima ci dicono in tutte le salse che bisogna vaccinarsi per evitare di ammalarci.
    Poi ci dicono che ci dobbiamo ammalare per diventare più sani.

    Che si mettano d'accordo.

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Barbara ma questo è puro "razzismo microbiologico"!
    Invece è un oculato piano di selezione e rinforzo di noi autoctoni, in vista dell'eliminazione del Servizio Sanitario Nazionale.
    :-)

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  11. Oltre ogni immaginazione.

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    1. Ma no, dai! Questa fa il paio con quella di un mese fa che agli occidentali gli si accorcia di un centimetro ogni due generazioni... ce l'abbiamo più corto e il microbioma è debole... è solo un lavorio, peraltro neanche tanto sottile se non ti nutri a televisione, ai fianchi della parte sub della mente.

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  12. Anonimo22:17

    Porca paletta! Credo che la contaminazione batterica ci porterà anche una mutazione genetica: tempo una generazione ed i nostri figli avranno il ritmo
    nel sangue. Finalmente anche gli itagliani sapranno suonare i Bonghi! LOL
    https://www.youtube.com/watch?v=EnUHdlSJe8E

    P.S. Alle aberrazioni umane non ci sono limiti :( C_F

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  13. Il microbo cià il suo perchè. Intanto è piccolo, non fa rumore, non lo devi portare a spasso come il cane e ti fa tanta (a volte troppa) compagnia. Poi dà lavoro a medici, infermieri, farmacie, etc., insomma alza il PIL che ce n'è tanto bisogno. Lancio la campagna "Un Microbo per Amico", chi si aggrega?

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    1. Mentalmente, tutti amici della Boldrini.
      Fisicamente (e non solo) di Brunetta :)))))

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    2. Anonimo19:30

      Caro Buffagni, qui si entra in territorio minato: già sento le forze dell' ammmorre recriminare contro la resistenza degli autoctonococchi nei confronti dei niggacocchi :D La cosa contagerà il parlamento, dove la Boldrinmaier farà un' accorata difesa dei suoi cocchi allogeni, dicendo che in fondo ogni cocco "è bell' 'a mamma soia" e che siamo tutti figli dello stesso seme (tranne lei, però):D Insomma un' epidemia di buonismo! Un caro saluto, C_F
      Ah, dimenticavo: potrebbe trovarsi le nazifemministe sotto casa: il claim della campagna "Un Microbo per Amico" ha forti assonanze con un bellissimo pezzo del grande Battisti... :D :D

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    3. Occazz...non ci avevo pensato! Annullo il lancio della campagna "Un Microbo per Amico", e la sostituisco con la campagna "Quote Invisibili" a favore delle microbe discriminate. Grazie dell'avvertimento, sono tempi difficili.

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  14. Anonimo22:42

    Molto bene Buffagni: "Quote Invisibili" dovrebbe riuscire ad ottenere la... visibilità che merita LOL A proposito: mi pregio comunicarle che sono in fase di rinnovo le tessere dell' Associazione Nazionale Patriarcato™ Italiano, sezione "Rocco e i suoi fratelli":D La quota sociale per l' annualità 2017/18 è rimasta invariata e dà diritto alla cena sociale con grigliata a base di carne di vitella! :D Oooops, mi è sfuggita :D C_F
    P.S.
    Un grazie di cuore alla Padrona di casa che tollera la vena goliardica.

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    1. Grazie della bella notizia, per la grigliata ci sono. A tavola chi serve? Ci sono le ancelle solerti e deferenti o ci tocca di fare tutto da noi patriarchi?

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    2. Anonimo16:38

      Già, bella domanda! Mah, cosa vuole che le dica: non ci sono più le Donne di una volta, quelle che, quand' anche fossero state persone semplici, sapevano in cuor loro che (Cit.) "amare è servire e servire è regnare" :D come ci insegna colui che tutto move e tutto puote. Comunque le donne femministe in qualche modo si sono trovate un padrone ben più scaltro ed ingeneroso, se dobbiamo dar ascolto alla femminista Nancy Fraser nel suo articolo: "Come il femminismo divenne ancella del capitalismo" :D
      http://temi.repubblica.it/micromega-online/come-il-femminismo-divenne-ancella-del-capitalismo/
      Si stava meglio quando si stava peggio? Le passo il sale o preferisce del pepe? :D

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    3. Anonimo17:09

      P.S. Mi è sfuggito di indicare la "fonte" della citazione che ricordavo, malamente, a memoria
      Matteo Capitolo 20
      25 ma Gesù, chiamateli a sé, disse: « I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
      26 Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,
      27 e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo;
      28 appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti ». C_F

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    4. Grazie della citazione di un Autore che prediligo.

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  15. Cara Barbara, siccome due soldi di scientificità bisogna sempre tenerli in tasca, anche a dispetto delle nostre stesse opinioni, cos a che peraltro ti contraddistingue, mi sono permesso di sottoporre l'articolo della Stampa ad un grande medico, scienziato, ricercatore, tuttora docente presso diverse università e con un passato di anni in Africa quale capo progetto, dove peraltro portò i suoi bimbi... Africa proprio Africa, in piena guerra civile...no conforts e igiene quella possibile. Ebbene, è rimasto entusiasta dalle prospettive aperte da quelle considerazioni epidemiologiche.In effetti tutti abbiamo esperienza di bimbi lasciati in condizioni igieniche non perfette anche presso di noi senza che questo scateni epocali morie. Già 20 anni fa si lesse di studi che suggerivano che bambini cresciuti a contatto con animali da cortile fossero più protetti da asma e allergie di quelli "cittadini". D'altra parte gli Stati Uniti d'America non dovrebbero esistere, sterminati già da un paio di secoli dalla convivenza con milioni di neri importati in epoche pre-antibiotici. eppure tutti sappiamo delle stragi da raffreddore, sifilide, vaiolo causati da troppo repentini contatti tra popoli lontani. Il punto non è questo, gli studi scientifici son sempre ben accetti. Il punto è la smaccata propaganda di parte, il continuo lavorio atto a sminuire noi ed esaltare loro, le affermazioni contro logica da favola di lupo e agnello, fino a spingere oramai all'inverosimile, al ribaltamento dei valori fondativi del nostro vivere, valori che appunto fanno anelare tanti dal volersi trasferire qui ma "con riserva mentale".

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  16. Anonimo12:37

    Non sapevo che oltre all'"arricchimento culturale" dovuto alla schiavitu'delle donne, all'infibulazione, alla decapitazione ed alla pedofilia, dovessimo anche gioire per questo "arricchimento microbiologico". Che bello il globalismo! Che bello il pensiero unico finanziato da Soros e dal gruppo Bilderberg.

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  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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