Ho fatto uno strano sogno nel quale da vent'anni era già stato pienamente instaurato un governo unico mondiale e tutti i politici e capi di stato erano degli attori incaricati di recitare una parte in quella che si rivelava una tragica rappresentazione della parodia di un sistema democratico.
Un sogno al confine con la realtà di una democrazia come somma finzione a copertura dell'assoluta necessità di mantenere immutabile il Sistema inaugurato con la prima rivoluzione industriale. Altro che "cambiamento" e versione 4.0 della stessa! Una finzione così ben simboleggiata dalla sospensione della realtà alla quale ci hanno iniziato prima il cinema, poi la televisione ed ora la virtualità di Internet, che deriva dalla capacità dei sogni e della narrazione intesa come racconto, come letteratura, di farci viaggiare in una realtà parallela ed altra. Solo che, come accade nel film "Inception", ad un certo punto puoi non essere più in grado di distinguere realtà e sogno e ti perdi nel limbo tra sanità e follia, tra Scilla e Cariddi.
Ciò che si vorrebbe, non è più un mistero, ci accadesse sempre di più è che restassimo immersi in un mondo che ci rendesse volutamente folli, perché se resti sano potresti scoprirne l'inganno. Truman che apre la porta nella scenografia di compensato, si ritrova fuori, nel mondo, e capisce.
Questo salto continuo tra realtà cosciente e realtà altra onirica è divenuto ormai parte della nostra esistenza. Lo sforzo di agganciarci al ricordo della vita precedente, anteriore a nove mesi fa, termina appena usciamo di casa e incontriamo i rassegnati in mascherina anche da soli in bicicletta alle sette del mattino in un quartiere ancora deserto. L'agghiacciante demonizzazione (il termine non è casuale) della socialità e del contatto umano instillata dall'ormai unica narrazione pervasiva ed infiltrante di regime, quella del covid, ha provocato forse la vera pandemia: quella dei poveri Asperger terrorizzati dal contatto umano che vorrebbero vivere in una bolla asettica ritornando all'utero materno ma dal quale stavolta non uscire mai più. Uno spettro autistico si aggira per il mondo.
Anche a seguito della pandemia di influenza denominata "Spagnola" si osservò in molti sopravvissuti il fenomeno della letargia oppure della caduta in uno stato catatonico che li faceva assomigliare a zombi. Figure rappresentate idealmente dal Cesare del "Doktor Caligari" e forse della prima vittima di un progetto Monarch rappresentata sullo schermo, la Maria di "Metropolis". Uno stato di catatonia che impedì a molti di riconoscere i primi sintomi degli incubi distopici degli anni trenta e di preparare nei loro confronti una adeguata reazione di fuga.
Impedire il risveglio, quindi, anestetizzare, drogare, non come atto caritatevole nei confronti dei propri simili colpiti dalla pandemia ma puramente funzionale ad impedirne rivolte violente.
Un gregge da condurre ordinatamente al macello perché improduttivo o semplicemente superfluo perché non più gradito al Padrone deve sviluppare questa immunità alla reazione, alla lotta, alla ribellione.
Leggevo stamattina su Twitter come il termine "immunità di gregge" sia stato mutuato dalla zootecnia.
Il covid è il grande evento immunizzatore, nel senso della volontà dell'Unpercento Padrone di immunizzare il pianeta Terra dal virus Uomo, per sostituirlo con il transUmano fabbricato in vitro e modificabile a piacimento in un Adamo remissivo, non più inutilmente intelligente e stavolta privato del libero arbitrio in grado di fargli perdere l'Eden e di una Eva già pervenuta al Male, ovvero la somma parodia blasfema della Creazione condotta attraverso la distruzione ed il rovesciamento di quella originale e sacra.
Per far ciò, pare essere necessaria una vaccinazione di massa come mai prima nella storia, intesa come nuovo battesimo, unzione degli adepti e marchiatura del gregge. E qui rientriamo nella realtà materiale dei fatti.
La volontà di vaccinazione di massa sarebbe suggerita dai numeri astronomici di dosi di un intruglio da iniettare in milioni di persone, già acquistate dagli autocrati europei; una pozione dall'afflato magico della quale si conosce pochissimo tranne che è basata su una nuova tecnologia ad mRNA sulla cui sicurezza vi è una vera e propria cacofonia di opinioni le più disparate: il vaccino è innocuo, no, modifica drammaticamente il DNA, è un vero e proprio crack di sistema, no, non è vero, non può farlo, è sicurissimo.
Un "vaccino" sicuro per il quale le case farmaceutiche hanno però preteso l'assoluta impunità da qualsiasi richiesta di risarcimento alle vittime per eventuali reazioni avverse.
Pare strano che vi sia ancora qualcuno che non creda alla continua sadica ma sincera rivelazione alle pecore del "come andrà loro a finire" ma non bisogna mai sottovalutare il valore distraente del materialismo, grazie al quale, se le questioni non sono di bassa ragioneria, si possono anche ignorare.
Nemmeno i padiglioni petalosi dove battezzare il giorno di Natale e di fronte alle cattedrali (!!) i nuovi credenti (nella sacra unzione) fanno capire la realtà del progetto di dominio assoluto che alberga nella mente di quel narcisista maligno che è il Padrone.
Questa immunità dal dissenso non potrà che necessitare di una qualche obbligatorietà di trattamento, che ci verrà prontamente giustificata dal clero scientocratico come inevitabile e giusta. Se non altro perché la presenza di un numero ancora per il momento consistente di pecore nere avrà bisogno di ricercarne l'obbedienza con il tallone di ferro.
Ecco quindi l'ipotesi assolutamente da non escludere come democraticamente impossibile del trattamento sanitario obbligatorio, il TSO, che, non so se è noto a tutti, è un lascito della Legge Basaglia del maggio del 1978, poi inserito nel novero della legge di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale del dicembre dello stesso anno.
I credenti nel potere sacro e salvifico della Costituzione ribadiscono che l'art. 32 comunque impedirebbe un atto medico obbligatorio e di massa, che il TSO riguarda eventualmente solo i matti e la sera dormono sonni tranquilli. Noi invece che li abbiamo spesso tormentati da sogni premonitori, ricordiamo che il medesimo art. 32 non esclude che una legge dello Stato possa introdurre, di necessità, l'obbligatorietà di un trattamento. Se è una questione di matti, basterebbe psichiatrizzare il dissenso come già storicamente fatto in altre realtà per far dilagare l'istituto del TSO.
L'estensione dell'obbligo vaccinale per i bambini, condotto senza colpo ferire qualche anno fa su dettatura dell'industria, ne è oltretutto illustre precedente e scriteriato fu chi si stancò prematuramente di denunciarne la pericolosità predittiva per inseguire altre questioni distraenti abilmente portate nel frattempo in primo piano. Consideratelo un mea culpa molto personale.
Ora che non si tratta più solo dei figli degli altri ma del nostro corpo e, se si viola la barriera ematoencefalica, anche della nostra mente, è ovvio che molti si sveglieranno e vorranno sapere se è possibile l'introduzione di un'eventuale obbligatorietà vaccinale e come difendersene legalmente se la si ritiene incostituzionale.
Il babau-covid funge già da candidato a pretesto ideale per finire di smantellare il SSN, mettere in atto l'ennesima "riforma", ovvero taglio al welfare innescato dall'evento catalizzatore e praticare come metodo il ricatto del "se non ti vaccini non ti curo". La moneta elicottero in cambio dei padiglioni petalosi in ogni piazza.
Alla luce delle ripetute violazioni del dettato costituzionale di questi mesi, governati a furia di paturnie dettate al dictator, se la vaccinazione di massa è una cosa che pare verrà fatta contemporaneamente in tutto il mondo, chi ha responsabilità politica non potrà esimersi dal prendere una posizione chiedendo, per conto dei suoi cittadini a chi richiede quest'atto, se esso sia veramente giustificato.
E, da parte dei cittadini, la posizione da pretendere dai propri rappresentanti politici potrà essere condensata in una domanda secca: "Sei a favore o contro l'obbligatorietà di un atto medico su di me per il quale, se mi succederà qualcosa, nessuno sarà responsabile?"
Questo a me pare essere ormai il vero Rubicone. Il confine tra democrazia e dittatura.
Innanzitutto grazie per questo spazio virtuale in cui si respira aria diversa, non viziata dal COVID. Volevo dire una cosa riguardo il discorso sugli effetti collaterali a lungo termine, di questo vaccino a RNA, paventati da molti. A parte che non so come faranno a collegare l'insorgenza di un possibile disturbo con il vaccino fatto anni prima. Ma il fatto è che non ci preoccupiamo degli effetti collaterali dei farmaci che prendiamo, e che non sono affatto collaterali, ma stabili effetti lobotomizzanti. Si prenda l'esempio delle statine, i farmaci che abbassano il colesterolo. Ebbene hanno effetti devastanti sul sistema muscolare e sul cervello eppure nessuno ne parla. E questo è grave perché clinicamente è dimostrato che non allungano la vita e non ci proteggono dalle patologie cardiache, pur abbassando il colesterolo. Sul foglietto illustrativo di uno di questi farmaci c'è scritto che può causare gravi miopatie (distruzione delle cellule muscolari) ma poi si aggiunge: "raramente possono determinare casi di decesso" ! Bontà loro! Ci danno sostanze chimiche per migliorare lo stato del nostro cuore, però queste sostanze in realtà lo danneggiano. Questa è un altro aspetto della lobotomizzazione psicologica a cui siamo sottoposti. Le statine oggi sono i farmaci più venduti. Sono la gallina dalle uova d'oro delle industrie farmaceutiche. Siamo alle Statine di Stato, Celentano potrebbe farne una canzone: Statination. E cosa dire degli "antipsicotici"? Quelli che si danno ai matti del TSO? Ebbene ci sono studi secondo i quali diminuiscono le dimensioni del cervello, praticamente lo restringono. E ora ci meravigliamo che vogliono vaccinarci in massa? Lo hanno già fatto!
RispondiEliminaQuando sento parlare i politici di democrazia mi vengono i brividi. Noi non siamo eredi delle istituzioni di quella città chiamata Atene o della Grecia classica, ma in quanto società "tecnocratica" siamo discendenti diretti del grande nemico di Atene, quella Persia teocratica che sconfitta sul campo di Maratona, in realtà ha vinto sulla più lunga distanza della storia.
Grazie