Dopo la discesa in campo ci mancava anche la discesa in pista. Minacciata, promessa o solo sfiorata come idea.
O Luchino, forse anni fa quando avremmo potuto fregiarci della "dottoressa" Edwige Fenech come first-lady se ne sarebbe potuto parlare ma ormai è troppo tardi.
Luca Cordero di Montezemolo di fronte alla platea di Confindustria ha detto anche cose giuste, tipo che bisognerebbe che le tasse le pagassero tutti, che bisognerebbe dare spazio alla meritocrazia ma quando si è trattato di dire cosa fare in concreto, ha parlato solo vagamente di "scelte coraggiose", "riforme" "cambiamenti". E allora? In soldoni?
Forse, posso dare un suggerimento, il costo del lavoro è troppo alto? E' un argomento che titilla sempre le zone erogene degli imprenditori ma ho l'impressione che se anche si tornasse ai tempi di Kunta Kinte loro si lamenterebbero lo stesso. Perchè gli schiavi purtroppo se non mangiano non stanno in piedi e dargli da mangiare costa.
Ha fatto una grande impressione la sferzata ai politici del manager bolognese, peccato che parli uno che ha diretto un'azienda che ha sempre fatto dei contributi statali e dei favori della politica una religione. Che rappresenta la classe imprenditoriale meno amante del rischio in tutto il mondo: quella che, nonostante il più alto tasso di lavoro nero ed evasione fiscale nel paese, non sa nemmeno confrontarsi sul mercato con imprenditori che a casa loro le tasse le pagano fino all'ultimo centesimo senza sognarsi di evaderle.
Peccato che, se anche scendesse in pista per un giro di prova, farebbe come ha fatto Berlusconi. O Prodi. Né più né meno. Nessun sfracello, ma tanti compromessi. Non è il politico in sè che è cattivo, è la politica che lo fa diventare così. Lui non scamperebbe alla maledizione della prima urna. Governare un paese non è governare un'azienda, qualcuno glielo faccia capire. Altrimenti il prossimo che ci troviamo sulla scheda elettorale è Briatore. Qualcuno gli dica che, se anche stiamo andando a fondo, l'Italia non è Luna Rossa. E che non c'è uno Schumacher in grado di guidare la cariola.
Sublime il commento all'exploit del presidente della Confindustria di Berlusconi che, in pieno trip peronista descamisado, ha detto che "conta il popolo, non la Confindustria". Bisogna dirlo, è sempre un grande.
O Luchino, forse anni fa quando avremmo potuto fregiarci della "dottoressa" Edwige Fenech come first-lady se ne sarebbe potuto parlare ma ormai è troppo tardi.
Luca Cordero di Montezemolo di fronte alla platea di Confindustria ha detto anche cose giuste, tipo che bisognerebbe che le tasse le pagassero tutti, che bisognerebbe dare spazio alla meritocrazia ma quando si è trattato di dire cosa fare in concreto, ha parlato solo vagamente di "scelte coraggiose", "riforme" "cambiamenti". E allora? In soldoni?
Forse, posso dare un suggerimento, il costo del lavoro è troppo alto? E' un argomento che titilla sempre le zone erogene degli imprenditori ma ho l'impressione che se anche si tornasse ai tempi di Kunta Kinte loro si lamenterebbero lo stesso. Perchè gli schiavi purtroppo se non mangiano non stanno in piedi e dargli da mangiare costa.
Ha fatto una grande impressione la sferzata ai politici del manager bolognese, peccato che parli uno che ha diretto un'azienda che ha sempre fatto dei contributi statali e dei favori della politica una religione. Che rappresenta la classe imprenditoriale meno amante del rischio in tutto il mondo: quella che, nonostante il più alto tasso di lavoro nero ed evasione fiscale nel paese, non sa nemmeno confrontarsi sul mercato con imprenditori che a casa loro le tasse le pagano fino all'ultimo centesimo senza sognarsi di evaderle.
Peccato che, se anche scendesse in pista per un giro di prova, farebbe come ha fatto Berlusconi. O Prodi. Né più né meno. Nessun sfracello, ma tanti compromessi. Non è il politico in sè che è cattivo, è la politica che lo fa diventare così. Lui non scamperebbe alla maledizione della prima urna. Governare un paese non è governare un'azienda, qualcuno glielo faccia capire. Altrimenti il prossimo che ci troviamo sulla scheda elettorale è Briatore. Qualcuno gli dica che, se anche stiamo andando a fondo, l'Italia non è Luna Rossa. E che non c'è uno Schumacher in grado di guidare la cariola.
Sublime il commento all'exploit del presidente della Confindustria di Berlusconi che, in pieno trip peronista descamisado, ha detto che "conta il popolo, non la Confindustria". Bisogna dirlo, è sempre un grande.
Questo si aggiunge ad altri puntuali articoli, di blog e di giornale, che hanno messo completamente K.O. le velleità politiche del Luca-Luca nazionale.
RispondiEliminaO almeno, sarebbe così in un paese normale dove, viste e considerate le peculiarità del Nostro e della casta che vorrebbe portare alla ribalta romana, Montezemolo sarebbe stato preso a pernacchie e sberleffi a furor di popolo.
E invece siamo in Italia, e le prospettive del centrodestra sono:
- sperare che Scapagnini avesse ragione sulla immortalità del berlusca.
- sperare che la Brambilla, fulminata sulla via di Palazzo Chigi, diventi intelligente.
- sperare nei giovani e negli onesti, e il quasi settantenne Montezemolo a capo di una truppa di imprenditori che dichiarano meno di 100.000€ l'anno al fisco fa proprio al caso nostro.
Il quasi settantenne si riferisce ovviamente alla data in cui ha annunciato la sua discesa in campo, ovvero il 2015.
RispondiEliminaAdesso ha sessant'anni, per la politica italiana è praticamente uno sbarbatello, un adolescente, ha da aspettare il suo turno :)
io ho davvero paura che la mossa (bassa e populista) di bacchettare i politici dicendo ovvietà possa sul serio regalargli una poltrana. Dopo l'era del Nano Ghiacciato parlaremo della Vendetta di Montezumolo?
RispondiElimina@ justfrank
RispondiEliminaLa gerontocrazia italiana, già.
A noi ci ha rovinato l'acqua Fiuggi ("noi siamo i giovani...")
Ormai la nostra politica è un reparto di lungo-indecenti.
Luca Cordero di Montezemolo di fronte alla platea di Confindustria ha detto che bisognerebbe dare spazio alla meritocrazia ma quando si è trattato di dire cosa fare in concreto, ha parlato solo vagamente di "scelte coraggiose", "riforme" "cambiamenti". E allora? In soldoni? Perchè non ci spiega come ha fatto lui in età giovanile, senza esperienza ne arte ne parte a ricoprire ruoli im portanti in RCS e Ferrari (automobili non spumanti..), come mai era li? Chi ce lo ha messo o meglio che "meriti" aveva conquistato sul campo o come per tutti valeva la raccomandazione...
RispondiEliminaOh salve Presidente ! ^^
RispondiEliminaAllora, che si dice da quelle parti ?... bella giornata eh ? :)
Sono nati proprio brutti... o perlomeno tutti finiscono così...
RispondiEliminaA.I.U.T.O.
@ presidente A: bombardateloooo! ;-)
Luca Cordero guadagna 7 milioni di Euro l'anno, ed è presente in 12 consigli d'amministrazione.
RispondiEliminaOttimo biglietto da visita per entrare in politica, direi....
Secondo me, o lui, o qualche altro politico di qualsiasi altro partito non fanno differenza...
RispondiEliminaC'è solo da capire chi tra i politici che volta per volta ci governano ci può fare meno male...
@ President Ahmedinajad
Capisco che Montezemolo ti possa stare sui Co****ni, ma calma... Non preoccuparti, na Ferrari esce pure per te...
ora che sono trascorsi alcuni anni dalla tragedia del 11 settembre ho deciso di raccontare alcuni fatti avvenuti al inizio degli anni 90.quando frequentavo le scquole medie parlai casualmente del inizio della 4 guerra mondiale ed inviarono 2 esperti che manifestarono scetticismo l'uno livore l'altro,che diceva di essere un collaboratore dei servizi segreti.successivamente quando frequentavo le scquole superiori dissi che i membri della banda della uno bianca erano poliziotti,per rivalsa mi segnalarono al ministero del interno,che apri un fascicolo su di me,in seguito arrestarono i savi.iniziarono cosi a considerarmi un loro confidente ed a interessarsi a quello che sapevo,dissi loro che nel settembre 2001 dei terroristi sauditi avrebbero dirottato degli aerei di linea e li avrebbero schiantati sulle twin tower,che in seguito ci sarebbero stati altri attentati ,tra cui la stazione di madrid e il metro di londra.successivamente mi dissero che le mie informazioni non erano utili,e cercai di dimenticare il tutto.lolli gabriele
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