Fino all’altro giorno la Francia ci era raccontata dai media saputoni come un paese sciovinista, insofferente nei confronti degli stranieri, anche quelli che arrivavano a Parigi in Rolls Royce per andare a fare la spesa da Cartier, ripiegato sulla propria grandeur un po’ demodé, orgogliosamente indipendente in politica internazionale, soprattutto dagli Stati Uniti, nell’intimo antisemita o comunque più filoaraba che filoisraeliana.
Adesso invece, puf!, tutto d’un botto ha scelto come suo presidente il piccolo grande Sarkozy. Miracolo della Madonna di Lourdes o guarigione spontanea? “Insieme tutto diventa possibile”, recita lo slogan del neopresidente e forse è una parola magica.
Si suppone che le elezioni siano state regolari, e che quindi i francesi abbiano veramente preferito in massa il fascino aristocratico del neocon Sarko alle grazie un po’ frigide della neosenza Ségolène, il solito candidato messo lì dalle sinistre di tutto il mondo al solo scopo di perdere meglio le elezioni con le destre. Una specie di John Kerry in gonnella, ma più femminile.
Qui da noi Sarko era dato vincitore da mesi, un po’ come il cantante che dopo settimane di copertine su Sorrisi e Canzoni, guarda tu la combinazione, va a vincere Sanremo. Doveva quindi andare a finire così. Tutto diventa possibile.
Sarko, come viene affettuosamente chiamato dai satiri d’oltralpe, è piccolo di statura, ma dotato di un ego spropositato e si sa che le dimensioni contano.
Si ama alla follia e si capisce come tra Nicholas e Sarkozy non ci sia posto per nessun altro, nemmeno per Cécilia, la moglie ribelle che fa tanto Hollywood.
Già, Hollywood. L’America è la passione di Sarko. Tanto che il suo sito, una cosuccia sobria dove lui è dappertutto con l’espressione di chi si sente un garofano profumato in mezzo ad un campo concimato a merda, si apre con un filmato della sua “inauguration”.
Tappeto rosso, musica roboante, ospiti che arrivano sorridendo e salutando la folla. Vi ricorda niente?
Dopo i Sarko-Oscar non manca neppure il Sarko shop, dove acquistare magliette, felpe e borse con il suo nasone in primo piano, roba da far schiattare di invidia il nostro petit Berlus-con che al confronto ha un sito quasi monacale. Presidente, mi consenta, si adegui.
Sarko fa il simpatico anzi, come si tradurrà piacione in francese?, ma con l’aria di chi vuole farti pagare con gli interessi tutte le umiliazioni che ha dovuto subire da piccolo, anche e soprattutto se tu non c’entri niente. Magari i compagni lo sfottevano veramente ma siamo sicuri che non fosse perché era spocchioso e stronzetto?
Sarkocop ha sui maroni gli immigrati, ma prevalentemente quelli maghrebini e senza carta, se la Francia dovesse essere improvvisamente invasa da orde di texani pieni di dollari probabilmente chiuderebbe un occhio.
Se lo si fa notare, il suo problema con i nordafricani, i nostri media neocon ci ricordano, rimanendo seri, che anche lui è figlio di immigrati. Dimenticando un dettaglio, che suo padre era un “aristocratico di origini ungheresi”. Sarebbe come dire che io che ho davanti una torta Cameo apri-e-inforna e tu che sei seduto comodamente all’Hotel Sacher di Vienna gustando un dolce locale, stiamo mangiando entrambi una torta al cioccolato.
Sarko ha idee chiare in fatto di predestinazione. E’ un lombrosiano di ferro. “Io sono nato eterosessuale, non mi sono mai interrogato sulla scelta della mia sessualità” (beato lui). “Pedofili si nasce” (e lui non lo nacque, fortunatamente). “I giovani suicidi sono geneticamente tarati”. E’ certo. Lui è geneticamente stronzo.
In Francia c’è già chi rimpiange Chirac ma, troppo tardi. Se le elezioni sono state regolari e lo hanno veramente votato, con chi prendersela? Avete voluto la bicicletta? E mo’ fatevi ‘sto Tour de France.
La cosa importante per i media neocon è che ora "in Francia cambierà la politica estera”, tutto il resto che si fotta.
Sarko il filoamericano, Sarko il filoisraeliano, Sarko il filoatlantico. Speriamo per i cugini francesi che pensi ogni tanto anche alla Francia. Del resto non è la prima volta che si fanno governare da uno straniero, piccolo di statura e superdotato di ambizione. Con la differenza che Napoleone era molto più modesto.
Se non ci fosse da piangere mi verrebbe da ridere :-)
RispondiEliminaIl Sarkomazy d'Europa...
RispondiEliminaSperiamo non faccia Metastazy...
Vabbò, vediamo un attimo come si comporterà... potrebbe anche andare peggio di come ci si immagina..
RispondiEliminaper fortuna il popolo francese non ha (ancora) perso il vizio di protestare. Per una legge sul lavoro per cui noi baceremmo anche i piedi di Mastella, hanno dato fuoco a mezza città. Magari questa volta recuperano il vezzo ti tagliar teste in piazza... chissà... Certo è che una truppa di nani infami sta cercando di controllare il mondo.. Bush, Putin, Berlusconi, Sarkozy, il prossimo?
RispondiEliminaBella la correlazione tra i "con".
RispondiEliminaSul filoamericanesimo di Sarkozy (e dei francesi in generale) avrei qualche dubbio...
@ meinong
RispondiEliminaanche tu hai pensato al Kapoma di Sarkozy?
@ lupo sordo
già, perchè no?
@ rumenta
è vero, nani infami. Gigante, pensaci tu!
@ ed
speriamo che in lui prevalga il francese.
Porca pupazza! Ho visto che mi hai linkato... Sono imbarazzato... Il mio bloguccio di provincia linkato da Lameduck...
RispondiEliminaDevo parlare di cose serie ora?
Adesso dovrò cambiare anch'io la mia blogroll... Prima facevi parte di quelli che hanno avuto il buongusto di non linkarmi, ora entri con pieno diritto in quelli che hanno avuto il coraggio di linkarmi...
Ciao e grazie!
Il Kapò..ma
RispondiEliminadi Sarkozy
Pensatoio
Pur non nutrendo alcuna simpatia per le destre, devo notare tuttavia che esiste una leggerissima differenza tra la destra francese e quella italiana, che si sintetizza bene con questo aneddoto: lo scorso anno l'eliseo è costato ai francesi 80 milioni di euro. A noi il quirinale è costato 224 milioni di euro.
RispondiEliminaE sarkozy annuncia: ridurrò le spese della presidenza. Guerra agli sprechi.
Dobbiamo imparare proprio da tutti.
se era più modesto Napoleone allora c'è da stare attenti e parecchio!!!
RispondiEliminaSperiamo bene sia per i francesi che per noi...
Come ha detto Vergassola: Sarkozy in un governo di 15 persone ha inserito 7 donne, di cui 2 gnocche, di cui nessuna me l'ha data...
RispondiEliminaA parte l'ultimo disguido, imparassero anche i nostri a a ridurre i ministeri, cooptare più donne e abbassare l'età.
A.I.U.T.O.
A proposito: Paris, Texas, che gran film...
RispondiElimina@ lupo sordo
RispondiEliminaimbarazzato? Ma no, sono io che ti ringrazio per avermi linkata. Ciao
@ meinong
:-D
@ la fée verte
occhio bambini che siamo ancora in luna di miele post elettorale. A fare promesse sono capaci tutti. Magari la Francia è un paese con uno stato più efficiente ma Sarkozy potrebbe anche ridurre gli sprechi nel senso di ridurre i servizi. Quelli come lui adorano tagliare nella spesa sanitaria pubblica. Oh, magari mi sbaglio, eh?
@ altra faccia della medaglia
che ti devo dire, a me Sarko nun me piace.
@ cima
attenzione, stesso discorso, promesse, promesse, promesse.
Comunque uno che governa pensando che la scelta sessuale sia predeterminata per me è pericoloso a prescindere, o perchè non è informato o perchè è semplicemente un cretino.
Sulle donne. Ma che donne sono? Che la pensano come lui? Anche Leonarda Cianciulli la saponificatrice di Correggio e Ilse Koch la belva delle SS erano donne. ;-)
Non a caso, l'abbiamo ribattezzato SARCOSONI, per qualche affinità con il nostro nano...
RispondiEliminaOgni altra considerazione è superflua di fronte a un personaggio simile e una affermazione di una irrispettosità e gravità come quella della genetica del suicidio...
Questa categoria pericolosa di politicanti, sta resuscitando pure Lombroso...
Avevo uno zio a Lyon, me lo ricordo nel 1966, quando ascoltando alla radio le general De Gaulle, continuava a dire:"tete de con, tete de con" Voilà! me l'hai fatto ricordare... sai che sei sempre tra i miei amici bloggisti preferiti. :D
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminaintervengo con un commento lungo e noioso giusto per farti notare un paio di inesattezze (se posso).
Sarkozy non è un neocon. Neocon non vuol dire semplicemente essere conservatore o di destra. Il neoconservatorismo è una chiave di pensiero ben precisa (http://it.wikipedia.org/wiki/Neoconservatorismo). Per farla breve: Bush è neocon, Rumsfeld è con e basta. Wolfowitz è neocon, Powell no. Ora, Sarkozy è un gollista e quindi è tutto meno che neocon. Essendo i gollisti per definizione nazionalisti e antipatici con gli americani (Chirac ne era un perfetto esempio), l'America è lungi dall'essere "la passione di Sarkozy". Sarkozy è più "filoatlantico" semplicemente perchè meno nazionalista, più "filoeuropeo" e quindi meno condizionato dall'antiamericanismo abbastanza pronunciato della sua parte politica. Se fosse veramente così filoamericano non avrebbe dedicato il suo primo discorso da Presidente alla "guerra sbagliata in Iraq" e agli Usa che "devono decidersi a dare una mano per l'ambiente". Saranno anche queste solo parole, ma le parole del primo discorso da Presidente avranno pure un peso politico, o no? :-)
Allo stesso modo, quando parli di "media neocon".. in Italia l'unico media neocon è "Il Foglio", in Francia credo non ce ne siano.
Riguardo le frasi su pedofilia e omosessualità, mi sembra che Sarkozy dica delle cose più che sensate (e la cosa mette in evidenza la pochezza al confronto dei politici nostrani, anche di centrosinistra). L'omosessualità non è una scelta ma una condizione, un orientamento, e proprio perchè non è una scelta non può essere discriminante. Sarkozy dice “Io sono nato eterosessuale, non mi sono mai interrogato sulla scelta della mia sessualità”. Cosa c'è di sbagliato? Non credo che per tutti arrivi un punto nella vita in cui ci si siede e si decide se essere etero o omo: lo si è e basta. E Sarkozy, che aveva nel suo programma l'ampliamento dei Pacs, nell'intervista che citi continua con: "La posizione della chiesa che consiste nell’affermare che l’omossessualità è un peccatò è sconvolgente: uno non sceglie la propria identità… Uno ha l’indentita che ha”. Il "pedofili si nasce" in quell'intervista significa proprio questo: la pedofilia è una cosa, l'omosessualità tutt'altra, e le due cose non sono in nessun modo collegate tra loro. Da noi manco i politici laici dicono 'ste cose, avrà pur peso che lo dica un conservatore?
Ultima cosa, riguardo le donne. Tutto il discorso della lotta agli sprechi e le tante promesse saranno pure parole, però le donne le ha messe, promessa mantenuta, stanno lì, metà e metà. Se anche davanti ad un fatto quale è questo, la risposta è "chissà che donne sono, anche tra le naziste c'erano donne", allora credo manchi una certa consapevolezza sulla necessità di partecipazione femminile e sul fatto che - per la giustizia e per l'equità dei diritti - un governo di destra metà donne e metà uomini ha sicuramente qualcosa di diverso e di migliore per la società da un governo di destra di soli uomini. Poi, per carità, si tratta di un governo di destra: il dissenso può essere anche asperrimo. Ma negare che la scelta di Sarkozy abbia un valore è andare contro le stesse rivendicazioni delle donne. Allora diciamo pure: la parità tra uomo e donna va bene solo se si tratta di uomini e donne di sinistra. Se sono di destra, allora, l'estromissione delle donne non interessa granchè :-)
Odio il concetto di quote rosa, ma a sinistra ci si riempie troppo la bocca di uguaglianza e poi si moltiplicano le poltrone ad uso e consumo di vecchi maschi... :-(
RispondiEliminaE poi, imho, tra le belve preferisco essere mozzicato da una belva femmina... ;-)
A.I.U.T.O.
@ francesco
RispondiEliminaIn politica estera Sarkozy rappresenta una novità per la Francia, fino ad ora tradizionalmente su posizioni indipendenti dalla NATO e filoarabe. Lui è decisamene filoatlantico e filoisraeliano. E ciò, chiamiamolo pure come ci pare ma lo allinea con l'andazzo neocon mondiale.
Non dimentichiamo che Chirac, pur essendo un conservatore, non seguì Bush nelle sue folli imprese e la Francia si attirò le ire della cricca di Washington. Ricordi la richiesta di proibizione delle patatine (le french fried)?
Sarkozy sarà pure gollista, ma come Blair che sarebbe, per qualcuno, di sinistra.
Hai ragione, non dovevo parlare di "media neocon" ma di "media illuminati", tanto il concetto è quello. ;-) Solo Il Foglio? Uhm, direi anche la rassegna stampa di Radio Radicale tenuta da Capezzone la domenica (uno che fa lingua in bocca con neocon tipo Ledeen).
Tornando a Sarko, i primi discorsi dei neoeletti sono sempre pieni di promesse: "famo, annamo, menamo..." poi si passa alla realpolitik. Sarà così anche per Sarkozy (e fa pure rima).
Sulle idee neolombrosiane di Sarko.
Mi dispiace ma fintanto che qualcuno dimostrerà che gli omosessuali hanno un gene che li rende tali e quindi che si tratta di predisposizione genetica, io continuerò a credere che l'omosessualità sia il prodotto di un determinato percorso di vita e quindi frutto di esperienza. Anche i più irriducibili eterosessuali hanno avuto nella loro vita delle pulsioni omosessuali, esiste la bisessualità. La sessualità adulta, compreso l'orientamento sessuale, sono una conquista dell'individuo, un segno di maturità.
Anche per la pedofilia, dire che pedofili si nasce è una grandissima cazzata.
Almeno se vogliamo fare un discorso scientifico.
Per lui l'omosessuale non è punibile perchè poverino è nato tarato, come se fosse nato con un cromosoma in più. Immane cazzata, lombrosianismo da quattro soldi. E pericoloso, perchè da lì ti arriva ai "suicidi geneticamente tarati" e ad altre amenità.
Sulle donne. Parliamoci chiaro, le donne non votano le donne, altrimenti avrebbe vinto la Ségolène. Che le donne debbano contare in politica come negli altri campi è giusto, purchè non ci spappolino le palle con "ci vogliono più donne nel governo".
Non mi frega che un ministro sia donna o uomo, basta che pigli il topo. Mettere tante donne nell'esecutivo è un mezzo per farsi dire "quanto sei bravo". Paraculismo. O forse per fare meglio il gallo nel pollaio. Non è così? Vedremo. ;-)
@ cima
allora, attento alle zoccole!
(nel senso di tope da fogna);-)