Shhh, non diciamolo, stiamo zitti. Tanto loro non fanno vedere le piazze al caviale e non raccontano la realtà ma solo il loro reality show televisivo.
Zitti, facciamogli credere che voteremo per loro, per questi dinosauri che stanno attirando gli asteroidi. Giochiamo pure a far finta di essere puffi piddini sottomessi a Gargamella; papiminkia ansiosi del ritorno di Mr. Spockia perché lui ci renderà più giovani, ci spianerà le rughe e ci farà pure il bonifico in banca. Raccontiamo in giro che quei nuovi partiti così nuovi ci piacciono un sacco, che siamo incantati dai Giannino fashion, dai giudici prestati all'archeologia politica, dai fratelli e sorelle d'Italia, dai Casini e dai Fini e che se potessimo li voteremmo tutti, tutti, abbiamo solo l'imbarazzo della scelta.
Shhh, stiamo zitti, non lasciamoci sfuggire nulla. Facciamogli la sorpresa.
Non è caviale, sono persone. |
Cara amica Lameduck,
RispondiEliminai vecchi politicanti avranno le loro sorprese.
Però con un parlamento ingovernabile temo che anche noi popolino avremo le nostre sorprese. Temo che non saranno belle perchè il rischio di finere peggio della Grecia è dietro l'angolo,
Ciao Davide
Qualcuno sa spiegarmi la differenza fra un politico ed un politicante ?
RispondiEliminaE sempre qualcuno sa spiegare la differenza fra un politicante nuovo ed uno vecchio.
E per quale motivo un politicante vecchio sarebbe peggio di uno nuovo.
Ed infine, potremmo vivere senza politicanti ??
Ci tengo a precisare che non mi occupo di politica.
Sagra
@Sagra
RispondiElimina"Qualcuno sa spiegarmi la differenza fra un politico ed un politicante ?"
Il secondo termine è dispregiativo, tipo un "mestierante", uno che fa quello che fa non perchè ne ha le capacità o perchè cerchi di fare qualcosa di positivo ma solo per "tirare a campare" con mille compromessi.
"E sempre qualcuno sa spiegare la differenza fra un politicante nuovo ed uno vecchio."
Quello vecchio è più esperto, più scafato nei vari trucchi che usa.
"E per quale motivo un politicante vecchio sarebbe peggio di uno nuovo."
E' più corrotto.
"Ed infine, potremmo vivere senza politicanti ??"
SI !!!
@Davide
RispondiElimina"Però con un parlamento ingovernabile ..."
Tu dici che i politici di professione si "impunteranno" a comando ?
"... il rischio di finire peggio della Grecia è dietro l'angolo."
Ti sei mai chiesto come e perchè la Grecia è arrivata al punto in cui è ora ?
Secondo Monti il caso greco è l'evidenza del successo dell'utilizzo dell'Euro, nel senso che essendo i greci non del tutto virtuosi (un eufemismo per far intendere che sono degli irrimediabili nemici dei mercati) ed essendo OVVIAMENTE caduti nel tranello-trappola per loro appositamente preparato, ora stanno subendo la giusta sorte che gli spetta (della serie: punirne uno per educarne dieci).
In breve stanno subendo una "rieducazione" affinchè possano assimilare i "principi gherarchizi e nazionalistici" della stabilità tedesca.
Che dici, una tale rieducazione farebbe bene anche all'Italia ?
P.S.
Magari il tutto è avvenuto perchè la dirigenza politica è in gran parte massonica, ampiamente corrotta ed asservita ai desideri altrui ... chi può dirlo. :-)
In effetti il caso greco pare essere il solito giochino che si pratica da molti secoli se non da millenni e ricorda un po' le logiche di "The hunger games" :-)
Si potrebbe fare un paragone molto più calzante usando i termini minorenne, minigonna, ubriacatura e stupro ma soprassediamo.
Questa è il successo dell'Euro e la morale del mercato ... e attenzione che l'origine di queste logiche potrebbe non essere necessariamente maschile.
Davide, dici che con il Senato ingovernabile il popolino avrà dei problemi.
RispondiEliminaPerò dici anche che non andrai a votare, non mi sembra logico. Anzi, l’intero discorso mi sembra un ossimoro. Anzi, proprio distruttivo.
Hai provato a darti delle martellate sulle balle per vedere se funziona meglio?
Caro amico Salazar,
RispondiElimina"Davide, dici che con il Senato ingovernabile il popolino avrà dei problemi.
Però dici anche che non andrai a votare, non mi sembra logico. Anzi, l’intero discorso mi sembra un ossimoro. Anzi, proprio distruttivo."
Io ho solo fatto una constatazione (l'affermazione di Grillo farà si che al senato nessun schieramento abbia la maggioranza) e non ho espresso nessun auspicio.
Poi per me che uno voti Grillo o chi altro non mi fa nè caldo nè freddo.
Questa volta non me la sento di votare per i vecchi partiti, ma neppure voto un demagogo come Grillo.
Ciao Davide
Caro amico Adetrax,
RispondiElimina"Questa è il successo dell'Euro e la morale del mercato ... e attenzione che l'origine di queste logiche potrebbe non essere necessariamente maschile."
Scusa, ma io ho mai forse detto che sostengo "questo" Euro???
Ciao Davide
Caro amico Salazar,
RispondiEliminariporto un'articolo che spiga quanto ho detto.
"Si avvicina il giorno del voto e nel sonno di molti leader cominciano a insinuarsi brutti fantasmi. Pierluigi Bersani teme di vedersi sfuggire una vittoria che riteneva sicura. Silvio Berlusconi ha il terrore di essere confinato in una posizione marginale. Mario Monti paventa un risultato mediocre che lo spingerebbe in un angolo. Ma tutti, anche i capi delle coalizioni che non ho citato, osservano con angoscia un possibile boom di Beppe Grillo.
Eppure non è di Grillo che si deve aver paura. Esiste un altro fantasma non ancora apparso sulla scena politica. Uno spettro che potrebbe indurci a una strizza ben più terribile. È il sosia moderno di Benito Mussolini, il leader fascista che nel 1922 mise al tappeto la democrazia parlamentare. E conquistò un potere destinato a durare per un ventennio. Se qualcuno della Casta leggerà mai questo Bestiario si metterà a ridere. E dirà: “Questo Pansa è pazzo! Evoca un pericolo inesistente”. Ma le risate della Casta non pesano più nulla. La caste vere sono strutture forti, combattive, avvedute. Quella italiana è un grumo di impotenze, corruzione, interessi meschini. Un insieme di vergogne che può preparare il terreno a un regime autoritario.
Cominciamo da qualche dato anagrafico a proposito del vero Mussolini. Era un politico molto giovane rispetto ai matusalemme odierni. Nato nel 1883, a 29 anni dirigeva l’“Avanti” da socialista rivoluzionario. Nel novembre 1914, a 31 anni, fondò “Il Popolo d’Italia”, il giornale poi diventato la bandiera del fascismo. Nel 1919, a 36 anni, iniziò a guidare i Fasci di combattimento. Aiutato dagli errori delle sinistre durante il Biennio rosso tra il 1919 e il 1920, mandò all’assalto le squadre in camicia nera. E nell’ottobre 1922, con la marcia su Roma, conquistò il potere. Aveva appena 39 anni, compiuti in luglio.
Caro amico Salazar,
RispondiEliminaSento già la replica di qualche cervellone della Casta: la storia non si ripete mai. E se accade, dalla tragedia si passa alla farsa. Tuttavia non è per niente farsesco lo stato dei partiti italiani all’inizio di questo 2013. Li conosco bene. Ne scrivo da cinquant’anni e li ho studiati nella fase del trionfo, poi in quella del declino. Però non mi è mai accaduto di vederli in pezzi come oggi.
Il loro stato di salute è molto vicino al coma, l’anticamera della fine. Volete una diagnosi alla buona? Prima di tutto sono un baraccone di incapaci. Non hanno saputo prevedere la crisi globale che stava assalendo l’Italia. Certo, l’errore più grave l’ha commesso il partito di Berlusconi. Per non essere insorto quando il leader sosteneva che tutto andava per il meglio, i ristoranti erano pieni e gli aerei delle vacanze del Natale 2011 prenotati per intero.
Però non ricordo che le sinistre abbiamo davvero suonato le sirene dell’allarme per avvisare che stavano arrivando gli aerei da bombardamento della recessione. E se destra, sinistra e centro hanno accettato il governo tecnico di Monti è stato soltanto per il ferreo pressing del presidente della Repubblica. Mentre il Professore tentava di salvare il salvabile, per arrivare alla fine della legislatura senza che l’Italia tirasse le cuoia, i partiti non hanno voluto cambiare la legge elettorale. Esempio estremo di incapacità quasi criminale, per di più accompagnato da un altro guaio orrendo.
Caro amico Salazar,
RispondiEliminaQuesti nostri partiti sono troppo rissosi e non esitano a combattersi senza tregua. In una campagna elettorale non è soltanto legittimo, ma naturale. Tuttavia con l’ariaccia che tira un po’ di misura sarebbe indispensabile. Invece, a una settimana dal voto, la rissa sta raggiungendo livelli grotteschi. Dominano lo strepito, l’insulto, il clima da osteria. Dei programmi non sappiamo quasi nulla. La destra di Berlusconi regala promesse inattuabili, come la restituzione dell’Imu. La sinistra di Bersani sa parlare soltanto di un’imposta patrimoniale.
La fantapolitica è l’arte più diffusa. Tutti ripetono: “Se vincerò, al primo Consiglio dei ministri farò questo, quello e quell’altro ancora”. Anche i partiti deboli si sentono dei Superman. Nelle infinite comparsate televisive, spettacoli di una stupidità indigeribile, si spacciano le bugie più grossolane. All’unico scopo di far apparire gli avversari una banda di malviventi pericolosi. Gli elettori vengono considerati una massa di ingenui, pronti a schierarsi con chi urla più forte. E non sto parlando soltanto di Grillo. Ma il grillismo ha preso piede. Si diffonde come l’erba cattiva. L’Italia è vittima di un circo dove i clown tentano di farsi passare per statisti.
Caro amico Salazar,
RispondiEliminaInfine i partiti sono quasi tutti infettati dalla corruzione. È ridicolo il dibattito se sia arrivata, oppure no, una nuova Tangentopoli. Sta soltanto avvenendo quello che di solito accade nelle società in declino. Dove le regole non valgono più e la moralità pubblica è una ciabatta frusta da gettare. A questo punto è inutile lamentarsi che i magistrati stiano mostrando una mano sempre più dura, nelle catture e nelle condanne. Quando la casta politica decade, la casta giudiziaria prende sempre il sopravvento. È una legge naturale.
Adesso siamo alla resa dei conti. A sette giorni dal voto, nessuno sa dire quale sarà il verdetto delle urne. È svanito lo scenario iniziale che prevedeva una vittoria della sinistra e una sconfitta della destra. I due partiti leader delle coalizioni sembrano ridotti a uno scontro quasi alla pari. Se Bersani & C. vinceranno, sarà per un pelo. Se Berlusconi & C. perderanno sarà per un altro pelo. Però è possibile che il pelo aiuti il Cavaliere a conquistare un ennesimo successo.
Esiste tuttavia un dettaglio da non dimenticare. Chiunque vinca dovrà poi governare. Palazzo Chigi è diventato la prima trincea. Il 2013 sarà ancora un anno di recessione profonda. Gli umori di chi ha perso il lavoro, l’impresa o il negozio si fanno sempre più cattivi. I giovani possono riservare brutte sorprese. Infine abbondano i gruppi che vogliono lo sfascio.
Nessuna maggioranza risicata potrebbe reggere per più di qualche mese. Anche chi non ama le grandi coalizioni, dovrà arrendersi di fronte a questa faticosa realtà. Sarà inevitabile che sinistra, destra e centro trovino un accordo su un governo di salvezza nazionale. Guidato da chi? Dal leader del partito con più voti, ma con l’obbligo di respingere l’arroganza di fare da solo. Grillo tenterà di opporsi grazie a una truppa robusta di parlamentari? Ci provi e toccherà a lui essere accolto dai forconi degli italiani senza potere.
Questa è la strada suggerita dal buonsenso. Ma potrebbe risultare impossibile da percorrere. Qualcuno già sostiene che in quel caso dovremmo ritornare al voto in autunno, sperando che emerga un partito leader. A mio parere sarebbe una follia. L’Europa ci metterebbe al bando. I mercati finanziari ci farebbero a pezzi. E il rischio di ridurci come la Grecia busserebbe con un ghigno alle nostre porte.
In un’Italia allo sfascio può spuntare davvero un nuovo Mussolini? Non lo escludo. Il disordine produce sempre un eccesso di ordine. Può imporlo chiunque. Un grande imprenditore dal pugno duro. Un militare ribelle che ama il rischio. Un politico imprevedibile. Rispetto alle cariatidi della Casta, sarà un giovane nato per comandare. Fanatico del buon governo. Capace di usare al meglio le armi letali di oggi: il web, la tivù, la piazza, il marketing. Basteranno queste, senza ricorrere alla violenza fisica. Ma la violenza apparirà comunque. E nulla vieta che sfoci in una guerra civile.
Mentre lo scrivo, faccio gli scongiuri. E mi rammento che Mussolini vinse grazie all’aiuto dei Savoia, i responsabili del suo colpo di Stato. L’autocrate di domani potrebbe avere il sostegno del Quirinale. Ma non sappiamo chi verrà dopo Giorgio Napolitano."
Ciao Davide
fosse anche caviale in questo momento ha piu mercato delle...ostriche!! LOL lame
RispondiElimina@Davide
RispondiEliminaMa lo sai che il tuo commento delle 11:54 mi è quasi piaciuto ?
Dopotutto è dalla prima metà del 2011 che dici che non voterai, quindi sei rimasto coerente.
Vabbé ci sara di mezzo anche una legge della robotica che dice che se "papi" non ti piace più perlomeno non devi danneggiarlo. :-)
--
"Scusa, ma io ho mai forse detto che sostengo "questo" Euro???"
Assolutamente no, ho soltanto colto l'occasione per interpretare / spiegare il concetto espresso a suo tempo da Monti ... l'Euro è un successo non tanto come moneta quanto come "strumento". :-)
Siamo in zona "Cape Fear" ma andiamo avanti.
Faccio però una domanda: chi ha voluto e approvato l'Euro, forse l'Europa ?
Volete dunque togliere all'Europa il suo strumento preferito di giustizia divina ?
In ogni caso, Euro o non Euro, il fiscal compact resta così come il rientro del deficit / PIL dal 129% al 60% e decine di altri "piccoli provvedimenti", quindi la domanda vera è: Europa o non Europa ?
E' forse un TABU' farsi queste domande ?
eddaje con l'idiota di Pansa,per paura del dopo dovremmo accettare il presente? Eppoi abbiamo un'altra considerazione da fare,la nostra responsabilità verso le generazioni future,con quale diritto le dobbiamo incatenare facendo le stesse considerazioni di cariatidi oligarchie,soffermarci su dubbi di capacità o fare sofismi filosofici e idealistici di fronte allo sfacelo,preferisco consegnare ai posteri macerie su cui costruire un loro futuro piuttosto che la certezza di una vita da schiavi
RispondiElimina@rosso
RispondiEliminatutto giusto salvo che delle generazioni future cordialmente me ne fotto, visto che non ho figli e voglio stare bene io adesso. Anche perché lo sai cosa diceva Keynes: "Nel lungo periodo saremo tutti morti."
Davide, guarda che qui noi stiamo parlando fra di noi, non con Panza. Ma se proprio soffri a non darci l’illuminazione mensile di Panza, metti un link.
RispondiEliminaAh, per la cronaca, non l’ho letto. Credo nessuno l’abbia letto. Forse Adetrax, che (solo) per ipertrofia lui e Panza sono cugini.
Comunque, ti sei accorto che hai riaposto a casaccio a tutte le domande, senza azzeccarne una, per altro?
Ritento: non parlavo più di Grillo, parlavo di una chiamato Davide Caroamico che non vota ma dice che in futuro ci saranno problemi. Allora se ci saranno problemi perchemmai Davide Caroamico non vota? Perché non dici la sua?
Se lo ami così tanto tanto tanto puoi votare ancora per il tuo Silvio (ognuno è libero di fare quello che vuole, se non proibito dalla legge, anche se trattasi di pratiche oltremodo disdicevoli), almeno la situazione potrebbe sbloccarsi. In qualche modo.
Se non partecipi è inutile che ti lamenti. Non voti?, stai zitto, così almeno conservi la tua dignità.
E comunque datti quella martellata, vedrai che sollievo.
@Lameduck
RispondiEliminapotresti sempre adottare Davide se rimarra orfano di Pansa ;-)
@ rossoallosso
RispondiEliminaDomine, non sum digna.
Caro amico Salazar,
RispondiElimina"Se non partecipi è inutile che ti lamenti. Non voti?, stai zitto, così almeno conservi la tua dignità.
E comunque datti quella martellata, vedrai che sollievo."
Le martellate dovresti dartele tu. Ti ho già detto che io ho fatto solo delle constatazioni e non mi sono per niente lamentato. Un po' come un medico che diagnostica un tumore al paziente.
Poi se il paziente (l'Italia) muore mi interessa relativamente, perchè io i miei soldi li ho portati da tempo al sicuro.
Ciao Davide
Caro amico Adetrax,
RispondiElimina"E' forse un TABU' farsi queste domande ?"
Assolutamente no.
Ciao Davide
@Davide Caroamico
RispondiEliminaMa guarda che affermazione, è proprio adatta al detto “peggio la toppa del buco”.
In pratica l’Italia può andare a farsi fottere che tanto tu i soldi li hai al sicuro.
Ma che tristezza, che grettezza, che bassezza: solo i soldi contano, del resto me ne frego: questa è l’affermazione.
Pari pari agli insegnamenti del berlusconismo più fascista e sgangherato.
Vero, molto meglio che tu non vada a votare, Caroamico. Meglio ancora se tu andassi a ricongiungerti con i tuoi soldi dove cazzo sono, sarebbe un sollievo per l’Italia e per quelli che ancora ci credono. Soldi o non soldi.
Davide, mi ha colpito questo fatto, che stai leggendo Polanyi, visto che sto appunto terminando di legegre "La grande trasformazione".
RispondiEliminaLa cosa che mi colpisce è costituita dal contrasto tra ciò che scrivi e ciò che Polanyi ha scritto.
Penso che dovremmo trarre più profitto dalle nostre letture, visto che non stiamo parlando di narrativa. Un libro di saggistica dovrebbe esserci utile, soprattuto quando lo valutiamo positivamente. Se non cambia il nostro modo di pensare, a cosa mai servirà leggerlo?
Caro amico Vincenzo,
RispondiElimina"La cosa che mi colpisce è costituita dal contrasto tra ciò che scrivi e ciò che Polanyi ha scritto."
Polanyi mi ha aiutato a capire la realtà che stiamo vivendo. Per il resto ho capito che in Italia è inutile darsi da fare per cambiare le cose perchè poi alla fine ognuno pensa solo a salvare il suo culo.
Ciao Davide