domenica 23 ottobre 2016

L'Europa trema: la polizia francese vuole giustizia


Oggi che è domenica, invece di rilassarsi e non scrivere oppure al massimo trattare argomenti di alleggerimento, tocca fare informazione, ovvero riempire quel vuoto cosmico che viene lasciato appositamente tale dall'informazione mainstream. Tu apri i giornali - per la verità quelli di carta personalmente li schifo anche al bar - ne scrolli i siti in Rete o accendi la TV e, tra quintali di pluriball del tipo: "Gli distruggono la gabbia, il pappagallo furioso lancia insulti"(Corriere), "Gatto irrompe in studio durante diretta tv" (Repubblica), "Il cavallo fa un massaggio alla pancia di un cane, lui ne va pazzo" (La Stampa), al massimo trovi la solita propaganda completamente scollata dalla realtà, così perfettamente uguale su tutte le testate da rivelarne la matrice comune.
Analisi raffinate tipo l'articolo-Luce sul duce Renzi di Eugenio "Norma Desmond" Scalfari sulla Repubblichina e il temino di Veltroni "Vuoi più bene al papà (Trump) o alla mamma (Clinton)?" su Gramscì Hebdo pubblicati oggi dimostrano che Matrix esiste ed è quella dove vivono e che descrivono, spacciandocela per la realtà fattuale, i giornalisti MSM per conto del Grande Fratello. Propongo di aggiungere, per correttezza nei confronti dei lettori, sotto ogni testata, un bel "powered by TINA" e il disclaimer "Eseguiamo solo gli ordini".

Se state seguendo la pubblicazione delle email di Podestà, da parte di Wikileaks, avrete letto questa che vi propongo, dove si parla di un'alleanza tra testate per il "consolidamento di una pubblica opinione comune in tutta Europa", immagino attraverso una linea editoriale comune. Per far ciò s'offrono, oh, come s'offrono, alla graziosa magnanimità di Sua Maestà Hillary tramite la sua favorita per facilitarne la campagna nel vecchio continente.


Niente di nuovo, direte. Se sapeva. Direte che questi Wikileaks finora sono solo punturine di spillo che non riescono a perforare la corazza dell'armadilla vestita da Ernst Stavro Blofeld, (guardate il video linkato fino alla fine) ma se la CNN, tramite questo signore, sostiene mentendo che leggersi i Wikileaks per i propri cavoli sarebbe "illegale" e che bisognerebbe farlo solo con la mediazione del mainstream, ovvero facendoceli raccontare da loro (risate registrate), è evidente che qualcosa di fastidioso devono provocarlo.
Scusate se ho divagato ma il problema dei media è talmente grave ed ingravescente che bisogna sempre ricordare che fare informazione oggi, tentare di far passare le notizie sui fatti importanti che vengono ignorati o nascosti è quasi un atto di eroismo che tocca sempre di più compiere a chi non fa parte della sovrastruttura dell'informazione.

Avete infatti per caso saputo qualcosa dal mainstream sulle proteste dei poliziotti e pompieri in Francia e sulle manifestazioni che da una settimana ormai avvengono ogni sera per le strade di Parigi, toccando luoghi significativi come la Bastiglia, il Bataclan e i palazzi governativi? Se per caso ne avete udito parlare in TV potrebbero aver sbrigato la pratica in meno di trenta secondi, considerandola una semplice rivendicazione sindacale dei soliti poliziotti fascisti, che in Italia è un classico, e bon, passiamo alle cose serie, all'imperatore Palpatina Trump che minaccia il mondo.

Eppure un corpo dello Stato che manifesta contro lo Stato non è una robetta da nulla. Può essere un fatto a sé stante, una questione sindacale; l'inizio di una rivoluzione o una pura provocazione, oppure qualcos'altro ma, in ogni caso, meriterebbe un minimo di attenzione da parte degli addetti alla cronaca.
Invece niente. Silenzio tombale. Ancora oggi, dopo una settimana, niente su Unità, Manifesto, Fatto Quotidiano, Quotidiano Nazionale, Giornale e Libero. Impressionante.
Eppure le immagini ci sono, le cronache pure. Ne scrivono e stanno seguendo la vicenda con articoli quotidiani Le Monde, Le Figaro, Le Parisien e tutti i giornali francesi.
Su Twitter vi consiglio di seguire questo giovanissimo reporterClément Lanot, che sta documentando con video quotidiani e praticamente in diretta le manifestazioni.



Nel titolo ho parafrasato quello di un film poliziottesco degli anni 70 ma sull'argomento non c'è proprio niente da sorridere o scherzare. Molti osservatori, e non solo i soliti "fascisti", parlano di albori di guerra civile in Francia, a causa della perdita di controllo di alcune aree del paese da parte dello Stato, aree finite sotto controllo islamico o comunque straniero, sulla quale si inserisce, andandola ad aggravare, il problema dell'afflusso incontrollato di "migranti" di etnia africana che vanno a riempire spazi già degradati ed altri da degradare, senza altra prospettiva che ingrassare le file della manovalanza dell'esercito del caos.
Le reazioni dei politici e delle autorità francesi alla collera dei poliziotti sono state vergognosamente vigliacche e antipatriottiche. Qualcuno, come Faye, ha parlato di "ritorno del fantasma di Vichy".

I poliziotti francesi, ai quali si sono uniti anche i pompieri e, sera dopo sera, tanti cittadini comuni che testimoniano la loro solidarietà alle forze dell'ordine, stanno protestando a causa dell'aggressione con bottiglie molotov ad una pattuglia in servizio l'otto ottobre a Viry-Châtillon (Essonne), una delle più pericolose tra le zona di sicurezza di priorità (ZSP) a sud di Parigi. Uno dei poliziotti versa tuttora in gravi condizioni a causa delle ustioni riportate.  L'episodio, connotato da particolare ferocia nei confronti degli agenti, bloccati da almeno una quarantina di giovinastri all'interno della loro auto incendiata, era stato raccontato dalle cronache dei giornali, come testimonia questo articolo di Repubblica, ma oggi, a due settimane dall'accaduto, si fa evidentemente fatica a collegare i fili e ad accendere la lampadina che illumina le motivazioni di quell'aggressione e quelle delle proteste sempre più affollate dei poliziotti, sempre più al canto della Marsigliese. Capirete tra breve il perché di questo neglect.




Gli agenti aggrediti erano intervenuti per controllare il funzionamento di una telecamera di sorveglianza piazzata ad un semaforo dove avvengono regolarmente rapine violente ai danni degli automobilisti con una frequenza che è passata dai venti ai quaranta casi in sei mesi. 
La modalità è sempre la stessa. Quando scatta il rosso, le auto costrette a fermarsi vengono fatte oggetto di lanci di sassi. Dai finestrini infranti i ladri portano via borse, computer, cappotti, cellulari. Vengono prese di mira soprattutto le donne. In alcuni casi gli occupanti delle auto sono stati trascinati fuori e picchiati.
I responsabili delle rapine sono quasi sempre minorenni che, dopo il colpo, riescono a dileguarsi nei vicoli tortuosi di questa banlieue posta lungo l'autostrada A6.
Nell'aprile del 2015 il comune di Viry-Châtillon stanziò 12.000 euro per l'impianto di telesorveglianza ma a settembre di quest'anno, dopo vari tentativi infruttuosi, il palo che sostiene la telecamera fu divelto utilizzando come ariete un furgone rubato e poi incendiato. Poco prima i malviventi avevano tentato di rubare un camion più grande, assaltato con le molotov, il cui conducente era riuscito a fuggire.

I poliziotti hanno di fronte sempre di più gente determinata e pronta ad uccidere, sono in pochi e con attrezzature inadeguate. Un problema comune a tutte le forze di polizia europee.
Come spiegano le autorità cittadine e le forze dell'ordine, attraverso questi atti che vanno dal vandalismo all'assalto dell'auto dei poliziotti con le molotov per bruciarli vivi, i criminali "Vogliono dimostrare che sono a casa, che questo è il loro quartiere. E' una guerra per il territorio".
In un periodo in cui le parole chiave della Spectre che ha occupato il palazzo di vetro sono ripopolamento e sostituzione, e questi vengono messi in pratica facendo passare per atti umanitari di soccorso a "disperati" l'invasione di fatto del territorio di tutto il mondo occidentale da parte di estranei potenzialmente ostili, il termine "guerra per il territorio" riferito a quartieri popolati in maggioranza da immigrati africani e islamici può significare solo in prospettiva guerra guerreggiata. 

Nel filmato di Radio Londres che racconta una delle manifestazioni di Parigi, un poliziotto nero denuncia il fatto che, durante la manifestazione di Parigi, un giovane si è avvicinato ed ha gridato "a fuoco i poliziotti". Sono gli stessi slogan della nota organizzazione terroristica "Black Lives Matter" che vanta alcuni testimonial famosi tra gli artisti del mondo hip hop e hollywoodiano, come i meticci odiatori della loro parte bianca Beyoncé e Jessie Williams, il bel dottorino di Grey's Anatomy. 
Che c'entra il rap? Ricercando sui fatti della banlieue di Viry, ho trovato un fatto curioso. A Grigny, poco lontano dal luogo dell'agguato ai poliziotti, vive un gruppo di rappers denominato Black Automatik che, in uno dei loro pezzi del 2011 cantava:

"Non ti fermare al semaforo, se tieni alla tua vita. Non fermarti al semaforo, non mettere la borsa sul sedile del passeggero perché ti assalteremo e te la ruberemo."


Nel 2013 alcuni di questi "musicisti", quasi tutti minorenni, furono arrestati proprio perché sospettati di aver commesso alcune di quelle rapine al semaforo. Mentre stavano al gabbio, per pura combinazione, gli assalti cessarono.

Orbene. A questo punto il solito sociologo piagnone farebbe partire i lacrimogeni del degrado, dell'emarginazione e della rabbia dei giovani che non hanno futuro nelle banlieue. Avete visto il film "La Haine", giusto? Ma questa interpretazione, come sempre, oltre a cristallizzare nell'irrisolvibilità del "non ci si può fare niente" il problema, perché nessun governo progressista ha mai eliminato borgate e banlieue, deresponsabilizza i criminali e in qualche modo riesce sempre a giustificarne le gesta attraverso l'applicazione del principio maternalista preso pari pari dal ragionamento delle mamme degli stupratori: "Mio figlio è un così bravo ragazzo, non ha fatto niente." Soprattutto se è nero.
E' lo stesso problema che hanno in America con i personaggi le cui vite contano che là si dedicano allo sport del tiro al poliziotto e che, quando cadono in battaglia, vengono chiamati "Dindu Nuffin", ovvero i "nonhofattoniente", perché così vengono regolarmente difesi dalle loro mamme, nonne, sorelle e zie facendo andare in bestia il mio amico Tommy Sotomayor, afroamericano fustigatore instancabile della subcultura mainstream rap e hip hop che, intrappolando i giovani neri nell'ideologia del culto del gangsta, li condanna ad un nuovo e più subdolo stato di sottomissione, ovvero li fa ripiombare nella schiavitù.
Ecco il problema globale del vero razzismo che vuole il nero, sia in USA che in Europa, prigioniero di una subcultura criminale imposta attraverso i media e il condizionamento culturale, retrocesso ad uno stadio di pre-civiltà, abbrutito come un orco al servizio di chi vuole utilizzarlo come essere umano a perdere per distruggere i suoi nemici assieme all'islamico per il quale è sufficiente rinfrescare il concetto di hijra, di conquista per migrazione.

E' facile a questo punto vedere il disegno criminale di chi, con la stessa mano, in America fomenta la divisione e l'odio razziale e in Europa continua a far arrivare migliaia di africani di dubbia origine ai quali potrà essere offerto solo di andare ad ingrossare l'esercito degli emarginati da trasformare, al momento opportuno, quando la consapevolezza di essere stati ingannati si trasformerà in odio contro i "bianchi", in casseurs. 
La prossima settimana inizierà lo sgombero definitivo della giungla di Calais. Anche qui non vi fanno vedere le immagini dei camion assaltati da veri e propri plotoni armati di bastoni. Non vi mostrano i camionisti che li stirano passandoci sopra. 




Gli attaccabrighe e agents provocateurs di Soros sono già pronti a dare battaglia nei prossimi giorni. I suoi media beleranno di poveri migranti e di poliziotti fascisti ma ancora una volta tocca dare ragione al profeta Pasolini. Io simpatizzerò con i poliziotti. 
Siete turbati? Pregate di non dover un giorno tifare per i militari.

27 commenti:

  1. Amichetta00:09

    "Unleash the beast", mi diceva un americano su un forum USA. "Unleash the beast, voi europei siete i più efferati dominatori della storia, che vi sta succedendo? Liberate la bestia che avete addomesticato, invece di farvi mettere i piedi in testa a suon di gessetti e bandierine tornate a fare quello che sapete fare".
    Sigh.

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  2. I confini dovrebbero essere sacri. Ma anche quelli degli altri...
    È dal 1789 che la Francia sventra nazioni e ne preleva risorse e braccia (ultima la Libia). Vogliamo che la legge del contrappasso smetta di essere rispettata? E proprio oggi che la stessa Francia, per interposta U€ del "ripopolamento per sostituzione", decide di martellarsi nei maroni e vendicare gli stati di mezza Africa?
    Che in zone del suo territorio la Francia stia di fatto perdendo la sua sovranità a favore di stranieri è qualcosa di allucinante!
    Ma il problema va inquadrato con un'ottica a grandangolo, non con il teleobiettivo puntato SOLO sul nero "bianchi di merda" finto-profugo fancazzista con auricolare fisso nell'orecchio e cell sempre carico e Wi-Fi nel 5stelle, figlio della classe media africana e per nulla denutrito, in cerca di soddisfare la sua fame consumistica.
    Dalle mie parti, nella colonia interna italiana, i neri ormai iniziano ad entrare nelle nostre case di campagna non per rubare, ma per viverci! E vedrai, a breve, gente col sangue dei briganti (patrioti) nelle vene ritornare a sparare con le doppiette e nascondersi nei boschi...

    Se rompi il cazzo a qualche nazione, qualcosa prima o poi ti si ritorce contro. Contro i cittadini, ma mai contro il Capitale apolide che ne è il mandante beneficiario.
    D'altronde, 150anni fa qualcuno dal nord fece lo stesso con un altro Stato sovrano, controllandolo poi via mafia, come da manuale liBBerale.
    Quella stessa che oggi, legge del contrappasso, è padrona del nord Italia.
    Ma questo per il grande capitale apolide non è un problema. Lui è già salpato verso altri lidi...

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  3. cit. articolo:
    " A Grigny, poco lontano dal luogo dell'agguato ai poliziotti, vive un gruppo di rappers denominato Black Automatik che, in uno dei loro pezzi del 2011 cantava:

    "Non ti fermare al semaforo, se tieni alla tua vita. Non fermarti al semaforo, non mettere la borsa sul sedile del passeggero perché ti assalteremo e te la ruberemo." "

    e poi quello strano sono io perché ascolto Epic Metal

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    1. Beh, almeno però ti avvertono! A Napoli non succede.

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  4. Anonimo09:45

    Temo che verrà il giorno in cui ai militari verrà dato l'ordine di reprimere i moti delle popolazioni autoctone europee contro le requisizioni della proprietà privata a favore degli allogeni. Temo il giorno, molto vicino, in cui a questi allogeni sarà riconosciuta la cittadinanza italiana, preludio alla nascita di partiti islamici che ben presto legittimeranno giuridicamente la sharia. Temo, è già stata ventilata, l'immissione di numeri massicci di immigrati nell'esercito e, ancor prima, nella pubblica amministrazione. Ovvero: sarà una manovra di accerchiamento totale: per assimilare e foraggiare i "migranti" li inseriranno nei gangli vitali della vita pubblica, li nutriranno con le nostre risorse e non solo. Sempre con la scusa dell'integrazione, introdurranno l'uso del bilinguismo italiano-arabo e la lingua del corano dapprima come materia facoltativa, poi obbligatoria, nelle scuole. Ogni giorno mi giungono notizie dell'occupazione di paesini da parte di cooperative con centinaia di "profughi". Ieri ho saputo che i Salesiani hanno venduto una loro enorme proprietà, con campi sportivi, parco secolare, ampli viali e cortili porticati, nel centro di un paesino della Pianura Padana, già villa nobiliare con facciata dello Juvarra, successivamente adibita a convitto e scuola superiore, ad una cooperativa che la riempirà di giovani maschi di colore. Un tempo, convittore di quel collegio, fu mio padre, ginnasiale quindicenne, che durante una passeggiata conobbe mia madre, che sposò anni dopo. Io nacqui in una casa davanti a quella facciata juvarriana e lì crebbi fino ai 15 anni. La notizia che il futuro del mio paese natale sarà nero mi ha profondamente addolorata, mentre la considerazione che il male sarà comune non mi consola. Personalmente, sarei pronta a tutto per cambiare questo futuro, se ve ne fosse la minima possibilità.

    Emanuela.

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  5. Anonimo14:32

    Nulla di nuovo.
    Lo stato di Israele è stato creato allo stesso modo in cui verrà creato il nuovo stato meticcio. Arrivi massicci di immigrati, che poi vengono ben armati e addestrati a respingere attacchi degli autoctoni.
    Una volta le eminenze grige erano più serie: l'invasione creava uno stato di diritto, per quanto razzista, violento e arrogante. Qui gli stati di diritto vengono eliminati, per essere sostituiti, probabilmente, da una junta di qualche tipo.

    Fartzilla

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    1. Guarda che Israele è stata creata per una popolazione variegata e proveniente da tutto il mondo che però aveva qualcosa in comune: cultura, religione, ideologia. Non c'azzecca proprio.

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    2. Anonimo12:55

      Io stavo parlando del modus operandi: prendi un territorio già abitato da una etnia (per quanto scarsamente civilizzata) e aumenti, nel giro di poco tempo, il numero dei rappresentanti di un'altra etnia, fino a quel punto minoritaria. Il risultato è il conflitto permanente.
      Poi, come dici tu, i nuovi abitanti di Israele avevano qualcosa in comune (anche se io starei attento a raccontarlo a loro, perché anche la religione ebraica ha le sue sette e le sue tradizioni). Qui la situazione è di molto peggiore.

      Fartzilla

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    3. Beh, in questo senso, si, è come funziona e come ha sempre funzionato qualunque tipo di colonialismo.

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  6. Sentite anche voi questa puzza di troll?

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    1. Anonimo00:31

      Fossi in te bannerei senza alcuna pietà. Io ho pagato amaramente per aver ipotizzato un troll su FB, e mi tengo l'insulto sanguinoso perché non ho soldi per far causa, sapendo che tipo di giudizi ballano nei tribunali. Ma mi danno il voltastomaco e se elimini i miasmi di cloaca a me fai solo piacere :D

      Emanuela

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  7. Anonimo21:47

    Il filosofo eterodosso Gunther Anders (1902-1992) quale analista e precursore del nostro tempo, l’aveva già sottolineato: “La menzogna non si era ancora impossessata dello strumento più efficace: non mentire più contro la realtà usando false immagini, ma attraverso la realtà stessa” Gilbert Keith Chesterton: “Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate” 1905
    Siamo messi proprio bene... :D Un caro saluto, Capitan_Ctrl+C_Findus

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  8. Anonimo22:55

    A quale funzione è adibita Eurogendfor installata nella caserma Chinotto a Vicenza ?

    lr

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  9. Anonimo13:32

    Siamo solo degli apprendisti stregoni cara lameduck. Per una che se ne indovina ce ne sfuggono cento. L'unica soluzione che vedo io è quella di fare in modo che l'autorità locale si sostituisca a quella centrale. Non in via permanente, ma solo in quanto ripiego temporaneo. Ciò potrà comportare qualche sacrificio, ma in vista di una riconquista della nazione e del suo destino, che dovrà essere ben condensato in un manifesto. Nell'attesa di questo, ogni altra visione dovrà essere procrastinata ad un futuro nel quale ci sarà almeno una possibilità concreta per realizzarne gli intenti. Si pongono ormai i presupposti per una liberazione nazionale alla quale chi vorrà dovrà concorrere mettendo da parte le questioni, ormai secondarie, circa l'ideale politico di riferimento. Oggi prevale l'interesse strategico. Chi ci sta, si adoperi a livello locale per impedire che il progetto elitario abbia successo. Priorità: l'impedire che il popolo italiano venga sostituito. Mezzi: qualunque. Buona fortuna.

    G.Stallman

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    1. Da poco ho notato (pecca tutta mia) dell'importanza che riveste la cultura nella provincia.
      Ma, mi pare (pecca non mia), che questo aspetto, che sembra secondario ma in Italia non lo è (anche mascellone dovette farne le spese), venga dimenticato in automatico.

      Mi spiego; l'intellettuale si forma nelle università. E dove risiedono le università? In città, e non per caso, di certo, ma ci si dimentica troppo spesso che i conti andranno fatti, nolenti o nolenti, con l'ignoranza -- ed è un compito ingrato e snervante.
      Ma non bisogna illudersi sul fatto che scapparci non si può!
      Io ci sto provando e mi stan saltando i nervi, ma per il semplice motivo che son da solo, e che i cosiddetti "intellettuali" hanno deciso "che non han tempo da perdere".

      O gli intellettuali sono pochi, o han paura, o , in questo caso e solo in questo caso, non hanno nessuna intenzione di sporcarsi le mani (lo dico dato che sembrerebbe un ragionamento analogo al: "I ggiovini non hanno voglia di lavorare, sono dei bamboccioni e le cose vanno male per colpa loro etc etc!").

      Ma ho la netta impressione che questo tipo di sillogismo, con gli intellettuali, possa essere calzante.

      Ben tornato.

      Elimina
    2. Anonimo14:40

      Grazie Sandro, ma non me ne sono mai andato. Gli è solo che scrivere mi pesa più di quanto mi peserebbe fare qualcosa di concreto. Cosa che nel mio piccolo non ho mai smesso di fare.

      Il Mascellone aveva ben presente la questione. Non ricordo dove (poi cercherò la fonte), ho letto la migliore e più moderna analisi circa la proliferazione della popolazione cittadina, accompagnata in seguito da demografia negativa e quindi invecchiamento della popolazione residua. L'incremento demografico imposto dal Fascismo era, probabilmente, informato a questi principi oltre ai più noti propositi di colonizzazione. Perchè le ragioni vere del fenomeno vanno ricercate nell'antropologia più che in sociologia ed economia. La civiltà stanziale produce, prima o poi questo effetto perchè l'ambiente è saturo di umanità. Basta mandare qualche piccola pattuglia in territori nuovi che la voglia di prolificare rinasce. Infatti, nel passato i figli venivano mandati lontano proprio per questo. In etologia i casi analoghi si sprecano e, se ci si pensa, è rimasto anche al giorno d'oggi un residuo di questa mentalità.

      Questa è una delle ragioni addotte per la sostituzione in atto: tu non fai figli > li prendiamo già fatti altrove. Essì, sono in gran parte negri, ma siccome non sei razzista, che problema c'è ? Tutto il discorso gira intorno a questo, quando i Diritti umani non sembrano più fare presa.

      A questo punto si può credere alla somma di tante coincidenze, o ad una pianificazione molto più antica. E' la storia dell'uovo e della gallina. C'e' una relazione non casuale tra la diffusione di aborto e contraccezione e denatalità nelle nazioni a prevalenza bianca ? Certo che c'e', ma si tratta solo di fattori che rafforzano una tendenza. Pur con tutti i distinguo del caso, in città enormi come Il Cairo si fanno meno figli di quanti se ne facciano nelle cittadine egiziane più piccole. Ma ecco che il "migrante" egiziano in Europa riprende la sua vitalità una volta giunto a destinazione.

      Tiriamo le somme ? Se una civiltà smette di espandersi muore. Abbiamo vissuto per tanti anni nell'illusione che si potesse trovare una via di mezzo per preservare la pace e la convivenza tra diversi popoli, ma la realtà ci si presenta ora per quella che è. E' colpa del Cristianesimo ? Certo che sì, ma anche di tutte le ideologie politiche universaliste che l'hanno avuto per padre. A me piace la visione dei tramontisti alla Spengler: una civiltà è come un organismo che nasce, si sviluppa e muore. L'amputare questo organismo di una parte della sua essenza non può che accelerarne la fine. Un po' di sano pessimismo filosofico dopo tanto ottimismo progressista.

      Il che non significa comunque che si debba lasciarsi morire. Bisogna lottare comunque anche se la sconfitta è certa. Ma questa era la filosofia dei romani prima e dei fascisti poi... si può abbracciarla senza diventare un pò latini e un pò fascisti ?

      G.Stallman

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  10. Anonimo15:48

    Se non lo avesse già fatto legga su Come don Chisciotte : Francia,la bomba ad orologeria dell'islamizzazione.
    saluti
    lr

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  11. E' ufficiale, sono un tuo minion (ho votato: SSIIIIII! Sei la piu' Kattiva! Heil! ;D)

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  12. Anonimo22:23

    Ancora oggi, dopo una settimana, niente su Unità, Manifesto, Fatto Quotidiano, Quotidiano Nazionale, Giornale e Libero. Impressionante.

    nemmeno la cartaccia della sedicente "destra" ? Questo si che è veramente "impressionante" 😎

    ws

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  13. Scusate il disagio, sto drenando la palude.

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  14. So che non c'entra, e che a pensare male si fa peccato, e toccarsi si perde la vista ecc... Però, sinceramente, è possibile che a Goro/Gorino arrivi il campione statistico più improbabile che io abbia mai visto? La media dei migranti è chiara: 90% uomini e 10% donne. 95% senza titoli per restare, e 5% con diritto al riconoscimento dello stato di asilo. Ora, a Gorino arriva - bello come il sole - un contingente di 12 donne con figli, di cui una incinta all'ottavo mese e tutte con storie che - se confermate - porterebbero allo status di rifugiate? Statisticamente, quante possibilità ci sono che accada? E quante invece che ne sono che il tutto sia orchestrato da una regia stile libro Cuore, che abbisognava tanto di rinfocolare l'ondata dell'accoglienza a tuti i costi perché noi italiani siamo buonigenerosiconuncuoregrandecosì? Weapons of mass migration insegna...

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    Risposte
    1. Come ho scritto su FB, non vorrei che un giorno dovessero ringraziare i gorinesi. Molto probabilmente la mafia del loro paese che organizza i traffici di nuovi schiavi le avrebbe mandate a lavorare sulla Romea.
      Se non ve le hanno reclutate al volo al posto dei soliti Mandingo che erano previsti. Ma si sa, io sono cattiva.

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  15. Anonimo12:44

    Intanto, il nostro Minculpop http://www.ilpost.it/2016/10/25/non-ce-stato-alcun-incremento-di-reati-rispetto-allaumento-della-presenza-di-immigrati/

    Fartzilla

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  16. Sono a Roma e sto guardando le terrificanti immagini della Cnn sul terremoto che testimoniano crolli, distruzione e nuove scosse in diretta(che si avvertono anche a Roma in maniera violenta) mentro penso al Giappone che con il doppio del nostro debito pubblico è cmq sempre libero di poter fare deficit(lo Stato giapponese mette piu soldi di quanto ne incassa)per ricostruire dopo terremoti e tsunami. Dedicato agli oliviero beha che vanno in tv a dirci che il debito pubblico impedisce la crescita e limita l'azione del governo

    RispondiElimina
  17. Anonimo11:23

    "

    “And as I’ve mentioned, we’ve all been quite content to demean government, drop civics and in general conspire to produce an unaware and compliant citizenry.
    The unawareness remains strong but compliance is obviously fading rapidly. This problem demands some serious, serious thinking – and not just poll driven, demographically-inspired messaging.”

    altro WikiLeak

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  18. Le manifestazioni dei poliziotti francesi continuano: http://www.francetvinfo.fr/societe/manifestation-des-policiers/nouvelle-manifestation-de-policiers-a-paris_1917214.html

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SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).


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