"Se abbattete i monumenti, risparmiate i piedistalli. Potranno sempre servire". (Stanisław Jerzy Lec)
"Povero Silvio!!!" (Antonio Cornacchione)
"Povero Silvio!!!" (Antonio Cornacchione)
Si parla di potere pericolante con rischio di crollo imminente, di topi che iniziano già ad abbandonare la nave. Avviandosi verso la scialuppa di salvataggio, il topone Guzzantamus predice addirittura, nella sua ultima centuria, la fine del pornoduce entro la fine dell'anno.
Di falle nel Titaninvest se ne sono aperte molte e pare che ogni giorno che passa se ne aggiungano delle nuove. Resta solo da assegnare la parte dell'Iceberg.
L'incognita sul Lodo Alfano, con la Consulta che potrebbe (in un paese normale dovrebbe) dichiararlo incostituzionale il prossimo 6 ottobre; le nuove inchieste giudiziarie che indagano sull'appropriazione indebita di diritti televisivi, ingiusti profitti ed espatrio di capitali nei paradisi fiscali come le Bahamas, con i rinvii a giudizio già pronti e il sospetto che il socio occulto di Frank Agrama, l'intermediario degli intrallazzi, fosse proprio Berlusconi.
Poi, l'insofferenza se non la palese inimicizia che va raccogliendo dei paesi stranieri e soprattutto l'irritazione imperiale per i petting con Putin, nel lettone e fuori e la mania di impicciarsi di cose delicate come gli equilibri energetici.
Il Vaticano, infine, non ce la fa più a reggere il sacco ad uno che ha fatto strame dei concetti di sobrietà e pudicizia.
Gli stessi alleati sono insofferenti, insomma c'è un'aria da ultimo bunker.
Di falle nel Titaninvest se ne sono aperte molte e pare che ogni giorno che passa se ne aggiungano delle nuove. Resta solo da assegnare la parte dell'Iceberg.
L'incognita sul Lodo Alfano, con la Consulta che potrebbe (in un paese normale dovrebbe) dichiararlo incostituzionale il prossimo 6 ottobre; le nuove inchieste giudiziarie che indagano sull'appropriazione indebita di diritti televisivi, ingiusti profitti ed espatrio di capitali nei paradisi fiscali come le Bahamas, con i rinvii a giudizio già pronti e il sospetto che il socio occulto di Frank Agrama, l'intermediario degli intrallazzi, fosse proprio Berlusconi.
Poi, l'insofferenza se non la palese inimicizia che va raccogliendo dei paesi stranieri e soprattutto l'irritazione imperiale per i petting con Putin, nel lettone e fuori e la mania di impicciarsi di cose delicate come gli equilibri energetici.
Il Vaticano, infine, non ce la fa più a reggere il sacco ad uno che ha fatto strame dei concetti di sobrietà e pudicizia.
Gli stessi alleati sono insofferenti, insomma c'è un'aria da ultimo bunker.
Non solo gli uccelli del malaugurio sostengono che Berlusconi è un dead man walking, un morto che cammina. Non solo per l'aspetto che diventa ogni giorno più inquietante ed obitoriale a causa del progressivo smottamento dei vari lifting. Chi l'ha visto da vicino dice che è impressionante. Un mascherone saponificato dove un chirurgo pazzo ha riassemblato post-mortem gli occhi di Mao, il sorriso di Stregatto, i capelli di Zed e le orecchie di Mister Spock.
Quando parla sembra faccia fatica a trovare le parole ed hai l'impressione che lui stesso si affidi al generatore automatico di proclami di Berlusconi. Il recente flop del monologo a "Porta a porta" ha confermato che perfino come seduttore televisivo è alla frutta.
Questo nonostante i volonterosi Petruni e Minzolini compiano sforzi sovrumani per farlo apparire ogni sera al TG1 un duce di livello mondiale (siamo ormai alla falsificazione totale ) e un governante che pensa al bene del paese invece di fare i condoni fiscali su misura sapendo che tra un po' gli arriverà la tranvata dei diritti televisivi.
Detto questo, e proprio riflettendo sui suoi pretoriani e pretoriane, sui suoi numerosi fedelissimi e milioni di fans mi è venuta da pensare una cosa alquanto perfida.
La domanda che mi pongo è: ma se dovesse veramente cadere, scomparire, andare in esilio, passare a miglior vita durante il riposo del guerriero o qualunque altra opzione, quanti berlusconiani rimarrebbero in Italia?
Io scommetto quello che volete che, prima che il gallo canti, nessuno avrà mai votato Berlusconi (già adesso non ne trovate uno che lo ammetta apertamente in pubblico). Non è questione di rinnegarlo. Nessuno lo avrà mai conosciuto. "Berlusconi chi?"
Le sue protette ed i suoi leccaculi correranno a fare gli sciacqui per paura che con il tampone il RIS trovi loro ancora addosso il suo DNA. I giornalisti che ora gli fanno da drughi faranno a gara per finirlo a calci e sputi. Forse Bossi ricomincerà a dire che in fondo era un mafioso milanese e, dopo che i suoi eredi si saranno annichiliti a vicenda per quella sporca dozzina di milioni di miliardi, tra qualche anno nessuno più parlerà di lui se non con fastidio e cercando di cambiare discorso prima possibile.
Non è implausibile. E' sempre successo, con duci, ducioni e ducetti.
Detto questo, e proprio riflettendo sui suoi pretoriani e pretoriane, sui suoi numerosi fedelissimi e milioni di fans mi è venuta da pensare una cosa alquanto perfida.
La domanda che mi pongo è: ma se dovesse veramente cadere, scomparire, andare in esilio, passare a miglior vita durante il riposo del guerriero o qualunque altra opzione, quanti berlusconiani rimarrebbero in Italia?
Io scommetto quello che volete che, prima che il gallo canti, nessuno avrà mai votato Berlusconi (già adesso non ne trovate uno che lo ammetta apertamente in pubblico). Non è questione di rinnegarlo. Nessuno lo avrà mai conosciuto. "Berlusconi chi?"
Le sue protette ed i suoi leccaculi correranno a fare gli sciacqui per paura che con il tampone il RIS trovi loro ancora addosso il suo DNA. I giornalisti che ora gli fanno da drughi faranno a gara per finirlo a calci e sputi. Forse Bossi ricomincerà a dire che in fondo era un mafioso milanese e, dopo che i suoi eredi si saranno annichiliti a vicenda per quella sporca dozzina di milioni di miliardi, tra qualche anno nessuno più parlerà di lui se non con fastidio e cercando di cambiare discorso prima possibile.
Non è implausibile. E' sempre successo, con duci, ducioni e ducetti.
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Un anno fa su questo blog: "Agnosticismo democratico".
Quando parla sembra faccia fatica a trovare le parole ...
RispondiEliminaIl punto è molto semplice: queste possono essere le conseguenze di un'insufficienza cronica di sonno regolare eventualmente aggravate dall'età e dalle patologie che sicuramente ha.
La domanda che mi pongo è: ma se dovesse veramente cadere, scomparire, andare in esilio, passare a miglior vita durante il riposo del guerriero o qualunque altra opzione, quanti berlusconiani rimarrebbero in Italia?
Innanzitutto bisogna ragionare su come potrà terminare anticipatamente il regno di papi, ovvero se autonomamente per un coccolone fisico del titolare o a causa di un blitz istituzionale fomentato dai suoi antagonisti.
Diciamo che se cominciasse a svolgere una vita più regolare (andando a nanna presto come tutti i nonnini della sua età), una parte dei suoi neuroni ammutinati potrebbero rientrare nei ranghi e quasi tutti i sintomi da stanchezza cronica potrebbero sparire o comunque ridursi considerevolmente.
A quel punto i suoi accoliti griderebbero al miracolo e riconfermerebbero la loro (in)condizionata fedeltà al loro nume sempiterno.
Se invece il declino fisico e soprattutto mentale continuasse all'attuale ritmo, allora entro 5-6 mesi ci potrebbero effettivamente essere dei cambiamenti, delle interrogazioni sull'idoneità di Silvio a continuare a ricoprire (in senso biblico) l'attuale carica istituzionale.
Certo, anche l'esito del Lodo Alfano, le inchieste sui suoi comportamenti privati/istituzionali, il risvegliarsi dei vecchi processi a suo carico e altro ancora potrebbero avere delle serie conseguenze sulla stabilità della legislatura, ma come ho già scritto in precedenza, fintanto che ci sarà un modo per manifestare solidarietà a Silvio, il suo regno non cadrà.
Oltre a questo non dobbiamo mai dimenticarci di una cosa: ovvero che in Italia vige una gerontocrazia fortemente gerarchica e, istituzionalmente parlando, papi non è ancora entrato nella terza età.
Supponendo comunque la fine anticipata del regno di Silvio I, l'ipotesi più probabile è che sorga al suo posto (magari non subito) un homo novus che prosegua la via finora tracciata dal solco di Silvio.
In entrambi i casi il numero di berlusconiani in Italia rimarrà lo stesso perchè chiamarli berlusconiani non è del tutto esatto; loro non si identificano nell'uomo "Silvio Berlusconi" ma nella rappresentazione ideale che Silvio da di un "furbo" al vertice di un sistema di potere e quindi sono perfettamente in grado di accettare sostituzioni di persona purchè la rappresentazione continui.
La possibilità che, qualora dovesse cadere malamente, i suoi sostenitori lo rinneghino in massa, c'è, ovviamente, ma ho il sospetto che cercheranno di rispolverare una giustificazione ampiamente collaudata: lo abbiamo votato e sostenuto perchè in quel tempo nell'agone politico non c'era niente di meglio.
Sì, tempi sinistri per il nostro premier...
RispondiEliminaPerò sono meno ottimista sul numero di persone pronte a rinnegare qualsiasi rapporto (anche solo di fiducia) col "mio grande Silvio" come dice la canzone che lo candida al Nobel. Ce n'è troppa di gente che è convinta che chi lo critica è un giustizialista, un farabutto, uno sempre pronto a lamentarsi. E poi, almeno per la gente che conosco io, non è più vero che non ammettono di averlo votato, se ne vantano!
Quindi purtroppo temo che ci tireremo dietro la sua ombra per un bel pò, anche se nessun altro (fortunatamente) ha il carisma, o il piglio, o i soldi o quello che si vuole per controllare l'informazione così. Stasera ho guardato un pezzetto di Annozero e Filippo Facci (Filippo Facci!!!!) ha detto che secondo lui c'è una restrizione della libertà di parola!! Più di così...
che devo di... speriamo!
RispondiEliminaboh...io sono sempre più preoccupato: inizio a interrogarmi sugli scenari futuri e non sono affatto tranquillo. Secondo me siamo nella fase in cui gli eponenti del regime cercano di bruciare le carte e di prepararsi un dopo. Siccome la penetrazione del berlusconismo nella società è stata veramente massiccia la fase sarà lunga.Non mi stupirei di vedere una lenta agonia prima della caduta definitiva, con conseguente aumento delle macerie che cadranno su di noi come cittadini...
RispondiEliminaFosse come Guzzantamus dice ... ma mi preoccupa non poco 'il poi'.
RispondiEliminase il problema fosse solo la sua caduta o la sua morte, sarei il primo a festeggiare e ballare sulla sua tomba, ma so benissimo che non è così.
RispondiEliminaNon sarà con la sua morte politica che il verbo da lui disseminato si disperderà...
Da 15 anni è in atto una demolizione sistematica della dignità e l'umiliazione dell'intelligenza della massa, lasciando poi perdere i legami massonico-mafiosi della sua scesa in campo. Quindi il futuro non è roseo, anche senza più il nano, perchè peggio della guerra c'è solo quello che viene dopo (e la storia insegna che peggio dei dittatori ci sono solo i vincitori che attorno ad un tavolo si dividono il bottino). Senza dimenticarci che molti dittatori oramai in declino, piuttosto che riconoscere una sconfitta, in punto di morte preferiscono fare terra bruciata piuttosto che arrendersi (sempre la storia che insegna).
I lacchè che si disperderanno dopo il botto, troveranno modo di riaccoppiarsi selvaggiamente attorno al prossimo "furbetto".
La cosa triste di tutto questo è che nemmeno Silvio lo comprende...
pensa davvero si essere unico e insostituibile.
Marco
Caro amico Marco,
RispondiElimina""La cosa triste di tutto questo è che nemmeno Silvio lo comprende...
pensa davvero di essere unico e insostituibile.""
Mi sembri un po' troppo poco comprensivo verso "Il miglior capo di governo che l'Italia abbia mai avuto".
Ciao Davide
il silvio nazionale ha impostato tutta la sua vita sull'effimero,sull'apparire, sulla mistificazione e cio' che gli sta succedendo ne e' la diretta conseguenza.ha venduto l'anima al diavolo ed ora il diavolo gli sta presentando il conto.ritengo sia un dovere morale e storico documentare la sua decadenza fotogramma per fotogramma cosi da tramandarla, come monito, ai posteri.questo puo' anche aiutarti a rispondere alla domanda che ti poni e cioe' che essendo effimero lui, in egual misura lo e' il suo consenso,un po' come per i mussoliniani,una volta scomparso l'idolo i vari fans se ne tornano nell'anonimato in attesa del prossimo"messia".in attesa, sarebbe troppo pretendere un po' di sereno dopo questa triste pioggia?
RispondiElimina@ Adetrax
RispondiEliminati devo smentire su un punto. I neuroni, quando si ammutinano, è per sempre. Il decadimento è irreversibile.
Certo, lo votano perchè "non c'è niente di meglio" ma ti assicuro che, dovesse lasciarci, non vedo alcun "homo novus" all'orizzonte. Andiamo verso un periodo di transizione, con triumvirati e larghe intese.
Lui è il puntello di tutta la baracca e la baracca cadrà perchè ha voluto strafare. Si è allargato troppo. I suoi eredi prossimi saranno impegnati a scannarsi per l'eredità, possiamo stare tranquilli.
Ricordi Raul Gardini? Sembrava dovesse spaccare il mondo. Morto lui, molto opportunamente suicidato, il suo potere si è discolto, la famiglia è calata nell'ombra e oggi non se ne sente più parlare.
Succederà lo stesso con la dinastia di HardCORE.
@ sar@
sei capace di guardare Facci? No, io non ci riesco proprio.
@ Marco
io non sopravvaluterei l'intelligenza della massa, che è femmina, volubile, puttana e ama essere fottuta, come diceva Benito.
Inoltre è senza memoria. Passerà da un duce all'altro, come ha già fatto, senza alcun problema. Anzi, dopo un pò non si ricorderà più di cosa aveva votato l'anno prima.
@ Davide
un saluto al nostro papiminkia gentiluomo. ;-)
@ rossoallosso
ci meritiamo un po' di sereno...
@Lameduck
RispondiEliminaAnch'io nell'immediato non vedo alcun homo novus all'orizzonte, ma questo non vuol dire che non ci siano mediocri sconosciuti pronti a sostituire papi nel caso si dovesse verificare l'infausto evento.
Lui è il puntello di tutta la baracca e la baracca cadrà perchè ha voluto strafare.
Cos'è la baracca, il carrozzone politico-mediatico che ha messo assieme per arrivare alla posizione che occupa ?
In breve sostieni che Silvio sia la chiave di volta che sostiene il "carrozzone" e che una volta tolta, l'intero arco malefico cadrà senza ombra di dubbio.
Bene, rispetto il tuo pensiero, però penso che il problema vero sia strutturale e che risieda anche in quei milioni di persone che continuano ad agire (consciamente o inconsciamente) per deteriorare e destrutturare la società civile di questo stato ormai agli sgoccioli.
Persone che sono perfettamente in grado di far uscire allo scoperto e sostenere un altro "fenomeno" (anche mediocre) che prosegua sulla via di Silvio (magari senza battute da cabaret o figure meschine).
Credimi, Silvio e tutti i suoi collaboratori, sono solo una rappresentazione virtuale di queste persone; se alle richieste improprie di papi o di chiunque altro, la maggioranza dei responsabili avesse risposto "picche" e non avesse scelto la via della tolleranza opportunista (dato che non si fa mai niente per niente), non sarebbe accaduto quasi nulla di quello che noi oggi consideriamo deplorevole.
L'ingerenza della chiesa comunque è indesiderabile anche in questo caso.
RispondiEliminaNon penso a chi potrà sostituire l'homo ridens(B), ma mi preoccupa il residuo culturale, il servilismo, il leccaculismo e tutti gli aggettivi meno nobili che resteranno avvinghiati nella mente del popolo italiano.
RispondiEliminaSe guardiamo quel che succede nella società, ma soprattutto tra i giovani, c'è da spaventarsi su ciò che si para all'orizzonte.
Leone.
Cara Lame, era proprio quello che intendevo dire, colto in pieno!
RispondiEliminacome ribadito qui sopra da Leone :)
Marco