mercoledì 30 settembre 2009

Servizietto pubblico

I due giornali di proprietà del presdelcons, "Libero" e "il Giornale", hanno lanciato una campagna per boicottare il pagamento del cosiddetto canone RAI. Non certo per strangolare Raitre e gli ultimi avamposti della sinistra in TV, visto che il provvidenziale Bonaiuti ha detto stasera al TG1 che non esiste censura, che nessuno vuole zittire nessuno, che "basta accendere la TV per sentire una decina di campane diverse" (forse lui parla della TV svizzera). Non sicuramente per azzerare Santoro, la Gabanelli, la Dandini e Fazio.

Allora, se Bonaiuti non dice le bugie come Pinocchio, perchè i giornaletti di cui sopra dicono, e qui si fa veramente fatica a restare seri, che bisogna boicottare la RAI perchè Santoro è fazioso e perchè ci sono tutti quei brutti programmi contro il presdelcons?
Mi scuso con i lettori ma devo proprio citare Vittorio Feltri, mettete a letto i bambini:
"Per quale arcano motivo devo passare del denaro agli imbonitori della sinistra che insultano coloro i quali non la pensano come loro, li diffamano e li descrivono quali nemici della democrazia? Già l’idea in sé di un abbonamento imposto ai telespettatori è assurda in un mercato basato sulla concorrenza; se poi quell’abbonamento non è legato a una scelta - come è il caso di Premium o di Sky - bensì alla sola proprietà di un televisore, non ci sto. Non ci sto perché ci sono programmi che non voglio vedere né giustificarne la messa in onda contribuendo a finanziarli."
Lo so che il relativismo è una cosa brütta-brütta che fa tanto soffrire il santo padre, ma vorrei dire ai boicottatori a pelo folto che lavorano per il re di Arcore-Prussia, che il discorso si potrebbe facilmente rovesciare. Io non pagherei più il canone perchè non sopporto il TG1 e considero Minzolini, Vespa e relative compagnie di giro dei faziosi e mi scoccia assai dover pagare i cento euri per loro, guarda un po'!

Caro (visto lo stipendio) Feltri, l'arcano motivo di cui parla si chiama democrazia. Io, per esempio, non sopporto Italia1, Retequattro e Canale5.
Ebbene, mi basta evitare accuratamente di guardarli, punto. Non mi fa piacere che milioni di italiani si spappolino i neuroni guardando ore e ore di pubblicità inframmezzata da culi-tette-culi-tette-tette-culi-maria de filippi, ma la democrazia impone che non si possa impedire ai suddetti di farlo.
Però, perlamatrioska, se io non chiedo la chiusura di "Lucignolo" per manifesta indegnità, perchè si dovrebbero chiudere i programmi di Santoro, Fazio, Gabanelli, Dandini ecc.?
Perchè sono contro il governo? Ma dove siamo, nel paese dei figli di Putin?
Per dirla tutta, non guardo nemmeno quei programmi perchè Santoro lo trovo noioso, Fazio paraculo (amo solo la Littizzetto), la Dandini mi sta sui maroni per la voce e perchè se la tira da intellettuale, e di tutti salvo solo la Gabanelli perchè è l'unica che fa le inchieste come "60Minutes".

Caro (nel senso di costoso) Feltri, la sua richiesta di rimozione del canone RAI è più pelosa di un visone di Fendi.
Innanzitutto lei gioca sull'equivoco perchè i cento euro che paghiamo all'anno non sono l'abbonamento alla RAI, come i 50 e rotti al mese per Sky, ma appunto quell'ottocentesca gabella che tassa il possesso dell'apparecchio televisivo e che, sono d'accordo con lei, non si è mai vista nemmeno nell'ultima delle Repubbliche Sovietiche. Se io acquisto un televisore perchè poi dovrei pagarne l'utilizzo? Allora perchè non succede lo stesso con il frigorifero?
Detto che è un'iniqua gabella che paghiamo anche, paradossalmente, per tenere acceso il televisore su "Studio Aperto", visto che è una tassa sul possesso dell'apparecchio, che c'entra questo con il fatto che non si deve più pagare per non dare soldi alla sinistra ed ai suoi imbonitori, come li definisce? Ribadisco, non si dovrebbe dover pagare nemmeno per Vespa, Minzolini e la Claretta Petruni, allora.
Non le piace un programma e non le basta girare canale o spegnere, come faccio io quando vedo la Parodi e le pentole di Mastrota. No, lei vuole proprio eliminare il programma ed il conduttore. Impedirgli di lavorare e guadagnarsi da vivere. Complimenti per il liberalismo.

Vogliamo dire la verità? I soldi che arrivano alla RAI dal canone sono solo una parte dei suoi introiti, visto che l'evasione dello stesso è una piaga secolare. Per il resto c'è la pubblicità. Togliendo il canone, la RAI ne avrebbe un grave danno economico, dovrebbe ridurre le spese, fare programmi più scadenti e la pubblicità, di conseguenza, si sposterebbe sulle reti Mediaset, ovvero sulle televisioni di proprietà del suo datore di lavoro, caro (ovvero oneroso) Feltri.
Il quale, già padrone del digitale terrestre grazie ad un provvedimento ad hoc che ha rifilato i decoder del fratellino nelle case degli italiani praticamente a gratis ma sui quali già ci vuole la tessera a pagamento, si appresterebbe forse a diventare l'unico padrone della TV (a parte l'avamposto degli uomini perduti La7 e la Sky di Murdoch).

Gli italiani beoti abboccano al trappolone dell'ingiusta gabella e accorrono al richiamo dell'evasione della tassa. Quale dolce musica per gente che già considera un furto il bollo auto e quando trova la multa sul parabrezza la getta nel cestino dei rifiuti. E' questo l'italiano modello che piace ai giornali infeltriti ed ai loro padroni.
Non sanno gli italioti che il futuro della TV generalista è segnato e che un domani sarà tutto a pagamento, anche Beautiful e il Grande Fratello.

Vi siete chiesti perchè la tv a gratis fa così schifo? Perchè è più dannosa dell'ecstasy per i cervellini che la guardano?
Perchè lo scopo è rendere appetibile il sistema a pagamento. Ma, ecco il colpo di scena, visto che anche sul DT e sul satellitare ormai c'è più pubblicità che sulla tv a gratis, si andrà a finire che, un domani, gli italiani ormai assuefatti alla loro dose giornaliera di stronzate inframmezzate da pubblicità, dovranno pagare per averla. Non più allo Stato ma ad un privato, il loro amato Berlusconi, diventato pusher unico di ecstasy televisiva tagliata male.

Un giornale serio avrebbe chiesto non di eliminare il pluralismo dalla RAI, ma di eliminarne la lottizzazione politica, come da tempo si auspica.
Perchè non si chiede di eliminare la pubblicità dalla RAI e farla diventare veramente un servizio pubblico come la BBC, dove la gestione dell'azienda è fatta non da dirigenti guastatori provenienti dalla concorrenza ma da professionisti dello spettacolo e basta?
In Spagna hanno tolto la pubblicità dalle reti pubbliche e gli ascolti sono aumentati. Lo ha fatto anche Sarkozy in Francia. La gente apprezza una televisione meno mercificata e più informativa. Sembra impossibile ma disintossicarsi dal film interrotto ogni dieci minuti da dieci minuti di pubblicità si può. Ci si potrebbe e anche disintossicare dall'ossessione della par condicio, dal dibattito con obbligo di Mavalà e Gasparri, dalla scemenza che "un servizio pubblico non può parlare male del governo".

Il problema è che forse una televisione più seria, veramente depoliticizzata ma in grado di offrire le più varie opinioni confidando solo nella maturità dello spettatore nel giudicarle, senza tette e culi gratuiti e insopportabile pubblicità, danneggerebbe gli interessi in conflitto del presidente del consiglio?

Un anno fa su questo blog: "Voglio la testa del CEO"

15 commenti:

  1. Cara amica Lameducck,

    secondo me la televisione è il passato, perchè il futuro è nei blog. Quando tutti avranno internet la televisione la guarderanno in pochi. Comunque ammetto che a livello di televisioni ci siano dei problemi di pluralismo.

    Ciao Davide

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  2. Adetrax23:09

    Santoro lo trovo noioso ...
    Ultimamente si è ammorbidito parecchio e poi ha il pregio che lascia parlare parecchio gli ospiti ...

    Fazio paraculo ...

    Per educazione e vocazione ma a lui interessa galleggiare ...

    La Littizzetto non la reggo più di tanto, potrebbe migliorare se solo lo volesse ...

    ... di tutti salvo solo la Gabanelli perchè è l'unica che fa le inchieste come "60Minutes".

    Stranamente è la prima sulla lista degli obiettivi da silenziare e quindi da ricondurre alla ragione perchè presenta troppi fatti (orrore).

    Il problema è che forse una televisione più seria, veramente depoliticizzata ma in grado di offrire le più varie opinioni confidando solo nella maturità dello spettatore nel giudicarle, senza tette e culi gratuiti e insopportabile pubblicità, danneggerebbe gli interessi in conflitto del presidente del consiglio?

    Ovviamente SI, ma non solo, avrebbe il gravissimo torto di rendere ridicolo il bispensiero che invece pare essere sempre più praticato dai vari personaggi che attaccano le strutture pubbliche e soprattutto striderebbe in maniera evidentissima rispetto alle altre TV private, cosa questa veramente grave perchè è essenziale che "tutti cantino come un unico coro".

    In conclusione il problema è sempre quello, i pretoriani di papi fanno delle affermazioni, delle proposte, sondano le reazioni e poi decidono se continuare o meno.

    E' evidente che se la maggioranza degli italiani li lascia fare, loro vanno avanti, perchè la nostra è ormai una Repubblica basata non sul lavoro ma sui sondaggi.

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  3. nomedelblog00:20

    su Feltri sono d'accordo, il suo discorso è perfettamente ribaltabile riguardo a Minzolini. E anche su Gasparri, la sua è una frase mostruosa (per ritornare alla discussione avuta prima: ecco cosa intendo per forma mentis fascista).
    Però il discorso è interessante al di là della situazione contingente: secondo te, in astratto - dimentica un attimo Berlusconi, per piacere - è giusto che si paghi il canone sulla televisione? O che esista una televisione di Stato? A me anche la seconda sembra una cosa sovietica (internet di Stato non lo vorremmo di certo, e neanche l'editoria cartacea di Stato, e allora perchè la televisione sì?).
    Parlando invece della situazione contingente, non mi sembrano molto realistici gli scenari che prospetti. Innanzitutto dimentichi la questione dei tetti pubblicitari, che è fondamentale: a Mediaset che la Rai abbia meno pubblicità in termini di tempo e quindi di guadagno assoluto (ma suppongo, anche se non ho i dati, anche in termini di guadagno relativo, avendo essa la tranquillità di entrate di altro tipo) potrebbe anche far comodo... Berlusconi, mantenendo tetti e canone, ha doppio vantaggio: economico e politico (l'argomento di Feltri). Non ti pare un'ipotesi plausibile? (Non sarebbe una strategia nuova per lui: vedasi il non fare mai una riforma della magistratura e poi criticare le sua magagne vere o presunte al momento opportuno)

    Io personalmente sono tanto papiminkia da essere d'accordo con Di Pietro http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2009/09_settembre/29/rai_idv_abolire_canone_e_tetto_alla_raccolta_di_pubblicita,20936627.html

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  4. Valentina00:39

    ciao carissima (anche se nn ci conosciamo!), questo è uno dei blog sull'argomento più intelligenti che abbia letto!!!davvero! avessi potuto, t'avrei dato + voti ok, uno nn basta! e a agli altri ke leggono: fatelo girare!!;)
    ciao Vale (SA)

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  5. è curioso che il "lamento" sul canone RAI venga da chi (Feltri) è sempre vissuto anche grazie al Finanziamento pubblico dell'Editoria!
    xchè le mie tasse devono essere destinate a finanziare Il Giornale, Libero, Repubblica etc. ..etc...

    io compro solo giornali che non ricevono tale finanziamento!

    ciao

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  6. beh, perchè dovrei pagare le tasse per la Scala (e tutti gli altri enti di spettacolo e cultura, finanziati da una parte delle tasse di tutti noi) e non per la tv? Mi risulta che il finanziamento pubblico esista in vario modo in tutti i paesi più sviluppati. In USA no, ma la PBS è finanziata interamente dal bilancio federale. Non è che mi cambia la vita se, come si vocifera, il canone attuale verrà spalmato sulle bollette elettriche.
    Parliamo piuttosto di struttura complessiva del sistema e di possibilità (libertà) del telespettatore di scegliersi l'offerta televisiva a condizione eque per le possibilità economiche. Per esempio non mi risulta che in nessun paese "importante" esistano condizioni di mercato così monopolizzate come in Italia, nè esiste in alcun paese una regola così favorevole sulla raccolta pubblicitaria ai fini dell'antitrust. Quindi lameduck io mi stupisco che gli scioperi del canone non li minacci chi è costretto a subire un'offerta così squallida o così esosa per le pay tv. Mi stupisco, ma solo un po'(ricordo che quindici anni fa alla domanda se volevano vedere tanti spot nei film gli italiani risposero di si con un referendum, pensando così di salvarsi la visione gratuita di qualche buon film: accontentati con la 200esima replica di Don Camillo...)

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  7. Il discorso è chiaro è semplice. Allo stato dei fatti togliendo il canone la Rai muore e siamo tutti più felici perchè potremo vivere per sempre nel dorato mondo televisivo made in Arcore. Non che la Rai sappa fare tv di stato o nemmeno di servizio, per carità, ma è l'unica piccola e falsa opposizione che ci rimane.
    ma come siamo messi?
    A pecora, direi...

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  8. Non potrei essere più d'accordo. Infatti elimino il problema alla radice, non possedendo una televisione. Non mi dispacerebbe però che un ragionamento così lineare come il tuo si sentisse uscire anche da bocche un po' più in vista che non quelle dei tanti -ma fondamentalmente anonimi e sottoesposti- bloggers.
    Purtroppo l'universo dei blog è ancora autoreferenziale. Ci leggiamo a vicenda, in poche parole.
    Perché cazzo nessun giornalista, opinionista o quant'altro, non si ritaglia cinque minuti nel suo programma (o dovunque sia ospite) per esporre a quanti più lobotomizzati possibile, questi concetti così semplici?

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  9. Anonimo10:57

    la Dandini piace a 1,7 milioni di italiani
    Annozero con 5.592.000 spettatori uno share del 22,88%
    Porta a Porta,è arrivata a poco più del 13%è costato alla RAI una perdita di 500.000 euro dovuti alla "disdetta dei contratti da parte di importanti inserzionisti che avevano acquistato gli spot all'interno di 'Tutti pazzi per la tele' e di 'Ballaro'' e che non hanno accettato il cambio con 'Porta a Porta' e il film 'La caduta'", come riporta Rizzo Nervo consigliere d'amministrazione RAI
    -Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi - Resoconto di giovedì 8 novembre 2007
    Il Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI, Pierluigi MALESANI, rispondendo al quesito in sostituzione del Direttore Generale della RAI, informa che il dottor Michele Santoro è stato assunto dalla RAI, da ultimo, nel settembre 1999, con un contratto a tempo indeterminato. La sua retribuzione, il cui ammontare deve considerarsi adeguato ai parametri di mercato, è costituita da tre componenti. La prima consiste in una cifra fissa determinata in 266 mila euro annui lordi; la seconda voce consiste in un compenso commisurato ad obiettivi da conseguire, e può giungere sino ad un massimo di 103 mila euro annui lordi; la terza componente consiste in una cifra


    fissa corrisposta per ciascuna trasmissione condotta, pari a 2.600 euro per le trasmissioni di «seconda serata», ed a 10.500 euro per le trasmissioni di «prima serata». Per l'anno 2006, le remunerazioni corrisposte dall'azienda al dottor Michele Santoro corrispondono ad un imponibile, ai fini dell'imposta sul reddito, di circa 375 mila euro.
    Aggiunge che la trasmissione «Anno Zero», condotta da Michele Santoro, comporterà la produzione di 33 puntate nella stagione 2007-08, per le quali è previsto un costo complessivo di 7 milioni 200 mila euro, corrispondente ad un costo medio per puntata di 220 mila euro. A fronte di tali oneri, sono attesi ricavi da introiti pubblicitari pari a 9 milioni 200 mila euro circa, corrispondenti ad un introito medio per puntata di 278 mila euro circa. Quanto alla trasmissione «Ballarò», nella medesima stagione sono per essa previste 37 puntate, per le quali è preventivato un costo medio orario di 52 mila euro: ciascuna trasmissione avrà una durata variabile tra i 90 minuti e le due ore. Il ricavo atteso è superiore agli oneri ora illustrati.
    letto tutto questo siamo sicuri che si paghi il canone per trasmissioni "contro" o piuttosto per salvare trassmissioni di propaganda come porta a porta? e in piu perche' si fanno interrogazioni su quanto percepisce santoro (sempre interessante comunque)ma non si sa niente riguardo a vespa?

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  10. Ciò che non vedo nè nel post e neanche nei commenti, è l'analisi del signifcato tattico della campagna di Feltri & co.
    Vi rinvio a un mio blog:

    http://ideologiaverde.blogspot.com/2009/09/contro-minzolini-aderisco-alla-campagna.html

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  11. Adetrax20:55

    @Vincenzo Cucinotta

    A mio parere l'obiettivo è quello di togliere indipendenza economica alla RAI e di darla sotto forma di contratti pubblicitari che però sono largamente condizionabili e pilotabili dato che possono essere più o meno consistenti a seconda della simpatia verso il canale, il direttore e i suoi sottoposti responsabili.

    Senza il canone, manovrando opportunamente pubblicità e altro ancora, si potrebbero ottenere responsabili con fedeltà pretoriana simile a quella di chi dirige il Giornale; Minzolini è solo uno dei tanti esempi del nuovo corso.

    Dopotutto, il primo avvertimento che ha dato S.B. a Repubblica è stato quello di sconsigliare i suoi seguaci (ma non solo) di fare inserzioni o altro su quella testata "diffamatoria".

    Addirittura S.B. è arrivato a minacciare giornalisti esteri, es. quelli di El Pais ammonendoli che pubblicando notizie false e tendenziose avrebbero perso lettori e si sarebbe prospettato il fallimento (con conseguente licenziamento di tutti i giornalisti sgraditi).

    Il punto però è sempre quello, in TV, spesso Silvio e i suoi accoliti fanno delle affermazioni cui spesso non segue alcuna altra domanda o precisazione sull'inconsistenza delle frasi appena dette da parte di chi li interroga e questo va bene al 90% degli italiani che, come disse una volta S.B., sono come ragazzi di prima media neanche tanto svegli.

    Fra l'altro reazioni sconclusionate come quella della Meloni (es. "sono orgogliosa di essere italiana, voi state giocando con la nostra democrazia, voi inventate le cose e questo è intollerabile !!!", ecc.) a delle domande circa S.B. e le sue mancate risposte alle domande di Repubblica, da parte di una giornalista inglese, avallano il fatto che di fronte all'impossibilità di dire la verità si reagisce in maniera illogica e alimentano il sospetto che sotto sotto ci sia ancora qualcos'altro da nascondere.

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  12. Lameduck: Per dirla tutta, non guardo nemmeno quei programmi perchè Santoro lo trovo noioso, Fazio paraculo (amo solo la Littizzetto), la Dandini mi sta sui maroni per la voce e perchè se la tira da intellettuale, e di tutti salvo solo la Gabanelli perchè è l'unica che fa le inchieste come "60Minutes". :D. Non guardo Santoro, ma solo Vauro e su internet, su il sito di annozero il giorno dopo la trasmissione, che mi fa praticamente il riassunto dell'attualità politica di questo paese di emme. Fazio ha la faccia del paraculo guardavo solamente "cetto laqualunque", e la Littizzetto non la sopporto oltre che brutta (perchè lo è tanto, ma del resto lo è anche Sarah Jessica Parker di "sex and the city"), è volgare. La Dandini "ha" rotto i maroni, oltre che "stare" su i maroni. Diciamo che guardo solo "linea notte" su tg3 che regolarmente vedo su internet. Che dire, a cosa serve questa tv se di creativo non c'è più nulla? Dimenticavo, non sopporto nemmeno Travaglio, ma questo è un altro discorso. Proprio un bel "servizietto pubblico"... La Gabanelli preferirei leggerla, non riesco a "guardarla", troppo cruda per me.

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  13. @Adetrax
    Se sei andato sul mio blog, hai visto che invece io credo che il signor B. bluffi, perchè non vuole certo mandare a casa gente come Vespa o Minzolini. La RAI senza canone ne uscirebbe ridimensionata, ma anche Mediaset, che avrebbe più concorrenza nella raccolta pubblicitaria. Probabilmente, neanche essi stessi sono in grado di prevedere tutti gli effetti, e poichè sono gente che ai soldi tiene più che a ogni altra cosa, non vanno a prendere decisioni di questo tipo così facilmente. Per questo, come si fa a poker, l'opposizione sarebbe dovuta "andare a vedere" chiedendo come ho fatto io di eliminare il canone contro Minzolini, invece che contro Santoro. Verifico invece come negli ambienti di opposizione si disquisisca sugli aspetti teorici senza considerare il significato politico tattico delle dichiarazioni prima ancora che delle iniziative vere e proprie: e il signor B. prevale sempre, augh!

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  14. @ Davide
    "...ammetto che a livello di televisioni ci siano dei problemi di pluralismo."

    E se lo dici tu... ;-)

    @ Adetrax
    e per giunta fondata sui sondaggi FASULLI.

    @ nomedelblog
    beh, la tv di stato esiste in moltissimi paesi occidentali: Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania, Giappone, anche la PBS negli Stati Uniti. Non è un problema fintantoche la tv di stato non viene usata dal governo in carica come accampamento per i suoi manipoli (giusto per citare Benito).
    Perchè perfino Sky risulta così obiettiva rispetto ai TG nazionali? L'altro giorno ho visto il TG2. Ormai sta diventando obiettivo perfino quello, in confronto all'abominevole tg1.

    @ Valentina
    ciao anche a te, vale!

    @ Liberamente
    Io faccio prima, i giornali non li compro proprio. Tanto si trovano in rete e nel sito della Camera ci sono gli articoli interi.

    @ Alessandro Arcuri
    Alcuni giornalisti lo fanno, però finisce che lo dicono a quelli che li seguono, ed il messaggio non arriva dove invece dovrebbe arrivare, cioè alle persone lobotomizzate da "lucignolo" e dal "Grande Fratello".

    @ rossoallosso
    di Vespa si sa, si parlò di un contratto milionario (in euro) molto cospicuo.

    @ Vincenzo Cucinotta
    potrei anche essere d'accordo ma dimentichi che se il governo si trovasse costretto a distruggere la RAI per eliminare Santoro & C., questi perderebbero il posto (a meno che Sky non li assorbisse) ma Vespa, Minzolini e le altre geishe sarebbero ben accolte nelle tv del padrone.

    Ad ogni modo: quei 7 milioni che hanno seguito Annozero l'altra sera, sarebbe interessante sapere cosa hanno pensato di ciò che vedevano.

    RispondiElimina
  15. beh magistrale, spiegato benissimo.

    pero' sono contrario per principio al canone rai, praticamente da sempre, lo trovo un "pizzo" ottocentesco, come hai scritto.

    inoltre, pochi lo sanno, ma il canone va pagato anche se non si ha il televisore ma solo un apparecchio atto a ricevere onde radiotv, ovvero, ebbene sì, anche un computer.

    è accaduto due anni fa circa a degli ex compagni di appartamento di un mio collega: fra i pochi sfigati cui sono capitati in casa i finanzieri mandati da mammarai, privi di tv e quindi tranquilli, si sono visti sequestrare il portatile.

    per questo non avendo tv non rispondo alle lettere minatorie della rai (sono arrivati alla terza): non ho tv ma ho il computer, quindi ciccia.

    avevo pensato di fare la disdetta ufficiale (si può, è il costo di una raccomandata), ma il modulo prevede che si giuri e spergiuri di non avere altri apparecchi ecc ecc, e questo sarebbe un falso.

    dunque sono in una situazione assurda per cui io non pago e non voglio pagare il canone, non ne ho motivo perché non ho la tv e non voglio averla, ma non posso fare disdetta perché ho il pc e quindi sarei passibile di ato in falso pubblico.

    * * *

    naturalmente una televisione realmente pluralista sarebbe tutta un'altra cosa, ed il discorso sul servizio pubblico è corretto (pagare l'elettrodomestico per la sua funzione sociale) e dà da pensare. però non mi convince del tutto. anche la lavatrice potrebbe essere un servizio pubblico (ad esempio, a stoccolma nei condomini è così, e cito questo perché ci ho vissuto un breve periodo)

    saluti, a.

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