Che rabbia fanno quelli che, senza essere suoi sostenitori, naturalmente, ma addirittura strenui oppositori, gridano sui social network: "E' un gigante della comunicazione, rivincerà!" solo perché una trasmissione televisiva ha commesso per l'ennesima volta l'errore fatale di lasciarlo libero di spurgare menzogne qual è sua specialità. Come lasciare che un ragno sputi la sua tela dove alla fine ti intrappolerà.
Io che ho gli strumenti professionali per non seguirlo nei suoi deliri, ho visto solo un patetico e velenoso vecchio fascista che ringhiava come Totò Riina contro i "comunista" davanti ai giudici del suo processo. Un essere orrendo nella sua tragica decadenza - del resto basta guardare questa foto dove appare ciò che è, un morto che cammina - un satrapo mummificato terribilmente simile ai gangster dello schermo come Tony Montana, Michael Corleone e De Niro-Al Capone. La fascinazione che provate per lui, o grulli, è la stessa che provate al cinema per questi cattivi, per queste canaglie. L'anomalia italiana consiste nell'aver dato ai suoi cittadini la possibilità e la voluttà di farsi governare da un cattivo dello schermo. Basterebbe che qualcuno schioccasse le dita e risvegliasse questi idioti dal sogno e catalogasse questo individuo per ciò che è: un volgare manipolatore.
Questo losco figuro non è un gigante della comunicazione, a meno che non consideriamo il delirio psicotico come modalità normale di comunicazione. Vi sembra il caso?
E' possibile che nessun giornalista abbia ancora pensato di richiedere la consulenza di uno psichiatra e criminologo per gestire un intervista con B.? Se non altro per evitare il fenomeno della banale sudditanza psicologica? Scoprirebbe inoltre che quelli come lui, gli pseudologi fantastici (o bugiardi patologici) fanno della menzogna un'arte e riescono, con abilità da ragno, appunto, ad intrappolare in reti di bugie i propri interlocutori. Come tutti gli psicotici, non vanno seguiti nel loro delirio, non bisogna lasciare che vi ci trascinino dentro, come ci insegnano al primo anno di psicologia.
Gestirli non è facile, ma basta smontare con calma ogni loro bugia, ridicolizzandone la platealità: "Ma come le spara grosse, lei è un bugiardo, ma non mi faccia ridere, lei è ridicolo, a chi vuole far credere una balla simile?"
Quando ha detto che nel 2009 non c'era la crisi bastava fargli vedere un video dove lui diceva la stessa cosa ma in realtà nel 2010 e che quindi aveva mentito. ("Suvvia, che balle ci sta raccontando, confonde il 2009 con il 2010?")
Ogni volta che ha fatto capire benissimo che solo una dittatura alla nordcoreana con lui nella parte di Kim Il Sung potrebbe governare l'Italia, avete sentito Santoro o Travaglio difendere il concetto di democrazia o difendere la Costituzione da lui vilipesa? Ah già, quello è compito degli show oppiacei alla Benigni. ("Ma non si vergogna a negare la democrazia, vecchio satrapo fascista?")
Dovevano massacrarlo a colpi di realtà, come scrive Emiliano Brancaccio. Confutare ogni sua menzogna con i fatti, con l'operato del suo governo. Invece tutti a farsi avviluppare dalla bava immonda fino ad autoannichilirsi. Perfino Travaglio, che invece di fargli domande nuove, fresche, d'attualità, si è narcisisticamente autocitato, ha letto il compito in classe e alla fine sembrava uno scolaretto intimorito dalla maestra quando il boss ha letto il contenuto di un chiaro fascicolo riservato preparatogli da qualche compiacente scherano.
Per il suo pezzo forte, la manganellatura a Travaglio, lo hanno addirittura fatto sedere alla scrivania, ossia ad un posto di comando, con Travaglio costretto a sedersi sulla poltrona fino a quel momento scaldata dal suo culo, ad assimilarne l'energia negativa. Come dare la kriptonite a Superman. Una strategia talmente perdente che si spiega solo con la combine, con il gioco di squadra. Un pessimo servizio pubblico all'Italia che è stata ancora una volta convinta di essere di fronte ad un grande comunicatore invece che ad un volgare Joker. E naturalmente pessimo giornalismo da dimenticare.
A proposito, un giornalista volonteroso potrebbe andare a chiedere a Erdogan se si ricorda se quella famosa mattina alla riunione della NATO, con la Merkel sui carboni ardenti, ricevette veramente una telefonata da B. per la questione Rassmussen. Immaginate se, per ipotesi, Erdogan, a differenza di Mubarak che non è più in grado di testimoniare, rispondesse "No, assolutamente, non mi risulta, ma che minchia va dicendo?" Sarebbe un bello scoop, non credete? Insomma sarebbe carino sentire la campana turca. Così, per curiosità.
Era evidentissimo che qualcuno aveva venduto la partita, pur di assicurarsi l' audience. A modo loro hanno vinto sia Berlusca che Sant' oro. Hanno vinto tutti e due, a modo loro. Ed hanno perso i cittadini. Non si fa così il giornalismo. Sembrava di essere al Bagaglino. Si, uno spettacolo preconfezionato per accontentare le opposte tifoserie. Meglio il Bagaglino vero, a questo punto. In ogni caso, una trasmissione televisiva non può resuscitare chi politicamente è morto.
RispondiEliminaC'è invece purtroppo chi lo crede.
RispondiEliminaE penso che comunque il pazzo lucido Monti potrebbe tenergli testa in un dibattito televisivo con la sua anaffettività.
Non è un gigante della comunicazione. E' gigantesca la stupidità dei suoi elettori, che gli sbavano dietro, e dei vari santorospo e travakkaglio che, con le loro interviste mirate all'ODIENS (italianizzazione voluta), gli hanno di nuovo servito la poltrona su un vassoio d'argento.
RispondiEliminaDecisamente una caciara con poco ritmo. Santoro senza mordente, scarico e ha menato il can per l’ aia.
RispondiEliminaIl delinquente truccato ha inanellato una serie spaventosa di balle e di figure di merda, ma semplicemente facendo il trionfante pure quando se lo incantonavano ha convinto la solita manica di dementi a farsi reinculare felicemente. Per fare il premier non basta la grinta ma servono, in primo luogo, rispetto per la democrazia, onestà e mancanza di fini di arricchimento personale. A qualcuno invece basta ammirare la dentiera del farabutto tascabile pittato per decidere di rimettersi a 90 gradi.
Premessa fondamentale: credo che B. sia l’incarnazione della decadenza del mondo occidentale, dal punto di vista politico e umano. Ciò non toglie che da questo post emerga una concezione un po’ confusa dei meccanismi psicologici su cui si basa la comunicazione di massa, entro cui, solo per fare un esempio, la verità o i “fatti” non centrano un beneamato.
RispondiEliminaMi sorprende che l’articolista si attribuisca anche qualità professionali di un certo tipo (si intuisce che si occupi di psicologia): bene, spero di non essere eccessivamente provocatorio, ma se le sue competenze dovessero essere direttamtne correlate alla sparata fatta sul delirio degli psicotici, stiamo proprio a zero.
Ieri B. ha dato un saggio di comunicazione: è stato persuasivo perché ha rispettato le 3 acche che un buon comunicatore dovrebbe rispettare e che, lo ripeterei fino allo sfiinimento, non centrano niente con la veridicità dei contenuti che uno esprime: fa molto male ammetterlo, perché e come guardarsi allo specchio e vedere dello sterco, ma molte volte i “fatti” creano solo confusione.
Comprendere l’estrema capacità comincativa di B., le leve che sa muovere, il modo in cui si allinea al linguaggio ed ai clichè condivisi dalla mentalità di un popolo, senza chiudersi in uno sterile quanto mai fanciullesco “tanto dice solo delle balle” potrebbe esere un esercizio illuminante per alcuni “addetti ai lavori”, sia per trovare strategie nuove per fronteggiare il fenomeno, sia per evitare di cadere in un elitarismo conoscitivo sterile e isolante.
Saluti
Quelli che sono passati alla storia per "grandi comunicatori" erano in realtà dei monologanti psicotici, penso a Mussolini, Hitler ma l'elenco può allungarsi con dittatiori di ogni tipo tipo e origine. La mummia fa parte di questa schiera. Quello che preoccupa quindi è che ci sono sempre persone disponibili a credere a questi, è questa ricettività della psicosi altrui che mi preoccupa nelle masse.
RispondiEliminaEgregio Daniele, lei compie l'errore che fanno tutti e non mi sorprende. Parte dal presupposto che B. sia una persona lucida che interpreta alla perfezione il manuale del perfetto comunicatore. Io dico invece che è perfettamente sincero quando mente, ovvero non sa di mentire. Consiste in questo la sua patologia e il fatto che lei non la riconosca spiega l'ingenuità del suo commento.
RispondiEliminaDi cosa lei si occupa lei nella vita? E' un collega?
No, visto che tutti si sentono più competenti degli psicologi, in Italia.
E poi le ha risposto meglio di me Antonio Caputo. Anche Hitler era uno pseudologo fantastico, come lui giustamente ricorda.
S.P., titolo: "Mi consenta".
RispondiEliminaE' un "gigante" della comunicazione ... o forse delle telecomunicazioni. :-)
B. dilaga nelle TV ! :-)
B. "Questo paese non è un paese governabile ... cambiare tutto e dare il voto ad un solo partito in modo che possa cambiare la Costituzione ...".
Della serie: "la prossima volta ... cattivi !"
Quella sul "decreto legge" è stata un'affermazione abbastanza azzardata.
S. "Un piccolo colpetto di stato ..."
B. "Il mio successo ha contribuito al mantenimento dello stato !"
B. "Gli italiani danno il voto a tanti signori (ed il potere si frammenta) ... dico agli italiani: votate per un solo partito".
B. "Se un partito non può cambiare la Costituzione non si va da nessuna parte perchè soltanto cambiando le archietetture istituzionali decisionali del nostro Paese potremo avere un Paese normale ... altrimenti non si va da nessuna parte".
B. "Se l'Italia non diventerà governabile ... maggioranza assoluta e che usi questa maggioranza per cambiare la Costituzione ..."
B. "E' lei che guadagna i dindi ... io sono qui gratis ... ho tanto bisogno di guadagnare perchè c'è una signora ..."
B. "Ci troviamo con una corte costituzionale che è un organo di sinistra ... è un Paese ingovernabile !"
B. "Tutti i primi provvedimenti di Monti erano nostri disegni di legge ... poi, a poco a poco, (Monti) si è spostato a sinistra."
B. "Monti è tenuto su dalla sinistra che porta con se il gravame di un'invidia continuativa verso chi ha di più, verso chi con sacrifici è riuscito col lavoro, coi sacrifici a dotarsi di una prima casa, l'invidia della sinistra è dentro l'ideologia comunista che era l'ideologia più disumana e criminale della storia dell'uomo ed è rimasta la stessa e non ce ne siamo liberati perchè ci sono più di un miliardo di cittadini che sono sotto il comunismo !"
B. "Barate anche sui tempi ..."
RispondiEliminaB. "Santoro si sta scavando la fossa ..."
Bene l'esempio dell'acqua alta e della tempesta perfetta.
B. "Il sommerso è vera economia."
B. "No, no e no, non bisogna ridurre il debito di 50 miliardi all'anno ma solo di 15 cosa che è perfettamente sostenibile."
NOTA: probabilmente non ha contato che il deficit attuale è di +90-100 miliardi all'anno, quindi la somma ulteriore da ricavare / risparmiare sarebbe di circa 110 miliardi.
Su questo si potrebbe scontare il possibile minor spread, la riduzione a 1/20 della cassa integrazione, la riduzione delle spese militari, dei trasferimenti verso l'Europa, dei salvataggi di banche e industrie del terzo tipo, il tutto associato ad una piccola ripresa ma questo non sarebbe comunque sufficiente.
B. "Ero li a fare gli interessi dell'Italia !"
Imprenditrice: "recuperare la sovranità monetaria".
B. "La signora ha ragione."
B. "O la BCE fa la banca di garanzia per i debiti pubblici o i paesi cicala sarebbero costretti a uscire dall'Euro!"
B. "Io voglio più Europa perchè ha portato pace e benessere ... che diventi una potenza militare che si possa confrontare alla pari con gli USA."
E qui siamo in "psycho mode".
Imprenditrice: "la BCE non farà mai quello che dice lei (B.) perchè è privata e non rinuncerà mai ai soldi sugli interessi".
B. "Lui (Travaglio) si fa imbeccare dai suoi amici giudici !!!"
B. "Voi (pubblico) siete sulla brutta strada !"
B. "Abbiamo stabilito che il signor Santoro parla a vanvera !"
B. "Mia madre ha dettato l'epitaffio per la mia tomba: 'fu un uomo buono e giusto'".
(purtroppo perseguitato dai giudici "comunista", "caini" e "bastasi").
B. "Ragazzi (rivolgendosi al pubblico) non fatevi infinocchiare da questi ..."
"Five more years", "five more years" ... ah, ah, ah.
Insomma, non disperdete il voto: o di qua o di la.
scusate,non vorrei che qualcuno si offendesse,ma che lo guardate a fare,
RispondiEliminavi aspettavate forse qualcosa di diverso? a volte mi chiedo se sia più psicotico lui o chi lo guarda.
farsa per farsa è meglio godersi un film con gianni e pinotto piuttosto che questi teatrini dell'inciucio
li ho ascoltati fino all'ultimo, per chiedermi ciò che dice rossoallosso: ma che li ho seguiti a fare? che m'aspettavo? comunque è stato uno di quei rari momenti in cui sono stata contenta di non vedere e di essere cieca, quando il giorno dopo ho saputo della sedia pulita!
RispondiEliminale mie percezioni via audio? è un povero miliardario che si è divertito, forse più tra "i comunisti" che nelle sue tv, e di politico da lui non m'aspettavo niente, ma non m'aspettavo manco che facesse salotto proprio da santoro, forse m'aspettavo che qualcuno gli dicesse in faccia quanto è triste sapere che ci ha rappresentati per tanti anni e che vorrebbe farlo ancora.
si, ha trasmesso tanta tristezza, mi viene sempre di fronte alla decadenza.
travaglio? non m'aspettavo niente manco da lui, condivido ciò ne scrivi, condivido tutto veramente e dubito che qualche giornalista tirerà fuori qualche verita su erdogan, perché non farlo direttamente da santoro? come, la ragazza che lo intervista si prepara per un'altra banca sapendo che lui avrebbe negato il nome della banca dichiarato il giorno prima, e non si preparano su erdogan, rimandando però il filmato storico che ha immortalato l'"Itaglia"? fanno davvero pena tutti, ma quale comunicazione, ma gli italiani sanno ancora cos'è davvero la comunicazione? ciao laura
p.s.: anche ieri sera a otto e mezzo fini e vendola di che hanno parlato? di lui, pazzesco..
Travaglio querela B. per la lettera. Ecco bravo, denuncialo ma evitate di invitarlo ancora. Magari se volete fatelo dopo le elezioni, perchè se viene ancora un paio di volte a Servizio Pubblico è capace che vince ancora lui!
RispondiEliminaCara Lameduck,
RispondiEliminascusami tanto se intervengo ma a volte non riesco a trattenermi.
Quando arrivano le diagnosi in rete, effettuate davanti allo schermo della TV, e non certo in una asettico locale utilizzato in modo professionale per incontri riservati e soggetti al segreto professionale, come giustamente dovrebbe essere, inizio a rabbrividire.
Mi chiedo come si possa sfoggiare la propria professionalità e poi cadere in questi banali tranelli.
Non è la prima volta che mi occupo del tema ...
Mi chiedo come si possa da un lato parlare di "Una strategia talmente perdente che si spiega solo con la combine" e dall'altro non vedere, o far finta di non vedere, che abbiamo assistito ad uno spettacolo dove ognuno ha recitato la sua parte, dove Silvio Berlusconi ha interpretato il "ruolo" del Cavaliere.
Un ruolo pubblico, con una splendida recitazione (o capperi, anch'io non lo sopporto ma devo riconoscerne le capacità)
Vedi considerarlo un malato, che mente senza saperlo, equivale ad assolverlo.
Dovremmo prenderci cura di lui, come bravi professionisti.
Come può un professionista, come tu ti racconti, permettersi di insultare il povero malato?
Quelle che tu usi, cara Lameduck, "patetico e velenoso vecchio fascista" "un morto che cammina" "losco figuro", non sono categorie diagnostiche, ma banali insulti da osteria.
Allora deciditi: o il Silvio è un nostro pari, con piena coscienza delle sue azioni, e pertanto lo maltrattiamo come qualunque stronzo che ci capita sotto tiro, o è un povero mentecatto, ed in tal caso merita il nostro rispetto e la nostra compassione, con un semplice avviso per chi lo incontra di fare molta attenzione allo squilibrio contagioso di cui è portatore.
Ma la parte di malato stronzo no! Nessun professionista emetterà mai una simile sentenza.
Scusa per il disturbo. Niente di personale...
Ciao
Giosby, mi aspettavo da un momento all'altro il tuo commento e ho scommesso con il mio compagno che sarebbe stato sul "non si fanno diagnosi a distanza". Ho vinto. Era la cosa più banale e scontata che potessi dire. Come quell'altro su MenteCritica che ha scritto: "ma chi dovrebbe stabilire chi è sano e chi è pazzo?"
RispondiEliminaTornando a te.
"Un asettico locale usato in modo professionale" (Cazzo, quanto è piddina 'sta frase!)
Ah, bene, allora gettiamo alle ortiche decenni di ricerche sulla patologia del potere, sull'analisi delle patologie che affliggevano noti dittatori come Hitler e Stalin (purtroppo a distanza perché questi signori non erano tanto propensi a sdraiarsi sul lettino, sai? Anzi, come saprai, Baffone fece inviare in Siberia uno psichiatra che ebbe il coraggio di scrivere che era paranoico).
Tutti studi e ricerche sulle quali si fondarono, pensa un po', quei babbioni del governo americano e dell'OSS per analizzare la psicologia dei loro nemici. E pensa che io ci ho fatto perfino una tesi, leggendo libri di altri sconsiderati psicologi della domenica come l' Eric Fromm dell'"Anatomia della distruttività umana", senza che il mio povero relatore, R.I.P., si accorgesse del fatto che non avevo interrogato Adolf in un luogo asettico.
Senza che vi fosse il piddino illuminato che potesse sviarmi da un tale anomalo utilizzo dell'arte psicologica. So' disgrazie.
Altra scemenza. "Allora se è pazzo è un povero malato e non dobbiamo insultarlo." Come devo dirlo, qui si analizza un esponente del potere nell'esercizio della sua funzione pubblica, non un signore qualunque.
Stiamo analizzando un fenomeno che assume carattere sociale e quindi analizzabile benissimo da lontano. Secondo alcune ricerche (non piddine) ormai nei classici della letteratura, chi esercita il potere va incontro quasi inevitabilmente a forme di patologia mentale. Il personale ed il sociale si fondono e le dinamiche dittatore-popolo sono espressione sia di psicologia individuale che collettiva con fenomeni di contagio reciproco. Una folla che ascolta per troppo tempo un folle diventa anch'essa folle e capace di seguirlo nella sua follia. E questo senza stare nell'apposito ambiente asettico.
O neghi che sia mai successo?
La fascinazione per un pazzo che confabula da Santoro come me la spieghi altrimenti?
E' a stare troppo chiusi negli ambienti asettici e controllati che poi si perde il contatto con la realtà complessa che ci circonda.
P.S. Non adongiarti per l'uso del termine piddino, non si riferisce all'esponente o simpatizzante del PD ma ad una forma mentis, ad una weltanschauung. Forse ad una nuova specie che si è formata e che vive in mezzo a noi. Niente di personale.
Cara Lameduck,
RispondiEliminama fa piacere sapere che mi pensi...
e anche che vinci le scommesse, si vede che un po' ci conosciamo, seppure a distanza ... e senza bisogno di un ambientino asettico e piddino (ma che brutta parola).
Ma torniamo a noi.
L'analisi psico-sociale sul fenomeno Berlusconi è accettabile, tanto è vero che l'ho fatta persino io, se ti sei data la pena di seguire il mio link ... dove affermo, tra l'altro:
"Ricordiamoci che ciò che noi vediamo di Berlusconi è la sua PUBBLICA IMMAGINE.Se tanto mi dà tanto l’immagine di Berlusconi è costruita a tavolino come la pubblicità.
I maghetti della comunicazione della destra mica si fanno tanti scrupoli, come quelli della sinistra, che per altro fanno poco e niente e quel che fanno lo fanno male. L’immagine di Berlusconi sembra creata apposta per permettere l’IDENTIFICAZIONE.
Infatti incarna uno stereotipo dopo l’altro: il grande MACHO, il grande imprenditore, una specie di semidio.
Tutti quelli che da piccoli hanno creduto a Babbo Natale sono portati a credere anche a lui."
Allora il "Berlusconi manipolatore" lo condivido. Tuttavia sulla persona Silvio Berlusconi non azzarderei più di tanto.
Non credo che un uomo che abbia le capacità per gestire (bene o male) alcune aziende e di fare tutto il casino che fa possa essere definito folle.
O meglio, possiamo considerare che la nostra società è fondata su pricipi folli, cioè sul prevalere degli aspetti economici in tutti i campi.
Ecco Berlusconi incarna questa malattia sociale, incarnando il personaggio che tutto può grazie ai soldi e creando intorno a sé una mitologia tanto qualunquista quanto efficace.
Ma che dica bugie senza neanche saperlo perché affetto da una sindrome, questo no!
Lo sa bene di essere un bugiardo, eccome se lo sa!
Il guaio è che sono bugiardi anche Santoro e anche Travaglio, che alla fin fine sembravano soltanto essere lì per passrgli la palla per andare in gol !!!
La ciliegina sulla torta è stata poi l'imprenditrice Barnardiana (non dichiarata)
In fondo Barnard è sempre stato un mezzo ammiratore di Berlusconi ...
O no?
:)
P.S. Negli ambienti asettici, per tua informazione, io non ci passo neanche un minuto della mia vita...
"Non credo che un uomo che abbia le capacità per gestire (bene o male) alcune aziende e di fare tutto il casino che fa possa essere definito folle."
RispondiEliminaCome se la follia esistesse solo nella forma destrutturata della schizofrenia e non in quella lucida di certe sindromi paranoidee.
P.S. Quindi lo scopo era far leggere il link? ;-)
La cosa più di cattivo gusto che ha espresso è stata di ironizzare su coloro che provengono dalle serali. Gente che lavora e studia è davvero annirevole. Non te la prendere.
RispondiElimina"P.S. Quindi lo scopo era far leggere il link? ;-)"
RispondiEliminaSoffri di paranoia anche tu?
No mia cara, lo scopo era fare due chiacchiere, e verificare che, come sempre, facciamo fatica ad intenderci ...
Alla prossima!
P.S. Ma davvero credi che il Berlusca dica balle senza sapere di dirle? Non ci posso credere che tu lo creda davvero, secondo me lo dici soltanto per fare un po' di show...
Baci
@ giosby, Esiste il fenomeno della confabulazione.
RispondiElimina@vanadio
Hai ragione, alle serali, volendo, ci si va un mazzo così.
Probabilmente B. esercita il "solipsismo" ... le informazioni date devono adeguarsi al suo pensiero esecutivo e questo si attua anche allineando i pensieri dell'uditorio con monologhi serrati, che non accettano repliche o contraddittori, volti a presentare un'unica visione delle cose.
RispondiEliminaIn ogni caso mai dimenticare che dietro a lui c'è una rete di relazioni che lo appoggia senza se e senza ma per motivi che potrebbero anche non essere legati alle sue qualità personali.
In effetti, il fatto che B. abbia sottolineato che lui ha un "rango più alto" di altri, dovrebbe far tenere presente che dietro ci sono delle connessioni del terzo tipo e che quindi certi aspetti non si dovrebbero mai porre in secondo piano nei vari ragionamenti valutativi.
In tema di esibizioni, val la pena tenere presente quella dell'8 gennaio a otto e mezzo, con un monologo-fiume terminato in una disapprovazione verso "Lilli la rossa" (una cosa quasi scontata date le simpatie politiche della stessa), perchè, in quel frangente, ha probabilmente riassunto gran parte della sua agendina politica "pubblica" (che non è tutto quello che vorrebbe fare ovviamente).
Molte argomentazioni economiche da lui portate non sono delle totali panzane, al contrario hanno una loro logica, ma il punto è che sono strumentali al raggiungimento di ben altri consensi e risultati ... come dice il detto, il fine giustifica i mezzi (ed i comportamenti). :-)
un po' di show...? chiamalo un po'!
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