Egregio Dottor Berlusconi,
all'indomani della sua condanna definitiva in Cassazione per frode fiscale e dopo averla ascoltata nell'accorato videomessaggio a feudi televisivi unificati, nel quale come al solito ha orbitato autisticamente attorno a sé stesso, mi permetto di rivolgerle un appello e, per farlo, parto da una necessaria premessa.
Come saprà e si sarà accorto, essendo uomo di mondo e combattente nel mondo degli affari, siamo in guerra e il famoso paese che ama, l'Italia, si trova in una situazione paragonabile a quella nella quale si trovò alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tra macerie materiali e morali. Un paese sottomesso ed occupato non da eserciti stranieri contrapposti ma da un potere elitario sovranazionale che non usa più i cannoni e i bombardieri per conquistare territori e Lebensraum ma il ricatto economico, o meglio finanziario, e quel vecchio arnese del capitalismo che è il mercantilismo nei confronti dei paesi "periferici" (si faccia spiegare da quel ragazzo sveglio di Brunetta di cosa sto parlando).
L'Italia è quindi attualmente sottomessa al mercantilismo tedesco (ebbene si, ci stanno riprovando, i nostri eterni alleati/persecutori) ed è in svendita, pronta per essere ceduta per quattro soldi per disperazione; multinazionali e imprese estere che si sono arricchite in surplus grazie ad un sistema monetario cucito su misura per il culone della Germania stanno osservando i nostri assets migliori, ovvero ciò che è rimasto dalle privatizzazioni selvagge dei primi anni '90 (si, non me lo dica, furono Prodi e gli altri, lo so) con la stessa concupiscenza che lei riserva alle "segnorine" che allietano le sue nottate.
I suoi amati imprenditori cadono uno dopo l'altro impallinati dai cecchini dello straniero e non parliamo dei fantaccini, dei lavoratori, che muoiono come mosche nelle trincee della disoccupazione, del precariato e dell'incertezza, con la prospettiva di un futuro di povertà. Come vede, ho dovuto risalire più indietro, alla Prima Guerra Mondiale, per rendere ancor meglio l'idea della tragedia epocale che stiamo vivendo.
Chieda sempre a Brunetta o, meglio ancora, a quell'esperto contabile che è Giulio Tremonti, di spiegarle il problema dell'euro, del vincolo ad una moneta straniera che ci sta impedendo letteralmente di respirare, stringendoci in una morsa mortale fatta di richieste irricevibili e soprattutto impossibili da soddisfare, nel nome non dell'Europa ma di un folle Quarto Reich. I suoi servitori hanno votato mansueti il Fiscal Compact (assieme agli altri, non si preoccupi, di loro parleremo) ma mi viene da pensare che nemmeno lei che è un grande imprenditore si sia reso conto di cosa veramente significhi l'obbligo al pareggio di bilancio.
Già il vincolo al 3% del rapporto tra debito e PIL voluto dall'Europa era assurdo ma, lei che è pratico, capirà che il pareggio, quello 0% è, oltre che assurdo, ridicolo e offensivo per le nostre intelligenze. Se lo faccia spiegare il perché, perché Brunetta lo sa, anche se finge di non saperlo. E Tremonti conosce anche come uscire dalla trappola. Il piano B c'è, e sospetto che ci sia sempre stato. Sapendo che ci sarebbe concesso di uscire dall'Unione Europea come prevede il Trattato di Lisbona, ancora più a ragione potremmo uscire dall'euro. Non lo sapeva? Non è colpa sua. Neanch'io lo sapevo fino a poco tempo fa e pochissimi italiani lo sanno, soprattutto coloro che stanno appassionandosi al destino del loro paese e si informano ogni giorno a riguardo dove l'informazione riesce a passare.
Se poi non dovesse fidarsi di Brunetta e Tremonti, sappia che ci sono economisti, giuristi e d esperti in altre materie, tutta gente con i controfiocchi, che non aspettano altro che di raccontare al pubblico cose che si sapevano già da decenni e che erano previste dai libri di economia, oltre che realizzatesi in precedenti storici drammatici. E cioè che l'euro, come qualunque vincolo ad una moneta troppo forte, senza sovranità monetaria, sarebbe stato la rovina di questo paese.
Mi ricordo per altro che lei, periodicamente, in questi quasi vent'anni in cui ha avuto modo di governare - pensando soprattutto ai casi suoi e di questo non potremo mai perdonarla - mi ricordo, dicevo, che ogni tanto la battuta sull'euro ebbe modo di farla. Di dire ciò che le sto dicendo adesso, cioè che era la nostra rovina. Poi però non ha mai fatto nulla di concreto a riguardo. Temo quindi che le sue parole fossero solo vuota propaganda, visto che l'euro è una creatura della sinistra - anche se in realtà strumento del peggior potere reazionario, e quindi il suo dargli addosso era un dare addosso ai "comunisti" senza però alcuna cognizione di causa.
I suoi amati imprenditori cadono uno dopo l'altro impallinati dai cecchini dello straniero e non parliamo dei fantaccini, dei lavoratori, che muoiono come mosche nelle trincee della disoccupazione, del precariato e dell'incertezza, con la prospettiva di un futuro di povertà. Come vede, ho dovuto risalire più indietro, alla Prima Guerra Mondiale, per rendere ancor meglio l'idea della tragedia epocale che stiamo vivendo.
Chieda sempre a Brunetta o, meglio ancora, a quell'esperto contabile che è Giulio Tremonti, di spiegarle il problema dell'euro, del vincolo ad una moneta straniera che ci sta impedendo letteralmente di respirare, stringendoci in una morsa mortale fatta di richieste irricevibili e soprattutto impossibili da soddisfare, nel nome non dell'Europa ma di un folle Quarto Reich. I suoi servitori hanno votato mansueti il Fiscal Compact (assieme agli altri, non si preoccupi, di loro parleremo) ma mi viene da pensare che nemmeno lei che è un grande imprenditore si sia reso conto di cosa veramente significhi l'obbligo al pareggio di bilancio.
Già il vincolo al 3% del rapporto tra debito e PIL voluto dall'Europa era assurdo ma, lei che è pratico, capirà che il pareggio, quello 0% è, oltre che assurdo, ridicolo e offensivo per le nostre intelligenze. Se lo faccia spiegare il perché, perché Brunetta lo sa, anche se finge di non saperlo. E Tremonti conosce anche come uscire dalla trappola. Il piano B c'è, e sospetto che ci sia sempre stato. Sapendo che ci sarebbe concesso di uscire dall'Unione Europea come prevede il Trattato di Lisbona, ancora più a ragione potremmo uscire dall'euro. Non lo sapeva? Non è colpa sua. Neanch'io lo sapevo fino a poco tempo fa e pochissimi italiani lo sanno, soprattutto coloro che stanno appassionandosi al destino del loro paese e si informano ogni giorno a riguardo dove l'informazione riesce a passare.
Se poi non dovesse fidarsi di Brunetta e Tremonti, sappia che ci sono economisti, giuristi e d esperti in altre materie, tutta gente con i controfiocchi, che non aspettano altro che di raccontare al pubblico cose che si sapevano già da decenni e che erano previste dai libri di economia, oltre che realizzatesi in precedenti storici drammatici. E cioè che l'euro, come qualunque vincolo ad una moneta troppo forte, senza sovranità monetaria, sarebbe stato la rovina di questo paese.
Mi ricordo per altro che lei, periodicamente, in questi quasi vent'anni in cui ha avuto modo di governare - pensando soprattutto ai casi suoi e di questo non potremo mai perdonarla - mi ricordo, dicevo, che ogni tanto la battuta sull'euro ebbe modo di farla. Di dire ciò che le sto dicendo adesso, cioè che era la nostra rovina. Poi però non ha mai fatto nulla di concreto a riguardo. Temo quindi che le sue parole fossero solo vuota propaganda, visto che l'euro è una creatura della sinistra - anche se in realtà strumento del peggior potere reazionario, e quindi il suo dargli addosso era un dare addosso ai "comunisti" senza però alcuna cognizione di causa.
Questa guerra, glielo ricordo ancora, è combattuta contro quella famosa classe media che lei ha sempre detto di voler proteggere e difendere dai nemici della libertà e che negli ultimi tempi le ha voltato le spalle perché, pratica e abituata alle cose concrete, si è resa conto che le sue erano solo chiacchiere e che il suo interesse per questo paese era, nei fatti, inferiore a quello che riservava alle puttane minorenni che andavano per i 35 ed ai suoi avvocati. Detto tra me e lei, quanti soldi sprecati in entrambi i casi!
Eppure, che siamo in guerra lei deve averlo capito definitivamente quando, nel novembre 2011, fu esodato da quel potere al quale si era illuso di iscriversi con quella famosa tessera tanti anni fa - lei troppo blagueur e nouveau riche per poter far parte dell'élite vera, e che in quel momento invece stava decidendo di metterla per sempre fuori gioco senza tanti ringraziamenti per i suoi passati servigi e con l'indispensabile aiuto di coloro che hanno tradito il loro elettorato e questo paese.
I ricchi veri sono così, guardano solo il pedigree, non amano il meticcio, nonostante sia più intelligente e resistente alle malattie.
L'ho ascoltata ieri sera, in quel patetico messaggio dove ha finito per fare l'imitazione della Guzzanti che imita lei. L'ho sentita vantarsi di non aver mai licenziato nessuno nelle sue aziende. Le ricordo due nomi eccellenti: Indro Montanelli ma soprattutto Mike Bongiorno che non aveva mai dubitato delle sue capacità di governo, a differenza del toscanaccio. L'ho sentita millantare di non aver mai fatto una fattura falsa. E qui migliaia e migliaia di commercialisti di basso livello si saranno rotolati dal ridere, visto che la fattura falsa: gonfiata, intestata alla ditta ma riferentesi a lavori in casa propria o inventata di sana pianta a fine anno, è pertinenza di una miriade di partite IVA, dal falegname, all'idraulico, all'imbianchino. Non tutti lo fanno ma così fan tutti. Ancora una volta non ha resistito a spararla più grossa degli altri e a tentare di passare per vergine intonsa.
Tornando a noi ed alla sua battaglia. Vede, continuo proprio a non capirla. Parla ancora di sinistra come nemica. Ha la fortuna di avere avuto, come compagni di viaggio in questi diciannove anni, dei mansueti e disponibilissimi alleati proprio tra gli uomini della sinistra, via via decomunistizzatasi in nome delle fondazioni bancarie e dell'attaccamento alla miserrima soddisfazione della poltrona di Pilato di provincia. Gente che le ha sempre lasciato fare tutto ciò che ha voluto, che non l'ha mai dichiarata ineleggibile, che non ha mai cancellato nemmeno uno delle tante leggi ad personam con cui ha occupato il Parlamento per anni. Che l'ha resa padrone assoluto dell'etere giurando di non toccarle le televisioni, come sa anche l'onorevole Zio.
Se lo lasci dire, dottore, lei è un ingrato. Si ricordi che di amici come il D'Alema dei bei tempi non ne troverà più, ora che l'ala reazionaria dei fratelli l'ha condannata al pensionamento forzato.
I ricchi veri sono così, guardano solo il pedigree, non amano il meticcio, nonostante sia più intelligente e resistente alle malattie.
L'ho ascoltata ieri sera, in quel patetico messaggio dove ha finito per fare l'imitazione della Guzzanti che imita lei. L'ho sentita vantarsi di non aver mai licenziato nessuno nelle sue aziende. Le ricordo due nomi eccellenti: Indro Montanelli ma soprattutto Mike Bongiorno che non aveva mai dubitato delle sue capacità di governo, a differenza del toscanaccio. L'ho sentita millantare di non aver mai fatto una fattura falsa. E qui migliaia e migliaia di commercialisti di basso livello si saranno rotolati dal ridere, visto che la fattura falsa: gonfiata, intestata alla ditta ma riferentesi a lavori in casa propria o inventata di sana pianta a fine anno, è pertinenza di una miriade di partite IVA, dal falegname, all'idraulico, all'imbianchino. Non tutti lo fanno ma così fan tutti. Ancora una volta non ha resistito a spararla più grossa degli altri e a tentare di passare per vergine intonsa.
Tornando a noi ed alla sua battaglia. Vede, continuo proprio a non capirla. Parla ancora di sinistra come nemica. Ha la fortuna di avere avuto, come compagni di viaggio in questi diciannove anni, dei mansueti e disponibilissimi alleati proprio tra gli uomini della sinistra, via via decomunistizzatasi in nome delle fondazioni bancarie e dell'attaccamento alla miserrima soddisfazione della poltrona di Pilato di provincia. Gente che le ha sempre lasciato fare tutto ciò che ha voluto, che non l'ha mai dichiarata ineleggibile, che non ha mai cancellato nemmeno uno delle tante leggi ad personam con cui ha occupato il Parlamento per anni. Che l'ha resa padrone assoluto dell'etere giurando di non toccarle le televisioni, come sa anche l'onorevole Zio.
Se lo lasci dire, dottore, lei è un ingrato. Si ricordi che di amici come il D'Alema dei bei tempi non ne troverà più, ora che l'ala reazionaria dei fratelli l'ha condannata al pensionamento forzato.
Io non l'ho mai amata né tanto meno votata. Ho sempre saputo, in qualche modo, che lei sarebbe stato tutto fumo e niente arrosto. Uno di quei milanesi sbruffoni delle commedie all'italiana. I suoi processi a questo punto non mi interessano e, se proprio vuole saperlo, l'inchiesta su Ruby mi è parsa molto simile al pasticciaccio con annesso trappolone ai danni di Monsieur Dominique Strauss-Kahn, altro illustre morto di figa, se posso permettermi. Non mi interessano i suoi guai perché noi ne abbiamo di peggiori, se mi consente.
Penso però che, non avendo a questo punto lei nulla da perdere ma solo da guadagnare, come i proletari e come noi della classe media under attack, visto che al potere c'è gente che sta facendo peggio di quanto lei abbia mai fatto, potrebbe trovare un nuovo riscatto e una definitiva redenzione di fronte ad amici e nemici se volesse battersi per la causa dell'Italia e del suo salvataggio.
Ha un arma potente in mano ma temo che abbia paura di usarla. Un'arma che finora ha usato solo a scopi ludici e ipnotici e che invece potrebbe fare veramente male ai suoi nemici, che purtroppo sono anche attualmente i nemici dell'Italia. Dalle sue televisioni potrebbe raccontare la verità agli Italiani. Per la prima volta dopo tante bugie.
Insomma, se ha le palle, faccia l'unica cosa che le restituirebbe dignità di statista e farebbe ricredere qualcuno sulla sua utilità sociale, le tiri fuori. Sveli l'inganno dell'euro dai megafoni delle sue televisioni, smetta di piagnucolare e si rimbocchi le maniche come stanno facendo milioni di suoi connazionali.
Se non vuole farlo, allora la prego, la scongiuro. Non rompa i coglioni con il piagnisteo sulle sue disgrazie personali, sulla persecuzione giudiziaria, sull'accanimento della magistraturacommunistapoliticizzatademmerda nei suoi confronti.
Si astenga perché temo che la nostra pazienza di vessati e tartassati non durerebbe ancora a lungo a vedere il pianto in diretta del fantastiliardario. Sia gentile.
Penso però che, non avendo a questo punto lei nulla da perdere ma solo da guadagnare, come i proletari e come noi della classe media under attack, visto che al potere c'è gente che sta facendo peggio di quanto lei abbia mai fatto, potrebbe trovare un nuovo riscatto e una definitiva redenzione di fronte ad amici e nemici se volesse battersi per la causa dell'Italia e del suo salvataggio.
Ha un arma potente in mano ma temo che abbia paura di usarla. Un'arma che finora ha usato solo a scopi ludici e ipnotici e che invece potrebbe fare veramente male ai suoi nemici, che purtroppo sono anche attualmente i nemici dell'Italia. Dalle sue televisioni potrebbe raccontare la verità agli Italiani. Per la prima volta dopo tante bugie.
Insomma, se ha le palle, faccia l'unica cosa che le restituirebbe dignità di statista e farebbe ricredere qualcuno sulla sua utilità sociale, le tiri fuori. Sveli l'inganno dell'euro dai megafoni delle sue televisioni, smetta di piagnucolare e si rimbocchi le maniche come stanno facendo milioni di suoi connazionali.
Se non vuole farlo, allora la prego, la scongiuro. Non rompa i coglioni con il piagnisteo sulle sue disgrazie personali, sulla persecuzione giudiziaria, sull'accanimento della magistraturacommunistapoliticizzatademmerda nei suoi confronti.
Si astenga perché temo che la nostra pazienza di vessati e tartassati non durerebbe ancora a lungo a vedere il pianto in diretta del fantastiliardario. Sia gentile.
Insomma o "8 settembre" o emigrazione :-)
RispondiEliminaCara amica Lameduck,
RispondiEliminanon si può che condividere tutto quello che hai scritto.
Le ricette che ci impone la Germania ci stanno riducendo come la Grecia: è singolare che ora quasi tutti gli economisti riconoscono che le misure di austerità imposte alla Grecia sono state assurde e criminali.
Putroppo i nostri governanti sperano nel miracolo delle elezioni tedesche, mentre tutti i dati dell'economia italiana precipitano.
Ciao Davide
Miracolo che non ci sarà perché i tedeschi fanno il loro interesse (giustamente).
Eliminamolti anni orsono uno che se ne intendeva di politica disse: "la riunificazione della Germania sarà inevitabile ... così come le sue conseguense..." (ho citato a memoria)
EliminaCaro Anonimo,
Eliminanon so chi ha detto questa frase, ma il vecchio Andreotti, che di acume ne aveva, aveva detto che le germanie dovevano stare separate: sapeva che una Germania riunificata avrebbe fatto disastri al resto d'Europa.
Ciao Davide
@ Davide
Elimina"Amo talmente la Germania da desiderarne due". (G. Andreotti)
Certo che tu hai un tempismo...
RispondiEliminaQuando Monti si stava preparando per le manovre "lacrime e sangue" tu l'hai descritto un salvatore della patria.
Poco prima che i grillini dimostrassero di essere totalmente inutili politicamente tu hai descritto il loro partito come l'unico in grado di produrre un cambiamento.
Ora che Berlusconi si appresta a fare la cosa più insulsa della sua carriera politica, ovvero chiedere la grazia al quirinale dopo una sentenza passata in giudicato minacciando in caso contrario una crisi di governo, tu che fai?
Speri nella sua redenzione (per altro dopo averlo dato per morto).
E' vero che ci vuole una grande intelligenza per azzeccarci sempre, ma è anche vero che ci vuole una grande perseveranza per non azzeccarci mai e continuare a provarci, ed è per questo che, nonostante tutto, ti sei conquistata la mia stima.
Che i grillini siano politicamente inutili lo dici tu. Nel bene e nel male sono l'unica opposizione ma capisco che al piddino gli roda.
EliminaIl sospetto che questo post metta in luce proprio l'incapacità di B. di uscire dalla sua orbita silviocentrica non ti viene? Limiti piddini.
Il tuo problema penso sia l'invidia, comunque.
Come tutti i piddini enea rosica a vedere qualcuno, come i grillini, che faccia il proprio dovere in parlamento. E' proprio vero, chi vota PD non lo fa con la ragione, lo fa con il cuore; sono come gli ultras di una squadra di calcio. povera Italia
EliminaCara amica Lameduck,
Elimina"Come tutti i piddini enea"
Se Enea è un piddino, non può essere certo l'amico Ughetto come pensa Chiara di notte.
Ciao Davide
Se riuscite a citare qualcosa di utile che è stato fatto dal M5S (politicamente e non propagandisticamente), magari riuscite a convincere anche me.
EliminaPer il resto è davvero curioso che classifichiate "piddino" qualsiasi individuo che si rende conto dell'inconcludenza del M5S.
Il Pd io non l'ho mai votato, né mai lo farò, ma se voi vi sentite più tranquilli a considerarmi piddino fatelo pure, non vorrei minare le poche certezze che avete.
Il sospetto che il commento fosse ironico non ti viene eh?
Limiti grullini.
Vedi egregio, come la scienza dimostra, sono solo i piddini a rosicare nei confronti del M5S e a chiamare i suoi sostenitori, simpatizzanti ed affini "grullini". Essere piddino non significa mica aver votato PD. E' una forma mentis.
EliminaComunque ciò che sta facendo di utile il M5S è sotto gli occhi di tutti. E'l'unico che fa opposizione seria al governo collaborazionista.
Bonne nuit.
Io credo che il prblema dell'Italia non sia l'Euro, ma la gestione che ne è stata fatta. Ma il prblema fondamentale di gran lunga più importante è la perdita della moralità a tutti i livelli a cui il "signore" del passato ventennale ha contribuito in modo sostanziale. Il M5s è una grande opportunità per il paese in questo senso, ma solo se si mette nella stanza dove ci sono i bottoni, altrimenti va bene solo per strappare qualche emendamento quando gli altri sono assenti, come del resto è normale che succeda per chi è all'opposizione. Il PCI e la sua ideologia nei tempi d'oro hanno avuto peso solo perchè era dentro le fabbriche e negli uffici pubblici non per i numeri parlamentari anche se rilevanti più di quelli del M5S.
EliminaOh poverini, non avrei mai immaginato che la parola grullini vi offendesse.
EliminaComunque non è detto che chi critica rosica.
Col M5S, per esempio, è impossibile rosicare, anche volendo non ne date i motivi; siete delle boe, galleggiate.
@ Mario
EliminaIl PCI si è rovinato proprio perché è entrato nella sala dei bottoni, o meglio in banca. Il tuo discorso ha senso se M5S governa da solo o assieme ad altre forze che non appartengono all'attuale partitocrazia.
Io personalmente anelo la scomparsa definitiva del PD. Che faccia la fine del glorioso e collaborazionista Partito Socialdemocratico, insomma.
Sull'euro, non è un problema di gestione ma anche di architettura. Che una moneta unica applicata ad un'area valutaria non ottimale danneggi i paesi più deboli e costituisca un indebito vantaggio per quelli più forti è scritto nei testi di economia del primo anno.
Oggi, sul Gruppo Facebook "Democrazia e Sovranità" è stato posto il seguente tema:
RispondiElimina"Pongo un quesito politico: secondo voi la condanna di B. avra' un qualche effetto sulla tematica dell'uscita dell'Italia dall'Euro?"
Così ho risposto:
"
Non credo. Ritengo che la cosa sia ininfluente. Mi spiego meglio.
Gli interessi di Berlusconi non gli consentivano di fare una vera battaglia anti-€rista neanche prima, quando era a capo del governo e della maggioranza più poderosa della storia.
Anzi, proprio perché a capo del governo e del Parlamento più omogeneo della storia repubblicana poteva godere di un peso specifico non indifferente: i suoi eventuali pugni, avrebbero certamente fatto vacillare l'eurotavolo. In verità, l'euro gli andava più che bene, come ben sappiamo essendo tutti sufficientemente goofy-formati. D'altronde, lo conferma l'intervista di pochi giorni fa di Giulio Tremonti, che da 007 nostrano (TremontiBond) ha svelato la sua vocazione transnazionale (EuroBond). Su twitter, qualche mese fa ho provato a sollecitarlo su un nervo un po' scoperto; non ci sono riuscito
(http://bit.ly/145ay3m). Pazienza.
Tornando a bomba su Berlusconi, egli si è limitato a dare della "culona" a chi sappiamo. Quando ha puntato (giustamente) i piedi nell'estate del 2011, è bastato un sorrisino e uno sguardo d'intesa tra Merkel e Sarkozy per mettere le cose a posto: in quattro e quattr'otto, gli hanno sfilato dal portafoglio 400 milioni di euro (Bossi dixit e i numeri di Piazza Affari confermarono). Il Novembre 2011 e il "baratro" erano alle porte, e si era nel bel mezzo del piano di rientro crediti più mastodontico della storia.
Oggi è all'angolo e più debole che mai, quindi figuriamoci se può fare qualcosa.
Sintesi: NON PUO' ESSERE SILVIO BERLUSCONI IL PORTATORE DI UNA BATTAGLIA ANTIEURISTA: CON LE SUE AZIENDE QUOTATE IN BORSA, E' TROPPO VULNERABILE. INOLTRE, NON E' MIA ABITUDINE INDOSSARE VESTI IDEOLOGICHE MA VISTO CHE NON SONO BERLUSCONIANO, PER QUELLO CHE OGGI IL TERMINE VALGA, NEANCHE AUSPICO UN BERLUSCONI SCHIERATO SUL FRONTE ANTIEURISTA. Se avessi la possibilità di parlargli e anche mi rendessi conto delle sue eventuali buone intenzioni sovraniste, gli direi: "Caro Silvietto, ti preme la causa? Se si, ti prego
non schierarti, sarebbe controproducente oltre che inutile".
"
(SEGUE ...)
Interessante commento. L'inutilità umana e politica di B. si dimostra anche pensando che non è neppure capace di incarnare l'antieurismo di destra alla Le Pen, per intenderci. Insomma, non è destra, non è sinistra, è solo il suo particulare. Si poteva capire prima, vent'anni fa, se D'Alema non gli avesse dato dignità di padre della patria.
Elimina(... SEGUE)
RispondiEliminaIn questa sede voglio aggiungere una piccola ricostruzione storica. Immaginiamo di ritornare al 1992. In quegli anni, dopo il quadriennio dello SME credibile, l'Italia è in crisi. Mettiamo qualche data e qualche evento in sequenza, ... vediamo cosa viene fuori dal brain-storming.
-- 7 Febbraio 1992. Firma del Trattato di Maastricht. Guido Carli Ministro del Tesoro, nega la clausola di opting-out al proprio paese.
-- 17 Febbraio 1992. Mario Chiesa viene beccato con una tangente di 7 milioni di lire (inizia mani pulite).
-- 2 Giugno 1992. Minicrocera del Britannia.
-- 28 Giugno 1992. "Governo Amato" sostituisce "Governo Andreotti VII". Fu un'estate "molto calda" per la lira.
Ciampi era governatore della Banca d'Italia sin dal lontano 1979. Qui, la linea del tempo può saltare indietro:
------ (Marzo 1979) Alla Banca d'Italia viene tagliata la testa: il governatore Baffi e il vicedirettore Sarcinelli devono dimettersi a seguito di un'accusa di favoreggiamento. Nel 1981, vengono completamente assolti.
Qui l'interessante storia [ http://bit.ly/138IitC ]. Notare i riferimenti alla P2.
------ (13 Marzo 1979), nasce il Sistema Monetario Europeo. L'Italia ne entra a far parte.
------ (Luglio 1981), Divorzio Tesoro - Banca d'Italia. Andreatta Ministro del Tesoro.
-- 17 Settembre 1992. Amato annuncia l'uscita dell'Italia dallo SME. Già da un anno Mario Draghi è Direttore generale del Ministero del Tesoro.
A seguire, gli anni '90. Decennio di privatizzazioni. Il disegno stava svolgendosi inesorabile. Qui una delle tante narrazioni.
[ http://bit.ly/16fDnJl ].
Inoltre, metto la serie storica dei Ministri del Tesoro che si sono succeduti. Vicino ci sono anche i relativi capi di governo. Notare quali sono i nomi e gli incastri temporali. Tutto molto succulento.
[ http://bit.ly/138IlFP ]
In questo scacchiere di eventi e date, tutt'altro che scorrelate, il disegno che prende vita è ben delineato.
I personaggi significativi, hanno già occupato i gangli nevralgici di potere necessari per il sostentamento del progetto.
E' EVIDENTE CHE:
-- E' MESSA DA PARTE LA CLASSE POLITICA DELLA I REPUBBLICA
-- CRAXI E ANDREOTTI HANNO QUALCHE PROBLEMINO. LA SINISTRA NON E' SFIORATA. PERCHE'?
-- ALLE ELEZIONI DEL 1994, COL NUOVO SISTEMA MAGGIORITARIO, E' SPINTO UN SISTEMA DI POTERE BIPOLARE (QUELLO SERVE NELLA II REPUBBLICA).
-- LA CONTROPARTE DELLA SINISTRA, ATTORE PRIMARIO DEL SISTEMA, CHIUNQUE ESSO SIA, DEVE ESSERE UNO CHE COLLABORA A REGGERE IL SACCO. ALTRIMENTI TI FANNO FUORI E B. HA AVUTO NELLE SUE AZIENDE IL SUO VERO TALLONE D'ACHILLE, ALTRO CHE I PROCESSI, TANT'E' CHE NEL NOVEMBRE 2011, IN POCHI MESI, B. E' STATO MESSO DA PARTE.
Supposto che, il tempo passa, i cicli finiscono, il disegno europeo ha mostrato in tarda età il suo insanabile difetto politico (quello economico era difetto di nascita), oggi "serve" una III Repubblica e B. ha esaurito la sua "utilità", ... è in ogni caso possibile chiedere a B. di sostenere in qualche modo il fronte sovranista?
"CRAXI E ANDREOTTI HANNO QUALCHE PROBLEMINO. LA SINISTRA NON E' SFIORATA. PERCHE'?"
Eliminamagari perchè non ha mai governato, a differenza di Craxi e Andreotti? Ma è meglio fottersi il cervello con le pippe complottiste, piuttosto che guardare la realtà
Anonimuccio bello, hai letto cosa c'è scritto qui sotto? Che bisogna firmarsi con un nome. Perché un nome, anche inventato, ce l'hai vero?
EliminaBuonasera anonimo,
Eliminariguardo alla questione delle "pippe complottiste" sono d'accordo con lei. Il mio "perché" può dare adito, ma non sapevo come esprimere quella che in realtà è una semplice domanda. Lei, da parte sua ha risposto.
Detto questo, l'appoggio all'eurismo, progetto totalmente estraneo agli ideali della sinistra, è stato dato da quella ala migliorista morta, di fatto, democristiana. Il "Presidente del Consiglio" Giorgio Napolitano, ne è la dimostrazione. Un ex-comunista che si oppose nel '78 all'ingresso dell'Italia nello SME, oggi svolge le veci di un Hollande qualsiasi. La sinistra "estrema", (mind my quotes) ha visto nelle scelta della moneta unica il "succedaneo della fallita internazionale" (punto di vista di Badiale-Tringali in "La trappola dell'Euro"). Credo che la motivazione per cui a sinistra mani pulite non abbia indagato alcuna vicenda, in quei primi anni '90, sia perché primari interpreti di quel disegno europeista che le elite avevano imbastito.
Avrei da aggiungere altro, ma può bastare ... ora devo andare. Saluti.
Per completezza a quanto sopra esposto, segnalo questo documento che sostiene cio' che in tutta questa storia e' evidente: ai primi coinvolgimenti della sinistra, mani pulite si ferma. Interessante anche la tesi che si persegui' il sistema politico-tangentizio in quel momento storico in quanto la cosa serviva: non e' che fosse la prima bustarella da tressoldi denunciata nella storia della I repubblica.
Elimina[ http://www.qelsi.it/2011/tangentopoli-chiusa-prima-che-il-pci-potesse-esserne-travolto-lintervista-allimprenditrice-che-denuncio-mario-chiesa/ ]
Il direttore delle vendite è diventato proprietario nel tempo, e non solo amministratore delegato. Ma, vanità della vanità perche tutto è vanità (cit.), il Nostro non si è fermato ma ha voluto cimentarsi nell'impresa più grande, ma ha fallito. Ed ha fallito miseramente facendosi travolgere sia dall'interno, ad opera del suo stesso gruppo di ufficiali; e sia dall'esterno.
RispondiEliminaHa creduto e crede ancora (si illude) di avere il controllo, ma non è cosi. Lo ha avuto ma non ha saputo (voluto) impiegarlo affinché la realtà si conformasse alle innumerevoli versioni di 'Italia che vogliamo' che ad ogni occasione elettorale ha disegnato e rappresentato attraverso l'etere.
Non c'è riuscito perché in fondo il suo compito è vendere, o favorire la vendita per conto terzi: una volta ottenuta la firma del cliente sul contratto, il suo compito è concluso e la provvigione assicurata. Il resto non gli compete.
E che non gli compete, lo si è visto
In fondo, anch'io credo che ancora una volta la Storia offre a B. un'altra (ancora!?) opportunità di prendere la decisione, anzi la Decisione nell'interesse della collettività, per la collettività senza colore politico......
Ci vogliono gli attributi che il Nostro ha consumato ad hARdCORE
Sottoscrivo soprattutto il terzo paragrafo che fotografa lo zeitgeist del commercio attuale. Accaparrarsi il cliente e poi scappare. La fidelizzazione non interessa più.
EliminaMa è veramente GRANDIOSA, la tua lettera!
RispondiEliminaLa condivido subito qua è là.
Bravissima!
Complimenti vivissimi Sig.ra Barbara, capacità di analisi e sintesi impeccabili. Il pizzico di ironia rende leggera la lettura. Crediamoci e continuiamo ad impegnarci in questa mastodontica opera di diffusione della CONSAPEVOLEZZA! Anche un lungo viaggio comincia con un piccolo passo: con Grillo o senza, con Berlusconi o senza è IL POPOLO ITALIANO CHE STA DRIZZANDO LA SCHIENA!!!!!
RispondiEliminaGrazie, ma è quel "signora" che mi inquieta un po'. ;-)
Elimina"Dalle sue televisioni potrebbe raccontare la verità agli Italiani ..."
RispondiEliminaLa verità ? Ah, ah, ah, non temete che domandi: che cos'è la verità ? :-)
Cosa potrebbe dire se non che:
... "l'Euro di Prodi è cattivo ed è tutta colpa sua" ?
... oppure che la crisi finanziaria l'hanno creata gli U.S.A. (cosa che comunque B. ha detto più volte) ?
Sinceramente non si capisce a cosa potrebbero servire ancora le sue dichiarazioni dato che sui temi economici B. ci ha già costruito sopra quasi l'intera campagna elettorale 2012-2013 (rif. a economisti vari) e comunque B. ed i suoi compagni di merende ex P2 hanno degli obiettivi (che includono la riforma della giustizia "caina e bastasa") e li continueranno a perseguire fino all'ultimo uomo, incluso il cosiddetto "ragazzo sveglio".
Si consideri che questi obiettivi potrebbero essere graditi ad una parte del potere di alto livello ed è questo il motivo per cui l'eventuale opposizione non potrà essere troppo severa verso di loro, in quanto "fratelli" (es. non va bene interdire B. per più di tot tempo, la richiesta di grazia è un atto previsto e forse gradito, ecc.).
In ogni caso, del quadro generale (politico, economico, sociale, ecc.), che idea ha il 99% delle persone ?
E' forse al livello di comprensione dimostrato dall'esercito di Silvio (che forse non arriva nemmeno alla seconda media ipotizzata da B. molti anni fa) ?
(A proposito si possono considerare "mitiche" le dichiarazioni di Bondi fatte dopo la condanna di B.)
Se non si capisce o meglio, dato che una buona parte delle persone è inconsciamente piuttosto birichina / truffaldina, se non si vuole capire come stanno veramente le cose non si potrà mai prevenire o attenuare il benchè minimo problema politico, economico o sociale.
belle parole, ma analizziamo i fatti, c'era chi diceva meno europa e venne deriso da francesi e tedeschi, venne fatto cadere dalle banche e le elezioni diedero più voti al partito che più di tutti è europeista, ricordate che prima delle elezioni bersani andò dalla merkel?
RispondiEliminaprese più voti di tutti, quindi se agli italiani sta bene l'euro è logico che chi era più contro l'europa tenda a rivedere le sue posizioni
oggi senza nessuna ragione economica lo spread scende, e molti a dire :bene!
non è che il sistema bancario sta ammaestrando il mercato per tentare di scaricare il problema ai cittadini?
oggi ce la prendiamo ancora con berlusconi e questo non ci permette di guardare oltre il nostro naso.
ora mi attaccherete dicendo ecco un'altro che lo difende, continuate così che le banche comanderanno sempre di più, io me ne frego del cavaliere, per me rimane sempre il leader della dx e lo resterà sempre di più, personalmente penso che è meno pericoloso in parlamento che in galera, ma una certa parte ha interesse mantenere l'attenzione su di lui proprio per non far vedere ciò che sta facendo