giovedì 24 ottobre 2013

Cattivissimo me


"L'insopportabile è insopportabilmente supportato. L'intollerabile è intollerabilmente tollerato."

Voi riuscite ad essere buoni, misericordiosi, altruisti, a porgere l'altra guancia, a dividere il pane, a considerare tutti fratelli, a tagliare in due il mantello e spogliarvi delle cose materiali per donarle agli altri, insomma ad essere cristiani, a comando? 
E' da un po' di giorni che ci rifletto su e la risposta, per quanto mi riguarda, è no, io non ci riesco. Anzi, devo confessarlo, quando vogliono farmi diventare buona a tutti i costi, quando vogliono farmi ingollare cucchiaiate di melassa, mi viene il vomito e mi accorgo dopo di essere diventata più cattiva di prima. Peggio ancora, sento muovere in me le truppe dell'autodifesa; roba molto arcaica, eserciti di orchi molto brutti e molto incazzati, pronti a menare fendenti dove capita, digrignando i denti marci.

C'è una cosa ancora più orribile che devo confessare. Di fronte a quei morti di Lampedusa non sono riuscita a provare niente. Empatogramma piatto. Nessun dolore. Nemmeno un sentimento opposto e contrario. Nulla. Ed è spaventoso.
Mentre cercavo di ripetermi che erano più di trecento morti, un numero enorme, e mi immaginavo di sollevarne i corpi uno ad uno, per sentirne almeno il peso e la concretezza fisica, sentivo che la mia empatia, dovendo scegliere, si rivolgeva di più ai lampedusani; a chi, nel mio gusto per i paragoni storici, stava subendo un nuovo sbarco in Sicilia, qualcosa di più violento di quanto si possa credere, e contro la propria volontà. Un atto di guerra esattamente come quello del 1943 ma senza salvatori o presunti tali, questa volta.

Non ero così. Per i parametri dei fondamentali del politically correct, una volta sarei stata considerata una persona molto migliore. Non avrei mai pensato nemmeno di diventare come quegli abitanti di Thalberg nel 1930
Sto cambiando, sto preoccupandomi al 99% di me stessa e di coloro che sento più vicini a me e nel farlo comincio a selezionare, a fare la tassonomia degli interessi e delle priorità in gioco. Questo si; quell'altro, che si fotta. Parla la mia lingua? Passi pure. L'altro, no. Brutto, vero?

E' che ho paura. Ho paura di perdere quello che ho, ovvero il mio passato che mi dava l'illusione di un futuro sereno, senza follie e sperperi ma sicuro.  Ho paura di non potermi più curare come adesso, di crepare in un corridoio di ospedale perché loro non hanno le medicine ed io non ho i soldi per scegliere il "privato". Ho paura di non riuscire più a sostenere anche economicamente chi, vicino a me, ha perso il lavoro e chissà se potrà finalmente andare in pensione tra due anni dopo più di 40 anni di lavoro. Per questo, benedico tutti i giorni il dio nel quale non credo di avere almeno io un lavoro e di non avere avuto figli. Almeno la carne della mia carne non l'avranno.
Ho paura che mi portino via i soldi dalla banca perché quelli che ho non li potrei più riavere vivendo onestamente. Ho paura di cadere in una povertà che non sento di meritare perché ciò che ho i miei genitori ed io ce lo siamo comperato pagandolo fino all'ultimo centesimo.
Ho paura e la paura fa diventare cattivi, sempre. Cattivi con chi ha ancora meno di te perché ti ricorda ciò che potresti diventare e perché quelli, se sono poveri, non è detto siano anche buoni. Questa è una guerra e in guerra se non spari per primo sei morto. Loro lo sanno e lo sa ancora meglio chi li muove, in massa o con invasioni a bassa intensità nei punti strategici e stando bene attenti a farne fuori il numero giusto - perché due o tre non contano, un milione diventa una statistica ma trecento fanno piangere le madonne - spostandoli sulla scacchiera del loro risiko di merda per popolare un'Europa di conigli schiavi da sottomettere.

Riconosco che in me è ancora una volta in atto la pseudospeciazione, che consiste nel non riuscire più a considerare i tuoi simili come uguali a te ma cominciare a vederli come appartenenti ad una specie diversa della quale non ti frega niente e che percepisci come ostile. Non ho detto razza, ho detto proprio specie, è peggio.
Solo che stavolta la vera pseudospecie da sterminare siamo noi, non sono i poveri migranti di oggi o gli ebrei e gli slavi di settant'anni fa. Anche qui c'è il colpo di scena, l'imprevisto che non ti aspettavi.
Le stelle gialle questa volta le hanno appuntate a noi, oltre ad ornarci la bandiera del regime continentale. I veri indiani, i nativi in pericolo di estinzione siamo noi, il vecchio popolo europeo. Nello specifico locale questi italiani bastardi, si, ma che ci hanno messo duemila anni per diventarlo.
In pericolo perché le élites hanno deciso che l'Europa come è, l'ultimo baluardo dei diritti sociali, deve essere distrutta per diventare un carnaio di gente senza cultura e memoria che accetti qualunque lavoro e qualunque paga dietro il ricatto della disoccupazione prolungata.
E' evidente che chi parla di necessità di flussi migratori verso terre già densamente popolate come l'Europa (che non sono certo le Americhe delle terre sconfinate e bisognose di essere colonizzate dove andavamo noi in passato), non può che pensare, più che all'integrazione ed al multiculturalismo, alla sostituzione inevitabilmente violenta di una popolazione con un'altra. Con una delle due che dovrà soccombere.

Io li maledico quelli che ci stanno facendo tutto questo, che ci hanno chiuso nello stabulario per farci diventare nazisti e fantaccini nella trincea della guerra tra poveri. Che ci hanno condizionato per anni a pseudospeciare e a non provare alcuna pietà per il popolo palestinese ed ora per quello greco, che possono crepare a volontà nel silenzio generale, ma vogliono la lacrima a comando, con le buone o con le cattive, per i popoli che scelgono loro di manovrare come incolpevoli agnelli portati al macello.
Ammazzatemi pure, ma in questo momento storico gli italiani, per quello che stanno subendo, da altri popoli falsamente amici, da una classe politica infame e da un'élite che sarebbe pronta a riaccendere le camere a gas per difendere i propri privilegi, mi sono più cari degli altri e mi importa solo di loro. Rivoglio il mio paese, rivoglio la libertà. Si chiama difesa del territorio e forse questi orribili sentimenti che ho descritto, questa mancanza di pietà e l'immunità acquisita nei confronti del buonismo sanvincenzista di governo, saranno ciò che potrà salvarci perché ci daranno la forza di reagire.
Quando il buonismo è ipocrita, peloso, nasconde un secondo fine immondo ad esito mortale come questo, produce solo cattivismo di reazione. E' pura etologia.

23 commenti:

  1. A questo post, anche l'interfaccia del blog è sbiancata.

    ps se ti potesse servire, hai la mia personale e singola pietade

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  2. solo un pensiero laterale a quello che hai coraggiosamnete scritto. Oggi alla tv c'era un servizio su raccoglitori in Puglia che iniziavano aprotestare contro lo sfruttamento: 12 ore per 25 euro e dicevano ,manco in Africa è così!
    allora se i flussi migratori fossero liberi ,forse non deve necessariamente essere come l'invasione mongola o le cavallette ecc. forse ci si sposterebbe dove si può stare meglio. Questo forse è grande come due continenti o tre.E quello che dovrebbe sostituire il buonismo è l'intelligenza. Malthus aveva torto e la soluzione per i Greci dovrebbe essere la nostra soluzione. Per sterminarci come popolo italiano non c'è bisogno di qualche migrante,ci riescono benissimo già L'euro e i grandi gruppi finanziari !

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  3. Cara amica Lameduck,

    sulle televisioni, in particolare i piddini, dicevano che la colpa di quei morti è nostra.

    Ora che colpa abbiamo noi se siamo assaltati da orde di disperati (anche se non tutti sono disperati, ma c'è anche chi viene in Italia per delinquere perchè sa che la giustizia qui non funziona) nessuno lo ha mai spiegato.

    L'Italia è l'unico paese al Mondo che paga profumatamente gli altri stati (Tunisia, Libia, Algeria ecc.) perchè non ci mandino i barconi. Nonostante i soldi che ricevono loro continuano a mandarceli.

    Eppure Luttwak (sempre lui) ha spiegato come si possono fermare i barconi. Se la Libia non ripetta gli accordi basta mettere sotto vigilanza i porti da dove partono. Quando i libici preparano dei vecchi barconi che non servono più alla pesca, l'aviazione italiana è in grado di affondarli prima che vengano riempiti di centinaia di migranti.

    Continuare a pagare non serve a niente perchè loro ci manderanno sempre più migranti per avere ancora più soldi.

    Ciao Davide

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  4. Da incorniciare:
    "In pericolo perché le élites hanno deciso che l'Europa come è, l'ultimo baluardo dei diritti sociali, deve essere distrutta per diventare un carnaio di gente senza cultura e memoria che accetti qualunque lavoro e qualunque paga dietro il ricatto della disoccupazione prolungata.
    E' evidente che chi parla di necessità di flussi migratori verso terre già densamente popolate come l'Europa (che non sono certo le Americhe delle terre sconfinate e bisognose di essere colonizzate dove andavamo noi in passato), non può che pensare, più che all'integrazione ed al multiculturalismo, alla sostituzione inevitabilmente violenta di una popolazione con un'altra. Con una delle due che dovrà soccombere."
    Come dici tu questo buonismo è ipocrita perche la Boldrin e la Kyenghe si commuovono solo per i disperati del mare ( che ricordiamolo non sono poveri relativamente al loro mondo, dato cha hanno potuto pagarsi il viaggio, i veri poveri quelli sono inchiodati nei loro villaggi senza nessuna possibilità di andarsene) ma non hanno nessuna solidarietà per il popolo greco o per i portoghesi o con i palestinesi (popolo veramente dimenticato) vogliono far trasparire dai loro atteggiamenti la fiamma dell'indignazione quando invece sono azoto liquido con potere refrigerante.

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  5. Carissima Barbara, GRAZIE! La scientificità con la quale è perpetrata questa invasione è, insieme all’€uro e all’arroganza di qualche mente diabolica, un genocidio su vasta scala simile a quello di Pol Pot nella Cambogia degli anni ’70. Simile a quello che favorì l’assassinio di 5 milioni ( o forse 6) di Ebrei durante la seconda guerra mondiale, simile a quello che gli Stati Americani fecero con i Nativi e importando schiavi dall’Africa, simile a quello degli Spagnoli nel XVI° Secolo nei confronti dei nativi centro-sud Americani, importando oro ed esportando battesimi… Finché riguarda popoli lontani nel tempo e nello spazio tutto ok. Oggi sta toccando a noi. La retorica del buonismo non ce la fa ad attecchire nei cuori colmi di angoscia come i nostri. Stiamo perdendo i nostri codici per decifrare il mondo, non sappiamo più dove aggrapparci per sostenerci. Gli schizofrenici che hanno in mano il Potere hanno deciso con determinazione la nostra “terminazione” e ne hanno definito il modo. Ce lo stanno anche dicendo, con la convinzione che noi non si abbia una via d’uscita. Ho letto il link su Thalberg 1930. Come anche la tesi sulla fascinazione esercitata da Hitler. Nonostante il male che sento, il dolore che provo quando guardo negli occhi la mia impotenza, continuo a volermi informare. È più forte di me. Meno male che esiste San Google che mi consente di farmi qualche pera di verità non filtrata… Non so ancora per quanto , visto l’andazzo… A questo punto la domanda sorge spontanea: “ma da dove ha origine l’anti italianità degli italiani?”

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    1. L'anti-italianità degli italiani nasce sicuramente in parte dal fatto che siamo una razza bastarda, rimescolamento di geni, vero esempio di multiculturalismo quando c'era ancora la cultura, con in più una buona dose di esterofilia masochistica. Non siamo un popolo dai contorni ben definiti, insomma. E poi chissà perché siamo sempre convinti che gli altri siano meglio di noi ma non è così. Italians do it better. ;-)

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    2. Grazie per la risposta Barbara, ma sopratutto grazie per avermi fatto conoscere quella grande mente di Edgar Morin, 93enne filosofo francese... mi si è aperto un mondo. Da leggere e approfondire... E poi, l'esortazione cristiana del dar da bere agli assetati e da mangiare agli affamati, la onori splendidamente con questi post dissetanti e nutrienti (infatti non è specificato di quale tipo di cibo si dona...), incazzandoti giustamente con chi elargisce a piene mani cibo avariato da ipocrisia...

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    3. Vedi Pier, a volte una dice: ma che cazzo continuo a scrivere e a tenere un blog? Per chi?
      Poi arriva un commento come il tuo, ti dicono che grazie a te hanno conosciuto Morin e allora ti torna addosso la voglia di scrivere per altri cent'anni (salute permettendo). Grazie a te. Di cuore.

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    4. Grazie per la risposta Barbara, ma soprattutto grazie per avermi fatto conoscere quella grande mente di Edgar Morin, filosofo 93enne francese… mi si è aperto un mondo! E poi, a dirla tutta, l’esortazione cristiana a dare da bere agli assetati e da mangiare agli affamati, tu la onori egregiamente con il cibo che distribuisci gratuitamente attraverso i post sul tuo blog. Tranquilla che chi ha vera fame, apprezza. Quell’Ebreo morto inchiodato su di un legno 2000 anni fa parlava spesso e volentieri in senso metaforico… Semmai esortava a diffidare di chi ti donava cibo avariato dall’ipocrisia dei propri nascosti interessi.
      Tu sai verbalizzare e condividere perfettamente le emozioni che stanno alla base della rabbia che esce e che a volte non si riesce a nominare. Non lasciarsi sopraffare dal senso di impotenza che si prova è necessario per sopravvivere. Invece della comoda deresponsabilizzazione dei sensi di colpa assumersi la responsabilità delle proprie parole, opinioni e fatti ti fa sentire meravigliosamente umano…

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  6. Pensa che io non provo piu' pieta' neanche per l'Italia ...

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  7. condivido (purtroppo) tutto tranne una cosa: la paura.
    è morto un malato grave a causa dell'essere sceso in piazza a protestare con altri disabili gravi (come me) privi di assistenza, ma anche di tanto altro, ad esempio non essere riconosciuti come persone ma come numeri su cui lucrare : ci credi che mi arriva tutto come dici tu, empatogramma piatto, ma non ho paura: ho solo tanta voglia di reagire, sperando di non fare la fine che stanno facendo tutti coloro che cercano di farlo, ciao, sempre bello leggerti, laura

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  8. Cara Barbara, é mirabile la tua onestà e sincerità !
    Credo che quello che tu provi sia condiviso da moltissimi.
    Dovremmo tutti sentirci in colpa? Vergognarci, come dice il Papa ?... Raggiunto un certo limite credo sia naturale una reazione di legittima difesa. Non possiamo caricarci sulle spalle di tutti i problemi del mondo. Se davanti alla tua porta si presentassero degli stranieri che volessero entrare a casa tua, dovremmo essere moralmente responsabili del loro destino? Non credo proprio. Qui si tratta proprio di questo. Chi davvero deve vergognarsi e possibilmente impiccarsi (ma non lo faranno mai) sono quei cinici bastardi super miliardari che vogliono distruggere le nostre vite per i loro sciagurati interessi. Per questi veri demoni nulla conta al di là del denaro. Non diamogli la soddisfazione di farci vincere dall'angoscia. Questa gente é lo sterco del mondo. Sono certo che la pagheranno,...la pagheranno cara perché a questo mondo nulla accade senza che le conseguenze tornino pesantemente indietro in questa vita o nelle prossime.
    A noi non resta che combattere senza paura perché non sono le cose materiali quelle che contano.
    Un abbraccio forte.

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  9. Cara Barbara,
    é ammirabile la tua onestà e sincerità!
    Come si può non condividere quello che hai scritto?
    Stai certa che i cinici criminali che vogliono manovrarci come pupazzi, la pagheranno carissima (in questa vita o nelle prossime) perché a questo mondo non c'é azione che non torni indietro con gli interessi.
    Da parte nostra possiamo solo non dargli la soddisfazione di avere paura e non smettere di combattere con quanta forza abbiamo, ricordando che comunque non sono i beni materiali che contano.
    Un abbraccio grande.

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  10. vero,verissimo,un grazie per aver avuto il coraggio di esternare la lotta interiore con cui tutti,nostro malgrado, abbiamo a che fare anche se rimane irrisolta la grossa questione del "che fare?" perchè è indubbio che vogliono estremizzare al massamo l'individualismo,quel tutti contro tutti che serve a loro ma non a noi.
    Penso sarebbe utile ,per mettere un pò di ordine e da li sviluppare analisi il piu condivisibili possibili,denunciare oltre all'effetto anche le cause che per noi sono palesi ma che non tutti (vuoi per ottusità ideologica,per opportunismo o semplicemente perchè l'ha detto la tv) percepiscono alla stessa maniera e mi riferisco alla secolare colonizzazione,alle guerre per la "democrazia" spacciate per rivolte spontanee con instaurazione di governi fantoccio peggiori dei presunti "dittatori" destituiti poi impiccati o macellati sul posto,,allo sfruttamento delle risorse di questi paesi che vivono nella povertà assoluta per permettere a noi di mantenere vivo un sistema che ha esplicitamente mostrato la sua totale insostenibilità.Ecco, dovremmo farci forza e smettere di pensare in maniera individuale e pretendere in senso collettivo un cambiamento radicale di sistema,un sistema piu equo e sostenibile.

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  11. Caro amico Rossoallosso,

    "allo sfruttamento delle risorse di questi paesi che vivono nella povertà assoluta per permettere a noi di mantenere vivo un sistema che ha esplicitamente mostrato la sua totale insostenibilità."

    Il primo paese che sfrutta l'Africa è la Cina: per esempio le ricchissime miniere del Congo sono quasi tutte in mano ai cinesi. Però nessuno migra in Cina per questo.

    Comunque l'analisi delle cause (a parte il fatto che sul punto esistono mille opinioni differenti: di schiro la mia idea sul punto è di certo opposta alla tua) non serve a niente, perchè l'Italia (che non conta un cazzo) non può incidere sulle medesime.

    Quindi il "che fare?" dobbiamo trovarlo noi senza sperare che qualcuno venga a darci una mano.

    Ciao Davide

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    1. Davide so benissimo perchè mi parli di Cina anche se non c'entra una emirita fava dato che la Cina di oggi, dove Mao sarebbe un terrorista,prospera in quel sistema che sarebbe auspicabile cambiare.E' la Cina finalmente "democratica e aperta al mondo" che tutti volevano,ora non frega piu a nessuno dei "diritti umani e delle libertà individuali",tanto ad Amnesty o chi per loro e si preferisce spostare l'attenzione verso il "dittatore" Putin forse perchè ha impedito che i russi venissero da noi come mendicanti e non come turisti.
      Sulle cause fatti la classica domanda su chi ci ha guadagnato e datti la risposta,

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    2. Caro amico Rossoallosso,

      "Sulle cause fatti la classica domanda su chi ci ha guadagnato e datti la risposta"

      Ritengo questa domanda ambigua. Per esempio ci ha guadagnato la Russia di Putin. Non però per quello che pensi tu, ma solo perchè la Russia è su un mare di gas e petrolio (otre ad un'infinità di materie prime) che negli ultimi due decenni sono in costante aumento di prezzo. Ci hanno guadagnato gli staterelli arabi sul golfo persico che vivono senza lavorare grazie al petrolio.

      Il petrolio è quella che Marx definiva una rendita di posizione (come il signorotto che controlla l'unica sorgente di acqua della valle) che permette a chi la possiede di vivere nel lusso senza lavorare.

      Ora non so se tu come rimedio vuoi prendere i fucile e costringere i paesi ricchi di petrolio a condividere le loro risorse con i paesi poveri?

      Ciao Davide

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  12. Sinceramente grazie a te per quello che scrivi. Trovo formidabile la capacità con cui riesci a esprimere le tue idee e a metterli per iscritto tante volta con ironia. Ti seguo da poco ma il tuo punto di vista è sempre molto interessante.

    Saluti

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  13. Per carità Barbara non smettere di scrivere, non ti stancare anche se capisco che il tuo è un gran lavoro in questo blog come anche in altri io mi sento a casa, so che posso condividere e discutere con persone diverse da quelle con cui ti confronti tutti i giorni, gente che va a senso unico che ancora crede alle scemenze che propinano la varie tv e la carta stampata fotocopia una dell'altra. Per carità, magari se sei stanca ti autorizziamo ad un pò di "ferie", ma è importante che tutti quelli che frequentano il tuo blog continuino ad avere un punto di riferimento altrimenti è veramente dura.

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  14. Grazie per questo post.
    Di empatia con te ne sento molta, anche se vedo le cose sotto un profilo leggermente diverso.
    Intanto mi hai aiutato a capire un vecchio concetto che mi aveva sempre lasciato perplesso: "cattocomunista", e che diavolo voleva dire? Sono quasi quarant'anni che lo sento ripetere, sempre da destra, e non avevo mai capito a chi si attagliasse, a che genere di animale. Ora ho capito, è qualcuno che si sente di sinistra e rimesta continuamente con i sensi di colpa. Preferibilmente altrui, ma anche propri; una dipendenza peggiore di quella per il tabacco.
    Un piddino, ecco. Cambio generazionale. Ho conosciuto dei vecchi partigiani: gente solida, seria, fiera senza ostentazione di quanto aveva fatto. Come dici tu, c'era una guerra e le cose che si potevano e dovevano fare erano dettate dalla situazione, senza farla tanto lunga.
    In tempi di emergenza la PRIMA cosa da fare è capire la situazione (meglio se un po' in fretta) e poi adattarsi, che vuol dire fare quanto può servire. Le alternative sono semplici: pensare solo a se stessi o anche agli altri. Capisco i primi ma so, ho visto, che c'è sempre anche qualcuno che cerca di aiutare. Come dice Camus "dire simplement ce qu’on apprend au milieu des fléaux, qu’il y a dans les hommes plus de choses à admirer que de choses à mépriser."
    Rispetto a questo gli interlocutori si dividono fra chi vuole lavorare per un fine comune e chi, per ragioni buone o cattive, false o sincere, cerca di ostacolarmi. Il resto lascia abbastanza il tempo che trova e la comprensione è un'altra delle cose che non posso più permettermi. Lo vuole l'Europa, no?

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  15. Come "buonista" e "cattocomunista" penso che empatia/compassione da una parte, e impossibilità materiale di aiutare tutti dall'altra, non si escudono. Se vedo un povero un ammalato o un infelice per qualsiasi causa, è probabile che, con gli scarsi mezzi a mia disposizione, io non posso fare nulla per aiutarlo. Non per questo devo cessare di com-patirlo, o addirittura averne paura o considerarlo di un'altra "specie" ! Credo anzi che questa paura sia essa stessa creata ad arte da parte degli stessi Poteri che stanno distruggendo l'Europa, per individuare un facile nemico interno, che faccia dimenticare il nemico reale.

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SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).


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