Avete presente ciò che vi ripetono ogni giorno i morituri per Maastricht, i banchieri centrali, le cancelliere, gli omm e piddì, gli econonomostri bocconiani e shockeconomisti de sinistra e compagnia bella? Che i trattati europei sono immodificabili, che l'euro è irreversibileperlamordiddio e non si può uscire dalla trappola in cui vi state dibattendo come topolini da laboratorio?
Domani esce un libro, "Euro e (o?) democrazia costituzionale" di Luciano Barra Caracciolo che, come primo ed importante contributo giuridico-istituzionale al dibattito sulla crisi europea, offre gli argomenti definitivi per dimostrare una volta per tutte che svincolarsi anche unilateralmente da trattati che non sono più sostenibili sia finanziariamente che democraticamente non solo è un'opzione possibile ma pienamente legittima perché sancita da norme di diritto internazionale. O almeno di ciò che ancora ne resta.
Legittima perché questi trattati sovranazionali, imposti dall'alto di oligarchie reazionarie - ormai il gioco è scoperto - a popoli che dovrebbero, secondo loro, accettare come ineluttabili i cambiamenti che le loro vite dovranno subire e come dogmi i principi che vi sottostanno, sono incompatibili con i dettami costituzionali locali e, in ultima analisi, con la Democrazia.
Questo libro, secondo gli intenti dell'autore, vuole offrirci gli strumenti "per districarci nelle spire mediatiche del PUD€ e per poter, in prima persona, difendere la Costituzione."
E' curioso notare come la propaganda euro-oligarchica rivolta al popolo dai media addomesticati utilizzi argomenti e linguaggi fin troppo essoterici, facilitati, ad usum piddini insomma, in un discorso dove prevale il disprezzo dell'interlocutore, considerato come colui che "tanto non capirebbe" e che deve essere trattato come un bambino, nemmeno tanto sveglio, a suon di "compiti" da fare a casa e di camerette da "mettere in ordine" dietro la minaccia delle cavallette e della spirale inflazionistica che ti porta via. Al massimo, se è stato bravo, questo bambino lo si addormenta con la favola luogocomunista dell'euro che ci farà lavorare un giorno di meno guadagnando di più.
Questa nuova Resistenza invece ci costringe a rimetterci a studiare, ad affrontare per la prima volta materie nuove e complesse, ad imparare a capire il linguaggio tecnico (esoterico nel senso che normalmente sarebbe rivolto agli esperti), che è l'unico che può chiamare le cose con il loro nome. Lo fa attraverso l'opera di divulgazione di persone che con passione e, lasciatemi usare questo concetto poco di moda: di amore verso il proprio paese, si sono messi in testa di trattarci da adulti e, con la conoscenza che ci mettono a disposizione, di offrirci gli strumenti per respingere il progetto antidemocratico in atto ai nostri danni.
Insomma, niente pappine predigerite, tinte e bugiarde, fallaci, buoniste o terrorizzanti ma robusti argomenti da masticare a lungo e digerire con calma. Il percorso verso la conoscenza non è facile ma in questo modo non viene precluso a nessuno. Basta volerlo intraprendere.
Sono infinitamente grata quindi a Luciano per il suo lavoro quotidiano sul blog "Orizzonte48" e per questo libro (in vendita qui) che leggerò con grandissimo piacere e che consiglio a tutti coloro che vogliono approfondire gli aspetti giuridici della crisi della nostra Democrazia.
Dopo questa lettura dovremmo essere tutti più consapevoli che l'euro e l'Europa non sono affatto dogmi come la verginità di Maria o la Trinità ma passaggi storici che verranno superati, visto che la loro applicazione pratica si è rivelata disastrosa come i totalitarismi del secolo scorso, e che è necessario ripensarli e ridisegnarne i limiti, avendo come principio guida unicamente la democrazia e il bene della collettività.
Legittima perché questi trattati sovranazionali, imposti dall'alto di oligarchie reazionarie - ormai il gioco è scoperto - a popoli che dovrebbero, secondo loro, accettare come ineluttabili i cambiamenti che le loro vite dovranno subire e come dogmi i principi che vi sottostanno, sono incompatibili con i dettami costituzionali locali e, in ultima analisi, con la Democrazia.
Questo libro, secondo gli intenti dell'autore, vuole offrirci gli strumenti "per districarci nelle spire mediatiche del PUD€ e per poter, in prima persona, difendere la Costituzione."
E' curioso notare come la propaganda euro-oligarchica rivolta al popolo dai media addomesticati utilizzi argomenti e linguaggi fin troppo essoterici, facilitati, ad usum piddini insomma, in un discorso dove prevale il disprezzo dell'interlocutore, considerato come colui che "tanto non capirebbe" e che deve essere trattato come un bambino, nemmeno tanto sveglio, a suon di "compiti" da fare a casa e di camerette da "mettere in ordine" dietro la minaccia delle cavallette e della spirale inflazionistica che ti porta via. Al massimo, se è stato bravo, questo bambino lo si addormenta con la favola luogocomunista dell'euro che ci farà lavorare un giorno di meno guadagnando di più.
Questa nuova Resistenza invece ci costringe a rimetterci a studiare, ad affrontare per la prima volta materie nuove e complesse, ad imparare a capire il linguaggio tecnico (esoterico nel senso che normalmente sarebbe rivolto agli esperti), che è l'unico che può chiamare le cose con il loro nome. Lo fa attraverso l'opera di divulgazione di persone che con passione e, lasciatemi usare questo concetto poco di moda: di amore verso il proprio paese, si sono messi in testa di trattarci da adulti e, con la conoscenza che ci mettono a disposizione, di offrirci gli strumenti per respingere il progetto antidemocratico in atto ai nostri danni.
Insomma, niente pappine predigerite, tinte e bugiarde, fallaci, buoniste o terrorizzanti ma robusti argomenti da masticare a lungo e digerire con calma. Il percorso verso la conoscenza non è facile ma in questo modo non viene precluso a nessuno. Basta volerlo intraprendere.
Sono infinitamente grata quindi a Luciano per il suo lavoro quotidiano sul blog "Orizzonte48" e per questo libro (in vendita qui) che leggerò con grandissimo piacere e che consiglio a tutti coloro che vogliono approfondire gli aspetti giuridici della crisi della nostra Democrazia.
Dopo questa lettura dovremmo essere tutti più consapevoli che l'euro e l'Europa non sono affatto dogmi come la verginità di Maria o la Trinità ma passaggi storici che verranno superati, visto che la loro applicazione pratica si è rivelata disastrosa come i totalitarismi del secolo scorso, e che è necessario ripensarli e ridisegnarne i limiti, avendo come principio guida unicamente la democrazia e il bene della collettività.
E' solo la paura che ci impedisce di girare la maniglia e renderci conto che la porta è aperta. Uscire si può e, non solo, si deve.
Stasera vedendo report, accidente a me, ho avuto la reazione che tu auspicavi nel post i tamburini della Hayekjugend, vomito totale. Non so se hai visto la trasmissione ma è stata veramente una cosa immorale. Da un esperto, gaurda caso, di Nomisma a Tito Boeri, dalla carta di identità elettronica (che non capisco che ci azzecca) alla Agenzia delle entrate, dai grandiosi 545 miliardi di euro sottratti al fisco in questi anni a Seminerio, dalla Polonia (di cui chiaramente non si dice che non fa parte dell'area euro) a quella figlia di papà e mamma di Lucrezia Reichlin che dice che la BCE non può stampare denaro perchè sarebbe un incentivo al tesoro italiano a non sistemare i conti pubblici, da ducis in fundo Bossi a Grillo gli unici contro l'euro a dire della simpatica Gabanelli scampata Presidente della repubblica che avrebbe fatto vergognare Napolitano, tutta preoccupata dell'inflazione che si avrebbe in Italia se uscissimo dall'euro e del fatto che i tedeschi non vogliono una BCE stile FED perchè poverini non se la sentono di pagare per i brutti, sporchi e cattivi italiani. Posso dirlo? Una stronza totale. Mi sono immagina ad un certo punto Barnard che veniva portato via da casa in barella in preda ad un attacco isterico dopo aver visto tale scempio perpetrato dalla pasionaria Milena. Si sarà sicuramente guadagnato un bel posto al sole la signora osannata come eroina, ma in verità solo un'indecente collaborazionista.
RispondiEliminaNon l'ho visto ma dai tweet che leggevo ieri sera ho capito che era roba grossa. Che ci vuoi fare. Se li comprano tutti, uno dopo l'altro. La televisione ormai è YouPude.
EliminaCaro amico Fiore,
Eliminaè vero che ieri Report ha fatto passare solo le opinioni dei favorevoli all'euro, però ha anche messo in luce che l'uscita dall'euro sarebbe un grosso vantaggio per le nostre esportazioni.
L'argomento della forte svalutazione non è provato. Tutto dipende da quanto riusciamo ad esportare rispetto a quello che importiamo. Se il saldo fosse positivo (cosa probabile) potremmo ricominciare a crescere con l'aumento di occupazione e relative risorse. Questo ci permetterebbe di ripagare i nostri debiti senza imporci un pareggio di bilancio che in recessione come siamo sarebbe catastrofico.
Ciao Davide
L'argomento forte svalutazione non è provato appunto ma l'idea che è passata era invece di un 30-40% come ha lanciato Grillo in interviste non ben identificate. L'uscita dall'euro era solo avallata, come ho detto da Grillo, Bossi e Berlusconi dimenticando tutte le considerazioni dei più importanti economisti mondial oltre a quelli italiani e non solo economisti. Sembrava che chi voleva uscire dall'euro fosse un povero mentecatto che si fa irretire da idee strampalate che circolano in rete, dai Davide non è possibile che non lo hai colto. Chi ha parlato poi scusa? Tito Boeri, Lucrezia Reichlin ( non so se avete mai visto il film la moglie dell'astronauta con Charlize Theron che al termine del film viene posseduta da un alieno e dopo nove mesi partorisce due gemelli con l'anima aliena che poi si capisce, popoleranno il mondo mischiandosi con i terrestri rendendo vana la distinzione) ecco forse alla Castellina è successa la stessa cosa con Lucrezia, che ci siano davvero i rettiliani chissà?
Elimina"... dovremmo essere tutti più consapevoli che l'euro e l'Europa non sono affatto dogmi ..."
RispondiEliminaEd invece pare che sia proprio così dato che Schauble ha pianificato la costituzione di una task force europea per il contrasto ai terroristi senza escludere i destabilizzatori rappresentati dagli euroscettici (non si è capito se scettici verso l'Euro o l'Europa in generale).
In questo contesto sarebbe utile sapere quanti italiani si sono interessati ai "dettagli" di quanto deliberato dal Parlamento negli ultimi 24 mesi ed in particolare nel periodo giugno-dicembre 2012.
Si allude proprio ai dettagli, perchè tolti i rotolamenti nei prati della Brambilla con i suoi cani e relative norme alquanto discutibili (almeno in alcuni aspetti), ce ne sono parecchie altre che sono state approvate nella quasi totale indifferenza.
Eppure alcune di queste norme interessano la sfera del diritto alla privatezza di tutti i cittadini e non sono aliene a vicende come la tentata vendita di Telecom ad un paese estero.
Non entro nel merito dell'oggetto del post ma mi limito ad osservare che perchè una democrazia possa sussistere (e quella italiana è in stato comatoso) è necessario che esista un popolo che perlomeno la possa comprendere e se necessario difendere e questa difesa non passa esclusivamente per la Costituzione.
Fra l'altro, la questione Euro va compresa all'interno di un quadro generale più complesso e se si tenta di togliere pezzi da questo quadro (o anche solo di ignorarli / sottovalutarli) inevitabilmente si distorgono anche le valutazioni relative all'Euro stesso.
Si potrebbero citare decine o centinaia di situazioni, tuttavia basti citare il fatto che, a inizio anno, nessuno ebbe da ridire e nemmeno da commentare a posteriori, quando in un'intervista TV su un canale RAI seguito da milioni di persone, una funzionaria europea con l'assenso di Monti, si riferì all'Italia come alla "REGIONE Italia" e non come allo STATO / nazione "Italia", cosa che era già successa in altre occasioni; questo dimostra che siamo all'ABC e che l'intero discorso Euro non ha le basi minime per essere contrastato.
La moneta sovrana appartiene agli stati e la massa dei cittadini, per sudditanza mentale, ha accettato il fatto che l'Italia non sia più, nella sostanza, uno stato.
Fra l'altro, l'aspetto sul "ritardo" cronico della maggioranza degli italiani è stato implicitamente e recentemente ribadito anche dalle sottolineature di Letta ai risultati OCSE riguardanti l'Italia.
Fatevene una ragione, l'attuale classe dirigente e soprattutto politica disprezza la massa di italiani che hanno dato il loro implicito consenso (fregandosene) a gran parte di quello che è avvenuto e che ancor più sta per accadere, quindi do un consiglio: la maggioranza cerchi di restare connessa con la realtà e non si abbarbichi al mondo dei sogni.
"... la loro applicazione pratica si è rivelata disastrosa ..."
E proprio in questo consiste il loro successo, perchè questa è la volontà del sistema di alto livello; se c'è qualcosa che vi impedisce di capire o accettare questo semplice fatto, esplicitatelo.
In questo ambito il governo ha un piano, ha delle idee che sta per mettere in pratica; ne sono tutti a conoscenza, sono tutti d'accordo soprattutto fra il popolo piddino o alla fine si fingerà sorpresa e costernazione ?
Non pare esserci un dibattito pubblico serio su certi temi, si gode un po' troppo nel rimanere fermi al livello delle petizioni relative a "bello / brutto", "mi piace / non mi piace".
Ciao Barbara,un saluto a te e a tutti gli interlocutori,in paricolare all'inossidabile Davide
RispondiEliminaMi rifaccio vivo dopo dopo una estenuante battaglia con Telecom con reciproche accuse di inadempienza,vittima di un disservizio allucinanante fino a farmi pensare,col timore di azzeccarci, che in seno a Telecom vi siano sabotatori prezzolati.Ad ogni modo ora pare tutto sistemato,sperem.
avrei voluto scrivere gia in merito al video postato ieri con argomenti in larga parte da te gia anticipati in questo post dato che cio che mi ha lasciato stupito non è la supponenza e l'intransigenza che dimostrano gli euromostri,come tu li chiami,visto che sono lautamente finanziati per diffondere il verbo, ma l'assoluta incapacita del pubblico presente,tranne quei pochi,di vedere e di ascoltare,non vedono cio che vedono ma vedono solo cio che desiderano e desiderano solamente mettersi in fila e sperare tutta la vita di essere i prossimi milionari che è come muoversi a tutta velocita dentro un tunnel arrivando alla fine senza aver vissuto.
questo distacco dalla realta fa si che abbocchino ad ogni dogma raccontato loro da governanti corrotti che ci impongono diktat economici e sociali, dettati da personaggi che nessuno di noi ha mai eletto ma la cosa piu' ridicola,qui mi riallaccio al post odierno, è che tutte queste persone sono le prime che si riempono la bocca con la parola "democrazia".
Caro amico Rossoallosso,
Elimina"Ciao Barbara,un saluto a te e a tutti gli interlocutori,in paricolare all'inossidabile Davide"
Grazie. E' un piacere rivederti.
Ciao Davide
Barbara, la disgustosa puntata di Report l'ho vista anche io, anzi, solo una parte, fin quando ha parlato della Polonia, di come sia bello far impresa lì, dove i lavoratori sono ultraflessibili e non prendono nemmeno tradicesima, né TFR, ma come sono onesti questi flexi-lavoratori polacchi! Poi ho dovuto spegnere perché stavo male, ho persino preso qualche goccia di Lexotan per calmarmi, io, che di solito non ne faccio uso...La puntata era fatta ad arte per sfatare le tante e balle e bufale che l'informazione ci propina, singolare però che si sia tentato di sfatare le "balle" con una vagonata di altre balle! Ho voluto guardarla perché avendo annunciato che si sarebbe parlato di temi economici, volevo sentire che balle avrebbero tirato fuori per difenderci dalle balle, ma c'è un fatto curioso: ieri sera ho guardato il Tg3 delle 19, cosa che di solito non faccio, ma nelle anticipazioni ho sentito che si parlava di Marine Le Pen, quindi mi sono incuriosita, ma la cosa più divertente è arrivata a fine tg quando il giornalista ha annunciato un comunicato spuntato, così, dal nulla, del presidente della Repubblica che metteva in guardia, in particolare i giovani, contro i pericoli della rete, "perché ce ne sono davvero tanti in rete, soprattutto tanti pedofili". Non è che intendeva "lirofili"? Secondo me c'è un nesso tra il comunicato di fine tg e la puntata di Report!
RispondiEliminaNo, giura! Si attaccano pure ai pedofili. A ridicoli!
EliminaGrazie Barbara.
RispondiEliminaInutile dire che i problemi di distribuzione (che già incontrò Alberto col "Tramonto...") li ho messi in conto. Bisogna avere un pò di pazienza e intanto ricorrere a Amazon e IBS.
Spero comunque di vederti a Pescara (e che tu abbia sentito Silvia sul "festival" :-))
Grazie a te per questo importantissimo lavoro.
EliminaA Pescara non potrò esserci, purtroppo. Technicalities familiari e di lavoro ma spero in qualche altra occasione presto. Festival? Non ne so nulla.
Che mi venga un colpo, quindi da Viareggio alla fine sta nascendo qualcosa? Domani chiamo Silvia!
Eliminalo pubblico e lo diffondo con link sul tuo blog , saluti da Roland Marcoli
RispondiEliminaPrima di tutto mi scuso per la mia irruenza di ieri sera ma dovevo conividere con qualcuno la rabbia repressa. Riguardo al libro di Barra Caracciolo voglio controllare nella libreria Feltrinelli della mia città e se non lo trovo lo ordinerò su IBS. Per il Tramonto dell'euro ho dovuto ricorrere alla libreria della stazione Termini a Roma un giorno che ci sono capitata altrimenti dove vivo non c'è stato verso di averlo, spero di essere più fortunata con questo di 48. Ritornando a Report nella foga mi sono dimenticata pezzi veramente incredibili. Sulla Polonia dove è tanto facile fare impresa che da piccoli addirittura imparano all'asilo i primi rudimenti di come si diventa imprenditori, secondo me un indecente insegnamento che se per caso ci fosse stato in Italia la sinistra ancora gridava alle sette piaghe d'Egitto, al fatto che li non si prende la 13^ e neanche il TFR ed è considerato un buon stipendio 670 euro al mese considerato il costo della vita, ma non è finita qui ancora deve venire il pezzo forte, oltre a Bossi e Grillo un altro euroscettico nominato è stato, rullo di tamburi, il conteso per eccellenza da tutte le ONLUS d'Italia per redimerlo dalle sue colpe, l'uomo che tutte le sere come penitenza per i suoi peccati deve sgranare il rosario del fogno europeo: l'euro è bello, l'euro è grande, la Merkel è una gran gnocca, lui si, proprio lui il Berlusca. Ergo tu sei uno che non vuole l'euro ma brami riavere le tue belle lire in tasca? Bene allora sei come Berlusconi e passi Bossi e passi Grillo ma Berlusconi no! Quindi tutti gli italiani che odiano B. si sono sentiti stretti a coorte sino alla morte intorno al'onnipotente EURO. Ditemi voi come poi, uno possa salvare le proprie coronarie.
RispondiEliminaLa Feltrinelli accetta ordini del libro di persona e immagino anche per telefono.
EliminaL'ho ordinato oggi.
Oh bravo Giacomo! MI rassicuri che andando fisicamente alle librerie Feltrinelli il libro possa essere ordinato (e consegnato)...
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