giovedì 1 maggio 2014

Il nome dell'euro e la regola debenedettina


Ho sempre avuto un grande interesse per l'anatomopatologia, e  la psicologia, in fondo, è pur sempre il rimuovere strati di esperienze, putridume e sangue per giungere ad identificare la causa di una sofferenza.
Ecco, questa vocazione alle dissezione ed allo studio dei reperti ultimamente  lo proietto sull'analisi dei testi, soprattutto quelli di propaganda, che sono i più interessanti perché nascondono un metasignificato, si lasciano sfuggire indizi che ne rivelano gli intenti eso ed essoterici e perché vi si possono riconoscere e studiare tutte le forme di vita che assumono la menzogna e la partigianeria.
A volte certi testi vengono a sdraiarsi spontaneamente sul mio tavolo autoptico. E' il caso di questa gemma pubblicata sull'Espresso, rivista una volta incendiaria ed ora gloriosamente pompiera e pompqualcos'altro.


Trattando di euro e uscendo a poche settimane dalle elezioni è un articolo pour épater le piddin. Stupire e scandalizzare il piddino ricordandogli sempre, tra le righe del pentacologramma, chi sono i buoni e chi sono i cattivi nel suo piccolo mondo antico, così da caricargli la molla dietro la schiena e mandarlo giulivo a combattere contro i nemici dei lavoratori (risate registrate in sottofondo).

Dopo il celebre articolo sulle proprietà all'estero dell'autista di Beppe Grillo, che ancora turba le nostre notti, l'E ci riprova con la tesina per l'esame d'ammissione nel club dei volonterosi difensori dell'euro in vista delle elezioni europee del giornalista Vittorio Malagutti.
Il candidato si è impegnato perché nell'articolo ha usato ripetutamente le giuste parole chiave che creano l'atmosfera e riportano al senso del sacro, facendo capire quanto sia importante e appunto sacra la posta in gioco contro l'eresia dei dolciniani di Pescara: crociata, crociato, crociati, totem, predicatori, vangelo, testo sacro, guru. Se leggete l'articolo al contrario, però, si sente una voce dire che i veri crociati che libereranno il santo sepolcro dell'euro defunto dopo aver sconfitto gli infedeli, sono i proeuro, dei quali l'E si è fatto gazzetta ufficiale.

Poteva essere la grande occasione per finalmente smascherare la turpe infamia, visto che, come ci ha ricordato ieri sera Cofferati, alla vigilia del 1° Maggio: "Nel 1992 l'Italia si è salvata grazie all'ingresso in Europa". Poteva essere il momento giusto per ribattere e smontare una per una le menzogne propalate dai testi di economia del primo anno ma il ragazzo non si è impegnato a sufficienza. Il risultato è deludente.
I didn't expect a kind of Spanish Inquisition, ma si ha l'impressione che la battaglia dialettica venga combattuta dai gloriosi reparti dei Calzini Azzurri più che dalla Brigata Pulitzer e con catapulte caricate a letame, più che con le spade dei Cavalieri del Santo Sepolcro. Bisognava dare una bella ripassata a Bagnai, Borghi, Rinaldi, Donato, Galloni e tutti gli eretici, al traditore di classe Bol-kens-teen, e invece ne è uscito fuori una rapportino di attenzionamento che rimane impresso soprattutto per questo fenomenale e surreale passaggio (sta parlando di Claudio Borghi):

"Laureato nel 2000, a 30 anni, con una tesi sul trading di Borsa, il crociato lumbard insegna all’Università Cattolica di Milano grazie a un contratto temporaneo di docenza. Le sue materie sono “Economia degli intermediari finanziari” ed “Economia dell’arte”. E l’euro che c’entra? Niente."
Sublime. Nel meraviglioso mondo degli amanuensi dell'abbazia debenedettina le opere d'arte in Italia si acquistano forse pagandole in rupie o in natura? E poi, già, cosa c'entra l'euro con la finanza e le sue intermediazioni?

Io so perché il nostro Malagutti ha fallito e il risultato del compito è un manualetto raffazzonato sull'uso della fallacia a scopo propagandistico.
Può essere che non fosse convinto di ciò che scriveva?
Infatti, maledetta passione per le autopsie e maledetta rete che nulla dimentica. Ecco cosa scriveva il nostro Vittorio nel settembre del 2011, riguardo all'euro:
"Il fatto di avere una moneta unica ma tante politiche economiche fiscali diverse, è sicuramente una debolezza per la costituzione dell'Euro, peraltro era stata segnalata da molti osservatori già quando l'Euro è stato fatto, purtroppo si pensava che in uno scenario di crescita economica, di liquidità abbondante, queste differenze potessero essere in qualche modo gestite e evitare tra di loro, purtroppo lo scenario si è evoluto in un modo ben diverso e quindi queste differenze non sono solo state in qualche modo appianate, ma si sono esasperate nel corso degli anni, adesso ci troviamo con una Banca Centrale Europea che non è in grado più di gestire le diverse situazioni economiche e fiscali dei vari paesi. Il sogno dell'Euro non so se è finito, ma è diventato sicuramente un incubo, poi vediamo quando ci svegliamo cosa succede!" ("L'euro adesso è un incubo - intervista a Vittorio Malagutti", 12 settembre 2011, qui in forma più leggibile). 
Preferite ascoltarlo? Ecce video.




Per carità, tutti possiamo cambiare idea, capita di ricredersi sulle persone e sulle cose (a me capita continuamente e questo blog lo dimostra nei sui archivi) però, forse, c'è un limite anche alla grandezza delle bugie che, ripetendole, si vuol far diventare verità. 

"Stat euro pristina nomine, nomina nuda tenemus" 


19 commenti:

  1. Anonimo16:16

    Forse non è del tutto casuale che subito dopo quello sugli "studetelli arroganti" c'è un altro "bellissimo" articolo, scritto da un professore di quelli veri, che conclude dicendo: "o euro o morte". Tanto così per ricordarci simpaticamente che dobbiamo morire per Maastricht (come scrisse l'ottimo Chicco).

    Safonte

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  2. Anche V. M. tiene famiglia.

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  3. Speriamo che Bagnai e Borghi controllino accuratamente i propri calzini: ormai la stampa debenedettina è in piena zona "Metodo Boffo". Ci aspettano dossier, scandali transex e dosi di cocaina ritrovate negli intercapedini di casa. Che miseria. I lecchini di regime sono sempre stati la deforme spina dorsale delle dittature.

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    1. Ma proprio il fatto che ormai gli attachi vengano fatti alle persone significa chiaramente che l'idea che i pennivenndoli alla Malagutti sostengono é una idea fallita alla prova della realtà e che i suoi difensori non hanno più argomenti.

      L'articolo del Malagutti apparso su Wall Street Italia lo lessi e la prima cosa che mi colpì fu proprio l'attacco ad personam e non all'idea sostenuta dai guru italiani 'no-euro' giusta o sbagliata che sia.

      Come scrisse il Bagnai tempo fa: hanno perso e lo sanno.
      Il guaio é che il potere ce l'hanno ancora in mano loro.

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  4. Anonimo01:23

    Doc, credo che intercapedine sia tuttora femminile, in lire. Non vorrei che questo gettasse una brutta ombra su tutto; il resto. Sarebbe un peccato.

    Fabrizio

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  5. Anonimo11:35

    Barbara spero che il tuo prossimo post sia dedicato ad Alberto Bisin, che in dialetto veneto somiglia tanto a busin ( buchino ).

    " L'euro ci ha protetto da attacchi speculativi ai titoli di stato che infatti non ci sono stati fino a quando ci sono stati"

    Fantastico!! Totò e Peppino fusi in una sola persona! Mi ricorda la scena del vigile a Milano dal film Totò Peppino e la malafemmina: " Noi volevamo sapere per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?"

    http://www.youtube.com/watch?v=im2GpqWk8uk

    Zugzwuang

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  6. se avete voglia di analizzare i reparti calzini azzurri http://www.europaquotidiano.it/2014/04/04/linvasione-degli-anti-euro/

    Mi sembra che non valgano molto questi reparti:non c'è neanche un colore strano su Bagnai(potevano meterci il caattteraccio LOL)

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    1. Leggendo l'articolo mi sono indignato. Poi ho letto i commenti e ho sorriso: il 100% contenevano improperi contro gli ignobili è sprovveduti pennivendoli. Ci sono più troll sul FQ, e questo mi fa "temere" che abbia ragione Lameduck a proposito della sinistra.

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  7. Lameduck credo che il filmato da mettere a corredo di questo tuo post ed anche di tutti gli altri contra elettore PD sia il seguente:
    Cosa vuol dire essere comunisti

    E' breve e molto pertinente.
    L'unica stonatura é che nel filmato il protagonista ha capito la buggeratura, nella realtà italiota l'elettore piddino ancora no. E probabilmente mai la capirà.

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  8. eugenio benetazzo 19 giugno 2012
    "La mia aspettativa è proprio quella che o emerga o venga nominato o in qualche modo riesca a prendere visibilità questo grande nuovo timoniere al pari di quello che fece Mao per la Cina che fece uscire, anche a fronte di grandi sacrifici, la popolazione cinese, proiettandola in quelle che furono le straordinarie riforme che poi consentirono alla Cina di diventare quello che tutti quanti oggi conosciamo.
    Lo stesso dovrebbe fare l'Europa, basta con questa conflittualità accesa che ogni giorno caratterizza le cronache dei quotidiani europei. Allineare il pensiero e la politica economica unica e univoca per tutti i paesi aderenti alla moneta unica, in modo tale da rafforzare l'Euro, far svanire le preoccupazioni che in questo momento continuano a creare turbolenza sui mercati finanziari, rasserenare e abbassare i livelli dei tassi di rifinanziamento dei debiti e poi magari se si riuscisse a farli accettare, anche l'istituzione dei tanto famigerati Euro bond che al momento attuale rappresentano l'exit strategy più credibile per le comunità finanziarie - istituzionali.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Caro amico Rossoalloso,

      "al pari di quello che fece Mao per la Cina che fece uscire, anche a fronte di grandi sacrifici bla bla .."

      Ti ricordo che il grande balzo di Mao provocò decine di milioni di morti di fame nelle campagne cinesi e altrettanti morti fece la cosiddetta rivoluzione culturale cinese.

      Solo Mao ha superato Stalin per quanto riguarda lo sterminio dei propri connazionali.

      Ciao Davide

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    3. in realtà non era mia intenzione fare apologia di mao o di comunismo,qui ho smesso perchè inutil.Postando le parole dello stesso personaggio che ha pubblicato quel video volevo solo dimostrare come il comunismo stereotipato propagandato dall'occidente,che si studia nelle università è usato come alibi buono per tutte le stagioni proprio perchè non conoscono quello di cui stanno parlando,è un pò quello che succede in questo blog dove si ironizza sul socialismo in un solo paese senza sapere di che si tratta oppure chiedersi come mai esistono tanti comunismi diversi,domanda difficile per chi campa solo di stereotipi.Se tutte queste persone sapessero di cosa parlano si accorgerebbero che a fare apologia al comunismo è proprio il filmato pubblicato dove mostra,oltre ogni ragionevole dubbio,che l'alibi preferito dai maggiori delinquenti capitalisti è la lotta al comunismo e per delinquenti non intendo solo gangsters da strapazzo.Tanto per rimanere al film e non dilungarmi troppo tu vedi Scarface che si lamenta della brutalità di Castro quando in realtà Castro,se mai lo abbia fatto,non ha ucciso così tante persone come ne ha uccise Scarface in vent'anni di carriera e tutto solo per ingordigia personale.A questo punto sostitusci il nome Scarface con uno di tua scelta

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    4. Caro amico Rossoalloso,

      "Tanto per rimanere al film e non dilungarmi troppo tu vedi Scarface che si lamenta della brutalità di Castro quando in realtà Castro,se mai lo abbia fatto,non ha ucciso così tante persone come ne ha uccise Scarface in vent'anni di carriera e tutto solo per ingordigia personale."

      Probabilmente Castro è stato il migliore (o il meno peggio) dei capi comunisti.

      Resta il fatto che a Cuba non ci sono mai state vere elezioni e tutti i mezzi di informazione erano in mano al regime.

      Però bisogna uscire da questo manicheismo che se il comunismo è cattivo allora il cosiddetto capitalismo è buono. Possono essere pessimi tutti e due. L'importante è valutare i fatti per quello che sono senza pregiudizi di alcun genere.

      Credo però che la sentenza sul comunismo la storia l'ha già scritta.

      Ciao Davide

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    5. "Credo però che la sentenza sul comunismo la storia l'ha già scritta"

      Boh ! Finito o nel suo massimo splendore qui dovete mettervi daccordo tra voi

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    6. Con Benetazzo ci sono problemi di rima.

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  9. Anonimo12:50

    Caro amico rossoallosso,ma non ti hanno avvertito che viviamo nel "migliore dei mondi possibili",che" la storia è finita"e che le nefandezze che vediamo ogni giorno attorno a noi nell"'unico mondo possibile",fanno parte di un disegno divino,costruito "umanamente"nei cieli là dove la Suprema Verità ci ispira e ci guida, per indicare a noi, poveri peccatori, che deflettere dalla "giusta via",sognando un altro percorso di vita potrebbe condurci(orrore) ipso facto,nell'inferno di una società senza classi nè privilegi,addirittura più giusta,(doppio orrore)dove chi lavora non debba essere costretto a farlo fino alla fine dei propri giorni terreni,dove la vecchiaia,così come i primi anni di vita,possano essere considerati momenti in cui un essere umano può contare sul sostegno di una collettività non più asservita e incattivita da un'ignobile modo di produrre ricchezza per pochi, e la vita su questo pianeta possa essere degna di essere vissuta,per tutti?.Pensa che ignominia si produrrebbe, persino i conflitti per accaparrarsi risorse da destinare al profitto di pochi, immiserendo moltissimi, si ridurebbero fino a svanire,trasformando il mondo in cui viviamo in un luogo più vicino alle esigenze vere degli uomini,insomma l'avvento della "società del male"(sic).Medita su tutto ciò,e ravvediti,uomo di poca fede. Luciano

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    1. Caro amico Luciano,

      "Medita su tutto ciò,e ravvediti,uomo di poca fede."

      Apprezzo il tuo tentativo, ma credo che tentare di redimere l'amico Rossoalloso sia cosa impossibile.

      Ciao Davide

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    2. che ci vuoi fare Luciano soffriamo di una grave malattia, per noi vorrebbero l'eutanasia e in questo caso pure la chiesa è disposta a concederla.
      Spero solo che questa guerra spinga le giovani menti ad informarsi più e meglio i mezzi li hanno per cercare di evitare l'inganno
      ciao

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