Anche se questo blog si intitola “l’orizzonte degli eventi” non sto per parlare di fisica delle alte sfere e di buchi neri teorici ma di politica. Come dire dalle stelle alle stalle ed eventualmente ai prodotti evacuativi delle vacche che vi si trovano in abbondanza.
In questi giorni non posso fare a meno di immaginare la politica italiana, e forse quella mondiale, come un grande buco nero, con un centro che tutto attrae, uniforma, omologa e alla fine inghiotte. Un grande buco con l’ingoio e con la democrazia intorno, che rischia di cascarci dentro per sparire per sempre. Sono troppo pessimista? Vediamo. Il materiale di studio non manca.
Cominciamo con qualche spunto di attualità. Sabato vi sarà una manifestazione contro l’ampliamento della base militare americana a Vicenza che, nonostante gli orafi, non è affatto approvato da tutta la popolazione locale come vogliono farci credere.
In qualunque altro paese, dove le manifestazioni sono ancora considerate espressione di democrazia, vi sarebbe una normale vigilanza delle istituzioni contro eventuali episodi di violenza ma niente di più. Da noi, i giornali e le varie grancasse del pensiero unico stanno creando da giorni un clima da scontro, da allarme rosso, da “precrimine”. Sembrano già sapere che accadrà qualcosa di grave. Siamo quasi alla criminalizzazione preventiva di chi parteciperà al corteo tanto che ormai, dopo tutte le defezioni annunciate, rischiano di andarci solo Diliberto e sua zia.
L’ineffabile Rutelli, che sta studiando da Scajola con un corso accelerato su cassette, ammonisce i manifestanti che se non faranno i buoni “je mena”. Più di Genova sarà difficile, ma mai sottovalutare Cicciobello con la faccia feroce. In altri paesi qualcuno penserebbe che forse qualcuno del governo sta soffiando inutilmente sul fuoco, ma da noi non si stupisce nessuno.
Prodi, dal canto suo, rimanendo serio, ha affermato che “ il governo non manifesta contro se stesso” ovvero non si manifesta contro il governo. Oh bella, se il governo che ho votato fa una cazzata non posso dire che sono contraria?
La lezione che sto imparando da questa vicenda è comunque questa: nonostante gli americani ci abbiano appena detto sul muso che sul caso Calipari possiamo attaccarci allegramente al tram, noi non dobbiamo e non possiamo protestare contro di loro. Loro sono in guerra contro i loro mulini a vento e non accettano critiche, con il governo Prodi che fa “si, si” con la testa e gli allarga le basi.
Seconda notizia. Un’indagine della Procura di Milano avrebbe sgominato le Nuove BR che si apprestavano a colpire nuovamente vari obiettivi. La realtà romanzesca vuole che colei che ha “salvato” Berlusconi da un presunto attentato in Via Rovani (dove già scoppiò la bomba affettuosa attribuita da Dell’Utri a Mangano lo stalliere), sia stata Ilda la Rossa, la giudice Boccassini. Chissà quando avranno dovuto dirlo a Silvio, come l’avrà presa male. Gli saranno crollate le certezze.
Mentre ci rallegriamo e magari attendiamo anche di conoscere già che ci siamo tutta la verità sulle “vecchie” BR, sulla figura di Mario Moretti e i misteri del caso Moro, non posso fare a meno di notare come le notizie sulle BR stiano servendo a qualcuno per gettare fango, per non dire merda, a palettate sull’intera sinistra.
Per salvarsi dall’accusa di comunismo corrono tutti verso il grande centro col risucchio, dove già si trovano tanti riformisti-riformaroli che a tutto abboccano e dove tutto si confonde, al punto che l’incipit del manifesto del neo partito democratico, con il suo “Noi, i democratici, amiamo l'Italia"... è un clamoroso plagio de “L’Italia è il paese che amo…” dal famoso discorso di Berlusconi con la calza sulla telecamera.
Quasi una premonizione all’italiana della definizione di Gore Vidal degli Stati Uniti: “un paese con due partiti, uno di destra e l’altro di estrema destra.”
In questi giorni non posso fare a meno di immaginare la politica italiana, e forse quella mondiale, come un grande buco nero, con un centro che tutto attrae, uniforma, omologa e alla fine inghiotte. Un grande buco con l’ingoio e con la democrazia intorno, che rischia di cascarci dentro per sparire per sempre. Sono troppo pessimista? Vediamo. Il materiale di studio non manca.
Cominciamo con qualche spunto di attualità. Sabato vi sarà una manifestazione contro l’ampliamento della base militare americana a Vicenza che, nonostante gli orafi, non è affatto approvato da tutta la popolazione locale come vogliono farci credere.
In qualunque altro paese, dove le manifestazioni sono ancora considerate espressione di democrazia, vi sarebbe una normale vigilanza delle istituzioni contro eventuali episodi di violenza ma niente di più. Da noi, i giornali e le varie grancasse del pensiero unico stanno creando da giorni un clima da scontro, da allarme rosso, da “precrimine”. Sembrano già sapere che accadrà qualcosa di grave. Siamo quasi alla criminalizzazione preventiva di chi parteciperà al corteo tanto che ormai, dopo tutte le defezioni annunciate, rischiano di andarci solo Diliberto e sua zia.
L’ineffabile Rutelli, che sta studiando da Scajola con un corso accelerato su cassette, ammonisce i manifestanti che se non faranno i buoni “je mena”. Più di Genova sarà difficile, ma mai sottovalutare Cicciobello con la faccia feroce. In altri paesi qualcuno penserebbe che forse qualcuno del governo sta soffiando inutilmente sul fuoco, ma da noi non si stupisce nessuno.
Prodi, dal canto suo, rimanendo serio, ha affermato che “ il governo non manifesta contro se stesso” ovvero non si manifesta contro il governo. Oh bella, se il governo che ho votato fa una cazzata non posso dire che sono contraria?
La lezione che sto imparando da questa vicenda è comunque questa: nonostante gli americani ci abbiano appena detto sul muso che sul caso Calipari possiamo attaccarci allegramente al tram, noi non dobbiamo e non possiamo protestare contro di loro. Loro sono in guerra contro i loro mulini a vento e non accettano critiche, con il governo Prodi che fa “si, si” con la testa e gli allarga le basi.
Seconda notizia. Un’indagine della Procura di Milano avrebbe sgominato le Nuove BR che si apprestavano a colpire nuovamente vari obiettivi. La realtà romanzesca vuole che colei che ha “salvato” Berlusconi da un presunto attentato in Via Rovani (dove già scoppiò la bomba affettuosa attribuita da Dell’Utri a Mangano lo stalliere), sia stata Ilda la Rossa, la giudice Boccassini. Chissà quando avranno dovuto dirlo a Silvio, come l’avrà presa male. Gli saranno crollate le certezze.
Mentre ci rallegriamo e magari attendiamo anche di conoscere già che ci siamo tutta la verità sulle “vecchie” BR, sulla figura di Mario Moretti e i misteri del caso Moro, non posso fare a meno di notare come le notizie sulle BR stiano servendo a qualcuno per gettare fango, per non dire merda, a palettate sull’intera sinistra.
Per salvarsi dall’accusa di comunismo corrono tutti verso il grande centro col risucchio, dove già si trovano tanti riformisti-riformaroli che a tutto abboccano e dove tutto si confonde, al punto che l’incipit del manifesto del neo partito democratico, con il suo “Noi, i democratici, amiamo l'Italia"... è un clamoroso plagio de “L’Italia è il paese che amo…” dal famoso discorso di Berlusconi con la calza sulla telecamera.
Quasi una premonizione all’italiana della definizione di Gore Vidal degli Stati Uniti: “un paese con due partiti, uno di destra e l’altro di estrema destra.”
il terrorismo appunto serve a rafforzare il potere.
RispondiElimina....Quelli come noi, però, dovrebbero ringraziare l'America e la destra italiana per averli salvati dal comunismo, per avergli dato la libertà (perchè parliamoci chiaro, nulla ha fatto la sinistra per darcela, nemmeno quando ha combattuto il nazi-fascismo), la giustizia, salari sempre crescenti...a vista d'occhio, uno Stato trasparente, dove non ci sono misteri e ogni cittadino si può sentire a casa sua in ogni ufficio pubblico e parlando con qualsiasi pubblico funzionario....
boh? Lame, per come la vedo io, anche le definizioni "destra", "sinistra", "sinistraradicale" (chericattaProdi)sono denominazioni vuote, per nascondere, nei fatti un'oligarchia in cui vengono protetti potentati della piu svariata origine.
RispondiEliminaDalle coop a certi imprenditori, da strani ex detenuti a inquisiti, da banchieri dalla dubbia moralità, a politici d'assalto che politici non sono. La politica è morta, insieme alla dialettica, al confronto, al compromesso. Vedo solo tanta arroganza di potere e repressione, che non individua il governo Prodi da Berlusconi, sotto nessun punto di vista, accomunati come sono dai tentativi di isolamento e condizionamento della cittadinanza..
Ciao
Cloro
...e Bush ha anche detto che attaccherà l'Afghanistan in primavera con l'aiuto attivo dell'Italia e ci ha ringraziato calorosamente per l'appoggio che forniremo e forniamo.
RispondiEliminaOra sarà pure una coincidenza(mah!), ma tutto questo sta succedendo casualmente poco prima della manifestazione di Vicenza, stanno succedendo tutte cose (a cui si da gran risalto) che esacerbano gli animi e, diciamo, sbugiardano il nostro governo! Mah!
Non è che è in atto un tentativo di isolamento della sinistra che chiamano radicale per farsi il partitino centrista simil democraziacristiana-socialisti e buttare fuori la sinistra vera? Saranno solo riflessioni, però il punti interrogativo c'è.
laura
Cara lame, ti do piena solidarietà. In pieno revisionismo storico, trent'anni di terrrorismo di Stato non ci hanno insegnato nulla. Mi rammarico che tutto questo discenda da un sistema di informazione che nel senso comune surroga la realtà: mi rompo la testa da tanto tempo per fare capire ai miei compagni per primi che il tempo storico non va, epocalmente, da una legislatura all'altra, e che le contraddizioni hanno uno sviluppo diverso; chi sta nella camera dei bottoni lo sa bene, e sfrutta quanto può il dibattito democratico come una copertura alla propria strategia. E adesso siamo al trionfo della guerra preventiva, per così dire siamo riusciti a bagnarci prima che piovesse; tutti rossi, e nel Sindacato. Siamo al primo atto, la morbida macchina sarà sempre più spigolosa e tagliente, la Mamma che annichilisce i figli nel suo seno avrà soltanto parole mielose per loro.
RispondiEliminachi sta nella camera dei bottoni lo sa bene, e sfrutta quanto può il dibattito democratico come una copertura alla propria strategia
RispondiEliminacerto. Sfrutta e "s'infiltra".
Cloro
Il mio amico Comunista e cretino oggi si è dichiarato Prodiano, dopo aver dato del pazzo a Diliberto e sostenuto la necessità delle basi NATO... Ha da venì Baffone!
RispondiEliminaMa perché ti tormenti tanto sull'essere di "sinistra"? Per anni giustamente ci siamo sentiti terribilmente fighi per apprezzavamao il dialogo ed il confronto. E giustamente abbiamo dialogato anche con i destri. Ora, siccome è statisticamente impossibile che i destri dicano solo cazzate, parecchia gente si è accorta che qualcosa di giusto lo dicono pure i destri: p.es. che gli impegni internazionali si mantengono anche se stanno sulle palle (Vicenza).
RispondiEliminaFatta questa constatazione, però, ci siamo fatti prendere dal panico: oddio, ma sto dicendo alcune cose di destra! Aiuto! Il pensiero omologato.
Non è vero. A dx continuano a dire prevalentemente cazzate e comunque vi è una impostazione di fondo altamente discutibile.
Ma non capisco perché, in nome di una appartenenza, dobbiamo sacrificare uno dei più grandi valori del pensiero di sinistra e cioé la capacità di pensiero critico. E non si può aver pensiero critico se si ragiona sulla base di argumenti ad hominem (tutto quello che viene da dx, perciò solo, è sbagliato).
Venendo al post: Epifani ha poco cosa dire che nessuno può insegnare qualcosa alla CGIL. A parte alcuni ricordi personali di lezioni fatte a dirigenti CGIL zucconi come non mai, Epifani farebbe bene a riflettere sui costi della campagna contro la Biagi. Battaglia sacrosanta e sostanzialmente vinta. Ma le guerre senza costi non esistono: e il costo per la CGIL è stato un incremento di intransigenza coglibile nei rapporti di ogni giorno. E intransigenza e dmocrazia non vanno tanto d'accordo.
@ etienne64
RispondiEliminaMi permetto di supporre che se Prodi avesse detto in campagna elettorale che intendeva allargarela base a Vicenza non avrebbe avuto il consenso della sinistra radicale. Ora che hanno incassato i voti della sinistra radicale fanno la faccia feroce con chi manifesta contro la decisione del governo.
Impegni già presi? No, qui si gareggia a chi fa meglio lo zerbino, è diverso.
etienne dice cose inesatte, infondate o false. Qui non c'entrano Destra o Sinistra, si tratta di cazzate tonde tonde... Il Governo Prodi si nasconde dietro le decisioni di un Sindaco (non dico di quale estrazione politica) come se su questioni di Difesa Strategica l'ultima parola spettasse al potere amministrativo e locale. Poi si arroga il dovere di rispettare i patti: quali patti? E se anche il Governo precedente avesse sottoscritto un protocollo, non sarebbe egualmente vero che una certa Spagna ha mutato radicalmente indirizzo, al proprio cambio di governo, riguardo la partecipazione alla guerra irachena? Si sta spacciando su tutti i media la manifestazione come il palcoscenico della sinistra estrema: falso, ci sono gruppi cristiani, pacifisti e civici. Già, perchè non è neppure vero che i vicentini sono tutti favorevoli a questo meraviglioso indotto: il progetto di espansione devasterebbe zone di grande interesse storico e paesaggistico. E non è vero che i vicentini pongano la questione out-out sul piano antiamericano, poiché sono già abituati a dividere il proprio territorio con le strutture militari.
RispondiEliminaIl Governo cavalca la tigre, come la Destra e il No-Global. I media descrivono coerentemente un campo di battaglia, anticipando i possibili disordini.
La Sinistra operaia, marginalizzata, sopravvive in nuclei all'interno del Sindacato e dei movimenti. E' storicamente sconfitta, la prossima rivoluzione, se l'ecumene tecnologico non si affloscerà prima, la faranno i precari. Se una rondine non fa Primavera, questi disgraziati che il Governo spaccia per BR non hanno neppure la misura di terroristi: sono infiltrati, pilotati per una operazione mediatica. Il tempo è galantuomo...
@Candido: hai perfettamnte ragione. La mattina mi sveglio e mi viene la voglia incontenibile di spargere menzogne.
RispondiEliminaE hai doppiamente ragione sui trattati internazionali e sugli obblighi conseguenti agli stessi. Anche a Monaco nell'anno di grazia 1936 Adolf non si crucciò troppo perché tanto i trattati erano carta straccia.
Vogliamo protestare contro l'allargamento della base di Vicenza? E facciamolo pure, ma perfavore consideriamo pure i costi.
Ah, tra cose che non c'entrano proprio niente c'é la sinistra operaia marginalizzata: ma suona sempre tanto bene.
Ma il fatto è: perchè, durante la scorsa legislatura, gli USA hanno deciso di ampliare la base?
RispondiEliminaPerchè hanno cominciato una politica estera aggressiva e sapevano di poter contare sul governo italiano.
E' giusto perseguire "continuità" con questo stato di cose? No. Punto.
Io non sono antiamericano: se gli americani volessero installare ovunque un campeggio, senza per questo compromettere l'assetto paesaggistico, storico e urbano, gli darei il benvenuto. Una base militare non è un campeggio. Serve a fare la guerra. E qui ci sono da discutere non soltanto il Patto NATO, ma nel dettaglio la politica guerrafondaia di Bush: visto che qualcuno ha citato i patti di Monaco, mi sarebbe sembrata una follia cedere a Hitler una base ulteriore a sostegno dei suoi piani. Allora il punto non è tanto il sentimento antiamericano (oltretutto,la minoranza degli oltranzisti ha legami molto forti con la cultura nordamericana)quanto piuttosto un robusto sentimento filoamericano, discendente dalla cultura del Dopoguerra, dal Piano Marshall più che dalla storia recente degli stessi USA, dal paternalismo di Kennedy piuttosto che dai movimenti giovanili. Purtroppo, nei momenti decisivi anche gli Ascari fanno numero.
RispondiEliminaA margine, constato la debolezza intrinseca a questo Governo, manovriero senza magari avere la spinta necessaria, ma ahimé senz'anima...
ah... a proposito della Sinistra marginalizzata: sono d'accordo con etienne, non c'entra niente. Il punto è che il Governo ce la vuole fare entrare per forza, isolandola con un colpo di teatro. Nel momento di maggiore contestazione alla sua politica.
RispondiElimina@ cloroalclero
RispondiEliminale definizioni "destra" e "sinistra" sono vuote sicuramente per il politico che agisce non in nome nostro ma pro domo sua. Per noi che abbiamo ancora da ingenui dei valori e non facciamo parte dell'oligarchia però penso che ci sia ancora una differenza, non trovi?
@ laura
il nostro destino è di morire democristiani.
@ bhikkhu
ti ho già lasciato il mio commento da papera gobba... ;-)
@ cachorro quente
il bello è che pare sia stata una nostra idea. Per non aver saputo trovare qualcosa di carino per Natale abbiamo pensato ad un allargamento della base. E sull'allargamento mi fermo perchè ci sono dei bambini.