E’ giustissimo il 10 febbraio ricordare le vittime delle foibe ma penso che ancora una volta si sia persa un’occasione (ahi, Presidente!) per fare ulteriore chiarezza e giustizia su quello che fu il mattatoio dei Balcani nella seconda guerra mondiale.
Al giusto riconoscimento alle vittime delle foibe si attende da sessant’anni che si affianchi quello per le vittime dell’aggressione italiana alla Jugoslavia. Non per fare il solito sporco gioco del bilancino bipartisan che vuole soppesare le vittime e schierarle da una parte e dall’altra, ma semplicemente per ricordare che se vi furono vittime dimenticate, altre continuano ad esserlo e giustizia vorrebbe che fossero ricordate tutte.
La campagna italiana (fascista) in Jugoslavia fu condotta con pugno di ferro da generali come Roatta e Robotti, volonterosi alleati di Hitler nel progetto di “germanizzazione” dei Balcani. Proprio a Robotti si deve la frase che ho messo nel titolo: “Si ammazza troppo poco!”, a commento di un fonogramma inviatogli dal Capo di Stato Maggiore Galli nel 1942 con il resoconto di un rastrellamento in zona Travna Gora.
All’Italia, come premio per l’impegno a fianco del Terzo Reich, furono assegnati i territori della provincia di Lubiana in Slovenia, il controllo del Regno di Croazia e il protettorato del Montenegro.
Alleati dei fascisti italiani nella repressione tra gli altri di serbi, rom, ebrei ed oppositori erano i feroci Ustascia croati il cui capo, il collezionista di occhi nemici Ante Pavelic secondo Curzio Malaparte, fuggì in Argentina impunito grazie alla rete della Via dei Topi gestita con la complicità del Vaticano, della quale ho parlato in un post precedente.
Durante l’occupazione italiana, la popolazione slovena fu sottoposta a deportazione in campi di concentramento in Jugoslavia (come il famigerato Arbe al quale si riferisce la foto) e anche in Italia per far posto alla colonizzazione fascista. Qui trovate un articolo sul campo di concentramento di Alatri e le foto (questo sito contiene altre testimonianza delle atrocità alle quale parteciparono gli italiani, con immagini estremamente crude).
Sui crimini di guerra italiani, di cui la Jugoslavia fu soltanto uno dei teatri oltre l’Africa Orientale e la Libia, permane una congiura del silenzio che può essere spiegata solo con i sordidi interessi della guerra fredda.
Invano il governo jugoslavo chiese per molti anni che i criminali di guerra italiani fossero estradati per essere giudicati. Per loro non vi fu mai alcuna Norimberga, perchè godettero sempre di protezioni politiche e diplomatiche. Non vi fu mai una discussione sui crimini di guerra italiani semplicemente perché si decise di farli scomparire e di inventare al loro posto la leggenda degli “italiani brava gente”.
Molti anni fa, ormai venti, la BBC realizzò un documentario, “Fascist Legacy”, avvalendosi della collaborazione di storici come Michael Palumbo, autore anche di un volume sui crimini di guerra italiani che mai passò le maglie della censura e rimase inedito.
Questo documentario diviso in due parti, una dedicata al teatro jugoslavo e l’altro a quello africano, è una visione illuminante per coloro che sono cresciuti con l’idea che l’italiano in guerra non ha mai fatto male ad una mosca. Vi si parla di orrori, di esecuzioni sommarie, di campi di concentramento come Arbe in Croazia, dove i vivi venivano lasciati morire di fame in condizioni igieniche spaventose e i morti venivano seppelliti a tre per ogni fossa.
E’ una visione che fa star male, perché ci si sente traditi, ci si vergogna non solo di ciò che è stato fatto da nostri connazionali, ma anche per l’impunità della quale hanno in seguito goduto.
Un’impunità che era probabilmente voluta un po’ da tutti, anche da coloro che per nascondere le proprie magagne hanno lasciato che su queste infamie calasse l'oblio. Fu Togliatti a firmare l'amnistia che diede un fenomenale colpo di spugna ai crimini fascisti. Tu lascia stare i miei e io lascio stare i tuoi, alla faccia dei morti. Se delle foibe non si è parlato per decenni nulla mi vieta di pensare che fosse dovuto anche a questo patto bipartisan del silenzio.
Tornando al documentario di Ken Kirby, fu acquistato e doppiato dalla RAI ma mai messo in onda. E’ stato presentato a mezzanotte da La7 un paio di anni fa o più, alla chetichella, e riproposto in seguito da History Channel nel pacchetto Sky. Avrei voluto proporvelo ma non l’ho trovato in rete.
In compenso in Internet si trovano molti documenti e materiali su quelle pagine oscure della nostra storia. Qui troverete un esauriente catalogo di articoli sulla campagna italiana nei Balcani, le foibe e il cover-up dei crimini italiani.
In questa strana memoria settoriale della storia dove, a seconda delle simpatie, le vittime possono essere ricordate o meno, spero che un giorno, oltre alle vittime delle foibe (tutte, non solo quelle italiane), si ricordino anche le altre.
I deportati sloveni, gli internati di uno dei campi di sterminio più terribili come Jasenovac, tomba di ebrei, musulmani, serbi e rom, gestito dai nostri alleati di allora, lo chiedono invano da sessantadue anni.
come al solito sono d'accordo con te.
RispondiEliminaguarda che hai scordato il link su kilombo.
Buona domenica!
Accordato al tuo pensiero. Ho riflettuto sul tuo accenno a Togliatti e mi sembra che, in generale, una amnistia dopo una guerra interna lacerante è un passaggio dettato da elementare intelligenza politica. Allora questo andare sopra i patti da cui nacque l'Italia democratica, da parte di Napolitano mi sembra revisionismo molto in mala fede. Vuoi vedere che presto toccherà ai valori della Resistenza?
RispondiElimina@ spartacus
RispondiElimina'azz è vero, ho rimediato!
Buona domenica anche a te e Diana. Mi baci Matteo, per favore?
sulle foibe si sta facendo solo propaganda e mi duole vedere come a sinistra siano tutti concordi, a cominciare dal nostro Presidente della Repubblica.
RispondiEliminaOgni anno il numero delle vittime lievita, non si sa come. dei crimini che hanno portato alle foibe, il silenzio più totale.
ho raccolto un po' di materiale sulle mistificazioni della destra qui:
http://blog.terrorpilot.com/archives/1915
saluti
ciao, concordo su molto di ciò che dici, ed apprezzo anche il piglio equilibrato con cui proponi cose sacrosante. Forse sarei meno preoccupato di dover mostrare di riconoscere i morti delle foibe, nella misura in cui ciò in genere oggi a sinistra non viene negato. Piuttosto ridimensionare il fenomeno è sacrosanto, in onore alla verità storica e visto il tenore e il significato delle celebrazioni da parte di post,vetero e filofascisti. dover mostrare di riconoscere i "loro" morti porta il dibattito politico in ambito, prerepubblicano, ed è il gioco di certe figure della destra quello di estorcere concessioni e confessioni dalla sinistra.
RispondiEliminagioco sporco che è antidialettico perchè non ha l'obiettivo di riconciliare, ma di spostare sullo stesso piano due realtà storiche opposte.
Il discorso non si ferma in: ok, anche noi abbiamo i nostri morti, che erano fascisti ma in buona fede, ma prosegue affermando che la resistenza era brigantaggio e vendetta personale, fino all'equiparazione totale, allo sporcare l'altro per sentirsi uguali, per non tagliare cordoni ombelicali, complice il tempo e il generale torpore del popolo italiano. non ha senso questo ricerca di consenso bipartisan, non con questa gente, concordo che napolitano ha tradito ancora una volta (vedi discorso di fine anno) il pensiero di sinistra per conciliarsi col non-pensiero di destra
ciaoo
ps io ho trovato sia la versione andata in onda su la7 sia una versione integrale, cmpresa la seconda parte del documenrario, su emule
@lameduck
RispondiEliminaHai notato che moltissimi tra i membri della nostra classe politica (con lo stuolo dei propri supporter) hanno la testa rovesciata all'indietro? E che nessuno di loro(poverini!) riesce a guardare avanti? Vorrei tanto (mi sa che finirà con gli altri miei desideri nella letterina di Natale) che dal presente carico di problemi qualcuno avesse il coraggio di offrire una indicazione sul futuro.
Bellissimo post, tutto da condividere. Ma come facciamo a far si che queste informazioni arrivino a tutti? Trovo sempre più necessario un organo di stampa ed un canale televisivo al servizio della verità. Ma non aspettiamoci che lo facciano i partiti di sinistra, loro hanno ben altri interessi. Tocca a noi mobilitarci per un'informazione corretta. Vediamo se qualcuno ha delle idee in merito....
RispondiEliminaBellissimo post, lame, grazie. Dovremmo davvero informarci tutti di più.
RispondiEliminaA.I.U.T.O.
Sei una grande! Non si poteva trattare le foibe in modo più giusto... Sono rattristata dalle speculazioni politiche sulle morti...
RispondiElimina@ candido
RispondiEliminal'amnistia in un paese normale che ha avuto uno straccio di processo ai maggiori responsabili dei crimini, come Germania e Giappone si, ma la nostra "riconciliazione" ha fatto si che un criminale di guerra come Badoglio sia diventato il capo del governo e a scuola lo si sia studiato quasi come un padre della patria. Quando ho letto i libri di Del Boca che narrano le sue imprese in Africa sono rimasta di stucco.
I comunisti allora accettarono di calare un velo di silenzio su tutti i crimini, quelli fascisti e quelli titini ma a distanza di sessant'anni cosa abbiamo ottenuto? Che si riparla delle foibe (che sono un fenomeno ben più complesso di quanto si vuole far credere, nel senso che vi furono infoibati sloveni dei quali si tace)è ciò è doveroso ma, mentre questa sta diventando realtà storica, l'altra faccia della medaglia, i crimini fascisti, sono solo propaganda comunista. Hai capito il meccanismo?
@ swampthing
ho visto il tuo post, è importante che se ne parli, a maggior ragione se i media tacciono.
@ semmelweiss
quando ero giovane giovane si diceva che Napolitano era di destra... ;-)
@ eliolibre
ti ringrazio per l'apprezzamento.
Il compito della blogosfera è proprio quello di colmare le lacune, in qualche modo facciamo informazione, o meglio ci scambiamo conoscenze.
@ cima
grazie professo', e mi raccomando, una buona domenica!!
@ tisbe
oltre a catalogare i vivi si catalogano anche i morti (quelli da ricordare e quelli no) e questo per me è un segno di imbarbarimento. Ciao cara, una buona domenica anche a te!
Ottimo post e informatissimo.
RispondiEliminaPurtroppo lo scodinzolare delle sinistre verso destra per farsi benvolere (e perché poi?) finirà solo con l'omologazione totale.
Nel frattempo, si gioca con la verità adattandola alle esigenze altrui.
In questo senso post come questi hanno un valore immenso.
Buona giornata.
Finalmente una riflessione completa e chiara sull'argomento!
RispondiEliminaBuona domenica ;-)
@lameduck
RispondiEliminanel nostro Paese, paradossalmente, proprio aver fatto la Resistenza giocò contro i processi ai criminali di guerra. Germania e Giappone si limitarono a perdere la guerra (ed anche lì ci si fermò ben prima del fondo, altrimenti avresti dovuto fare i conti con il collaborazionismo in Europa ed il codice di guerra giapponese, che rese lecito qualunque abuso su occupati e vinti) mentre invece l'Italia aveva un forte nucleo comunista in armi. Quanto avvenne, fu fatto guardando alla geopolitica, sotto l'ala delle Grandi Potenze. Prendere o lasciare. Egualmente la Francia, che pure vinse la Guerra, chiuse la faccenda frettolosamente; mentre sai che le dimensioni del collaborazionismo e più ancora di una autentica Internazionale Nazista erano raccapriccianti.
Certamente sarebbe comodo per le Destre mistificare i crimini fascisti, ma non credo che si arrivi a negarli; penso che si stia operando contro i valori della Resistenza, inadatti al Mondo Nuovo, in un modo più sottile. Alle nuove generazioni, provvidenzialmente sprovviste di senso storico (memoria e coscienza critica) si passa da anni il messaggio che in Guerra i crimini li fanno tutti (limando sì le dimensioni della Shoah, che qualcuno già addossa alla follia di Hitler e dei suoi templari) e che Destra e Sinistra alla fine sono uguali. Quindi la revisione non è soltanto sui fatti, ma sul significato di quei fatti che non si possono negare. Quando ci mettiamo a centesimare atrocità e caduti, inconsapevolmente alziamo un muro prima che giungiamo alle ragioni storiche. Invece dobbiamo avere il coraggio di dire che noi, sino ad oggi, non siamo al di sopra delle parti e che incarniamo una scelta, siamo i figli di una società voluta contro il Fascismo e che per questo ha lottato e ucciso.
Il guaio è che la storia è una cosa complicata da ricostruire. Alle volte persino gli storici ci riescono con molta difficoltà e anni di studi. Per cui, quando invece viene stiracchiata per dimostrare infauste tesi tipo "noi siamo meglio di loro" e "loro sono comuque peggio di noi", viene fuori un papocchio. Bel post. Doveroso.Ciao. Galatea
RispondiEliminaGrande. Questo post dovrebbe essere oggetto di studio nelle scuole.
RispondiEliminaDella serie: Donne, voi che sapete, voi che potete, salvateci, salvate il mondo!
@korvorosso
RispondiEliminaIn verità ci furono, ci sono e ci saranno donne soldato e (non hai idea di quante) donne aguzzine. Visto allora che l'inclinazione alla violenza non dipende dall'arnese che ciascuno ha tra le gambe, che ne diresti di rivolgerti all'umanità per intero?
Splendido articolo. Speriamo che qualcuno dei nostri sinistrati rappresentanti lo legga, dopo aver finito di genuflettersi di fronte ai maître a penser revisionisti che oggi vanno per la maggiore...
RispondiEliminaGrazie Lameduck! Post di grande valore. Mi hai dato una visione della cosa che nemmeno al liceo in cui ho studiato...
RispondiEliminaConcordo, poi, con il tuo "giustizia vorrebbe che fossero ricordate tutte".
Personalmente è ciò che ho fatto.
Miriam
molto bello il tuo post
RispondiEliminapeccato che il presidente della repubblica stia facendo troppi favori alla destra ultimamente
un saluto ericablogger
http://blog.pupazzipensieri.it
Che bella cosa la memoria, quando assunta nelle giuste quantità, e usata con rispetto. Peccato che sia passata di moda, e il trend imperante sia mistificare, mentire, confondere, terrorizzare.
RispondiEliminaE, come giustamente fai notare, quant'è brutto usare i morti per portare acqua al proprio mulino.
Incredibile!
RispondiEliminaSono capitata qui per caso...
Scusa ma come vedi dal cognome sono una ragazza Slovena, vivo in Italia e ho solo 26 anni. Quando sono nata il Maresciallo Tito era gia' morto. A scuola ci hanno raccontato un sacco di balle: che Tito era il peggior criminale di tutta la storia umana, che era un traditore Croato che ha venduto il suo popolo ai Serbi, che i Nazisti e i Fascisti italiani erano dei liberatori, che volevano bene al popolo Sloveno e che sono stati ammazzati da Tito, che da noi è peggio di satana. Io mi domandavo se veramente poteva esistere un uomo tanto cattivo, e che non era neanche Serbo, perchè per noi i Serbi sono i cattivi: si diceva che le guerre balcaniche erano colpa sua, ma come poteva essere colpa sua se era già morto? Si diceva che Milosević era il suo successore, ma come poteva essere lui che ha tolto la stella rossa dalla bandiera Jugoslava, ed era un nazionalista che è il contrario di un comunista? Si diceva ancora che la colpa più grave di Tito era quella di aver fatto una sola nazione fra i selvaggi e barbari Serbi e Macedoni, e noi "civili" Sloveni e Croati, e che non potevamo vivere insieme perchè troppo divesi. E' questa una colpa? Oggi nel mio paese si da la caccia agli Zingari, e molta gente pensa che Hitler aveva ragione a massacrarli tutti, e se non lo ha fatto, ora ci devono pensare gli Sloveni. E' questo un paese migliore? Da cosa siamo stati liberati? Siamo in Europa, ma ci comportiamo da Europei? Sai che il 99% degli Sloveni crede a queste cazzate che ci sono state insegnate a scuola? Io più leggo queste cose e più amo l'Italia, perchè da voi, a parte Gasparri e qualche altro cretino, non ce ne sono di persone che ragionano così. E mi vergogno profondamente di essere Slovena ed ex Jugoslava. Quando vado all'estero dico di essere Italiana, perchè ho imparato la vostra lingua, scusa se mi faccio passare per una vostra connazionale, ma mi vergogno di essere Slovena per i crimini che ha commesso la mia gente e per quelli che sta ancora commettendo. Ora vivo in Italia e non credo che tornerò mai più nel mio ex Paese.
Con affetto, amore e ammirazione per voi Italiani.
Valentina.
@valentina
RispondiEliminaNon è che noi italiani ce li meritiamo, tanti complimenti... Abbiamo spedito anche un po' di bombe, ai tempi del Governo D'Alema, sulla ex Jugoslavia. E lo Stato del Vaticano è stato il primo a riconoscere le prime repubbliche secessioniste, memore del suo coinvolgimento diretto nello Stato Indipendente di Croazia, a sostegno degli Ustascia.
Non è che noi italiani abbiamo tanto da vantarci, Valentina... io sono di Trieste, dove vive ancora un rancore anti-sloveno venato di razzismo anti-slavo, nella quasi totale dimenticanza di cos'è stata l'occupazione italiana in Yugoslavia. O del fatto che, in Italia (nel goriziano e nel Carso) migliaia di sloveni hanno dovuto dimenticare la propria lingua, addirittura cambiare il cognome.
RispondiEliminaGiusto ricordare le foibe, ma anche ricordare perchè sono state dimenticate, in quanto motivo di imbarazzo "bipartisan". Alla fine Tito, al di là dai crimini che ha commesso, pretendeva "danni di guerra" sostanzialmente legittimi e ci è andata tutto sommato bene. Sono morti innocenti e colpevoli, e anche donne e bambini, ma chi ricorda gli innocenti uccisi dalle rappresaglie anti-collaborazioniste in Francia (o gli innocenti morti sotto le bombe USA)?
Il fatto è che bisogna ringraziare la resistenza se il nord-italia non è diventato un protettorato (il Nord-Est sotto Tito, il resto sotto le forze alleate).
ciao lameduck, ti linko.
RispondiEliminaper sentire l'altra campana (ancora non rincoglionita dal pensiero unico revisionista/fascista di casa nostra)
RispondiEliminahttp://www.osservatoriobalcani.org/
article/articleview/6792/1/51/
Mi accodo ai complimenti per il gran bell'articolo. E vivendo a Trieste, mi trovo purtroppo d'accordo anche con Cachorro Quente.
RispondiEliminaAloha.
Sorry, non sono d'accordo.
RispondiEliminaNon è facendo la conta dei reciproci torti che si capisce qualcosa.
E se è buona cosa ricordare che non è affatto vero che gli italiani siano stati "brava gente", frasettina con cui ci siamo troppo spesso lavati la coscienza, non è nemmeno giusto svotare il fatto che tra il '45 e il '52 (almeno) fu perpetrato un vero e proprio genocidio nei confronti degli italiani. Oltre le foibe c'é un intero esodo.
Ora, è vero che i "destri" stanno tormentando sulla storia passata per ragioni più che attuali (anche perché, diciamolo francamente, degli istriani e dei dalmati non è mai fregato niente a nessuno: erano solo un problema). Ed è anche vero per qualche misterioso motivo la sx ha la passione in questo periodo di darsi mazzate sulle palle.
Ma non mettermi insieme le atrocità commesse nella guerra nei balcani che fu, probabilmente, il teatro di guerra più lurido di tutta le seconda guerra mondiale (n.b. le porcate per arrivare all'"eccellenza" di quella guerra si fanno in due...) con il successivo genocidio. La vulgata comune pone un nesso di causa ed effetto: m la faccenda è moolto più complicata e moolto più risalente nel tempo.
E -accusami pure di pensiero piatto ed omologato- non scadiamo nel revisionismo al contrario.
Il punto è che è indecente parlare di tragedie di 60 anni fa per polemichette odierne. Stiamo veramente facendo salotto (la sinistra, la destra...) sulla pelle di gente morta o scappata in modo atroce.
In tutto ciò c'é un'unica consolazione: grazie alla UE spero che mio figlio non capirà (in senso forte) mai le cose che mio padre gli racconta di uno strano confine dove fino a pochi anni fa la gente si sparava. Credo proprio che tra pochi anni a nessuno fregherà più molto di dove dovrebbe esattamente correre il confine.
@ valentina
RispondiEliminaciao e benvenuta! Ti ringrazio per la tua testimonianza che mi fa pensare a cosa può diventare la memoria storica se viene sostituita dalla propaganda. Un qualcosa di vuoto, di perverso che non porta niente di buono ai popoli. Dio ci guardi dai vari revanchismi!
La scuola dovrebbe sempre cercare di raccontare la storia per intero, non solo quello che fa comodo alla parte politica in auge in quel momento.
Per quanto riguarda l'Italia, magari il problema fosse solo Gasparri... ;-) Ciao!
@ cachorro quente, sermau e settantasette
grazie amici per i preziosi contributi, in diretta dal Nord Est.
@ etienne 64
non capisco perchè non dovrebbe esserci attinenza tra la de-slovenizzazione forzata (condita da soprusi, uccisioni e deportazioni delle popolazioni civili) da parte del fascismo e il fenomeno successivo delle foibe.
Qui nessuno sta dicendo che le foibe furono la giusta punizione per i peccati commessi, perchè tu ed io sappiamo benissimo che quando si spara nel mucchio ci vanno di mezzo anche e soprattutto gli innocenti. Però, santo Iddio, se leggiamo cosa fecero gli italiani a quelle popolazioni, e calandoci nel clima di una guerra, come si fa a non vedere i due fenomeni come almeno in parte correlati? Il problema è che la prima parte della storia è stata cancellata e si parla solo della seconda. Così sembra che le popolazioni della ex Jugoslavia una mattina all'improvviso si siano messe a perseguitare gli italiani.
A te non credo sembri giusto che le vittime di cui non si parla (quelle provocate dalle violenze del fascismo) non vengano ricordate. Io ho voluto solo farlo, perchè quando ho visto "Fascist Legacy" e ho sentito i racconti del campo di concentramento di Arbe sono stata male, anche perchè questa parte della "mia" storia come italiana mi era stata tenuta nascosta. Come ho specificato nel mio post non uso il bilancino con i morti. Li rispetto tutti, dal primo all'ultimo, ma rivendico il diritto di poter ricordare quelli dimenticati da Dio e dagli uomini.
Arrivo tardi a farti i complimenti, Lame, ma te li faccio lo stesso. Brava!
RispondiEliminaA Valentina vorrei dire che riguardando Fascist Legacy (e l'ho rivisto dopo averne letto qua) io mi vergogno di essere italiano, in certi frangenti.
La Guerra fu fatta contro il Fascismo. Si trattò di imporre un Ordine o l'altro, e la società conseguente non fu e non poteva essere al di sopra delle parti. Oggi il revisionismo è funzionale ad una società diversa. Quali sono i cosiddetti valori della Resistenza? Sono tutti alla base della nostra Carta Costituzionale. L'Italia non è più una repubblica fondata sul lavoro, perché il precariato distrugge il concetto del lavoro come diritto-dovere. L'italia non è forse neppure una democrazia nel senso più ampio, perché i potentati economici governano il mondo e decidono le strategie economiche. Oggi la nostra nazione fa la guerra ed esporta armi; ed ogni giorno perdiamo qualcosa di ciò che un tempo sembrava acquisito: diritto allo studio, al lavoro, all'informazione, alla sicurezza sociale... L'economia globale è il nuovo pensiero forte, ed aspira intrinsecamente ad essere pensiero unico. Non siamo tanto miopi da celebrare la UE come la fine delle frontiere, che invece si sono spostate in avanti. Non parliamo di pace mentre si usa il terrorismo per attuare la guerra permanente su scala planetaria. Non parliamo di legalità internazionale dopo che abbiamo constatato i frutti dell'Unipolarismo. Come si può celebrare la fine del Fascismo ed accettare che una classe ristretta saccheggi l'Umanità, esaurisca le risorse, avveleni il pianeta, sparga pestilenze e brevetti biotipi che annichiliscono l'ordine naturale, al folle scopo di incassare benefici e brevetti? Non guardiamo fiduciosi all'avvenire dei nostri figli: non si scanneranno più per spostare di un palmo i confini, ma forse lo faranno per un sacco di patate e una tanica d'acqua. Contro l'ottimismo dei benpensanti, penso che ci prepariamo ad un atto tragico per la nostra civiltà.
RispondiEliminaCaro Cachorro Quente,
RispondiEliminahai descritto un po' la mia situazione: io abito a Muggia perche' li' ho dei parenti da sempre Italiani, nati in Italia e Italiani da generazioni, anche se di minoranza Slovena. Ma qui a Muggia sembra da un po' di tempo di stare come a Kosovska Mitrovica o a Mostar: è una citta' profondamente divisa, Sloveni se la fanno con Sloveni e Italiani con Italiani. E questo sentimento antislavo sta sempre piu' aumentando, nonostante io sono Istriana e sono nata a 10km da qui.
Certi Italiani sembra che hanno preso esempio da noi, e non si parla mai dell'isolamento della comunità Slovena ma solo delle presunte tutele a danno degli Italiani, non posso neanche dire che sono nata in Istria che mi danno della ladra, come a tutti noi Sloveni. Se esco fuori da Muggia mi danno della zingara, senza sapere che il nostro popolo perseguita l'etnia Rom, i quali non sono neanche degni di un giorno della memoria... ma cerco di pensare che questi cretini sono una minoranza, non dò le colpe agli Italiani oggi di quello che hanno fatto i loro nonni nel passato, come purtroppo si fa da noi in Slovenia. Come tu ben sai, da noi NON esiste una sinistra, esiste un pensiero unico, acritico, e il solo problema della gente è accumulare i soldi in modo piu' o meno lecito, fregare l'Unione Europea e bastonare zingari, immigrati, ex jugoslavi e "cancellati" con le ronde che le vostre padane al confronto sono delle signorine. E con la complicita' di Janez Janša, che non e' altro che un berlusklone male riuscito. E dimmi te se non mi devo vergognare di essere Slovena.
@ Etienne: Non so se si può parlare dell'esodo come di "genocidio". Grave discriminazione nei confronti degli italiani sì (che finirono soprattutto in mezzo ai neonati dissapori tra Stalin e Tito), genocidio mi pare un termine troppo grosso, anche solo per rispetto dei veri genocidi.
RispondiEliminaIn merito agli eccidi della Guerra. Se dovessimo celebrare tutte le stragi, il calendario non basterebbe. Si è voluto fare della Shoah un simbolo: è utile discutere, ma non si tratta di una conta delle vittime innocenti. In tale caso, riaprire le ferite del passato serve la strumentalizzazione politica attraverso la pratica del revisionismo. Dobbiamo usare una sorta di raziocinio etico in merito alla nostra storia, e tentare di risalire al miglior bene: sacrificando crudamente, in nome dell'umanità, tutte le cose buone che stanno al di sotto di questa soglia e che pure ci stanno a cuore... Spero di essere riuscito ad esprimermi. Pasolini parlò in questi termini del fratello giustiziato (o forse è meglio dire ucciso) dai Partigiani, serbandogli certo amore. Anche nel ragionamento politico dovrebbe essere così. Nella mia Sicilia Patton, per tagliare la strada alla Goering che risaliva verso Messina, ad un certo punto smise di fare prigionieri e liquidò 5000 prigionieri che si erano arresi a lui. Chi avrebbe dovuto fermarlo? Dovremmo chiederci quali sono le conseguenze ultime delle nostre convinzioni morali,assumere le nostre scelte e confrontarci con quelle. Un mio anziano amico tedesco mi raccontava che gettò precipitosamente l'uniforme dopo la resa, perché nella sua area i Polacchi ammazzavano chiunque la portasse; eppure non c'era risentimento in lui e non giustificava il Nazismo. E si che perse molti familiari sotto i bombardamenti. Oltre che far parlare i morti dovremmo interrogare i vivi.
RispondiElimina@Lameduck. Credo che il punto sia leggermente diverso. Gl italiani hanno commesso vari crimini di guerra: citavi giustamente Del Boca e ci sarebbe anche altro da aggiungere, fra cui -per l'appunto- la guerra nei balcani tra il 1941 e il 1943.
RispondiEliminaPerò... però il tuo discorso non è solo un discorso storico. Diciamo che nel tuo post vi è un metadiscorso che con la storia di quegli anni c'entra solo di striscio. Quello che mi pare che tu critichi è la possibilità che la commemorazione degli infoibaiti possa essere utilizzata strumentalmente OGGI per dire quanto i comunisti sono cattivi. Cosa che puntualmente un po' di destri sono già partiti a fare. Il rischio esiste e hai ragione a far presente che le cose (tanto per cambiare) non sono state così lineari.
Ma quello che mi premeva sottolineare è che mi trovo assai a disagio in un parlare di foibe comunque funzionale alle polemiche odierne tra le due fazioni attualmente urlanti in Italia. E non posso non notare che così facendo rischiamo di struttarare il discorso in modo disdicevolmente simile a quello della dx revisionista. Insomma, siccone da dx ci dicono che i comunisti, oltre a mangiare i bambini, hanno infoibato tanti italiani, allora facciamo notare che i fascisti, oltre ad aver fatto tutte le porcherie note ed arcinote, hanno anche fatto un sacco di porcherie durante la guerra dei balcani. Al che, suppongo, i destri replicheranno che i comunisti hanno fatto (argomento scelto a caso nel Libro nero del Comunismo). E noi replicheremo ancora che i fascisti hanno (altro argomento scelto più o meno a caso...). No, basta.
E le considerazioni di Candido mi trovano sostanzialmente concorde. Mi prrmetto solo di aggiungere che a scavare nel passato di chiunque si trovano schifezze, cosa che consigliare a chiunque di evitare di usare una fetta del passato per sentirsi più belli e più bravi.
@cachorro. Per genocidio si intende non tanto l'uccidere un sacco di gente (non è un fatto solo numerico), quanto il distruggere una popolazione in quanto tale. Diciamo che genocidio è sostanzialmente sinonimo di pulizia etnica. Direi che in Istria ed in Dalmazia in quegli anni si cercato di distruggere la presenza italiana in quanto tale e direi che l'obbiettivo sia stato sostanzialmente raggiunto. In questo senso, mi sembra che sia corretto parlare di genocidio. Ultima notazione: non direi che gli italiani siano state le vittime dei conflitti tra Tito e Stalin: l'idea di far piazza pulita degli italiani è decisamente anteriore alla rottura con Stalin.
Strana cosa la Storia. E' sempre dalla parte dei vincitori. Almeno finché non vengono sconfitti...
RispondiEliminaP.S. Cara Valentina - come direbbe Max Gazzè - sei quasi omonima di Goran Vlaovic: te lo dovresti mangiare quel 99%! Cosa stai facendo per cambiare le cose?
@Candido: a proposito di polacchi, recentemento ho letto o sentito questa storia:
Polonia. La Seconda Guerra Mondiale è appena finita. In nonsoquale paesucolo si trovano più di cento ebrei scampati ai lager. I pii e cattolicissimi polacchi trovano il loro bersaglio prediletto - gli ebrei - e li accusano di aver portato il Comunismo. Per non farsi mancare nulla, li accusano anche della sparizione di alcuni bambini del villaggio (li avranno mangiati??). Gli ebrei scampati ai lager nazisti vengono massacrati dai cattolicissimi polacchi. Fine della storia.
Anzi no, un'ultima cosa: quel papa polacco non ha mai chiesto abbastanza scuse per i miei gusti.
Ma si sa, i gusti son gusti...
P.P.S. Sono un grande fan della teoria dell'azione-reazione... Applico questa teoria anche alle Foibe. E adesso che ci penso, il neofascismo prende così piede nell'est europeo anche a causa del comunismo dittatoriale, imposto con la forza. Si è creato un "rigetto", e si sa, non è una bella cosa il rigetto... Azione-reazione
La testimonianza di valentina è interessante.
RispondiEliminaPosso confermare le "idiosincrasie" slovene verso gli zingari, lei si riferisce ad un caso degli ultimi tempi. E' lo stesso che da noi.
Il Fascismo ha perso militarmente ma poi te lo ritrovi nella testa della gente, di qua o di là dal confine.
La Slovenia di oggi non ha paragone con quella sotto il fascismo, e così le persone. Lo stesso vale anche per noi. Non c'è collegamente tra queste generazioni, credo un pò in tutta Europa.
Il motivo, secondo me, si chiama società consumista, distruttrice di ogni punto di riferimento, forse il vero e più forte nemico dll'essere umano.
Avevo visitato il tuo blog domenica, e fatto delle mail ad amici del tuo post, che condivido.
RispondiEliminaSpero non ti dispiacerà se lo linko nel mio blog, visto gli sviluppi che ha preso, con le ultime affermazioni del nostro ministro degli esteri.
ciao piero
E che dobbiamo dire ?
RispondiEliminaHai fatto centro un'altra volta ?
E che parlamm' affa'...
Siamo alle solite !
Pensatoio
A'ridatece Gaber...(di Giorgio...)
@ candido
RispondiEliminaavevo sentito parlare degli eccidi di soldati italiani in Sicilia ad opera degli alleati. Ma come ben sai, di quella parte non è permesso lamentarsi.
Non so se conosci anche le persecuzioni (molto simili a quelle subite dagli italiani profughi dall'Istria) alle quali furono sottoposte le popolazioni tedesche che erano state mandate a ripopolare i Sudeti. Finita la guerra queste popolazioni civili furono letteralmente massacrate dalle truppe sovietiche. Altro episodio sconosciuto: il destino di centinaia di migliaia di soldati prigionieri tedeschi richiusi in campi di concentramento gestiti dagli angloamericani in Germania, che li facevano letteralmente morire di fame. Oppure, la vendetta perpetrata sui prigionieri tedeschi da parte di alcuni ebrei liberati dai lager che furono arruolati dalla polizia politica polacca con assoluta licenza di uccidere. Finirà mai la storia della seconda guerra mondiale di riproporci efferratezze?
@ etienne 64
hai ragione, ma vedi, se vai a leggere i post sulle foibe nei blog di destra, nascondono sempre la parte che va dal 39 al 45. E perchè? Perchè il loro discorso non è per le vittime delle foibe ma una forma di revanchismo politico. Mi è sembrato opportuno, vista la disinformazione dei media tradizionali, raccontare un pezzo della nostra storia che forse può aiutare a capire, mai a giustificare, le violenze alle quali furono sottoposti gli italiani dopo la guerra. E che non sia stato un fenomeno unico lo dimostra l'esempio delle popolazioni dei Sudeti di cui ho parlato in risposta a Candido.
@ Bhikkhu
purtroppo la vendetta è lo strumento più a portata di mano che l'uomo possa trovare. E poi non è il caro vecchio "occhio per occhio, dente per dente"? Ed è così difficile superare questo stadio dell'evoluzione.
@ sermau
ti quoto in pieno.
@ pieroc
ho visto. Ti ringrazio per la citazione. Un caro saluto.
@ pensatoio
e pensare che avremmo un presidente parte-nopeo e parte napolitano...
@ Etienne: intanto non direi che la popolazione italiana in Istria e Dalmazia sia stata totalmente eliminata. Ovvio che buona parte degli italiani se ne sia andata, perchè privati della "patria" e soggetti alle nuove leggi comuniste, oltre che alla discriminazione nei confronti degli italiani; ma molti (comunisti o meno) rimasero.
RispondiEliminaPer quanto riguarda invece lo scontro tra Tito e Stalin, non mi riferivo all'occupazione di Trieste e del Goriziano (in cui avvennero violenze la cui genesi è stata ampiamente spiegata in questo thread), ma alle successive vittime della dittatura di Tito nei termini di militanti comunisti italiani tacciati di stalinismo.
Il sangue può lavarsi soltanto con la pace. Il nostro pianeta pullula di conflitti etnici e religiosi, potremmo usare la politica per curare i mali, piuttosto che il contrario. Se mai l'Europa troverà l'unità, non avremo risolto nulla continuando ad esportare la democrazia ed il modello di sviluppo come stiamo facendo, sugli scudi dei blindati e sotto l'ombrello dei missili,con la stretta economica. Mi sta a cuore l'amnistia promossa da Togliatti nel nostro paese da ricostruire, perché quello è un esempio di come si dovrebbe mettere punto e ricominciare, piuttosto che un colpo di spugna. Ripeto ripeto e ripeto che la società del Dopoguerra non era una società al di sopra delle parti, bensì figlia della Resistenza: rivedere i patti che portarono alla amnistia, mettere sulla stessa linea tutti gli eccidi e gli assassini senza tirare una linea dritta, vuol dire riaprire tutti i conti. A chi conviene? Io sono molto legato alla Carta Costituzionale della Prima Repubblica... mi rendo conto che i processi geopolitici ormai la soffocano.
RispondiElimina@ candido
RispondiEliminasolo una considerazione. Va bene l'amnistia, il ricominciare. Ma come mai certi personaggi che furono amnistiati ce li siamo poi ritrovati pari pari nei vari golpe tentati e nella strategia della tensione? Quelli erano pronti a rinverdire il fascismo più e peggio di prima, come la mettiamo? Non è che Togliatti, oltre a doverlo fare, ha agito anche per opportunismo e per restare fedele all'idea del "comunismo in un solo paese"? Il non avere avuto una Norimberga ci ha reso una democrazia zoppa, sottoposta a sovranità limitata e alle minacce dell'eversione interna, di ogni colore. O mi sbaglio?
@lameduck
RispondiElimina;-)
Si,penso che ti sbagli. Il PCI si sacrificò agli accordi delle Grandi Potenze, piuttosto che alla dottrina staliniana del Socialismo in un solo Paese, e successivamente si mantenne prudentemente nel suo limite stabilito: la linea togliattiana per il socialismo attraverso libere elezioni fu un colpo di realpolitik, stando ai patti. Gliene sono riconoscente. Se la Sinistra del Dopoguerra non avesse convinto l'Occidente di avere, malgrado il suo ruolo satellite dall'URSS,una forte personalità internazionale e la capacità di seguire i trattati, l'Italia sarebbe finita come la Grecia.
Norimberga è stata, al contrario di come sembra, un modo per isolare i gerarchi nazisti e salvare la società tedesca. Se fosse stata retta soltanto da criteri giustizialisti, ci sarebbe stata una purga senza precedenti ed ancora lutti e rancori.
L'eversione ha raccolto e utilizzato frammenti di Fascismo e forze antidemocratiche: lo ha fatto sguazzando un po' in tutti gli ambienti, compreso il Vaticano... Però la diga ha retto per la tiepidezza USA alle trame eversive di casa nostra, avendo un alleato riconosciuto nella DC. Certamente non faccio come il Candido vero e non affermo che il nostro è stato il miglior mondo possibile... ma sarebbe potuto essere molto, molto peggiore.
sono passata da te tardi, ma per fortuna in tempo per leggerti. più completa di così non potevi esserlo.
RispondiEliminadavvero brava. devo segnalarlo
@ lameduck
RispondiEliminadalle mie parti si dice "muluni cà prova": sfilando per le immancabili bancarelle (Catania è la città delle bancarelle) trovi sempre un ambulante che ti offre di assaggiare un tassello della sua anguria (qua angurie e meloni si chiamano nello stesso modo) per convincerti della bontà della sua merce...
Sei una compagnia deliziosa, al punto che è gradevole persino dissentire. Evito il post della malasanità per non affligerti con il tormentone delle mie disgrazie. Alla prossima
@ candido
RispondiEliminasulla tiepidezza USA alle trame eversive sono un pò dubbiosa, visto il ruolo di Gladio-Stay Behind in gran parte delle trame nere. Se non siamo diventati come la Grecia (quella dei colonnelli, suppongo) non sarà perchè per fortuna confiniamo con Francia, Svizzera e Austria? ;-)
@ valentina
cara valentina, ciò che racconti è molto grave. Se vuoi puoi continuare a utilizzare questo blog per farci conoscere gli sviluppi (sperando che le cose migliorino) della questione.
Vedi, io continuo a pensare che su questioni delicate come i nazionalismi o si sta zitti oppure si cerca di parlare con giustizia. Qui si sono esasperati gli animi, e si è dato spago ai nazionalisti perchè non si è voluto ancora una volta fare i conti con il proprio passato. Ma sai, se Napolitano avesse osato parlare delle imprese del fascismo in Jugoslavia lo avrebbero spennato vivo e allora ha preferito fare un discorso che solleticasse le destre. Dimenticando che dall'altra parte del confine l'avrebbero poi presa male. Ti mando un caro saluto.
tiepidezza, tiepidezza... hanno lasciato una manciata di fiches a cavallo di certa eversione e dei golpisti, proprio per presidiare tutto il tavolo di gioco. Gli americani confidarono prevalentemente nella DC (parte integrante e quindi strategica dell'atlantismo) e l'abbandonarono soltanto alla fine del Bipolarismo. I ponti con clero e mafia erano gettati dallo sbarco in Sicilia
RispondiElimina;-)
Il documetario è rintracciabile http://www.ilponte.it/presso il sito:
RispondiEliminaPerchè i motori magnetici e gli esplosivi sono la prova che Hitler, la Chiesa Cattolica, e gli ebrei fossero d'accordo e la seconda guerra mondiale fu una farsa?
RispondiEliminaHitler aveva il grosso problema dell'energia. Almeno così raccontano. Non aveva carburante per i suoi mezzi corazzati, per i suoi aerei, non aveva energia per le sue fabbriche, non aveva energia per le sue città.
Un pezzettino di esplosivo equivale a decine di litri di carburante ed è possibile farci andare aerei, motori ed ottenere energia. Si possono fare le caldaie a dinamite, turbine a vapore, e con l'energia prodotta, motori ad aria compressa, motori ad idrogeno.
Poi con i motori magnetici conosciuti sin dal 700 dc in baviera con la famosa magic magnetic wheel e poi più recentemente con l'elettromotore di Zamboni del 1815, si può fare tutta l'energia che si vuole ed azionare tutti i motori che si vuole.
Hitler, Churchill, il Papa, i Si,onisti, i Russi, i francesi erano tutti d'accordo
Tutto deve cambiare perchè nulla cambi.
Una volta la selezione razziale avveniva con le guerre.
Quelli scartati venivano mandati al fronte.
Ora invece vengono usate tecniche più sofisticate.
Alle persone scartate dagli esperti di eugenetica non viene più dato lavoro fisso, casa, moglie, pensione... tfr.
E' un complotto globale, la prova è la Ser,pentina
Informati sulla Serp,entina per dare acqua potabile di condensa gratis a tutti.
Un miliardo e 400 milioni di persone sono senza acqua potabile.
Decine di migliaia di persone al giorno muoiono per mancanza di acqua potabile.
Sei sicuro di arrivare a stasera, o magari un ipnotizzatore ti dà l'ordine di attraversare la strada in modo che tu venga investito e si siano liberati di te?
La pensione viene data solo a quelli dei loro, gli altri vengono eliminati prima.
Informati sui metodi di lavoro dei nemici dell'umanità.
Se nella seconda guerra si dice che gli italiani ammazzavano troppo poco, secondoil generale Robotti, nessuno dice mai che la genti slave si sono sempre ammazate fra di loro, molto piu di quanto hanno fatto fascisti e tedeschi: gli ustascia hanno massacrato i serbi, i cetnici a guerra finita hano ammazzato sloveni e altre etnie che non volevano il comunismo di Tito, i posti come Bleiburg e Koceski Rog, non molto lontano da Trieste, ormai sono conosciuti da tutti; i partigiani titini poi si sono specializzati nell'usa delle foibe, che faceva impallidire il forte soldato tedesco; diciamo che la guerra è guerra, ma dare sempre la colpa agli italiani è un pò troppo; in Italia è nato il fascismo italiano, in Croazia è nato il fascismo ustascia, che non aspettava l'ora di massacrare i cugini serbi; poi le cose sono continuate con le guerre degli anni novanta, dove gli italiani non c'entravano per niente; una donna di Fiume che mi aveva ospitato nel suo 'sobe' siccome parlando non capivo perchè c'era tanta ostilità fra croati e serbi dal momento che parlano la stessa lingua, mi ha detto; se tu sei mio marito, e sei serbo, io tu sparo quà, e mi ha messo il dito sulla fronte, e questo durerà per altri cento anni; partigiani, ustascia, cetnici e altre cose, hanno fatto più vittime di tedeschi e fascisti, cecchè ne dicano i nostri. Vasco Vascon
RispondiElimina