«La Margherita è un partito centrista e profondamente riformista... Noi siamo liberali, democratici, popolari, socialisti, socialdemocratici, ambientalisti e questo me lo dice la mia esperienza personale frequentando i singoli aderenti della Margherita, non esaminando necessariamente le personalita' dei nostri vertici nazionali.»
Francesco Rutelli nasce sotto il segno dei Gemelli, caratterizzato da costante irrequietezza, in una famiglia borghese romana.
Il noto soprannome deriva da un episodio dei suoi primi difficili mesi di vita. La sorella maggiore, traumatizzata dal fatto di non aver mai ricevuto in dono il Cicciobello come le sue compagne di scuola, lo veste, lo sveste, lo pettina e gli fa ingurgitare litri d’acqua per fargli fare la pipì. Quando alla piccola peste finalmente una zia ricca regala l’agognato bamboccio, Francesco può crescere in pace e pensare al suo futuro.
Architetto mancato, forse spaventato dall'impossibilità di applicare l'ondivaghezza ai calcoli delle strutture in cemento armato, sceglie quasi naturalmente di dedicarsi alla politica.
Per motivi di tempo riassumerò solo l’ultima parte delle sue avventure in giro per i partiti dell'arco costituzionale.
Esordisce come cattolico ma poi svolta leggermente a sinistra per il Partito Radicale, dove si trattiene qualche anno e partecipa alle sue battaglie, come praticante, quindi sterza un po’ a destra per scegliere un partito dalle larghe vedute, i socialdemocratici.
Nei primi anni ‘90, svoltato ancora a sinistra con i Verdi, diventa ministro per l’Ambiente per un sol giorno, come le rose. Lasciati i Verdi, e salito momentaneamente sulle barricate di Tangentopoli, sembra momentaneamente accasarsi come sindaco di Roma ma poi partecipa al movimento dei sindaci. Non riesce a stare fermo.
Nel frattempo ha trovato la sua anima gemella, la Cicciobella Palombella, con la quale mette su famiglia.
Nel 2001 finalmente la grande occasione, è candidato premier per l’Ulivo. I suoi occhioni blu dominano i poster elettorali e bucano lo schermo televisivo. Un successo, tanto che Berlusconi stravince le elezioni.
Chiunque altro si sarebbe ritirato in cima a un monte a produrre il formaggio di malga ma Francesco no, è un moto perpetuo.
Nel 2002, come se niente fosse, ascoltando una canzone di Cocciante ha l’illuminazione, fondare un grande partito riformista, di centro ma anche di sinistra che all’occorrenza strizzi l’occhio alla destra. Insomma il partito perfetto, che chiama Margherita, in onore del suo motto da eterno indeciso “m’ama, non m’ama, m’ama…”.
Attualmente sta lavorando alla costruzione del Partito Democratico e contemporaneamente alla distruzione totale della sinistra.
A questo punto Crepet direbbe che questi sono atti mancati dell’architetto mancato in lui. Insomma, braccia rubate all’architettura.
Francesco Rutelli nasce sotto il segno dei Gemelli, caratterizzato da costante irrequietezza, in una famiglia borghese romana.
Il noto soprannome deriva da un episodio dei suoi primi difficili mesi di vita. La sorella maggiore, traumatizzata dal fatto di non aver mai ricevuto in dono il Cicciobello come le sue compagne di scuola, lo veste, lo sveste, lo pettina e gli fa ingurgitare litri d’acqua per fargli fare la pipì. Quando alla piccola peste finalmente una zia ricca regala l’agognato bamboccio, Francesco può crescere in pace e pensare al suo futuro.
Architetto mancato, forse spaventato dall'impossibilità di applicare l'ondivaghezza ai calcoli delle strutture in cemento armato, sceglie quasi naturalmente di dedicarsi alla politica.
Per motivi di tempo riassumerò solo l’ultima parte delle sue avventure in giro per i partiti dell'arco costituzionale.
Esordisce come cattolico ma poi svolta leggermente a sinistra per il Partito Radicale, dove si trattiene qualche anno e partecipa alle sue battaglie, come praticante, quindi sterza un po’ a destra per scegliere un partito dalle larghe vedute, i socialdemocratici.
Nei primi anni ‘90, svoltato ancora a sinistra con i Verdi, diventa ministro per l’Ambiente per un sol giorno, come le rose. Lasciati i Verdi, e salito momentaneamente sulle barricate di Tangentopoli, sembra momentaneamente accasarsi come sindaco di Roma ma poi partecipa al movimento dei sindaci. Non riesce a stare fermo.
Nel frattempo ha trovato la sua anima gemella, la Cicciobella Palombella, con la quale mette su famiglia.
Nel 2001 finalmente la grande occasione, è candidato premier per l’Ulivo. I suoi occhioni blu dominano i poster elettorali e bucano lo schermo televisivo. Un successo, tanto che Berlusconi stravince le elezioni.
Chiunque altro si sarebbe ritirato in cima a un monte a produrre il formaggio di malga ma Francesco no, è un moto perpetuo.
Nel 2002, come se niente fosse, ascoltando una canzone di Cocciante ha l’illuminazione, fondare un grande partito riformista, di centro ma anche di sinistra che all’occorrenza strizzi l’occhio alla destra. Insomma il partito perfetto, che chiama Margherita, in onore del suo motto da eterno indeciso “m’ama, non m’ama, m’ama…”.
Attualmente sta lavorando alla costruzione del Partito Democratico e contemporaneamente alla distruzione totale della sinistra.
A questo punto Crepet direbbe che questi sono atti mancati dell’architetto mancato in lui. Insomma, braccia rubate all’architettura.
Ha! :-D
RispondiEliminaIl ciccio è terrificante! o.O
Effettivamente se ciccionutello (altro bel soprannome) si ripresentasse come sindaco a Roma, non gli darei più il voto... Da sindaco non era sembrato malaccio, un po' coglione, forse... mi sa che ha sbagliato non è margherita, la sua, ma Camomilla!
RispondiEliminam'è rimasto nella stastiera "fiore" cicciorutello ha sbagliato fiore e non solo!
RispondiEliminaBuona domenica!
ma come si fa a votare una nullità simile...
RispondiEliminamamma quanto non sopporto rutelli...
RispondiEliminaguarda, rutelli si dovrebbe vergognare, ma faccio una critica su un punto: alle elezioni del 2001 il centrosinistra perse perchè l'italia dei valori,oltre a rifondazione, si presentarono separati, altrimenti il centrosinistra avrebbe avuto buone possibilità di rivincere. comunque opra rutelli e i cattoconservatori mascherati a liberaldemocratici dovrebbero solo fare la scelta giusta, andarsene con casini, cesa, follini e mastella nel grande-piccolo centro.
RispondiEliminaLameduck sei forte! Nessuna "bignamibiografia" potrebbe essere più esaustiva della tua...
RispondiEliminaMiriam
Brava Lameduck! Nessuna "bignamibiografia" poteva essere più esaustiva!
RispondiEliminaE' un piacere leggerti!
Miriam "tg.42"
Un capolavoro
RispondiEliminaPensatoio
@ bhikkhu
RispondiEliminavero? ;-)
@ spartacus
mah, tanto camomilla non mi sembra, e nemmeno cicoria, ma cicuta. Buona domenica anche a te carissimo, Diana e il pupo, che è sempre più bello!
@ candido
già...
@ tommaso
sapessi io...
@ rigitans
insieme riuscirebbero a fare ancora più danno? Democristiani si nasce, e loro lo nacquero, modestamente. Ciao!
@ miriam
grazie, mi piace il termine "bignamibiografia"!
@ pensatoio
confesserò un segreto. La bambina alla quale non è mai stato regalato il Cicciobello, c'est moi. (E Flaubert ora può rigirarsi nella tomba).
braccia rubate all'agricoltura, gli si puo' ricordare che potrebbe benissimo ricoltivare la sua tanto amata cicoria?
RispondiElimina(lo detesto, non si fa, non si dice non si pensa, ma io lo detesto)
besos ladytux ;)
Ragazza mia, hai un futuro come autrice di biografie non autorizzate. A quando la prossima? Non voglio perdermene una puntata, questa è bellissima! complimenti anche per l'elaborazione delle immagini!
RispondiElimina@ ladytux
RispondiEliminaanche a me sta... ma perchè, si vede?
@ nonnapapera
grazie amica papera ;-)
biografie precedenti
Che posso dire? perfetto! sono pienamente d'accordo. :-)
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