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Egregio Mario9000,
lei fa bene a bacchettare quei borghesacci degli imprenditori che parlano di cose che non conoscono (mandare avanti le aziende giorno dopo giorno mettendoci la faccia, i capitali e le chiappe) e non sono cazzuti come il suo Bad Dream Team di professoresse maschie e femmini che, per confondere le idee a noi poveri sempliciotti, chiamano la soluzione finale dell'economia reale "spending review" - un po' come chiamare lo stupro di gruppo "gang bang".
Lei dice bene che Squinzi dovrebbe starsene zitto se no lo spread si alza - strana perversione, la sua. Il problema è che ci sono grafici come questo sopra che per lei sono alquanto imbarazzanti.
Lo spread, appena giunto lei, dopo la cacciata del priapo barzellettiere scendeva, scendeva e tutti a dirle ammazza quanto era bravo. Scendeva fino al 16 marzo per poi ricominciare a risalire inesorabilmente fino a riavvicinarsi pericolosamente in questi giorni a quota 500.
Lei che è così intelligente, si è fatto un'idea del perché? Che cavolo è successo il 17 marzo per far terminare la sua luna di miele con i mercati? Si è scoperto che a qualcuno puzzavano i piedi, che aveva un alito fetido? Lo sa che ce lo stiamo chiedendo un po' tutti? Lo sa, vero, che Squinzi, a parte l'altro giorno, in questi primi mesi da Presidente di Confindustria se n'è sempre stato muto come un pesce?
E non dia la colpa ai mercati perché loro non ne sanno niente.
In attesa di un cortese e sollecito riscontro,
con l'occasione,
cordiali saluti.
"Lei che è così intelligente, si è fatto un'idea del perché? Che cavolo è successo il 17 marzo per far terminare la sua luna di miele con i mercati?"
RispondiEliminaForse perché a fine Febbraio non è stata prorogata la sospensione temporanea delle cosiddette "vendite allo scoperto", che avevano ridato fiato alle Borse, costringendo gli "speculatori senza volta" (stranoti) degli hedge funds a rischiare il denaro dei propri assets e, soprattutto, ad acquistarli i titoli invece di prenderli in affitto giornaliero dalle banche, giocando con le opzioni da derivati...
Le famigerate operazioni di "short selling" sono uno dei più micidiali strumenti di distruzione economica di massa e tra le prime cause dell'impennata degli spread, insieme a quell'altro abominio della finanza creativa chiamato CDS (Credit Default Swap).
Se non si interviene a regolamentare il mercato dei derivati con le transazioni OTC, e scardinare i meccanismi perversi del capitale finanziario contrapposto a quello economico, non c'è né "rigore", né "revisione di spesa", né "fiscal compact" che tengano..!
Le soluzioni ci sono... è la volontà che manca. E del resto non si può affidare la soluzione del problema a chi ne è la causa, in quanto diretta espressione proprio di quel mondo della Finanza...
E' come affidare la gestione dell'Unione contro il razzismo al conte di Gobineau: il fatto che fosse sicuramente migliore e più presentabile di un David C. Stephenson non l'avrebbe certo reso una buona scelta.
"I mercati sono bestie feroci, ma molto utili". (ipse dixit)
RispondiEliminaPoco più di 1 mese fa Monti dichiarò che i "poteri forti l'avevano abbandonato" (un po' come "Gesù in croce", cosa che in Italia equivale a paragonarsi al politicamente defunto "Silvio") e che quindi era necessario "stringere ancora la cinghia".
Qui ovviamente bisognerebbe fare un applauso e chiedere il bis per l'ennesima recitazione teatrale ma, per ora, soprassediamo.
Al di la delle plausibili motivazioni tecniche evidenziate dall'ottimo commento di Sendivogius, si possono azzardare un paio di ulteriori ipotesi "colorite" a medio livello, fra le tante possibili, ovvero:
1) che il mancato affondo totale nell'ambito della riforma del lavoro non sia affatto piaciuto ai mercati (ovvero agli strozzini che gestiscono i soldi altrui);
2) che l'intervallo fra il primo e il secondo "round" delle riforme sia stato giudicato troppo lungo e quindi i mercati (come il Tamagotchi) hanno segnalato per tempo il loro disappunto con l'unica forma di comunicazione che hanno (purtroppo non parlano, un po' come i mafiosi).
3) in generale le "banche devono guadagnare" e quindi far salire certi tassi d'interesse fa gola a molti.
Il fatto che poi per mettere in scena questo disappunto si ricorra a manipolazioni indirette (tramite provvedimenti o mancati provvedimenti triangolati) è tipico degli alti livelli del potere.
In breve, per togliere un po' di broncio ai mercati, qualche settimana fa Monti è risalito sul "ring" ed ha somministrato all'Italia (un pugile ormai suonato da tempo) un'altra serie di ganci, montanti, ecc. con tanto di lavoro ai fianchi, attività queste che prima o poi potrebbero condurre al "knock-out" (KO) finale.
Questo rientra nella logica delle cose perchè con la prima riforma da 30 miliardi si notò subito che il provvedimento era alquanto insufficiente rispetto al disavanzo annuo superiore ai 70-80 miliardi; qualcuno chiese a Monti se erano previsti ulteriori provvedimenti e Monti disse di no, che il pacchetto era "sufficiente" (omettendo di nominare la durata della sufficienza, ovvero 3-4 mesi).
Ora, senza il secondo round, con la cassa integrazione alle stelle, un'insaziabile fame di TAV, armamentari militari, ed altre spesucce per "l'Europa mannara", il disavanzo tendenziale annuo per il 2012, che cifra stava raggiungendo, 80, 90, 100 miliardi ?
Naturalmente anche il secondo "round" non basterà nel medio termine (dato che prima che la riforma delle pensioni ed altri provvedimenti diano frutti significativi saranno necessari alcuni anni) ed è quindi probabile che ce ne saranno molti altri fino a quando il bilancio totale non segnerà un "attivo" piuttosto che un "passivo".
Si noti poi che i mercati NON si fidano, sono MOLTO sospettosi verso il sistema Italia, con tutta quella mafia, pizza e mandolini.
In effetti, sapendo questo, non è un caso che Monti abbia promesso la "pelle dell'orso prima di averla", ovvero che il pareggio di bilancio sarà raggiunto nel 2013; diciamo che questo è stato un modo come un altro per forzare (ad ogni costo) certi obiettivi e quindi, data la situazione generale, non resta altra via che l'ultraviolenza finanziaria, perchè si sa che oltre certi livelli le promesse da "marinaio" non sono ammesse. :-)
P.S.
Contrariamente ai precedenti "piacioni", a Monti non interessa affatto la "popolarità"; quando, dopo i primi provvedimenti, gli dissero che i consensi verso la sua figura erano al 60% lui disse che allora non era stato abbastanza "cattivo" (e quindi, implicitamente, che in futuro avrebbe rimediato) :-)
Il 17 marzo era già finito il miliardo di euro che Draghi ha prestato alle banche europee al ridicolo tasso dell'1%, supermario non c'entra quasi nulla.
RispondiEliminaMonti ti incula a sangue. Se provi a ribellarti:
RispondiEliminati dice: zitto, ché mi s'alza lo spread!!!
RispondiElimina@Vincenzo Cucinotta
RispondiEliminaD'accordo, ma secondo le "presunte" speranze di Monti, gli investitori asiatici (cinesi ?) avrebbero dovuto iniziare a fare la loro parte a partire dall'estate per compensare (in parte) l'esaurimento della "fiammata" di quei soldi facili che ha spinto le banche a comprare / investire nei titoli di stato italiani.
Ovviamente questo non è successo e non succederà perchè quegli imprenditori non si sognano nemmeno d'intervenire se prima non si verificano determinate condizioni che sono praticamente inattuabili in Italia; si potrebbe fare una bella lista dei loro probabili desideri ma lasciamo ad altri il piacere di farlo.
Qualche imprenditore tedesco ha fatto qualche piccolo acquisto (es. l'Audi con una parte della Ducati) equiparabile a un capriccio (che forse si pagherà caro), ma nulla di più perchè l'Italia è il paese del male, l'inferno degli imprenditori.
A questo punto scatta un logico consiglio a tutti gli imprenditori esteri: evitate l'Italia, l'ambiente e le vostre finanze vi ringrazieranno (FIAT docet).
Infine bisognerebbe fare qualche bel ragionamento su come sta reagendo la popolazione italiana alla crisi e soprattutto cosa pensa di fare nel prossimo futuro.
Ma difatti, Adetrax, non capisco perchè dovremmo rallegrarci se imprenditori esteri si comprano pezzo dell'Italia. Secondo molti economisti, il paese"acquistato" non ci guadagna nulla da questi acquisti. Non ho le competenze di economia per spiegare ciò, soprattuto con la necessaria concisione, ma se ti interessasse, posso cercare l'articolo e darti il link corrispondente (sono fiducioso di ritrovarlo anche s einquesto momento non ricordo dove l'ho visto).
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