Sto notando ultimamente sui miei social un crescente dilagare di vari parabolani insofferenti alle mie scelte editoriali e alle mie collaborazioni. La pubblicazione del mio ultimo video sull'Orizzonte degli Eventi in cui ospito Alessandro Massano e la sua interessante ricerca sulla possibile corrispondenza tra i 46 papi legittimi della storia e le 46 stelle presenti sul manto della tilma della Vergine di Guadalupe sembra averli particolarmente scatenati.
Però non tutti gli odiatori vengono per nuocere e anzi li ringrazio perché mi permettono di tornare su un argomento che avevo trattato la scorsa estate in un mio articolo dove avevo descritto il linguaggio dei No Logos, ovvero di coloro che, tipicamente i debunkers, argomentano su qualsiasi cosa potenzialmente sgradita al regime brandendo come una clava tutto il repertorio delle fallacie.
Proprio Alessandro me ne ha fornito un esempio eccellente segnalandomi un articolo che lo riguarda intitolato: "Le profezie, l’astronomia e la fuffa religiosa", pubblicato nel dicembre scorso sul noto sito di sbufalatori BUTAC.
Lo stile di comunicazione con il quale è scritto utilizza precise tecniche di manipolazione, incluso il gaslighting, e purtroppo esso rappresenta il modello pressoché oramai unico con il quale il potere comunica con noi, ovvero con gli ilici mangiatori inutili. Il recipiente di tale tipo di comunicazione è infatti un soggetto che deve disimparare a ragionare con la propria testa e disattivare i propri livelli cognitivi superiori. Soprattutto non deve soffermarsi a ragionare su ciò che sta leggendo ricercandone la coerenza interna.
E' un tipo di comunicazione per cervelli in corsa, che si soffermino solo per pochi istanti sulle immagini, sui titoli e su pochissime parole chiave e note di linguaggio, come quando guardiamo fuori dal finestrino del treno dell'alta velocità e cogliamo solo indizi sfuggenti della nostra esperienza percettiva.
Questa comunicazione è molto subdola e dannosa ma può funzionare solo se si sta al gioco e se non si tira il freno d'emergenza per fermarsi a controllare la validità dei biglietti, a ragionare sottoponendo gli argomenti che ci sono propinati al controllo della Logica.
Analizziamo dunque questo breve testo di BUTAC che dovrebbe in teoria sbufalare la ricerca di Alessandro Massano. Partiamo dal titolo: "Le profezie, l’astronomia e la fuffa religiosa".
A parte quel "fuffa religiosa" che è puro veleno di serpente, l'associazione è chiaramente fuorviante perché qui non si parla affatto di astrologia ma di astronomia o al limite di astrofilia. L'astrologia ha uno stigma molto negativo nell'attuale eone a dominio scientista, per cui si parte screditando l'intero studio di Massano attribuendolo falsamente ad una sorta di eresia della vera scienza che studia le stelle, la nobile Astronomia dei Keplero e Tycho Brahe. Si comincia quindi con un'entrata da tergo sull'avversario a gioco fermo. Da cartellino rosso.
La premessa dell'articolo è: "Ci avete segnalato un articolo di qualche mese fa apparso su un sito legato ai provita americani, LifeSite".
In meno di due righe qui c'è la dichiarazione d'intenti della Propaganda:
1) la chiamata alle armi dei combattenti contro la terra piatta;
2) l'illusione del far parte di una comunità unita contro la menzogna
3) l'elogio della delazione.
Il fatto che l'articolo da debunkare sia apparso su un sito di cosiddetti "Provita" costituisce di per sé un altro segnale di pericolo e identifica precisamente il nemico ideologico che si sta combattendo. Di nuovo, pura propaganda.
Provita è il secondo stigma che va ad agganciarsi, senza che ve ne sia alcun motivo logico, a quello precedente dell'Astrologia.
Proseguiamo.
La prima frase non ha alcun senso logico. Essa suggerisce che scienza e religione siano per definizione incompatibili e potenzialmente letali in associazione, come certi farmaci. Perciò i combattenti devono attivarsi per "verificare". Il fatto che "oltretutto" essi si siano già occupati dell'argomento suggerisce una presunta competenza a trattarne, in realtà millantata, mentre l'autore della ricerca viene screditato seminando dubbi sulla sua effettiva appartenenza al clero scientifico: "lavorerebbe", "non fa l'astronomo".
Questa è la nota e di trista memoria Sindrome del Lei-non-è-virologo.
Le informazioni sulla competenza di Massano poi le hanno ricavate nientepopodimeno che sui suoi social.
Ora attenti perché si comincia a ballare.
Se Massano è un fervente cattolico viene suggerito che ciò costituisca stigma e si ritorna anche alla pretesa incompatibilità tra scienza e fede [di stampo inequivocabile, aggiungo io].
Ma ecco che si crea un altro collegamento potenzialmente deflagrante: quello con Andrea Cionci, definito "autore del podcast Codice Ratzinger" [in realtà prima di tutto autore del libro omonimo] e noto per le sue ipotesi controverse. Autore noto ma non certo al mainstream, che mai lo ha invitato ad esporre la tesi della sede impedita di Benedetto XVI, quindi noto a chi sanno loro.
Gli sbufalatori a questo punto si addentrano indomiti nella palude del debunking ma finiscono nelle sabbie mobili della distrazione imperdonabile. Il fatto che "le corrispondenze numeriche nella maggioranza dei casi siano solamente coincidenze" è smentito dal fatto che Massano nelle sue interviste specifica sempre di aver sottoposto le sue osservazioni al calcolo della probabilità, ricavandone risultati significativi dal punto di vista dell'esclusione della mera coincidenza. L'oggetto della ricerca sono le stelle effettivamente presenti sulla tilma, non quelle che non vi sono rappresentate. La conclusione poi, quel "non è scienza" è una pura congettura.
Qui, cari sbufalatori, salta fuori il Mostro della Laguna Nera che vi si magna in un boccone.
Esistono almeno due studi, il primo pubblicato nel 1995 nel volume "La Virgen de Guadalupe y las estrellas" di J.H. Hernández Illescas, un medico e astrofilo che nell'osservatorio messicano di Laplace identificò la corrispondenza tra le stelle della tilma e le costellazioni del cielo del 12 dicembre 1531 sopra la collina di Tepeyac, luogo delle apparizioni.
Questa corrispondenza è stata confermata nel 2020-21 da uno studio scientifico astronomico computerizzato condotto da astronomi sempre nell'osservatorio Laplace.
Massano cita entrambi gli studi e non parla affatto di dati incontrovertibili.
Qui c'è il vostro errore blu perché la Scienza non è mai incontrovertibile ma sempre probabilistica. Il metodo scientifico permette a chiunque di riprodurre l'esperimento il cui risultato, come certi cuochi televisivi, potrà confermare o ribaltare il risultato della ricerca precedente. Quella che voi chiamate scienza è nella migliore delle ipotesi scientismo, nella peggiore cecità ideologica da agitprop.
Occhio perché da qui in giù nell'articolo di BUTAC si sbraca del tutto. Se della tilma di Guadalupe si parla sul canale Codice Ratzinger non può essere che sensazionalismo. Perché? Non ce lo spiegano e se non ve ne è motivo, il motivo proviene dal terzo stigma: la contaminazione con gli appestati della sede impedita. L'accusa di pareidolia poi è assurda perché qui si tratta di contare delle stelle e rifarsi ad una correlazione con determinate costellazioni confermata da strumenti di calcolo astronomico e probabilistico, non di vedere il volto di Gesù in una macchia sul muro.
Qui il discorso è talmente idiota che quasi commuove. Secondo loro l'astrologia avrebbe a che fare con le profezie, la fede e la pareidolia. Ripeto, si deve associare tutto con l'astrologia e la "fuffa religiosa" solo a fini denigratori. Dell'oggetto di debunking non si deve salvare nulla di buono, dev'essere buttato tutto.
La conclusione è una classica fallacia di appello all'odio. Lo scempio finale.
Neanch'io credo sia necessario aggiungere altro a questo mio scritto, che spero possa esservi utile. Perché "se li conosci li debunki".
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