Statisti, politici, imprenditori e presidenti vengono spesso minacciati da nemici più o meno oscuri. Generalmente, più la minaccia è seria meno è possibile identificarne l'autore. Gli avvertimenti che si traducono in azione sono sempre sottili, allusivi, mai diretti.
A Dallas, il 21 novembre del 1963, apparvero nelle strade dei volantini che raffiguravano il Presidente Kennedy con sotto la scritta "Wanted for Treason" (ricercato per tradimento) ed elencate una serie di ragioni per le quali i latori del presente facevano capire che la sua visita il giorno successivo non era gradita nello stato della Stella Solitaria.
Le pallottole arrivarono sul serio il giorno dopo e non solo dal Manlicher Carcano a caricamento manuale di Lee Oswald ma il volantino non conteneva alcuna minaccia di morte concreta nè tantomeno una firma.
1974, New York. Aldo Moro è in visita negli Stati Uniti e, a quanto racconta il suo ex-segretario Guerzoni, in quell'occasione vi fu un colloquio molto apro tra lo statista italiano e il segretario di stato Henry Kissinger. Nessun esplicito "se vai con i comunisti sei un uomo morto", intendiamoci ma quel tipo di messaggio che ti fa capire che a qualcuno di molto importante ciò che fai non è gradito. Secondo Guerzoni, a seguito del colloquio, Moro si sentì male. Qualcuno in seguito e con il senno di poi ha voluto leggere nei rimbrotti di Kissinger una minaccia diretta alla politica di apertura verso il PCI di Moro.
Mi sono tornati in mente questi due episodi a seguito dell'articolo apparso su "il Giornale", ripreso da Swa, sulle pallottole inviate per posta ai Berlusconi Brothers.
Io personalmente avrei messo "come abbiamo fatto in Pakistan", non come "hanno fatto".
Per fortuna hanno usato francobolli adesivi e non leccati personalmente dal capo terrorista.
Quello che non mi convince è il kamikaze "all'italiana", che temo brilli per inaffidabilità. Mettere sullo stesso piano di importanza Paolo e Silvio è commovente ma fuori dalla realtà, ma la cosa più inquietante è la cosa del predellino.
Con o senza. Questo si che è un messaggio misterioso e da brividi. Mario Giordano decifra il codice e sostiene che il riferimento è proprio alla svolta di Piazza San Babila.
Non vorranno mica sabotare il predellino sul quale Berlusconi è costretto a salire per arringare la folla? Una caduta da tale altezza sarebbe fatale.
Comunque anche il direttore ha i suoi dubbi e instilla nel lettore il sospetto che i latori della minaccia siano i soliti terroristi comunisti, visto che chiamano ancora il Giornale con l'aggettivo "Nuovo", come ai tempi delle BR. Strano che non si nominino, nell'articolo, gli anarcoinsurrezionalisti.
Io comunque, fossi l'ex Presidente del Consiglio, non mi preoccuperei fintanto che non mi arriva una roba del genere.
Le pallottole arrivarono sul serio il giorno dopo e non solo dal Manlicher Carcano a caricamento manuale di Lee Oswald ma il volantino non conteneva alcuna minaccia di morte concreta nè tantomeno una firma.
1974, New York. Aldo Moro è in visita negli Stati Uniti e, a quanto racconta il suo ex-segretario Guerzoni, in quell'occasione vi fu un colloquio molto apro tra lo statista italiano e il segretario di stato Henry Kissinger. Nessun esplicito "se vai con i comunisti sei un uomo morto", intendiamoci ma quel tipo di messaggio che ti fa capire che a qualcuno di molto importante ciò che fai non è gradito. Secondo Guerzoni, a seguito del colloquio, Moro si sentì male. Qualcuno in seguito e con il senno di poi ha voluto leggere nei rimbrotti di Kissinger una minaccia diretta alla politica di apertura verso il PCI di Moro.
Mi sono tornati in mente questi due episodi a seguito dell'articolo apparso su "il Giornale", ripreso da Swa, sulle pallottole inviate per posta ai Berlusconi Brothers.
«Queste due pallottole a salve sono il preavviso per i fratelli Berlusconi, una per Silvio e una per il fratello Paolo, responsabili delle porcate che scrivono sul Giornale e della loro politica anti-Islam».«Alla prima occasione propizia», dice, «con o senza predellino, faremo come hanno fatto in Pakistan con la Bhutto: un colpo con pallottole vere in testa e poi un kamikaze, all’italiana, per essere certi della loro scomparsa da questo mondo. Le guardie del corpo e i servizi di sicurezza non potranno fermarci perché non siamo prevedibili».Vediamo. Non potranno fermarli perchè imprevedibili però preannunciano come avverrà il colpo. Scrivono l'indirizzo sulla busta a mano, ingenuità che neanche uno scrivano anonimo che ti informa che sei cornuto commetterebbe.
«Allah è grande».
Io personalmente avrei messo "come abbiamo fatto in Pakistan", non come "hanno fatto".
Per fortuna hanno usato francobolli adesivi e non leccati personalmente dal capo terrorista.
Quello che non mi convince è il kamikaze "all'italiana", che temo brilli per inaffidabilità. Mettere sullo stesso piano di importanza Paolo e Silvio è commovente ma fuori dalla realtà, ma la cosa più inquietante è la cosa del predellino.
Con o senza. Questo si che è un messaggio misterioso e da brividi. Mario Giordano decifra il codice e sostiene che il riferimento è proprio alla svolta di Piazza San Babila.
Non vorranno mica sabotare il predellino sul quale Berlusconi è costretto a salire per arringare la folla? Una caduta da tale altezza sarebbe fatale.
Comunque anche il direttore ha i suoi dubbi e instilla nel lettore il sospetto che i latori della minaccia siano i soliti terroristi comunisti, visto che chiamano ancora il Giornale con l'aggettivo "Nuovo", come ai tempi delle BR. Strano che non si nominino, nell'articolo, gli anarcoinsurrezionalisti.
Io comunque, fossi l'ex Presidente del Consiglio, non mi preoccuperei fintanto che non mi arriva una roba del genere.
Guarda guarda con quanta ironia viene tratato l'ergomento.
RispondiEliminaCerto se fossero arrivate a Prodi (per tutte le porcate che fa e che ha fatto) vi avrei letto in chiave di rigurgito atifascista, evocare servizi segreti deviati, ed invece le minacce per voi sono "una minestrina" forse anche curativa.
Conosco questo modo di intedere la democrazia
Dato che in questo periodo nei media si vede un po' meno, non è che magari se lo è autoinviato per pubblicità?
RispondiEliminaGuarda guarda caro rambles che la pallottola a Prodi è già arrivata.
RispondiEliminaPallottola a Prodi
..."come abbiamo fatto con la Bhutto"... ridicoli!! :D E' una cazzata enorme, esattamente come quelli di Al Qaeda che si telefonano per raccontarsi di aver ucciso la Bhutto.
RispondiEliminaInoltre: un conto sono gli autori materiali, un conto sono i mandanti. E in ogni caso, qui - ripeto - stiamo parlando di una cazzata.
@ essential rambles
RispondiEliminanon mi dirai che credi sia stata Al Qaeda a minacciare di fargli saltare il predellino? Cosa mandano, un kamikaze sdraiato sullo skateboard?
E poi guai se non rimanesse l'ironia. ;-)
@ franca
a proposito di ironia, magari si è fatto le matte risate tipo quella volta che commentava la bomba di Mangano a Via Rovani. (vedi su YouTube)
@ justfrank
come diceva Bossi? Una pallottola costa trecento lire.
@ gg
notare lo sfondo della foto del Giornale, come ha già fatto Swa.
ehehe
RispondiEliminaSe la cosa non fosse anche un po tragica, avrei riso a crepapelle con il tuo post!! eheheheheh
RispondiEliminaNe mandiamo uno anche a Water Veltroni ? (Magari anche uno alla brambilla, per par condicio). Bisogna educarli da "giovani" questi politici!
"Certo se fossero arrivate a Prodi (per tutte le porcate che fa e che ha fatto) vi avrei letto in chiave di rigurgito atifascista, evocare servizi segreti deviati, ed invece le minacce per voi sono "una minestrina" forse anche curativa."
RispondiEliminaSì, difatti ci sono tre commissioni parlamentari e otto divisioni della polizia scientifica che indagano sulle pallottole che sono arrivate a Prodi...
In Italia se un politico non riceve almeno un bossoletto in una busta può considerarsi un fallito.
Cachorro Quente
Purtroppo, comunque, anche una bufala di questo tipo viene spesa senza dignità come capitale politico. Il danno ai musulmani è fatto comunque, il danno e la beffa, è proprio il caso di dire. "Kamikaze all'italiana" è forse il colmo dell'idiozia. Pazienza.
RispondiEliminaPace su di voi!
Gran bel post... anche perché c'è la foto del cuscino testa di cavallo che fa bella mostra di sé sul mio letto :D
RispondiElimina@ abdel nur
RispondiEliminapurtroppo io penso che niente venga per caso e che queste azioni idiote servano proprio per seminare zizzania. Chiediamoci cui prodest, a chi giova.
@ rumenta
ma non mi dire... io ero rimasta ferma ai peluche dell'Ikea. ;-)