Sto facendo mentalmente un giochino. Mi immagino che un telespettatore qualsiasi, grazie ad una macchina del tempo, venga trasportato dai suoi primissimi anni Novanta ai giorni nostri, per mostrargli i telegiornali attuali. Per vedere di nascosto l'effetto che fa.
Ieri sera il maggiore telegiornale della sera, il TG1, ha chiamato a commentare la sentenza che condanna Totò Cuffaro, governatore (ça va sans dire) della Sicilia, a cinque anni per favoreggiamento di singole persone legate alla Mafia, il procuratore nazionale dell'antimafia Piero Grasso, e va bene.
Di seguito però sono state presentate due dichiarazioni, critiche (?) nei confronti di Cuffaro, degli onorevoli Miccichè e Dell'Utri che io proprio non ho capito. Cosa voleva dire Dell'Utri con quel discorso sulle "corde in casa dell'impiccato" e Miccichè con "la Sicilia indebolita"?
Forse è stato uno scherzo del montaggio, una mossa involontaria della regia ma, tra un taglio e l'altro alle interviste, sono sembrati alla fine quasi dei pizzini in diretta.
Miccichè, oltre che già Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale del governo Berlusconi, è l'autore di questo profondo e recente pensiero:
Immagino il nostro telespettatore teletrasportato cosa avrà pensato a questo punto. Che qualcosa di sconvolgente dev'essere accaduto in Italia nel frattempo.
Se, prima di rispedirlo indietro nel tempo, abbiamo ancora la pazienza di fargli riascoltare le minacce di Berlusconi di riformare pesantemente la giustizia, non appena tornato al potere, si convincerà che una guerra è stata combattuta nel frattempo e qualcuno ha vinto. Forse non i buoni, come accade sempre nei film.
Se poi gli mostreremo le nostre fiction dove gli eroi non sono più i giudici ma i criminali e scoprirà che il Commissario Cattani ora interpreta le gesta del boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano, non avrà più alcun dubbio.
Ieri sera il maggiore telegiornale della sera, il TG1, ha chiamato a commentare la sentenza che condanna Totò Cuffaro, governatore (ça va sans dire) della Sicilia, a cinque anni per favoreggiamento di singole persone legate alla Mafia, il procuratore nazionale dell'antimafia Piero Grasso, e va bene.
Di seguito però sono state presentate due dichiarazioni, critiche (?) nei confronti di Cuffaro, degli onorevoli Miccichè e Dell'Utri che io proprio non ho capito. Cosa voleva dire Dell'Utri con quel discorso sulle "corde in casa dell'impiccato" e Miccichè con "la Sicilia indebolita"?
Forse è stato uno scherzo del montaggio, una mossa involontaria della regia ma, tra un taglio e l'altro alle interviste, sono sembrati alla fine quasi dei pizzini in diretta.
Miccichè, oltre che già Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale del governo Berlusconi, è l'autore di questo profondo e recente pensiero:
"Intitolare l'aeroporto di Punta Raisi a Falcone e Borsellino è stato un errore che ha danneggiato l'immagine della Sicilia e il turismo. Non credo che oggi siamo nelle stesse condizioni di quando partì l'operazione Vespri siciliani e non mi pare neanche che la Sicilia sia alla stessa stregua di altre regioni per numero di reati. Tra l'altro in queste regioni non mi pare che si invochi la presenza dell'Esercito per arginare la camorra o la ndrangheta, ma al contrario si cerca di trasmettere un segnale positivo per evitare di danneggiarsi. Noi, invece, trasmettiamo sempre un messaggio negativo. Ad esempio se qualcuno, in viaggio per Palermo in aereo, non ricorda che l'immagine della Sicilia è legata alla mafia, noi la evidenziamo subito già con il nome dell'aeroporto 'Falcone e Borsellino'..." (la Repubblica-Palermo, 10 ottobre 2007)Subito dopo è stata rievocata la morte di Bettino Craxi con le immagini commoventi del pellegrinaggio alla tomba di Hammamet. Il servizio terminava con la frase "la morte di Craxi riguarda tutta l'Italia". Non abbiamo dubbi, ma non è stato fatto cenno alle pur eroiche imprese di Bettino come emulo dei pirati della Malesia. Pietà per i morti ma qualche rimasuglio per i vivi taglieggiati, corrotti e concussi, per non parlare del popolo ingannato, dovrebbe rimanerne.
Immagino il nostro telespettatore teletrasportato cosa avrà pensato a questo punto. Che qualcosa di sconvolgente dev'essere accaduto in Italia nel frattempo.
Se, prima di rispedirlo indietro nel tempo, abbiamo ancora la pazienza di fargli riascoltare le minacce di Berlusconi di riformare pesantemente la giustizia, non appena tornato al potere, si convincerà che una guerra è stata combattuta nel frattempo e qualcuno ha vinto. Forse non i buoni, come accade sempre nei film.
Se poi gli mostreremo le nostre fiction dove gli eroi non sono più i giudici ma i criminali e scoprirà che il Commissario Cattani ora interpreta le gesta del boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano, non avrà più alcun dubbio.
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Ho paura che quello che volevo U' Zu Binnu si sta realizzando. Spero di sbagliarmi.
RispondiEliminaMiccichè, Dell'Utri, Cuffaro, Berlusconi......
RispondiEliminaQuanta merda in una botta sola! Corro alla bombola di ossigeno....
;)
Mi aspettavo in effetti da parte di Dell'Utri e Miccicchè una difesa di Cuffaro col coltello tra i denti, e invece... si, mi sa proprio che la famigghia lo ha scaricato.
RispondiEliminaIo credo di aver trovato la chiave giusta : si tratta di una notte dei lunghi coltelli con l'Udc.
RispondiEliminaLe frasi di Dell'Utri e Miccichè sono avvertimenti ("Vieni con noi altrimenti non ti difendiamo")
Se Cuffaro si sposta con Forza Italia, cambieranno atteggiamento
E' la strategia speculare a quella del Pd nei confronti di Mastella.
A tal proposito
http://pensatoio.ilcannocchiale.it/post/1753251.html
Già, secondo Micchichè intitolare un aeroporto a due eroi veri, autentici, siciliani fino al midollo, è quasi offensivo per la Sicilia, meglio l'oblio... Che schifo... E che schifo Cuffaro e chi osa difenderlo...
RispondiEliminaCuffaro condannato a 5 anni per favoreggiamento, si è detto soddisfatto. E cosa vuoi che sia un favoreggiamento? Non è stata riconosciuta l'aggravante di favoreggiamento a Cosa Nostra.
RispondiEliminaLe preghiere di Cuffaro non sono bastate, la condanna è arrivata, ma Cuffaro è felice, si sfrega le mani... Ecco, una cosa così può succedere solo in questa italia...
Cuffaro è stato interdetto dai pubblici uffici, ma resterà Presidente della Regione Siciliana. Un'altra cosa che può succedere solo in italia...
Cuffaro, condannato e felice, esce dal Tribunale quasi trionfante. In italia infatti, i precedenti penali fanno curriculum...
Ho sentito anch'io le interviste e mi sono chiesta cosa stessero mandando a dire...
RispondiEliminasarebbe stato meglio che tu avessi fatto la medico-musicista, perchè la politica non è il tuo forte, soprattutto quando pensi che i buoni stiano da una parte ed i cattivi dall'altra. non ti sei accorta che la vera mafia ce l'hai attorno a te in Emilia-Romagna, dove un potere finto democratico immutabile da 50 anni ha creato una nomenclatura di decine di migliaia di persone che vivono nel lusso e chiunque voglia esercitare una qualsiasi attività economica deve sottostare a questo potere e pagare, magari in altre forme che il pizzo, ma ben più subdole ed efficaci.
RispondiEliminaLu sta per lupara ?
RispondiElimina@ lu
RispondiEliminama ringrazia Iddio che mi occupo di politica, pensa se mi capitavi sotto i ferri come paziente. ;-)
In Italia chi la fa la mostra anche.
RispondiElimina@ guccia
RispondiElimina:-D