martedì 1 luglio 2008

Consegne straordinarie

Uomini spediti come pacchi postali in giro per il mondo e da una prigione segreta all'altra, con una preferenza per i paesi dove la tortura viene applicata sistematicamente senza tanti problemi. Ad esempio i paesi arabi "amici", disposti a fare il lavoro sporco per conto terzi ma non solo, anche paesi europei volonterosi fiancheggiatori, disposti a mettere a disposizione uomini, mezzi e servizi per coprire il rapimento di presunti terroristi e la loro deportazione verso destinazione ignota.

Il più recente esempio di blackout del diritto internazionale ed il più praticato in totale spregio della legalità, si chiama extraordinary rendition, consegna straordinaria, una delle armi improprie adottate dal governo degli Stati Uniti contro il cosiddetto "terrorismo internazionale", dopo l'11 settembre.

La cosa tragica è che nel mucchio degli uomini-pacco cadono troppo spesso innocenti, come Mohamed. Colpevoli di essere di origine mediorientale o forniti di passaporto-canaglia; destinati a sparire quando va bene per mesi e quando va male per anni. Senza un processo, senza l'assistenza di un legale. Torturati per mesi con modalità disumane. Se liberati, rovinati per sempre nel fisico e nello spirito.
Quando si dice emergenza democratica in Italia e di sabati passati con gli avvocati.
A proposito di Italia, il caso Abu Omar, che ha messo a soqquadro i nostri servizi segreti e inguaiato una mappata di giornalisti e spioni vari grazie all'opera dei magistrati inquirenti, rappresenta il nostro personale momento di vergogna nazionale, oltretutto squisitamente bipartisan. Quando la Mamma chiama, non importa di che colore è il governo, l'importante è che prenda il topo. O il capro espiatorio.

Gli uomini che sono rinchiusi da sette anni a Guantanamo, la maggioranza dei quali ancora in attesa di un processo che non sia una farsa, furono catturati grazie alle rendition.
Alcuni di loro sono riusciti a far conoscere la loro storia alla stampa grazie alla perseveranza dei loro famigliari, disperati di non poter far nulla contro il Grande Moloch che deve giustificare, con atti brutali ed eclatanti, la famigerata guerra al terrorismo.
Se abbiamo saputo dei retroscena delle rendition lo dobbiamo però anche a quella parte di opinione pubblica americana formata da politici, giornalisti, militari e società civile che giustamente si indigna di fronte a questa licenza di torturare ed uccidere pretesa dalla CIA e praticata in tutto il mondo. Con i capobastone della Casa Bianca, Bush e Condoleezza in testa, pronti a fare giurin giuretto che " loro i prigionieri non li hanno mai torturati".

La trama di "Rendition", un bel film di Gavin Hood interpretato da Jake Gyllenhaal e Reese Witherspoon che ho visto di recente, si basa su una di queste storie. Negli extra del dvd vi è un documentario che racconta alcune delle storie vere di vittime delle deportazioni.


9 commenti:

  1. Anonimo11:08

    Nulla di nuovo sul tema diritti umani, anzi purtroppo pare ci stiamo arretrando anche in questo.
    Guantanamo è una vergogna (oltre al fatto che non ha nessun diritto ad esistere) come Abu Graib (non ricordo se scrive così), terre di nessuno in cui tutto è permesso nel nome della guerra al terrorismo.
    Quanti diritti in meno abbiamo dopo l'11 settembre....

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  2. Anonimo14:23

    Un caso particolarmente grave riguarda proprio un cittadino italiano, Abou Elkassim Britel.
    Il link del sito gestito dalla moglie, che ne chiede la liberazione:

    http://www.kassimlibero.splinder.com/

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  3. Said:-noi abbiamo un detto picchia la tua donna tutte le mattine tu non sai perchè, lei si!
    Douglas:-anche noi abbiamo un detto,conosci shakespeare??
    "ho paura che lo diciate sotto tortura,sotto le cui strette gli uomini dicono qualunque cosa!
    in tutti questi anni quante volte potresti dire che abbiamo ottenuto informazioni legittime e veritiere una volta,due volte,dieci volte...voglio solo la statistica, dammi un numero,dammi un grafico a torta ,vado pazzo per i grafici a torta...
    qualunque cosa che faccia superare il fatto che se torturi una persona tu crei dieci, cento, mille nuovi nemici...

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  4. Anonimo19:12

    Sono contento perchè noi supereremo gli americani nel rispetto della democrazia e dei diritti umani.
    Quando,come chiedono tutti gli italiani,i centri di accoglienza degli immigrati,si trasformaranno in centri di carcerazione preventiva per 18 mesi,avremo UNA,CENTO,MILLE GUANTANAMO.
    Alla faccia degli americani che ne hanno una sola.
    W George !
    W Silvio !

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  5. Grazie ad Abdel Nur del link e a katana per la citazione dal film.
    A Panty dico che forse li supereremo in crudeltà quando gli spareranno in cuffia 24 ore su 24 le canzoni di Apicella.

    A parte il fare la buffona come al solito e tornando seria, forse questo argomento interessa poco. Speravo in più movimento di commenti.

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  6. Anonimo00:21

    A paperè ecche sei ancora Uoltreriana?
    Ecchè nun l'avemmo angora caputo che delli grandi temi eddelle 'deologie ne dovemmo parlà dopo la pausa estiva ???
    Mo ciavemmo da fa quarcosa !!!
    Mannà affanculo chi di dovevere.
    Ognuno come pò , ma mannallo affanculo.
    E vistosi che li piccoli cojoni de Uolter sè se so pacatamente avvicinati al sereno e dialogante buco del culo de Pierferdy,li dovemmo manna tutti affanculo du vorte.
    Che mentre noi pensemo a Guantanamo ,il Cavaliere cià bon gioco a 'ntrufolarcelo tra le chiappe.

    P.S.
    Chiedo scusa per la fraseologia , normalmente vesto Lebole.

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  7. Anonimo10:25

    Grazie Lame per il consiglio di Rendition, l'ho visto ieri sera.
    Mi è piaciuto molto il discorso riportato qui da Katana.
    Non vorrei mai vivere un'esperienza del genere, dev'essere devastante in ogni senso.

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  8. @ panty
    ecciairaggione! Sai che non si trova un argomento serio nemmeno a cercarlo con il lanternino?

    @ francesca
    sono contenta che ti sia piaciuto.

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  9. sto scrivendo una tesi sulle renditions..se qualcuno ha del materiale o dei testi da suggerirmi può farmelo sapere? grazie,
    www.galli-gentili.com

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