Ovvero una categoria extralusso di commentatori con la quale credo abbiano a che fare tutti i bloggers, prima o poi. Mi riferisco a coloro che, anche se ti hanno magari letto tutto il post, alla fine non ne assorbono il succo e l'immagine complessiva, la Gestalt, ma si lasciano attrarre dai dettagli, dalle piccolezze, dai particolari e soprattutto ti fanno notare l'errore. Senza la minima esitazione. Come il bambino che nota l'imperatore con le chiappe di fuori e lo grida ai quattro venti.
Io invidio loro il coraggio e la faccia tosta, che io non ho in questi casi. Quando leggo gli scritti altrui, di qualunque provenienza, bloggettara o professionale, non noto gli errori grammaticali (che possono sempre essere semplici refusi) nè vado a praticare il taglio a T sul testo per farne l'autopsia. La mia attenzione viene attratta solo da fatti clamorosi, tipo "entrare a d'agio, stanno i banbini", mi inkazzo solo con le k e sul verbo "ha" senz'acca ma l'incazzatura la tengo per me.
Ed inoltre, per una sorta di rispetto nei confronti della fatica dello scrivere, acuita nel mio caso da una disgrafia acquisita che mi porta, senza accorgermene, a sostituire lettere con altre, costringendomi a controllare sempre due volte il prodotto delle mie digitazioni sulla tastiera, mi parrebbe poco delicato non focalizzare il commento sul concetto per distrarlo nei rivoli del particolarismo.
Invece gli spaccapelisti grammaticali (poi parleremo di quelli semantici) sono già pronti con il ditino sulla tastiera per farti notare, ohibò, il qual'é con l'apostrofo*. Magari hai scritto un pezzo documentato, ci hai messo anima, sangue, sudore e polvere da sparo ma loro, niente, potrebbe essere Manzoni ma hanno il qual è che non perdona. Se provi a ribattere che sulla questione vi sono due scuole di pensiero, con l'apostrofo e senza, non gliene frega niente. Spesso addirittura non ribattono. La loro incursione da Sorci Verdi, anzi rossi come la penna d'ordinanza che portano da bravi maestrini, è di solito rapida ed infallibile.
Ancora più spietati sono gli spaccapelisti semantici, quelli che ti fanno notare (davanti a tutti) che quella fonte che hai citato non è attendibile, oppure che hai sbagliato il link o il fatto che la notizia da te citata è stata smentita, con tanto di demolizione controllata finale del tuo castello di ipotesi.
Mi rimane sempre il dubbio se lo facciano apposta, per una sorta di sadismo della serie "mo' ti colgo in fallo", oppure se si tratti di automatismi come la salivazione del cane di Pavlov o il riflesso patellare.
Sono degli spaccamaroni, diciamo la verità. Più che l'amore per la correttezza grammaticale e formale di ciò che scrivi, a loro piace disturbare e rovinare la festa. Probabilmente se ti incontrano all'ingresso del cinema ti raccontano che "lui muore improvvisamente e lei scappa con l'assassino che è George". A scuola erano quelli che, l'ultimo giorno prima delle vacanze estive, dopo i saluti della maestra, già al suono della campanella, si alzavano in piedi, con il fioccone più grande degli altri e dicevano: "Signora maestra, si è dimenticata di darci i compiti per le vacanze". "Oh, già, è vero! Grazie, Pierfrancesco Maria. Aspettate ragazzi che ve li do' ora."
(NdA - Sul do' ci vuole l'accento? Non mi arriverà addosso un maestrino in guisa di kamikaze al grido di "Tenno, heikai banzai!"? Non mi sarà scappato un qual'è? Vuoi che non ci sia chi mi correggerà il giapponese?
E chi può più dormire stasera?)
(NdA 2 - * L'apooooostrofooooo! Non l'accento!)
Vignetta di Roberto Mangosi, che ringrazio.
Io invidio loro il coraggio e la faccia tosta, che io non ho in questi casi. Quando leggo gli scritti altrui, di qualunque provenienza, bloggettara o professionale, non noto gli errori grammaticali (che possono sempre essere semplici refusi) nè vado a praticare il taglio a T sul testo per farne l'autopsia. La mia attenzione viene attratta solo da fatti clamorosi, tipo "entrare a d'agio, stanno i banbini", mi inkazzo solo con le k e sul verbo "ha" senz'acca ma l'incazzatura la tengo per me.
Ed inoltre, per una sorta di rispetto nei confronti della fatica dello scrivere, acuita nel mio caso da una disgrafia acquisita che mi porta, senza accorgermene, a sostituire lettere con altre, costringendomi a controllare sempre due volte il prodotto delle mie digitazioni sulla tastiera, mi parrebbe poco delicato non focalizzare il commento sul concetto per distrarlo nei rivoli del particolarismo.
Invece gli spaccapelisti grammaticali (poi parleremo di quelli semantici) sono già pronti con il ditino sulla tastiera per farti notare, ohibò, il qual'é con l'apostrofo*. Magari hai scritto un pezzo documentato, ci hai messo anima, sangue, sudore e polvere da sparo ma loro, niente, potrebbe essere Manzoni ma hanno il qual è che non perdona. Se provi a ribattere che sulla questione vi sono due scuole di pensiero, con l'apostrofo e senza, non gliene frega niente. Spesso addirittura non ribattono. La loro incursione da Sorci Verdi, anzi rossi come la penna d'ordinanza che portano da bravi maestrini, è di solito rapida ed infallibile.
Ancora più spietati sono gli spaccapelisti semantici, quelli che ti fanno notare (davanti a tutti) che quella fonte che hai citato non è attendibile, oppure che hai sbagliato il link o il fatto che la notizia da te citata è stata smentita, con tanto di demolizione controllata finale del tuo castello di ipotesi.
Mi rimane sempre il dubbio se lo facciano apposta, per una sorta di sadismo della serie "mo' ti colgo in fallo", oppure se si tratti di automatismi come la salivazione del cane di Pavlov o il riflesso patellare.
Sono degli spaccamaroni, diciamo la verità. Più che l'amore per la correttezza grammaticale e formale di ciò che scrivi, a loro piace disturbare e rovinare la festa. Probabilmente se ti incontrano all'ingresso del cinema ti raccontano che "lui muore improvvisamente e lei scappa con l'assassino che è George". A scuola erano quelli che, l'ultimo giorno prima delle vacanze estive, dopo i saluti della maestra, già al suono della campanella, si alzavano in piedi, con il fioccone più grande degli altri e dicevano: "Signora maestra, si è dimenticata di darci i compiti per le vacanze". "Oh, già, è vero! Grazie, Pierfrancesco Maria. Aspettate ragazzi che ve li do' ora."
(NdA - Sul do' ci vuole l'accento? Non mi arriverà addosso un maestrino in guisa di kamikaze al grido di "Tenno, heikai banzai!"? Non mi sarà scappato un qual'è? Vuoi che non ci sia chi mi correggerà il giapponese?
E chi può più dormire stasera?)
(NdA 2 - * L'apooooostrofooooo! Non l'accento!)
Vignetta di Roberto Mangosi, che ringrazio.
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Ehm solo per precisare che quello a cui ti riferisci, nel qual'è, non è l'accento ma l'apostrofo...
RispondiElimina(lol col cavolo che mi firmo)
Importanti sono i concetti che una persona esprime. Un saluto
RispondiEliminaSono degli spaccamaroni, diciamo la verità.
RispondiEliminaAh, ah, ah, ma no, il fatto curioso è che magari gli spaccapelisti assorbono anche il contenuto degli articoli ma spesso non ritengono opportuno commentarli nel merito per vari motivi, es.:
- non sono dell'umore adatto per disperdere energia vitale in commenti;
- ritengono la cosa inutile nell'economia dell'universo;
- non vogliono esporsi a eventuali reazioni altrui, a volte piuttosto tetragone nelle loro convinzioni;
- non dissentono del tutto dalle argomentazioni esposti.
Poi lo sai che l'entropia dell'universo aumenta, che il vuoto è automaticamente riempito, ecc. quindi se ci sono tanti spaccapelisti è perchè forse commentatori/commentatrici più impegnati/e (eccetto Chiara-di-Notte ovviamente) non si degnano di intervenire (anche se ultimamente ho letto qualche raro commento ben scritto e logicamente argomentato).
Sono completamente d'accordo con Adetrax,dopo l'aumento del buco nell'ozono e del riscaldamento globale,fanno bene i commentatori più impegnati a non degnarsi di intervenire per non aumentare anche l'entropia dell'universo e riempire il vuoto.
RispondiEliminaPerò non capisco,come si fa a riempire il vuoto e se i commentatori più impegnati non si degnano di commentare,sono commentatori impegnati o semplici lettori che non si degnano di intervenire.
E i commentatori più impegnati che si degnano di intervenire per correggere un 'perche'senza la 'è'sono commentatori impegnati o solo non impegnati spaccaballe ?
... e fu cosí che il primo anonimo cadde nella trappola!
RispondiEliminaCentro al primo colpo. Ma perché sei così cattiva, Lameduck?
io no sapere scrivere fareb grande fatica ma io volere scambiare idea se poi mancare punti e virgole io dormire lo stesso.per evitare spaccamaroni fare giro su luna loro essere ovunque a volte anche al cesso se tu portare con te telefonino
RispondiEliminaSul do' ci vuole l'accento? Non mi arriverà addosso un maestrino in guisa di kamikaze al grido di "Tenno, heikai banzai!"?
RispondiEliminaNo...
Arrivo solo io e ti bacchetto ben bene. :D
Allora sul "do" non ci vuole accento.
Adesso attendo che arrivi il maestrino con la penna rossa a correggermi come in un gioco di scatole cinesi (a proposito ma i cinesi se le rompono le scatole?) :-)
Quando il maestrino arrivera' a dire la sua stronzata, saro' gia' pronta con la mia subdola controrisposta. :-)))
Ormai il web funziona cosi': e' diventato il terreno di coltura (non certo di cultura) dei bimbiminkia (perdona la "K" che ' qui ci vuole).
Buona notte, maestra. Che' tu lo sei davvero per come esponi gli argomenti. :-)
no ma dai fanno bene: fan cagare gli errori poi fanno gnuranzz
RispondiEliminahihihihihihihihihihihihihihihihihih
cloro...
@ anonimo maestrino dalla penna rossa
RispondiElimina;-)
@ adetrax
cos'è, una excusatio non petita?
;-)
@ Salazar
Centro al primo colpo. Ma perché sei così cattiva, Lameduck?
Me lo chiedo anch'io. ;-)
@ klara
io penso invece che l'accento ci voglia sul do', se ci va sul da'. Ma perchè l'italiano è tanto complicato????
@ cloro
ma ke kaxxo dichi cloro? Fanno gnuranz? Lo detto altre volte che lanalfabettismo di ritorno e un problema.
Buongiorno, cara. Ti annuncio che la maestrina dalla penna rossa sono io. L’accento sul “do” non ci va perché non esiste una parola uguale con un altro significato e non c’è quindi il rischio di confusione. Su “da” come verbo l’accento serve a distinguere dal “da” congiunzione. Ovvero: “Lameduck mi dà una mazzata in testa, da quella gran donna che è.” (In realtà un altro “do” ci sarebbe, la nota musicale, ma è riservata a contesti specifici quindi il rischio di confusione non si presenta).
RispondiEliminaCon tutto ciò, mi permetto di parlarne solo perché siamo in tema e lungi da me l’idea di rivolgerti qualsivoglia critica; seguo il tuo blog, come sai, e trovo strepitosa la tua scrittura e la tua esposizione degli argomenti. Anche a me è capitato di avere a che fare con spaccapelisti; non tanto sul piano ortografico, quanto dei contenuti. E’ gente che non ha proprio capito quale sia la filosofia della rete. Invece di essere grati per il fatto che qualcuno si adopera a condividere le proprie conoscenze e i propri pensieri, gli/le fanno le pulci; invece di adoperarsi a fare la stessa cosa, cercano di demolire chi la fa.
What can you do?
Baci, Rita
@ Rita
RispondiEliminaecco, lo sapevo, mi ha fregato il do musicale. Scupolo da musicista. ;-)
Sottoscrivo in particolar modo l'ultima parte. In fondo noi siamo un servizio pubblico e gratuito per il quale dovrebbero solo ringraziarci... o no?
In fondo noi siamo un servizio pubblico e gratuito
RispondiEliminaSi'... per molti siamo il servizio psichiatrico :-)))
Sottoscrivo in particolar modo l'ultima parte. In fondo noi siamo un servizio pubblico e gratuito per il quale dovrebbero solo ringraziarci... o no ?
RispondiEliminaSi, ma devi capire lo spirito della cosa, qui si tratta di pura e semplice collaborazione primordiale, che trascende dall'oggetto trattato.
Avviene in tutti i gruppi e si basa su un principio banale ma socialmente utile, che probabilmente ha favorito l'evoluzione dall'homo erectus all'homo sapiens sapiens: stiamo parlando del fenomeno dell'interessamento alla pagliuzza altrui, in grado di far dimenticare la propria trave per un po' di tempo (che poi se ci si vede così bene non è detto che ...).
Non so, forse nella preistoria il principio si chiamava "farsi le pulci a vicenda".
Comunque considera che ci sono molte persone che traggono qualche soddisfazione nel notare queste attenzioni minute e ipercritiche e spesso ringraziano invitando a rincarare la dose, in una sorta di autoflagellazione virtuale ma altamente catartica.
Evidentemente queste persone sono il tuo opposto :-)
@Chiara-di-Notte
RispondiEliminaScusa se intervengo sul "quasi-nulla", ma ho consultato una caterva di siti con definizioni e descrizioni sui "bimbiminkia" e sono rimasto letteralmente "sconvolto".
Mi chiedo, come puoi pensare di avvicinare anche solo virtualmente e per un momento le figure degli/delle spaccapelisti/e con quelle dei bimbiminkia ?
Non penserai mica che i bimbiminkia da grandi diventino spaccapelisti, vero ? :-)
Fra l'altro, lo sai che a forza di citare quella parola, prima o poi li attirerai sul serio :-)
(devo ammettere però che questo assurdo neologismo ha il suo fascino perverso)
...e poi ci sarebbe quel "né", congiunzione, che va scritto con l'accento acuto e non grave; errore ben più frequente in "perché", anch'esso sempre digitato da Lameduck con l'accento grave (pur non nel post attuale)...
RispondiElimina@ adetrax
RispondiEliminale mie pulci me le tolgo da sola. Non voglio che altri me le mangino.
@ anonimo
facciamo una petizione affinché la e con l'accento del cazzo giusto venga posta su un tasto più comodo, senza cioé dover premere Maiusc? Su, dai, renditi utile, fai qualcosa.
E per finire:
ESEGESI DEL BIMBOMINKIA
(da un forum qualsiasi)
# Sono perennemente braccati dai Cacciatori di Bimbominkia, il che li obbliga ad una vita ai limiti della società, come se non lo fossero abbastanza ...
# I bimbiminkia sono comunisti o fascisti, perché se non sei comunista sei fascista e viceversa.
# I bimbiminkia sono tutti punk perché ascoltano Finley e Simple Plan.
# Le bimbeminkia sono tutte alternative, punk, ribelli perché hanno le converse. E perché ascoltano l'essere satanico.
# Giocano ai giochi online con i personaggi più forti di tutti, ma solo per fare gli sboroni. In realtà sono solo dei niubbi.
# I bimbiminkia vanno ogni fine anno al cinema a vedere i film di Boldi e De Sica mentre le femmine e i gay Tre Mesi Sopra il Cesso, Ho voglia di the e Cento colpi di spazzola prima di andare a Fanculo.O ancora peggio, dicono che fanno schifo ma sono i primi ad andare a vederli.
# A tavola sono schizzinosi, ma non sanno cucinare, perché del resto non sanno fare un cazzo, da piccoli bimbiminkia che sono.
# Secondo sondaggi recenti, per una persona europea è più facile apprendere il Cinese e il Cecoslovacco rispetto al linguaggio da essemmesse dei bimbiminkia, contornati da frasi come "k n s", "t pc la fg" o "m xkè nn me l fai vdr pls?".
# Si credono tutti degli hacker, mentre sono solo dei bimbiminkia che giocano a stupidi giochi online tipo: Bitefight, Habbo Hotel et similia.
# La mattina guardano deliziati i Puffi su Italia 1. E si, guardano anche Mister Lui. E gli piace quasi quanto i Puffi.
# La morale è ancora quella, io mi ciulo tua sorella.
# Chuck Norris creò i bimbiminkia nel 1423 per risolvere il problema della fame del mondo.
# Il 90% dei bimbiminkia crede fervidamente nell'Agnosticismo Mosconiano.
# Ogni volta che ti masturbi nasce un bimbominkia. Proprio li, sulla tua minchia.
# Tutti i bimbominkia hanno fobie e scaramanzie verso giochi online, come non ricordare quello che giocando ad Ogame si vestiva da Darth Fener.
# Un bimbominkia invia mediamente 3512 trilli al giorno su msn, nel week-end alcuni arrivano anche a 9843.
# Leggende narrano che un bimbominkia sia morto di traumi psicologici dopo aver sfidato Chuck Norris ad una gara di trilli.
# I bimbiminkia acquistano tutte le suonerie insensate che vengono proposte loro. (quelle con animali che cantano sono le loro preferite)
# Se ascolti i Tokio Hotel in inglese sei un bimbominkia
# Se dici di non essere un bimbominkia sei un bimbominkia
# Se insulti i bimbiminkia sei un bimbominkia
# Se sei un bimbominkia sei un bimbominkia
# Se separi le parole o le frasi coi punti (es.: una volta..ogni..tnt..guardatevi allo spekkio..) sei un bimbominkia
# Se dici a una persona bimbominkia (a meno che tu non ne sia certo) sei un bimbominkia
# E se davvero non sei un bimbominkia sei un sedicenne metallaro
# Chi linka questo articolo come definizione di bimbominkia e non spiega prima cosa sia un bimbominkia, è un bimbominkia
# I bimbiminkia sono soliti utilizzare abbreviazioni da "veri veterani" (Es: wtf) o parlare in gergo tecnico che nemmeno loro capiscono (ragion per cui piagniucolano quando vengono chiamati n00b)
# Il bimbominkia impazzisce ascoltando musica tamarrissima genere dance. La frase cruciale del bimbominkia che si spaccia per esperto di musica è "!!!!::::....'A sintisti chidda nova fatta ri chiddu ca fici chidda ca facìa SPFUUUUUNNNNZZ SPFUUUUUNNNNZZZZ SPFUUUUNNNNZZZZ....::::!!!!" TRADUZIONE "!!!!::::....l'hai sentita quella nuova fatta da quello che ha fatto quella che faceva SPFUUUUUNNNZZZZ SPFUUUUNNNNNZZZZ SPFUUUUUNZZZZ....::::!!!" oppure "mbare, onesto, cu Gggianni Celesti ti canta macari a minchia" trad: "amico, onestamente, con le canzoni di Gianni Celeste ti canta pure il dindolo'".
# Il bimbominkia è solito rispondere a chi cambia la musica ad es. da "Umbrella - Rhianna.mp3" a ad es. "Smoke on the water-deep purple.mp3" " Ma kambia sta merda e metticci quella bellissima di Gigi D'Agostino!"
# Il bimbominkia ti aggiunge su emmessenne e ti chiede "k6" (chi sei). # Chi parla ogni 3 secondi di calcio, partite, calciopoli e faide tra squadre è un bimbominkia.
# Sostengono di possedere una spada laser "vera" (sic!).
# Il Capo di questi e' Dragonwhite Niggas, e la cosa rende Hailie tanto invidioso da costringerlo a pestare i piedini per terra, strillando "io shono PRO io shono PRO e Dragoncoso no!".
# Se scrivi "m cm t pss x l tst d gkre fn alle 11" (traduzione: ma come ti passa x la testa di giocare fino alle 11) e dopo che uno ti chiede "scusa cosa hai detto?" tu rispondi " ma sei scemo?" allora sei un bimbominkia
#A ki piace kyle? solo ai bimbiminkia
#Ki non tifa la yuve eun bimbominkia ..:
:-o
RispondiEliminaallora io
emm non posso commenta
senza laccento sulla
a
sogno unanalfabeta
senza possibbilita
di ritorno
pero' perche' mi piace mettere
in croce i spaccacalellini
e adoro la sorella di signorcima
ti lascio lo stesso
un abbraccio senza apostrofo
ma pien di calore umano
chi sa se i spaccaeccetetera saprebbero gradire :-p
smuackksmuack per la difesa
ad'oltranza di noi gente
d' ignuranza :-)
virginia la crocifiggitrice
di paarole
ps
pero' con me un po'
hanno ragione :-))
Qualcuno ha mai visto una tastiera portoghese? Una di quelle uguali a questa che sto usando proprio ora?
RispondiEliminaPerché, se qualcuno l’ha vista, ha visto anche quanti accenti ha una tastiera portoghese, e forse avrà notato che per accentare una vocale qualsiasi si deve pestare su due o tre tasti diversi nel giusto ordine.
In compenso posso accentare anche la ý, non serve a molto, ma fa una bella confusione.
@ Salazar
RispondiEliminaLa ý in effetti non serve a niente, però la trovo bellissima, è una fionda che lancia un sasso, un osso di pollo che si scheggia, un calice con la cannuccia...
Io penso che coloro che si soffermano sull'ortografia e la semantica, disdegnando di dare il loro parere nel merito, quando si tratta di pezzi intelligenti, argomentati e arguti come quelli che si possono leggere qui, lo facciano per una sorta di invidia di non essere capaci di fare altrettanto, e che traggano soddisfazione segnalando le piccole sbavature.
RispondiEliminaOh, che goduria! E' un po' come quando si dice: "anche i ricchi piangono".
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=3779&ctg_id=44
RispondiElimina"Qual'è" non corretto, ma è di uso comune.
Non mi sembra il caso di farne un dramma.
etienne64
@ Virginia
RispondiEliminaquanta poesia... un abbraccio!
@ Salazar
una tastiera portoghese non l'ho mai usata ma in compenso quante traduzioni in portoghese ho fatto in gioventù! E il problema degli accenti lo conosco, compreso quello "circonciso", come diceva un mio amico. ;-)
@ Fully
Può essere... ;-)
@ etienne64
in effetti, di fronte a gente che scrive "o comprato", l'apocope è un dettaglio. Grazie per la solidarietà.
La mia tastiera bilingue cirillica-inglese non ha accenti, solo l'apostrofo che uso per simulare l'accento che, altrimenti, per ottenerlo dovrei, come dice Salazar, premere una serie di tasti.
RispondiEliminaNonostante lo abbia spiegato piu' volte, c'e' ancora chi mi corregge quando scrivo perche' al posto di perchè.
Pare che la gente non abbia altro da fare se non guardare la pagliuzza nell'occhio altrui.
PS: ricordo che una volta, una correzione sull'ortografia, mi giunse persino da un tizio che scriveva "donna in cinta".