"Ha ragione Tremonti, senza posto fisso non si campa". Questa è la risposta che i lettori di Repubblica hanno votato in maggioranza nel sondaggio dedicato alla domanda lapalissiana* se fosse meglio il posto fisso o la precarietà.
Aspetta un momento. Tremonti??? Ma chi, "quel" Tremonti? Il ministro delle finanze del governo a chiacchiere liberista e che vorrebbe scatenare nelle sue fantasie erotico-economiche l'ultraviolenza thatcheriana? Quello stesso governo che comprende anche il mini-Torquemada e castigamatti tascabile degli statali fannulloni, Fra Brunettolo da Venezia? Colui, il Brunettolo, che, potendolo, licenzierebbe tutti tranne lui e i suoi vecchi compagni di merende socialisti?
Si, proprio quel Tremonti lì, che studia con profitto da no-global ormai da qualche anno, ha sposato l'eresia dolciniana e la frase sul posto fisso l'ha buttata là così, a tradimento fra i tacchi della Signorina Emmo Marcegaglia, che per poco non ci sbatteva gli occhiali sullo stipite.
"No, no, non si può, è roba vecchia, macchè posto fisso", si è giustamente risentita la Signora Confindustria che non corre certo il rischio di essere licenziata.
Berlusconi, che per paura di perdere un punto della patente di miglior premier dell'universo prometterebbe chissà che cosa e ormai un pò precario ci si sente, è scattato come un pupazzo a molla e ha detto subito: "Si, si, è vero, che schifo la precarietà, viva il posto fisso, anzi il posto a vita, l'ergastolo lavorativo."
Salvo poi, il giorno dopo, riavutosi dal momento di smarrimento, prendere le distanze da Fra Tremontino da Sondrio, il neo-dolciniano no global, l'eretico del posto fisso, il profeta dell'ovvia conclusione che è meglio avere la certezza del domani piuttosto che vivere sul filo del rasoio.
Di questo si tratta, in fondo. Avere un contratto a tempo indeterminato, con le sue belle tutele, ti permette di fare qualche progettino per l'immediato futuro come l'acquisto della casa, il matrimonio, il togliersi qualche sfizio. Se sei ancora in età da riproduzione ti permette di figliare e mantenere la prole. Non si parla del fatto di entrare in una ditta e lavorarci quarant'anni come succedeva una volta. Cambiare lavoro, se lo si desidera, è cosa buona e giusta.
C'è un tipo di capitalismo, però, che ti costringe a campare alla giornata, senza sapere se domani lavorerai ancora o no. Un sistema che se ne frega delle tue esigenze di programmazione di vita. Ti usa, ti spreme e poi ti getta.
Chi è soggetto a questa tortura della precarietà non è certo la Signorina Emmo o Fra Brunettolo e nemmeno l'eretico Fra Tremontino. Loro fanno parte di una casta che il posto fisso non l'ha mai abbandonato. Anzi, se lo tramanda di padre in figlio, di marito in moglie. Gente abbarbicata alla sua posizione di privilegio e che non ha alcuna intenzione di dividerla con gli altri. Loro stipendiati lautamente a vita e gli altri sotto il giogo della precarietà.
Una visione molto medievale, in fondo, altro che tardocapitalistica. Il popolo che paga le decime alla nobiltà ed al clero ed il Signore che per magnanimità decide di togliere le tasse a suo puro capriccio. Oggi a te, domani a quelli laggiù. Toh, quanto sono buono e giusto.
Apro una parentesi. Per continuare con le ovvietà, sarebbe meglio tagliare le tasse ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati più che ai professionisti ed ai commercianti. Cioè privilegiare coloro che non possono materialmente evaderle, le tasse.
Rimane il dubbio sul tipo di gioco che stanno giocando Fra Tremontino l'Eretico con il suo grido "de-licenziagite!" e il suo compare Umbertino da Varese, pronto a schierare i carrocci a testuggine a difesa del ministro del PDL. Ci fanno o ci sono?
Che Iddio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto sta avvenendo in un luogo remoto a nord del continente africano, in un paese di cui è pietoso e saggio tacere anche il nome.
Salvo poi, il giorno dopo, riavutosi dal momento di smarrimento, prendere le distanze da Fra Tremontino da Sondrio, il neo-dolciniano no global, l'eretico del posto fisso, il profeta dell'ovvia conclusione che è meglio avere la certezza del domani piuttosto che vivere sul filo del rasoio.
Di questo si tratta, in fondo. Avere un contratto a tempo indeterminato, con le sue belle tutele, ti permette di fare qualche progettino per l'immediato futuro come l'acquisto della casa, il matrimonio, il togliersi qualche sfizio. Se sei ancora in età da riproduzione ti permette di figliare e mantenere la prole. Non si parla del fatto di entrare in una ditta e lavorarci quarant'anni come succedeva una volta. Cambiare lavoro, se lo si desidera, è cosa buona e giusta.
C'è un tipo di capitalismo, però, che ti costringe a campare alla giornata, senza sapere se domani lavorerai ancora o no. Un sistema che se ne frega delle tue esigenze di programmazione di vita. Ti usa, ti spreme e poi ti getta.
Chi è soggetto a questa tortura della precarietà non è certo la Signorina Emmo o Fra Brunettolo e nemmeno l'eretico Fra Tremontino. Loro fanno parte di una casta che il posto fisso non l'ha mai abbandonato. Anzi, se lo tramanda di padre in figlio, di marito in moglie. Gente abbarbicata alla sua posizione di privilegio e che non ha alcuna intenzione di dividerla con gli altri. Loro stipendiati lautamente a vita e gli altri sotto il giogo della precarietà.
Una visione molto medievale, in fondo, altro che tardocapitalistica. Il popolo che paga le decime alla nobiltà ed al clero ed il Signore che per magnanimità decide di togliere le tasse a suo puro capriccio. Oggi a te, domani a quelli laggiù. Toh, quanto sono buono e giusto.
Apro una parentesi. Per continuare con le ovvietà, sarebbe meglio tagliare le tasse ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati più che ai professionisti ed ai commercianti. Cioè privilegiare coloro che non possono materialmente evaderle, le tasse.
Rimane il dubbio sul tipo di gioco che stanno giocando Fra Tremontino l'Eretico con il suo grido "de-licenziagite!" e il suo compare Umbertino da Varese, pronto a schierare i carrocci a testuggine a difesa del ministro del PDL. Ci fanno o ci sono?
Che Iddio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto sta avvenendo in un luogo remoto a nord del continente africano, in un paese di cui è pietoso e saggio tacere anche il nome.
Una visione molto medievale, in fondo, altro che tardocapitalistica.
RispondiEliminaConcordo in pieno, fra l'altro è in atto una preoccupante concentrazione di potere economico, in gruppi di persone sempre più ristretti, dalla quale non si sa che cosa scaturirà nel prossimo futuro.
Rimane il dubbio sul tipo di gioco che stanno giocando Fra Tremontino l'Eretico con il suo grido "de-licenziagite!" e il suo compare Umbertino da Varese, pronto a schierare i carrocci a testuggine a difesa del ministro del PDL. Ci fanno o ci sono?
Giochi di ruolo.
Tremonti si rivolge alle aziende private, Brunetta sta cercando di torchiare il settore pubblico chiudendo i rubinetti che alimentano ambienti ritenuti inutili o spreconi (cultura compresa).
Sembrano in contrasto ma non lo sono, tutti stanno convergendo verso un punto di non ritorno oltre il quale sempre più servizi e poteri pubblici possono essere risucchiati (come in un buco nero) verso i settori privati (acquistabili, gestibili e vendibili a piacere) con risultati non sempre vantaggiosi (è un eufemismo) per i cittadini comuni.
In ogni caso, perlomeno Tremonti ha afferrato il concetto che senza un reddito fisso sicuro i cittadini si preparano a dei feroci tagli sui consumi, soprattutto quelli non essenziali, e questo può rappresentare un discreto rischio per moltissime aziende che non hanno ancora esalato l'ultimo respiro, cosa che a sua volta potrebbe tradursi in una ancor più decisa flessione delle entrate statali (tasse e accise varie) e in un vertiginoso aumento delle spese per cassa integrazione (quando c'è) e altro ancora.
Guarda caso sull'indifendibile scudo fiscale non ci sono stati dubbi ... è come per Ciarrapico: ci serve (ipse dixit).
In breve Tremonti intravede il pericolo della morte esiziale per consunzione anche perchè deve avere giornalmente sott'occhio tutti i vari indicatori economici (debito pubblico compreso) che non seguono affatto il buonumore di Silvio.
Povca puttana, povca tvoia !
Quando si è nella sua posizione, immersi in un marasma senza molte speranze, spesso appare salutare, anche se un po' eversivo, dire qualcosa di vero (cosa che qualche anno fa ha fatto annunciando con anni di anticipo l'arrivo e i motivi della crisi).
G. Tremonti, febbraio 2009:
Questo è il momento di chiudere i libri di economia e di aprire la Bibbia.
Ecco, pentitevi tutti, sta per arrivare un nuovo medioevo, è solo questione di tempo.
Certe cose, dette da lui, fanno un po' sorridere però un po' preoccupano. ;-)
P.S.
Cribbio, non male il filmatino a fine articolo, più che inquietante lo definirei spiazzante; non so perchè ma il modo di parlare del frate ritardato mi ricorda il comportamento di più di qualche politico ...
.....La finanza creativa è una branca della scienza delle finanze di nuova coniazione che sta ad indicare l'uso dell'intelletto umano per trovare soluzioni ed ideare manovre finanziarie atte a migliorare situazioni compromesse o bisognose di una rapida crescita. Spesso il termine viene utilizzato in maniera dispregiativa da parte dei detrattori nei confronti di quei professionisti che talvolta sono chiamati ad amministrare ingenti patrimoni o assolvono a ruoli istituzionali. ....
RispondiElimina“Il cetriolo globale”
:D
vorrei che facessimo tutti un minuto di raccoglimento in memoria dei poveri genitori dei tremonti di turno,
RispondiEliminahanno speso tutta una vita in sacrifici per mandare i loro figli a studiare alla bocconi e farsi una laurea per far strada nella vita e un domani risolvere i nostri problemi per sapere infine che dopo lungo penare questi scoprono l'acqua calda.
quanto dovranno applicarsi per scoprire che con essa si possono bollire le patate?magari chiedendo un suggerimento a tal prodi?
ci hanno rotto il cazzo per anni con sta legge biagi, facendone pure un eroe.e ora? ecche'son diventati tutti comunisti?
ma che se ne vadano tutti a fare in culo,loro e tutto il meno peggio che ci gira intorno
addavenì Barbarossa...
RispondiEliminaripensandoci: meglio Eymerich l'inquisitore
il link non funziona lo riposto: "il cetriolo globale" :-)
RispondiEliminaMa Tvemonti natuvalmente si rifeviva al suo di posto fisso e a quello del suo padvone! Ed ova scusate, ma vado a fave un po’ di finanza cveativa!
RispondiEliminaLeggo molto spesso i tuoi post e li trovo sagaci e interessanti. Però noto con disappunto che non vedi mai il buono dall'altra parte.
RispondiEliminaPossibile che non ne facciano mai una giusta nel Governo?
Comunque a criticare sei estramemente raffinata, sia a destra che a sinistra, quando ce vo', sempre se dx e sx esistono ancora.
Caro amico Rossoalloso,
RispondiElimina"ma che se ne vadano tutti a fare in culo,loro e tutto il meno peggio che ci gira intorno"
Sono convinto che ogni riferimento a fatti, personaggi o a QUALCHE PIRLA che gironzola su questo blog è puramente casuale. O no???
Ciao Davide
@davide
RispondiEliminavisto che succede a svendere le proprie idee?
il senso di colpa cresce e si diventa paranoici,sospettosi e cresce pure la coda di paglia.
comunque non mi sono riferito a te in particolare,ho attaccato un modo di fare politica che non condivido.
tenere i piedi non in una ma in "N" staffe riduce il soggetto ad essere poco credibile come il tuo amico pansa
Caro amico Rossoalloso,
RispondiElimina""@davide
visto che succede a svendere le proprie idee?""
Ci deve essere un equivoco: io non ho mai svenduto le mie idee.
Ho solo detto che quando ci solo le elezioni scelgo il male peggiore. Per anni ho votato DC turandomi il naso e adesso faccio lo stesso con il nano (anche se in questo caso oltre al naso mi turo anche le orecchie, la bocca e il buco dell'ano).
Possono essere idee sbagliate e ciniche, ma non sono una svendita.
Poi ti chiedo: qual è l'alternativa? non andare a votare? credi davvero che serva a qualcosa???
Ciao Davide
@davide
RispondiEliminache ne dici di fumarsi una bella canna?
puoi fare cio' vuoi l'importante e' non dare credibilita' a personaggi in cui non credi.
io questa la chiamo coerenza non astrattismo
Cara Lameduck,
RispondiEliminaho letto un interessante articolo, che propone una possibile spiegazione sull'uscita di Tvemonti sul "posto fisso". La teoria è molto interessante. Ecco l'articolo (spero che l'html funzioni): Conflitto interno alla confindustria,sul posto fisso. Buona lettura...
Caro amico Rossoalloso,
RispondiElimina""@davide
che ne dici di fumarsi una bella canna?""
No, perchè le canne sono di sinistra e io sono un destroso coerente.
Comunque le snifatine sono di destra e quindi ....
Ciao Davide
@ Luca D. Bologna
RispondiEliminaNon trovo mai niente di buono dall'altra parte. Uhm, vediamo. La legge Sirchia contro il fumo, a suo tempo, è stata una benedizione e la patente a punti anche.
Soddisfatto? ;-)
@ davide
Ho solo detto che quando ci solo le elezioni scelgo il male peggiore.
Forse volevi dire "minore"? Ah, Sigmund, che meraviglia il lapsus calami!
In quanto alle sniffatine, non ci si droga! Non esiste droga di dx o sx (minchia quante cazzate spari) ma solo MERDA, compris?
@ lolle
Tremonti sta solo affilando il dildo per quando inchiappetterà il nano.
Cara amica Lameduck,
RispondiElimina"In quanto alle sniffatine, non ci si droga! Non esiste droga di dx o sx (minchia quante cazzate spari) ma solo MERDA, compris?"
Come sarebbe a dire? Ma tutti i discorsi il bagno è di destra e la doccia di sinistra ecc. sono balle quindi! Se è così vuol dire che sono sempre stato preso per i coglioni.
E' ma allora ditelo!
Ciao Davide