lunedì 31 gennaio 2011

Culo Flaccido non avrai il mio scalpo


No, vi prego, non la manifestazione di genere, delle donne per le donne in difesa della dignità femminile dove gli uomini, se vogliono, possono anche partecipare. La discesa in piazza con tonnellate di vittimismo senza alcuna volontà di autocritica proprio da parte delle donne e con i papiminkia che scriveranno (oh, mi pare già di leggerli, i Belfeltri) che queste proteste sono solo isterismi da sorellastre di Cenerentola, invidiose del fatto che non sono mai state invitate a Villa S. Martino a causa della racchiedine e dei raggiunti limiti d'età.

Premesso che siamo stati vilipesi tutti come popolo, come cittadini di qualunque sesso, religione e razza, compresi gli animali domestici, a causa di questa strumentalizzatissima farsa mediatica, non ha senso pensare di potersi offendere di più perché siamo donne e perché le donne sono le protagoniste (sia vittime che carnefici, ricordiamolo) di questo ultimo scandalo nazionale.
Ebbene si, non condivido il vittimismo in sciarpa bianca. "Il colore del lutto", come ho sentito rimarcare da una delle organizzatrici della manifestazione dell'altro giorno.
Già, bianco come bianchi erano i fazzoletti delle madri di Plaza de Mayo. Senza rendersi conto che però, scusate se puntualizzo, quelle erano madri alle quali avevano torturato e gettato i figli dagli aerei a decine di migliaia.
Qui, ringraziando Iddio, non è morto nessuno facendo bunga bunga e il parallelismo con ben altre tragedie è, secondo me, fuori luogo, oltreché vagamente sconcio. Nessuno ha rapito le ragazze e le ha condotte contro la loro volontà nell'antro del mostro ma, al contrario, ci sono famiglie che si sono abbuffate con il pranzo pagato con il sudore delle chiappe delle figlie. Padri e madri orgogliosi di avere figlie puttane, che le hanno vendute per la macchina nuova e la rata del mutuo. Il marcio è, Berlusconi lo ha solo catalizzato. Dovremmo manifestare soprattutto contro noi stessi.

Ricordiamoci che Berlusconi non ha inventato nulla. Se non avesse tutti quei soldi e il potere che i suoi avversari e chi lo ha usato per convenienza dall'altro capo dell'Atlantico gli hanno consegnato a mani alzate, Silvio Ghepensimì sarebbe solo il cugino meneghino di Cetto Laqualunque, l'ennesima macchietta regionale.

Autocritica, dicevo. Parliamoci chiaro, signore mie. Il bunga bunga non è sceso da Marte. La cultura del bunga bunga l'abbiamo assimilata e soprattutto tollerata negli ultimi trent'anni grazie al suo sdoganamento tramite la televisione tetteculi.
Le donne, prima di scendere in piazza a gridare contro il Papi, che in così tante hanno votato, non dimentichiamolo e domandiamoci perché, dovrebbero chiedersi se non sia il caso di prendere a ceffoni le figlie che trovano normale accompagnarsi a dei vecchi per denaro. Di chiedersi se anche loro come madri non abbiano per caso contribuito a crescere una generazione bacata persistendo, ad esempio, nell'antica tradizione che considera i figli maschi più importanti delle figlie femmine. Che acconcia le figlie femmine fin da piccole come piccoli oggetti del desiderio (non userò il termine troiette) e smania per mandare le figlie gnocche ai concorsi di bellezza o in televisione o in sposa ad uno ricco. Mentre invece quelle normali o così così, fino alle brutte, pensino solo a studiare.

Quello che voglio dire è che non ci si può lamentare della cultura dell'harem e del puttanaio se si crescono i figli pisellomuniti come dei piccoli sultani che devono essere serviti e riveriti ed ai quali tutto è concesso. I piccoli sultani crescono e diventano, se baciati da una grossa fortuna economica, dei culi flaccidi che pretendono di poter giocare con la dignità degli altri. A quel punto, dopo essersi arresi alla cultura dell'esteriorità, della bellezza fine a sé stessa, al culto della gioventù e al disprezzo di tutto il resto, non ci si può proprio lamentare della perdita della propria dignità.

Il vittimismo non ha senso. Nella fattispecie del Rubycazzigate, siamo solo di fronte ad una ignobile farsa che andrebbe trattata come tale, gettando, a pioggia marrone, come insegna da secoli la satira, tonnellate di ridicolo sui protagonisti, inclusi coloro che l'usano come durlindana contro il nemico. Un potere che si rende ridicolo merita solo di morire sommerso dai pernacchi, altro che lutto. 

22 commenti:

  1. ventopiumoso22:19

    del tutto d'accordo, con una mancanza:

    > compresi gli animali domestici,
    e perché, le piante, dove le metti? :)

    saluti

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  2. stra-condivido tutto..anche i punti, le virgole e le parentesi!

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  3. Azzz... come condivido...
    Io, a differenza di Chica, anche gli spazi fra le parole.

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  4. un tempo c'era manzi che alfabetizzava,ora c'è berlusconi che analfabetizza!
    Purtroppo,quello che scrivi,corrisponde alla realtà!

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  5. Grazia23:34

    Condivisione totale

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  6. Anonimo23:48

    Come donna, come madre e come elettrice non posso che essere d'accordo con te.
    L'ho pensata nella stessa maniera, immediatamente quando ho sentito di questa manifestazione donnesca.
    Complimenti per aver espresso cosi` bene anche il mio sentire.
    Ciao.
    Roberta da Sydney

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  7. Evviva Lame. Il vittimismo, già. La piaga. E' notte fonda e non so se sono in grado di scrivere un commento (ho letto l'articolo qualche ora fa), ma evviva Lame. Condiviso sul mio FB e anche lì molto apprezzato.

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  8. Anonimo08:06

    "La cultura del bunga bunga l'abbiamo assimilata e soprattutto tollerata negli ultimi trent'anni grazie alla televisione tetteculi, che mi risulta sia guardata da milioni di persone,"

    Se posso scassare la minkia, è quello che sostenevo un po' di tempo addietro commentando un tuo post dove argomentavi che la gente guarda la TV spazzatura perchè non ha alternative. Sbagliato, Berlusconi gli ha dato solo quello che in realtà desideravano da sempre. Intendiamoci, la cosa non vale solo per la mitica casalinga di Voghera, ma anche per i pseudointellettuali snistroidi che sono passati dalle rassegne del cinema laotiano a fare l'apologia di Edwige Fenech e Lino Banfi.
    Per quanto riguarda la manifestazione al femminile,più che contro berlusconi, la vedo utile a lanciare un messaggio all'Italia e al mondo: "Guardate che non siamo tutte igieniste dentali pronte a far veder le tette", cosa necessaria in un momento in cui è tornato clamorosamente in voga (anche a sinistra) il motto maschilista "le donne sono tutte puttane tranne mia mamma, mia moglie e mia sorella".

    Saluti

    Nevermind

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  9. Anch'io stra-condivido tutto, mia simpaticissima. In un recente post, scrivevo:
    "Si è cominciato nel 1983, con le tette e i culi del programma televisivo Drive In, a inculcare gradualmente l’idea che il richiamo sessuale esplicito e marcato fosse ciò che gli uomini volevano, e la maggioranza della popolazione maschile ci è cascata. Ora, dopo una lunga e devastante involuzione, si è arrivati a credere — dopo esserselo sentiti ripetere migliaia, milioni di volte — che all’attuale formula di governo, retta dal potere del denaro e dall’affarismo assoluto, non c’è un’alternativa politica credibile. Un’altra enorme falsità che son riusciti a farci bere."

    Ciao, a presto.

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  10. Mubarak: “Rischio di prenderlo in quel posto”.
    La Nipote: “E’ nel DNA di famiglia”.

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  11. la satira? magari! io ne leggo un po' di quella intelligente in questo tuo blog.. e chi se la ricorda più dopo anni di barzellette e battute sceme ovunque? condivido quanto dici, la penso come te, in piazza dovrebbero scenderci tutti, non solo le donne: penso che la vergogna sia provata da tutti indistintamente.
    si certo per noi donne è difficile, molto difficile farsi spazio in mezzo ad anziani impotenti e pedofili che comandano tutti, ma molte di noi hanno scelto pure la strada più facile.. ora si scende in piazza a rivendicare cosa?
    dovrebbero intanto vergognarsi tutti quei genitori miei coetanei che fino a ieri erano contenti di dire che la figlia era stata a cena ad arcore, ma dovrebbero vergognarsi anche tutti quelli che ora strumentalizzano il momento (compresa qualche antica femminista e qualche bigotto cattolico).
    il nordafrica che, anche se in italia quasi non se ne parla, in questi giorni cambierà tantissime cose nel mondo intero grazie alle sue rivolte popolari, non si è diviso tra donne, operai, studenti ecc., sono scesi in piazza tutti e lì sono rimasti fino a che il dittatore non se n'è andato.
    l'omertà femminile tutta italiana va dissolta: da quella di tante escort che ora si lamentano (poracce) perché non lavorano più in quanto nessuno le chiama (te credo), fino a quella di tante madri, sorelle, mogli, figlie .. che in silenzio permettono pedofilia, incesti e violenza domestica, diciamo che la prostituzione minorile è quasi niente rispetto a quanto si permette grazie soprattutto al silenzio delle donne in troppe famiglie e scuole italiane! bisognerebbe manifestare insieme, almeno nel terzo millennio e come hanno capito di fare in nordafrica, possibile che in italia vinca sempre il dividi et impera?

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  12. Sia chiaro, il 13 io in piazza ci vado e ci vado perchè il danno maggiore che questo mascalzone ha fatto è stato quello di ributtare le donne indietro, ad un passato che forse in Italia non c'è nemmeno mai stato. Detto questo condivido quello che hai detto dalla prima all'ultima parola.

    Gianni

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  13. Analisi impeccabile, a mio giudizio.

    Mi hai fatto venire in mente un episodio accaduto anni fa, com mia figlia piccolina davanti a una vetrina che mi diceva:

    "papà, che bello quello, me lo compri?"

    "no, costa troppo e noi siamo poveri. ma che ti frega del giocattolo, dai andiamo a fare una passeggiata in bicicletta"

    "siiiiii!"

    ricordo che una signora mi ha guardato schifata, e ha bisbigliato a un'altra signora (non tanto piano da non farsi sentire) "ma non si vergogna quello a dire alla figlia che sono poveri?"

    Ecco, ripensandoci io credo che quella signora avrebbe mandato volentieri la figlia a fare la puttana piuttosto che rinuciare a comprarglii una pelliccia di visone. Alla TV mandavano in onda le prime puntate di Colpo Grosso

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  14. eh, in Italia tutti si vendono, non solo Berlusconi. Io lavoro in un'università che è un vero puttanaio, pieno di uomini che esigono la patatina per far andare avanti studentesse mentecatte, che a loro volta non dicon certo di no... A che serve sbattere fuori Berlusconi quando così tanti vecchi maschi con un briciolo di potere (anche a sinistra) fanno lo stesso?

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  15. E tu hai anche ragione, Lorenzo, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
    Rimandare in esilio il re e ridiventare repubblica potrebbe essere un buon inizio.

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  16. Anonimo07:58

    @ lorenzo

    che il problema siano gli italiani e non Berlusconi questo credo sia evidente a tutti tranne a pochi illusi a sinistra, che credono ancora al mito del popolo buono traviato dal Kattivissimo Silvio. Precisato questo, ritengo sia giusto tentare di cacciare via il più in fretta possibile chi ha legittimato e sdoganato certi comportamenti. Anche i vecchi democristiani rubavano a 4 ganasce, però quando li beccavano, avevano il pudore di arrossire e di dimettersi. Qui siamo al punto che le condanne fanno curriculum.

    Saluti

    nevermind

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  17. Anonimo08:17

    A acusa della mia ignoranza abissale, non conoscevo fino a pochi giorni fa la storia di questa grande donna italiana

    http://it.wikipedia.org/wiki/Franca_Viola

    Posso proporre come pena, in caso di condanna della Minetti, che la suddetta lustri con la lingua il pavimento della casa della signora Viola vita natural durante? (lo so, tutto ciò suona molto retorico, però ogni tanto ci vuole).

    Saluti

    Nevermind

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  18. purple18:39

    D'accordo su tutto tranne la solita solfa consolatoria che i maschi sono prepotenti e cresciuti come tali.
    Certe persone (donne-uomini) troverebbero comunque la maniera di essere Puttane; magari in altro modo; i metodi possono essere tanti ed alcuni anche più avvilenti del mercificare il proprio corpo.

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  19. Sono daccordo.
    E mi chiedo: ma che società è questa che non ha più neanche il rispetto per se stessi?
    Ormai quello che conta è arraffare denaro o posizioni sociali vantaggiose anche vendendosi.
    Ma quello che mi stupisce è che sono i genitori a spingere le figlie a vendersi.
    Probabilmente la modernità stà in questo ed io sono fuori tempo.

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  20. Anonimo10:00

    meglio di migliaia di articoli scritti da pseudo giornalisti.... complimenti!!!!!

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  21. Anonimo13:40

    Ciao Lame, ti avevo persa di vista nell'ultimo anno. Lieto saperti ancora in forma smagliante.
    Inutile ti dica quanto condivido. Solo che, nel 2011, fare ancora dell'antiberlusconismo mi appare un po' fané. E se poi lo si gira in chiave femminista anni '70 (noi donne, in quanto donne ...) ...

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