giovedì 16 febbraio 2012

Del diritto di Belen di far vedere la topa (e del nostro di scherzarci su)


Io non ce la faccio più, davvero. Sono al limite, allo stremo delle forze e chiedo pietà. Posso dire che non sopporto più la parola "sessismo" e la relativa monomania ossessivo-depressiva a carattere epidemico che imperversa su Facebook e nei blog cosiddetti "di genere"?
Ogni giorno leggo anatemi contro la pubblicità dei cartelloni (addirittura "l'Unità", che ha cacciato la sua direttrice donna, ci ha fatto una rubrica fissa), arrivando al punto di definire sessiste le pubblicità dei perizomi e reggiseni perché fanno vedere tette e culi. Eh già, per vendere un bel push-up che ti fa le tette da urlo o quei deliziosi brasiliani di pizzo che ti fanno sentire, sotto la divisa da lavoro, una Dita Von Teese, per evitare di utilizzare in maniera sessista il corpo femminile, sarebbe meglio utilizzare l'immagine di una chiave inglese. No, anzi, che chiave poi ti fa pensare a chiavare ed è sessismo. (Capito come si innesca il loop maniaco-ossessivo?)
E poi urla contro la televisione, contro uno spot di patatine (assai ironico e divertente) su un concorso per eleggere Miss Patatacontro un povero cristo che sulla sua bacheca di Facebook ha postato l'immagine di un culo con battuta e, siccome è presidente dell'ordine dei giornalisti, ora dovrebbe essere denudato, cosparso di pece e messo al rogo con un limone in bocca e uno spiedo infilato, per contrappasso, nell'oggetto del contendere.
Da quando è stata realizzata quell'ottima inchiesta "Il corpo delle donne" contro la televisione porcona del nano - che non era altro che la proiezione del suo elementare immaginario erotico, poveraccio, con praticamente solo due fondamentali: tette e culo, lo si è scoperto solo di recente con la storia del bunga bunga - si è tuttavia esondato dal contesto, arrivando a prendersela contro qualsiasi essere femminile che va in televisione non con il saio o il burqa ma facendo vedere le sue belle cosine.

Basta, calmatevi e fate un bel respiro profondo. Veramente, non se ne può più perché così è troppo. Queste  PontiSex hanno la stessa difficoltà a parlare serenamente di sesso e se ne fanno ammalare come i fondamentalisti religiosi del famoso sito ultracattolico. Ciò che additano come sessismo sembra tanto sessuofobia personale, sciorinata con un'aggressività impressionante.
Signore mie, femministe immaginarie: questo non è femminismo, non è difesa della dignità della donna, ma rottura di coglioni modello extralusso superaccessoriato. La parola sessismo mi provoca lo stesso fastidio che provo quando non mi sento libera di esprimermi perché qualcuno potrebbe offendersi. E' la rottura di coglioni usata sempre come arma infallibile dalle minoranze, tanto che alla fine non puoi dire "beo" perché diventa anti-questo e anti-quello. Noi donne non siamo una minoranza, siamo maggioranza e non abbiamo bisogno di questi mezzucci da lobbisti.

Questa storia del vedere sessismo dappertutto, anche nel piatto di minestra, è qualcosa di preoccupante, perché tutto ciò che disturba quando disturbare non dovrebbe è segno di problema. Avete presente Houston?
Se, invece di uno scherzo e di un gioco, in uno spot pubblicitario ci vediamo qualcosa di male e di offensivo, il problema non è nell'oggetto ma nel soggetto, cioè nell'osservatore. Significa che stiamo proiettando le nostre ubbìe e le nostre paure all'esterno. In questo caso, dietro alla pretesa difesa della dignità della donna, c'è il rifiuto inconscio di una parte fondamentale della sessualità femminile: l'esibizionismo e il gusto della seduttività. A qualunque donna piace essere ammirata e corteggiata, piace sentirsi femmina anche per sé stessa, per autoerotismo e narcisismo.
Siccome però questo esibizionismo in alcune di noi crea dei problemi  vorremmo censurarlo, con la scusa che gli uomini si eccitano (poveri nani), si arrapano e quindi prima o poi ci saltano addosso. E' una visione della sessualità che, come premessa, necessita di una figura maschile totalmente negativa, il peggiore degli stupratori. L'immagine che di solito ha dell'uomo una donna traumatizzata dal sesso, che vede solo come fatto negativo ed aggressivo. Vogliamo veramente far diventare questa visione distorta della realtà appartenente ad una minoranza di donne con i loro buoni motivi per essere traumatizzate, la prassi interpretativa della stessa realtà?

L'aver studiato psicologia mi ha insegnato una cosa fondamentale, che ho messo in pratica anche nella mia vita privata, afflitta da una serie notevole di traumi infantili. Ho imparato che la sessualità è una cosa della quale non bisogna avere paura; che bisogna imparare a vedere, capire e mettere in pratica il lato gioioso del sesso, cosa che rappresenta la chiave per liberarsi di tanti tabù ed ossessioni, traumi compresi. Buttare il sesso sull'ironico può essere assolutamente terapeutico. Una barzelletta, un'immagine gioiosamente sconcia che provoca una grassa risata liberatoria, possono essere più efficaci di un ciclo di psicoterapia.

Quello che mi preoccupa di più, in questo continuo allarme sessismo a mezzo tam tam di rete da parte delle PontiSex è proprio il fatto che ciò che si vorrebbe censurare è sempre, in qualche modo, qualcosa di ironico, a volte di satirico, che fa parte del gioco della seduzione e del richiamo sessuale.
La perdita del senso dell'umorismo e della capacità di ridere, anche in maniera greve e sconcia sulle cose sessuali, è il primo segno che stiamo trasformando la nostra società in un inferno totalitario sia in senso politico che religioso. Si rideva poco nella Germania nazista, nella Russia sovietica e nei regimi talebani. E' un segnale che dovrebbe sempre far scattare il salvavita delle coscienze democratiche.

Ora però vi spiego come la vedo io. Si, noi donne occidentali andiamo in giro conciate come battone perché la società ci vuole così, però, dove si vuole preservare l'onore delle donne e difenderle dalla sessualità e le minigonne giropassera sono vietate, si amputano clitoridi a tutto spiano, oppure si mortificano le donne vestendole con gabbane informi, ciabatte e teste coperte perché se no i maschi si eccitano. Siamo tornati al punto di partenza. La negazione della sessualità femminile.
Ora, chi tiene ferma la bambina e le taglia il clitoride è sempre una donna. Ci dicono che una madre non potrebbe mai, in quella cultura, ribellarsi e difendere la propria creatura impedendo che quel male atroce le venga fatto come fu fatto a lei. Mi sono sempre chiesta perché mai. Perché le madri permettono l'infibulazione delle figlie? Perché sono loro stesse a praticarla nonostante sappiano, per averla provata sulla loro pelle, quanto sia terribile?

L'ho detto tante volte che ho la nausea. I peggiori nemici delle donne non sono gli uomini, siamo noi stesse. Se ci sembrano tutti stupratori è perché la nostra primaria fantasia segreta è fottere le altre donne. Fotterle nel senso di distruggerle, di fare proprio male. Sul lavoro le colleghe, soprattutto. Ma anche le amiche, alle quali si danno sempre buoni consigli affinché non diano il cattivo esempio che vogliamo tenere per noi. E poi le figlie, le sorelle, le nuore, le suocere, le cognate. Le madri che infibulano le figlie, che parcheggiano le figlie a casa del pedofilo di famiglia facendo finta di non sapere nulla.
Se ci sono in giro tanti maschi testedica' è perché li hanno tirati su così le loro mammine, perché alla mamma italiana piace allevare il maschio fascista ruspante che vede le donne come le vede lei, delle stronze puttane da fottere. L'aggressività verso i cosiddetti sessisti è aggressività autodiretta, è manifestazione del conflitto irrisolto con le nostre simili, con la nostra sessualità che ci fa solo paura, non perché i maschi sono stupratori ma perché le madri ci hanno infibulate psicologicamente.

Il vero femminismo, secondo me, è un serio lavoro di autocritica da iniziare subito sul comportamento criminale delle donne nei confronti delle loro simili. E' smetterla di vedere le donne come sante e martiri per nascondere la nostra rivalità maligna nei loro confronti. E' una seria analisi del come vengono allevati i figli, maschi e femmine, con quali storture e quali condizionamenti. E' il tentativo di sconfiggere definitivamente la Grande Madre Fascista. E' la trattazione ultima del volonteroso collaborazionismo femminile nella propria auto-oppressione. E' un sano e definitivo revisionismo del mito fasullo della donna buona vs. maschio cattivo.
E' un lavoro che però va fatto assieme agli uomini, che devono diventare alleati nel cambiamento di mentalità e non babau da esorcizzare con continue accuse di sessismo come scusa di comodo per non affrontare il vero problema. Non esiste una rivoluzione di genere ma solo La Rivoluzione.

Di questo, se volete, discuto volentieri con tutte voi fin da subito. Del fatto che Belen ha fatto intravvedere la topa, che "la cena è pronta" e che questo è offensivo per la dignità della donna, se permettete, posso solo ridere e divertirmi un po'.

P.S. Che poi Belen, il tanga, l'aveva.

87 commenti:

  1. Quanto hai ragione!!! E quanto, anch'io ho cercato di spiegare che la liberta' della donna non passa attraverso la demonizzazione del suo corpo, ma dal lasciare che ciascuna se lo gesticsa come meglio crede. Va bene lo spacco senza mutande, e va bene anche il burqa, purche' sia una scelta personale della donna, fatta da lei e non imposta.E' vero. Un certo tipo d'abbigliamento ha il fine di "eccitare" il maschio. Ma se non fosse cosi' che senso avrebbe indossarlo? So benissimo che mostrare il culo (per chi lo ha bello) e' un modo per competere e per mostrare il nostro lato fisico migliore. Ma se non fosse cosi', si taciterebbe il nostro istinto, che e' quello di rivaleggiare. Rivaleggiare nella forma, nel profumo, nel colore, come fanno i fiori. Chi si attacca a certi mezzucci talebani, solo perche' non sopporta la bellezza e chi la ostenta, ha dei seri problemi, e' eternamente astiosa e infelice e, definitivamente, e' la peggior nemica delle sue sorelle.

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  2. Ti rispondo con un mio vecchio post sull'argomento, credo sia abbastanza esaustivo.
    Scusa se è lungo ma anche il tuo non scherza ;-)


    http://master-e-slave.blogspot.com/2010/12/femminismo.html

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  3. Mi scuso se non sarò breve. Condivido praticamente tutto.
    La pubblicità di Rocco Siffredi a me non piaceva perché...non sapevo che era Rocco Siffredi!!! Ma le tipe che si sono tanto scandalizzate allora? Come facevano a conoscerlo? Eh eh le santarelline...Poi ho saputo che era lui è ho detto "DAHAHAHAH CHE CAZZATA...forte..."
    Le pubblicità dell'intimo o di moda, vanno fatte con i corpi (degli uomini o delle donne), però ammettiamolo: che c'azzeccano le modelle con le moto, con le auto o con gli occhiali o con i pannelli solari? Alcune pubblicità sono eccessive. Ma il punto è che sono solo un SINTOMO. Tutto questo gallinare attorno alle questioni secondarie distoglie dai veri problemi, è uno specchietto per le allodole bello e buono.
    E' vero, siamo LA maggioranza. Ma siamo anche una CATEGORIA. Io, prima di essere impiegata, avvocato, chirurgo, insegnante, musicista sono una donna. E non si scappa da questa gabbia, eh. Se un ingegnere sbaglia qualcosa è un coglione, se una donna ingegnere sbaglia è perché è una donna, te l'avevo detto di non assumerla. Se un giudice dà di matto e sbotta è un duro, se lo fa una donna è un'isterica, ma cosa ci fa lì.
    Non siamo una minoranza, ma ci comportiamo come tale. “Siamo donne siamo fighisssime siamo bellisssime siamo bravisssime.” NO!!!!! Ci sono donne orrende, stupide, corrotte, cattive, meschine. E gli uomini? Se noi siamo bravisssime loro? Dove sono gli uomini che sono morti per degli ideali? Gli uomini che quando piangiamo ci abbracciano? Che quando siamo disperate mantengono una discreta vicinanza? Che quando un figlio muore o si ammala vivono solo per lui? Che si spaccano la schiena con 3 lavori per mantenere una famiglia? Che dedicano la vita alla giustizia, alla ricerca, alla scienza? Che autano un amico in difficoltà? Siamo solo noi le dolcissssime complicatisssime o ci sono anche gli uomini complicati, geniali, umani? Tutto questo mito delle donne speciali è un altro, ennesimo, specchietto per le allodole. Per tenerci buone.
    Gli uomini. A tutte le sedicenti femministe che si credono superiori perché io valgo: sono mostri stupratori stupidi incapaci di fare le faccende di casa e di allevare la prole vero? COOOOMODO! Così quando un uomo stupra "eh, beh, c'aveva voglia"/"brutto schifoso! Cosa aspettarsi da un uomo!", quando non aiuta in casa e la donna dopo 8 ore di ufficio si deve sorbire l'orario non-stop della casa da pulire "ma che ci vuoi fare, è scemo e non sa dove tengo le spugne. Io invece si che ho una marcia in più perché siamo donne e siamo super: facciamo 2 lavori e volte anche 3 yeah.". No un attimo. Capiamo un attimo questo atteggiamento. E' come se uno schiavo che costruisce piramidi dicesse "visto che bravi che lavoriamo tanto da spaccarci la schiena e gli egiziani non sono capaci? Eh, ma che vuoi farci...loro non sarebbero capaci...noi invece...guardaci che fighi!" NO-OOO!!! Non ha senso!

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  4. Gli uomini, capitolo 2. COINVOLGERLI. Loro, salvo un caso ogni 500 anni, non si occupano di donne. E’ pazzesco, davvero. Scuotono la testa per le bambine infibulate, certo. Ma non si mettono a organizzare convegni. Non ho mai capito perché, sinceramente. Ho 2 ipotesi, non necessariamente escludentesi tra loro: 1. Le femministe li hanno esclusi. “Riunione-sole-donne-maschi-esclusi”. Ok, negli anni 60 ci sta. Negli anni 80 io questa espressione la uso per il pigiama party a casa delle amice, con permesso. 2. Forse gli conviene mantenere lo status quo. Le acque chete. “E’ un problema delle donne, non nostro”. Ma si sbagliano. Esattamente come ci sbagliamo noi a dire che lo stupro “è un problema degli uomini e non nostro”. Già mi immagino la femminista che a leggere queste mie parole freme e sbava sulla tastiera per rampognarmi “AAAAAH lo stupro sarebbe un problema nostroooo???” No, ciccia, lasciami finire: questi sono problemi di TUTTI. Sono problemi sociali. Sono problemi di salute pubblica. Sono problemi dei diritti della PERSONA (non della donna, come se fosse una minoranza): ci sono gli stupratori e ci sono le madri degli stupratori. C’è la tv porcona di Silvio e ci sono le vecchiette (quelle che vanno sempre in chiesa per capirsi) che si sparano 24h la tv porcona di Silvio. Allora. Qualcosa non quadra. E’ evidente che il problema non è di una fazione o di un’altra, ma è SOCIALE. Quindi la parole chiave è PARTECIPAZIONE. Come fare, non lo so. Aborto, pillola del giorno dopo, analgesia epidurale per il parto…sono battaglie portate avanti SOLO da donne. E’ una grandissima MINCHIATA. Io non capisco perché. “Se fossero gli uomini a dover partorire, si potrebbe abortire anche dal barbiere” diceva qualcuno. Forse la chiave sta proprio nello smetterla con questo mantra “noi siamo bellisssime fighisssime bravisssime dolcisssime complicatisssime” (ebbasta!) e restituire dignità non solo alla donna, ma anche alla figura di uomo: il lavoratore, l’amante, il padre. Perché anche gli uomini possono essere persone splendide e non sono sempre i carnefici, così come noi non siamo sempre vittime.

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  5. @ Cavalier Amaranto: non sono assolutamente d'accordo con lo stipendio alle casalinghe! Per niente! Ma perché? Spiegami! Se una vuole dei soldi perché non lavora?

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  6. Colombina03:56

    Più che sessismo o sentimento di rivalità femminile mi sembra una elementare questione di buon gusto. é il contesto in cui mostri la patonza (o il pisello) a fare la differenza, secondo me, tra seduzione e tamarraggine. Tutto qui.

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  7. È in linea di massima una questione evolutiva distorta da quella malattia mentale altrimenti nota come cattolicesimo (ovviamente lo stesso dicasi per le sorelle islamiche).

    La rivalità tra donne è sempre esistita in quanto il loro ruolo evolutivo impone la difesa della fedeltà del maschio, per ovvi motivi d'allevamento della prole.
    Ecco che allora donne disinibite come Belen sono da sempre viste come delle rovina-famiglie e come tali osteggiate, adducendo i soliti motivi di dignità e svilimento della figura femminile. In realtà, la responsabilità è indiscutibilmente individuale, come si può negarlo?

    Una donna dovrebbe essere fiera del proprio atteggiamento indipendentemente dal fatto che esistano le prostitute. Invece, quelle che vorrebbero difendere la dignità del genere femminile non fanno altro che appalesare la propria frustrazione.

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  8. standing ovation! ma pure lunga!!

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  9. condivido,ci si scandalizza per un tanga ma nessuna alzata di scudi è arravita a denunciare l'ennesima vittima dello "star sistem" come fosse colpa del soggetto evidenziando se ce ne era bisogno la sessuofobia imperante.
    non condivido il pensiero di Irene sulle casalinghe,come giudichi questo comportamento?

    http://mobile.agoravox.it/Ronzulli-aggiungi-una-bimba-a.html

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  10. siam10:21

    troppo logorroica. sii più concisa. grazie

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  11. @ colombina: mi sembra una elementare questione di buon gusto. é il contesto in cui mostri la patonza (o il pisello) a fare la differenza

    Non condivido questa visione del problema. Sinceramente, questa storia del "contesto" a me ricorda un po' le affermazioni di "Giovanardi" sui baci fra donne o altro.
    Il contesto di cosa? Cosa c'e' di tanto orribile a mostrare le forme femminili o anche una tetta? Dove sta l'atto criminale o comunque "schifoso"? Lo si vuol paragonare anche questo a fare pipi' per strada?
    Il problema, ripeto, non e' tanto cio' che si mostra (trovo piu' sconvenienti certe scene di film in cui la gente squarta e massacra le persone, che possono dare un esempio negativo), quanto se un atto, qualsiasi atto, persino quello di scolare la pasta, quindi anche quello di mostrare il culo, sia stato imposto o scelto liberamente. La differenza sta proprio in questa lieve sottigliezza: scelta/obbligo. Perche' se cio' che si fa, lo si fa per scelta e non nuoce a nessuno, allora e' lecito e nessuno deve criticarlo. Se non gli/le piace il mio culo puo' anche voltarsi dall'altra parte, oppure (come sarebbe piu' equilibrato) considerarlo un fatto di scarsa rilevanza.
    A meno che mostrare il fondo schiena non danneggi qualcuno in qualcosa, ma in tal caso mi si deve dire "chi" e "cosa". Altrimenti mi viene da pensare che danneggi solo l'intimita' frustrata di chi e' soltanto invidiosa.

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  12. Non rompete i coglioni con la lunghezza degli articoli. Nessun cervello si è mai fuso per aver letto troppo a lungo.
    E questa non è l'Agenzia Ansa con i lanci di due righe.
    ;-)

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  13. DDRD11:34

    bah. a parte che non ci vedo nessuna barzelletta da fare qui, tranne forse qualcosa riguardante la farfalla (ahahah che ridere, mamma mia muoio, fortuna che la terza elementare l'ho fatta quindici anni fa) seguendo questa tua logica quel patetico lenone di berlusconi è semplicemente un simpaticone che rompe il ghiaccio con battute un po' sguaiate sì ma divertenti. a leggere il tuo blog non mi sembrava così. senza contare tutte le volte che hai parlato di olgettine e di ruby marough o come cavolo si chiama definendole troie o simili, con un astio che definire micragnoso è poco. o precipitandoti a bollare come "cretina da riempire di ceffoni" una ragazza costantemente costretta a subire visite ginecologiche atte ad attestarne la verginità che per il panico ripete semplicemente quel che canale cinque ripete in continuazione ogni santo giorno piantandolo nella testa della gente semplice.
    cos'è, improvvisamente le cose che qualche mese fa ti avrebbero fatto gridare allo scandalo e alla "decadenza alla berlusconiana" ora sono addirittura strumenti terapeutici?


    in quanto al mostrare le proprie grazie sono sicura che se io desiderassi mettermi quell'abito in un luogo pubblico e senza slip verrei ampiamente redarguita e multata per oltraggio al pudore. ti dirò di più il contesto conta eccome, perché se io mi mettessi un qualsiasi costume che ho utilizzato per uno dei miei saggi di danza probabilmente verrei trascinata in questura e mi schederebbero come prostituta.

    Infine, non è vero che tutte le donne hanno diritto a sentirsi sexy e desiderate. Perché se una un po' sovrappeso o in là con gli anni si scoprisse come ha fatto la belen, verrebbe subito subissata di insulti, scherno, minacce di morte. finché sei figa va bene, se non lo sei il pubblico ti getta i pomodori addosso dicendo che sei una vergogna, semplicemente perché non sei funzionale alle loro pugnette o alla loro invidia.
    hai mai sentito parlare di gemma del sud? ecco. chiediamoci perché era pieno di ragazzi/e che commentavano i suoi video dandole della troia solo perchè aveva il gel durex sul comodino.
    aprite gli occhi per favore.

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  14. A parte il fatto che dialogare con qualcuna che si firma DDRD non è facile e sarebbe stato meglio un nome umano, ti rispondo volentieri.
    Berlusconi non è un simpaticone nel momento che rappresenta l'Italia come presidente del Consiglio in pubblico. Nel privato può fare il cavolo che gli pare. C'è una differenza tra ruolo pubblico e privato.
    Le olgettine mi stanno ancora sui coglioni per il fatto che volevano far credere di essere andate là senza aver fatto nulla con il papi e di non essere delle vendute ma delle brave ragazze. A me piace la sincerità e non l'ipocrisia.
    La ragazza che si è inventata uno stupro, ne ha accusato i Rom e con la sua scelleratezza ha rischiato di provocate dei morti per linciaggio è e rimane una cretina. Anche questo è comportamento criminale femminile che non è giustificabile da eventuali abusi subiti in famiglia. Hanno dato fuoco ad un campo nomadi, ma scherziamo?
    Il vestito di Belen credo sarebbe improponibile per qualsiasi occasione che non sia di spettacolo. E' un abito di scena che inoltre può permettersi solo lei.

    Una sovrappeso o in là con gli anni (ma chi lo decide che lo siamo, gli altri o noi stesse?) può essere desiderabile e sexy senza l'abito di Belen che, lo ripeto, è un abito di scena che non fa testo.
    Piuttosto, a parte Belen, non mi dici nulla sull'ultima parte del post?
    O sei venuta qui solo per graffiarmi? ;-)

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  15. che 00 tutte ste polemiche! hai ragione, io non vedo ma sento e trovo più sguaiato un turpiloquio gratuito e manco divertente, come se gli italiani non sapessero più parlare senza una parolaccia, anziché una figona come belen che si scoscia: anch'io dico un casino di parolacce, però se non è il momento per dirle non le dico, e probabilmente al posto di belen avrei fatto la stessa cosa, magari pensiamo invece al fatto che probabilmente se lo avesse condotto lei sanremo sarebbe stato più alto il livello di stile e professionalità (risentitevi sanremo senza vederlo, vi accorgerete che quella che su quel palco ci stava meglio di tutti era proprio lei).
    condivido tutto il tuo post, e sopporto sempre meno questo gran casino di bigottismo ora intriso pure di babbionismo spietato (e palloso)

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  16. @Prepuzio "La rivalità tra donne è sempre esistita in quanto il loro ruolo evolutivo impone la difesa della fedeltà del maschio, per ovvi motivi d'allevamento della prole. "
    Cosa che cosa? Spiega meglio.

    Ciao Rossoallorosso, non ho sinceramente capito perché non sei d'accordo con me sullo stipendio alle casalinghe, potresti spiegarmi con parole tue invece che incollare un link per favore?

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  17. Forse ero io troppo logorroica. :( Mi spiace, ma per scrivere quel commento c'ho messo anche molto tempo e credo che in questi casi scambiarsi le idee sia fondamentale e mi pareva anche l'invito di Lameduck. Proprio perché ha fatto fatica a riordinare le mie idee e a renderle comprensibile all'interlocutore, dico subito, per correttezza, che mi dà fastidio essere "ricambiata" con un link. Se uno vuole sostenere un'idea deve far la fatica di discutere, anche per il rispetto dell'interlocutore. Metto una faccina :) perché non è un tono polemico, assolutamente, ma una semplice richiesta di cortesia :)

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  18. ...cosa non si fa per l'odienz...

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  19. DDRD12:53

    non sono venuta per graffiare, molto semplicemente ho commentato "a caldo" solo sulle cose che mi han datto fastidio perché mi sembravano dimostrare incoerenza. quindi è per questo che non ho detto niente di particolare sulla seconda parte, ma se vuoi perché no.

    riprendo prima il commento precedente perché davvero non ci vedo niente di particolarmente liberatorio né chissà che statement politico. il problema è che è bastato un fotogramma per fare emergere commenti e reazioni dall'interessante valore socioantropologico (perlomeno per me.)
    sì perché questo occhieggiare di inguine ha fatto ringalluzzire in maniera ridicola molti maschi (migliaia a giudicare i commenti su facebook) e indignare alcune femmine che si sono precipitate a darle della troia o chissà cosa. altri ancora peggio a dire che una donna ha l'OBBLIGO di essere sensuale (ahahah) per il proprio uomo (solo per lui mi raccomando) ma non deve essere "troia" o discorsi del genere. (la regolamentazione e l'incasellamento di cui parlavo).

    quel che dico io, e che mi dà fastidio, è appunto che non mi sembra che ci sia il diritto a mettersi come ci pare anche se non si è bellissime altissime popputissime come la Belen proprio perché manifestare la propria sessualità, esibire il proprio corpo e godersi il piacere che deriva dallo scoprirsi sia riservato solo a donne (e uomini) belli e desiderabili. è una cosa tollerata in quanto funzionale a chi guarda, quando chi guarda non gradisce invece di girare semplicemente la testa comincia a scagliare sassi metaforici. tu stessa dici che non è per forza spogliandosi che ci si sente sexy, ma se una persona non esteticamente perfetta vuole farlo che succede?

    quindi fondamentalmente sono d'accordo nel dire che non è vero che le donne sono tutte meravigliose, sorelle, complicate, o minchiate varie, e che molta cattiveria maschilista viene dalle donne in primis. il primo minuto di questo famoso documentario è la palese dimostrazione.

    http://www.youtube.com/watch?v=xaTmbLzyWmk

    peccato che anche gli uomini facciano la loro bella parte e trovo che sia sbagliato deresponsabilizzarli quali siano dei bambini un po' scemi che non sono in grado di riflettere sulle conseguenze del loro stile educativo. i bambini oltre a una mamma spesso hanno un papà. e arrivati a una certa età, come tu stessa dici se alcuni comportamenti non sono giustificabili da abusi familiari, tanto meno un uomo che magari ha avuto una madre castrante o un padre violento è giustificato a essere misogino/maschilista a sua volta.

    l'argomento della donna che si veste con abiti succinti o frequenta la discoteca e quindi se la cerca e della riduzione dell'uomo a un semplice essere elementare preda delle sue erezioni, praticamente un "natural born rapist", è veramente un evergreen anche di molti uomini che l'hanno ampiamente usato anche a margine dell'ultimo episodio di stupro di cui si hanno avute notizie, tra l'altro con una vittima talmente devastata anche fisicamente che ci vorranno mesi per la completa guarigione dei genitali... alla faccia del "rapporto consensuale".

    PS: sul contesto rispondevo a klàra.


    PPS: DDRD è il mio screename da anni che uso per commentare un po' ovunque, nessuna intenzione di farvi fare scioglilingua. :)

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  20. Cara DDRD,
    tu la chiami cattiveria "maschilista" che viene dalle donne ma è questo l'errore: è cattiveria femminile e basta. Quando cerchiamo di fotterci a vicenda è una faccenda tra di noi, i maschi possono essere l'oggetto del contendere ma non sono responsabili delle nostre cattiverie reciproche.

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  21. DDRD14:17

    la chiamo maschilista proprio perché per me ci sono vari tipi di cattiveria. perché secondo me si può essere cattiva, crudele, spietata, fin fino sadica con un'altra donna anche senza volerla mettere al dilà della linea che divide le donne perbene dalle donne per male.
    l'incasellamento e la sanzione dei comportamenti "sconvenienti" mi sembra essere la firma delle società patriarcali (quelle che nomini tu nel post, dove ad esempio si pratica l'infibulazione, ecc ecc) dove ogni singolo aspetto della vita femminile è normato e regolato. secondo me è innegabile come dici anche tu che senza la connivenza e il beneplacito di molte donne tutto questo sarebbe molto attenuato, ma dall'altro lato mi sembra molto chiaro che l'origine di queste consuetudini sia di una chiarissima matrice maschilista.

    che poi, oltre alla malvagità dell'uomo sull'uomo (inteso come essere di sesso maschile), esiste anche la cattiveria e la crudeltà sessista da parte degli uomini che "non devono chiedere mai" sui cosiddetti "maschiopentiti", rei di rendere molle il genere maschili o di favorire il cosiddetto "nazifemminismo" (ulp)

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  22. Si parla tanto della farfallina di Belen perchè il resto era mortificato da quell'improbabile vestito con le coppe troppo piccole (con effetto poppe schiacciate) e accostamento di colori al neon (che nemmeno al Circo Barnum)..... poi ti dicono che è lo stesso stilista che veste Madonna, e capisci tutto.

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  23. Colombina16:13

    @Chiara di notte
    Chiara, sei partita per la tangente e mi stai attribuendo indirettamente cose che non ho detto: io non ne faccio una questione di genere (Giovanardi? ti prego...) e non ho detto che l'esibizionismo di tette e culi sia orribile, criminale e schifoso. Ho detto che è inelegante, che non significa immorale. Ed ho aggiunto "tutto qui" proprio a sottolineare che non ne farei una questione di vita o di morte sulla quale scomodare degli esperti di psicologia.
    Peraltro, se il suddetto esibizionismo producesse dei risultati, sul piano dell'emancipazione femminile saremmo svedesi e non il fanalino di coda in Europa, ti pare?
    Seconda cosa, ti ri-prego di non dirmi che se una cosa non fa male a nessuno allora non è lecito criticare, perchè così non potremmo più discutere di nulla. Le canzoni di Al Bano non hanno mai ammazzato nessuno, quindi non dovrei dire che non mi piacciono? Dai...

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  24. @ DDRD: sul contesto rispondevo a klàra.

    Adesso ti spiego meglio il mio pensiero, e lo faro' con un paradosso.
    Tu come itenderesti una societa' che, ritenendoli sensuali e scatenanti pulsioni animali maschili, proibisse alle donne di mostrare la bocca, o i piedi, o i capelli?
    Te lo dico io come la chiameresti, perche' gia' esiste: societa' talebana e integralista. E l'indumento adibito allo scopo si chiama Burqa.
    Tu pensi che una tale esagerazione appartenga solo al mondo musulmano, ma non e' cosi': appartiene a ogni societa' maschilista. Persino a quella a cui tu appartieni. Anche l'occidente ha il proprio burqa, che non e' un indumento da apporre sopra il corpo della donna a nasconderne "le grazie" causa primaria del peccato, ma e' un velo mentale che ha il fine di coprire a sua capiacita' di scegliere e la sua sensualita' interiore; cosa assai piu' pericolosa per il sovvertimento dell'ordine patriarcale costituito.
    Ma mi si dira' che e stiamo parlando di altro e che il burqua non c'entra nulla, e che non e' la stessa cosa mostrare la passera dal mostrare i capelli, come appunto per Giovanardi non e' la stessa cosa che a baciarsi per strada siano una coppia eterosessuale o una omosessuale. Come te, DDRD, lui dice che ci sono delle "regole", ma non sa spiegare la logica di queste regole se non con la cazzata degli organi adibiti ad accogliere e ad espellere.
    Perche' vorrei che mi si spiegasse il motivo logico, ateo e scientifico, per cui il culo, la passera e le tette devono essere doverosamente coperte, mentre la bocca, i piedi e i capelli in occidente stare tranquillamente scoperti. Che differenza c'e'? Chi lo ha deciso? Qual e' la ragione?
    E' una ragione che ha a che fare con la salvaguardia della donna, oppure tende a perpetuarne il controllo?
    Le cose che dici DDRD (e non solo tu, anche molte che in buona fede la pensano come te) non fanno altro che avallare, supportare, perpetuare il paternalismo su questo pianeta, perche' per liberarsi di esso, per prima cosa si deve cercare di disvelare il trucco del burqa, fisico o mentale che sia, mettendone a nudo l'incongruenza che sta dietro all'illogica presunzione di stabilire i dettami dei comportamenti morali femminili.
    Si', cio' che sto dicendo e' che per poter togliere il burqa a tutte le donne donne, si deve arrivare a scegliere, in piena liberta' individuale, se sia giusto coprire o scoprie cio' che ci pare e piace, senza andare a sindacare le scelte altrui.
    E allora ci sara' chi pensera' che fra culo, tette, passera, capelli, piedi, bocca ed ogni altra parte del corpo, non esista alcuna differenza e tutto possa essere esibito senza pudore, e chi, invece, pensera' il contrario, ma questa dovra' sempre rimanere una scelta personale.
    Se invece continua a passare il secolare concetto che ci sono parti del corpo "si", altre "ni", altre "forse" e altre "no", allora significa che restiamo "schiave" del sistema creato apposta per tenerci sotto controllo, e che di fatto rende gli uomini i veri controllori su questo pianeta.
    Perche' e' il controllo della sessualita' (e della sensualita') femminile, che permette alla societa' patriarcale di dominare la donna da seimila anni.

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  25. @ Colombina: sei partita per la tangente e mi stai attribuendo indirettamente cose che non ho detto

    Io ho solo citato il tuo discorso sul "contesto".

    Seconda cosa, ti ri-prego di non dirmi che se una cosa non fa male a nessuno allora non è lecito criticare, perchè così non potremmo più discutere di nulla.

    Criticare si puo'. Certo. A meno che la critica non diventi un metodo per ostracizzare chi opera una libera scelta senza nuocere a nessuno. E comunque la critica vale a doppio senso. Se si critica chi va in giro per strada senza mutande, dicendo che e' inelegante, lei a sua volta ci puo' criticare dicendo che siamo invidiose della sua bellezza e della sua liberta'.
    Pero' il mio discorso, come quello di Lameduck, andava oltre: c'e' il timore che la cattiveria femminile di cui si ammantano oggi tante sedicenti "femministe" e paladine dell'occultamento del corpo della donna (forse e' la reazione esasperata a 17 anni di berluscoschifismo), riportino il mondo indietro di 1000 anni.

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  26. Molto meglio la scollatura di Chiara Civello. O le voci di Patti Smith e Skye.

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  27. Ciao Irene,
    capisco le tue ragioni però non volendo andare fuori tema mi sono limitato al link che mi pare molto esplicativo sul problema delle casalinghe e che apre interrogativi senza per questo pretendere una immediata risposta,nessun astio ne mancanza di rispetto,scusami.

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  28. Vorrei aggiungere un punto che non ho accennato nel post. Dietro a certe accuse di sessismo nei confronti di pubblicità ammiccanti e con molte parti del corpo femminile scoperte, non ci sarà nelle donne che si scandalizzano (come accade agli uomini) un conflitto con le normali pulsioni omosessuali latenti? Voglio dire: non sarà che vogliamo coprire quelle tette e quei culi perché eccitano anche noi e la cosa ci mette in crisi? Fintanto che non si comprende che in qualsiasi momento della vita, chiunque di noi, indipendentemente dall'orientamento sessuale dominante, può avere delle pulsioni in senso omosessuale, e che la cosa è PERFETTAMENTE NORMALE e fisiologica, la cosa può creare notevoli problemi, visto lo stigma che investe nella società l'omosessualità.
    Sono assai convinta che anche dentro di noi ragazze ci sia a volte un piccolo Giovanardi vestito da donna che si sente spaventato da certi stimoli sessuali e che quindi, il voler coprire sia un mezzo per allontanare da noi la carica seduttiva dell'oggetto.

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  29. chiunque di noi, indipendentemente dall'orientamento sessuale dominante, può avere delle pulsioni in senso omosessuale, e che la cosa è PERFETTAMENTE NORMALE e fisiologica

    Super condivisibile. Ed il tutto crea una miscela micidiale che tocca il nervo scoperto del problema.
    Ma cio' che mi chiedo e' se sia, in termini di "emancipazione" della donna, piu' auspicabile una mentalita' libera, che non guarda alle sottigliezze di tipo "estetico" che sono del tutto soggettivi (come l'ineleganza, ad esempio) e che educa la donna a gestire il proprio corpo IN TUTTA LIBERTA', per scelta propria e non per obbligo, magari con ostentazione ed esibizionismo (perche' no?), oppure se sia preferibile porre dei paletti rigidi alle pulsioni quando queste non offendono o danneggiano nessuno se non il cosiddetto "comune senso del pudore".
    Il "doversi" comportare in modo da non "svegliare" l'animale maschio, il "doversi" vestire in modo tale da non suscitare desiderio, il "doversi" trattenere nella nostra sensualita' non forse una "forzatura psicologica" ad uso e consumo di chi vorrebbe la donna col burqua; fisico, mentale o, anche di entrambi i tipi?

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  30. Non guardo Sanremo - forse per partito preso? - ma ovviamente non sono riuscito ad evitare di vedere le foto di Belen e del suo vedo/non vedo. Non ci vedo (scusate la ripetizione) nulla di così strano né di così sensazionale. Se non altro Belen riesce a reggere il palco. Mi spiegate che particolari doti ha una che non riesce neppure a pronunciare un nome in modo decente? (Ennio Morricione? MorriCIOne ???) Resta il fatto che da anni a Sanremo così come in qualsiasi spettacolo televisivo la presenza di qualche "bella topolona" è d'obbligo e allora mi chiedo: ma c'è una così larga maggioranza di audience maschile? Come mai a bilanciare tre gran belle donne ci sono due uomini che onestamente non definirei dei gran fighi? Pensiamo di essere progrediti ed invece ci ritroviamo ancora agli stereotipi di più di duemila anni fa perchè, volenti o nolenti, siamo noi uomini i più predisposti, purtroppo, a buttare soldi pur di avere un po' di sesso o pur di lustrarci gli occhi con un bel corpo femminile. Se così non fosse, i marciapiedi dovrebbero essere battuti in ugual numero da maschi e femmine e la clientela dovrebbe risultare altrettanto equamente distribuita. Invece no: siamo noi uomini i coglioni e se qualche donna approfitta della sua avvenenza trovo che faccia più che bene.

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  31. Colombina19:23

    @Chiara di notte

    Guarda, non posso risponderti a nome di quelle che definisci sedicenti femministe. Io ho detto solo quello che penso e, torno a ripetere, senza farne una questione di genere: se Rocco Papaleo fosse sceso dalla scalinata dell'ariston con la cerniera dei pantaloni abbassata, avrei scritto le stesse cose. Non mi sembra nemmeno di essere stata così spietata.
    Ovvio che la libera scelta è sacrosanta, ma altrettanto ovvio, ahimè, è che nell'italia post berlusconiana la minestra è sempre quella. se a te piace questa roba, lungi da me "ostracizzare una libera scelta", contenta tu.

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  32. DDRD20:36

    ciao klàra, grazie per avermi risposto personalmente. leggo sempre con moltissimo piacere il tuo blog e mi fa anche un po' impressione parlarti direttamente. :P
    guarda: io non dico che la questione del contesto sia giusta o sbagliata. voglio solo far presente che esiste. se sono su un palco allora va bene farla vedere. se sono in giro per strada (e magari non sono tutta 'sta topa spaziale) apriti cielo. io ho semplicemente riportato un fatto, non ho dato giudizi di valore anche perché come fai notare tu, chi decide chi e cosa si può fare, quali parti del corpo possono farsi vedere? io in effetti non lo so perché, non voglio trovare spiegazioni idiote quali quelle di giovanardi (copiate paro paro da In&Out, wow che riferimenti filosofici) ti dico che non mi sento menomata dovendo coprire tette e passera, sono abituata così e di andare in spiaggia a seno nudo o anche solo in tanga mi metterebbe a disagio. frustrata? forse. ma non sono abituata, ecco cosa. anche se a volte pure a me è stato detto che la mia gonna era troppo corta e avrebbe indotto in tentazione, o che avevo "tutte le poppe di fuori, mettiti almeno una sciarpa". e in fondo chi sono io per giudicare, per dirti, personalmente trovo il burqa un grosso impiccio a qualsiasi aspetto della vita pratica ma magari una donna afghana ci è abituata e per lei è una cosa naturale, quindi non posso parlare. ci sono anche popolazioni perfettamente a proprio agio con pochissimi indumenti del resto.

    quel che mi sembra evidente però è che nelle società più patriarcali di quella italiana le leggi stesse sono altamente repressive e violente contro gli "attentati al pudore". non credo che qui si incarcererebbe Belen Rodriguez per indecenza, o che peggio la si frusterebbe (come ha veramente rischiato in Malesia). la differenza qui è chiara, e il merito è solo delle donne che, almeno da noi, han lottato anni per far piazza pulita di leggi antiche e puzzolenti di muffa.


    ma questo non è nemmeno quel che volevo dire, ti ho risposto su questo, sviando un po' perché mi spiace che abbia capito che mi interessa censire in particolare l'abbigliamento di chicchessia. quel che mi premeva di più nel mio commento era

    sottolineare la cattiveria pura di molte donne che han riversato improperi su Belen Rodriguez con un accanimento chirurgico

    sottolineare la beninanza dell'uomo che fa tanto l'evoluto ma che se sul palco ci fosse stata Geppi Cucciari avrebbe gridato allo scandalo e "che schifo mioddio"

    sullo "svelare la propria sensualità interiore" penso che ognuna abbia il proprio modo, così come ce l'ho io. ma se uno si sente di svestirsi perché così gli piace e non è un adone, viene invitato perentoriamente a "coprire quello schifo"; questo modo di mostrarsi in pubblico è socialmente accettato solo se si è belli/e. a me sembra piuttosto ingiusto, ma tant'è!


    lameduck: interessante tesi, la cosa delle pulsioni omosessuali. non credo sia il caso specifico, ma al suo posto col c-string ci fosse stata Mélanie Laurent....

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  33. DDRD21:12

    Lone. voglio spezzare una lancia a favore di Belen. ho visto solo qualche spezzone del festival su youtube, ma mi sembra innegabile che tenga benissimo la scena, e che abbia anche ottime qualità per diventare una comica, se volesse.
    in quanto all'accento, c'è, e si sente, ma quante soubrette nostrane hanno accenti regionali orrendi e non investono un euro in corsi di dizione?

    quella penosa e imbarazzante è la Canalis, rigida come uno stocco e simpatica altrettanto. la Mrazova è una causa persa, mi sembra chiarissimo l'intento autoriale di utilizzare la solita carta della ragazza che parla poco l'italiano e che deve essere imbeccata manco una bambina dell'asilo che ripete la poesiola... anche se tanto di cappello, non so quante, fossero in repubblica ceca, imparerebbero a spiccicare almeno uno striminzito "dobry den".


    (bizzarro, pensavo di avere già pubblicato questo commento, ma no.)

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  34. @ Colombina: se a te piace questa roba, lungi da me "ostracizzare una libera scelta", contenta tu.

    Non mi piace ne' mi dispiace. E' una cosa del tutto irrilevante per me se qualcuno gira con la cerniera abbassata o con le tette fuori. Sono cose a cui non do importanza perche' non sono ne' buone, ne' cattive. E' invece rilevante il fatto che qualcuno lo trovi motivo per indignarsi o comunque esprimere una critica che, ritengo sia attribuita ad una scelta del tutto personale che non danneggia alcuno.

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  35. @ DDRD: ti dico che non mi sento menomata dovendo coprire tette e passera, sono abituata così e di andare in spiaggia a seno nudo o anche solo in tanga mi metterebbe a disagio

    E' giusto dunque lasciare a te la scelta e rispettarla come e' giusto lasciarla a chi si sente piu' a suo agio ad andare in giro svestita. Il problema e' tutto nel dare importanza a questi aspetti che valgono solo per gli uomini, ma a cui le donne danno troppa importanza per un fatto di rivalita'. Oppure, come dice lameduck, per una latente e inconfessata pulsione omosessuale.

    ma se uno si sente di svestirsi perché così gli piace e non è un adone, viene invitato perentoriamente a "coprire quello schifo"; questo modo di mostrarsi in pubblico è socialmente accettato solo se si è belli/e. a me sembra piuttosto ingiusto, ma tant'è!

    Proprio perche' e' ingiusto si deve combattere questa mentalita' repressiva, e cioe' fara fare a tutte cio' che gli pare col proprio corpo. Belle o brutte non ha importanza, perche' ogni donna e' bella. Non esiste un canone universale di bellezza, ma solo un'imposizione mediatica del modello estetico dominante. Quello che fa piu' comodo alle multinazionali e a Dolce & Gabbana.
    Ci si deve liberare della zavorra, amica mia, e questo passa anche attraverso scelte coraggiose e per molti discutibili. Soprattutto ci si deve liberare del peso del "giudizio". Spero che tu comprenda cio' che voglio esprimere.

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  36. DDRD21:41

    certo, credo di aver capito. :)

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  37. siam12:05

    Non c'è bisogno di arrabbiarsi. Oggigiorno ci si tiene informati con pluralità di informazioni. Se poi consideri che non ci sei solo tu da leggere il resto va da sè. Ma poi, spiegami (brevemente) perchè mai utilizzare 100 parole per esprimere un concetto quando ne bastano 30, ricami compresi.

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  38. @Irene: La gelosia come espressione del desiderio, mai completamente appagabile, di possedere "la fede" d'una persona è spiegabile, in termini evoluzionistici, come quel meccanismo che impone al maschio d'evitare l'allevamento di figli non propri e alla femmina che il proprio partner disperda preziose risorse nell'inseminazione d'altre femmine, le quali, naturalmente, tenderanno a pretenderne anche il ruolo di difensore della prole eventualmente generata. Il tutto per la convenienza filo-genetica.

    Naturalmente, noi umani rendiamo tutto molto più complicato con psicosi e paturnie varie, ma il principio è ugualmente valido, pure troppo.

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  39. Siam, se non ti dispiace uso quante parole mi pare. Soprattutto quando qualcuno lascia commenti stupidi come il tuo.

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  40. Per ovvie ragioni, non ho visto il programma tv, ma ho seguito la vicenda leggendo in rete, nei vari blog, sorpresa di quanto in Italia facesse piu' scalpore una passera depilata di quanta, invece, dovrebbe suscitare sdegno e indignazione ben altro.
    A tal riguardo, oggi ho letto un articolo di Luca Telese sul Fatto Quotidiano, che ben descrive questa mia sensazione, e che condivido. Soprattutto in questo passaggio rivolto alla ministra Fornero:

    "Sbaglia la ministra Fornero a esercitare il suo sdegno benestante e il suo puritanesimo alto borghese. Belén Rodriguez non è una donna-oggetto, ma una giovane bella, intelligente, disinibita che al contrario di lei ha il sorriso disincantato di chi ha già visto una crisi (in Argentina). La farfalla di Belén non offende nessuno, come non lo farebbe la calzamaglia di Bolle, non è il capitolo di una guerra di sessi."

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/18/belen-quanta-voglia-di-leggerezza/192057/

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  41. Interessante questa cosa delle mamme che allevano piccoli fascisti che aizzano contro le altre donne... non ci avevo mai pensato.
    In effetti, ripensando a quando ero piccolo, ogni volta che mia madre mi parlava delle altre donne, non era mai in termini molto lusinghieri.
    Lo stesso mia nonna.
    Allora, non aver avuto un buon rapporto con mia madre non è stato del tutto negativo, avrei potuto crescere anche io come uno di quelli che "le femmine sono tutte puttane, e se una va in giro in minigonna si merita di essere stuprata". E' così?

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  42. Adetrax18:37

    Qui si è aperto il vaso di Pandora ... ergo è opportuno aggiungere qualche serena e pacata (ancorché limitata) riflessione "collaterale" (notare il classico prodromo alla Borghezio che prelude a qualcos'altro ... :-)

    Sull'articolo
    -------------
    Dunque, qui si è preso il caso di "Belén" (un tipo un po' belìn) a San Remo per innestare tutto un discorso (probabilmente meditato da tempo) su psicologia dei ruoli, contrasti di costume imposti/suggeriti dal potere, atteggiamenti castranti, infibulazione fisica e psicologica.

    Ce n'è quanto basta per un "commentone" di oltre 20.000 caratteri che ovviamente non può trovare spazio in questo ambito e quindi sintetizzeremo al massimo.

    Ogni giorno leggo anatemi contro la pubblicità ...

    Dunque qui ci sono un 50% di ragioni condivisibili a favore delle contestate "osservazioni", ovvero quelle relative al fatto che molte pubblicità sono effettivamente intrise di inutili doppi e tripli sensi (nel senso di significati) particolarmente grevi, nonché palesemente provenienti dai soliti ambienti con le ben note caratteristiche sia di tipo culturale che antropologico.

    A questo proposito si dice (ma è una voce di corridoio non confermata) che un discreto numero di pubblicitari siano inclini ad atteggiamenti prostitutori; come se non bastasse, spesso accade che alcune idee vengano imposte direttamente dai ricchi committenti; non è quindi difficile immaginare da quale substrato (background) culturale possano a loro volta provenire certe persistenti idee di fondo e stendiamo un velo pietoso sulle ragioni del "perchè altrimenti non si vende" (il prodotto).

    Sul restante 50% di ragioni è lecito dubitare un po' ma per questa volta evitiamo troppe supposizioni.

    Queste considerazioni valgono ovviamente per le pubblicità (radio, TV, giornali, affissioni, ecc.), per gli spettacoli e le rappresentazioni in genere ce ne sono di altre leggermente differenti.

    ... facendo vedere le sue belle cosine ...

    A parte che la cosa non è così semplice (ma questo argomento lo riprendiamo meglio in seguito), perchè una "topona" in TV deve far vedere le sue cosine a decine di milioni di spettatori fra cui anche un discreto numero di minorenni ?

    C'è infatti il serio rischio che alcuni "cinquenni" possano rimanere "offesi" (nel senso dato a suo tempo dal trio Aldo, Giovanni e Giacomo) dalla visione di certi spettacoli che si assume siano di pura natura "canora" e non "hard-core".

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  43. @Marcello
    mi permetto di correggerti,che anche se il concetto rimane più o meno lo stesso lo slogan più in voga "le donne son tutte puttane tranne la mia mamma" aggiunge qualcosa in più

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  44. Adetrax18:39

    Insomma non si è capito che l'aria è cambiata e che bisogna allinearsi alla TV iraniana ?

    (In Iran la polizia della "buon costume" dedicata alle donne è composta in gran parte da pari sesso che più che imporre cercano di "convincere" le disobbedienti ... spesso direttamente nelle strade ... ma quelle niente, sempre con quel velo un po' troppo all'indietro anche se la temperatura non supera i 25 gradi).

    In questo contesto è opportuno ricordare che in Iran si è passati dalle quasi minigonne della fine anni '70 allo scioccante contrasto dei quasi burka e dei veli più o meno integrali dei primi anni '80 e qui il discorso psicologico sulla violenza del potere (che ovviamente è sempre uno) è perfetto.

    Tornando alle motivazioni dei tele-utenti o tele-utonti e dei dirigenti TV, possiamo affermare che mostrare indiscriminatamente e spesso senza costrutto le proprie "cosine" in TV è altamente DISEDUCATIVO per tutta una serie di ulteriori ragioni che ora cerchiamo di mettere a fuoco.

    1) Di fronte a certe visioni la prima domanda che ci si fa è: la donnina di turno non ha altro da offrire al pubblico ?

    (ovviamente tralasciamo le altre considerazioni facilmente intuibili)

    2) Certi atteggiamenti stereotipati non rischiano di accentuare le marchiature e un astio latente verso quelli che sono evidentemente dei puri divertesement molto, ma molto mal fatti ?

    3) Con questo andazzo non si rischia di smantellare l'idea della TV generalista che, come disse decine di anni fa un dirigente RAI a Grillo, è per definizione una TV per famiglie (un po' rincoglionite) ?

    Se si offre uno spettacolino un po' troppo fuori dai generi consueti, poi quelle si svegliano e cambiano canale o spengono la TV o peggio ancora si ipersensibilizzano su certi temi e poi non si sa cosa può succedere, magari tornano i comunisti, fucilano gli avvocati (citazione) e nessuno paga più l'inutile canone TV !

    Si rideva poco ...
    In effetti il tema del riso è ricorrente nella storia ed è presente anche in alcuni romanzi particolari tipo "Il nome della rosa"; d'altra parte è anche vero che l'abitudine alla satira quotidiana e alla risata fine a se stessa può diventare una droga, un'anestesia per le masse ...

    Il discorso sull'apparente contrasto fra le minigonne a giro-passera e l'infibulazione praticata da alcune popolazioni del mondo, è interessante, soprattutto per l'accenno alla presunta infibulazione psicologica: esiste ?
    Se si qual è il confine fra gli avvertimenti, i buoni consigli e questa presunta infibulazione psicologica ?

    Su questo tema però sarebbe meglio parlarne in un articolo a parte.

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  45. Adetrax19:07

    Ed ora passiamo ad argomenti per maggiorenni.

    Dunque, la storia è sempre quella: il potere o chi per lui cerca disperatamente di sviare le masse da quello che sta combinando e quindi usa tutta una serie di sistemi, inclusi i divertisement, per non farle pensare troppo.

    Al 99%, San Remo, così come migliaia di altre manifestazioni mediatiche, serve solo a quello.

    Aggiungere un Celentano, una Belén che fa ondeggiare la gonna, un'Ivanka che cerca di giustificare il suo torcicollo (che sarebbe meglio evitare di sapere come se lo è procurato), ecc. non fa altro che aggiungere ingredienti al minestrone per la plebe.

    Se poi aggiungiamo cantanti stonati, presentatori con la lingua felpata, le polemiche a contorno e quant'altro si possa immaginare come trash il risultato è perfetto.

    --

    Ora però, analizziamo meglio la situazione: chi è questa Belén e che cosa ha mostrato ?

    Chi sia veramente al pubblico non interessa, sicuramente è una che:

    - all'isola dei famosi si è ben messa in mostra con le solite modalità sudamericane;

    - in alcune occasioni successive ha avuto reazioni molto strane e verbalmente violente, quasi come se avesse sniffato ...

    - si è fatta trapanare da Corona per estati intere cercando disperatamente il gossip a tutti i costi;

    - lei e Corona hanno partecipato alle serate di B., esattamente come la Canalis e Clooney (guarda caso);

    - il suo fidanzato "Corona" ha e ha avuto frequentazioni molto dubbie (basti citare quella con B.);

    - lei e Corona dicono di aver concepito un figlio, poi abortito; a pensar male si potrebbe pensare o a una panzanata pubblicitaria o a qualche sniffata di troppo o a qualche antica tradizione in stile Cartaginese (delenda est !!!).

    Cosa ha mostrato Belèn ?

    Una farfalla, esattamente come Sabina Began (l'ape regina) e tante altre del noto giro ... praticamente un marchio di fabbrica.

    E la Ivanka, che segni ha fatto con le mani (segni che non si sono visti in quanto opportunamente tagliati dall'inquadratura ultra-scafata) ?

    Pensate che i richiami dai livelli intermedi arrivino perchè disapprovano o perchè si allarmano per l'imprudenza o perchè fa parte del gioco ?

    Sveglia gente, qui vi stanno stuprando il cervello, altro che la patonza ... che peraltro è inflazionata e quindi deve girare (per non far cadere il mercato) ... come disse qualcuno che se ne intende :-)

    RispondiElimina
  46. @rossoallosso

    Già, è vero, forse non è un caso che si dica proprio così.
    Potrebbe essere la conferma indiretta della tesi di Lameduk.

    A questo punto mi piacerebbe saperne di più; non avevo mai letto niente a riguardo.

    RispondiElimina
  47. Adetrax19:47

    @rossoallosso 18.37

    ... le donne son tutte puttane tranne la mia mamma ...

    Quello lo dicono i puttanieri che pensano di essere nati per "immacolata concezione".

    RispondiElimina
  48. Adetrax20:21

    @Klara 22.52, 10.53

    Sei una gran furbacchiona !

    In linea di massima sono "abbastanza" d'accordo con te circa alcuni principi, es. la libertà che una donna dovrebbe avere nel vestirsi, ecc., però, come sai bene, ci sono dei limiti in quanto l'abbigliamento dovrebbe essere sempre, per quanto possibile, consono all'ambiente in cui ci si trova.

    Se ti trovi in una spiaggia libera o in una zona riservata ai nudisti, puoi andare in giro senza niente, con il solo tanga o altre varianti; se vai a un ricevimento pubblico, in un ambiente di lavoro o altro ancora la cosa è diversa per un motivo molto semplice, di tipo funzionale e che risale alla preistoria.

    Il punto è che le persone si ritrovano per vari motivi e spesso per degli scopi ben precisi.

    Di solito tutto ciò che allontana senza motivo dal raggiungimento di questi scopi o che è palesemente alieno al contesto, è giustamente "ripreso" / ostacolato.

    Ad esempio, per rispetto altrui, negli ambienti di lavoro si cerca di evitare di introdurre inutili distrazioni da quelli che sono i compiti di ciascuno.

    Oltre a questo c'è l'aspetto funzionale: siamo qui che dobbiamo ad es. spostare dei blocchi di pietra, tagliare la legna, saldare metalli, fare le pulizie, ecc., è inutile che tenti di portare tacchi di 11 cm. e/o che ti vesti come al mare se poi il tuo abbigliamento NON ti garantisce un minimo di protezione dall'ambiente esterno e dagli inconvenienti che possono capitare quando si fa qualcosa di utile (la legge sulla sicurezza, la ex. 626 e seguenti ! :-)

    In questo contesto anche il burka è utile se ti ripara dal gelido vento afghano (che in un paio d'ore di secca la pelle), se ti protegge (almeno parzialmente) dalla trasmissione di malattie della pelle (Herpes, lebbra, ecc.) o trasmesse per via aerea (es. tubercolosi, ecc.), se ti nasconde da gente molesta e potenzialmente stupratrice.

    Il velo avrebbe la medesima funzione in quanto protegge dagli insetti (inclusi pidocchi, pulci, ecc.), dalla polvere e da altre cose poco piacevoli, senza contare che spesso segnala anche a distanza lo status sociale di una donna.

    L'abbigliamento discinto non serve a nulla di utile ad una società più o meno evoluta, al massimo ha un senso con temperature molto alte, se una vuol prendere il sole, nelle fasi pre incontri ravvicinati del quarto tipo ma poco più ed è per questo che a chi si fa un mazzo tanto 365 giorni all'anno scatta la domanda automatica rivolta alla nuova "comparsa" nella tribù: chi sei, che vuoi, cosa puoi apportare di utile al clan così miserabilmente e inutilmente acconciata ?

    Il che si traduce in un: vuoi mangiare a sbafo ?

    E' poi ovvio che qui si innestano anche le ancestrali considerazioni femminili presentate da "prepuzio" e altre commentatrici.

    RispondiElimina
  49. Adetrax20:38

    @Irene 02.14

    Loro, salvo un caso ogni 500 anni, non si occupano di donne.

    Per questa frase dovrebbero darti il premio Pulitzer ! :-)

    Circa le 2 ipotesi: nel mondo occidentale sono probabilmente vere tutte e due (la seconda è più un: meglio non immischiarsi troppo in cose che non si conoscono bene).

    In altre zone, la divisione fra cose da donne e cose da uomini è un tale tabù che non si pensa nemmeno di occuparsi di cose su cui non si ha "giurisdizione".

    Si potrebbe fare un excursus sul perchè e per come si infibula (inclusa la psicologia di contorno) ma forse è meglio farlo in separata sede altrimenti c'è troppa carne al fuoco.

    RispondiElimina
  50. Adetrax20:47

    @DDRD

    Quante idee interessanti, speriamo che il tutto non esploda però :-)

    RispondiElimina
  51. però, come sai bene, ci sono dei limiti in quanto l'abbigliamento dovrebbe essere sempre, per quanto possibile, consono all'ambiente in cui ci si trova.

    Non prendertela a male Adetrax se non ce la faccio a leggerti completamente. Sei addirittura piu' prolisso di me, e capita che non riesca neppure a sopportare me stessa quando scrivo. Per cui rispondo solo a questa piccola nota.
    No, Adetrax, l'abbigliamento deve essere consono a cio'che vogliamo noi. Ovviamente, se non crea "danni" agli altri. Per cui, se una donna e' (ad esempio) vigile del fuoco, e' chiaro che non possa andare in servizio mettendosi il tacco 12 e la minigonna, ma nel momento in cui si veste per il proprio tempo libero, puo' fare cio' che crede. Anche andarci nuda ad un ricevimento, se ritiene di poterlo fare, per qualsiasi ragione ritenga di poterlo fare.
    Io la penso in questo modo, e spero di non essere l'unica.
    Nei primi anni del secolo scorso la donna non poteva neppure mostrare una caviglia senza essere presa per puttana ed essere sottoposta a forzature psicologiche affinche' si coprisse completamente. Oggi le cose sono cambiate ed un tetta non fa piu' molto scalpore.
    Tu dici che stiamo meglio oggi, o meglio ieri?
    Allora, forse, c'e' da augurarsi che le cose cambino ancora.
    Ma le cose non cambieranno, e non sarebbbero cambiate neppure nel secolo scorso, se non ci fossero donne che rifiutano di attenersi alle convenzioni.
    Caro Adetrax, le tette, la passera, il culo, sono solo parti del corpo umano. Non hanno niente di pericoloso o che crea danni; anzi, se sono fatte bene e armoniose, sono da ammirare come si possono ammirare dei bei capelli a chi li ha belli.
    Dove sta il problema se non nella psiche di certe persone?
    Allora se il problema e' nella psiche, che quelle persone si curino, e non rompano troppo i coglioni.
    Se tanta gente si facesse i cazzi propri e pensasse alle travi nel proprio occhio, invece di star a guardare il fuscello nell'occhio altrui, la societa' evolverebbe sicuramente in meglio, com'e' evoluta in meglio quando le donne dai gonnelloni sono passate alle minigonne. E mebo male che c'e' stata chi si e' ostinata a portarla la minigonna, invece di farsi convincere da quelli che, come stai facendo tu adesso, volevano convincerla che scoprire le gambe era sconveniente e non si doveva fare.
    Fidati, le tette e le passere, anche se completamente nude, non faranno mai cosi' male come invece fanno male l'invidia, l'astio e la cattiveria della gente.

    RispondiElimina
  52. Adetrax21:27

    @Klara

    Se non leggi tutto, come fai a dire di essere o meno d'accordo con me ? :-)

    Sei addirittura piu' prolisso di me ...

    Magari abbiamo qualcosa in comune ...

    ... nel momento in cui si veste per il proprio tempo libero, puo' fare cio' che crede.

    Si, ma non confondiamo: a casa propria ciascuno può fare quel che vuole, sempre entro i limiti da te descritti, non appena ci si presenta in pubblico ci sono dei limiti non sempre coercitivi ma di opportunità.

    Un conto è vestirsi in maniera originale, anche un pelo discinta, e un conto è provocare gratuitamente un pubblico più che altro impersonale, non dimentichiamo infatti il discorso di "atti osceni in luogo pubblico".

    La signorina Belèn, poteva fare quel gesto in maniera spensierata nella sagra (saja) del suo paesello o quartiere nativo, alle feste di Briatore (semmai c'è andata), a quelle di papi, nei night club, ecc.

    In altri contesti può continuare a farlo ma non può lamentarsi se poi viene analizzata con la risoluzione di un microscopio elettronico (e non tanto e non solo sul piano puramente visivo / estetico).

    Non so se hai poi notato "l'occhio di lince" con cui si pescano i singoli fotogrammi di un'azione che è durata poco più di un secondo ?

    Magari ci saranno pure dei software di analisi tridimensionale che potrebbero ricostruire in terza dimensione anche quel che non si vede.

    Nell'800 le convenzioni sociali erano diverse per molti motivi "funzionali" (tantissime malattie infettive, veneree, parassiti, ecc.) - cui in parte ho accennato anche nel precedente commento - motivi che in piccola parte ci sarebbero anche oggi, quindi dovrebbe essere tutto molto chiaro sul perchè (efficientista) anche al potere di allora andasse bene la morale vittoriana per le masse incolte.

    Ora pare essere interessato all'esatto contrario, insomma torna fuori il discorso della tentazione e della mela ... sarà perchè manca poco al traguardo finale ed è ormai assolutamente certo di arrivarci ?

    RispondiElimina
  53. Mi dispiace Adetrax ma, quintalate di commenti e dimostri di non aver messo a fuoco il punto. Dal che mi si conferma che tu prendi uno spunto da un post per in realtà farti il tuo discorso a ruota libera. ;-)
    Qui non si vuole parlare di Belen, di Sanremo, di televisione. Si parla di femminismo che vede sessismo dappertutto e di come questo abbia ampiamente rotto i coglioni, nascondendo, forse, motivazioni più profondamente psicologiche della semplice difesa della dignità della donna.

    RispondiElimina
  54. Adetrax22:30

    @Lameduck

    ... quintalate di commenti e dimostri di non aver messo a fuoco il punto ...

    Ho pur scritto che occorrevano 20.000 caratteri per commentare tutto ... con la sintesi bisogna fare delle scelte.

    Sul sessismo, le pubblicità, ecc. ho comunque risposto nei primi commenti.

    Sul punto di vista psicologico inerente la talebanizzazione di certe tematiche femministe non escludo che ci sia un fondo di verità su quanto hai esposto, dopotutto, prendendo ad es. "femminismo a sud", non si possono usare nickname tipo "fika sikula" o altri ancora più originali senza far scattare ragionamenti abbastanza sospettosi sull'origine prima di certe insistenze tematiche.

    --

    Detto questo lo sapete benissimo, care le mie furbacchione, che il femminismo è un po' come il maschilismo all'ennesima potenza, due movimenti (tipo destra e sinistra) che, a seconda delle convenienze, sono e sono stati a turno molto ben visti dal potere (chissà come si è preoccupato di suscitarli, svezzarli, sostenerli, ecc.).

    Il motivo ?

    Forse ce ne sono tanti e conoscendo i lupetti che perdono il pelo ma non il vizio è chiaro che non possono essere esattamente "nobili" :-)

    Io non ho fantasia, ma voi riuscite a immaginarne qualcuno (di questi motivi) ?

    RispondiElimina
  55. non dimentichiamo infatti il discorso di "atti osceni in luogo pubblico"

    Scusami Adetrax, ma io e te facciamo parte di due mondi e due modi di pensare totalmente diversi.
    Se hai visto i film "Agora", oppure "La Papessa", avrai ben chiaro cosa intendo.
    Buona continuazione.
    (Visto vome sono stata sintetica, stavolta?) :-)

    RispondiElimina
  56. Adetrax23:16

    @Klara

    Scusa, ma chi ha scritto la sceneggiatura di quelle storie, chi ha finanziato e prodotto quei film che hai citato ?

    Se non analizzi tutto il contesto e il contorno (e non sempre è facile o possibile farlo), si rischia di prendere fischi per fiaschi (anche se spesso è molto piacevole prenderli).

    Citando il caso di Ipazia (che probabilmente ti piace tanto :-), secondo te è plausibile definire cristiani dei fanatici che giustificavano le percosse e financo l'assassinio per scopi di potere / supremazia locale ?

    Per me gli assassini di Ipazia assomigliano più a dei discendenti di Kaifa, a dei proto-massoni che ad altro.

    Insomma se è veramente successo è stato un po' come per il fenomeno dei preti pedofili.

    Secondo te un prete che si comporta volutamente così verso i bambini è quel che dice di essere ?

    Quasi sicuramente NO.

    Pensi veramente che si tratti solo e sempre di persone malate nella psiche che non sanno quello che fanno ?

    RispondiElimina
  57. @Adetrax
    puttanieri senzaltro per necessità ma spesso sono pure "putti",come si dice dalle mie parti,circuiti dalle madri con una educazione egoistica alla misoginia

    RispondiElimina
  58. Adetrax, Ipazia era pagana, i suoi persecutori una setta cristiana fanatica. I cristiani, che non hanno mai capito una pippa di quello che intendeva Cristo, non tollerano che esistano altre religioni o pensieri che non siano cristiani.
    Secondo te non esistono cristiani fanatici? E i crociati allora? Il cristianesimo è come il comunismo: una buona idea applicata malissimo.

    RispondiElimina
  59. Anche la Littizetto mostra la topa regolarmente quando sale su la scrivania di Fazio nella trasmissione "che tempo che fa" e non si può dire che la Littizetto è bella come Belen, anzi è decisamente una cozza, ma risulta sexy e forse anche eccitante ha le calze coprenti , e la topina la mostra è un fatto, anche se calzata e coperta, ma è un comico e fa satira, può fare quello che vuole.
    Invece Belen senza mutande a Sanremo un festival della canzone nazionale su Rai Uno in mondovisione non è sexy, nè trasgressione, nè provocazione, ma volgarità bella e buona, come il turpiloquio di tutti i presentatori, decisamente fuori contesto, è un po' come se Morandi si fosse sbottonato la patta dei pantaloni tutte le sere. Invece Belen l'ho trovata patetica più che sessualmente libera. :D

    RispondiElimina
  60. Adetrax12:22

    @Lameduck

    ... Ipazia era pagana ...

    Figurati se non lo sapevo, non ho visto il film ma conosco la storia.

    Quello che scrivi non è del tutto sbagliato ma, come sai benissimo, non tutto è effettivamente come appare o come si dichiara nominalmente di essere quindi generalizzare porta inevitabilmente all'errore.

    C'è bisogno di rinfrescare la memoria con la storia del KKK ?

    E che dire delle stragi avvenute in nordafrica qualche decina di anni fa oppure l'anno scorso ?

    Per me il simbolo dei crociati assomiglia a una spada stilizzata, un simbolo che si può anche rovesciare ... e allora sono katzi amari.

    Ecco, quello da cui ci si deve guardare è "l'intortamento".

    RispondiElimina
  61. Soprattutto Ipazia aveva la mente libera, non coperta dal velo dell'ignoranza e dell'ipocrisia, che poi dell'ignoranza e' figlia.
    Per questo l'hanno uccisa, mentre il suo assassino e' stato fatto santo.
    Sono certa che, oggi, Ipazia sarebbe stata una donna che a far vedere la topa non avrebbe avuto problemi.
    Le donne che nella Storia si sono appropriate del loro corpo andando contro alla morale dominante, sono sempre state ostracizzate ed anche uccise. E lo stesso sentimento di odio provato dai cristiani verso Ipazia, lo si puo' ritrovare anche oggi nei confronti di ogni donna che non voglia piegarsi alla logica del "contesto". Quell'odio che certa gente prova verso chi non si assoggetta all'omologazione.
    Ripeto, Adetrax, io e te apparteniamo a due mondi che sono distanti.
    Donne come Ipazia io le ammiro. Tu faresti loro discorsi su "gli atti osceni in luogo pubblico", che, permettimi, mi fanno preoccupare su quanto sia evoluta la societa' a cui fai riferimento.

    RispondiElimina
  62. Solo per far capire meglio cio' di cui parlo:

    http://chiara-di-notte.blogspot.com/2010/08/lindividuo-ed-il-branco.html

    RispondiElimina
  63. Adetrax, davvero, non riesco più a seguirti. Non riesco a capire dove vuoi andare a parare e mi sembra che parli più che altro per te stesso.

    RispondiElimina
  64. letto stamattina sul Resto del Carlino
    "Quindicenni sorpresi a fare sesso nei bagni della scuola,quattro giorni di sospensione a lei e soltanto uno a lui"
    io le mie conclusioni le ho tratte e si potrebbe pure fare un giochino,andando per ipotesi,sulle reazioni dei rispettivi genitori

    RispondiElimina
  65. Adetrax16:47

    @Klara

    Ma lo sai che sei proprio bravina e, manco a dirlo, confermo il precedente giudizio, prendilo quindi come un bel complimento.

    Per questo l'hanno uccisa, mentre il suo assassino e' stato fatto santo.

    Trama filmica di origini ben note, circa la morte: ragion di stato ... di potere, non è stata né la prima né l'ultima volta.

    Tu faresti loro discorsi su "gli atti osceni in luogo pubblico" ...

    Ah, ah, pensi che sia una specie di moralista ?

    Direi di no e non mi permetterei mai di fare quel genere di discorsi se non ci fossero ben altre ragioni ... anche un po' ironiche ... se vogliamo.

    Come sai molto bene, il Codice Penale italiano prevede uno specifico reato che si chiama appunto: "atti osceni in luogo pubblico".

    Non è da escludere che, data l'attuale situazione socio-politica, non si possa applicare anche a chi mostra, imprudentemente in diretta e a un pubblico sia locale che televisivo, la "farfalla" quando questa è stata tatuata in zone considerate erogene.

    Se poi le donne sono piene di zone erogene questa è un'altra questione ...

    Come tutti sanno, è in corso un processo a B. ed è altamente opportuno non far cadere il livello di "indignazione" (tipo i movimenti degli indignati) e reazione verso certi vecchi sistemi di potere.

    Quindi, e qui torno all'oggetto dell'articolo, probabilmente vi dovrete sorbire le moraliste femministe e le segnalazioni assertive su pubblicità equivoche per parecchio tempo ancora, forse per anni o addirittura "per sempre".

    Sul discorso relativo alla libertà espressiva personale, di non omologamento alla violenza (di vari tipi, non solo quella fisica) del branco (non ho letto il tuo articolo ma essendo un tuttologo della m. posso permettermi di interpolare, per ora :-), ecc. va bene ma cosa vorresti di diverso per le donne nell'odierna società ?

    RispondiElimina
  66. Ma lo sai che sei proprio bravina

    Tu la chiami bravura?
    Io la chiamerei piuttosto saper discutere restando in tema e, soprattutto, avere argomenti per discutere. Senza troppi giri di parole.

    RispondiElimina
  67. Dico la mia, non richiesta. Belen se la ride di tutte queste chiacchiere con un bel gruzzoletto in mano: i soldi di San Remo, i soldi della rivista in cui appare, nuda, con la farfalla, e i soldi della pubblicità indiretta fatta scendendo le scale con la farfalla in vista. Personalmente non sopporto questo sfoggio di nudità, credo che le le donne sappiamo fare molto di più. Vorrei che anche un uomo scendesse le scale con la farfalla ( meglio un gufo, un'aquila, un toro) in vista e le nudità evidenti. Allra potrei smetterla di essere femminista. Saluti Riri52

    RispondiElimina
  68. riri52
    Ma allora non frequenti i centri commerciali. C'è Beckham scosciato dappertutto.

    RispondiElimina
  69. @ Rossoallorosso!
    Nessun problema! :) volevo solo sapere cosa pensavi tu! Il link secondo me c'entra di più con la maternità che con lo stipendio alle casalinghe! Ma hai ragione, forse si va fuori tema! Ciao!

    RispondiElimina
  70. discussione davvero molto interessante,
    nonchè utile. Io credo che l'autrice del blogo abbia usato un post molto tagliente e tranchant perchè crede in quel che sostiene, per età, formazione culturale e tipo di lavoro che svolge
    (psicologia).
    Purtroppo viviamo in un Paese molto condizionato dalla morale cattolica, e l'ondata moralistica
    (o puritana?) la troviamo anche negli atteggiamenti di una certa sinistra.
    Sulla faccenda del tatuaggio di Belen, era chiaramente una trovata scenica per aumentare l'audience, il fatto che in tante ci siano cascate dimostra che non si è in grado di dare alle cose il giusto peso che meritano.
    L'altro giorno su un blog nazionale di basket una signora si è indignata perchè era stata postata una foto della Fox, testimonial della coppa Italia di basket; era in costume, non era mica nuda.
    Certe reazioni scatenano misoginia più di quanto si possa sospettare.
    Forse la bellezza dà fastidio...
    vado a rileggere tutto, buona serata.

    RispondiElimina
  71. dimenticavo...stavo leggendo anche l'intervento della blogger (che è uguale) su mente critica, con relativi commenti, e mi sento di dire all'autrice che è una persona molto coraggiosa! Non è facile sostenere certe tesi...
    Volete conoscere un settore in cui le donne (che oggi, 2012, giudicano in un Tribunale gli uomini, in composizione totalmente femminile)
    sono davvero discriminate ?
    Il basket femminile !
    Chi conosce il problema mi darà ragione.

    RispondiElimina
  72. Cara amica Lameduck,

    riporto un articolo del grande Giampaolo utile ad approfondire la dicussione.

    Ciao Davide


    Le mutande. Anzi, le mutandine. Meglio ancora, il mini slip destinatoa celare soltanto quel triangolo che non è elegante mostrare inpubblico: la verdura, la chiamava mia nonna Caterina. Era coperta o nola verdurina di Belen Rodriguez la sera della sua bombasticaapparizione al Festival di Sanremo? E’ quello che si sono chiesti milioni di italiani, grazie alla diretta televisiva di mamma Rai. Diche cosa può discutere un paese? Con questi chiari di luna, gliargomenti sono infiniti. Li troviamo sulle prime pagine dei giornali:il lavoro, il futuro dei giovani, il presente delle famiglie, lariforma della politica, e qui mi fermo poiché i lettori di “Libero” nesanno più di me. Però non esiste questione che abbia acceso la vervedegli italiani quanto la patonza di Belen e l’invisibile copripatonza.

    RispondiElimina
  73. Sia chiaro che non ce l’ho con Belen. Come succede ad altre star delloshow businnes, la patonza (il copyright sembra essere dell’immortaleCavaliere) anche per lei è un ferro del mestiere. Se ha deciso dimostrarla a milioni di ammalati di tivù, la colpa, o il merito, non èsuo. Ma di chi l’ ha spedita sul palco di Sanremo. Ossia dell’altocomando Rai. Un insieme di signore e signori ormai alla frutta deiquali parlerò alla fine del Bestiario. Tuttavia, la questione emersa a Sanremo non è certo la cosina diBelen. Bensì il relativo dibattito che ha impegnato un numerosterminato di italiani. Ricacciando sullo sfondo le sparate di Adriano Celentano.

    RispondiElimina
  74. Anche se il vaniloquio del Molleggiato ci ha aperto unaltro spiraglio sulla decadenza inarrestabile dell’etnia italica.Sempre in lotta con i selvaggi che arrivano in casa nostra da tutto ilmondo, ma incapace di riconoscere che i veri alieni siamo noi, gliitaliani di razza pura. Fra le tante scempiaggini che Adriano ci haofferto, dietro compenso adeguato, c’era la proposta di chiudere duegiornali che non gli piacciono: “Avvenire” e “Famiglia cristiana”.Penso che, al tavolo dell’osteria, tutto sia lecito. Celentano èconvinto che Sanremo sia la sua mescita personale. Buon per lui, unpo’ meno per la Rai che lo strapagato per fare l’ubriaco in pubblico. Mi ha colpito, invece, che molti degli ospiti presenti a Sanremoabbiano applaudito la richiesta di un imbonitore da baraccone, untempo amato come cantante. Si può battere le mani con entusiasmodavanti alla proposta di soffocare due voci ascoltate da tantilettori?Non è influente il fatto che siano testate cattoliche.

    RispondiElimina
  75. Celentano mi avrebbe fatto schifo anche se avesse chiesto la chiusura immediatadell’“Unità” o del “Manifesto”. Ma gli applausi di gran parte delpubblico dell’Ariston mi sono sembrati un’altra conferma dello statocomatoso di quella che chiamiamo ancora “opinione pubblica”. Lascioperdere gli insulti che il Molleggiato ha sparacchiato contro AldoGrasso, il critico televisivo del “Corriere della sera”. Sono un suolettore da molto tempo e lo considero il numero uno dei professionistiche si occupano di tivù. Però anche questa smarronata di Adriano provache l’Italia è ridotta all’ablativo. Siamo sempre stati un paese dilitiganti, abituati al botta e risposta. Ma adesso siamo diventati unpaese di intolleranti, dove chi riceve le botte deve incassarle insilenzio e non ribattere. Chiudere giornali sgraditi, insultare uncritico che non ti piace e farlo sotto lo scudo della Rai, chedovrebbe essere la più importante istituzione culturale del paese: checosa esiste di peggio? Esiste soltanto un atteggiamento da regimeautoritario. Possono parlare soltanto i cocchi del regime in sella.Una legge scritta dai pennacchioni in grado di decidere: tu esisti ehai diritto allo sproloquio, tu non esisti e devi tenere la bocca chiusa.

    RispondiElimina
  76. E’ un sistema di esclusione che ho provato anch’io, sulla miapelle. E vi garantisco che è molto efficace. Le dittature soffici cominciano tutte con questo primo passo. Sanremo,in qualche modo, ce lo conferma ancora una volta. Tuttavia ilBestiario non appartiene alla schiera di chi sostiene, con millemotivi: chiudiamo il Festival di Sanremo e inventiamoci qualche altrospettacolo. Meno sgangherato, meno volgare, meno da painacchi, comevenivano chiamati dalle mie parti i villani rifatti, quelli con tantisoldi e poco stile. La mia opinione è che Sanremo debba andare avanti,per anni e anni, sempre così. E sapete perché? Perché è il termometrodella nostra decadenza, l’indicatore più schietto della nostrainferiorità sociale e culturale. Mi ha colpito la telefonata di unamico che si solito non guarda la tivù. Diceva, costernato: “Noncredevo che fossimo ridotti fino a questo punto. Un paese cialtrone eignorante, incapace persino di allestire un modesto avanspettacolo”.Diverso è il discorso a proposito sulla Rai. E’ possibile che Sanremosia la pietra tombale del baraccone radiotelevisivo di Stato. Leggoche il governo Monti si prepara a incidere questo bubbone. Mi auguroche sia vero e che i Professori non si limitino alle buone intenzioni.Il colosso, o ex colosso, di viale Mazzini non regge più. Essendo unfiglio della Casta politica, ne ripete i difetti, ingigantiti. E’una dittatura di cartapesta che ha per unico obiettivo quello diperpetuare la propria esistenza. La nomenklatura della Rai èinteressata soltanto a durare nel tempo. E lo fa tagliando le gambe atutti coloro che non hanno amici nel bunker dei partiti in agonia.Anche in Rai esistono eccellenze professionali che potrebbero farebene e molto. Ma non possono muovere un passo perché il verticeaziendale, e i suoi annessi e connessi, bloccano tutto. Il governoMonti deve levare questo tappo e mandare a casa il presidente, ildirettore generale e tutti i colonnelli che, insieme, tengono in vitaun sistema ormai in cancrena che non regge più. Si parla tanto diriforma della politica, del Parlamento, dei privilegi che blindano ipartiti. Ma il primo passo deve essere cambiare il sistema di comandodella Rai, e i vip che lo incarnano. Se è necessario tentare unarivoluzione pacifica, è da questo marmoreo centro di potere chebisogna cominciare. Può anche darsi che il dinosauro di via Mazzinisia imbattibile. E che neppure il governo Monti riesca a cambiarlo. Seandrà così, pazienza. L’offerta televisiva è diventata molto vasta.Infine resta sempre il “metodo Belen”. Ossia ricorrere all’armasegreta della farfalla sotto mutandine invisibili. Da che mondo èmondo, non hanno mai accoppato nessuno. Diventeremo tutti un popolo diguardoni. Speriamo soltanto che lo spread sia sensibile al fascino deltriangolo in bella vista. E si abbassi, invece di alzarsi. di Giampaolo Pansa

    RispondiElimina
  77. Davide, la prossima volta che pubblichi un articolo di Pansa lo cancello, lo giuro. E' occupazione abusiva di suolo pubblico.

    RispondiElimina
  78. @ SoloDinamo
    Il discorso sul basket femminile mi incuriosisce? Perché vi sarebbe discriminazione al suo interno?

    RispondiElimina
  79. E’ un sistema di esclusione che ho provato anch’io, sulla miapelle. E vi garantisco che è molto efficace. Le dittature soffici cominciano tutte con questo primo passo.

    In effetti, iniziano tutte con degli egotici come B. e dei ladri come quelli della sua cricca, compresi i giornalisti che per due decenni gli hanno leccato lo scroto. E chiaramente con le teste di cazzo che lo votano.
    L'attualita' non e' altro che la continuazione di cio' che c'e' stato fino a ieri.

    RispondiElimina
  80. @ SoloDinamo
    Scusami, il tuo commento su s'accabadora era finito nello spam ed è stato inavvertitamente cancellato.
    Conosco l'argomento, me ne aveva parlato una volta una collega e ne ho risentito parlare di recente ad un corso.

    RispondiElimina
  81. figurati se ti devi scusare, non era importante, mi ha colpito il fatto che fossi informata su un argomento affascinante e un po' inquietante . Anche stamattina ero a Tempio per controlli e dalla finestra ho visto in lontananza Luras, luogo in cui sono custoditi gli attrezzi de "sa femina accabadora".
    Sicuramente conoscerai il libro della Murgia dedicato all'argomento e altri
    (ad es. "ho visto agire l'accabadora").
    Un abbraccio fortissimo ;-)

    RispondiElimina
  82. Ottanta commenti qui, tre sull’articolo successivo, cinque su quello precedente.
    Ma allora è proprio vero che la topa tira sempre!

    RispondiElimina
  83. @ Salazar
    L'avresti mai messo in dubbio?
    Topa rules!

    RispondiElimina
  84. Cara amica Lameduck,

    "Davide, la prossima volta che pubblichi un articolo di Pansa lo cancello, lo giuro."

    Se lo fai faccio lo sciopero della fame.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  85. Pregiatissima Chiara,

    "In effetti, iniziano tutte con degli egotici come B. e dei ladri come quelli della sua cricca, compresi i giornalisti che per due decenni gli hanno leccato lo scroto."

    Probabilmente Pansa non lo hai mai letto perchè non è mai stato tenero con Silvio.

    Ciao Davide

    RispondiElimina
  86. io sono d’accordo con Irene, ognuno deve fare con il suo corpo quello che vuole ma non si può esagerare. Le modelle devono essere fisicamente perfette perché sono vetrine per la vendita di un prodotto, il vestito che indossano ha bisogno di loro per avere un senso e va bene. Ma usare una modello mezzo nuda per vendere un macchina non ha senso, oppure del profumo, o detersivo o….esempi ce ne sono tanti. Belen può fare quello che vuole, non mi interessa, ma penso che un atteggiamento del genere in un evento come san remo è esagerato. Questa è la mia opinione.

    RispondiElimina
  87. io sono d’accordo con Irene, ognuno deve fare con il suo corpo quello che vuole ma non si può esagerare. Le modelle devono essere fisicamente perfette perché sono vetrine per la vendita di un prodotto, il vestito che indossano ha bisogno di loro per avere un senso e va bene. Ma usare una modello mezzo nuda per vendere un macchina non ha senso, oppure del profumo, o detersivo o….esempi ce ne sono tanti. Belen può fare quello che vuole, non mi interessa, ma penso che un atteggiamento del genere in un evento come san remo è esagerato. Questa è la mia opinione.
    Sara Marchetti

    RispondiElimina

SI PREGA DI NON LASCIARE COMMENTI ANONIMI MA DI FIRMARSI (anche con un nome di fantasia).


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