Questo collage è meraviglioso perché è più rivelatore di qualsiasi trattato, studio, analisi sulla personalità del leader, in questo caso la cancelliera Merkel.
Infatti Angela ha un intero guardaroba di tailleur tutti uguali. Lo sospettavate ma ora ne avete la certezza.
Cambia solo il colore ma il taglio è lo stesso, la tasca, il bottone e il revers sono sempre uguali e nel medesimo posto. E' evidentemente e volutamente una divisa, la divisa da cancelliera. L'idea che una sartina di provincia ha di una capa di stato.
Va bene ma sono tedeschi, noi italiani siamo fissati con il look e la moda, per loro sono cose che non contano. Non è che adesso Angela si convince a mollare la presa sugli stability bond perché le mandiamo Enzo Miccio e Carla Gozzi di "Ma come ti vesti?!" a rifarle il look - anche se potrebbe essere un'idea. Anzi forse sarebbe proprio La Soluzione. Una pettinatura diversa, un altro colore, via la frangia tagliata con la coppetta in testa e magari un mosso più giovanile e più frou frou e un cambio d'immagine stile "Dieci anni di meno" e questa donna vi stupirebbe. Ne sono convinta.
Sorvolerei infine sulla compulsiva ricorrenza del gesto, sulla rivendicazione di orgoglio vaginale che nasconde chissà quale messaggio recondito. "Ce l'ho anch'io", oppure "Ho solo bisogno di riempire questo buco con tanta fantasia e creatività, quella che la mia sarta non ha, come potete vedere." "Non sono rigida, è che mi vestono così."
geniale!
RispondiEliminaè vero, è vero, si è fatta la divisa.
Sognerà folle oceaniche che gridano "hail merkel"?
Davvero un ottimo spirito d'osservazione.
RispondiEliminaFino a ieri pensavo male di sta tedesca che ci vuole tutti poveri ed infelici: poi le ho sentito dire che non ha più senso costruire il benessere sul debito.
Mi ha convinto.
Mi pare che segua la filosofia del: "tutti uguali" e "vi faccio un mazzo tanto".
RispondiEliminaMonti l'ha rassicurata sul fatto che sulla politica del rigore non si transigerà (di un solo millimetro).
C'è la vaga sensazione che oltre alla stretta economica del "biscione", nei prossimi 1-2 anni, potrebbe (non è certo) arrivare anche la "mazza ferrata" per assestare una serie di colpi e contraccolpi particolarmente duri sulla plebe.
Merkel non ha genere e l'uniforme le calza bene. Capace di imporre rigore nell'economia e nella politica. Come darle torto? Abbiasmo fatto sempre le cicale. Pensioni baby, stipendi fuori controllo, evasioni enormi, buchi spaventosi... e ora paghiamo, giovani e vecchi che devono mantenerli. Forse, però, la Cancelliera pretende troppo quando non transige sui tempi. Come si fa a chiedere sacrifici concentrati in pochi anni quando gli sperperi sono stati distribuiti in 50 anni di politica irresponsabile pseudodemocratica? Non per niente ora la protesta Grillo monta e i gli ex stalinisti intransigenti ora paladini della cosiddetta democrazia agli ordini della Merkel si spaventano. Sarebbe bene pretendere meno rigore e meno intransigenza. Altrimenti l'Europa è spappolata e l'Euro è destinato a scomparire... si torna alla liretta, non v'è alternativa.
RispondiEliminaQual è il senso di questo post? Vuole provare che la Merkel è una donna dimessa, senza fantasia, frustrata, maniacale?
RispondiEliminaA parte il fatto che basta fare un giro su Google Immagini per trovarla abbigliata in modo diverso, ma pur essendo ideologicamente lontano anni-luce da lei, la preferisco mille volte a una Santanchè qualsiasi.
In fondo è la stessa accusa che fanno alla Kirchner o alla Tymoshenko: troppo frivole ed inaffidabili con una camicetta a fiori, o un girocollo di perle.
Mi ricorda tanto la storia del giudice Mesiano e i suoi calzini turchese...
Marco
Non sò se è un caso ma a guardare la posizione delle mani che è sempre la stessa in tutte le foto la cancelliera sembra mandarci un messaggio chiaro: attenti se non fate come dico io vi faccio un culo così.
RispondiEliminaPietro
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGodi che re non sei; godi che chiusa
RispondiEliminaAll’oprar t’è ogni via: loco a gentile,
Ad innocente opra non v’è: non resta
Che far torto, o patirlo.
Carissimi,
RispondiEliminaio che in Germania ci vivo e non la voto, la preferisco comunque non solo alla Santanchè, ma anche alla Bindi, alla Serracchiani e a Miss Disobbediente Civile Bonino.
Sono tutte prove. Quando le diranno qual è il colore che le dona, non cambierà più neanche quello.
RispondiElimina@ mozart
RispondiEliminaChe c'entra, anche io la voterei se si candidasse in Italia.
Per fortuna c'è Monti con i suoi "complici" alle spalle che ci salvano dalla Merkel ...
RispondiEliminaSecondo quanto riportano le principali agenzie di stampa la banca americana Goldman Sachs ha più fiducia nel nostro paese. Il broker ha sottoscritto, nei primi 3 mesi dell'anno, circa 2,3 miliardi di dollari di titoli di stato italiani. Goldman Sachs ha anche aumentato la sua esposizione su altri pa ...
Leggi tutto: http://www.soldionline.it/notizie/obbligazioni-italia/a-goldman-sachs-piace-il-btp?cp=1
l'ultimo commento è mio ho domemticato di mettere il nome
RispondiEliminaC'è un po' di confusione sulla Merkel. Dal punto di vista dei tedeschi, è ovvio che sia apprezzata, visto che l'economia tedesca va a gonfie vele.
RispondiEliminaIl problema semmai riguarda noi - scusate se è poco - e gli altri paesi europei.
Frau Merkel non vuole assolutamente condividere gli svantaggi che comporta essere parte di un'unione europea. Senza capire che quando finirà la pacchia tedesca (siamo sicuri che la speculazione non voglia dare una lezioncina anche ai kartoffeln?) la Germania dovrà prendere atto che l'aiuto datole a suo tempo con l'apertura completa dei nostri mercati ai loro prodotti, deve essere in qualche modo ricambiato.
Nostra Signora dei Tailleurs soffre di una rigidità mentale che si traduce nel non capire assolutamente cosa significhino diritti si, ma anche doveri. Insomma, non è il genio che sembra. Le va bene finché le cose attorno a lei in casa vanno bene, ma poi?
@Lameduck
RispondiElimina"la Germania dovrà prendere atto che l'aiuto" ...
Da un certo punto di vista la Germania non deve prendere atto di nulla, nel senso che le aperture di mercato sono state uguali per tutti anche se il comportamento dei "consumatori" è stato nettamente diverso.
Quelli tedeschi (ma anche francesi, ecc.) hanno sempre cercato di acquistare prodotti nazionali per le scelte di un certo importo, gli altri, es. gli italiani, hanno spesso fatto il contrario ovvero hanno spesso privilegiato l'atteggiamento esterofilo (in molti casi anche giustificato viste certe tendenze "italiche").
Da un altro punto di vista (un bel po' più elevato) c'è stato parecchio "collaborazionismo" nei politici dell'Europa del sud, nel senso che oltre ad impegnarsi parecchio nella massimizzazione del debito pubblico (tramite le note organizzazioni intrastatali) hanno cercato di creare terreno fertile per una "debacle" dei relativi paesi.
"Nostra Signora dei Tailleurs soffre di una rigidità mentale" ...
Si, può essere vero, tuttavia a me la rigidità piace, o meglio, mi piace la tendenza alla rigidità; se in qualche caso si scade ai confini dell'ingiusto allora si può anche soprassedere ma la cosa non deve essere considerata scontata e/o automatica.
In breve la rigidità non è un male se gli obiettivi sono virtuosi ... purtroppo quando certi obiettivi sono ben oltre le possibilità di un debitore allora si aprono altri scenari.
In effetti si ha la vaga sensazione che si voglia arrivare all'alzata di mani da parte dei vari governi dell'Europa periferica per cedere il timone di comando al potere economico-finanziario intermedio, ovvero a quello che gravita attorno alla Germania.
Possiamo elencare: Irlanda, Grecia, in parte Spagna ed Italia cui aggiungere un futuro Portogallo.
In Italia è accaduto esattamente questo e lo show di B. degli ultimi anni potrebbe aver avuto proprio questo obiettivo in funzione preparatoria.
Naturalmente quando ci si riferisce alle sfere d'influenza anglo-tedesche non ci si riferisce alle volontà delle popolazioni autoctone, bensì spesso a elementi esterni che si sono installati in quelle aree.
Adetrax, non avevo dubbi che ti piacesse la rigidità mentale... ;-)
RispondiElimina