sabato 19 maggio 2012

Vent'anni dopo


"La mafia sta presentando il conto a qualcuno che sta andandosene ma la preoccupazione nasce dal pensiero di chi lo sostituirà, visto che in Italia al peggio non v'è fine." (Gioacchino Genchi)

Tra pochi giorni saranno vent'anni dalla strage di Capaci dove, il 23 maggio 1992, morirono trucidati dallo scoppio di cinquecento chili di tritolo il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta. 
Questa mattina, una bomba rudimentale scoppiata di fronte ad una scuola di Brindisi ha ucciso una studentessa e ferito gravemente altri ragazzi. La scuola è intitolata "Morvillo-Falcone". Se è una coincidenza non è per niente divertente, anzi, dovremmo cominciare a preoccuparci assai. 

Non ci girerò troppo attorno, vi dirò solo qual'è la mia impressione. La Mafia - denominazione di comodo che ci serve per nominare invano un mostro proteiforme dai mille volti, anch'esso ormai globalizzato - sta cercando nuovi referenti politici e sta riutilizzando i più classici metodi di persuasione della sua tradizione. Quelli che, vent'anni fa, con qualche strage sanguinosa a danni di comuni cittadini, portarono alla famigerata "trattativa" e a una successiva  lunga tregua tra Stato e terrorismo mafioso, durata quasi vent'anni.
Anni durante i quali due grandi sogni, quello atlantico della P2 di Gelli con il Piano di Rinascita Democratica affidato al fratello della Loggia del Dragone e la vietnamizzazione spartitoria dell'Italia, teorizzata dall'ideologo della Lega Gianfranco Miglio - Nord alla Lega e Sud alla Mafia, per sintetizzare brutalmente - hanno rischiato di realizzarsi del tutto.

Qualcosa però è andato storto. La fine del berlusconismo, sancita ufficialmente da poteri sovrannazionali che non ragionano certo in base a vecchi schemi logori come destra e sinistra, Italia o Padania ma sull'unico principio del "troviamo il modo per fotterli meglio per arricchirci",  e la concomitante (altra coincidenza?) sventura piombata sulla Lega, aprono, come si dice, nuovi scenari per il futuro.
Se la politica tornerà ad avere il ruolo che aveva, prima del commissariamento del nostro paese da parte dei mercati finanziari, è evidente che certi equilibri che hanno tenuto in piedi la tregua per diciassette anni dovranno trovare altri punti d'appoggio, che certi affari dovranno trovare altri referenti e garanti.
Che le bombe scoppino, insomma, il giorno prima di un test elettorale che potrebbe scompaginare ulteriormente la scena politica e portare ancor più incertezza sulle elezioni politiche future, sembra solo un brutto deja-vu. Sembra una "guerra per bande", per dirla con Licio Gelli.

Con una ulteriore complicazione, a me pare. Questi avvertimenti potrebbero essere rivolti, oltre che alla fauna politica nostrana per vedere chi si caca sotto per primo, agli avventizi proconsoli nella parte della nuora affinché intenda la suocera, ovvero i loro imperatori finanziari.
La posta potrebbe essere assai alta, in un paese tenuto costantemente sotto tiro dalla speculazione, dove qualcuno, da posizioni già forti, potrebbe avere voglia di mirare ancora più in alto se la situazione lo permette. E' lo spettro del default che fa venire l'acquolina in bocca agli avvoltoi.
Sono già da tempo entrati nei consigli di amministrazione e nella politica, potrebbero decidere di sfidare chi sta ancora più in alto. Potrebbero alzare la posta, pretendere ancora di più e alla fine, andando troppo vicino al Sole, bruciarsi.
Si parla solo di spartizione, di niente di ideale ma solo dello stadio finale della cupidigia: quello che porta all'autodistruzione. Sono due bei soggetti in campo: Finanza e Mafia. Potrebbe essere guerra veramente all'ultimo sangue, macelleria messicana e noi saremmo tra i due fuochi. Se qualcuno tra gli dei ha cara l'Italia, ci protegga.

"Se trovo chi ha fatto le nove serie de La Piovra e chi scrive libri sulla mafia facendoci fare brutta figura nel mondo giuro che lo strozzo." (S. B., 28 novembre 2009)

13 commenti:

  1. Io però mi chiederei quali siano le evidenze di una matrice mafiosa, ed anzi trovo alquanto sospetta questa fretta della stampa ad etichettare.
    In secondo luogo, pensare che mafie e grande finanza siano due universi separati pare assai difficile da capire, credo che, condividendo la finalità di fondo, l'arricchimento senza limite, si potrebbe disquisire sui mezzi. La mia persdonale opinione è che entrambi questi poteri non si fermano di fronte a nessun mezzo, astremo per quanto possa essere.

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  2. Prima ipotesi, di default: la mafia. Ma attenta a non passare anche tu per una che, facendo questa ipotesi, "non ha capito una mazza".

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  3. Tafanus, riportare qui una mia discussione in FB, non e' corretto, dato che non sono tenuta a rispondere qui, fra gente che non conosco, di cio' che scrivo nella mia pagina "privata" di FB.
    Comunque, io non credo che sia la mafia e penso che chi in questo momento la da' come responsabile dell'accaduto, non ha capito una mazza. Ma puo' darsi che sia io a non aver capito una mazza, perche' non ho la sfera di cristallo.
    Il fatto e' che da qualche giorno sto pensando una cosa e cioe che lo SPREAD ormai non lo caga piu' nessuno...

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  4. Anonimo22:56

    Brava, Lame. Aggiungo un considerazione: se è vero che trattativa ci fu nel 1992-93 e se è vero che i Papi Boy&Girls di stretta osservanza non sono più determinanti per tenere su l'attuale governo, la proteiforme mafia può ritenere necessario far giungere chiaro e forte il messaggio che certe, diciamo, chiacchierate persone assise sugli scranni parlamentari NON devono a nessun costo passare delle grane

    Maria

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  5. Chiara, se non avessi scritto questo commento, neanche il mago di Napoli avrebbe potuto immaginare cosa tu abbia scritto o non scritto su Facebook, e neanche se tu sia o non sia iscritta su facebook. Troppo facile fare outing non richiesto, per poter accusare gli altri di scorrettezza. Quanto allo spreas, c'è chi continua ad occupardi.Moody's, che ha downgraded 26 banche italiane e 16 banche spagnole, ad esempio

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  6. nutro seri dubbi riguardo alla mafia,questa bomba mi ricorda piuttosto le "stragi di stato",hanno colpito la parte più innocente della società,giovani studenti di una scuola professionale,figli di operai ma anche nostri figli dare la colpa alla mafia è come dire che Breivik è un mafioso

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  7. "Se trovo chi ha fatto le nove serie de La Piovra e chi scrive libri sulla mafia facendoci fare brutta figura nel mondo giuro che lo strozzo." (S. B.)
    "la mafia non strangola" (il candidato numero uno all'eredità di SB nei rapporti con i boss)

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  8. Pregiatissima Chiara,

    "perche' non ho la sfera di cristallo."

    Anch'io non ho la sfera di cristallo. Però trovo più logico pensare alla mano delle mafie che ai servizi segreti o cose del genere.

    Ciao Davide

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  9. siam, ovvero silvano amadori12:27

    Macchè mafia!E' la vecchia strategia della tensione. Non penserete mica che sia finita? Comunque se anche fosse stata la mafia, stavolta il nano non c'entra. Lo so, è deludente. Ma i responsabili della vecchia trattativa stato-mafia seguita alle stragi del '93 sono ormai fin troppo noti.

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  10. Adetrax13:04

    Ma scusate, perchè fate tutte queste distinzioni fra servizi segreti, stato, mafie e politica ?

    E' risaputo che sono tutti parenti più o meno lontani ... certo "parenti serpenti".

    E' vero anche che non sempre agiscono in concerto ma non di rado si scambiano "favori" e dato che B. ha dichiarato molti mesi fa che avrebbe lavorato "dietro le quinte" e dato che il consenso verso l'attuale governo è bassino, cosa c'è di meglio di un po' di attentati misti (anarchici, mafiosi, il matto di turno, ecc.) per rinsaldare le fila governative più che statali ?

    In questo senso Klara potrebbe aver avuto una corretta intuizione.

    Un consiglio al governo: se volete altri soldi, rivolgetevi alle mafie, ci sono 100 miliardi all'anno belli pronti per voi se riuscite ad archiviarle visto che non siamo più nell'ottocento e neanche nel novecento ... ah, già non potete farlo veramente perchè quei soldi servono comunque a quello che va bene a voi e allora smettete almeno di recitare che il risultato è vomitevole.

    Un'ultima precisazione: quando si arrestano 20-30 persone (che saranno rilasciate quanto prima), si eviti almeno di parlare di risultati significativi dato che stiamo parlando di percentuali pari allo "zero virgola zero qualcosa", ovvero del nulla assoluto.

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  11. Adetrax13:17

    @rossoallosso

    Breivik è essenzialmente un massone, tuttavia ad alto ed altissimo livello non c'è tutta questa differenza fra gli strumenti massonici e quelli mafiosi (ovviamente operano su piani molto diversi ma è il fine quello cui bisogna fare riferimento), dunque Breivik può tranquillamente essere definito anche un mafioso (un po' speciale visto che pur con il suo grado è "sceso in campo" per fare direttamente un certo lavoro).

    Magari Breivik è stato aiutato ed è anche qualcos'altro che però non si sa e non si deve sapere.

    Attenzione: tutte queste considerazioni NON sono manifestazioni di insensibilità verso i morti ed i loro famigliari, bensì devono spingere a delle riflessioni razionali su quali sono i metodi e gli scopi finali del potere che governa tutto questo.

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  12. @adetrax

    certo sono daccordo è che qui ci rivolge alla mafia nel senso italico del termine alla Riina per intenderci e a quella mi riferisco nel commento,l'esempio Breivik è per far intendere ciò che tu affermi.
    sottoscrivo il tuo "attenzione" anche se non credo ce ne sia il bisogno se si parla tra persone mature e consapevoli

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  13. siam, ovvero silvano amadori13:48

    Breivik massone?
    ergo viene da dire che (leggo)"non c'è tutta questa differenza fra gli strumenti massonici e quelli mafiosi"

    Ma se anche Monti - come gran parte del governo chiamato a gran voce dai partiti che rappresentano la maggior fetta del popolo per salvare l'Italia - pare appartenga alla massoneria
    /http://tv.liberoquotidiano.it/video/103556/_Monti_un_massone_iniziato_due_volte_.html)
    per coerenza si dovrebbe smetterre di demonizzare la libera muratoria, se non addirittura osannarla quale custode della democrazia. o ci sono massonerie buone e altre cattive? se sì, quali? Risolviamo questa contraddizione una volta per tutte e smettiamola di usare i soliti luoghi comuni

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