"Ciao amore", "Ammoooooore, ciao!" "Dimmi amore", ""Ma si amore, si", "Senti, amo'..."
Ecco, la cosa più disturbante delle telefonate delle Orgettine con l'ex Miciobelloebamboccione del Consiglio è questo abuso, questo vilipendio della parola amore. Una parola che, a volte, si ha pudore di pronunciare rivolgendosi proprio alla persona amata perché se questo amore non fosse corrisposto o fosse solo una finzione, si sentirebbe puzzo di sacrilegio. Infatti io non ho nessun pudore a chiamare "Amoreee" solo la mia cagna, forse perché so che è incapace di mentire, a differenza degli uomini, con i quali sono molto più guardinga.
Non so gli altri, ma io ritengo amore parola troppo impegnativa, sacra, da non sporcare, come in questo caso, per contrappuntare uno scambio do ut des di puro mercato.
Una donna che noleggia la passerina e relative pertinenze a caro prezzo che bisogno ha di chiamare "Amore!!" il cliente? E, dal canto suo, perché il cliente deve chiamare "Amore!!" una che è lì solo per denaro e non certo per il suo culo flaccido? E' la ridondanza di smancerie che rende oltremodo ridicola questa compravendita. Quando i brokers piazzano titoli o future o put options o derivati in Borsa, mica si telefonano giustificandosi: "Amo', vendimi tutto!" "Amore, ciao, ho un ordine per comperare..." Vi pare? L'amor che move il Sole e l'altre stelle, mica lo spread.
Non le ho ascoltate tutte, le intercettazioni, ci mancherebbe. Anche una con la curiosità e la deformazione professionale per l'anatomopatologia ha un limite. Ne ho ascoltate tre o quattro a random.
Prima quelle tra l'uomo e le sanguisughe. Le bugiarde che, in privato e tra comari, all'Amore loro dedicano solo appellativi scatologici dopo averlo spremuto come un limone.
Poi quelle tra sanguisughe, le più estreme. L'apoteosi del volar di stracci e borsette. Una violenza da gangsters di Scorsese. Come le telefonate della dolce e tenera minorenne che, sulla faccia della collega, farebbe con le unghione ricostruite ciò che nemmeno i narcos messicani con il machete riuscirebbero a fare.
Amore, eh?
Prima quelle tra l'uomo e le sanguisughe. Le bugiarde che, in privato e tra comari, all'Amore loro dedicano solo appellativi scatologici dopo averlo spremuto come un limone.
Poi quelle tra sanguisughe, le più estreme. L'apoteosi del volar di stracci e borsette. Una violenza da gangsters di Scorsese. Come le telefonate della dolce e tenera minorenne che, sulla faccia della collega, farebbe con le unghione ricostruite ciò che nemmeno i narcos messicani con il machete riuscirebbero a fare.
Amore, eh?
La parola amore è certamente abusata in questo ambiente. Ma è un ambiente di "abusi" e di menzogne per eccellenza! C'è chi paga anche al telefono per sentirsi dire " amore qua, amore là, ti farei questo o ti farei quello "! Qui di soldi ne sono girati da far girare la testa! E qualsiasi valore, bello, puro, soprattutto quello dell'amore... se lo sono messo sotto i tacchi a spillo!
RispondiEliminaGuarda, non vale nemmeno la pena starci a perdere tempo per sentire le intercettazioni! E continuiamo a chiamare i nostri amici pelosi " amore " e soprattutto non chiamiamo più "cagne" certe "signore"... che avrebbero tutto da imparare da "una vera cagna"!!
Un abbraccio, paperotta, ti leggo da anni!!!
Ehi, oggi alle cagne, quelle vere, fischieranno le orecchie.
RispondiEliminaAnche io chiamo amore la mia convivente a quattro zampe, NON 'amò' che detto da quelle sanguisughe ha lo stesso valore della parola che è il loro intercalare: CAZZO.
Cristiana
Io non ne ho ascoltata neanche una di intercettazione. Sinceramente, non so se voglio farlo. Tu dici che dovrei?
RispondiEliminaNemmeno a me piace la parola "amore", nel senso che trovo il significato troppo vago. Ritengo che ci siano mille altre parole (e non-parole) più adatte per descrivere un sentimento.
p.s. quel coso di e.t. e' a dir poco inquietante.