Le caprette ti fanno ciao |
E' naturalmente solo un caso che, appena dopo l'entrata in vigore del Decreto Legge n. 59 del 15 Maggio 2012 "Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile" emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - serie generale n. 113 del 16 maggio 2012, sia venuto il terremoto al Nord, praticamente in tutta la Padania, dalle Alpi alla Romagna. Certo, è solo una coincidenza, non c'è alcun Dio Po che si rivolta nel sottosuolo a causa di recenti avvenimenti.
Decreto, quindi. Da convertire prima in legge, s'intende, da sottoporre al Parlamento - e immagino già le alzate di scudi dei nostri coscienziosi rappresentanti dell'opposizione - ma vediamo di che cosa si tratta in soldoni. Perché di soldoni si tratta.
Se passa la legge di cui sopra, se domani accadrà qualche catastrofe naturale come il terremoto o l'alluvione, ma anche non naturale, come quelle sciagure alle quali una manina umana ha dato un fondamentale apporto, tipo il Vajont o Seveso, che causano danni irreparabili a persone e cose, lo Stato non si farà più carico delle spese di ricostruzione e dei risarcimenti ai proprietari dei beni lesionati.
Non date la colpa solo a Monti perché l'ideona era già venuta al governo precedente. Fanno le stesse porcate di prima, solo che i professori, a differenza del nano che aveva rimasto ormai solo dei fuciletti a tappo, sono un po' più alti e armati di tutto punto. Un M16 Viper in mano ad un professore universitario. Come mai nessuno ci aveva pensato prima?
Fine della Protezione Civile, in pratica, e magari di tutto ciò che lo Stato deve fare per la prevenzione dei disastri. Immaginate il trionfo del cemento impoverito, delle regole antisismiche aggirate tanto lo Stato non controlla. Potenzialmente una catastrofe di dimensioni bibliche.
Non consolatevi pensando che finiranno anche le oscene trasferte dei nani con la cappellona rossa da pompiere in testa che vanno, come delle Evite Peron, a distribuire dentiere alle vecchiette terremotate e che non saranno più pubblicati gli albi a colori delle avventure di SuperBertolaso. Questa volta l'idea è di abbandonarvi davvero. E' la demolizione controllata delle Stato sociale anche questa. E' l'anarchia, l'abolizione dello Stato, il liberi tutti e che chi si fotte si fotta. Abbandonano la nave dopo avervi chiusi di sotto in terza classe.
Lo Stato se ne sbatte se perdete la casa o il capannone dove lavorate. O meglio, siccome ci sono sempre e comunque gli amici da favorire, se no non sarebbe Shock Economy, la pensata è quella di cogliere l'occasione per fare regalie alle compagnie assicurative e a chi vorrà farsi avanti in seguito quando ci sarà da ricostruire, al prezzo che decideranno loro. C'è da mangiare per tutti. Ecco perché siamo appetibili. Non capita mica tutti i giorni un terremoto, dicevano quelli che hanno capito come va il mondo.
In pratica, se non volete rischiare e vivete in una zona sismica - in Italia è difficile non trovarne - vi dovrete fare l'assicurazione. Insomma cacciare altro grano sulla casa oltre all'IMU e all'IRPEF. Con un solo leggerissimo problema, ci pensavo questa mattina alle 4.00 mentre il letto mi tremava sotto le chiappe: da quando in qua le assicurazioni stipulano polizze che prevedano risarcimenti per danni provocati da cause naturali come i terremoti?
Ci sono le famose clausole scritte in piccolo piccolo che, quando ancora c'era la minaccia nucleare ricordo che dicevano: "Ovviamente, se scoppia la bomba, vi facciamo vedere il dito medio".
Ci sono le franchigie, che potrebbero suonare così: "Vi risarciamo dei danni del terremoto solo se, nello stesso giorno, Andreotti vuota il sacco sui misteri d'Italia, scendono gli alieni a Piazza San Pietro per rapire il Papa e George Clooney fa coming out."
Assicurazioni. Solo a sentire la parola mi va il sangue alla testa. Se fossi stata un serial killer mi sarei specializzata in assicuratori. Potrei scrivere un libro sulle truffe alle quali ho assistito e che ho subìto.
Vi faranno pagare altri soldi, vi caveranno altro sangue rigirando l'agone nel braccio per trovarvi la vena ormai a pezzi, e si apriranno contenziosi a non finire tra clienti ingenui che chiederanno un risarcimento che la compagnia non vorrà loro dare, sventolando clausole e franchigie. A meno che, in qualche romanzo fantascientifico, il robot Mario9000 non riesca ad indurre le assicurazioni a farsi carico di risarcimenti milionari che spetterebbero allo Stato.
Bontà loro che l'assicurazione non dovrebbe essere obbligatoria (come voleva quello di prima, sempre un signore) ma volontaria. Comunque di classe, visto che potranno permettersela solo i ricchi.
Inoltre, ecco l'altra pensata, per arraffare altri schei da cornuti e mazziati: le Regioni colpite potranno fare cassa, in caso di calamità da affrontare, aumentando le accise sulla benzina. Che idea! Nemmeno Giulia Sofia. Viene il terremoto, ti crolla la casa, dormi in auto ma ti tocca pure pagare la benzina più degli altri tuoi connazionali che non hanno avuto danni. Tanto poi te la prendi con il sindaco.
E' questa l'idea di federalismo che hanno gli shock economisti: noi li ammazziamo ma diciamo che sono stati i sindaci e le regioni. La delocalizzazione anche della responsabilità.
La prossima sarà scrivere questa parola sul tricolore: ARRANGIATEVI. Napolitano ha già firmato il decreto.
- La politica di Monti, come asserisci, è il tappo di uno di quei fuciletti che il nano "aveva rimasto".
RispondiElimina- Perfino al G8 hanno copiato i girocolli aperti alla nanetto. Ti par poco?
- Le assicurazioni non garantiscono (nemmeno a pagamento) dai rischi derivanti dal fallimento dell'impresa che ti vende casa, figurati per le catastrofe naturali
Ancora un paio di leggine così e lo Stato lo si può benissimo abolire per palese inutilità: non dà nulla ai cittadini e non fa nulla per i cittadini. Solo esige.
RispondiEliminaE che ognuno si organizzi come meglio crede: famiglia, clan, parrocchia, tribù, vescovado, città Stato...
nemmeno usare le mie tasse per ricostruire la casa a un abusivista che ha costruito sul greto del fiume, mi pare una bella cosa.
RispondiEliminaTra correre il rischio di dovermi rifare casa da solo, e vedere le mie tasse usate per finanziare le cricche di quelli che ridono nel letto alle tre di notte, preferisco la prima.
ieri sono stato a L'aquila per lavoro. che schifo, la vallata affogata da una colata di cemento delle orribili villette a schiera mentre il centro della città rimane sotto le macerie. Se questa legge ci fosse stata prima la valle sarebbe ancora verde, e il centro de L'Aquila già rimesso a posto e abitato
RispondiEliminaquesto non significa abbandonare la gente a se stessa. Le spese di ricostruzione devono essere deducibili la 100% ed esenti da IVA. In questo modo è come se ricevessi i fondi dallo stato, con la differenza che di la mia casa sarà ricostruita come e dove voglio io, e non un centesimo arriverà nelle tasche della mafia
RispondiEliminaMarcellino bello, se ristrutturare una casa lesionata costa, poniamo, 200.000 euro e questi 200.000 euro io non li ho, e la banca non me li presta di certo, di questi tempi, mi spieghi come cazzo faccio a farmeli dedurre dalle tasse?
RispondiEliminaMarcello, siamo arrivati dove siamo arrivati perché c’è sempre meno Stato, perché invece di sanare la politica e l’amministrazione pubblica e farle lavorare il più possibile bene, esenti da lobby, vantaggi privati e corruzione, si è preferito dare tutto in mano direttamente ai privati e togliere responsabilità agli amministratori: non ha funzionato. Lo si è visto.
RispondiEliminaE tu vuoi continuare con la stessa ricetta?
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Salazar, ma dove li vedi sti privati? io vedo uno stato dispotico e invadente che mi obbliga a stipulare l'assicurazione sul lavoro con un ente statale, mi costringe a versare il fondo pensione in un altro ente statale di sua scelta, mi propina una TV di stato e giornali di stato... a me sembra più socialismo reale che diritto privato.
RispondiEliminaEvidentemente abbiamo in mente due modelli di stato diversi, io guardo l'UK e gli USA, tu Cuba e la vecchia URSS.
@Lame
te ne vai in affitto o sotto i ponti. Potevi investire meglio i tuoi 200.000, invece di buttarli in una casa non antisismica o costruita su un terreno franoso, o peggio, abusiva.
Marcello, ti chiedo una cortesia. Non venire qui a farmi il pistolotto thatcheriano sul liberismo che è tanto bello.
RispondiEliminaNon sono proprio in condizione di sopportare ulteriori cazzate.
Di nuovo URSS e comunisti. Ma è mai possibile!
RispondiEliminaLa famosa (e intelligentissima) idea politica di tagliarsi l’uccello per fa dispiacere alla moglie.
Invece quella di investire meglio i duecentomila è la risposta più idiota che ho mai letto su questo blog dal giorno della sua nascita. E forse anche molto prima.
PS: Lameduck, non è che mi presteresti i tuoi 200.000?, non dire che non li hai. Li hanno tutti!
Ragionamento del commentatore Marcello: se lo Stato fa schifo ed è in mano a mafiosi, la soluzione non è cacciare la mafia, ma abolire lo Stato!
RispondiEliminaAnche Reagan lo disse chiaramente: "Non è che lo Stato abbia dei problemi. E' che il problema è lo Stato"
Ma perchè certe persone frequentano questo blog?
Ma si, il sistema è buono, sono le mele marce che vanno eliminate. Non subito, certo, ci vorranno quei 3/4 secoli, ma alla fine il bene vincerà. credeteci.
RispondiEliminabe, sapete cosa vi dico? le cose appaiono diversamente se le guardi con gli occhi di campa CON lo stato (statali, pensionati) o di chi campa PER lo Stato. Vi capisco.
Oggi ho dovuto licenziare l'ultimo dipendente. Era un amico, ci conosciamo da 20 anni. Ha due bambini, non so come farà a pagare il mutuo, e io non so come farò quest'anno a pagare le tasse.
Semplicemente non le pagherò, punto.
Tenetevi pure stretto il vostro stato assistenzialista e parassita, e arrangiatevi: io da oggi non verserò più un centesimo.
Marcello, mettiamola così: tu hai creduto in un sistema che ti ha convinto che il nemico era lo stato, i dipendenti e quegli odiosi pensionati che non si decidono a crepare. Il sistema, mentre tu te la prendevi con i tuoi mulini a vento, ti ha fatto fallire ma tu continui a crederci. Forse quando ti verranno a prendere la casa sulla quale ti avranno convinto a fare un mutuo subprime, ti sveglierai.
RispondiEliminaInteressantissimo articolo, come sempre.
RispondiEliminaTi invito a leggere il mio nuovo articolo sugli archetipi e l'esoterismo nelle fiabe.
Grazie
Prometeo
http://giovaneopinionista.blogspot.it/2012/05/gli-archetipi-le-forme-ed-il-simbolismo.html
Ma una va di mezzo mai eh? Aiutare gli altri e assistere chi non ha, individuare gli sprechi e i parassiti. Qualcuno ci vuol far credere che sia utopia, ma io non ci casco: in Italia siamo riusciti a fare un sacco di cose, vedi l'ottimo sistema sanitario nazionale. Non ho scelto questo esempio a caso perché adesso sta collassando proprio per gli sprechi e i parassitismi. Ma un altro esempio calzante è quello del terremoto in Friuli: pieno potere ai sindaci, cassa comune, soldi che sono stati equamente divisi, chi aveva i soldi per pagarsi la casa da sé, donava i suoi a chi non li aveva, capito Marcello? E così sono stati ricostruiti nell'ordine "le fabbriche, le case, le chiese". Esattamente il contrario di quello che è successo in Abruzzo e qui do ragione alla testimonianza di Marcello, ma non è che hai detto un segreto, purtroppo lo si sa e non è colpa dello Stato, è colpa di chi ha usato lo Stato come se fosse una sua spa a suo piacimento. Non dico che non ci si debba incazzare per la gestione della cosa pubblica, ma mica con chi non ha soldi: incazziamoci con chi ce li frega a cominciare dal tessuto di corruzione che infarcisce ogni istituzione. A tal proposito consiglio a tutti la visione del film "Draquila", se non l'avete già fatto. Un saluto a tutti.
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