Che Diego Rivera mi perdoni. |
C'è una frase che gentilmente non vorrei mai più sentir pronunciare ogni volta che si rimprovera alla sinistra di essere passata dalla parte del peggior post-capitalismo totalitario, tradendo tutti coloro che in vari modi, per coscienza di classe o coscienza infelice borghese l'avevano appoggiata e votata per decenni. La sinistra che, con i suoi meravigliosi automi meccanici, è ora gloriosamente al governo e che Diego Fusaro descrive come: "il serpentone metamorfico Pci-Pds-Ds-Pd, ossia la parabola di una sinistra passata dalla triade Marx, Gramsci e difesa degli ultimi al patetico pantheon composto da antiberlusconismo rituale, liberalizzazione selvaggia ed europeismo a tutti i costi."
La frase in questione che mi manda in bestia, salivata pavlovianamente dai compagni dalle cinquanta e mila sfumature di rosso, dal piddino rosé al communistacosì è la seguente: "Eeeh, ma quella non è più sinistra." Intendendo, con un trucchetto preso dalla scatola de "Il piccolo dialettico", che sia stata la Signora Sinistra, un triste giorno, ad essere impazzita e ad avere abbandonato i compagni e che, da qualche parte, non si sa dove, la vera Signora Sinistra (perché quella che ha tradito era solo un sosia, un Doppelgänger) esista ancora, intonsa e pronta ad essere tolta dal cellofan ed usata contro i padroni cattivi.
No cari, troppo comodo. Io invece credo e temo che quella lì sugli scranni del potere sia proprio la sinistra originale, così ben rappresentata al vertice dal Migliorista. Quella che ha sempre saputo che se non puoi svalutare la moneta allora dovrai svalutare il lavoro ma siccome l'unica critica ed opposizione al capitalismo può essere oggi solo quella geopolitica e degli stati e nazioni, essendo questi argomenti tipicamente borghesi, anzi piccolo-borghesi, idealisti e fascisti... Insomma, avete capito.
Infatti, come diceva Costanzo Preve, la sinistra soffre di "una patologia, di una deformazione della coscienza infelice borghese: quella che consiste nella vergogna di essere piccolo-borghese e di non essere un proletario con le pezze al culo." La sinistra della politicizzazione sfrenata maniacale e manicomiale, il cui militante ha paura della condanna come idealista, piccolo-borghese e fascista che gli deriverebbe dal giudizio negativo di un proletario inesistente, (inesistente perché il proletario vero parla di calcio.)" (Quando si dice conoscere i propri polli. Gustatevela tutta, la conversazione tra Preve e Fusaro, perché è molto, molto interessante).
Peccato che questo proletario, oltre che inesistente, non sia nemmeno più un proletario ma un orrendo borghese, impoverito e proletarizzato da questo post-capitalismo elitario neoliberista (che anch'esso non è più nemmeno capitalismo ma una neoplasia di esso) formato da Dei autonominatisi che, dopo aver dichiarato morta la storia ed averne invertito il senso di marcia verso modelli preindustriali e tribali, aspirano solo a tornare sull'Olimpo; ai quali non interessa più la volgare produzione delle merci, che lasciano volentieri agli asiatici, ma lanciare fulmini, richiedere sacrifici umani ed interferire a piacimento nella vita dei mortali. Divinità che ogni tanto mandano i loro deus ex machina "a salvare l'Italia dal baratro" e la cui volontà di potenza si esprime non solo creando ricchezza virtuale attraverso la pietra filosofale della finanza e segregandola in poche ristrette mani divine ma soprattutto attraverso il sommo piacere sadico di toglierla a chi già la possiede: i mortali. Ovvero la massa dei borghesi e degli ex proletari ai quali un capitalismo votato alla costruzione e non alla distruzione - qualcuno dice compassionevole perché timoroso della minaccia sovietica - che aspirava addirittura alla "piena occupazione" aveva concesso benessere ed elevazione sociale per decenni del secolo scorso.
Dite alla Signora Sinistra che ha fatto più John Maynard Keynes per la classe operaia che l'operaismo degli anni '70. E che è grazie alle rivoluzioni fatte da borghesi molto incazzati, da Robespierre a Marx e Lenin, che può ancora indegnamente usurpare il ruolo di paladina degli oppressi.
Ma ai servi piace servire gli dei per poter carpire la propria immagine nei loro specchi mentre li lucidano, e quando servi e dei hanno un nemico comune, scattano perfino le affinità elettive.
Anzi, ciò che lega la sinistra al neoliberismo è proprio vero amore, seppure del tipo che caratterizza la figura patologica della folie à deux.
Il nemico comune degli dei e dei servi è la borghesia. Ovviamente, se la sinistra avesse coscienza di essere anch'essa parte della borghesia - e dovrebbe capirlo dal fatto che ciò che resta della classe operaia evoluta non si identifica più nella sinistra da un pezzo, perché essa non la riconosce più come orda dickensiana di proletari bisognosi - non si adopererebbe per la sua distruzione. Ma lo abbiamo visto, temono ancora il giudizio del proletario inesistente anzi, per ripicca degli operai che votano Lega, guardano ancora più in basso, al Lumpenproletariat, al vero straccione, al migrante, a tutto il campionario delle minoranze bisognose di essere difese dalle Madame Tojetequeicartelli, a loro insaputa più aristocratiche della Pompadour.
Incapaci di elargire benessere e diritti sociali, perché si sentono finalmente sul punto di distruggere l'odiata borghesia e non capiscono più niente, si illudono di compensare con la cosmesi dei diritti civili l'opera di devastazione economica che ha loro commissionato il neoliberismo, esercitando altresì mirabilmente contro il popolo la tolleranza repressiva (direbbe Marcuse) avuta in dono dai padroni.
Gli dei li lasciano fare. Sono ben contenti che qualcuno faccia per loro il lavoro sporco, prima di essere spazzato via come feccia.
E poi devono molto ai compagni. Quando il comunismo è morto il fondamentalismo del mercato ne ha cannibalizzato il cadavere e ne ha introiettato alcuni dei caratteri. Acquisendo, in tal modo, ancora più forza. Ecco il carattere primitivo del neoliberismo.
In fondo, questo modo di produzione post-capitalistico eurocratico assomiglia molto, non solo al nazismo - mancandone solo per il momento l'elemento eliminatorio su base razziale - ma anche al totalitarismo comunista. Una casta di burocrati di partito blanditi con privilegi esclusivi che governa con il pugno di ferro masse indistinte di lavoratori, privati via via sempre più dei diritti acquisiti, dell'identità nazionale in nome di un fantasmatico internazionalismo e imperialismo continentale e tenuti sotto il tallone di ferro di un'ideologia totalizzante che non ammette alternative e che tende a limitare il diritto alla proprietà privata ai membri della casta.
La sinistra si è venduta al neoliberismo globalizzato perché continua a rinnegare patologicamente la sua parte borghese e il ruolo rivoluzionario della borghesia.
Chi borghese lo è e non se ne vergogna (più) dovrà solo difendersi da questa sinistra che ambisce all'autocannibalismo, e potrà farlo magari ritrovando e rinnovando il proprio spirito rivoluzionario e riscoprendo la versione sana della coscienza infelice borghese. E' questione di sopravvivenza.
Gli altri si meraviglieranno molto quando i loro resti saranno destinati a diventare cibo per i cani degli dei. Il destino dei servi quando non servono più.
Peccato che questo proletario, oltre che inesistente, non sia nemmeno più un proletario ma un orrendo borghese, impoverito e proletarizzato da questo post-capitalismo elitario neoliberista (che anch'esso non è più nemmeno capitalismo ma una neoplasia di esso) formato da Dei autonominatisi che, dopo aver dichiarato morta la storia ed averne invertito il senso di marcia verso modelli preindustriali e tribali, aspirano solo a tornare sull'Olimpo; ai quali non interessa più la volgare produzione delle merci, che lasciano volentieri agli asiatici, ma lanciare fulmini, richiedere sacrifici umani ed interferire a piacimento nella vita dei mortali. Divinità che ogni tanto mandano i loro deus ex machina "a salvare l'Italia dal baratro" e la cui volontà di potenza si esprime non solo creando ricchezza virtuale attraverso la pietra filosofale della finanza e segregandola in poche ristrette mani divine ma soprattutto attraverso il sommo piacere sadico di toglierla a chi già la possiede: i mortali. Ovvero la massa dei borghesi e degli ex proletari ai quali un capitalismo votato alla costruzione e non alla distruzione - qualcuno dice compassionevole perché timoroso della minaccia sovietica - che aspirava addirittura alla "piena occupazione" aveva concesso benessere ed elevazione sociale per decenni del secolo scorso.
Dite alla Signora Sinistra che ha fatto più John Maynard Keynes per la classe operaia che l'operaismo degli anni '70. E che è grazie alle rivoluzioni fatte da borghesi molto incazzati, da Robespierre a Marx e Lenin, che può ancora indegnamente usurpare il ruolo di paladina degli oppressi.
Ma ai servi piace servire gli dei per poter carpire la propria immagine nei loro specchi mentre li lucidano, e quando servi e dei hanno un nemico comune, scattano perfino le affinità elettive.
Anzi, ciò che lega la sinistra al neoliberismo è proprio vero amore, seppure del tipo che caratterizza la figura patologica della folie à deux.
Il nemico comune degli dei e dei servi è la borghesia. Ovviamente, se la sinistra avesse coscienza di essere anch'essa parte della borghesia - e dovrebbe capirlo dal fatto che ciò che resta della classe operaia evoluta non si identifica più nella sinistra da un pezzo, perché essa non la riconosce più come orda dickensiana di proletari bisognosi - non si adopererebbe per la sua distruzione. Ma lo abbiamo visto, temono ancora il giudizio del proletario inesistente anzi, per ripicca degli operai che votano Lega, guardano ancora più in basso, al Lumpenproletariat, al vero straccione, al migrante, a tutto il campionario delle minoranze bisognose di essere difese dalle Madame Tojetequeicartelli, a loro insaputa più aristocratiche della Pompadour.
Incapaci di elargire benessere e diritti sociali, perché si sentono finalmente sul punto di distruggere l'odiata borghesia e non capiscono più niente, si illudono di compensare con la cosmesi dei diritti civili l'opera di devastazione economica che ha loro commissionato il neoliberismo, esercitando altresì mirabilmente contro il popolo la tolleranza repressiva (direbbe Marcuse) avuta in dono dai padroni.
Gli dei li lasciano fare. Sono ben contenti che qualcuno faccia per loro il lavoro sporco, prima di essere spazzato via come feccia.
E poi devono molto ai compagni. Quando il comunismo è morto il fondamentalismo del mercato ne ha cannibalizzato il cadavere e ne ha introiettato alcuni dei caratteri. Acquisendo, in tal modo, ancora più forza. Ecco il carattere primitivo del neoliberismo.
In fondo, questo modo di produzione post-capitalistico eurocratico assomiglia molto, non solo al nazismo - mancandone solo per il momento l'elemento eliminatorio su base razziale - ma anche al totalitarismo comunista. Una casta di burocrati di partito blanditi con privilegi esclusivi che governa con il pugno di ferro masse indistinte di lavoratori, privati via via sempre più dei diritti acquisiti, dell'identità nazionale in nome di un fantasmatico internazionalismo e imperialismo continentale e tenuti sotto il tallone di ferro di un'ideologia totalizzante che non ammette alternative e che tende a limitare il diritto alla proprietà privata ai membri della casta.
La sinistra si è venduta al neoliberismo globalizzato perché continua a rinnegare patologicamente la sua parte borghese e il ruolo rivoluzionario della borghesia.
Chi borghese lo è e non se ne vergogna (più) dovrà solo difendersi da questa sinistra che ambisce all'autocannibalismo, e potrà farlo magari ritrovando e rinnovando il proprio spirito rivoluzionario e riscoprendo la versione sana della coscienza infelice borghese. E' questione di sopravvivenza.
Gli altri si meraviglieranno molto quando i loro resti saranno destinati a diventare cibo per i cani degli dei. Il destino dei servi quando non servono più.
E' ormai definitivamente chiaro che la 'sinistra' italiana odia la borghesia, ma preciserei meglio: odia il ceto medio, perchè intrattiene invece eccellenti rapporti con i veri ricchi. I nuovi maitres a penser del PD sono oggi Marchionne, Briatore, Farinetti, che ogni giorno ci deliziano con le loro ricette per l'economia, a base di precarizzazione, tagli alle pensioni, smantellamento dello stato sociale e naturalmente tagli e ancora tagli alla detestata spesa pubblica. L'obiettivo ormai dighiarato è quello di impoverire ulteriormente il 95% degli italiani, e renderli soggetti alla colonizzazione franco-tedesca, con la benedizione della Ue e di Draghi. Purtroppo, non c'è da sperare molto neanche dal resto dello scenario politico, il centro destra di Berlusconi non farà mai una vera battaglia per la rinegoziazione dei trattati e la riconquista della sovranità, mentre i cinque stelle continueranno a prendere voti facili attaccando i vitalizi, la auto blu e gli 'affitti d'oro', come da ordini di Casaleggio.
RispondiEliminaAzzeccata in pieno la Mutazione da Crisi dei blocchi sociali.Queste motivazioni lucidamente espresse sono il piatto forte dell' "Oltre" dx e sx nei cui confronti tutta la rappresentanza politica,sindacale,imprenditoriale è disarmata e declinante.E' nuda,insulsa e sciatta al cospetto della Realtà Oggettiva.Non potranno che eclissarsi definitivamente.
RispondiEliminaCara amica Lameduck,
RispondiElimina"Dite alla Signora Sinistra che ha fatto più John Maynard Keynes per la classe operaia che l'operaismo egli anni '70."
Grazie agli insegnamenti di Keynes siamo usciti dalla grande depressione e abbiamo vissuto per decenni in prosperità e libertà. La Sinistra del cosiddetto operaismo non mi risulta abbia mai fatto qualcosa di buono.
Ho solo una consolazione: di non averla mai votata.
Pur sapendo che Silvio era un grandissimo burlone io votavo (quando votato) da quella parte, perchè avvertivo che era meno dannoso della cosiddetta Sinistra. Meglio un buffone che dice solo barzellette, che qualcuno che crede di essere moralmente superiore e crea solo guai.
Ciao Davide
"Meglio un buffone che dice solo barzellette, che qualcuno che crede di essere moralmente superiore e crea solo guai."
EliminaQuesto perché non capisci quali danni ha provocato Berlusconi. Danni che non sono maggiori o minori di quelli realizzati dalla sinistra, ma diversi e complementari. Berlusconi e la sinistra sono stati, più o meno consapevolmente, funzionali l'uno all'altro, entrambi a servizio dei poteri più grandi. Infatti, appena uno non è più servito, è stato scaricato in 24 ore.
Il risultato di tutto questo lo stiamo vivendo.
Caro amico Peppe,
Eliminain parte hai ragione ma la scelta non era fra gli angeli e i serafini, ma fra la merda della sinistra italica e quella di Silvio. Quindi bisognava scegliere quella che puzzava un po' meno, consapevoli però che sempre di merda si trattava.
Ciao Davide
Sostanzialmente condivido il post in larga parte,far risalire il "sinistro"peccato originale al Migliore è opera buona e doverosa,quel "giù le armi"mai veramente accettato dai partigiani comunisti(chi più patrioti di loro anche se non nazionalisti),che ha portato il partito comunista italiano ad essere un ibrido socialdemocratico con il suo apice in quel tanto osannato Berlinguer,il tutto peraltro gia ampiamente denunciato da Pasolini nei sui scritti, filosofo italiano di riferimento dei comunisti,quello che non è mai stato Costanzo Preve,forse della Signora Sinistra,ma mai dei comunisti,basta sentirlo parlare.
RispondiEliminaUn appunto,non ti pare che i capitalisti che chiamano questa fase "mercatismo" o "turbocapitalismo" facciano uno spregiudicato uso delle parole per nascondere quello che in effetti è,semplicemente "capitalismo"non è lo stesso "errore" che fanno quelli di sinistra che dicono "questa non è la sinistra"?
Rosso, lo sai vero che Berlinguer era il prototipo proprio della coscienza infelice borghese? Anzi, era addirittura nobile.
EliminaNo, questo non è capitalismo perché il capitalismo vero non impoverisce i consumatori che così non possono più comperare merci. Secondo te perché quel fascista di Ford aumentò la paga ai suoi operai da poco più di due dollari a cinque? Perché capì che il modello T lo avrebbero dovuto comperare quelli che lo producevano. Questo non è capitalismo perché ha rotto il vaso di Pandora della finanza.
coscienza infelice che lui ha contribuito a rendere tale.ti posso concedere di definirla aberrazione ma sempre figlioccia del capitalismo,dove non esistono borse e agenzie di rating non esistono speculatori
Eliminadimenticavo di Ford,il suo modello economico si è rivelato insostenibile,lo hanno capito anche i capitalisti
Elimina@rossoallosso
Elimina"Un appunto, non ti pare che ..."
Già, è come quando il lupo cattivo getta il travestimento e cappuccetto rosso dice: ma questa non è la mia nonnina !
Le destre e le sinistre, per come sono fatte, servono a mangiarvi meglio, ogni tanto cambiano pelle, si travestono un po' e poi ...
In ogni caso nel turbocapitalismo la parola capitalismo c'è e quindi si tratta di un termine quantomeno onesto: capitalismo con il turbo.
In breve, soprattutto negli attuali contesti, è sempre utile riesaminare i MACRO eventi del passato e cercare di capire perchè certe cose sono successe; molto probabilmente l'opera di certi "ideologi" (Marx, ecc.) non è stata del tutto accademica e disinteressata; per fare passi avanti il sistema ha bisogno di crisi e conflitti (di tutti i tipi), quindi se non si formano naturalmente, ci pensa lui a crearli, altrimenti il male non progredisce a sufficienza.
Al mondo mancava il "babau" dei capitalisti nati dal sistema feudale (capitalisti che in sua assenza avrebbero potuto impigrirsi, seguire eresie keynesiane, ecc.) ed ecco il rimedio: il comunismo capitanato dai SIGNORI DELLA SINISTRA (che richiama un po' il termine "i signori della guerra", es. guerra di classe, ecc.).
Ad esempio, molti anni fa, in un periodo antecedente le elezioni, le TV di B. mandarono in onda delle micro-interviste a esponenti della sinistra all'uscita da un loro congresso e gli chiesero (fra le altre cose): è vero che volete eliminare la proprietà privata ?
Risposta: si, certo, prima o poi ci arriveremo ma è un obiettivo che richiederà tantissimo tempo.
Morale della favola: orrore, i comunisti, la guerra, le tasse, i GULAG, la distruzione della classe media, mangiano i bambini, ecc.; loro vogliono fare certe cose e noi non gliele lasceremo fare (perchè le vogliamo fare noi a modo nostro), ecc.; sul CONTRASTO dicotomico, con cui il potere sposta il suo beneplacito un po' a destra ed un po' a sinistra (giusto per sviare l'attenzione e dare il pietoso contentino di votare testa o croce, bunga bunga o morte), VEDASI anche la risposta di "Peppe" a "Davide".
Caro amico Rossoalloso,
Elimina"dimenticavo di Ford,il suo modello economico si è rivelato insostenibile,lo hanno capito anche i capitalisti"
Questa è una tua opinione che non ha nessun fondamento.
Ciao Davide
questo è ciò che pensano e scrivono i patrioti irlandesi che è diverso dal nazionalismo di destra
RispondiEliminahttp://www.solidnet.org/ireland-communist-party-of-ireland/cp-of-ireland-regaining-our-sovereignty-a-false-trail-by-a-sham-government-en
Purtroppo la sinistra da tempo è convinta che il vincolo esterno sia la miglior medicina per estirpare i nostri geni e farci diventare dei mittle europei. Il sogno della sinistra sono gli Stati Uniti d'Europa perchè sperano che i latini del sud diventino piano piano dei francotedeschi (più tedeschi che franco) in modo tale che non ci siano più differenze culturali tali da creare delle interferenze per la costruzione di un unico paese da contrapporre agli Stati Uniti d'America. Inoltre è proprio vero che odiano la classe media perchè hanno sempre pensato che la storia la facesse il proletariato contrapposto ai ricchi quindi la classe media era insignificante in quanto non aveva grossi ideali ma una visione ristretta degli eventi. Ora invece stanchi di prendere la parte di chi è sfigato hanno cambiato posizione e si sono schierati per i ricchi che comunque paga sempre in tutti i sensi.
RispondiEliminaIn merito a questo c'è un post di Eco della rete che descrive in modo preciso quello che voglio dire proprio a difesa della classe media:
http://www.ecodellarete.net/default.aspx?idSelEdition=9d6104b2-a98f-4147-a844-9dc414f43b87 si intitola: compagno Pasquinelli rilassati
Voglio credere con tutta me stessa che questa gente abbia quello che merita e quello che teme di più e cioè il completo oblio. Non perdiamo la speranza in fondo numerose persone, anche se noi non riusciamo ad averne i numeri reali, hanno capito, molte di più di quello che noi immaginiamo, dobbiamo avere fiducia, una fiducia incrollabile perchè come dice Sandra Moro in un commento ad un post di 48 Gesù inizialmente aveva solo 12 apostoli. In bocca al lupo a tutti e un grazie GROSSO GROSSO a Barbara
Da brivido! Approfitto per augurare a tutti un buon 2014 (sob!)
RispondiEliminaGrazie, contraccambio.
Eliminaegregia signora Tampieri, mi posso permettermi di chiederle perchè a scelto di vivere in emilia romagna?la prego di rispondermi perchè solo dopo mi farebbe piacere fare un commento sul suo scritto Le affinità elettive tra sinistra e post-capitalismo elitario.distinti saluti giuseppe
RispondiEliminaGiuseppe, non è stata una scelta. Ho seguito la famiglia.
Eliminavisto che la discussione langue la ravvivo io entrando a piedi uniti in area di rigore sperando che l'arbritro fischi.
RispondiEliminaLa borghesia in cerca del paradiso perduto è la miglior garanzia di continuità per coloro che a parole vogliono combattere perchè certi che non accetteranno mai un cambio di sistema anche nella eventualità di una "rivoluzione" borghese sarà nel segno di un ricambio di facciata,la medesima operazione del '45 dove i podestà si sono ritrovati sindaci e così ci sarà sempre una multinazionale che ci dira che dobbiamo fare alla faccia del nazionalismo eppure per capire è sufficente guardarsi intorno ed osservare quali sono gli Stati a vera sovranità nazionale.La verità è che è la borghesia ad essere usata e non se ne rende conto le frasi che riporta sono le medesime che gli sussurra nell'orecchio il Sorcio mentre se la incula.
http://rossoallosso-lammazzacaff.blogspot.it/2013/05/defec-azione.html
Rosso, sei come il ladro che, quando entra in casa e non trova nulla di valore, sfascia e mette tutto a soqquadro. Che casino che hai fatto... Se le rivoluzioni francese e russa me le chiami "di facciata", me cojoni, direbbero a Roma.
Elimina@rossoallosso
Elimina"... osservare quali sono gli Stati a vera sovranità nazionale ..."
Gli stati canaglia ? :-)
Oh, che peccato, ce ne sono sempre meno (e comunque anche loro reciteranno la loro parte per scopi propedeutico-educativi).
P.S.
Si ricorda che la Siria era inserita nella lista degli "stati canaglia" e quindi se ci sono "profughi siriani" forse è perchè è il sistema che se le suona e se le canta da solo.
@Barbara,Adetrax,Davide
Eliminapotrei rispondere a tutto ma siccome sono spiacevolmente prolisso nello scrivere mi limito ad una considerazione che ritengo fondamentale aldià dei "sogni" di parte.
Spero che siate daccordo con me nel dire che bisognamo di un nuovo modello sociale,modello sociale che dia risalto a valori che non siano solo profitto, individualismo,arrampicamento sociale,benessere fittizio,ma che diano risalto al senso di appartenenza,al vivere comune,il rispetto delle peculiarità,dell'ambiente,che premi i meritevoli e non gli arroganti o i faccendieri,Il vero grimaldello,la vera leva su cui fa perno l'attuale sistema non è la contrapposizione ideologica,il "vero pensiero unico globale" è che l'uomo per natura è aggressivo e prevaricatore quando invece è proprio il sistema a renderci cosi per pura sopravvivena nostra ed opulenza loro. quando invece sappiamo che l'uomo è un animale sociale,comunitario con un forte istinto di appartenenza e reciproca solidarietà,Se dopo secoli di indottrinamento capitalista non si parte da una rieducazione su base socialista come si può arrivare a tutto ciò?
Caro amico Rossoalloso,
Elimina"potrei rispondere a tutto ma siccome sono spiacevolmente prolisso nello scrivere mi limito ad una considerazione che ritengo fondamentale aldià dei "sogni" di parte.
Spero che siate daccordo con me nel dire che bisognamo di un nuovo modello sociale,modello sociale che dia risalto a valori che non siano solo profitto, individualismo,arrampicamento sociale,benessere fittizio,ma che diano risalto al senso di appartenenza,al vivere comune,il rispetto delle peculiarità,dell'ambiente,che premi i meritevoli e non gli arroganti o i faccendieri,Il vero grimaldello,la vera leva su cui fa perno l'attuale sistema non è la contrapposizione ideologica,il "vero pensiero unico globale" è che l'uomo per natura è aggressivo e prevaricatore quando invece è proprio il sistema a renderci cosi per pura sopravvivena nostra ed opulenza loro. quando invece sappiamo che l'uomo è un animale sociale,comunitario con un forte istinto di appartenenza e reciproca solidarietà,Se dopo secoli di indottrinamento capitalista non si parte da una rieducazione su base socialista come si può arrivare a tutto ciò?"
Se si toglie la parola socialismo, è un perfetto discorso da catechista.
Il problema non sono le buone intenzioni, ma gli strumenti con cui realizzarle. Sarai d'accordo con me che i casi storici in cui si è realizzato il comunismo sono stati un fallimento.
Quanto al cosiddetto capitalismo (parola che per me non significa niente) mi sembra che tu l'associ a tutto ciò che è male. Credo che il termine capitalismo serva solo a non far capire le cose come realmente sono. Definire tutto capitalismo, mettendo assieme situazioni diverse (Australia, Brasile, Svezia, Polonia, Giappone ecc.) credo sia solo fumo negli occhi.
Ciao Davide
@rossoallosso
EliminaIn generale quello che hai scritto è condivisibile ed intuendo le intenzioni non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, tuttavia, a beneficio altrui, si puntualizza quanto segue.
Circa il rimedio dell'educazione su base socialista bisognerebbe essere cauti nel senso che, nel corso della storia, ci sono stati vari esempi che hanno dimostrato quanto facilmente certe linee di pensiero possano essere sviluppate e manipolate per arrivare ad obiettivi parecchio discutibili se non assolutamente indesiderabili (per la maggioranza) e quindi di per se non sarebbe assolutamente sufficiente se non si tenesse conto della complessità dell'esistente e della distanza che c'è fra teoria / ideale e realtà / applicazione pratica.
Come esempio generale di distanza fra teoria e realtà, vogliamo ricordare il caso dei traffici di RIFIUTI TOSSICI (terra e mare) ed in particolare della "terra dei fuochi" (rif. "Speciale S.P. dom. 29/12," ecc.) ?
Cosa si può dire quando in quello ed altri casi in cui si sono violate per decine di anni tutte le regole del buon senso, anche minimo, contravvenendo apertamente a procedure operative statali, a precetti costituzionali e legislativi, senza considerare l'effetto muro di gomma e l'applicazione del silenzio omertoso, con tanto di segreto di stato, da parte di migliaia o decine di migliaia di persone ?
Sarebbe cambiato qualcosa se a monte, nel settore produttivo dei relativi scarti, invece che un sistema capitalista ci fosse stato un sistema di produzione socialista oppure se ci fosse stata una cultura socialista ?
A parità di fini secondari, società segrete / criminali, infiltrazioni e altre condizioni, probabilmente no (sugli esempi dei socialisti italiani anni '80, intrisi di cultura socialista, stendiamo poi un velo pietoso).
In breve si è visto come è stato fatto evolvere il comunismo nell'ex Unione Sovietica (alias Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) o in altri esempi di pseudo socialismo nel mondo, quindi la morale della favola è: "sempre all'erta perchè l'offerta della mela avvelenata si nasconde nei dettagli".
@Adetrax
Eliminacerto di esempi negativi ne è piena la storia ma sono i lati positivi che vengono sempre sottaciuti,se tu chiedi alle persone in questo momento cosi incazzate di riempire un camion di gente e andare a Roma cantando "giovinezza"tutti si rendono disponobili se proponi di cantare "bandiera rossa" ecco che gia storcono il naso e la rivoluzione può aspettare,questo è in parte dovuto al comportamento per niente disinteressato dei nostri riferimenti di sinistra compresi i sindacati e parecchio alla propaganda mainstream.Io ricordo che alla caduta del muro (sarebbe anche ora di chiedersi del perchè del muro e delle frontire chiuse) la stampa diede grande risalto alla storia di un uomo,non ricordo se della ddr o polacco,che appena aperte le frontiere prese la sua auto e cominciò a vagare per l'Europa fino a stabilirsi in Francia.Tu che ne deduci da questo aneddoto? Io mi chiedo cosa pensa ora questo signore della sua nuova vita.
C'e anche da considerare il fatto di come un comunista si può muovere in un corpo capilatista,per esempio la Cina;ma anche altri paesi socialisti, che fino quando il mercato era "chiuso" viveva e prosperava,con la globalizzazione è stata obbligata ad una scelta o soccombere o adeguarsi,se questa è tattica o strategia lo vedremo,io non condivido ma può essere che abbiano ragione loro
Caro amico Rossoalloso,
Elimina"ma anche altri paesi socialisti, che fino quando il mercato era "chiuso" viveva e prosperava,"
Si viveva e si prosperava così bene che la gente comune (non i funzionari di partito) doveva alzarsi alle 4 del mattino e fare 3 o 4 ore di coda al freddo per avere un po' di pane.
Ciao Davide
@rossoallosso
EliminaIn generale sarebbe più opportuno discutere a livello macro che micro, le "camionate di gente che canta giovinezza" piuttosto che altro appartengono al micro, al folclore nostalgico ... a meno che non siano uno degli effetti di azioni in atto da parte del sistema di alto livello (se poi piacciono le bandiere rosse intrise di sangue ...).
"C'e anche da considerare il fatto di come un comunista si può muovere in un corpo capilatista,per esempio la Cina ..."
Non bisogna stupirsi per come certe cose accadono, può essere che i VERTICI socialisti, comunisti, ecc. seguano un copione e che segretamente se la intendano con le altre parti, stante la loro appartenenza ad associazioni transnazionali.
La Cina ha ricevuto massicci trasferimenti sia di capitali che tecnologici (anche tramite trasferimento di strutture industriali) e di fatto ha trasformato sia la sua economia che la sua società; a suo tempo, prima della seconda guerra mondiale, la Russia comunista ricevette parecchi investimenti tedeschi (magari per irrobustirla un po').
In ogni caso, le teorizzazioni alla base di certe ideologie da chi sono state fatte ?
Da pisquani qualsiasi o da persone in qualche modo agganciate / in contatto con parti alte del sistema ?
Se si guardano le cose ad alto livello si capisce come la nascita della Russia post-zarista sia stata funzionale alla contrapposizione con il nazismo ed il fascismo, anch'essi creati ad arte, ed alla successiva guerra fredda con gli USA.
Alla fine il sistema comunista è stato portato in stallo ed artatamente dichiarato fallito e per quali motivi ?
Fra le tante spiegazioni si potrebbe riflettere anche sul fatto che magari non ha tenuto il passo alla corsa tecnologica per le masse, che non ha legato a sufficienza le persone al denaro, che non le ha illuse a sufficienza, che uno scontro reale fra due superpotenze era diventato troppo rischioso (anche se molto eccitante per i dottor Stranamore globalisti con "accento tedesco"), ecc.
Non è poi interessante il fatto che il titolo originale del famoso libro di Marx fosse appunto "Der Kapital" ?
"Der Kapital" + "technologie" (cosa che presuppone l'utilizzo di determinate conoscenze) sono le paroline chiave (tedesche) su cui riflettere perchè le risultanti sinergie possono "non essere innocue" (eufemismo), soprattutto se sono gestite con intenzioni non esattamente commendevoli e quindi certamente sgradite a cappuccetto rosso. :-)
Concludendo le sinistre fanno quello che è stato assegnato loro, insomma collaborano e soccorrono qualora qualche altra parte risulti "inefficiente nei" o "renitente ai" relativi compiti.
A proposito: "l'Euro è per sempre" e di conseguenza "le discussioni sull'uscita dall'Euro" ed ancor di più sulla sua fine, "sono effimere" (ovvero hanno ed avranno una vita breve).
scusa Barbara se posto questo video ma dato che puntualmente sparisce da Youtube ne approfitto ora per far conoscere ai più la vera Nadia delle P.R. l'eroina anti Putin,la femminista simbolo dell'occidente e che ne ognuno ne tragga le dovute conclusioni
RispondiEliminahttp://vimeo.com/36506228
La ragazza fa parte di un collettivo di artisti anarcoidi di nome Voina e quella era una critica alle elezioni di Medvedev. Per maggiori informazioni: http://www.laprivatarepubblica.com/la-guerra-di-voina/
RispondiEliminaScusate ma delle Pussy Riot, fenomeno costruito ad arte pro domo occidentale e falso come l'ottone, non ce ne frega nulla. In Russia non se le incula nessuno, nemmeno l'opposizione.
EliminaCercavo di contestualizzare il video postato da Rossoalrosso al netto delle considerazioni sull'importanza o meno delle pussy riot o di Voina e della considerazione che hanno in Russia.
Elimina@Adetrax
RispondiEliminarischiamo il loop meglio tornare al punto di incontro che avevamo trovato e cioè che non è possibile ottenere dal privato risposte a problemi di origine sociale ma piuttosto è dal sociale che si risolvono problemi privati. Sul come la mia proposta l'ho fatta,la tua qual'è.
Sull'euro è ovvio che serve una collaborazione con altri stati che comporti non solo l'uscita dall'euro così impostato ma addirittura dal dollaro come moneta egemone di cui l'euro è figlio.
P.S.
grazie per aver ricordato la diversa velocità tra i due sistemi il che significa che tutti e due si muovono ed uno sicuramente è troppo veloce per avere una dimensione umana