martedì 19 febbraio 2008

Castronerie

Fidel lascia per motivi di salute e va in onda nei TG lo show di coloro che se ne rallegrano, non potendone celebrare ancora le esequie con lo stappo dello spumante. Meglio che niente, vengono sparate cazzate.
I più gettonati per le interviste, essendo indisponibile per anzianità tutto il cucuzzaro di Miami e dell'operazione Mangusta o gli anticastristi impresentabili alla Orlando Bosh, sono i dissidenti storici come Carlos Franqui.
Alla domanda finale se Castro abbia fatto almeno qualcosa di buono per Cuba, l'ex rivoluzionario risponde sicuro "no".
Considerando che, indubbiamente, perfino Mussolini faceva arrivare i treni in orario e Hitler ci ha donato il Maggiolino Volkswagen, la risposta sembra più un vecchio rancore che altro. Possibile che Fidel non abbia fatto proprio nulla nulla, tra un embargo e l'altro, magari qualcosina per la sanità pubblica? Oltretutto pensando a cos'era Cuba prima, la discarica caraibica di tutto il malaffare mafioso.

In pieno trip revisionista, parlando dei numerosi attentati (ne sono stati calcolati più di 600) subiti da Castro durante la cinquantennale lotta contro la CIA, ci viene detto, sempre dal TG, che la maggior parte Fidel se li organizzava da solo, per smascherare i traditori. Gira roba tagliata male, in redazione.

Ieri invece, ricostruendone il percorso rivoluzionario, si è affermato che, quando arrivò al potere all'Avana, nel capodanno del 1959, non era ancora comunista. Si attende di conoscere quando, chi o che cosa abbia condotto il rivoluzionario (democratico, democristiano, demoplutogesuitamassonico?) sulla via della perdizione. Io avevo sempre creduto che, a parte i gesuiti, Fidel fosse sempre stato marxista, anche sentendolo parlare delle sue origini nelle interviste. Mah.
Del resto dicono che una volta Veltroni fosse perfino comunista.


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31 commenti:

  1. Anonimo23:13

    Perfino alcuni ministri e parlamentari della "sinistra arcobaleno" che han sostenuto il governo guerrafondaio, filovaticano e filoconfindistriale appena caduto , pare lo siano stati, comunisti.

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  2. Anonimo00:54

    eh no!
    Veltroni non è mai stato comunista. Ha dichiarato che, ai tempi, si poteva stare nel PCI senza essere comunisti. Bei tempi!

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  3. Di più. Non solo Veltroni è stato un dirigente del PCI senza essere mai comunista, ma è attualmente segretario del PD senza essere democratico.
    Basta pensare:
    a) all'elezioni per acclamazione (peggio che in Bulgaria ai tempi d'oro) dei suoi amichetti nei vari apparati di direzione e di controllo, appena nominato segretario
    c) al rifiuto del sacrosanto principio "una testa un voto". Infatti, insieme e in gara, con il suo amichetto Silvio punta ad ottenere il 55 per cento dei seggi con il 30 dei voti. Peggio della legge fascista Acerbo!

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  4. Anonimo08:08

    Come sempre hai saputo esprimere con le parole quello che penso e non riesco a dire!

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  5. Anonimo10:34

    ... qualcosa di buono?
    da un giorno all'altro, con la caduta dell'unione sovietica, a cuba ebbe inizio il cosiddetto 'periodo speciale', segnato dal crollo delle importazioni di petrolio russo: come consentire alle persone di muoversi, e l'industria, l'agricoltura? la risposta si trova per esempio nel documentario sul periodo speciale che una giovane statunitense ha prodotto anni fa per 'the community solution': il documentario si intitola 'how cuba survived peak oil' (da vedere, molto meglio dei tg di regime, intendo quello italiano)

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  6. Nonostante 60 anni d'embargo vergognoso e pressochè totale, Cuba ha sanità e scuola gratuita per tutti.
    I democratici USA possono dire altrettanto?

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  7. Scusa l'OT, ma ti ho nominato per il premio D-ECI E LODE qui
    http://www.sacroprofano.net/2008/02/20/premio-d-eci-e-lode/

    probabilmente ne hai già ricevuti, ma chissene... te lo dò anche io :-)

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  8. Anonimo12:37

    Ma si, hanno ragione loro, il fatto che a Cuba c'è assistenza sanitaria e diritto allo studio gratuito per tutti e che nella più grande "demokrazia" mondiale ti curi solo se hai un'assicurazione e vai al college solo se papà sgancia i bigliettoni è una leggenda metropolitana.

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  9. Anonimo15:41

    secondo me il brutto è che da una parte della barricata non si ammettono le cose belle della rivoluzione cubana (come istruzione e sanita...) e dall'altra non si ammette che Castro è stato cmq un dittatore e che il primo compito di un governo (da lui ampiamente disatteso non solo x via dell'aembargo ma anche per mancanza di realismo e desiderio di potere)è dare risposta ai bisogni elemenatri delle persone come cibo e una speranza di vita diversa dalla strada x le ragazzine cubane.

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  10. Ho scritto qualcosina anch'io. Giusto un pensiero.
    Giornalismo di regime... il nostro.
    Quoto moltitudini.

    Oggi è anche nato il partito "sinistra critica" ma pare che non interessi la stampa.

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  11. sparkaos desiderio di potere?!?

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  12. Anonimo17:23

    @ Sparkaos:
    Se Fidel avesse avuto desiderio di potere avrebbe potuto pretendere la nomina a Presidente ancora una volta. E non l'ha fatto. Non solo, ha scritto chiaramente che non vuole nessuna carica e continuerà a scrivere sul El Granma non come comandante in capo ma come semplice compagno.
    Essere lucidi così a 81 anni con tutto quello che ha passato è strabiliante.
    Voglio smentire ciò che dici gridandolo xchè è l'ora di finirla di sparare m....ate!(scusate)
    Posso garantirti che di fame a Cuba non muore proprio nessuno: basta con questa favola.
    Le ragazzine che vanno con i turisti vogliono un paio di nike o un regalino o uscire la sera per locali tutto spesato: questa non è fame!!!E' voglia di avere ciò che mostriamo noi turisti quando andiamo là a speculare le ns.finte e fittizie ricchezze.
    A Cuba non si pagano medicinali (x alcuni si paga una cifra ridicola persino per un cubano) e nessun tipo di operazione, non si paga la scuola e l'università, non si paga luce, acqua e gas: queste ti sembrano poche conquiste in un paese del 3° mondo che oltretutto si permette persino di aiutare gli altri paesi del 3° mondo in cui davvero si muore di fame e di sete??
    Ti consiglio di farti un giro nell'isola e vivere con loro nelle acse particular perchè capirai molte cose.
    Troverai persone a cui Fidel non sta simpatico ma lo rispettano tutti x quello che ha saputo fare e x la consapevolezza storico/politica che ha dato ai suoi cittadini che sanno cos'era Cuba prima della rivoluzione, lo considerano tutti un padre.
    Per questo loro ne possono parlare male, ma i turisti assolutamente no!
    Francesca.

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  13. Anonimo17:38

    Brava Francesca!! Io aggiungerei che prima di parlare qualcuno dovrebbe viaggiare tanto,conoscere e infine leggere le cose giuste,non dagli Omero Ciai di Repubblica,P.Battista del Corsera,Cavallini di Liberazione:se li conosci,li eviti||

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  14. Anonimo17:44

    Scusa Lame sono un pò impedita con 'sta cosa dell'anonimo...
    ;-)
    Per chi ha il satellite consiglio il tg di euronews: non è perfetto ma molto meno disinformativo dei ns.telegiornali e giornali nazionali.
    Francesca.

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  15. Anonimo19:41

    Quando si tratta di esprimere opnioni su Cuba e su Fidel Castro i nostri giornalisti affrontano viaggi transoceanici per intervistare sempre i soliti dissidenti, alcuni dei quali (come Oswaldo Payà) per loro stessa ammissione finanziati dagli Usa, o esponenti della mafia di Miami della FCA ed altri personaggi ugualmente impresentabili. Bene che vada intervistano, con una certa ironia come se si trattasse dell'ultimo dei fessi, Gianni Minà.
    Non ho mai sentito un'intervista a Gabo Marquez, grande amico di Fidel, o a Nelson Mandela estimatore della rivoluzione cubana, o a Rigoberta Menchù, o ad Adolfo Peréz Esquivel e a molte altre personalità ben più rispettabili che però, sfortunatamente, hanno un'opinione non conforme con il pensiero unico dominante.
    Hernan

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  16. Anonimo20:26

    Spiegatemi una cosa :
    perchè sulla Lonely Planet di Cuba prima di parla delle magnifiche e progressive sanità e istruzione gratuite per tutti e due pagine dopo ti suggerisce di portarti da casa anche l'aspirina ??
    Ormazad

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  17. Anonimo20:39

    Grazie Francesca!

    Hasta la victoria stasiempre.

    Un tipo serio

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  18. Anonimo23:34

    @Ormazad:
    E certo che ti devi portare le aspirine, perchè con l'embargo il poco che hanno lo riservano gratis per i cubani, non certo per i turisti pieni di dollari!
    (scusa eh, Lameduk!)
    Hasta siempre
    Vin Cent

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  19. Cara Lameduck, Fidel, con tutto il rispetto che nonostante certi errori gli è dovuto, non era comunista, piuttosto un “nazionalista” ed era anche malvisto dai comunisti cubani che diffidavano della guerriglia (come poi capiterà per Che Guevara, definito “un medico di campagna” da dirigenti del PCI, mentre stava concludendo la sua avventura in Bolivia!). Anche subito dopo la vittoria de “los barbudos” i comunisti non presero immediatamente una posizione a favore di Castro che, nella tradizione dei tanti dittatorelli latino americani, poteva apparire come uno dei tanti populisti alla Peron. Fu solo qualche anno dopo e dopo i primi provvedimenti che cambiò l'atteggiamento. Io ricordo, credo fosse il 1960 o giù di lì e questo ti giustifica ampiamente! una dichiarazione di Fidel che duramente criticato dagli Usa per quello che stava facendo “Se ciò significa essere comunista, ebbene io lo sono!” (non sono le parole esatte, ma il concetto sì). In questo giocò sicuramente l'influsso di Ernesto Che Guevara. Poi non tutto quanto avvenuto a Cuba è accettabile, per esempio l'omofobia. O l'oppressione del dissenso. Come da condannare fu l'intervento armato in Etiopia a sostegno del dittatore Menghistu, durante il quale le truppe cubane, nella tradizione di tutte le truppe d'occupazione, stupravano le donne etiopiche od eritree.

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  20. Anonimo12:26

    Non so che prove tu abbia per dire che i cubani violentarono le etiopi.
    Se fosse vero non è un cosa giustificabile ma dimmi quel popolo in tempo di guerra non si è comportato così come un animale (vedi americani in Vietnam, tedeschi in Italia, italiani in Etiopia...sono solo esempi)
    L'omofobia c'è anche in Italia nonostante siamo un paese democrativo occidentale in cui vige una costituzione con l'articolo 3 che nessuno prende in considerazione visto i comportamenti di molti, persino di politici.
    Cmq chi ha detto che Fidel e il suo governo sono stati perfetti e non hanno commesso errori?
    Non sembra ma anche se l'ultimo mito ancora in vita, è umano pure lui!!!
    Fidel è un socialista, marxista ma è così importante etichettarlo con un ".....ismo"??
    Non è un comunista come Mao o come Stalin o come Caeucescu (scusate ma non ricordo come si scrive) se è questo che dobbiamo definire.
    La rivoluzione cubana è stata unica al mondo e forse è mper questo che, insieme alla dignità della gente di Cuba, è ancora in vita dopo 50 anni e dopo quasi 40 di embargo.
    Non è da tutti.
    Francesca.

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  21. Anonimo14:24

    Scusate il mess.precedente era x Spartacus Quirinus...
    Francesca.

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  22. @ Francesca
    forse dovresti leggere più attentamente i commenti altrui, io ho detto che gli stupri sono nella tradizione di ogni esercito d'occupazione, le notizie le avevo di prima mano in quanto avevamo fonrato l'associazione Italia-Eritrea ed eravamo in stretto contatto con compagni del Corno d'Africa (cioè sia etiopi che eritrei ed anche somali). Io non voglio etichettare nessuno, le etichette sono piuttosto staliniane, ma, poiché l'amica Lameduck sembrava non sapere che Castro all'epoca non fosse comunista le ho voluto solo fornire la notizia. A me non piace giustificare certe azioni perché anche altri le fanno. Del resto non mi sembra di aver scritto un commento anticastrista. Tra l'altro io partecipai al corteo durante la crisi dei missili e contro Kennedy e gli Usa.

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  23. Anonimo11:10

    E' vero quello che ha detto Spartacus, Fidel faceva parte del partito ortodosso e non ha mai fatto parte del partito comunista cubano.
    Il partito comunista cubano, all'epoca, prendeva ordini da Mosca ed alcuni dei suoi membri facevano parte addirittura del governo di Batista.
    Il movimento 26 luglio aveva natura essenzialmente nazionalista e c'erano molti liberali al suo interno. Dopo la vittoria, Fidel andò negli Usa con l'intenzione di mantenere le relazioni tra i due paesi ma fu ricevuto non dal presidente ma da Nixon che era all'epoca vice presidente e fu trattato con molta ostilità. Ovvio che gli Usa non potevano accettare l'esistenza di uno stato sovrano e indipendente proprio nel "giardino di casa". Solo dopo l'attentato alla nave La Coubre (da parte della CIA) che causò la morte di decine di persone, Fidel annunciò il carattere socialista della rivoluzione.
    Non sono d'accordo con le altre due affermazioni di Spartacus.
    Cuba non ha mai occupato militarmente l'Eritrea ma ha fornito aiuti logistici. Di stupri non ne ho mai sentito parlare.
    Quanto alla discriminazione sugli omosessuali, è vero che questo è avvenuto tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 quando si riteneva che fosse un "vizio" delle società borghesi, ma penso che sia giusto contestualizzarlo.
    Basta pensare che solo nel 1992 la OMS ha affermato che l'omosessualità non è una malattia.
    Oggi a Cuba la situazione è molto diversa, l'operazione di cambio del sesso è pagata dallo stato, e Mariela Castro, figlia di Raul, è la direttrice del Cenesex, il Centro cubano di educazione sessuale che si batte anche per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali.
    Dayan

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  24. Anonimo15:26

    @Spartacus
    Volevo solo sapere che prove avessi (o dove avessi letto) x dire questo xchè al contrario di altre notizie venute a galla poi successivamente su questa che dicevi tu non avevo sentito nulla e mi pareva strano visto che se si può sparare su Cuba, si spara sempre volentieri....
    Scusa il malinteso!
    Francesca.

    RispondiElimina
  25. Anonimo15:29

    @ Dayan
    Concordo, di giorno ho visto + omosessuali e transessuali girando per strada a Cuba che qui e sono venuta a conoscenza che da qualche anno come dicevi tu persino l'operazione del cambio del sesso è gratuita.
    Anche sull'omofobia Fidel ha ammesso gli errori fatti nel passato ma ora sono molto + aperti di noi anche su questo.

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  26. Anonimo15:29

    Scusate, il messaggio precedente l'ho scritto io.
    Francesca.

    RispondiElimina
  27. ma davvero il fatto che cuba sia governata da decenni da una dittatura che non consente la libertà d'espressione la ritenete una cosa così marginale?
    embargo, sanità, il che e tutto il resto vi sembrano sufficienti?
    quando la finiremo di prendere posizione nette e ragionare per compartimenti stagni?
    quando impareremo ad analizzare la storia e a non valutare solo sulla base di dannosi pregiudizi?
    mentre voi anime belle vi crogiolate nel sogno della revolucion la gente lì muore nelle carceri perché non può dire ciò che pensa.
    e per quanto possa detstare l'attuale governo degli stati uniti trovo inacettabile certi accostamenti.
    gente come marco rizzo (per fare un sempio conosciuto ai più) sono i primi e più dannosi fascisti (perché i più ipocriti)

    RispondiElimina
  28. Anonimo18:08

    Caro/a R,
    1) A Cuba c'è la dittatura, ok e manca la libertà d'espressione e questo nessuno ha detto che è marginale ma anche tu mi sa che ragioni x compartimenti stagni se dici questo.
    Tu consideri democratico e liberale un paese come il ns.in cui i quotidiani sono organi di partito e quindi scrivono ciò che viene imposto loro?Io no. Eppure siamo chiamati democrazia. E questo succede in quasi tutti i paesi europei. Dicasi lo stesso x Rai e Mediaset (se non ci fossero internet e satelliti saremmo come Cuba...)Questo sì che è terrorismo psicologico!!
    2) Non è che finisci in carcere solo xchè non sei daccordo con il regime. Ok non ti conviene metterti ad urlare per strada "Abbasso Fidel" ma a che ti servirebbe?
    Finisci in carcere quando hanno prove che sei o sei stato in accordo con organi esterni per destabilizzare il paese e la rivoluzione(cose successe non ti dico quante volte in 50 anni).
    Tu questo problema come l'avresti risolto?
    Fidel nel '59 ha fatto andare via tutti quelli che non lo accettavano e quelli che hanno voluto se ne sono andati tranquillamente. Creando tra l'altro ciò che sai a Miami.
    E cos'è che non accettavano? I ricchi e borghesi non accettavano che il loro bel quartierino fosse spartito con i poveri e i neri: solo x questo se ne sono andati.
    2)Embargo secondo te non è nulla?
    Secondo me è = a genocidio!Quando fai volontariamente mancare ad un popolo medicine e cibo io lo chiamo genocidio!
    Vorrei vedere un paese come l'Italia quanto sarebbe sopravvissuta...
    3) Il fatto che un terribile regime come quello di Fidel a capo di un paese del 3° mondo (ogni tanto va considerato anche questo)abbia azzerato l'analfabetismo, garantito sanità e istruzione gratuita x tutti, la libreta (x il cibo) x ogni famiglia ed esporta medici e insegnanti a portare aiuti a chi ne ha bisogno, è marginale?
    4) Rizzo lascialo a casa sua!

    W Fidel W la revolucion cubana!
    Patria o Muerte, Venceremos!
    Ciao Francesca

    RispondiElimina
  29. Anonimo21:20

    La storia insegna che quando un paese è minacciato adotta misure restrittive per tutelare la sua sovranità e indipendenza.
    Per una minaccia molto meno incombente gli Usa hanno adottato il Patriot act e incarcerato illegalmente centinaia di persone, tra cui bambini di 12 anni.
    A Cuba non è vero che non ci sia libertà di espressione, la gente lo fa anche pubblicamente e non subisce conseguenze. Ci sono autori che scrivono libri o fanno film molto lontani dall'apologetica, basta pensare al famoso Fragole e cioccolato, prodotto dall'ICAIC o ai molti libri pubblicati anche in Italia. Nelle carceri cubane ci sono poco più di 50 prigionieri politici, colpevoli di fare propaganda con il finanziamento degli Usa, paese "nemico". Sicuramente nelle carceri spagnole ci sono molti più prigionieri politici che nelle carceri cubane.
    Dayan.

    RispondiElimina
  30. Solo per dire che ho seguito la discussione ma non ho ancora avuto tempo di intervenire. Lo farò domani, promesso!

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  31. @ uyulala
    grazie, come ti ho già lasciato detto sul tuo blog. I premi sono sempre graditi ;-)

    @ sparkaos
    ci sarebbe da fare un lungo discorso sul fatto che purtroppo in Sudamerica ci sono sempre stati più dittatori che governanti democratici e che anche Cuba non ha fatto eccezione.

    @ francesca
    pensa se qualche turista della democrazia sentisse Berlusconi e credesse che in Italia non vi è democrazia ;-)
    A parte le battute, io credo che di fronte al boicottaggio, all'embargo e alla brutta gente che l'Amerika (quella con il k) non quella vera, gli ha scatenato contro in quasi cinquant'anni, Cuba stia fin troppo bene.

    @ spartacus quirinus
    La cosa che mi ha fatto incartare è stata proprio un'intervista con Fidel, mannaggia a lui, che disse che lui era sempre stato comunista.
    C'è da dire una cosa, che visti certi personaggi che si definiscono comunisti e non lo sono, era facile pensare che lui lo fosse stato fin dal principio. E' verissimo che la CIA cercò di cooptarlo ma invano, da lì i famosi 600 tentativi di farlo fuori.

    @ dayan
    grazie per la precisazione, cosa farei senza i miei commentatori?

    @ r.
    non capisco con chi ce l'hai. Il Sudamerica è stato ed è ancora pieno di dittature sanguinarie, alcune delle quali, se permetti, furono molto più nefaste di quella cubana. Le migliaia di desaparecidos in Cile e Argentina ti dicono nulla? Eppure allora si diceva che Pinochet aveva ripulito il Cile dal comunismo ed aveva fatto il miracolo economico, Mons. Pio Laghi andava a giocare a tennis con il Generale Massera in Argentina mentre i prigionieri politici volavano giù dagli aerei in pieno oceano e Monsignor Romero invece veniva sparato senza tanti complimenti sull'altare con l'ostia in mano. No, mi sa che sul Sudamerica proprio nessuno può scagliare la prima pietra.

    RispondiElimina

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