Se è vero il detto "parla come magni", di cosa mai si nutrirà Nichi Vendola, per uscirsene con frasi come quella che segue?
“Cambia molto se la democrazia è non soltanto la fotografia sincronica degli umori ideologico-culturali del presente ma se, in qualche maniera, ha una capacità, se possiamo dire così, di proiezione diacronica, di prospettazione che va oltre il limite generazionale, se il ‘bene comune’ lo preserva con lungimiranza, se assume la bisessuazione del linguaggio che la fonda come principio di realtà ed esodo dalla gabbia del neutro-maschile”. (“I dilemmi della speranza: un dialogo”)
Un leader che si propone come elemento di rottura con il passato dovrebbe prima di tutto evitare di parlare come gli antichi politici delle convergenze parallele. Dovrebbe farsi capire. Perfino dagli operai, se necessario.
Senza abbindolare con melodie da pifferaio magico o puntando agli intestini come i populisti miliardari ma esprimendo concetti chiari e semplici. Parole comuni, senza additivi, pesticidi e conservanti.
Vendola invece, a giudicare dalla frase di cui sopra e dalle altre riportate nella preziosa raccolta a cura di Claudio Cerasa e ripresa dal Tafanus ieri, oltre ad alcune concettine niente male che gli escono soprattutto quando è ospite di Daria Birignardi, ama deragliare con queste libere associazioni che Grillo ha liquidato brutalmente, non senza ragione, come supercazzole e che Metilparaben sarebbe in grado di riprodurre all'infinito con uno dei suoi celebri "generatori di". In questo caso "generatore di concetti vendoliani".
Il wannabe candidato del centrosinistra, inspiegabilmente osannato anche dalla nuova destra di FLI, parla, che delusione, come uno di quei vecchissimi intellettuali demoplutocattocomunisti di una volta; quelli che, leggendoli, ti facevano temere di essere dislessica e che parlavano così proprio per non farti capire un cazzo e finire per avere sempre ragione sulle masse. Magari mi sbaglio, ma la bisessuazione del linguaggio non ti può uscire all'improvviso una mattina così, come un foruncolo, ma necessita di un preciso atteggiamento mentale.
E non è solo il parlar forbito per stupire la platea, è anche l'utilizzo sfrenato di ovvietà quasi imbarazzanti. Quando non usa la supervendola prematurata contro i suoi interlocutori, Nichi diventa poeta per caso e narratore sublime di piccole grandi immagini indimenticabili.
“Le primarie sono come il bambino che si porta all’orecchio la conchiglia per ascoltare il rumore del mare: sono il rumore della vita”.
(Babba bia!)
“Ricordo la sensazione di infinita libertà nell’andare a cercare un orecchino adeguato alle mie tasche, un semplice cerchietto d’oro, e il dolore del buco fatto in gioielleria, lì capii quanto la bellezza nasca nel grembo del dolore”.
Se per Nichi il dolore è farsi il buco nell'orecchio, figuriamoci se avesse dovuto partorire o subire un'infibulazione faraonica. E poi lo stesso concetto lo abbiamo sentito pronunciare mille volte dalle vecchie zie: "Per esser belle bisogna soffrire".
E che dire di una frasetta come questa:
“Vengo rimproverato, anzi mi viene mossa un’imputazione di reato. Io sono reo di porto abusivo di sogno e devo dire che tendenzialmente mi dichiaro colpevole”.
Disciamolo, questo è una spanna sopra a Moccia. Anzi, lo eclissa proprio.
La mia preferita però è questa:
“La sessuazione di un processo elettorale”.
Di fronte a certi concetti si può solo dire: "Ma comme fa?"
Insomma, per riassumere gli esiti della dissezione anatomica del candidato Vendola, lo definirei uno che parla come Aldo Moro, pensa come Federico Moccia e si crede un genio come Giovanni Allevi.
Insomma, per riassumere gli esiti della dissezione anatomica del candidato Vendola, lo definirei uno che parla come Aldo Moro, pensa come Federico Moccia e si crede un genio come Giovanni Allevi.
Se penso che, in altrernativa, c'è Piero Fassino che vorrebbe essere operaio sotto Marchionne, quasi quasi, se fossi un elettore di sinistra, mi sparerei.
se poi aggiungi che ha la zeppola fa di lui un ottimo cantante rap ;-)
RispondiEliminaP.S.
prima faccio secchi sia vendola che fassino poi semmai mi sparo !!
La diacronia è semplicemente l'opposto della sincronia, quindi quando parla di “ proiezione diacronica, di prospettazione che va oltre il limite generazionale” intende semplicemente la visione prospettica nel futuro degli eventi politici attuali. Vuol dire che la democrazia non deve essere solo uno strumento contingente per gestire la società di oggi, ma piuttosto un mezzo per plasmare la società futura da costruire giorno dopo giorno attraverso scelte mirate. Significa che certe opzioni che oggi possono sembrare sensate, se non rispettiamo con lungimiranza dei principi etici imprescindibili, potrebbero rivelarsi devastanti sulle prossime generazioni.
RispondiEliminaEsempio: un condono edilizio per far cassa in una situazione di emergenza economica determina un clima di impunità per gli abusivisti che continueranno ad inondare di cemento il territorio, fino a consegnare ai nostri nipoti un ambiente urbano degradato e un patrimonio naturalistico depauperato.
Non è vero che parla a cazzo per non farsi capire, quando và in televisione usa un linguaggio molto più sobrio, compreso qualche vaffanculo al lacchè di berlusconi di turno.
Non mi scadere nel populismo d'acccatto di stampo grillesco anche tu, per favore: quel cialtrone di Grillo parla alla pancia degli ingoranti e definisce supercazzole le cose che non capisce, Vendola invece scrive di temi complessi usando un liguaggio appropriato.
Del resto la citazione che riporti è tratta da un suo libro che tratta di filosofia, non era mica un articolo destinato a topolino... e comunque per gli analfabeti di ritorno c'è sempre wikipedia, no?
Ps: io ho la terza media e faccio l'elettricista
Condivido appieno Marcello.
RispondiEliminaDa tempo abituati alle barzellette di Berlusconi, ai rantoli della Lega e alle raffinatezze zoologiche di Gasparri, per non parlare dei proverbi di Bersani, anche se odiamo quei tipi di linguaggio, inconsciamente, un diverso modo di espressione dei politici – avrei l'audacia di dire colto – ci sembra alieno.
Nichi è un grande e dice cose alla portata di tutti.
RispondiEliminaBisessuazione del linguaggio (o della lingua)
è un colto riferimento al 69 ed è indice
della grande chiarezza intellettuale di Nichi
che ha,così,voluto prendere le distanze dalla
grande massa dei politici che amano praticare
la monosessuazione della gabbia del neutro-maschile-
femminile (vulgo,l'inculata) e godono per la
tri o quadrisessuazione,vale a dire,tutte le
sessuazioni possibili,con l'aggiunta della
leccata di culo.
Mentre con"sessuazione di un processo elettorale",
coglie,argutamente,ciò che normalmente
avviene in Italia:"una moltitudine di coglioni
che votano per scegliersi una testa di cazzo".
Chiaro,no ???
anche io, da ignorante, lo capisco. contesta le sue azioni concrete invece di analizzarne la comunicazione, ho sentito che di sbagli ne ha fatti...
RispondiEliminaPosso capire i tentativi di smontare l'effetto vendola, da parte della maggioranza e da parte dell'opposizione, meno della persona.
RispondiEliminaOk, potrebbe risulare anche antipatico per le espressioni e le citazioni, sicuramente non per l'operato politico e per le scelte che fa, come oggi, nei confronti dei lavoratori della fiat. Allora lo "processiamo" per le parole o per le azioni ?
gente come Giacomo Matteotti, o Giovanni Berlinguer non se ne fanno piu' - o li ammazzano da bimbi. Purtroppo Vendola oggi e' ancora fra il meglio che abbiamo.
RispondiEliminaNon buttiamo via il bimbo con l'acqua... hai presente cosa sono gli altri?
Non bisogna, con Vendola, cadere nel menopeggismo. C'è un clima di innamoramento collettivo per questo personaggio ma, parlando di cose concrete, è uno che intrallazza con un Don Verzé, che ha visto la sua giunta decimata per lo scandalo sanità ma che non ha pensato per un attimo che erano persone nominate da lui e che quindi anche lui forse era responsabile di qualcosa.
RispondiEliminaMi sembra un furbone, un abilissimo politico vecchio stampo, e credo che, se piace tanto a destra, un motivo ci sia. Poi potete pure continuare a sognare di aver trovato il leader della sinistra. A me non convince. Con la diacronia o senza.
@ Salazar
RispondiEliminaDiverso modo di esprimersi dei politici? Ma questo è il vecchissimo politichese. Con l'orecchino ma politichese della gloriosa scuola pugliese di Aldo Moro. Quella delle convergenze parallele.
@ Maurizio
Chi ha detto che è antipatico? Magari ha un po' troppa ampollosità da filosofo ma per il resto...
@ Marcello A
RispondiEliminaAnche parlare male di Grillo a tutti i costi è una moda. Mi dispiace ma è tutto populismo. Quello di Grillo, quello di Berlusconi e quello di Vendola.
ho gia acquistato la pistola
RispondiEliminaLame, che fai, gli tocchi il fenomenale leader che riuscirà a resuscitare la sinistra? Ma allora sei proprio sadica.
RispondiEliminascusa lame, no al menopeggismo??
RispondiEliminaNon eri tu che invocavi Fini leader del CLNB?
Io non amo certi vendolismi, ma chi sarebbe meglio? morte secca Fassino? Il venditore di cammelli altrui D'Alema? Il sor Pampurio Bersani?Lo sfigato nelle candidature Di Pietro? Il nipotino di Gianni Letta vice di quello che candidò Calearo?
Parlando seriamente: le prossime elezioni le vincono Bossi e Berlusconi, mi sono già messo l'animo in pace. A questo punto preferisco che in parlamento a fare opposizione ci vada una sinistra robusta al posto degli ectoplasmi piddini.
Amen
io a questo punto mi chiedo che vuol dire essere di sinistra,la sinistra che cercate è forse quella anglosassone?che non è neppure progressista,solo un po meno conservatrice ,alla obama per intenderci,quella sinistra che si fa spazio nel bipolarismo serva del capitalismo dal quale viene sfruttata per sdoganare leggi anti sociali nel nome della socialdemocrazia.
RispondiEliminavendola l'arcano incantatore asservito al capitalismo sta facendo danni paurosi,nel suo parlare forbito non ho mai sentito un accenno alla lotta di classe,perchè è a questo che siamo arrivati,se non ve ne siete accorti,nel suo parlare forbito mai un accenno al fallimento del capitalismo,modello che ha creato meno ma sempre piu' ricchi ed invece poveri sempre piu' poveri,anzi si adagia con scuse burocratiche al peggior servilismo invece di adottare misure di rottura per portare avanti una lotta che fa solo a parole ma che viene smentito dai fatti.
ma la parola "comunista" fa cosi' schifo?
a me fa piu' schifo "qualunquista",peggio che fascista
@Lameduck
RispondiEliminaAverne ancora politici capaci di inventarsi espressioni storiche come “convergenze parallele”. Sarà anche stato politichese (e comunque lo scritto di Vendola ha un senso compiuto e facilmente percepibile) ma dimostrava che qualcosa nella zucca ce l’avevano, i tipi che sono al governo ora fanno fatica a contare fino a tre.
Rosso, “se il ‘bene comune’ lo preserva con lungimiranza” non risponde un po’ alla tua domanda? Bene comune vuol dire tutto, tutte quelle cose – materiali o immateriali – che il popolo di uno Stato condivide, non il bene di un singolo o di pochi, ma “bene comune” di tutti per tutti.
RispondiEliminaChe poi, secondo me, in questi giorni è morto uno dei pochi veri paleocomunisti se riferito alla trasformazione di “comunismo”, da come era l’accezione del termine nel ‘900, che (forse) avverrà nel terzo millennio: Padoa-Schioppa con il suo troppo criticato e per niente capito “le tasse sonmo bellissime”.
@ Paolo
RispondiEliminaUna sinistra robusta Vendola? Dai, non scherziamo. E' uno che, come diciamo da queste parti, "sa andarsi a casa". Il che vuol dire che sa scendere a compromessi. Con i cattolici, ad esempio. Senti, io di leader di sinistra con il Don Verzè sotto braccio e il santino in tasca non so che farmene. Preferisco la laicità. Magari di destra ma laicità.
@Salazar
RispondiEliminarisponderebbe alla mia domanda se alle parole seguissero i fatti,forse perchè stai in brasile non sei aggiornato e percio' ti perdono :-)
LA GIUNTA "VENDOLA" CONGELA L'ACQUA PUBBLICA
VENDOLA: LA SANITA' DI DON VERZE', E TANTI POLLI CON GLI OCCHI CHIUSi
http://www.azioneetradizione.it/dettaglio_creato.asp?id=795
Vendola parla bene come i politici di una volta, impegnati e con quel non so che di fanatismo ideologico, è anche romantico e naif per certi versi e questo piace tanto agli italiani. Ha molto appeal, uno che Bersani se lo mangia a colazione, piace tanto, orecchino e sciarpette a parte, gli si può perdonare anche che abbia scivoloni da vecchia zitella, ma alla fine della fiera vuole entrare in Parlamento e sa curare bene il suo elettorato da bravo pifferaio, ma in sostanza ha prese di posizione parecchio datate soprattutto quando parla di imprenditoria, liberismo, sindacati, informatica e poi parla spesso male del Nord e bene del Sud, e questo non è perdonabile. Il linguaggio forbito effettivamente è rinfrescante, ma sono i concetti nuovi che non riesco a cogliere in quello che dice. Parla come "un comunista", ma razzolerà anche peggio degli altri. Certo che il capitalismo è anch' esso un fallimento, ma vediamo anche come sono presi i cinesi. Vendola sotto sotto parla di più Stato, più politica dentro l'industria e infatti in Cina è così.
RispondiElimina@ Panti
RispondiEliminama davvero Bisessuazione del linguaggio è un colto riferimento al 69 e che la monosessuazione della gabbia del neutro-maschile-femminile vuol significare "inculata"???
sai, ho fatto il liceo classico ma se è come dici tu mi iscrivo subito ai corsi di recupero della CEPU.
Ma la stretta affinità con Don Verzè, a cui Vendola sta commissionando con lauti finanziamenti il futuro della Sanità in Puglia, come la possiamo meglio definire utilizzando il metalinguaggio vendoliano?
Quadrisessualizzazione o pentasessualizzazione?
Comunque sono in accordo con Lameduck: meglio un laico di destra che un leader di sinistra che scodinzola agli alti prelati.
RispondiEliminaPeraltro nel caso di Nichi, credete veramente che la CEI possa mai nutrire simpatie per un omosessuale dichiarato e orgoglioso di esserlo?
Inoltre un ultima domanda: cosa farà quando si dovrà discutere circa il Fine-Vita o la procreazione assistita?
Fini a riguardo almeno è stato chiaro e infatti proprio ieri Gasparri lo additava al mondo cattolico come "ateo" di cui diffidare.
Questo articolo è pieno di aggressività gratuita e, scusate, davvero OTTUSO. Intanto Vendola ha utilizzato quelle parole in un libro, scritto insieme a un filosofo: ci si può aspettare un linguaggio diverso??? Inoltre, se non sbaglio, è pro...prio l'odierna semplificazione del linguaggio politico ad accompagnare lo schifo politico: sarebbe meglio che Vendola parlasse di "difendere il territorio" o "più libertà per tutti"???? Io spero che Vendola non parli sempre così, tra amici, con la gente per strada ecc. Se così non fosse, comunque, sempre meglio un acculturato sognatore che un ignorante politicante! E comunque vale sempre questa illuminante frase di Cesare Zavattini: "Oggi meno si sa più si impone il proprio meno agli altri, il non sapere diventa elemento di prepotenza e di strumentalizzazione, la propria ignoranza diventa una zattera di salvataggio".
RispondiEliminaCaro Gerardo Ceriale di Facebook,
RispondiEliminaritieni l'articolo ottuso solo perchè preferirei, tra l'ignoranza e l'incomprensibilità, una sana via di mezzo?
Un acculturato sognatore come premier. (Che poi magari sa come destreggiarsi tra destra, sinistra e vaticano). Ah, siamo messi proprio bene.
queste parole spiegano bene la parolaia fascinosa tattica vendoliana:
RispondiElimina"Anche il leader della speranza di sinistra, Nichi vendola, risulta latitante in fatto di antimperialismo/anticolonialismo, perché è evidente che pronunciarsi in questo senso lo taglierebbe fuori dal gioco elettorale. vendola propone analisi interessanti sullo squagliamento dei ceti medi, ed ha anche trovato uno veramente bravo a scrivergli i discorsi (Stefano Benni?), ma poi alla fine si dimentica delle centoquindici basi militari USA e NATO disseminate per l'Italia, e se la va a prendere con il "berlusconismo culturale", come se Berlusconi fosse davvero salito al potere per volontà della maggioranza degli Italiani. Nel Paese che viene presentato come la patria dell'illegalità, l'unica cosa pulita sarebbero i risultati elettorali, perciò i "consensi" andati a Berlusconi sono un dato di fatto indiscutibile, magari confortato da interviste televisive fasulle a poveri vecchietti arruolati per l'occasione.
Il salottino di Fabio Fazio è diventato intanto una fucina in cui si elabora il progetto di una nuova sinistra tremendamente simile alla destra fascista, con Roberto Saviano a fare da ideologo dell'operazione. FMI e NATO non si nominano nemmeno, di internazionalismo manco a parlarne, dato che Castro e Chavez vengono considerati due mascalzoni, in nome del principio secondo cui gli errori dei poveri sono sempre crimini, mentre i crimini dei ricchi sono al massimo "contraddizioni". Per l'Italia il salottino-Fazio prospetta invece una sorta di sbirrocrazia dal volto umano, con Falcone e Borsellino come icone, e le mafie ed i corrotti a fare da spauracchio. Se la sinistra diventa una brutta copia della destra, sarà l'originale, come al solito, a prevalere."
Viva gli elettricisti, viva la terza media, viva Marcello A e tutti quelli che ne condividono il pensiero!!!!!!!
RispondiEliminaAh ma allora non sono l'unico a dire che non si capisce una fava dei discorsi del Niki. Mi consola.
RispondiEliminaLa sessuazione di un processo elettorale ...
RispondiEliminaIn sostanza, gli elettori infilano le schede nelle urne e da li nascono tanti "nuovi" parlamentari.
... Don Verzè sotto braccio e il santino in tasca ...
Ah, ah, buona questa ... (sul serio); Don Verzè = prolungamento di Berlusconi (in tutti i sensi).
Che poi, si parla tanto di questi preti multifunzione, ma nessuno che fa loro una domanda: scusi, lei, in qualche modo, è massone ?
Bisogna dire infatti che, in generale, il lavoro di infiltrazione sembra aver avuto un discreto successo.
Probabilmente Nichi sta imparando a slinguazzare anche se, sotto sotto, non vorrebbe (chissà se pratica o no il suo essere gay ?); certo è che i maestri non gli mancano dato che Berlusconi, in quanto a legami con certi "preti", non è secondo a nessuno:
Berlusconi-Gelmini 2009
Berlusconi-Gelmini 2010
Google: Berlusconi don Gelmini site:repubblica.it
Giustamente prima gli amici importano tonnellate di droga, poi si può contribuire a "recuperare" i risultanti rottami.
Prima gli inceneritori a go go, poi più sanità per tutti.
La simonia è una cosa seria ... però per praticarla bisogna avere tanti soldini e se non si hanno bisogna almeno farli girare ... altrimenti no money, no honey.
--
In quanto a Fini, deve ri-dimostrare di essere più "israeliano" di Silvio.
Bisogna infatti considerare che Silvio è più vicino alle figure di quei patriarchi ebraici che, quando occorreva dare una "spazzolata" alle serve, non si tiravano mai indietro; per Fini questo sarebbe sconveniente e per Vendola un'ipotesi fantascientica (ma mai dire mai).
Ora che Silvio finanzia pure la traduzione del Talmud e si prodiga per altre cosucce del genere, è probabile che, in una particolare classifica, stia facendo ciao ciao a Fini & C.
Laicità ... ah, ah, ah.
a me sta simpatico
RispondiEliminaperchè non posso avere invece di un professore che fa il comunista un contadino che è comunista?
RispondiEliminaMorales nacque da una famiglia indigena Aymara ad Orinoca, una città mineraria nel dipartimento di Oruro, sull'altopiano boliviano. Nei primi anni ottanta la sua famiglia, come molti abitanti indigeni degli altipiani che lavoravano nelle miniere, emigrò nei bassopiani tropicali nell'est della Bolivia. Si stabilirono nel Chapare, dove si dedicarono all'agricoltura, coltivazioni di coca incluse. Morales completò la sua istruzione superiore, e ha descritto la sua istruzione successiva come "l'università della vita", comprendendo in essa anche il servizio militare prestato all'età di 17 anni.
La nuova legge - che il suo principale "ispiratore", il presidente Evo Morales, promulgherà a metà gennaio – riporta inoltre sotto il controllo pubblico la previdenza, nazionalizzando le casse dei fondi pensione gestite privatamente da 13 anni a questa parte dalla spagnola BBVA e dalla svizzera Zürich Financial Services. Al via anche un fondo di solidarietà per assicurare pensioni minime a lavoratori autonomi o "emersi" dal nero: sarà finanziato, oltre che dallo Stato, con una quota del 3% dalle associazioni padronali e con una dello 0,5% dai lavoratori, e ne beneficerà chi avrà versato almeno 10 anni di contributi volontari. Le madri con più di tre figli, infine, potranno andare in pensione a 55 anni. Durante le consultazioni con le parti sociali, le imprese avevano chiesto di innalzare l'età pensionabile nel settore privato a 75 anni, ma i legislatori boliviani non sembrano aver preso sul serio la proposta.
RispondiEliminaSembra un contagio: i Paesi dell’America Latina stanno riconoscendo, uno dopo l’altro, la Palestina come stato sovrano e indipendente entro i confini del ’67. Evo Morales aveva annunciato l’intenzione di riconoscere ufficialmente lo Stato palestinese lo scorso venerdì 17. Mercoledì, il presidente boliviano ha annunciato che La Paz riconosce lo Stato palestinese indipendente e sovrano nei confini antecedenti alla Guerra dei sei giorni, aggiungendosi così agli annunci fatti nelle precedenti settimane da Brasile e Argentina.
RispondiElimina“Come altri Paesi, come il Brasile (…) la Bolivia riconosce lo Stato palestinese, la sua indipendenza, la sua sovranità”, ha dichiarato il mandatario boliviano. Attraverso indagini fatte dal suo governo, ha affermato, La Paz ha preso coscienza dei “gravi problemi che ha la Palestina”, con gli Stati vicini e la “Bolivia non vuole continuare ad aspettare con le braccia incrociate”.
@Rosso
RispondiEliminaVero, non lo so mica quello che sta facendo Vendola in Puglia. La mia conoscenza italiana del giorno per giorno si ferma ai giornali on-line più importanti, alle notizie più importanti. Non avrei tempo per fare di più (normalmente non ho, adesso le scuole sono chiuse - fino a febbraio - e riesco persino a scrivere qui).
Comunque il mio intervento si riferiva essenzialmente allo scritto di Vendola riportato sopra e alla conseguente critica di Lameduck che reputo eccessiva, null’altro.
Lasciando stare annessi e connessi, e allargamenti della discussione fino ai limiti conosciuti e sconosciuti del creato (cosa che sempre succede nei blog), dicevo semplicemente che è piacevole ascoltare un politico che si esprime in modo colto, elegante ed adeguato alla sua posizione nella società, indipendentemente dal condividere quello che dice.
Dopo i rutti lessicali della Lega, il lessico agricolo ruspante di Bersani e il dizionario testicolare di Berlusconi è come far entrare dell’aria pura dentro ad una stanza piena di fumo puzzolente. Punto.
”Perché non posso avere invece di un professore che fa il comunista un contadino che è comunista?”
Perché non può essere. Perché il comunismo ha fatto il suo tempo e adesso c’è il bisogno di inventarsi qualcosa di nuovo per andare avanti, per costringere i prossimi flussi e riflussi della storia ad essere più giusti, comprensivi e opportuni verso tutti e per tutti gli abitanti di questo magnifico pianeta, e nel frattempo a non rovinarlo oltre l’immaginabile – questo magnifico pianeta – che è proprio tanto bello esattamente come sta.
E questo non lo fa il contadino o l’operaio, lo fa il professore, il filosofo.
Marx, Keynes o i monetaristi mica aravano la terra o avvitavano i bulloni, però hanno ribaltato come calzini le vite di quelli che lo facevano. Nel bene o nel male.
Non è sbagliato il capitalismo, è sbagliato questo capitalismo ignobilmente consumistico; come non era sbagliato il comunismo, ma lo era quello sovietico. E allora vediamo di tirare un po’ le somme, di predndere le cose buone da entrambi i pensieri e di andare avanti - per favore - che a stare a rimestare sempre e solo nel passato come succede in Italia (fascisti e comunisti, guelfi e ghibellini...) mica funziona più.
PS: felice di ritrovarti Rosso. Buon 2011!
@lame: :P
RispondiEliminaok "robusta" è più un desiderio che una realtà, diciamo meglio meno invertebrata.
Però poi mi spieghi chi sarebbe il laico, magari anche di destra, perchè io di politici che attualmente non si genuflettono al vaticano non ne vedo.
Fini?
Si, vabbè, al bisogno Parigi val bene una messa, figuriamoci Roma...
Articolo da standing ovation!
RispondiEliminaIl nuovo leader della sinistra or ora, si potrebbe pescare con una riffa nella Fiom o CGIL.
Buon anno
Popsylon
@Salazar
RispondiEliminagiornata impegnativa per me oggi,
mi limito a contraccambiare il piacere e augurararti um felice anno,a te come a tutti i lettori del blog e un particolare augurio alla padrona di casa che continui ad allietarci coi sui originali,ironici e mai banali scritti
Innanzitutto auguri di un buon anno a tutti i commentatori del blog nonchè alla squisita padrona di casa; godetevelo bene questo 2011 perchè poi nel 2012 arriva Nibiru e ci fa fuori tutti, tranne Silvio naturalmente :-)
RispondiEliminaPer quanto riguarda Vendola, metterei un punto fermo all'interssante discussione: in Italia un gay con orecchino non ha alcuna speranza di essere eletto premier. Conosco gente di sinistra (vabbè, che vota sinistra...) che ha già detto che "uno così" non lo voterà mai, figuratevi gli altri.
Per quanto riguarda Fini, lui sarà anche laico però i suoi unici alleati possibili sono i baciapile dell'UDC e dell'API (non la benzina, ma bensì Rutelli e i suoi parenti) per cui rassegniamoci a ridiventare una colonia del Vaticano, in accordo beninteso con la stragrande maggioranza degli italiani votanti (abbiamo lottato tanto per il suffragio universale e mo' ce lo accattiamo tutto).
Saluti
Nevermind
Straordinario intreccio sincronico di dialettica politica con l'uso della metafora autoriflessiva!
RispondiEliminaE' curioso come alcune cose scritte per gioco poi vengano letteralmente surclassate dalla realtà...tempo fa parodiavo le argomentazioni del "noto intellettuale di origine basca Aleandro del Torrente" alias Alessandro del Lago quando attaccava Roberto Saviano, ed oggi leggo questo autentico capolavoro!
@Salazar
RispondiEliminaok,ho qualche minuto e cerco di risponderti in poche righe.
premettendo che la storia da sempre la fanno gli uomini e non le ideologie e che per sua natura l'uomo è fallace,da dove possiamo partire per realizzare cio' che tu giustamente proponi,da una ideologia che metta al centro del suo percorso"l'uomo",oppure da una che come base parte dal profitto ad ogni costo?
accontentata http://metilparaben.blogspot.com/2011/01/generatore-automatico-di-definizioni-di.html
RispondiEliminaCaro amico Rossoalloso,
RispondiElimina"oppure da una che come base parte dal profitto ad ogni costo"
Ti ricordo che non è per la benevolenza del fornaio o del macellaio che noi abbiamo il pane e la carne, ma per la loro ricerca avida del guadagno.
Ciao Davide
2 gen 2010.
RispondiEliminaMi aggancio alla domanda di Rossoallosso (18.33) per sottolineare che da parecchi anni si sente ripetere che destra e sinistra sono categorie del ‘900 ormai superate, così come lo sono le ideologie che ne discendono, ecc. Sarà anche così, ma allora perché il ministro – si fa per dire – Gelmini ripete da mesi che la sua riforma della scuola ha come obiettivo quello di mandare in soffitta il ’68? Perché, se il tempo delle ideologie è finito, Gasparri, all’indomani delle manifestazioni studentesche del 14 dicembre, ha chiesto l’arresto preventivo di quegli elementi che, a suo dire, costituiscono una minaccia per la sicurezza dei cittadini e per l’ordine pubblico? E perché Marchionne insiste nella sua opera di demolizione del complesso dei diritti dei lavoratori - duramente conquistati nel corso di lotte secolari – con il plauso degli esponenti di uno tra i peggiori governi della storia repubblicana d’Italia?
Negli ultimi vent’anni le istanze progressiste sono state via via disattese dalla classe dirigente di una sinistra che non ha saputo comprendere per tempo che la promessa del capitalismo di garantire la felicità a tutti era solo una tragica illusione. Non solo non lo ha compreso, ma ha preteso di farsi essa stessa interprete del cambiamento sociale imposto dal capitalismo, mentre in realtà non ha potuto fare altro che subirne le conseguenze. La prima delle quali è stata la progressiva perdita della sua identità, e il disorientamento del suo elettorato di riferimento.
Si può senz’altro convenire che oggi le differenze tra gli schieramenti di destra e di sinistra sono irrilevanti, ma a rendere sempre più irrilevanti tali differenze concorre anche la pervicace tendenza ed attitudine degli attuali dirigenti del Pd a cancellare ogni traccia della storia del Pci da cui indegnamente discendono, e a prendere le distanze da tutto ciò che poteva andare sotto la generica definizione di comunismo.
Questo, però, non significa che se la classe dirigente del principale schieramento progressista è inadeguata a fornire risposte e soluzioni al suo elettorato, quest’ultimo debba rinunciare alla legittima speranza di veder realizzate le proprie aspettative.
O, nell’illusione che il tempo delle ideologie sia tramontato per sempre, rivolgersi a chi tali aspettative ha storicamente sempre osteggiato.
@Rosso
RispondiEliminaNon ho soluzioni pratiche e circonxtanziate, sono solo uno che passa di qui con l’ardire di sbattere le dita sulla tastiera, niente di più.
Però di una cosa sono sicuro: fino a quando nella classe politica italiana non ci sarà un completo ricambio dei posti chiave tutto stagnerà. I politici attuali fanno quello che sanno fare, quello che sono abituati a fare e hanno sempre fatto sin da giovani: i fascisti quelli che lo erano, i populisti interessati quelli che lo erano, o il nulla politico, con esclusivo interesse agli affari propri, quelli che nulla erano.
Mentre i comunisti storici, almeno per la maggior parte di loro, visto che il muro di Berlino è caduto e l’ideologia – come loro la conoscevano – è andata affanculo, hanno eseguito una specie di transumanza verso destra e si sono trasformati in una sorta di novella Democrazia Cristiana di opposizione. Così da lasciare la desta (e il governo) ai fascisti e il nulla alla loro sinistra (a parte frange marginali indecisissime su sé stessi).
Questo deve cambiare per riuscire ad andare avanti, per riuscire ad ottenere quell’indispensabile incontro - una sintesi possibilmente felice - dei due pensieri dominanti del ‘900: comunismo e capitalismo, perché c’è del buono in tutti e due, se lo si sa trovare.
Ma abbiamo visto che i nostri politici non sono in grado di farlo, non sono in grado di trovare nulla, men che meno loro stessi, figurarsi il bene della società, quindi tutto è fermo, bloccato, anzi retrodatato fino all’arrivo di nuovi politici, sperando siano (molto) meno ingessati negli standard ormai inconcludenti del passato, e con il coraggio di sperimentare il nuovo. In caso negativo non resta che puntare sulla morte per vecchiaia della generazione al potere.
Da dove arriverà il nuovo?
Non lo so, lo si dovrebbe chiedere al mago Otelma, ma ho una sensazione, e la sensazione si chiama ecologia.
A grandi linee, ma proprio tagliato con l’accetta, direi: con il rispetto per l’ambiente arrivano i limiti sul consumo, con i limiti sul consumo arriva l’ottimizzazione forzata dei beni prodotti per una più lunga durata degli stessi, quindi meno mercato e più regolamenti fatti dalla politica su produzione e consumo, come è giusto che sia: adesso abbiamo il contrario, più mercato che politica, e non sta funzionando benissimo, direi.
Inolte, abbiamo tutti visto, anzi toccato con mano, che al cittadino medio non viene nessuna convenienza nella gestione privata dei servizi fondamentali: se lo Stato è gestito da politici degni di questo nome, dovrebbe intuire quello che la logica suggerisce in una fase di mercato giustamente regolamentato e non più selvaggio: riprendere sotto il controllo pubblico i servizi fondamentali per il cittadino: energia, assicurazioni, acqua, comunicazioni etc, così da poter veramente intervenire con efficacia negli standard di vita delle fasce più deboli, garantendo a quelle persono la loro dignità di cittadini e la loro libertà. Cosa che anche la Costituzione dice all’Art. 3: non una grande novità perciò.
Fra l’altro, reputo realmente e sfrontatamente immorale, vendere un bene – e di conseguenza guadagnarci – ad una persona che non ha la possibilità di scegliere se comprarlo o meno, ma che è obbligata a comprarlo, come per l’acquisto di energia: che fa il cittadino/cliente?, rifiuta e rimane al buio?
Ecco qua, con l’accetta ma parte di qualcosa, almeno. Ci sarebbe altro (ovviamente), ma mi sono anche rotto le balle di scrivere.
@Salazar
RispondiEliminagrazie della ben argomentata risposta che denota di come gli obbiettivi siano comuni e di come il tuo rosso cuore sia solo un po impolverato(lo so che ti stai alterando,ma lasciami finire ;-)!).
so bene che dilettandoci a scrivere si risolve poco o nulla pero forse parlandone ci puo aiutare sia a noi che chi ci legge a capirci qualcosa.
vedi la cosa che piu mi preme sottolineare(come fa pure Kthrcds)è questa balla che cercano di inculcarci e cioè essendo fallito il capitalismo si da pure per morta la dicotomia destra/sinistra,nel senso che tutto va bene fuorchè pronunciare "comunismo",e se permetti mi fa incazzare.poi si possono trovare tutte le alternative possibili,con formulette improponibili o impronunciabili ma sempre li si torna.voglio portarti come esempio questo nuovo soggetto politico che sta nascendo,di cui ti linko il manifesto politico( http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=35998 ) e se hai tempo e voglia di leggere dimmi tu se non lo hai gia sentito da qualche parte,che so dalle parti di Cuba forse.
è una formuletta semplice, uso e abuso di una non meglio definita democrazia e totale assenza della parola comunismo,per far breccia tra i rossoverdi orfani del fu.
non è che mi dispiaccia,pero questo loro vendoliano qualunquismo mi porta a pensare che in nome della democrazia siano pronti a sVendolarsi al primo offerente.
se dessero a cesare il suo, li troverei piu credibili.
sinceri saluti
@rossoallosso: http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=35998
RispondiEliminaSi può partecipare o è una discussione a due? :) Dalle parti di Cuba non c'è proprio nulla del genere Pallante, Fini, Benini, Chiesa hanno fatto una gran bella insalata: metti un po' di comunismo libertario, un po' di anarco-capitalismo, un po' di signoraggio, tra le righe le teorie di Chiesa e di Fini, di sempre, che prima o poi ci sarà una guerra , mi pare che dovrebbe essere la Cina a dichiararla o gli States, non me lo ricordo (google is your friend) e hai il tuo manifesto, per disperati di varie provenienze. Aggiungi che destra e sinistra si equivalgono e proponiti come un “nuovo soggetto politico”, “Uniti e Diversi”, un ”partito” alternativo: Congratulazioni! A Chiesa e a Fini. E fatti pubblicare da Arianna Editrice che sappiamo che pubblica praticamente di tutto.
Fini, ne dice una giusta e una valanga di sbagliate, Chiesa, da quando è diventato un complottista ha perduto ogni credibilità politica: piuttosto voto Nichi Vendola o Gianfranco Fini! E' uguale sono del tutto bisessuata politicamente; basterebbe mandare fuori dal Governo la Mafia, questo è un vero problema. Gli altri sono solo seghe il capitalismo è una realtà il comunismo quasi morto. In Cina non esiste il libero mercato ad esempio ma esiste la libera economia, ed è il Governo che decide, i pezzi grossi del partito, che scelgono quale economia , quali libertà, quale internet, quali imprenditori, quali avvocati etc. Il libero mercato e la finanza invece vivono di vita propria, da tanto, tanto tempo, giusto o sbagliato che sia. E anche questa è una realtà, il capitalismo e il libero mercato e da un lato esiste una necessità di salvaguardia; il baratto non è poi un concetto così lontano se proprio si vuole fare i filosofi, sono gli imbrogli il problema, vedi crisi finanziaria.
da una ideologia che metta al centro del suo percorso"l'uomo",oppure da una che come base parte dal profitto ad ogni costo? Sempre vecchio e sempre nuovo “L' uomo a una dimensione” di Marcuse e non certo Fromm in “Avere o Essere”.
@Kthrcds: O, nell’illusione che il tempo delle ideologie sia tramontato per sempre E' tramontato. Per sempre.
@Nike
RispondiEliminami riferivo ai concetti di base,che poi questi vengano strumentalizzati dai nuovi unti dal signore mi pareva di averlo sottolineato.
potrei riportarti molti scritti in merito al castrismo,ma non voglio annoiare,anche perchè sono andato oltre al tema del post, mi limito a ribadire che vorrei solo che si chiamessero le cose col loro giusto nome.
Non condivido i giudizi su "Supervendola"; la discussione cui però il post ha dato luogo è stata veramente piacevole. Complimenti per il blog e auguri a tutti per un finalmente buon anno.
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