"Nel lungo periodo saremo tutti Monti". (J. Maynard Keynes ft. Chicago Boys)
Parliamo dell'agenda, quella in pelle di esodato che avete trovato sotto l'albero in cambio della vostra sudata tredicesima servita per fare un bel regalone alle banche bollite ed ai fondi salva-stati (come ammette tranquillamente a pagina 2 l'autore Mario Monti, d'ora in avanti Montichino).
Che poi questa non è un'agenda vera dove segnare appuntamenti e ricette, ma un'agenda parola inglese, un documento programmatico, direbbe Bersani in piddinese, e come tale va trattata. Tenendo presente che, siccome quasi tutti i partiti sono smaniosi di attenervisi nella prossima legislatura, leggendone i contenuti, anzi i presupposti, possiamo capire ciò che ci attenderà nel breve e lungo periodo. Prendetelo come un oroscopo del 2013 che ci azzecca, una volta tanto. E ricordate l'ammonimento di Maynard in apertura.
In effetti bisogna andare oltre l'avvolgimento in pluriball di bisognafarismo piddino (merito del volonteroso Ichino, molto probabilmente) e le promesse da marinai del Titanic tipo "tranquilli, ci salveremo tutti" - che non parlano di quelli che rimarranno chiusi a chiave in terza classe. Occorre scovare i pochi concetti fondamentali buttati qua e là che rivelano la vera natura dell'agenda di rinascita democratica. Ne cito uno che per me vale come abstract dell'intero programma: "Non si può fare marcia indietro", che si trova a pagina 15 dove, guarda caso, si parla di riforma del lavoro. Qui te lo dicono chiaro e forte usando una bella metafora da freni rotti. Con loro non c'è scampo. Capito?
Il Post ha riassunto i trenta punti più importanti dell'agenda. Io ne commenterò solo qualcuno tra i più inquietanti, a mio parere.
Mi ha colpito, innanzi tutto, il continuo richiamo a legami, a vincoli con altri paesi. Non solo l'incaprettamento shibari che ci ha fatto l'Europa con l'euro e i vari trattati capestro da Maastricht a Lisbona, ma il solito legame con gli USA che si vorrebbe ancora più stretto, ancora più soffocante. Non c'è un solo richiamo alla dignità ed all'orgoglio di un popolo sovrano ma un sentore di necessità di sottomissione a troppi capibranco. Siamo una provincia dell'impero e ce lo ricordano. Del resto Monti (senza Ichino stavolta) ci si rivolge, sul sito dell'agenda, con un "cari cittadini", ben diverso da "cari concittadini". Sono sfumature ma significative.
In apertura Montichino, il monstrum bifronte metà bocconiano e metà piddino, ci ammonisce sul nostro ruolo in Europa:
"L’Italia deve impegnarsi per la creazione di un’Europa più comunitaria, meno intergovernativa, più unita e non a più velocità. [...] Mercato europeo interno più integrato e dinamico, maggiore solidarietà finanziaria tra gli stati membri con condivisione del rischio.[...] L’Italia deve confermare il proprio impegno nel rispettare le regole di disciplina delle finanze pubbliche." (Un'agenda per un impegno comune, pag. 1)
Vedano, noi ci impegneremmo anche volentieri ma, con la zeppa dell'euro tra le ruote sarà impossibile porre in essere questo vostro fogno, visto che la moneta unica va a sbattere il grugno contro la teoria delle aree valutarie ottimali e crea un Europa diseguale divisa in centro ricco e periferia povera. Con la Germania e i paesi nordici che non mollano di un centimetro la loro posizione di vantaggio di centristi, conquistata anche a colpi di inadempienza ai trattati europei che noi invece periferici abbiamo dovuto tatuarci sul braccio prima.di entrare nell'Eurozona.
Noi possiamo anche impegnarci ma, spiacenti, non dipende da noi pezzenti scansafatiche magnamaccheroni choosy terroni che non siamo altro, come racconta ai kinderminkia tedeschi Mutti Angela, prima di far fare loro la nanna.
"Di per sé l’Europa non limita i modi in cui si possono perseguire fini sociali e di equità, ma impedisce di finanziarli con una illimitata creazione di debito. E ci impone di capire che il modello che abbiamo costruito si sta incrinando sotto il peso del cambiamento demografico e della sempre più difficile sostenibilità finanziaria."( pag. 17)
Ecce dogma. Il dogma del pareggio di bilancio, quello al quale si è sottomesso anche Bersani, facendolo firmare con la goccia di sangue al popolo delle primarie. Ricordate? "Rispettare i trattati stipulati con l'Europa.... eccetera eccetera." Ergo, che vinca Bersani o Monti le elezioni, il prodotto non cambia.
Il dogma e il moloch al quale si sacrifica il welfare di un paese civile. Infatti parlano di "ridurre la spesa corrente e gli sprechi", non solo questi ultimi. La spesa corrente è ciò che fa funzionare lo stato.
In questo paragrafo c'è il divieto per legge di applicare in futuro qualsiasi misura economica keynesiana ed è una impuntatura squisitamente ideologica, che non si fonda su alcun principio ragionevole di teoria economica. Perché la teoria economica dice invece che il debito di uno è il credito dell'altro e che il capitalismo stesso si fonda sul debito. Non dicono nemmeno che il debito di cui parlano, quello che ci fa tanta bua, non è il debito pubblico - visto che i soldi spesi per la collettività sono sempre per il bene comune - ma il debito estero, quello che loro vorrebbero incrementare invitando gli stranieri a comperare i nostri asset per esportarne poi i profitti al loro paese.
E poi l'elogio delle liberalizzazioni, che si guardano bene dal chiamare con il loro vero nome: privatizzazioni.
Equivocano i termini perché ormai anche i sassi sanno che privatizzare i servizi significa aumento di prezzi e diminuzione della qualità dei servizi. Liberalizzare suona meglio, del tipo "oh, come siamo liberi di utilizzare energia al prezzo più alto d'Europa." E in testa, fidatevi, hanno sempre la privatizzazione della sanità. Cambiamento demografico significa che ci sono troppi vecchi rompicoglioni, non possiamo campare tutti fino a cent'anni. Mettendo la sanità a pagamento magari qualcuno schiatta prima. Penso male?
Quando parlano di "ridurre il debito pubblico fino al 60 per cento del PIL dal 2015" non dicono a quale prezzo per il popolo italiano, visto che si tratta di un obiettivo praticamente impossibile da raggiungere senza mandare definitivamente in rovina l'economia italiana. Oltretutto andandosi ad impegnare i gioielli de nonna al monte per quattro soldi da avvoltoi già con l'acquolina in bocca.
Così, quando Montichino dice che "i sacrifici fatti hanno portato a un avanzo primario che può portare alla riduzione del debito, e quindi a una riduzione delle tasse" mi dovrebbe spiegare come sarà possibile rispettare il fiscal compact e allo stesso tempo smettere di mungere a sangue gli italiani, a meno di non mettersi a stampare euro di nascosto nella tipografia Lo Turco.
Per quanto riguarda il comparto dell'energia, mi ha colpito questa frase:
"Serve infine procedere ad uno snellimento e semplificazione della governance nel mondo dell’energia, riprendendo la proposta di modifica del Titolo V della Costituzione per riportare allo Stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche accompagnata dall’introduzione, sulla base dell’esperienza dei Paesi nordeuropei, dell’istituto del “dibattito pubblico”.( pag. 12)
Non sembra il discorso di chi vorrebbe mandare in vacca i sacrosanti referendum su nucleare e acqua e sostituirli con improbabili e vaghi dibattiti pubblici? Una bella centralona nucleare, seguirà dibattito. Penso male?
Una delle più urgenti priorità per privati ed imprese è l'accesso al credito. Montichino così liquida la pratica:
"Incentivare gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione, con nuovi sistemi di finanziamento e di accesso al credito." Eh qui bisognerebbe proprio dirlo che basterebbe che le banche non si andassero a giocare gli sghei al casinò della finanza. Un "nuovo" sistema di finanziamento potrebbe essere il ripristino della separazione tra banche commerciali e banche d'investimento ma, non so se avete notato, nell'agenda di Montichino non c'è una mezza parola su una qualsiasi regolamentazione della finanza neoplastica. Anche le omissioni parlano chiaro.
Come pensa Montichino di favorire l'export? "Semplificando le regole per favorire le esportazioni delle aziende italiane." Eh, già. Se non ci fossero i doganieri con il loro: "Chi siete, dove andate? Due scudi!"
L'unico modo efficace per favorire le esportazioni delle aziende italiane sarebbe abbassare i prezzi dei prodotti italiani per renderli competitivi, ma non massacrando i lavoratori mediante la politica della svalutazione interna sui salari ma svalutando la moneta, una moneta sovrana slegata da vincoli di cambio fisso.
Il resto dell'agenda è bisognafarismo a grappolo su temi fondamentali ma trattati tutti con spiazzante superficialità. Istruzione, Università e Ricerca, ad esempio, che meriterebbero volumi, si riducono al mero motivare gli insegnanti meritevoli. E come, chiedendo loro di lavorare di più a parità di stipendio? E come si misura il merito di un insegnante, dal numero di note pubblicate sui migliori registri internazionali?
Che dire del proposito di "detassazione selettiva dei redditi di lavoro femminile per favorire l’occupazione delle donne, e ridurre la differenza di genere in ambito lavorativo?" Non si elimina una discriminazione introducendone un'altra. I lavoratori devono guadagnare uguale salario a parità di mansione, indipendentemente dal genere. Altrimenti è la solita scatola di cioccolatini spedita all'elettorato femminile. E la vita non è una scatola di cioccolatini.
Poi agenda digitale, energia verde, un'orgia di buoni propositi sulla lotta alla criminalità, ma, in tutto questo, e in generale su ogni argomenti, non una riga di banale concretezza su come fare a.
Infine: "Nei primi 100 giorni del governo occorrerà identificare le 100 procedure da eliminare o ridurre con priorità assoluta per snellire la pubblica amministrazione, per avere anche più trasparenza."( pag. 12)
Perché questa fascinazione maligna per i cento giorni di napoleonica memoria in tutti i programmi di governo? Non parlava anche Brunetta di qualcosa del genere, o sbaglio? Perché cento e non 120? Ah, perché allora ricorderebbe le 120 giornate di Sodoma del Divin Marchese. E poi cento cose: le cento idee in padelle di Matteo Renzi? Qui Ichino forse si è tradito. Cento e non novanta o duecento. Cento. Ci dev'essere la cabala di mezzo.
LA GERMANIA NON VUOLE ASPETTARE FINO AL 2016 PER VEDER SALIRE ALLA BCE IL "SUO" RAPPRESENTANTE PERCHE' VUOLE CAVALCARE QUESTA CRISI ANCOR PIU' DI QUANTO ABBIA FATTO SIN'ORA (CON OGNI MEZZO A DISPOSIZIONE!). COME FARE? FINO A QUELLA DATA CI DEVE STARE MARIO DRAGHI?
RispondiEliminaMMMMMM.....
E SE QUALCUNO DI QUELLI CHE STANNO TIRANDO I FILI FACESSE UN PAIO DI MOSSE "SPECIALI" E CI RITROVASSIMO CON MARIO DRAGHI AL QUIRINALE E, SORPRESA DELLE SORPRESE, DI NUOVO MONTI A PALAZZO CHIGI?
QUINDI DIREI CHE PER FAR SI' CHE QUESTO RIMANGA SOLO UN INCUBO, TUTTI ALLE URNE CERTO, MA A VOTARE PER CHIUNQUE TRANNE CHE PER MARIO MONTI E TUTTI COLORO CHE SONO STATI IN PARLAMENTO FINO AD ORA!!!
ITALIANO AVVISATO...
http://www.facebook.com/stefano.davidson
"... ridurre la spesa corrente e gli sprechi ..."
RispondiEliminaGià, bisognerà intensificare la "spending review" sui consumi degli "untermenschen" ... perchè non ci sono le risorse finanziarie.
A proposito, per i malati di SLA c'è stata una svolta messa nero su bianco oltre alle promesse verbali ?
"Quando parlano di "ridurre il debito pubblico fino al 60 per cento del PIL dal 2015" non dicono a quale prezzo per il popolo italiano, ..."
Allora, questo punto è stato anticipato varie volte, l'ultima mi pare durante una puntata televisiva (S.P. di qualche settimana fa) cui ha partecipato l'imprenditore-BANCHIERE L. Abete che appunto aveva ricordato che in 20 anni bisognerà ridurre il deficit dal 129% al 60% ovvero di circa 1000 miliardi che equivalgono ad almeno 50 miliardi all'anno.
Una bella rendita, non c'è che dire, perchè le banche DEVONO GUADAGNARE (in effetti circa 1 anno fa gli hanno pure imposto una notevole RICAPITALIZZAZIONE che ricorda tanto il messaggio del "mi sto armando", rif. "first warning").
Si noti che se quest'anno c'è stato un ulteriore indebitamento statale di circa 100 miliardi, aggiungendo quelli che servirebbero per la riduzione del debito (50 miliardi) a cosa si arriva, a 120-150 miliardi all'anno (dipende anche dal PIL) di gettiti fiscali supplementari da ricreare ed intercettare ?
Si sta materializzando il concetto di PREDATOR-IDROVORA ed il perchè si stimano molto queste capacità ? :-)
Per far quadrare i conti ci vorrebbe un taglio totale ai trasferimenti europei, alle spese militari, l'eliminazione delle eco-mafie, ecc. con una concomitante crescita del PIL del 6%-8% annuo, tutte cose che nel loro complesso sono ovviamente fantascientifiche e che vanno contro un'altra decisione che è quella della CHIUSURA indiscriminata dei RUBINETTI (rif. Brunetta di qualche anno fa) !
In alternativa quel che codardamente sarà più facile fare sarà la svendita totale delle proprietà statali (cioè anche nostre) per uno "stato più snello" (come diceva B.), ovvero "stripped to the bones".
Non vorrete opporvi al progresso, alle proprietà private delle multinazionali (cioè potenzialmente tutto, persone incluse), al fracking, ecc. ?
""Serve infine procedere ad uno snellimento e semplificazione della governance nel mondo dell’energia, riprendendo la proposta di modifica del Titolo V della Costituzione per riportare allo Stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche ..."
RispondiElimina"Non sembra il discorso di chi vorrebbe mandare in vacca i sacrosanti referendum su nucleare e acqua e sostituirli con improbabili e vaghi dibattiti pubblici? Una bella centralona nucleare, seguirà dibattito. Penso male?"
Si ed è per questo che ci azzecchi.
Ah, per informazione, è evidente che il simbolo del pericolo di radioattività piace tantissimo ad una certà "elite" e probabilmente lo vogliono vedere dappertutto per tutta una serie di obiettivi molto poco salutari in cui le questioni ideologiche-metaforiche non sono affatto in secondo piano.
"Incentivare gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione, con nuovi sistemi di finanziamento e di accesso al credito."
Potrebbe delinearsi la co-gestione imprenditoriale, ovvero io banca ti finanzio se posso mettere il naso ovunque nella tua impresa ... cosa che comunque fanno già da decine di anni nei casi in cui ci sono troppi debiti (in effetti decidono loro chi fallisce e chi no).
Per avere un'idea basta vedere l'esempio di FIAT ed il suo gestore finanziario alias Goldman-Sachs che provvede con -> Troike sparse -> Monti & C. la qual cosa induce alla loro glorificazione con Marchionne che esclama: "Monti forever" e personaggi svizzeri (almeno in apparenza) che dicono: "Monti dittatore" e via tutti gli altri (tipi di pensiero).
"... ma svalutando la moneta, una moneta sovrana slegata da vincoli di cambio fisso."
Ma questa è eresia, vuole dire abbandonare l'Euro ed i comandi divini che sono stati comunicati agli unti del dio calvinista ! :-)
"Unti" che non sono tutti uguali perchè qualcuno è di RANGO SUPERIORE e gli tocca DISCENDERE in politica per obbedire al volere divino !
Su questo comunque il Vaticano, che è abbastanza attento al soldo ed alle cose terrene, ha già detto che Monti è il suo figliolo prediletto e che quindi BISOGNA ASCOLTARLO (perchè occorre la guida diretta, la "direct drive" senza servosterzi che fanno le bizze).
"Poi agenda digitale, energia verde, un'orgia di buoni propositi sulla lotta alla criminalità, ma, in tutto questo, e in generale su ogni argomenti, non una riga di banale concretezza su come fare a."
RispondiEliminaDunque sull'energia fa riferimento ad una fantomatica nuova strategia energetica nazionale che probabilmente sarà esposta in qualche documento programmatico.
Si siintetizza dicendo che occorre una "riduzione del costo dell’energia" e qui si può inserire un insidioso "qui pro quo" su cosa sia più o meno costoso usare per produrre energia.
Continua poi scrivendo che:
"In questo anno il governo ha inoltre lavorato molto sull’energia":
- "revisione degli incentivi per le rinnovabili" (revisione al ribasso ?);
- "efficienza energetica" (da specificare dove, es. sulle linee di distribuzione il lavoro era già parecchio avanzato, ecc.);
- "estrazione di idrocarburi" (fracking e concessioni in mare aperto ?);
- "mercato del gas" (gassificatori ?);
- "liberalizzazione del mercato all’ingrosso dei carburanti e della distribuzione";
(sarà per questo che scioperano i benzinai, perchè hanno utili ridotti all'osso e molti sono addirittura in perdita).
Ed ancora:
"... nuova strategia energetica nazionale che fa della crescita sostenibile, dal punto di vista economico e ambientale, il proprio imperativo e punta a fare del Paese un hub energetico nel Mediterraneo".
Ahia, l'ultima parte è ambigua, cosa allude, ad un aumento di estrazioni petrolifere nel Mediterraneo o a qualcos'altro ?
E' poi meraviglioso il termine "il proprio imperativo" manca solo un "categorico ed assoluto". :-)
Si fa presto a parlare di crescita sostenibile e rispettosa dell'ambiente quando in 50 anni è stato fatto l'ESATTO OPPOSTO nel 99% dei casi con il beneplacito compiaciuto di tutti i livelli del potere (specialmente quelli più alti).
Si poteva fare altrimenti ma SI E` VOLUTO fare così (*).
A proposito, l'ILVA è ancora riluttante a cambiare strada (anche se ormai i danni sono stati fatti), interessa ancora fare morti ?
Sono divertenti le manovre elusive ed i ragionamenti da paleolitici con la clava ?
"Non sembra il discorso di chi vorrebbe mandare in vacca i sacrosanti referendum su nucleare e acqua e sostituirli con improbabili e vaghi dibattiti pubblici? Una bella centralona nucleare, seguirà dibattito. Penso male?"
RispondiEliminaSi pensi male.
Qui c'è un'altro regalo dei gioielli di famiglia. Si tratta di estrarre quel poco di idrocarburi che stanno sotto l'Italia (in dieci anni ce li saremo giocati) con enormi problemi ambientali e sociali e nessuna nuova occupazione - ma altrettanto grandi profitti per le multinazionali del petrolio (ENI in testa). Sicilia, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Veneto e pianura padana sono nel mirino.
Come se non bastasse occorre far diventare l'Italia un hub energetico per il gas (non l'hai mai sentita dire questa dal simpatico bersani che probabilmente ha appreso di politica energetica dal padre benzinaio?).
Per fare questo, oltre agli stoccaggi sotterranei e ai rigassificatori occorrono i gasdotti, e per i gasdotti occorre spazio, e dove non ci sono case in Italia? La risposta è semplice: sulle faglie appenniniche attive ....
Ovviamente la gente (quando riesce a capire cos'accade) s'incazza e preme sugli amministratori locali ed ecco la modifica al titolo 5 alla faccia del decentramento e del federalismo.
Una politica portata avanti da passera già in questo governo (il tirannopassero: mostro preistorico dalle braccine corte nemico delle rinnovabili), lo stesso passera che figura tra i primi sostenitori della lista monti.
Ricapitolo: una politica di sfruttamento a favore delle multinazionali del petrolio e del gas con un orizzonte temporale di una decina di anni e ingenti danni collaterali ad ambiente e quindi a turismo, pesca e agricoltura senza apprezzabili ricadute per lo stato e ancora meno per i cittadini (questo se avremo la fortuna di non avere incidenti "rilevanti", che in questo settore sono assai più probabili che in quello nucleare).
Quel che ci preparano è dunque assai peggio delle centrali nucleari :-(
Secondo me se Derrida fosse ancora vivo e leggesse questo articolo ti tirerebbe molto volentieri una testata sul setto nasale.
RispondiEliminaÈ bene che si sappia cosa è stata la Resistenza. Non il mito di cui parla il revisionismo ma la rivelazione di ciò che un popolo può fare quando prende il destino del paese nelle sue mani.
RispondiEliminaGiorgio Bocca
("Partigiani della montagna", pref. 2004)
Enea88, magari sarebbe carino anche che tu ci spiegassi il perché.
RispondiEliminaCaro amico rossoallosso
RispondiElimina"È bene che si sappia cosa è stata la Resistenza. Non il mito di cui parla il revisionismo ma la rivelazione di ciò che un popolo può fare quando prende il destino del paese nelle sue mani.
Giorgio Bocca
("Partigiani della montagna", pref. 2004)"
Se vuoi sapere la verità sui partigiani devi assolutamente leggere:
Il sangue dei vinti, Milano, Sperling & Kupfer, 2003. ISBN 88-200-3566-9
I figli dell'Aquila, Milano, Sperling & Kupfer, 2002. ISBN 88-200-3418-2Il
Notte a Is Arenas, Sassari, La nuova Sardegna, 2004.
Prigionieri del silenzio, Milano, Sperling & Kupfer, 2004. ISBN 88-200-3733-5
Sconosciuto 1945, Milano, Sperling & Kupfer, 2005. ISBN 88-200-3967-2
La Grande Bugia, Milano, Sperling & Kupfer, 2006. ISBN 88-200-4169-3
I gendarmi della memoria, Milano, Sperling & Kupfer, 2007. ISBN 978-88-200-4391-9
I tre inverni della paura, Milano, Rizzoli, 2008. ISBN 978-88-170-2318-4
I vinti non dimenticano. I crimini ignorati della nostra guerra civile, Milano, Rizzoli, 2010. ISBN 978-88-170-4115-7
La Guerra sporca dei partigiani e dei fascisti, Milano, Rizzoli, 2012.
Ciao Davide
Malgrado la mia pessima considerazione di Monti mi augurerei davvero che optasse per una bella centralona nucleare. Ma credo anch’io che sia l’ultimo a volerla per non scontrarsi con gli interessi della cricca petrolifera. Siamo stati indotti a votare contro il nucleare e ora davvero ne paghiamo, e sempre più ne pagheremo, le conseguenze, Ci siamo auto-incaprettati senza alcuna seria alternativa. Solo chiacchiere e qualche scaldabagno fotovoltaico. Per di più, in caso di catastrofi siamo a rischio non meno di quei paesi confinanti le cui acque in gran parte ci lambiscono. Paesi che se la ridono e che ci fanno perfino la morale con tanto di sculacciate e compiti a casa come si faceva con gli asini nel dopoguerra. Con tutto ciò che senso ha ostinarsi a voler rispettare la volontà degli italiani che si sono espressi contro il nucleare? Temi come quello energetico, se davvero si vogliono sottoporre a referendum , ora come ora, devono coinvolgere l’intera Europa. Altrimenti l’industria italiana andrà sempre più a marengo ed esporteremo manodopera a buon mercato col disprezzo di chi in Europa ancora produce.
RispondiEliminaNo vanadio, non puoi essere vero. Devi essere un generatore automatico di eurominkiate. Oppure sei l'avatar di Chicco Testa.
RispondiEliminaDavide, hai uno scaffale apposta in casa, vero? E ci tieni anche il ritratto di Pansa con il cero davanti, vero?
RispondiEliminaQuando posso fare qualcosa di carino nei tuoi confronti tu sai che non mi tiro mai indietro.
RispondiEliminaNel testo citato (come in ogni messaggio testuale o verbale) non c'è l'essere ma solo "una traccia dell'essere" (quindi solo una traccia di realtà, di verità o di intenzionalità attribuibile all'autore); il testo si può quindi decostruire partendo da queste tracce per poter giungere ad una verità ontologica.
La tua decostruzione, però, non fa riferimento a tracce fondate di verità disseminata presenti nel testo e perciò le ipotesi decostruite a cui giungi sono verità ontiche e non verità ontologiche.
Quella che fai tu sembra una "cartomanzia ermeneutica", termine con il quale gli studiosi di Derrida definiscono i tentativi infondati e "amatoriali" di decostruzione.
@Davide
RispondiEliminaho i piedi gonfi,sopporto famiglie con bimbi che frignano e urlano per non dire dei genitori che in due ordinano quattro tipi di caffè diversi percui sono abbastanza nervoso ma siccome siamo sotto l'albero tutti felici e contenti mi limito a farti una sonora pernacchia ;-).
non hai capito una minchia dello scritto di Bocca,lui scrive di andare "oltre il revisionismo" e che ciò che fa paura al potere è la forza del popolo, percui Pansa fa solo il gioco del potere che lo ricambia facendolo ricco coi tuoi soldi e di quelli come te.Un consiglio come dono di natale, leggi Topolino è mille volte piu reazionario
Ma non dirmi, enea88, quanto hai studiato da giovane! So' tutta un brivido.
RispondiElimina@enea88 + altri
RispondiEliminaQuello che si desume dal presunto contenuto dell'agenda di Monti (che poi non è neanche sua) è questo: state buoni, datemi più POTERE consensuale, più leve di comando che poi ci pensiamo io, il mio governo e la mia rete di amici (che si estende ovunque) ... il tutto con ben studiate AMBIGUITA` in modo da avere le mani libere al 100% (il come ovviamente non lo si dice mai nelle agendine). :-)
In caso contrario ci saranno "ripercussioni" di "varia natura" sul "pecorame" per ottenere una qualche forma di consenso (un po' come il livello di dolore che un torturato sopporta prima di decidere che non ne vale più la pena), perchè per far avanzare l'Europa c'è bisogno di crisi, di "shock economy" e più terrore si sparge per questo scopo e meglio è.
Il caso della Grecia è sufficiente ?
Comunque al di la delle deduzioni e delle presunte verità "ontiche" basta esaminare i PROVVEDIMENTI adottati dal governo nell'ultimo anno ed in particolare negli ultimi 2 mesi, senza contare quelli che sono ancora in via di perfezionamento e quelli del precedente governo che in molti casi NON sono stati affatto annullati o modificati.
Tutte queste cose SONO DATI DI FATTO in teoria REALI.
Infatti il PRINCIPIO GENERALE è questo: che si viaggi di bolina con il destra-sinistra o dritti al centro con il vento in poppa, i provvedimenti si accumulano sempre (a parte quei pochi di utilità populista) e quindi l'ombrello continua ad avanzare in ogni caso.
Circa il mero lato economico (che è anche il meno pericoloso) se la rappresentazione di quello che si è avviato non fosse chiara, basta ricordarsi o al limite rivedersi le scenette degli anni '90 di C. Guzzanti in cui interpretava il fido Emilio (metaforicamente i rappresentanti del governo / del potere) mentre interagisce con "Michelino" (il cittadino bimbo-minkia in genere più o meno ritardato).
Quella della "rottura del salvadanaio" fatta per esemplificare l'essenza del governo antagonista dovrebbe essere sufficientemente esplicativa per capire alcune cose.
Monti ha fatto più volte riferimento ad una "pars destruens" (prendere ai semi-poveri per dare ai ricchi) e ad una "pars construens" (in cui i ricchi investono i SOLDI ALTRUI, prelevati nella fase precedente, per degli interessi che non sono noti a priori) ma non ha specificato quanto sarebbe durata la "pars destruens" dei molti, perchè la piramide sociale deve essere bella appuntita. :-)
Tutto questo, dai segnali premonitori che si sono registrati negli ultimi 10-15 anni, è forse solo l'inizio, l'ASSEDIO (economico e di molti altri tipi) non sarà affatto breve (secondo Prodi occorrerà molto molto tempo affinchè si arrivi ad un super-stato assoluto europeo) anche se nel 2013 potrà magari esserci qualche leggera distensione per non allarmare troppo la "bestia da soma" (il popolame) ... rif. alla "crisi meno negativa" di Monti.
RispondiEliminaComunque il DATO dei 20 anni previsti per passare da un deficit del 129% ad uno del 60% dovrebbe essere sufficientemente esplicativo ... o è troppo difficile da capire ?
Oltre a questo ci sono e ci saranno centinaia di altri piccoli "aggiustamenti" sulle questioni economiche.
A proposito, visto che siete TUTTI dei "barboni", "pezzenti" e TERRORISTI, fatevi una radiografia ogni volta che dovete viaggiare in aereo e fra un po' anche in treno e poi ovunque ... prima o poi, assieme a migliaia di altre piccole insidie diventerete tutti "stripped down to the bones" ... perchè LIFE IS NOW !
Avrei dovuto immaginare che utilizzando la parola "amatoriali" avrei suscitato i tuoi brividi più inconfessabili da cinghialona cosmica. Colpa mia...
RispondiEliminaenea88 non mi metto a seguire i deliri di un troll. Discutiamo nel merito degli argomenti, se vuoi, ma se vuoi solo provocare, fatti un giro e non rompere i coglioni. E dico coglioni perché sono una signora.
RispondiEliminaAdetrax, sai che sei più oscuro di una centuria di Nostradamus e più complesso di un romanzo di Umberto Eco?
RispondiEliminaProva ad analizzare tutto quello che abbiamo scritto: io ti ho reso partecipe di una mia considerazione, tu mi hai chiesto di addurre le motivazioni e io l'ho fatto entrando nel merito. A questo punto mi sarei aspettato una risposta che riguardasse anch'essa il merito ma ho ricevuto solo una provocazione che ha offeso la sensibilità di un uomo che ha bisogno di conferme e di attenzioni come me. Alla luce di tutto ciò, chi é che trolla?
RispondiEliminaCara amica Lameduck,
RispondiElimina"Davide, hai uno scaffale apposta in casa, vero? E ci tieni anche il ritratto di Pansa con il cero davanti, vero?"
Dovresti averlo anche tu il ritratto in camera, perchè è molto sexi.
Ciao Davide
enea88 pensi che ai lettori interessi la tua supercazzola sull'ontologia? Pensi che tirar fuori argomenti difficili faccia di te un'intellettuale ed io una cretina?
RispondiEliminaParliamo dei contenuti dell'agenda di Monti, se vuoi, ma solo di questo.
@Davide
Sexi Pansa????
Non ho mai pensato di essere un intellettuale né che tu fossi una cretina, però magari non tutto quello che non capisci é una supercazzola.
RispondiEliminasai, enea88, supercazzola a parte, forse è meglio se parli di formaggi, così capiscono tutti e non solo quattro gatti.
RispondiEliminaCara amica Lameduck,
RispondiEliminatanti auguri di buon anno a te e a tutti i tuoi lettori.
Ciao Davide
Cara amica Lameduck,
RispondiElimina"L'unico modo efficace per favorire le esportazioni delle aziende italiane sarebbe abbassare i prezzi dei prodotti italiani per renderli competitivi, ma non massacrando i lavoratori mediante la politica della svalutazione interna sui salari ma svalutando la moneta, una moneta sovrana slegata da vincoli di cambio fisso."
Rispetto a quello che hai detto sopra non posso che rimandarti a quello che ti disse FMA su MC.
Ora tu hai perfettamente ragione quando critichi il modo in cui viene gestito l'Euro e le politiche di rigore monetarista che ci impone la BCE.
Grazie a queste misure l'Italia nel 2012 è sprofondata nella recessione. Se si continua con l'agenda "Monti" in men di quello che crediamo ci ritroveremo nelle stesse condizioni disperate della Grecia.
Ora o si cambiano i trattati sull'Euro o si esce immediatamente dalla monetata unica prima che sia troppo tardi.
Però che nessuno si faccia illusioni che si esca dalla crisi con le svalutazioni. Putroppo non esistono scorciatoie facili per uscire dal disastro in cui ci troviamo.
Ciao Davide
@Davide
RispondiEliminaEvviva, una vera botta di ottimismo come inizio del 2013 ! :-)
"Però che nessuno si faccia illusioni che si esca dalla crisi con le svalutazioni. Putroppo non esistono scorciatoie facili per uscire dal disastro in cui ci troviamo."
Scusa ma non eri tu che scrivevi che dovevamo pagare tutto (il debito) e senza sconti ?
Comunque quando si sentono questi discorsi viene una gran voglia di deflazione (a me, nelle condizioni attuali, piacerebbe molto per una serie di motivi socio-politici che non spiego ma che si dovrebbero facilmente dedurre da precedenti commenti, ovviamente ben sapendo cosa potrebbe produrre).
A parte questo, lo sai bene che questo cosiddetto "disastro" è stato fortemente voluto e preparato negli ultimi 40 anni e che siamo solo agli inizi dei suoi effetti.
Fra l'altro, il problema generale non è tanto e solo di tipo monetario quanto di conduzione e, scusa se te lo dico: se in tutti questi anni i conduttori e quelli che orbitavano attorno ad essi hanno fatto il massimo per emulare capitan Schettino, pensi che riceveranno comprensione come figure storiche ?
Ovviamente no, comunque non c'è da aver paura, se il PdL è già passato dal 15% al 21%, il PD è al 35% ed il futuro movimento Monti ha già un consenso previsto di almeno 2 cifre percentuali, in questo Paese NON CAMBIERA` assolutamente NULLA anche nei prossimi anni.
A questo proposito, nell'ultima puntata di Ballarò, Piero Angela, rispondendo indirettamente a questioni relative alla crisi, ha fatto un'ipotesi esemplificativa relativa al possibile comportamento di olandesi / nord-europei neo-mercantilisti spostati in una zona selvaggia piuttosto che quello dei soliti italiani piagnoni, mammoni (e che magari ritengono sia più facile emigrare per avere la pappa pronta che non fare qualcosa di utile dove sono nati).
Ecco P. Angela non ha magari considerato il mezzo ritorno di FIAT in Italia grazie alle garanzie di Monti "uomo dell'anno" o altri esempi sparsi, però la tendenza l'ha individuata bene assieme al fatto che se le cose continuano così anche per i parassiti il bengodi finirà piuttosto brutalmente.
Un'ultima cosa relativa all'orientamento di Monti.
RispondiEliminaSe a qualcuno venisse in mente di chiedergli se per caso lui sia un po' "comunista", stia pur certo che, dopo lo scoccare di un fulmine di Zeus, lui risponderebbe: beh non proprio, diciamo che sono un "medio-progressista".
A buon intenditore poche parole.
No vanadio, non puoi essere vero. Devi essere un generatore automatico di eurominkiate. Oppure sei l'avatar di Chicco Testa.
RispondiEliminaScusa, ma dove hai imparato l'educazione, alle scuole serali?
Caro amico Adetrax,
RispondiElimina"Scusa ma non eri tu che scrivevi che dovevamo pagare tutto (il debito) e senza sconti ?"
Rivedere i trattati sull'euro, non significa non pagare i propri debiti.
Anche perchè i nostri creditori non è che starebbero buoni se gli dicessimo che non gli restituiamo i loro soldi.
Ciao Davide
Caro amico Adetrax,
RispondiElimina"Comunque quando si sentono questi discorsi viene una gran voglia di deflazione"
Tutti gli studi sulle deflazioni dimostrano che non sono meno nocive dell'inflazione, ma anzi sono quasi sempre più distruttive.
Quando i prezzi crollono significa quasi sempre che le aziende sono con l'acqua alla gola perchè non riescano a vendere i loro prodotti. Così nella speranza di salvarsi abbasano i prezzi pur di vendere. Però se vendi in perdita in poco tempo andrai in fallimento.
Se tante imprese falliscono la domanda cadrà (i disuccupati non possono consumare) e un numero crescenti di aziende fallirando a loro volta provocando un circolo vizioso deflazione recesione.
Nel 1929 è proprio successo questo. Ora l'agenda Monti propone le stesse ricette di rigore che gli economisti conservatori applicavano in America e in Inghilterra prima di Keynes.
Ciao Davide
Davide, le imprese falliscono perché la domanda è già caduta.
RispondiEliminavanadio, ci hai preso, ho proprio frequentato le serali.
Perché, invocare il nucleare dopo il disastro di Fukushima non è una minchiata?
ci hai preso, ho proprio frequentato le serali.
RispondiEliminanon avevo dubbi, non l'ho buttata a caso
Perché, invocare il nucleare dopo il disastro di Fukushima non è una minchiata?
peccato che i giapponesi siano cosi' fessi
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Giappone-torna-al-nucleare-dopo-Fukushima-riattivati-due-reattori_313412252666.html